25. Acidosi tubulare renale prossimale autosomica recessiva
25. Acidosi tubulare renale prossimale autosomica recessiva
"Questa maglietta mi fa sembrare una balenottera?".
"Ti fa sembrare quello che sei" alzo gli occhi al cielo sospirando.
Roxane ed io stiamo raggiungendo la classe di criminologia.
La mia migliore amica non fa altro che chiedermi se qualche capo d'abbigliamento le stia male o meno, e la mia risposta da circa un'ora è: "no, stai bene" oppure "no, sono solo i tuoi complessi da malata mentale".
"Quindi male?".
"Quindi bene".
Stamattina per qualche miracolo ultraterreno siamo arrivate prima all'università, quindi quando ci ritroviamo davanti alla classe, la porta è ancora chiusa.
Incredibile!
Poggio la mano sulla maniglia, la abbasso e seguita da Roxane supero la soglia della porta confermando la mia supposizione: non c'è nessuno.
"Mi sto emozionano, siamo le prime" ridacchia la mia amica posando lo zaino ai piedi di un banco in penultima fila.
Mi siedo davanti a lei. "Non so se sia una cosa positiva o neg-".
"Buongiornoo bellezze!" Entra Leo.
Devo proprio ammettere che la sua voce e il suo modo di parlare non sono per niente riconoscibili.
"Le ragazze hanno un nome, non puoi chiamarle sempre 'bellezze'". Sbuffa Joel entrando dietro di lui mentre si aggiusta sul capo il suo solito cappello.
Ma lo lava ogni tanto?
Volto per due secondi il viso verso la mia amica giusto per il gusto di guardare la sua espressione divertita.
"E tu come le chiami?" Gli chiede l'altro. "Ah no, non le chiami prorpio perché non hai un appuntamento dell'Avanti Cristo" lancia a distanza il suo zaino sul banco affianco a quello di Roxane.
"Buongiorno ciuffonoide, lo zaino la prossima volta lo pogi con più delicatezza, avresti potuto far male la tua amante" inclino il collo per guardarlo in viso.
"Infatti!" Annuisce Roxane. "No aspetta- noi non-" inizia a gesticolare.
E adesso inizia con la storia che lei non prova niente per lui, e tutte quelle stupidaggini.
"Certo, hai ragione" mi sorride sornione Leo. "Le chiedo scusa, Mademoiselle" si avvicina al banco dietro di me, prende la mano della ragazza bacianole il dorso con delicatezza, infine stringe un'occhio.
"Monsieur" lei fa un cenno col capo in segno di 'averlo perdonato'.
Sono sempre stata brava a capire se due persone potessero stare bene insieme, e se di conseguenza avrebbero potuto mettersi per davvero insieme; e guardando Roxane e Leo non posso far altro che confermare la mia teoria:
questi due sventurati si metteranno si fidanzeranno.
"Aaaah" si lamenta Joel sedendosi in modo poco pacato sul banco davanti al mio. "Mi viene una colica renale così" guarda disgustato i due piccioncini.
"Ho bisogno di una lavanda gastrica" affermo non appena Leo bacia l'angolo delle labbra di Roxane.
"Hai bisogno di un buono psicologo!" Rooney spinge una ragazza e un ragazzo che stanno entrando in questo momento in classe.
Poi si para davanti a me.
"Amico, la prossima volta portati una maglietta di ricambio però" il ragazzo di prima si siede dall'altro lato della classe facendo ridacchiare la ragazza che è con lui.
Forse avrei potuto fare qualcosa prima delle lezioni.
"Mi spieghi perché hai dello sperm-" Joel viene interrotto dal rosso.
"Ti rendi conto di quello che hai fatto?" Mi domanda allargando le braccia.
"Ma io ancora devo capire perche-".
"No Joel, non è sperma è-".
"Yogurt" sorrido soddisfatta mentre Roxane e Leo sghignazzano. "Ma poi con quale criterio credi che io centri qualcosa con..." gli guardo la maglietta nera sporca.
"Claire!" Quasi urla per poi guardarsi attorno e prendere un profondo respiro. "È stata svuotata la mia bottiglia di profumo ed è stato messa questa merda" si indica la maglietta. "Chi avrebbe potuto fare un cosa del genere apparte te?".
Avrei potuto farlo, sì.
Joel scoppia a ridere mantenendosi lo stomaco con una mano, sbatte più volte i piedi per terra e inclina la testa all'indietro.
"Credo di stare per avere un-" Rooney lo blocca.
"Un pugno in faccia" fa un passo verso di lui con la mano chiusa a mezz'aria.
Mi alzo dalla sedia. "Ma dai..." gli pogio un indice sul petto sporcandomelo di yogurt. Poi lo avvicino alle labbra pulendomelo con la lingua. "Non è mica merda, anzi" gli faccio un occhiolino.
Dovrebbe considerarsi fortunato perché è anche di una marca buona, non riservo a nessuno il peggio, eh.
"Tu la devi finire o mi costringerai a cacciare la parte peggiore di me" riduce gli occhi in due fessure.
"Non vedo l'ora" lo dico muovendo le labbra lentamente e con gli occhi pieni di eccitazione.
Rooney si siede affianco a Joel ed io lo seguo a catena con un sorriso soddisfatto sul volto. Dopo non molto entrano tutti gli altri ragazzi del corso e poi il professore di criminologia, Bernard.
"Buongiorno chiappe molli" già neanche a scuola ho un po' di normalità.
In realtà lui è l'unico insegnante che ha questa strana capacità di offenderci e farci ridere allo stesso tempo.
"Prof le sue lusinghe ci faranno arrossire" interviene Leo.
"Signor Martin, le sue capacità sono come quelle del Detective Conan" colpito. "Quiindi non capisco ancora la sua presenza in codesta classe" e affondato.
Ridacchio e il professore anccorgendosene mi rivolge un'occhiata di complicità.
Potrei amarlo se solo non avesse la somma dell'età della regina Elisabbetta e di Berlusconi (se ricordo bene il suo cognome).
"Oggi continueremo l'argomento della scorsa volta" pogia le natiche sul bordo della scrivania.
Già impugno la penna in una mano.
"Qualcuno vuole sintetizzare in poche parole ciò di cui ho parlato?" ripeto, lui è l'unico insegnante universitario che ci come liceali.
Cade un silenzio tombale.
"Troppe richieste ragazzi, vi anticipo che non potrò accontentare tutti ma beh..." si avvicina al banco di Rooney.
Il rosso ha il braccio disteso sul banco e la fronte su di esso.
Non sta dormendo, vero?
Joel lo richiama e con un dito sulla spalla cerca di farlo ritornare tra tutti noi, ma niente, sembra in letargo.
"Per esempio, questa specie di procione, sa dirmi di cosa abbiamo discusso?" Si liscia la camicia sul busto.
RIP Rooney Muller.
Sbuffo, alzo le natiche dalla sedia, mi sporgo verso il capo di Joel e negandogli il capello, dopodiché lo lancio sulla nuca di Rooney, non troppo distante da me.
(Tralascio l'occhiataccia da parte del riccioluto).
Scatta come una molla e confuso si guarda attorno.
"Ben fatto ragazza" mi guarda l'insegnate sarcasticamente serio facendo girare per un secondo il rosso verso di me. "Buongiorno fiorellino, benvenuto nel mondo dei vivi".
Una grossa risata si fa sentire da parte di tutti gli studenti.
"Grazie?" Il rosso si gratta la testa.
"Mi dica, di cosa abbiamo parlato la scorsa volta?" incrocia le braccia al petto.
È sottinteso che Rooney non risponderà mai, o dirà un qualcosa di totalmente a caso.
"Mmh..." biascica. "Di... mmh... criminologia?".
Ecco.
"Lei non mi sembra molto perspicace, mmh... Muller" ancora una volta si sente ridacchiare. "Lei" indica me. "Lambert, sa rispondere alla mia domanda?" Rimane sempre al banco del rosso.
Joel volta il viso verso di me, prorpio come fa Rooney.
"Certo" mi metto più eretta appoggiandomi sullo schienale della sedia.
Rooney alza gli occhi al cielo.
"Abbiamo parlato del perché i serial killer dovrebbero uccidere, a cosa c'è dietro alle loro azioni tanto malvagie. Più che a risolvere i loro omicidi, ci siamo soffermati alla psicologia, non tanto della vittima, ma del suo carnefice" la mia voce sicura mi aiuta a fare una buona impressione sul professore Bernard.
"Molto bene, e quali sono le cause che spingono un serial killer a commettere tali empietà?" Incricia le braccia al petto.
"Sicuramente un'infanzia traumatica con protagonisti abusi o violenza, che sia fisica o psicologica. Genitori non presenti o addirittura alcolizzati o malati mentali. Insomma, le loro malvagità non sono altro che il riflesso della loro rabbia e del loro dolore represso" parlo con una calma palpabile che farebbe invidia a chiunque, come se parlare di questo argomento sia come chiacchierare di pasticcini.
La classe si zittisce.
"Lei" mi indica il professore. "Brava" dice con enfasi per poi dirigersi vicino alla sua scrivania. "Ragazzi, miei ragazzi, è così che dove studiare. Non come dei babbei che imparano a memoria, e che dopo un esame si dimenticano perfino la loro data di nascita".
"Brava Claire" sento sussurrare da Roxy dietro di me.
Mi giro facendole un sorrisino.
Joel mi schiaccia un cinque silenzioso.
E spostando lo sguardo mi accorgo che Rooney mi guarda infastidito.
Inarco entrambe le sopracciglia in un'espressione che dice 'cosa vuoi?'.
"Bene, la signorina Lambert ha riassunto in modo supremo l'introduzione di questo argomento. Quindi, sarete sicuramente pronti a fare un buon test, che vi avviso, sarà abbastanza particolare". Sulla schermata della LIM che copre una parte della parete dietro di lui compaiono vari nomi con varie fotografie.
"In che senso particolare?" Chiede una ragazza al primo banco.
"Ma chi è quello? Mario Merola?" Osseva un ragazzo all'ultimo banco.
"No, niente a che vedere con la sceneggiatura Napoletana, anche se il sommo Merola è conosciuto in tutto il mondo" ci informa facendoci ridacchiare.
"Questi qui che vedete alle mie spalle" con una penna elettronica ci indica i vari volti di donne e uomini. "Sono alcuni dei serial killer più pericolosi del mondo, alcuni già in prigione, altri liberati ed altri già morti. Quello che dovrete fare è analizzarli, ricercare tutto ciò che hanno fatto, le loro vite e la loro storia. Le cause che l'hanno portato ad essere quelli che sono o quelli che sono stati".
Mi affascina questo lavoro che dovremmo presentare al suo esame, quasi non vedo l'ora di studiarci su.
"Sarà un lavoro individuale?" Domanda Joel.
"Oh no, lo farete a coppie".
Sto per girarmi verso Roxane dando per scontato che faremo il lavoro insieme, ma poi sento un "Mademoiselle, stai con me, giusto?"
Non mi volto nemmeno, quindi mi rimcompongo subito puntando gli occhi su Joel che mi fissa con sguardo complice.
Perfetto.
"Insieme" sussurriamo all'unisono.
"Jo, mi stai abbandonando?" interviene Rooney.
"Mi dispiace, ma fai troppo cagare" alza spallucce l'altro facendomi sghignazzare.
Il rosso sbuffa e prima di ritornare con gli occhi sull'insgnate mi da una rapida occhiataccia che rucambio con piacere.
"Ovviamente le coppie non le deciderete voi" afferma il professore.
Si sente un gran boato di "no" e di "lo sapevo".
"Farò un sorteggio" dalla sua borsa da lavoro prende una scatola dove suppongo ci siano vari bigliettini con i nostri nomi e cognomi.
Dio... ma questo lo faceva la mia maestra alle elementari.
Il professore inizia a nominare varie persone e Roxane e Leo riescono a capitare insieme, Joel invece con un ragazzo occhialuto.
"Okay... chi manca...?" Dallla scatoletta tira fuori un altro pezzetto di carta. "Mmh... no..." dopo averlo ripiegato lo pogia sulla scrivania.
Ma...
La maggior parte delle coppie oramai sono già formate ma del mii cognome non ce n'è traccia.
"Cosa abbiamo qui?" Riduce gli occhi in due lame. "Uuh" fa cadere il foglietto sulla scrivania, proprio vicino a quello di prima. "Che sbadato".
Sbatto più volte le palpebre. Mi giro verso Roxy che è sbigottita quanto me.
Ma cosa sta facendo quest'uomo?
Tutti hanno il prorpio partner tranne io, e...
No.
No.
No.
"Perfetto, siamo giunti all'ultima coppia che sarà composta da..." apre uno dei due bigliettini che ha poggiato precedentemente sulla cattedra. "Lambert e" apre l'altro.
"Muller!". E chi se lo sarebbe aspettato.
"Coppia fantastica! Non credete?.
"Che gioia" mormoro tra me e me.
"E ti pareva" Rooney si accascia sul banco.
Il suo viso pogiato sull' avambraccio è girato verso la mia direzione.
I nostri sguardi si incrociano e quasi sembrano dire:
"Avrei preferito avere un' Acidosi tubulare renale prossimale autosomica recessiva, anziché stare con te".
Spazio noce suprema
#acidositubularerenaleprossimaleautosomicarecessiva
nei nostri cuori!
Eccomi qui ritornata con un nuovo capitolo!
Sì, scusate ieri vi avevo anticipato che in questo capitolo vi avrei dato informazioni sul padre di Claire. Però questa parte è già lunga di suo, quindi la prossima settimana capirete finalmente questa questione.
Giuro che la smetterò, un giorno, di far passare tutte le sventure a Rooney.
*nessuno ci crede*.
Ringraziamo il professore Bernard per averci dato la grazia di far passare i #Claney più tempo insieme.
*le noci mi venerano*.
Come sempre se avete consigli e dritte da darmi le accetto molto volentieri!
Leo vi saluta, ha riparato anche la fotocamera😍
A presto noci❤
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