Chร o cรกc bแบกn! Vรฌ nhiแปu lรฝ do tแปซ nay Truyen2U chรญnh thแปฉc ฤ‘แป•i tรชn lร  Truyen247.Pro. Mong cรกc bแบกn tiแบฟp tแปฅc แปงng hแป™ truy cแบญp tรชn miแปn mแป›i nร y nhรฉ! Mรฃi yรชu... โ™ฅ

แฐ ๐“๐‡๐„ ๐Š๐ˆ๐๐†๐’๐‹๐€๐˜๐„๐‘: ยซ ๐Š๐ก๐š๐ฅ๐ข๐ ๐€๐ฅ-๐๐š๐ฌ๐ซ ๐€๐ฒ๐š๐ ยป

.
.
.
.

โ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌ

.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

โ–Œโ”‚โ–ˆโ•‘โ–Œโ•‘โ–Œโ•‘ โ•‘โ–Œโ•‘โ–Œโ•‘โ–ˆโ”‚โ–Œ

โžค ๐™ฝ๐™ฐ๐™ผ๐™ด: ๐š”๐š‘๐šŠ๐š•๐š’๐š ๐šŠ๐š•-๐š—๐šŠ๐šœ๐š› ๐šŠ๐šข๐šŠ๐š
โžค ๐™ฐ๐™ต๐™ต๐™ธ๐™ป๐™ธ๐™ฐ๐šƒ๐™ธ๐™พ๐™ฝ: ๐šŒ๐š˜๐š–๐š™๐šŠ๐š๐š—๐š’๐šŠ ๐š๐šŽ๐š’ ๐š•๐šŽ๐š˜๐š—๐š’ ๐š'๐šŠ๐š›๐š๐šŽ๐š—๐š๐š˜
โžค ๐™พ๐™ฒ๐™ฒ๐š„๐™ฟ๐™ฐ๐šƒ๐™ธ๐™พ๐™ฝ: ๐š‹๐š•๐šŠ๐šŒ๐š” ๐š”๐š—๐š’๐š๐š‘๐š
โžค ๐š†๐™ด๐™ฐ๐™ฟ๐™พ๐™ฝ: ๐š๐š ๐š˜-๐š‘๐šŠ๐š—๐š๐šŽ๐š ๐šœ๐š ๐š˜๐š›๐š, ๐š›๐šŠ๐š™๐š’๐šŽ๐š›
โžค ๐™บ๐™ด๐šˆ ๐š†๐™พ๐š๐™ณ: ๐š…๐™ด๐™ฝ๐™ถ๐™ด๐™ฐ๐™ฝ๐™ฒ๐™ด

๊—ƒ Nome:
โœฆ Khalid "al-Nasฬฃr"

โ€” Il nome Khalid ha un origine araba, tanto che la sua derivazione si fa risalire a "ุฎู„ุฏ" (khalada) che significa "vivere per sempre". Il significato complessivo, quindi, รจ quello di "eterno" o "immortale".

Probabilmente se gli venisse chiesto perchรจ i suoi genitori hanno scelto questo nome per lui, Khalid risponderebbe con un semplice "non ne ho idea", scacciando con gesti della mano e sbuffi annoiati qualsiasi altra domanda a riguardo. Il motivo รจ, in realtร , abbastanza semplice: i suoi genitori non hanno scelto questo nome per lui, se lo รจ auto affibbiato ormai parecchi anni fa, quando in un momento di estrema pericolositร  ha preferito eliminare dalla faccia della terra la propria precedente identitร , nascondendosi dietro le spoglie di una persona inventata su due piedi. Ad essere onesto non ha scelto il nome perchรฉ gli ispirava il significato, non aveva tempo di pensare a quale fosse il nome migliore da usare, doveva pensare rapidamente, e la prima cosa che gli era venuta in mente era il volto del capo delle guardie reali del palazzo reale. Quell'uomo era sempre stato un suo grande idolo, si chiamava Khalid al-Fath Hadi ed era considerato un uomo saggio e dal buon cuore: era uno dei migliori cavalieri del suo regno, se non il migliore in assoluto, e nutriva una profonda lealtร  nei confronti del proprio sovrano e della sua famiglia. Ma la qualitร  che aveva affascinato da sempre il giovane ragazzo era il fatto che Khalid al-Fath Hadi fosse disposto ad aiutarlo anche nelle piรน piccole cose a qualsiasi ora del giorno e della notte. Era un po' il suo complice, giocava con lui quando era piรน piccolo e lo copriva sempre quando rischiava di finire nei guai, per questo la scelta di usare Khalid come nome gli era sembrata piรน che giusta. In questo modo, anche quando si trovava in difficoltร  aveva la sensazione di avere la mano della guardia reale appoggiata sulla propria spalla, che lo spronasse a reagire e a non temere. Ormai sono piรน di vent'anni che Khalid usa questo nome, tanto che quasi chiunque lo conosca lo ha sempre sentito usare tale nome, considerato che prima di entrare nella compagnia mercenaria aveva ricoperto il ruolo di cavaliere al servizio di varie famiglie nobili del regno e per un periodo persino nella guardia reale, anche se dopo aver vissuto nella capitale per un po' ha deciso di ritirarsi e dedicarsi alla vita da mercenario, senza spiegare a nessuno il motivo di tale scelta. รˆ raro che qualcuno associ il suo volto ad un nome diverso da Khalid e ormai le persone che sono a conoscenza della sua reale identiร  si stanno sempre piรน sfoltendo, tanto che se non sbaglia circa quattro persone in tutto il mondo sono consapevoli di chi si celi dietro al fittizio nome di Khalid al-Nasฬฃr. รˆ stato attento a far in modo che la sua storia coincidesse con quello che diceva su di sรจ, cercando in tutti i modi di nascondere o eliminare qualsiasi riferimento con chiunque fosse prima, prima di cosa, prima di perdere tutto, prima di rimanere l'unico della propria famiglia a camminare da vivo su questa terra.

Solo in seguito si รจ soffermato a riflettere sul significato del nome che aveva scelto, e solo allora si รจ reso conto di quanto fosse ironico che tra tutte le scelte possibili avesse optato per quella che ruotava attorno al concetto del non morire mai, lui che in quel momento non desiderava altro, ma che era troppo codardo per chiedere a qualcuno di concedergli una morte onorevole, come pensava che i suoi familiari avrebbero voluto. Ora ridacchierebbe, ascoltando la gente che, ignara della sua presenza, racconti di come in realtร  il nome del cavaliere nero sia per l'appunto "Khalid" perchรฉ pare che sia un'essere immortale. Non ha mai capito da dove sia saltata fuori questa assurda leggenda, dato che รจ fin troppo consapevole di essere una creatura mortale, ma da quello che ha capito senza risultare troppo sospetto con le proprie domande รจ che qualcuno abbia assistito a quella volta in cui, in battaglia, aveva violentemente ucciso un luogotenente nemico con tre frecce conficcate nel petto. Quelle persone dicevano che seppur fosse stato colpito a morte piรน e piรน volte non fosse mai caduto, e chi era lui per negar loro storie sciocche, dopotutto sapeva bene che quella volta era stato colpito sรฌ da una freccia, quella che si era conficcata nella spalla, ma che le altre due si erano semplicemente incastrate nell'armatura, che lo aveva protetto quasi del tutto, lasciandogli soltanto qualche lieve graffio, dopotutto sotto l'armatura indossava comunque la cotta di maglia.

Ora che รจ un uomo adulto e con parecchia esperienza sulle spalle, perรฒ, non gli dispiace nemmeno come nome, ringraziando che quando era indeciso sul nome da utilizzare gli fosse venuto in mente l'uomo che gli aveva salvato la vita, verso cui รจ eternamente grato.

โ€” Il soprannome, o titolo, "al-Nasฬฃr" non รจ altro che qualcosa che gli รจ stato attribuito in seguito ai numerosissimi duelli e tornei vinti portando il titolo di cavaliere. Tale soprannome, infatti, significa "il campione" ed รจ un chiaro elogio al suo essere uno dei piรน famosi e migliori cavalieri dell'intero regno. Ormai questo titolo accompagna il suo nome da svariati anni e anche se a volte non lo utilizza nemmeno piรน nelle presentazioni, la gente non appena riconosce il suo nome incomincia improvvisamente ad usarlo, come se facesse parte della sua persona.

Non gli รจ mai importato dei titoli, e se anche ci fosse stato un periodo in cui per lui fossero significati qualcosa, quel tempo รจ passato da molto. Ha chiaramente espresso che per lui andrebbe bene anche venir chiamato "il deficiente", per quanto lo riguarda non sarebbe altro che un altro modo che hanno le persone di vederlo, ma nessuno probabilmente oserร  mai rivolgergli un tale affronto, sia per il timore della sua spada che della sua ira. Non ha ricevuto il titolo di campione ingiustamente: sul campo di battaglia la sua armatura รจ largamente temuta, la sua spada terrorizza gli avversari e il suo elmo. รˆ capitato che degli avversari nei tornei si ritirassero ancora prima dell'inizio dello scontro solo perchรฉ davanti a loro c'era uno dei cavalieri piรน temuti. A lui, perรฒ, non ha mai importato un granchรฉ dei soprannomi che gli venivano dati, delle parole di rispetto e riverenza che gli venivano rivolte, degli inchini e dei complimenti. Non รจ che non gli piaccia ricevere opinioni positive nei suoi confronti, semplicemente non dร  retta all'opinione della massa, che รจ talmente facilmente manipolabile da essere fastidiosamente volubile. Gli รจ capitato di assistere a scene in cui le stesse persone che fino al giorno prima avevano elogiato qualcuno, il giorno dopo gli avevano puntato il dito contro richiedendo una condanna o insultandolo.

La prima volta che qualcuno ha utilizzato il soprannome associato al suo nome รจ quando ha vinto il primo torneo: era appena diventato un cavaliere, ma era un giovane straordinariamente abile, e va anche ricordato che non fosse un torneo chissร  quanto grande e famoso. Fattostร  che fu una vittoria schiacciante da parte di Khalid e da quel momento iniziรฒ a guadagnarsi sempre piรน stima e rispetto da parte degli altri cavalieri, anche di nobili, e soprattuto del popolo. Le sue vittorie ai tornei sono aumentate e hanno chiesto i suoi servigi svariati nobili: fu uno dei suoi datori di lavoro che iniziรฒ a chiamarlo proprio "Khalid al-Nasฬฃr" e da quel momento il soprannome non gli si scollรฒ mai di dosso, anche perchรฉ ottenne numerosi riconoscimenti, che gli permisero persino di ricoprire un ruolo all'interno della guardia reale, cosa di cui si stupรฌ.

โœฆ Nusayr "al-Qamar"

โ€” Il nome Nusayr รจ un nome di origine araba e in Sindhi il significato che assume รจ quello di "Il narratore del Hadith portรฒ questo nome".

Facendo finta che in questo mondo fantasy esista una qualche opera di nome Hadith, che tecnicamente sarebbe un testo riguardante Maometto, sorvoliamo il significato del nome, dato che i suoi genitori non lo hanno scelto pensando a quello, ma in onore ad un parente. Questo, infatti, รจ il vero nome di nascita di Khalid, un nome che non sente piรน usare da tantissimi anni, potrebbe dire di aver perso il conto, ma starebbe mentendo dato che sa benissimo quanto tempo fa casa sua รจ stata data alle fiamme, la sua famiglia trucidata davanti ai suoi occhi e il suo regno completamente massacrato, reso schiavo, distrutto. Nusayr, perรฒ, fu un nome che la sua gente ricorda sicuramente: un sovrano, di numerosi anni prima, che governรฒ il regno di Janna con benevolenza e cura, venendo soprannominato dal popolo come il loro "padre". I genitori di Khalid, quindi, decisero che onorare l'antenato del padre sarebbe stato un grande gesto da parte loro. La decisione fu largamente apprezzata dalla sua famiglia e ad essere onesto a lui piaceva essere associato ad una figura tanto positiva nel regno, anche se ormai faceva parte di un tempo ormai lontano. Nusayr era appassionato della storia del loro regno, per questo motivo non contestรฒ mai la scelta anzi, arrivรฒ persino a ringraziare il padre e la madre di aver fatto lui un dono tanto piacevole.

Purtroppo, il nome Nusayr associato ad un bambino sorridente e allegro, con sempre in mano un libro รจ ormai dimenticato, anzi, forse la sua gente piange ancora lacrime per la propria condizione e la perdita di quella luce che un tempo era tanto amata. Nusayr, infatti, รจ morto o almeno, cosรฌ Khalid vuole che sia. รˆ ben consapevole di essere molto piรน di quanto dica, di non essere solamente un cavaliere dal passato misterioso, ma non ritiene di potersi piรน definire "Nusayr", o almeno, non lo stesso Nusayr che era tanto amato e apprezzato per la sua personalitร  entusiasta, soprattutto dopo aver rinunciato a portare a termine un importante giuramento, fatto utilizzando questo nome, non Khalid.

Non nega che gli piacerebbe vivere una vita in cui usare il proprio nome non significherebbe venir condannati a morte, come รจ successo per la sua famiglia, ma poter vivere in pace trascorrendo le proprie giornate nei giardini dedicandosi alle arti. Nusayr, al contrario di Khalid, non รจ un guerriero, ma era un bambino deciso a diventare un letterato a tutti i costi, un uomo di cultura, l'esatto opposto di quello che รจ diventato. Darebbe di tutto per poter rivivere i momenti dell'innocente giovinezza, prima che la sua vita venisse stravolta, prima che non si ritrovasse da avere tutto a non possedere piรน niente, ad essere solo.

รˆ questo il motivo per cui Khalid non utilizza piรน il proprio vero nome: troppi ricordi e troppi rischi, non vuole mettere in pericolo i propri cari, la famiglia che si รจ costruito con tanta fatica.

Perรฒ, ora sorgerร  sicuramente una lecita domanda: chi รจ Nusayr? Un bambino molto amato dalla sua gente, noi diremmo un raggio di sole, ma loro lo chiamavano la loro luna (il sole era considerato femminile in arabo, la luna maschile)...

Khalid non ne parlerebbe nemmeno sotto tortura, non racconterebbe a nessuno chi era prima di assumere l'identitร  di Khalid al-Nasฬฃr.

Ma ora รจ il momento di rivelare la veritร : Nusayr era il figlio primogenito nato dal matrimonio tra il fratello minore del sovrano del regno di Janna e sua moglie, la figlia di una ricca famiglia nobile dello stesso regno. Essendo il fratello del re, il padre di Nusayr non aveva alcun diritto sul trono, perciรฒ svolgeva a palazzo il ruolo di consigliere, anche perchรฉ la famiglia reale di Janna era molto unita, quindi avevano preferito non dividersi e rimanere assieme a governare, seppur de facto il sovrano fosse il fratello maggiore del padre di Nusayr. Per questo motivo Nusayr era amico del capo della guardia reale, per questo motivo Nusayr era un bambino conosciuto e amato dal popolo, perchรฉ a lui piaceva camminare con il suo amico Khalid per strada e ogni tanto salutare la gente, fare amicizia con gli altri bambini. Veniva chiamato "al-Qamar" proprio in riferimento al fatto che fosse una luce guida per tutti, nel suo essere un bambino disponibile e sorridente, adorabile. Per essere un membro della famiglia reale era sempre in mezzo al popolo, con la sua scorta ovviamente, ma comunque ha smepre cercato di farsi sentire vicino. La "morte" di Nusayr, quindi, non รจ stata altro che la decisione di Khalid di lasciarsi alle spalle il proprio passato, cercando di sopravvivere in un mondo che per lui aveva ben poco.

In realtร  รจ da quando la compagnia ha stipulato un patto con la famiglia reale per scortare il possibile futuro sovrano che Khalid รจ fortemente in dubbio e sta avendo conflitti interiori riguardanti la propria identiร : ha a lungo cercato vendetta e quando si รจ deciso ad abbandonare quella via per poter vivere una vita in pace con la propria famiglia ha veramente creduto di poter dimenticarsi di tutto ciรฒ che era successo, guardando avanti. Ma no, la famiglia reale doveva tornare in mezzo ai piedi, incominciare una vera e propria guerra- praticamente- per un trono, una grandissima sciocchezza, e mettere in mezzo persone innocenti. Nusayr vuole vendetta, Khalid vuole vivere senza essere oppresso dai sensi di colpa. Per quanto ci provi, perรฒ, Nusayr sarร  sempre una parte di lui, ed รจ una delle parti peggiori di sรจ: il ricordo di un bambino sorridente e allegro che con gli anni si รจ incupito sempre di piรน, consumato dal desiderio di vendetta e odio nei confronti della famiglia reale. Sta ancora cercando di equilibrare i propri pensieri, in modo da non sbilanciarsi e finire per riprendere una vita di miseria causatagli dalla propria stessa arroganza, ma ultimamente รจ sempre piรน di pessimo umore, irritabile, e si innorvosisce quando si parla della famiglia reale.

โ€” Il soprannome "al-Qamar" รจ anche in questo caso un titolo affibbiato al giovane Nusayr, un bambino ancora, sรฌ, ma parte della famiglia reale e molto amato dal popolo. Significa "la luna", che in arabo รจ maschile, ed รจ riferito al fatto che fosse un simbolo di luce per gli abitanti di Janna, una stella ai loro occhi.

Anche questo titolo, associato al nome Nusayr, รจ ormai andato in disuso, utilizzato soltanto quando ci si riferisce al piccolo ragazzo. Lo si puรฒ sentir usare dagli abitanti di Janna che sono schiavi, che ogni tanto invocano gli spiriti dei loro sovrani, della famiglia reale, per venire in loro soccorso, e tra quei nomi vi รจ anche quello del piccolo Nusayr, associato alla figura della luna, che nell'oscuritร  illumina la via e permette di vedere. Khalid sorride sempre quando sente il proprio nome associato a tale soprannome, gli ricorda dei tempi in cui la gente lo salutava, in cui lui sorrideva e si fermava, scambiando quelle due o tre parole con chi volesse salutarlo. Purtroppo ritiene che ormai sia un soprannome inadatto a lui, esattamente come anche il suo vero nome, poichรฉ appartenevano ad una persona completamente diversa, ma in fin dei conti accetta che un tempo fossero suoi.

๊—ƒ Cognome:
โœฆ Ayad

โ€” Il cognome Ayad significa "le mani che hanno il potere", che parafrasato puรฒ assumere la sfumatura di "avere il potere di ottenere quello che si vuole in vita".

Il cognome utilizzato da Khalid non gli appartiene, non per nascita almeno, ma gli รจ stato dato quando รจ stato trovato, aveva appena undici anni, da Sabiha, la moglie di un cavaliere che a quel tempo serviva la famiglia Hafeez, una casa minore che abitava nella regione di Jamshidden. Il cavaliere, quando tornรฒ a casa e trovรฒ sua moglie intenta a cucinare la cena aiutata da un bambino che mai aveva visto prima, rimase particolarmente stranito, all'inizio non fu particolarmente d'accordo sul fatto che la moglie non volesse lasciare quel bambino a vagare da solo, a rischiare di venir ammazzato o peggio, reso schiavo, dato che Khalid aveva affermato di non essere mai stato uno schiavo, ma di aver semplicemente perso la propria famiglia piรน a nord e di essere rimasto da solo. Fu cosรฌ che Khalid si trovรฒ ad avere una nuova famiglia: dopo poco tempo anche Sir Durayd iniziรฒ a prendere in simpatia il ragazzo, finendo poi con l'adottarlo.

La famiglia Ayad รจ conosciuta per il fatto che vi siano stati numerosi cavalieri che portavano tale cognome, molti dei quali sono stati guardie del corpo di vari nobili di tutto il regno. Khalid ebbe fortuna, in certi versi, dato che gli fu piรน facile riuscire a seguire la strada del cavaliere, avendo un padre adottivo che svolgeva tale lavoro e poteva istruirlo.

All'inizio non sapeva molto di questa famiglia, ma col tempo ha iniziato ad apprendere tradizioni e usanze proprie di questa ristretta cerchia di persone, conoscendo anche i parenti dei genitori adottivi.

Era una famiglia che seppur dichiarasse di essere fedele al Credo, in realtร  non era particolarmente credente e praticante, per questo gli insegnarono il minimo indispensabile a riguardo, dicendogli che se mai avesse iniziato a venerare una qualche divinitร  non avrebbero avuto alcun problema, qualsiasi questa fosse. Gli Ayad erano fini spadaccini, eccellenti, ma Durayd sembrava prediligere una lancia alla spada, ritenendola piรน comoda nei combattimenti; era anche un abile istruttore per quanto riguardava l'insegnare la via della spada o le forme di combattimento al figlio adottivo. Per quanto riguardava, invece, il resto della famiglia, Khalid ebbe la possibilitร  di conoscere la sorella minore di Durayad, suo marito e le loro figlie, con cui fece amicizia. Oltre a loro, Khalid incontrรฒ i genitori di Sabiha, che lo trovarono immediatamente un ragazzino per bene e adorabile, tanto che riuscirono persino a convincere i suoi genitori adottivi a lasciarlo da loro un po' di tempo, giusto per conoscere meglio il loro nipote. La famiglia della donna non si interessava particolarmente alla politica, ma erano persone estremamente colte e studiose, furono loro a prestargli la maggior parte dei libri che ha letto.

Khalid รจ profondamente grato a Sibiha e Durayd, in fin dei conti gli hanno non solo salvato la vita, ma anche permesso di avvicinarsi sempre di piรน al proprio obbiettivo, ma sopratutto lo hanno amato come se fosse veramente loro figlio, come se non lo avessero trovato per strada e non lo avessero raccolto come si fa con i randagi. Hanno fatto in modo che non dovesse preoccuparsi piรน di avere fame, freddo o paura di venir aggredito nel cuore della notte e lo hanno fatto sentire a casa, amato, quasi ricordandogli com'era vivere con la sua vera famiglia. Khalid, tutt'ora, รจ rimasto in contatto con Sibiha e Durayd, scrivendo loro lettere ogni qual volta trova qualcosa da dire, aggiungendo piccoli oggetti come regali o per ricordar loro della sua esistenza. Gli รจ capitato di incontrarli piรน o meno di recente, un anno e mezzo prima dell'inizio della storia, dato che si erano dati appuntamento in un villaggio vicino al quale la compagnia era stanziata: ricorda di avere notato le rughe sul volto della donna che aveva chiamato madre e i capelli bianchi sul capo del padre adottivo, ma aveva preferito stringerli in un forte abbraccio piuttosto che commentare gli evidenti cambiamenti. Per lui sono una famiglia, non potranno mai sostituire i suoi veri genitori o i suoi fratelli, ma non gli importa, sono persone stupende e meritano le piรน grandi gioie della vita. Sibiha รจ una delle quattro persone che conoscono il suo vero nome, ma nonostante la donna sia a conoscenza di chi lui sia non ha mai fatto nulla a riguardo, ma lo ha continuato ad amare nonostante tutto e lo ha rassicurato dicendo che con lei il suo segreto rimarrร  tale e che preferirebbe morire piuttosto che rivelarlo. Khalid ricorda come a quelle parole non sia riuscito a trattenere le lacrime: aveva avuto circa diciotto anni quando ha deciso di condividere il proprio fardello con lei e di come la donna abbia accettato lieta di ricevere una tale prova di fiducia dal figlio.

โœฆ Faizan

โ€” Il cognome Faizan รจ di origini arabe, cosa abbastanza chiara, e il suo significato รจ quello di "il sovrano" o "il governante". รˆ un cognome molto importante, associabile soltanto alle famiglie reali, ma dopotutto Faizan รจ il cognome della casata reale del regno di Janna.

Un cognome famoso, temuto e rispettato in tutto il regno di Janna: la famiglia reale era conosciuta per regnare con politiche che prendevano in considerazione le necessitร  del popolo, limitando i soprusi nobiliari. Era una politica basata su un complicato sistema di funzionari governativi, estremamente fedeli al sovrano e alla sua famiglia, ma i sovrani Faizan cercavano di fare in modo che le cariche non venissero tramandate di padre in figlio, ma si eleggessero sempre funzionari nuovi, a rotazione. Non era una famiglia in cui si praticava la poligamia, ma i sovrani si sposavano con una donna, in caso della morte di lei si risposavano ancora, ma i casi di poligamia sono stati veramente pochi, perchรฉ si temeva che si rischiasse una possibile guerra di successione.

Era una famiglia stranamente affiatata per essere una famiglia reale, lo ammettevano persino gli stessi membri, che tra una risata e l'altra commentavano come fossero troppe generazioni di Faizan che non scoppiasse alcuna guerra interna per la corona.

Al tempo della nascita di Nusayr la famiglia era composta dal Re Yazid al-Jamฤซl Faizan, il fratello maggiore del padre del ragazzo, che era stato incoronato da un paio di anni in seguito alla morte del padre, la moglie di Yazid, una donna estremamente colta e abile nelle arti nota come Hala al-Zakiyya, con la quale il sovrano era sposato da ormai sei anni. Il re Yazid aveva due figli, nati con due anni di differenza: il figlio maggiore si chiamava Asim e aveva cinque anni quando รจ nato Nusayr, il secondo figlio si chiamava Wasil e aveva tre anni il giorno della nascita del figlio del fratello del sovrano.

Il padre di Nusayr era nato esattamente quattro anni dopo il fratello maggiore e non aveva mai nutrito interesse nella carica di regnante, preferendo di gran lunga dedicarsi alle arti, tanto che a Janna era anche noto per essere un abile pittore. Si chiamava Mishal al-Tayyib Faizan e si era sposato da tre anni con la giovane e splendida Rayya al-Zarqa', ma non avevano mostrato interesse ad avere figli fino all'anno prima della nascita di Nusayr. Khalid, quindi, era il nipote del sovrano di Janna, ma ad essere onesto preferiva la zia Marajil, la sorella maggiore del sovrano e di suo padre, che gli aveva insegnato a suonare il liuto.

La famiglia reale di Janna era grandemente amata e rispettata dal popolo, sia perchรฉ non ostentavano la loro ricchezza e sia perchรฉ non vivevano neppure nel lusso sfrenato, preferendo circondarsi di una corte composta da letterati, artisti, matematici o comunque persone di cultura. I Faizan erano sempre stati noti per essere dei grandi magnati, amanti della cultura e delle arti, dopotutto l'intero regno di Janna prosperava dal punto di vista artistico.

Onestamente era troppo bello per poter rimanere tale e come la storia insegna, ogni cosa prima io poi giunge al termine: la guerra contro il re Osman portรฒ solo morte, distruzione e desolazione a Janna, segnando la fine di quella che era stata una dinastia illuminata- o almeno cosรฌ Osman credeva. Oltre a Khalid non รจ sopravvissuto nessuno anche minimamente imparentato con la dinastia Faizan, che secondo il sovrano del regno vicino era stata completamente spazzata via.

Per questo motivo Khalid รจ sempre stato molto attento a non far scivolar fuori dalle proprie labbra il suo cognome, non volendo attirare attenzioni indesiderate, dato che giustamente ci si potrebbe preoccupare sentendo parlare di un possibile erede dei Faizan ancora in vita- e si consiglia di preoccuparsi.

๊—ƒ Etร :
โœฆ 36 anni.

Khalid ha trentasei anni e ad essere onesto non gli pesa per niente la propria etร , anzi sembra che sia ancora nell'assoluto pieno delle sue forze: la forza con cui vibra i colpi di spada, l'agilitร  e la fluiditร  dei suoi movimenti, la resistenza in un duello... togliendogli l'elmo non ci si aspetterebbe di trovarsi davanti un uomo di quasi quarant'anni. Varie persone sono rimaste sorprese dal fatto che egli abbia piรน anni di quanti le voci non dicano, eppure nessuno ha mai associato la sua etร  ad una degradante perdita di fascino. Khalid รจ un uomo oggettivamente affascinante, non sono mai stati pochi i commenti positivi sulla sua persona, e ad essere onesto non gli รจ mai interessato alcuno di questi, soprattutto ora che รจ occupato a mantenere in piedi la sua strana e particolare famiglia, ma preferirebbe sentirsi dire di essere un bravo padre piuttosto che un bell'uomo, su questo almeno รจ sincero.

Fisicamente gli hanno sempre associato piรน o meno la sua stessa etร , forse quando era piรน giovane ogni tanto gli veniva dato qualche anno in meno, ma non si รจ mai fatto alcun problema a riguardo, sostenendo apertamente che azzeccare l'etร  di qualcuno non รจ facile come sembra, soprattutto se si ha davanti un completo sconosciuto. Quando era un bambino, perรฒ, dove ammettere che fosse raro dagli piรน anni di quanti ne avesse, infatti era sempre stato particolarmente basso e dai lineamenti sempre piรน bambineschi; col tempo questi tratti si sono persi, soprattutto attorno all'etร  di diciotto anni, quando il suo corpo ha assunto un aspetto giร  piรน simile a quello che ha tutt'ora.

Ora, perรฒ, passiamo oltre all'etร  fisica: Khalid รจ un uomo che puรฒ dire di averne passate tante, molte piรน di quanto gli altri possano pensare, ma non se ne vanta e tantomeno ne va fiero, dopotutto gli avrebbe fatto piรน piacere poter avere una vita normale e tranquilla. L'innocenza tipica dellla giovinezza in lui si รจ spenta, purtroppo, a dieci anni e da quel momento i suoi occhi hanno iniziato a vedere il mondo non piรน come un luogo colmo di ispirazione e bellezza, ma come un inferno, come una sofferenza unica. Per sua sfortuna il fato non gli ha concesso di vivere una vita spensierata, di poter crescere con calma, ma รจ stato costretto a diventare un adulto in poco tempo, a pensare come avrebbe fatto suo padre, a imparare a sfruttare le occasioni e non ripetere i propri errori. Ha visto morte, distruzione, schiavitรน, violenze e sangue; un bambino di dieci anni non avrebbe mai dovuto assistere a tutto ciรฒ e ovviamente si sono visti i risultati. Non รจ mai piรน stato l'ingenuo bambino che era prima, il sorridente Nusayr, l'allegro nipote del re di Janna, ma รจ diventato sempre piรน quello che รจ tutt'ora. Khalid, al contrario di Nusayr, รจ una persona cupa, piรน seria, qualcuno che รจ stato costretto a crescere troppo in fretta, spesso se ne vedono i risultati, soprattutto quando ha a che fare con i bambini. La sua etร  mentale a partire dai dieci anni si รจ sviluppata molto- troppo- velocemente, tanto che soltanto a tredici anni si sarebbe potuto scambiare per qualcuno che aveva partecipato ad una guerra, una persona segnata da gli orrori del mondo. Eppure non ha fatto mai pesare a nessuno questa cosa, tenendo per sรฉ i commenti o le riflessioni; questo non vuol dire che le persone non si preoccupassero per lui, ma col tempo molti hanno smesso di accorgersi del grande divario tra la sua etร  mentale e quella fisica, infatti col tempo aveva iniziato a raggiungere un'etร  fisica piรน adatta a quella mentale, ma non ha mai smesso di crescere, nรฉ fisicamente nรฉ mentalmente.

๊—ƒ Aspetto fisico:
โœฆLuke Evans- Dracula Untold
โœฆ Altezza: 183cm

Khalid appare come un uomo che di certo non dimostra meno della propria etร , infatti da quando ha superato i diciotto anni il suo corpo รจ non ha mai smesso di rispecchiare la sua reale etร , permettendo agli altri di inquadrarlo facilmente, per quanto riguarda l'aspetto ovviamente, caratterialmente il discorso รจ completamente diverso. Non gli sono mai interessati i complimenti o i commenti sul suo aspetto fisico, che piacesse o meno non avrebbe potuto cambiare molto oltre il taglio di capelli, la barba o la tonalitร  della pelle, prendendo il sole. Da una tale premessa forse ci si aspetterebbe di vedere un uomo non particolarmente bello, nei canoni almeno, ma รจ qua che ci si sbaglia: Khalid รจ oggettivamente un bell'uomo, ha un fascino particolare, quello dell'uomo misterioso e non sono poche le persone che hanno ammesso di esservi interessate, ma come lui continuerร  a ripetere, non gli interessa, ha altre cose a cui pensare.

Khalid ha un fisico muscoloso, scolpito, e ben allenato: non sono rari i casi in cui รจ possibile vederlo allenarsi o semplicemente fare lavori faticosi, in modo da mantenersi sempre allenato, infatti egli ritiene fondamentale avere il corpo in buona salute, in fin dei conti per poter combattere bene serve avere un corpo sano. Solitamente il suo corpo รจ coperto dalla pesante e scura armatura che lo caratterizza, ma quando รจ certo di non aver niente da fare e poter sfruttare la giornata per occuparsi di faccende private, tende a preferire abiti piรน leggeri, che svariate volte permettono di osservare il corpo dell'uomo, ovviamente tutto nei limiti del decoro, considerato che farebbe questo soltanto rimanendo nei limiti della propria tenda, o casa, e non andando troppo in giro a disturbare, in tal caso si coprirebbe con un mantello.

Per essere un uomo di trentasei anni, Khalid รจ comunque forte, agile e ha ancora una grande abilitร  con la spada, motivo per cui non va sottovato per alcun motivo, cosa che lui fa in modo di ricordare un po' a tutti in un modo o nell'altro.

Per quanto riguarda il volto, Khalid appare con capelli scuri, castani, che gli arrivano sulle spalle, non troppo corti, ma nemmeno troppo lunghi; seppur di natura siano lisci, tendono spesso ad assumere forme ondeggianti, forse perchรฉ non se li pettina con particolare cura e attenzione o perchรฉ quando li lascia asciugare finiscono per assumere tale posizione, fattostร  che non gli interessa. Sono spesso tirati indietro, in modo che non gli ricadano davanti agli occhi, e sorprendentemente mantengono quella posizione quasi sempre, improvvisi e bruschi movimenti a parte.

Il suo volto รจ leggermente contornato da della barba, visibile, ma non folta: spiccano soltanto i baffi e un lieve ciuffetto sul mento, ma a parte questo tende a tenerla abbastanza corta, poichรจ ritiene che gli dia fastidio indossare l'elmo con la barba, gli pruderebbe.

I suoi occhi sono chiari, un verde misto a castano, ma comunque che risalta in contrapposizione al colore scuro dei suoi capelli e alla carnagione rosea, ma non troppo pallida.

Per quanto riguarda le cicatrici mentirebbe dicendo di non possederne, infatti il suo corpo mostra numerosi segni di ferite o tagli, ormai cicatrizzati, ma comunque piรน chiari rispetto al resto del suo corpo. Ne ha svariati sul petto, uno in particolare sulla spalla destra, nonchรจ la spalla del suoi braccio armato, per quella volta in cui fu colpito da una freccia. Ha un paio di vecchissimi tagli cicatrizzati anche sulle gambe, ma in generale la cicatrice che spicca di piรน si trova tra i segni di tagli sulla schiena, ed รจ forse la cicatrice che ritiene essere la peggiore di tutte. Non gli va quasi mai di raccontare la storia per intero, ma si limita a dire, quando vuole, che non c'รจ niente di piรน disonorevole di colpire un cavaliere alle spalle.

๊—ƒ Carattere:
โœฆ MBTI: INFJ

"Welcome to your life
There's no turning back
Even while we sleep
We will find you

Acting on your best behaviour
Turn your back on mother nature
Everybody wants to rule the world
It's my own design
It's my own remorse
Help me to decide
Help me make the most
Of freedom and of pleasure
Nothing ever lasts forever
Everybody wants to rule the world"

(Everybody wants to rule the world- Tears for Fears)

Khalid รจ un uomo segnato molto dalle proprie esperienze, spesso come ricordo di esse porta cicatrici anche ben visibili sulla sua pelle: dopo ormai anni e anni di vita ha raggiunguto la conclusione che il mondo รจ un luogo pieno di ingiustizie, una sorta di inferno ancora prima di raggiungere quello che viene da secoli presentato come l'aldilร . Khalid ha visto orrori, violenze, ha assistito ai piรน atroci atti che ci si possa immaginare, ha ucciso piรน e piรน volte e ha deciso di continuare a sopravvivere ogni volta che vibrava la propria lama contro i suoi nemici, abbattendoli come birilli, come se non avessero un'identitร , una famiglia, una vita.

Khalid รจ perfettamente consapevole di aver posto fine ad un gran numero di vite, di aver causato dolore a molte donne e bambini che mai rivedranno i loro padri o mariti, ma non ha mai espresso rimorso per essersi auto-assegnato il diritto di decidere se qualcuno debba morire o vivere. Ha deciso di non aver piรน bisogno del permesso di nessuno per farsi giustizia da solo, per vendicare qualcuno o per fare favori ad altri, dopotutto ormai ritiene che a Minos sia la corruzione a fare da sovrana, non quell'improbabile famiglia che detiene il potere: ha assistito in prima persona ai mali che quella famiglia ha portato, al dolore che ha causato e ai crimini che ha commesso, immotivati per altro. In lui, dopo quel fatidico giorno di ventisei anni fa non รจ piรน rimasto uni solo briciolo di speranza nel miglioramento umano, o di possibilitร  di redenzione di coloro che hanno acconsentito ad un vero e proprio massacro. Vendetta, questo รจ stato ciรฒ che ha spinto Khalid ad andare avanti, a trascinarsi passo dopo passo sempre piรน lontano da casa sua, sempre piรน nel cuore di un regno che ai suoi occhi era nemico, di distruttori, assassini, mostri e crudeli creature che non si potevano definire uomini. Non gli stessi uomini che aveva visto suo padre scoprire ed osannare per la loro perfezione, non gli stessi uomini di cui aveva letto nei racconti epici, nei libri o nelle poesie: demรฒni, esseri vili e violenti, senza rispetto verso il prossimo nรฉ pietร . Sono passati molti anni prima che Khalid iniziasse a cambiare idea, iniziasse a smettere di vedere la comunitร  come uno: finalmente riuscรฌ a distinguere dalla grande massa il vero problema di quella societร , che facilmente divenne il suo capro espiatorio, nonchรฉ il vero colpevole della tragedia che aveva dovuto subire, re Osman.

Per anni, troppi anni, l'unico sentimento che lo spingeva ad andare avanti era stato l'odio, il rancore, il desiderio di vendetta, di giustizia; aveva lavorato sodo, aveva faticato come non mai per poter diventare degno di avvicinarsi al re, e non era mai stato piรน vicino di cosรฌ alla sua vendetta e non riusciva a contenere la propria voglia di porre fine a tutto.

Cambiรฒ idea, anzi, fu l'insieme di vari fattori a spingerlo a lasciar cadere a terra il pugnale della vendetta, a lasciarsi condurre nuovamente su una via che non avrebbe comportato sรฌ la propria vendetta, ma anche la propria morte e condanna.

C'era un'altra persona che aveva provato a dissuaderlo dal perseguire una via di rabbia e vendetta, ma non aveva voluto ascoltare, si era ostinato ad andare avanti, guidato dalle confuse voci dei propri familiari, dalle loro grida, dalle loro immagini sfocate che chiedevano vendetta, che urlavano maledizioni nei confronti della famiglia reale di Minos.

Ma alla fine riuscirono a farlo rinsavire, prima che facesse l'irreparabile e da lรฌ, Khalid sembrรฒ quasi svegliarsi da un lungo sonno: si era fatto guidare dall'odio talmente tanto a lungo che stava veramente andando alla deriva, si stava lasciando affogare nel mare di dolore e disperazione.

Riprese le redini della propria vita in mano, Khalid riuscรฌ un attimo a stabilire un discreto equilibrio tra la propria vita attuale e quella di Nusayr, smettendo di rivolgersi a sรจ stesso nei propri pensieri come all'erede di una dinastia ormai caduta, ma iniziando a credere nel suo nuovo nome e qualsiasi cosa esso rappresentasse per le persone che ora gli stavano attorno.

Khalid, ora come ora, รจ un uomo che si potrebbe definire saggio, sotto certi aspetti: ha visto molte cose, ha vissuto esperienze che non augurerebbe a nessun altro, e ha sviluppato una certa abilitร  nel dispensare consigli, nel rendersi utile per come puรฒ sia sul campo di battaglia che nella vita privata delle persone che gli stanno attorno.

Khalid ha iniziato a mostrare un lato piรน umano, un lato affettuoso, gentile e attento nei confronti di chi ritiene a lui amico, tanto da essere capace di interrompere qualsiasi cosa stia facendo se gli viene chiesto di consolare qualcuno, di supportarlo in un momento difficile o dargli qualche consiglio. Si puรฒ dire che sia leggermente ricomparsa la sua originale personalitร  di uomo disponibile, amichevole; ma non bisogna lasciarsi ingannare.

Khalid รจ estremamente selettivo nei suoi rapporti: solo dopo essersi accertato di star avendo a che fare con qualcuno di cui puรฒ un minimo fidarsi decide di sorridergli, rivolgergli la parola con scherzositร  ed ironia e chiedere piรน di loro. Non รจ una persona che si fida facilmente, ha imparato a sue spese che รจ meglio essere vigili nei confronti di chiunque piuttosto che lasciarsi in balia altrui, perciรฒ non bisogna stupirsi se non parlerร  mai di "quello che รจ venuto prima", riferito al suo passato, o tantomeno a dettagli della sua storia che magari ritiene compromettenti o personali. Con gli anni ha sviluppato un senso paterno estremamente forte, non riesce a guardare la gente a lui vicina e che ritiene bisognosa di aiuto in modo diverso da quello di un figlio che si รจ perso, che cerca la sua famiglia. Per questo tende ad essere diposto a diventare una figura paterna per chiunque ne abbia bisogno, scherzandoci anche sopra, ma allo stesso tempo ritenendo la sua particolare famiglia piรน forte di una formata coi legami di sangue, dopotutto la sua famiglia vera attuale lo ha adottato, non รจ il loro vero figlio.

Khalid rimane un tipo misterioso, con la maggior parte della gente silenzioso e cupo, inizia le conversazioni solo se serve che venga fatto e con sconosciuti รจ persino raro che risponda, ma non lo fa per maleducazione, semplicemente non gli interessa piรน di tanto ampliare la propria ristretta cerchia di amicizie, che รจ composta quasi esclusivamente dai membri della sua "famiglia" nella compagnia e qualche altra persona sparsa per il mondo.

Generalmente la personalitร  di Khalid รจ cupa, non proprio aperta nei confronti altrui ed estremamente selettiva, ma questo non gli impedisce di essere l'uomo piรนร  allegro del mondo in presenza si suo figlio o di chi ama come se fosse parte della sua famiglia.

Gli piacerebbe vivere una vita tranquilla, in pace, dimenticandosi del passato, ma ogni tanto sente ancora le voci della propria famiglia che gli chiede di finire ciรฒ che aveva iniziato, di vendicarsi, e quando succede capita che riamanti di pessimo umore tutto il giorno, diventando irritabile per le piรน assurde cose e rimanendo sempre sulla difensiva.

Tornando a noi, seppur egli sia un cavaliere non รจ il tipico uomo dalla morale perfetta e ligia, che perรฒ tende ad andare contro is suoi stessi principi appena conviene farlo: Khalid non ha una morale particolarmente positiva, accetta gran parte dei comportamenti (nel limite del decoroso, questo si intende) e tende ad alternare momenti in cui sembra seguire alla perfezioni le leggi stabilite dallo Stato, altri in cui si affida semplicemente al suo senso di legge.

๊—ƒ Ruolo:
โœฆ Cavaliere Nero

Il cavaliere nero, "il campione", รจ una figura ben nota alla comunitร  del regno di Minos: chiunque sia abbastanza grande puรฒ ricordare come all'inizio potesse essere un normale cavaliere, una persona come tante, che ha semplicemente avuto la fortuna di riuscire a guadagnarsi rapidamente grande fama e rispetto. Khalid vinse numerosi tornei, servรฌ vari nobili e fu persino assunto nella guardia reale. Una carriera coi fiocchi, un gran bel curriculum, ma non gli รจ mai interessato della gloria e della fama, lui a lungo ha avuto in mente una sola cosa: la vendetta.

Per anni e anni non ha fatto altro che rimuginare su come sarebbe stato meglio vendicarsi, ma quando ne ha avuto la possibilitร , seppur i ripetuti falliti tentativi, ha scelto di lasciar perdere, di non macchiarsi le mani di sangue e di abbassarsi al livello dello stesso animale che gli aveva rovinato la vita.

Vi sono storie, leggende, che ruotano attorno alla figura del cavaliere, alcune piรน realistiche di altre, e ha sempre cercato di non smentirle, divertendosi a guardare lo sguardo di terrore dei suoi nemici quando si rendevano contro di avere come avversario la morte in persona. Esattamente, questo era quello che Khalid era diventato agli occhi di molto: un giudice infernale, o direttamente un qualche spirito vendicativo che punisce i criminali. Piรน volte ha fatto in modo di fare la propria apparizione sul campo di battaglia o contro dei nemici in modo estremamente teatrale, ma oggettivamente la sua armatura nera come la pece, accompagnata dalla presenza del suo fidato cavallo col manto scuro, anch'esso nero, e infine da una delle spade che incutono piรน timore nel regno: Al-Hฬฃaffฤ, l'incisore. รˆ una spada che ha eliminato numerosi nemici, probabilmente bisognerebbe stupirsi di come la sua lama sia ancora tanto lucida e non sporca, segnata da tutto il sangue che ha fatto scorrere. Il cavaliere nero non รจ noto per mostrare pietร  sul campo di battaglia e nemmeno รจ solito togliersi l'elmo davanti a molti, infatti รจ difficile che venga riconosciuto soltanto da uno sguardo al volto, ma per poter associare la persona al cavaliere bisognerebbe sentire il suo nome, quello- per suo grande dispiacere- รจ fin troppo noto.

Gli รจ stato domandato il motivo per cui abbia scelto di indossare un'armatura dal colore tanto cupo e Khalid, con la piรน totale nonchalance, ha risposto che non รจ altro che un modo per ricordarsi di tutto il fuoco e la distruzione che ha visto nel passato. Gli hanno chiesto perchรฉ, allora, l'armatura non sia rossa, se il fuoco ha un cosรฌ grande significato; scacciando i suoi interlocutori con una mano, Khalid ha risposto "Non รจ il colore del fuoco che mi ha colpito, ma il colore di ciรฒ che rimane dopo la venuta di esso". Si riferisce al colore scuro della terra e del legno bruciato, al colore dei corpi carbonizzati e di qualsiasi cosa si sia messa contro l'implacabile potenza del fuoco che si espande.

Seppur abbia dato una risposta esaustiva alle domande dei piรน curiosi, Khalid non ha smesso di sentire le piรน assurde storie: alcuni parlavano di come egli fosse uno spirito demoniaco, altri di come fossero state le ombre a nascondere lo scintillio della sua armatura argentea...

Deve ammettere che รจ divertente ascoltare tutte queste teorie, pur sapendo che siano assurdamente sbagliate.

Per quanto riguarda la questione politica, in realtร  Khalid si trova in una posizione di totale neutralitร , se non in opposizione ad entrambe le fazioni: Fenici e Aquile sono, in fin dei conti, la stessa identica cosa, dopotutto si parla sempre di famiglia reale.

Khalid nutre un dichiarato astio nei confronti della famiglia reale, ma non ha mai voluto articolarne il motivo, scacciando ogni domanda con un semplice "sono degli ipocriti: vivono nel lusso mentre la gente muore di fame". Certo, รจ vero, ma non รจ questo il motivo per cui veramente disprezza la famiglia reale: Khalid non dimenticherร  mai la guerra scoppiata tra la sua famiglia e il re Osman, non scorderร  mai l'esecuzione di tutta la sua famiglia, la distruzione del suo regno e la resa in schiavitรน del suo popolo.

Per questi motivi Khalid non avrebbe preso alcuna posizione nel conflitto, preferendo che i membri della famiglia reale si scannassero tra loro senza coinvolgere tutto il regno, ma purtroppo non si puรฒ avere tutto nella vita e il capo della compagnia dei Leoni d'Argento ha deciso di prendere le parti del figlio secondogenito di Osman in cambio della vita del precedente capo.

Khalid non ha preso la notizia con filosofia, ha esagerato e onestamente ha anche chiesto scusa per il comportamento inadeguato e infantile, ma ha letteralmente preso il tavolo delle mappe nella tenda in cui si erano riuniti e lo ha rovesciato, ricordando bruscamente agli altri presenti di come questa decisione avrebbe costato la vita a molti dei loro e di come avevano deciso di scavarsi la fossa da soli. Tuttavia non ha abbandonato la compagnia, ma ha deciso di rimanere e controllare che il principe non si prendesse troppe libertร  e non iniziasse a comportarsi da bambino viziato anche con loro.

Le sue opinioni in politica sono ben chiare e seppur sia un filo-monarchico ha ammesso che se dovesse scegliere tra la famiglia reale di Minos e una repubblica, sceglierebbe una repubblica.

Forse questo non rende, ma se si trovasse in una stanza con Osman, Hitler e Stalin e due colpi di pistola, sparerebbe due volte ad Osman (anche se non sa nรฉ cosa sia una pistola, nรฉ chi siano Hitler e Stalin, ma anche se sapesse chi fossero sparerebbe comunque ad Osman).

๊—ƒ Storia:

โœฆ The Royal Family of Janna

Una famiglia reale particolare, questo รจ certo: i Faizan non sono stati regnanti particolarmente interessati ad un governo che controllasse la vita dei propri sudditi sotto molti aspetti, ma puntavano piรน ad essere una fonte di esempio che altro. Certo, avevano abitudini proprie dell'alta nobiltร , ma questo non significava che fossero tanto distanti dal popolo anzi, lo stesso sovrano tendeva a camminare per le strade della capitale senza una particolare scorta, dopotutto la famiglia reale era largamente apprezzata. Janna era un territorio ricco e rigoglioso, verdeggiante e brulico di cittร  e paesi, ognuno dei quali possdeva tradizioni differenti, che la corona rispettava con il piรน totale degli ossequi. I Faizan credevano fortemente nel rispetto della cultura, qualsiasi fosse il suo tipo, e per questo motivo facevano in modo di adoperare usanze diverse in base alla zona in cui soggiornavano, cosa molto apprezzata dal popolo, che sentiva i propri sovrani piรน vicini.

I Faizan non erano associati a figure irraggiungibili, uomini e donne interessati al potere e alla ricchezza, ma le uniche loro caratteristiche straordinarie riguardavano le arti: all'interno della famiglia reale vi erano stati numerosi artisti, scultori, letterati e scienziati, ma raramente vi erano stati scontri per il potere. La famiglia reale era generalmente allargata, infatti tendevano ad avere figli e fratelli, senza preoccuparsi di possibili guerre di successione, che erano vietate per legge: spesso i figli primogeniti richiedevano l'aiuto dei fratelli in quanto consiglieri, quindi finiva per essere sรฌ un governo monarchico, ma piรน oligarchico che altro. Il re non aveva alcun problema ad ascoltare di persona le richieste dei propri sudditi, facendo in modo di aiutare quanto potesse o di prendere provvedimenti se fosse necessario.

Sembrava un po' una corte rinascimentale.

La famiglia reale ai tempi della nascita di Nusayr comprendeva la principessa Marajil, la sorella maggiore del re, Yazid, e il fratello minore Mishal. Originariamente la famiglia comprendeva anche una quarta zia per Nusayr, ma morรฌ qualche anno prima della nascita del bambino a causa di un'improvvisa malattia. Marajil era una musicista, o almeno, cosรฌ tutti dicevano, seppur lei fosse convinta di non essere particolarmente portata per la musica, ma di preferire la botanica; eppure la donna suonava il liuto, era stata lei ad insegnare al piccolo Nusayr l'arte della musica, ed era lei che a corte gestiva una piccola banda musicale, composta quasi esclusivamente da donne, le sue ancelle, che condividevano con lei l'interesse per la musica. Spesso si poteva sentire, in giardino, la sinfonia emessa dai loro strumenti, accompagnata dal leggiadro canto della moglie del re, Hala al-Zakiyya. Yazid, il re, prediligeva le scienze: trascorreva il proprio tempo alternando i suoi doveri da sovrano al dibattito su questioni scientifiche filosofiche in compagnia dei matematici e filosofi di corte. Infine vi erano il fratello minore Mishal, che era un artista in tutto e per tutto: scultore e pittore, trascorreva gran parte del proprio tempo nel laboratorio, preparando statue per il giardino o da regalare in giro, mentre la moglie Rayya al-Zarqa' rifletteva ad alta voce su poesie e opere letterarie. Il fratello di Rayya, infatti, era un noto poeta, che spesso chiedeva a lei suggerimenti per le poesie o andava a visitarla appositamente per poter decidere con lei qualche nuovo argomento per le sue opere. Il figlio maggiore di Yazid, Asim era l'unico in famiglia che sembrava prediligere l'attivitร  sportiva: trascorreva il proprio tempo ad allenarsi in compagnia di altri studenti, e il suo obbiettivo era quello di diventare un grande atleta. Wasil, suo fratello minore, ammirava le guardie reali, seguendole in giro un po' come un pinguino, e facendo loro un quantitร  considerevole di domande, poichรฉ sembrava interessato a tale lavoro; eppure sua madre lo riteneva un gran politico per la sua abitudine a contestare qualsiasi cosa.

Vivevano una vita tranquilla, pacifica e rilassante, inoltre erano largamente amati e ricevevano spesso visite da nobili o persone illustri, per questo finivano sempre per esserci feste a palazzo, alle quali era invitato chiunque volesse andare, purchรฉ mantenesse un comportamento adeguato.

โœฆ An happy marriage

Mishal al-Tayyib e Rayya al-Zarqa' si conobbero da giovani, avevano avuto probabilmente dieci anni lei e tredici lui: l'occasione era stata una festa, una celebrazione indetta dal sovrano per un qualche avvenimentio o festivitร , onestamente Khalid non saprebbe neanche ripetere il nome di tale occasione. Tornando a noi, a quel tempo in realtร  Rayya era fidanzata con un altro uomo, non che lei fosse d'accordo, ma i matrimoni per convenienza sono sempre esistiti pure a Janna; ella conobbe il terzogenito della famiglia reale, che in quel momento era occupato a litigare con un altro bambino su quale fosse il cavallo piรน bello tra quelli che avevano partecipato alla gara che si era da poco conclusa. Rayya e Mishal incominciarono a conoscersi, inviarsi lettere, incontrarsi a feste o ad occasioni pubbliche, fino a quando la ragazza non fu abbastanza grande per potersi sposare. Per fortuna di Mishal, in realtร , il suo promesso sposo fu coinvolto in una serie di scandali di tipo politico e la famiglia della ragazza si rifutรฒ di dare in sposa la loro figlia ad un uomo tanto inaffidabile, che aveva perso prestigio e potere. Mishal non perse tempo e dopo aver chiesto il permesso alla ragazza di prendere in mano la situazione, domandรฒ a suo padre se potesse prenderla in moglie. Siamo sinceri: cosa c'รจ di meglio di far sposare propria figlia ad un membro della famiglia reale? Niente.

I genitori di lei acconsentirono entusiasti, ma la coppia decise di non sposarsi subito, non ancora, dato che a breve ci sarebbe stato il matrimonio di Yazid e quella che sarebbe diventata sua moglie e non era il caso di rubare loro la scena. Comunque a quel tempo Mishal aveva ormai diciotto anni e Rayya quindici e dato che lei era sempre stata particolarmente contraria allo sposarsi prima dei diciotto anni, Mishal non ebbe alcun problema ad accettare la sua condizione. Il loro non era vero e proprio amore, certo, si volevano bene e andavano d'accordo, quasi perfettamente, ma entrambi sapevano come quello agli occhi altrui sarebbe stato solo un matrimonio di convenienza, perciรฒ tanto valeva sfruttare la situazione. Rayya avrebbe potuto frequentare un grande amico di suo fratello, un altro letterato, mentre Mishal poteva dedicarsi quanto voleva al proprio compagno di studi e aiutante in laboratorio. Il fatto che la loro fosse una relazione aperta non significava che non fossero una famiglia, anzi, erano contentissimi di star assieme, quello che consideravano meno importante era avere un figlio. Ma alla fine Rayya espresse l'interesse nel diventare madre, soprattuto dopo che la moglie di Yazid, con cui era diventata amica, gli aveva raccontato quanto fosse bello sentirsi madre e badare ai propri figli, per quanto potessero essere fastidiosi.

Voleva provare anche lei, voleva essere madre, e Mishal non era di un'opinione tanto diversa, perciรฒ un paio di anni dopo il loro matrimonio, nacque Nusayr. Il bambino prese il colore scuro dei capelli dal padre, mentre il colore degli occhi assomigliava piรน a quello della madre: ella era detta "dagli occhi azzurri", il figlio li aveva quasi verdi, comunque chiari.

Mishal e Rayya crebbero Nusayr circondato da arte, da qui la sua passione per la scultura e la poesia, considerato che la madre lo prendeva in braccio e gli leggeva i propri componimenti o quelli del fratello, chiedendogli pareri e opinioni. Seppur fosse ancora piccolo, la donna si era abituata a chiedergli il suo parere fin da quando aveva iniziato a gattonare, quindi parlava ancora poco, Nusayr mostrava il proprio interesse per le parole della donna, ascoltando attentamente qualsiasi cosa gli venisse raccontata, ripetendo le parole che gli rimanevano piรน impresse e applaudendo con le sue piccole mani se quello che aveva sentito lo ispirava particolarmente. Non che capisse veramente quello che stava ascoltando, ma alla donna non importava, trovava piacevole passare cosรฌ il proprio tempo.

Suo padre, invece, gli scolpiva piccoli oggetti in legno o in marmo, ottenendo grande rispetto e stima dal figlio, che aveva fin da subito cercato di imitarlo, ovviamente inutilmente dato che un bambino di pochi anni non sarebbe stato capace di fare lo stesso lavoro di un uomo adulto, ma ci provava e Mishal lo aiutava o almeno, Mishal lavorava e Nusayr si prendeva il merito quando andava a far vedere il risultato alla madre.

Spesso giocava coi cugini in giardino, a nascondino, rincorrendosi tra le siepi, i fiori e le statue, sotto lo sguardo divertito di sua zia e delle sue amiche, che solitamente sedevano su un prato a suonare o a parlare. Sembrava di vivere in un paradiso, ma purtroppo niente รจ eterno.

โœฆ Everything has an end

Le mire espansionistiche del sovrano del regno di Minos si scontrarono con la politica di neutralitร  del regno di Janna, dando inizio ad una vera e propria guerra: Minos voleva il controllo sul regno di Janna per la sua ricchezza del territorio, per la sua posizione e per l'ottima economia, ma i sovrano di Janna non avrebbe mai permesso che uno straniero si sedesse sul proprio trono, che la sua antichissima famiglia fosse costretta ad sottomessi al vicino regno di Minos. Yazid non accettรฒ nessuna delle proposte di Osman, che ripetutamente e aggressivamente chiedeva il controllo di Janna. La tensione tra i due regni presto si trasformรฒ in guerra, una guerra che si concluse in un modo che nemmeno Osman avrebbe pensato: il ricco e fiorente regno di Janna si ritrovรฒ martoriato e distrutto, bruciato e devastato, dalla guerra. Fattostร  che la guerra fu vinta da Minos, che dichiarรฒ nemici dello stato la famiglia reale Faizan e fece giustiziare tutti coloro che portassero tale cognome, che supportassero la loro causa o che non volessero sottomersi a Osman. Il suo popolo fu reso schiavo e molti furono deportati.

Nusayr aveva dieci anni quando tutti i membri della sua famiglia furono condannati a morte e uccisi, quando Khalid, il capo delle guardie reali, pur di non arrendersi al nemico, dopo la morte del sovrano, si fece uccidere a sua volta.

Aveva solo dieci anni quando i suoi occhi videro morte e distruzione, videro i suoi cari con cui fino al giorno prima aveva sorriso e scherzato venir giustiziati. Come fece a non fare la loro stessa fine?

Nusayr non sarebbe dovuto essere a palazzo, ma sarebbe dovuto essere con sua madre, sua zia e i suoi cugini, lontani dal palazzo e sulla strada per fuggire nelle campagne: quando venne resa pubblica l'informazione dell'arresto del re, di suo fratello e della regina, i figli del re non vollero andare avanti, ma in un momento di infantile ingenuitร  vollero tornare indietro. Inutile dire che Marajil li inseguรฌ per prenderli di peso e trascinarli via, ma furono riconosciuti da alcuni soldati nemici, che iniziarono ad inseguire pure Rayya e Nusayr, ma la donna fece in tempo a nascondere il figlio in una casa ormai mezza distrutta prima di venir a sua volta arrestata. Nusayr rimase nascosto per un po', ricorda il terrore di venir scoperto dai soldati che camminavano in giro in cerca di sopravvissuti o nemici, aveva il terrore anche solo di respirare, temendo che il solo movimento dei suoi polmoni potesse allertare gli invasori della sua presenza.

Dopo qualche ora prese coraggio e sgusciรฒ fuori, nascondendosi dalla vista dei soldati e tornando in direzione del palazzo, giusto in tempo per assistere da lontano alla morte prima di proprio zio, poi di suo padre, i suoi cugini, sua zia, la regina e sua madre. Avrebbe voluto urlare, piangere a dirotto e insultare chiunque fossero i mostri che avevano osato fare una cosa del genere, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa una ragazza di qualche anno piรน di lui lo prese di peso e lo trascinรฒ via, dicendogli di scappare il piรน lontano possibile, di non voltarsi mai indietro e di non attirare l'attenzione. Riconobbe quella ragazza: era una delle dame di corte, si occupava principalmente del giardino, per questo l'aveva vista cosรฌ spesso. Purtroppo Nusayr non ricorda il suo nome, ricorda solo un volto stanco, sporco di fumo e sangue, probabilmente non suo, capelli spettinati e sudati e vesti sporche e strappate. Lo accompagnรฒ per qualche via, giusto per fare in modo che il bambino non provasse a tornare indietro e nel mentre cercรฒ di consolarlo, anche se in quel momento Nusayr aveva iniziato ad incassare il colpo di quello che aveva visto: aveva smesso di parlare, si faceva trascinare in giro, ed era visibilmente terrorizzato. La ragazza lo lasciรฒ presso quella che un tempo era stata una vivace e allegra piazza del mercato, in cui si erano radunati vari sopravvissuti, mentre i soldati nemici controllavano il perimetro. Lei gli promise che sarebbe tornata ad aiutarlo e che sarebbero scappati assieme, ma che avrebbe dovuto aspettare qualche ora, il tempo di andare ad aiutare alcune delle altre ancelle che si erano nascoste in un edificio poco lontano dal palazzo.

Nusayr volle crederle, si sforzรฒ a convincersi che la ragazza sarebbe tornata, ma di lei non seppe piรน nulla: probabilmente fu uccisa insieme alle altre ragazze che aveva provato a salvare.

Da quel momento i ricordi di Nusayr sono sfocati, confusi, non riesce a ricordare bene cosa sia successo, ma in mente ha ancora i pianti dei bambini e delle donne che si erano viste strappare i mariti e che erano state costrette a lasciare le loro case. Lui era rimasto lรฌ, immobile, da solo, in mezzo a persone che non conosceva e che avevano perso tutto, come lui, ma senza nessuno a cui chiedere aiuto: venne a sapere solo il giorno dopo che il capo delle guardie reali, Khalid, era stato giustiziato perchรฉ aveva rifiutato la propria resa, e con lui anche molte altre guardie reali, alti funzionari statali, alti ufficiali dell'esercito e svariati nobili.

Per il tempo che seguรฌ la completa distruzione di casa sua, Nusayr provรฒ solo terrore, paura e dolore, talmente tanto che non riusciva a fare altro che piangere, nascondendo il suo volto sporco e stanco dietro alle sue mani, mentre singhiozzava, tutto il giorno e tutta la notte. Decise di seguire il suggerimento della ragazza che lo aveva aiutato, quindi di mischiarsi con gli altri abitanti del suo regno che venivano deportati, ma era un bambino di dieci anni ed era solo, come sarebbe sopravvissuto?

All'inizio non gli importava di sopravvivere, sapeva che in cuor suo l'unico desiderio che aveva era quello di raggiungere i suoi genitori e non lasciar mai piรน le loro braccia, perciรฒ nei primi giorni si limitรฒ a trascinarsi in giro, in completo silenzio, cercando di non attirare particolare attenzione, limitandosi ad esistere. Avrebbe continuato a far cosรฌ finchรฉ non sarebbe morto di fame, di freddo o di stanchezza, ma quando sentรฌ una mano sulla propria spalla e una voce preoccupata chiedergli se fosse tutto okay capรฌ che il suo piano di lasciarsi morire lentamente sarebbe stato infranto di lรฌ a poco. Infatti la giovane, che aveva non piรน di vent'anni, iniziรฒ a prendersi cura di lui, dicendo che fosse suo fratello, per non attirare l'attenzione delle guardie. Quella donna si chiamava Inaam e si occupรฒ di lui come se fosse davvero parte della sua famiglia: all'inizio lui non volle dirle chi fosse, perciรฒ lei lo iniziรฒ a chiamare "Helmi", che significa "calmo", proprio perchรฉ Nusayr non si era ancora ripreso dal trauma e a momenti nemmeno sembrava vivo. Non parlava, mangiava il minimo indispensabile e sembrava piรน un cadavere ambulante che altro. Dopo tre mesi le disse il suo nome, solo il suo nome, e lei capรฌ, le bastรฒ uno sguardo negli occhi del bambino per capire quanto dolore provasse anche solo a dire quel nome. Fu in questo periodo che ascoltando in silenzio i discorsi tra gli altri abitanti del suo popolo che camminavano verso Minos, venendo deportati, venne a contatto coi concetti di vendetta, giuramento, giudizio e di punizione; chiese ad Inaam qualche spiegazione in piรน su quelle parole e lei, ricordandogli di essere una semplice figlia di contadini, cercรฒ di essere il piรน esaustiva possibile, seppur alla fine gli sconsigliรฒ di seguire la via della vendetta, poichรฉ versare altro sangue non avrebbe riportato in vita le persone morte.

In questo periodo iniziรฒ ad utilizzare il nome di Khalid, principalmente quando fu costretto a rispondere ad un paio di domande di una guardia su chi avesse rubato del pane- cosa che lui non aveva fatto, anche se alla guardia parve importare poco della sua innocenza.

I ricordi che Khalid conserva tutt'ora di questi due anni trascorsi a mescolarsi tra gli schiavi sono ancora tasti dolenti per lui: ogni tanto gli capita di toccarsi i polsi, in cerca di corde o catene, per poi sospirare sollevato sentendo che non sono piรน lรฌ. Porta qualche cicatrice, nascosta dagli strati di abiti che indossa, ma cerca di non pensarci, di ignorare l'argomento.

โœฆ A Light in the dark: Khalid al-Nasฬฃr Ayad

Era giร  trascorso buona parte del secondo anno dalla distruzione del proprio regno e da quando aveva abbandonato Janna, ormai aveva undici anni, e si era affezionato ad Inaam: quella giovane si era presa cura di lui senza sapere chi lui fosse, senza chiedere niente in cambio e aveva continuato aa farlo anche dopo aver saputo della sua reale identitร .

Khalid iniziรฒ a credere che avrebbe trascorso la propria intera vita da schiavo, senza poter essere piรน sรฉ stesso, ma ecco che raggiunsero la regione Jamshidden; lรฌ ci fu un momento di confusione causato dall'improvviso attacco alla colonna di schiavi e guardie da parte di alcuni banditi e Inaam, nella confusione, decise che avrebbe fatto un ultimo grande favore al proprio re, dato che la donna non aveva dimenticato di come Yazid avesse aiutato suo padre in un processo ingiusto, in cui l'uomo era stato accusato da un corrotto mercante, ovviamente il re non aveva lasciato sorvolare la questione e seppur suo padre avesse perso il processo, il sovrano aveva consegnato loro i soldi per pagare la multa, dicendo che il suo compito era quello di difendere i propri cittadini e che si sentiva in colpa a sapere che questi tipi di processi avvenivano indisturbati e che aveva avuto fortuna a trovarsi lรฌ per assistervi.

Inaam pregรฒ che gli spiriti della famiglia reale vegliassero sul bambino e convinse a fuggire, anzi, glielo ordinรฒ con la voce piรน autoritaria che avesse. Le dispiacque separarsi da Khalid, ma sapeva che questo sarebbe stato l'unico modo per permettergli di vivere una vita da persona libera. Inaam aveva imparato a snodare le corde molto rapidamente, per questo il piano di fuga riuscรฌ, e guardรฒ il bambino allontanarsi rapidamente.

Khalid si era, ovviamente, opposto, ma quando Inaam aveva tirato fuori il nome di suo padre Mishal, dicendo che il principe non avrebbe voluto vedere suo figlio venir trattato da schiavo per tutta la sua vita, Khalid si morse il labbro fino a farlo sanguinare e con le lacrime agli occhi, dopo aver ringraziato la donna, sparรฌ nel nulla.

Khalid non avrebbe saputo piรน niente di Inaam per altri svariati anni, ma alla fine l'avrebbe incontrata nuovamente e l'avrebbe liberata, per ricambiarle il favore.

Visse per strada un paio di mesi, ma per caso un giorno si scontrรฒ, mentre scappava da un cane, con una donna intenta a fare compere al mercato, la donna scacciรฒ il cane e decise di comprare al ragazzo una mela. Si fece accompagnare dal bambino durante la camminata al mercato e, intenerita dal suo comportamento educato, estremamente incoerente con l'aspetto che aveva, e il suo silenzio, decise di invitarlo a casa sua, giusto per offrirgli da mangiare. Sibiha, questo era il nome della donna, non si sarebbe immaginata che nel giro di poche ore si sarebbe affezionata a quel bambino: lo convinse a restare a casa sua, a farle compagnia, dopotutto suo marito era lontano e non sarebbe tornato per qualche altra settimana, e alla fine riuscรฌ a farlo dormire a casa sua. Sibiha trovรฒ quel bambino l'esatto opposto di quello che ci si sarebbe aspettato dai bambini di strada e seppur avesse un volto estremamente giovane, il modo in cui parlava- quando iniziรฒ a fidarsi un po' di piรน- era quello di un bambino colto o comunque, questo era quello che lei pensรฒ.

Fattostร  che gli chiese se volesse aiutarla in casa e Khalid accettรฒ; quando Durayd tornรฒ a casa e trovรฒ la moglie intenta a cucinare con l'aiuto di un bambino che non aveva mai visto si prese un colpo. All'inizio Durayd non sembrรฒ tanto bendisposto verso il ragazzo come lo era stata la donna, ma alla fine anche lui si affezionรฒ al giovane dalla misteriosa storia, che si limitava a dire di venire da nord e che la sua famiglia era stata uccisa da dei banditi, ripetendo piรน e piรน volte di non essere mai stato uno schiavo, ma di aver avuto brutte esperienze coi predoni.

Qualche tempo dopo Durayd e Sabiha, dopo una lunga discussione, gli proposero di adottarlo, spiegandogli di come non potessero avere figli, non riuscissero, e notarono l'incertezza nel volto del bambino: si sarebbero aspettati che uno come lui accettasse subito, ma l'indecisione li rese ancora piรน sicuri della loro decisione, tanto che dopo qualche giorno Khalid, convinto dal loro entusiasmo, accettรฒ.

Assunse il nome di Khalid Ayad, dato che prima era soltanto "Khalid", e iniziรฒ a prendere lezioni di scrittura, lettura e anche di combattimento, da parte di alcuni amici di Durayd, cavalieri disposti ad aiutarli. Gli anni che seguirono la sua adozione furono abbastanza tranquilli, certo, a quattordici anni decise di intraprendere la strada del cavalierato e iniziรฒ a lavorare come stalliere per un cavaliere, come era usanza, e con il passare degli anni iniziรฒ lui stesso a combattere e a cavalcare, fino a quando non fu nominato cavaliere a diciotto anni. Ovviamente, negli anni dell'addestramento aveva anche giurato di vendicarsi di Osman, di vendicare tutti i morti che la sua inutile guerra aveva portato, la distruzione, il fuoco, le fiamme che aveva visto abbandonando la capitale e camminando per i campi. Le voci dei suoi familiari lo spingevano a migliorarsi sempre di piรน, a diventare ancora piรน forte, perchรฉ se il suo obbiettivo era quello di uccidere Osman il metodo migliore sarebbe stato quello di entrare nella guardia reale e sicuro non avrebbero accettato una persona a caso, ma solo i migliori cavalieri del regno.

โœฆ The Champion

Gli anni che seguirono la sua nomina di cavaliere furono prevalentemente un alternarsi di tornei e aiuti ai vari nobili che avevano bisogno di qualche tipo di supporto. Iniziรฒ a farsi un nome all'interno della comunitร  di cavalieri, prima accettando incarichi presso i nobili, poi iscrivendosi a sempre piรน tornei.

La cosa strabiliante era che seppur si iscrivesse sempre a svariati tornei, tornava sempre con la ghirlanda della vittoria, riconoscimenti ed elogi.

Per quanto lo disgustasse fingere di apprezzare la vita di cavaliere all'interno del regno di Minos, ci furono alcune occasioni che lo divertirono non poco, come quella volta in cui preferรฌ donare la ghirlanda della vittoria non alla figlia di un nobile, ma alla made di questo, soltanto per vedere le reazioni degli spettatori. Sรฌ, si era divertito a scorrere lo sguardo sui volti stupiti e straniti dei presenti.

Fattostร  che il suo nome guadagnรฒ sempre piรน rispetto e timore: si parlava di un cavaliere la cui lama fosse la personificazione del giudizio, un cavaliere imbattibile. Iniziarono a chiedergli dei duelli, che vinse senza troppi problemi, molte volte, e iniziarono ad invitarlo a feste o tornei in regioni anche lontane dalla sua, fino a quando non ricevette un invito al torneo indetto dal re Osman nella capitale. Non poteva farsi sfuggire l'occasione di una vita: se avesse vinto quel torneo avrebbe avuto la possibilitร  di avvicinarsi al re abbastanza a lungo da ucciderlo. Sรฌ, il suo piano era vincere e al momento della premiazione, conficcare la propria spada nel petto dell'uomo che aveva causato tutti i problemi della sua vita, che aveva fatto distruggere la sua nazione e la sua famiglia. Khalid ricordava ancora i cadaveri dei suoi familiari a terra, nel loro stesso sangue, abbandonati lร  come se fossero animali. Sรฌ, si sarebbe vendicato.

Partecipรฒ al torneo e, sorprendentemente- o nn troppo- vinse, ma al momento di donare la ghirlanda a qualche dama, come si รจ soliti fare, Khalid non potรจ fare a meno di non riuscire a staccare i propri occhi di dosso da una delle damigelle sedute accanto alla regina: decise di donare a lei la ghirlanda, lady Mahsati, una giovane damigella di corte, dai lunghi capelli biondi e dallo sguardo affascinante. Sรฌ, Khalid si era decisamente innamorato, lui che era convinto di desiderare solo vendetta e null'altro in quel momento si accorse che oltre al sangue dei propri nemici esisteva anche qualcosa di piรน piacevole...

Fattostร  che il momento presto passรฒ e fu avvicinato da una guardia di Osman, che gli consegnรฒ una richiesta formale di adesione alla guardia reale, infatti il re aveva espresso l'interesse nell'arruolare nella sua guardia alcuni tra i migliori cavalieri del regno. Khalid non si stupรฌ, dopotutto quell'uomo aveva la faccia del tipo paranoico, e poichรฉ il re non gli si era avvicinato abbastanza da poterlo ammazzare sul posto, decise di entrare nella guardia reale.

Nel periodo a corte, in cui aveva circa vebntiquattro anni, iniziรฒ a frequentare la compagnia di lady Mahsati, che a sua volta aveva espresso interesse nei suoi confronti, tanto che nemmeno dopo troppo poco tempo giunsero alla conclusione di non poter negare l'evidente: era stato amore a prima vista, cosa in cui Khalid fino a quel momento non aveva mai creduto. Parlando avevano scoperto numerosi interessi in comune, passioni e abitudini che li rendevano molto piรน simili di quanto avrebbero mai pensato.

Seppur da una parte fosse occupato a corteggiare la lady, dall'altra provava in tutti i modi a far fuori il re o a non svenire per l'orticaria (in senso figurato) che gli veniva quando il sovrano gli si avvicinava e gli rivolgeva la parola trattandolo come un amico di vecchia data. Ecco, la cosa lo irritava parecchio, perchรฉ uno odiava Osman, due il re faceva come se avessero parlato tante di quelle volte da conoscersi alla perfezione, quando Khalid era abbastanza sicuro di non aver mai rivolto la parola sl sovrano.

Nel periodo della guardia reale decise di sposare la damigella, ricevendo la benedizione della regina, che invitarono al matrimonio. Sarebbe stato un matrimonio perfetto, se Osman non si fosse imbucato (Corvy, l'ho detto che Osman che si imbuca alle feste altrui รจ palesemente canon), ma dato che oggettivamente si tratta del re, Khalid non ha potuto cacciarlo e ha passato la serata a piagnucolare, sotto lo sguardo divertito di sua moglie.

L'anno dopo nacque il loro figlio, Haytham, che attualmente ha otto anni.

Dopo quattro anni di tentati omici, stress per la sola presenza del sovrano a meno di quattro metri da lui e profondi sensi di colpa per non voler rovinare la vita di sua moglie e di suo figlio nel caso riuscisse ad uccidere Osman, Khalid decise di lasciar perdere, anche su consiglio della moglie, che sapeva di essere sposata con Nusayr Faizan, non con Khalid Ayad, e fu cosรฌ che dopo una lunga riflessione Khalid decise che erano stati troppi gli anni trascorsi cercando vendetta e che ora era arrivato il momento di lasciar perdere, andare avanti e vivere la sua vita al meglio, accompagnato da sua moglie e da suo figlio.

Un giorno si presentรฒ nella sala del trono di Osman e dichiarรฒ che avrebbe abbandonato il suo ruolo da guardia reale per poter crescere suo figlio e vivere con sua moglie, usando scuse assurde per convincere l'uomo, quando in realtร  non sarebbe riuscito a restare nello stesso luogo che abitava il suo target senza che le voci nella sua testa lo spingessero alla follia.

Abbandonรฒ il palazzo reale una settimana dopo, con la moglie e il figlio. All'inizio fu veramente deciso a vivere in pace in una qualche casa in mezzo al nulla, o di tornare da Sibiha e Durayd, ma fu contattato da un suo vecchio compagno cavaliere, che aveva iniziato a lavorare come mercenario, che gli chiedeva aiuto nel completare un incarico.

Fu cosรฌ che Khalid finรฌ per collaborare e poi unirsi alla compagnia dei leoni d'argento.

โœฆ The Mercenary: The Black Knight

Acconsentรฌ a viaggiare e ad aiutare la compagnia, trovando un accordo con il capo di essa, ma mise bene in chiaro che la sua prioritร  sarebbe stata la sicurezza di sua moglie e suo figlio.

Iniziรฒ quindi a lavorare come mercenario, diventando il temuto cavaliere nero, facendo qualsiasi cosa gli venisse ordinato di fare.

Tutto filava liscio, lui aveva iniziato una campagna di liberazione degli schiavi che riusciva ad incontrare, partecipava a qualche torneo di tanto in tanto qualora ve ne fosse uno nei pressi dei luoghi in cui la compagnia si fermava e insegnava a suo figlio, alternandosi con sua moglie, la letteratura, la scrittura e il combattimento.

Sono passati quattro anni, perรฒ, da quando sua moglie fu uccisa, da un gruppo di predoni che volevano vendicarsi del fatto che la compagnia avesse arrestato e consegnato alla giustizia il loro capo: avevano seguito la donna mentre si recava al mercato e l'avevano uccisa appena ne avevano avuto l'occasione.

Se qualcuno poteva pensare di aver visto Khalid incazzato prima di quella volta, si dovette ricredere: andรฒ lui stesso a vendicare la moglie,tanto che di quegli uomini probabilmente non rimane null'altro che la cenere sparsa sul terreno. Fu particolarmente attento nel dar loro la piรน lenta e dolorosa morte che potessero immaginare.

Il periodo che seguรฌ la morte della donna non fu facile per lui: aveva perso l'unico raggio di sole della sua vita e seppur gli rimanesse il figlio, che ama profondamente, aveva paura di rischiare di tornare ad essere l'anima vendicativa e distrutta che era stata prima.

Fortunatamente si riprese, anche se da quel giorno รจ rimasto un po' piรน cupo di quanto prima non fosse, dopotutto รจ morta sua moglie, la sua luce, รจ comprensibile.

๊—ƒ Abilitร :

" โŒ— L'arte della spada

Khalid รจ uno dei migliori cavalieri del regno, su questo non c'รจ alcun dubbio, รจ stato riconosciuto tale pure dal sovrano stesso, Osman, anni addietro dopo aver vinto uno dei tornei indetti nella capitale. In fin dei conti possiede il titolo di "campione" per una buona ragione, mica se lo รจ autoattribuito. Negli anni del suo addestramento, suo padre adottivo Durayd ha fatto in modo di passargli tutte le conoscenze che possedeva nell'ambito dell'arte del combattimento con la spada, aiutandolo a perfezionare e trovare un suo stile, bilanciando i suoi punti di forza con quelli di debolezza. Quando era piรน giovane non faceva tanto uso della forza bruta, non ne aveva molta, ma ora come ora non si puรฒ piรน dire la stessa cosa...

Khalid รจ uno dei combattenti piรน pericolosi, per certi versi un vero e proprio mostro: pochi sono sopravvissuti alla sua lama quando il suo intento era quello di versare il loro sangue, la pietร  non fa parte del vocabolario che la sua spada parla e di certo in battaglia nemmeno il suo proprietario. Tende ad apprezzare un sano duello, ogni tanto chiede a qualcuno dei suoi cavalieri se sono disposti ad un allenamento amichevole, promette sempre di andarci piano, ma lo fa piรน perchรฉ ha bisogno di provare nuovi movimenti e tenersi in forma che altro, dato che non si ritiene adatto all'istruzione: per lui si apprende cosa significa essere un cavaliere sul campo, non dietro ai libri di teoria. Inoltre la sua tecnica con la spada รจ eccezionale e letale, soprattutto quando la lama prende fuoco.

" โŒ— Ragionamento tattico.

รˆ un uomo con un'impostazione improntata molto sulla tattica: prima di scendere in battaglia preferisce prendersi anche solo due minuti ad osservare l'avversario, poi consiglia che cambiamenti apportare alla strategia, come affrontare il nemico e cose simili. รˆ cresciuto con un'impostazione discretamente rigida per quanto riguarda l'apprendimento di tattiche e strategie, il fatto che abbia sviluppato un'impostazione mentale incentrata su un'analisi oggettiva della situazione per poter poi decidere quale tra le numerose tattiche usare non deve stupire, in fin dei conti cosa ci si puรฒ aspettare da qualcuno che ha vissuto piรน su un campo di battaglia che in una casa vera e propria. Seppur tenda a decidere che fare prima di agire, Khalid non รจ il tipico cavaliere che รจ specialzzato in strategia, anzi, egli ritiene di eccellere in combattimento, non in strategia militare, in fin dei conti non si ritiene un condottiero, ma un semplice cavaliere. Crede fortemente nel fatto che sia necessario comprendere gli usi del proprio avversario, le sue debolezze e i suoi punti di forti: solo allora si potrร  decidere una strategia efficace, in caso contrario si rischierebbe di andare in contro alla propria sconfitta.

" โŒ— Poesia.

Khalid non รจ un tipo a cui piace parlare di sรจ, questo รจ ormai ben chiaro, ma seppur non abbia una particolare predisposizione all'aprirsi agli altri, egli tende a non nascondere l'evidente. Magari all'inizio provava a dedicarsi alla poesia lontano dagli occhi indiscreti, ma col tempo le persone a lui vicine sono aumentate e non ha piรน trovato la necessitร  di occultare questa sua passione e abilitร . Ha una particolare predisposizione alla letteratura, questo si nota quando si dimentica il proprio "quaderno" degli appunti (che รจ un insieme di fogli infilati in una copertina di cuoio e tenuti assieme da un nastrino di cuoio, in modo che non si perdano in giro); in questo quaderno, se ci si prendesse un po' di tempo per leggere i contenuti delle pagine, si potrebbero trovare una lunga serie di poesie, ballate e canzoni. Oggettivamente Khalid รจ abile nel comporre testi in rima, รจ una delle sue piรน grandi abilitร  da quando era piccolo, dato che come sappiamo avrebbe preferito dedicarsi alla letteratura prima che di casa sua non rimanesse niente. In realtร  puรฒ essere considerato un suo hobby, ma sarebbe mentire dire che non sia portato per la composizione di opere poetiche.

๊—ƒ Curiositร :

" โŒ— Pittura e scultura.

Se dovesse scegliere un hobby di certo non sarebbe la pittura, ritiene che sia fin troppo esigente come metodo di distrazione data la quantitร  di materiale che richiede, ma non ha mai negato di nutrire un profondo interesse nei confronti delle arti visive come la pittura e la scultura. Gli sono sempre apparse entramente ispiranti le opere piรน raffinate, considerato il suo occhio attento ai dettagli, un occhio che molti definirebbero quello i un artista, non di un cavaliere. Khalid non ha mai abbandonato la propria passione per le arti, dopo tutto questo tempo ha sempre tenuto strette alcune delle sue piรน grandi e vecchie passioni. Ricorda come trovasse affascinante trascorre il tempo a cercare di ricopiare su carte le statue che adornavano il giardino del palazzo reale, oppure come gli piacesse osservare suo padre dedicarsi alla scultura, riproducendo figure sia maschili che femminili da aggiungere alla loro collezione nei giardini. Erroneamente si potrebbe ritenere che Khalid sia un uomo dagli interessi particolarmente bruti, banali e blandi, ma in realtร  egli tende a prediligere qualsiasi cosa riguardi la cultura di un qualche luogo. Gli piace fermarsi ad apprezzare le opere architettoniche e scultoree che si trova davanti, commentando ogni tanto con possibili pareri che suo padre avrebbe dato, come se glieli stesse suggerendo lui in quell'esatto momento.

" โŒ— Ballate.

Un'altra grande passione di Khalid sono le ballate: ha vissuto in ambienti legati all'ambito militare e in quegli hanno ha avuto la possibilitร  di ascoltare e imparare numerose ballate o canzoni che i soldati cantano in compagnia per passare il tempo e divertirsi. Ha sempre trovato le ballate un perfetto misto tra l'eleganza poetica e il quotidiano, dato che poi tendono ad essere cantate, purchรฉ i temi che trattano siano apprezzabili e proponibili in clima gioiosi e allegri. Khalid ha provato anni fa a scrivere un paio di ballate e, con sua grande sorpresa, i suoi amici, che fossero soldati o cavalieri, hanno subito apprezzato i suoi testi, cantandoli ogni qual volta ne avessero l'occasione, ripetendoli ai propri amici. Ormai le ballate che scrive tende a non cantarle piรน, ma a lasciarle nel suo quaderno degli appunti, fino a quando qualcuno trova il foglio e inizia ad aggiungere al testo una colonna sonora, e poi finiscono per diventare ciรฒ che tutti cantano con i bicchieri in mano e attorno al fuoco. Alcune, raramente, le manda ancora ai propri amici che fanno parte della guardia reale, in modo che possano divertirsi con dei nuovi testi e solitamente riceve grandi ringraziamenti, dato che poi ci si annoia a cantare sempre le stesse poche ballate.

I temi che tratta di solito sono del piรน disparato tipo: alcune parlano di cavalieri in cerca di fama, altra di dame con i loro amanti, altre ancora di momenti di guerra, di soldati, di fantasmi o creature sovrannaturali. Ne ha composte un paio che sarebbero odi nei confronti di qualcuno, cambiando i nomi o omettendoli, palesemente perรฒ รจ il riferimento a sua madre Sibiha e a suo padre Durayd, per cui ha sempre e solo gentili parole.

Una volta ne ha composta una che ridicolizzava Re Osman, ma non l'ha mai lasciata circolare in giro, anche se potrebbe (o potrebbe anche non averlo fatto) aver fatto circolare qualche verso.

" โŒ— Il suo cavallo

Khalid รจ un cavaliere e un cavaliere non รจ niente senza il proprio cavallo, soprattutto se si intende il senso letterale della parola e non il titolo onorifico che si affibbia agli uomini valorosi. Il cavallo di Khalid, che porta il nome di Altair (letteralmente "aquila"), รจ di una razza annoverata tra quelle "da guerra", usata quindi per la cavalleria. Khalid ha sempre avuto una passione per i cavalli, sia perchรจ quando era piรน giovane guardava Durayd cavalcare in giro con eleganza e altezzositร , sia perchรฉ ha memorie di suo zio, il re Yazid Faizan, in groppa al suo cavallo bianco e con la propria armatura color oro, che lo rendeva paragonabile ad una qualche divinitร , Khalid ne era totalmente ammaliato quando suo zio tornava da qualche ricognizione a cavallo. Quando ebbe la possibilitร  lui stesso di imparare a cavalcare non si tirรฒ indietro.

All'inizio il cavallo gli fu regalato da Durayd, ma soltanto poco la sua vittoria al torneo alla capitale Khalid trovรฒ il cavallo che lo avrebbe accompagnato per i seguenti anni come un fedele amico. Il cavallo, dal manto scuro ma scintillante, era stato da poco rubato dalla stalla di un nobile: era un cavallo appena diventato adulto, di buona razza, e sarebbe valso molti soldi a chiunque l'avesse venduto, peccato per quella persona che Khalid rispose alla denuncia del furto da parte dell'allevatore e poco tempo dopo tornรฒ col cavallo. Decise di comprarlo: quel cavallo lo aveva iniziato a seguire un po' ovunque prima che Khalid lo riportasse al padrone e sembrava interessato ad ascoltare quando l'uomo parlava, cosa strana dato che non avrebbe potuto capirlo, ma la sensazione rimaneva quella. Il cavallo era evidentemente grato dell'aiuto ricevuto da Khalid e sembrรฒ particolarmente contento del nuovo padrone. Da quel momento non si separรฒ mai dal cavaliere, diventando un suo fedele compagno in battaglia.

" โŒ— "La spada del giudizio" e "Al-Hฬฃaffฤ"

(โ†‘ Al-Hukm)

(โ†‘ Al-Hฬฃaffฤ)

Khalid possiede due spade, le quali porta quasi sempre con sรจ e nel caso entrambe sia eccessivo, finirebbe per optare per una delle due in base alle possibili necessitร . La spada piรน nota tra le due, perรฒ, รจ Al-Hฬฃaffฤ (significato del nome: "l'incisore") non tanto perchรฉ la usi spesso, ma perchรฉ รจ quella che incute piรน timore e rimane maggiormente impressa nella mente di coloro che assistono a come Khalid ne fa brutalmente uso.

Al-Hฬฃaffฤ nel fodero pare essere una spada normale, dall'elsa e dall'impugnatura un po' raffinata, in fin dei conti l'arma di persรฉ gli รจ stata creata su misura da un ottimo fabbro, anni addietro, in modo che si adattasse al suo aspetto da cavaliere cupo, ma elegante. Al-Hฬฃaffฤ รจ caratterizzata da un dettaglio che immediatamente salta subito agli occhi: รจ una delle cosiddette spade "a fiamma" o "ad onda". Partendo dal presupposto che sia uno stocco, quindi una spada ad una mano, lunga circa un metro e venti, con una lama tagliente, robusta e appuntita, Al-Hฬฃaffฤ ha il lieve dettaglio che la sua lama รจ ondulata, ricordando il movimento delle onde. รˆ uno stile di spada non proprio convenzionale, ma mantiene un certo fascino e soprattutto รจ estremamente funzionale per chi la possiede, poichรฉ in combattimento la lama dell'avversario tende a scivolare lungo le onde o a causa scomode vibrazioni a chi possiede una spada dritta nel momento dell'impatto. Inoltre questo tipo di spade sono estremamente piรน funzionali nel tagliare, infatti il fatto che sia ondeggiata permette una maggior diffusione della forza dell'impatto, rendendo difficile rompere la lama; inoltre tende ad essere estremamente scomoda da afferrare per la lama, quindi รจ difficile trattenere con le proprie mani questa spada in un combattimento ravvicinato. Certo, Al-Hฬฃaffฤ รจ nota per questa sua particolare forma, ma non solo per questo: un soprannome che viene giustamente affibbiato รจ quello di "spada delle fiamme" e non รจ dovuto solo alla forma ondeggiante della lama. Il fodero della spada di Khalid รจ ricoperto, al suo interno, da una sostanza altamente infiammabile, che si attacca alla spada, rendendola sรฌ leggermente piรน scivolosa sulla lama, ma non รจ questo il punto. Quando Khalid fa scorrere il guanto della propria armatura sulla lama con forza si creano delle scintille (sรฌ, il guanto รจ fatto apposta, non รจ magia questa) che danno fuoco alla sostanza che ricopre la spada, permettendo a Khalid di impugnare un'arma che sta letteralmente andando a fuoco. La sostanza, che รจ piรน una sorta di olio/unguento, che si trova sulla lama tende a solificarsi rapidamente, quindi non gli cola addosso, dopotutto non รจ cosรฌ psicopatico dal rischiare di darsi fuoco.

La seconda spada di Khalid รจ nota come "la spada del giudizio", anche nota come "Al-Hukm" (letteralmente: "il giudizio") ed รจ un'arma imponente e di certo non adatta al combattimento dalla sella del proprio cavallo, ma da terra. Si tratta di una delle "spade Zweihander", nonchรฉ le spadone a due mani (infatti significa letteralmente "doppia impugnatura"). La spada รจ alta quasi quanto il propio utilizzatore, in questo caso Al-Kukm รจ alta poco meno di lui, circa un metro e ottanta centimetri: รจ caratterizzata da una lunga, pesante e robusta lama e cinquanta centimetri di impugnatura e la guardia della spada (nonchรจ la parte dell'elsa che ha il compito di proteggere le mani di colui che la impugna) รจ pari alla lunghezza della manica: con un'impugnatura dalla tale lunghezza, colui che impugna lo spadone a due mani riesce a dar vellocitร  ai fendenti, sfruttando come perno la mano verso l'impugnatura e la mano posizionata piรน indietro come leva. Nel caso di Al-Hukm c'รจ una seconda guardia, protetta da due denti d'arresto (spuntoni laterali che hanno come obbiettivo quello di fermare la lama avversaria nel caso si avvicinasse troppo alla mano posizionata nella seconda guardia) di circa cinque centimetri. Questi due spuntoni proteggono il ricasso della lama (la parte non tagliente di una lama che si trova subito dopo l'elsa), che nel caso della spada di Khalid รจ ricoperto da dal cuoio, per evitare di dover stringere la presa direttamente sul ferro. Questa seconda guardia รจ utilizzata per le mosse a mezza spada, che prevedono una distanza estremamente ravvicinata dall'avversario per poter avere un controllo migliore sui movimenti e sui fendenti. รˆ una spada pesante, chi non รจ addestrato ad usarla fa anche solo fatica ad impugnarla, immaginate muoverla.

" โŒ— Sessualitร 

A Janna la cultura era diversa da quella del regno di Minos e Khalid lo ha compreso, ma ha deciso di ignorare la questione e continuare a pensare come gli era stato insegnato di fare, anche se nascondendo le proprie opinioni. Il regno di Janna era molto aperto dal punto di vista della sessualitร , spesso associata all'educazione; non vi era alcun problema se per caso qualcuno preferisse avere un qualche tipo di relazione con qualcuno del proprio sesso, ma si riteneva comunque necessario che ci si sposasse con qualcuno del sesso opposto per poter portare avanti la propria discendenza. Certo, questo era qualcosa che era imposto prevalentemente alle famiglie dell'alta nobiltร  o chiunque volesse seguire le usanze della classe sociale elevata, ma nessuno vietava agli di esprimere la propria preferenza.

Certo, i casi di omofobia non erano inesistenti, ma la legge non prevedeva pene nei confronti delle persone omosessuali, soprattutto se era in un contesto, per l'appunto, educativo, un po' come la pederastia greca. Il maggiore dei suoi due cugini, Asim, che a quel tempo aveva quindici anni, aveva un compagno di studi che era molto di piรน, sua madre ci scherzava sempre su, imbarazzando i due studenti.

Poichรฉ fin da piccolo รจ cresciuto in un ambiente estremamente open-mind riguardo alla sessualitร , Khalid non ha mai compreso perchรฉ a Minos la questione sia trattata in un modo molto piรน spietato e bigotto. Ha chiesto a Durayd perchรฉ ce l'abbiano tanto con le persone che amano la gente del proprio stesso sesso, aveva letteralmente undici anni e Durayd รจ rimasto confuso dalla domanda, non capendo come mai l'argomento della discussione si fosse spostato dai delfini alle persone omosessuali.

Fattostร  che Khalid ha deciso di ignorare bellamente qualsiasi norma vi fosse a Minos, piรน per questioni morali che altro, perciรฒ non bisogna stupirsi se entrando nella sua tenda o nella sua stanza si possono trovare lettere fin troppo romantiche firmate con un soprannome tipicamente maschile, o a sua volta risposte di Khalid a certe lettere, a loro volta indirizzate ad un "lui".

๊—ƒ Punti di Forza:

" โŒ— Combattimento

Khalid, come esplicitato credo sessanta volte, รจ un esperto combattente e guerriero e anche se preferisce far uso di spade o spade a doppia mano, se la cava discretamente con le lance, in fin dei conti per vincere i tornei- quelli a cavallo almeno- devi comunque avere un minimo di abilitร  con le aste. Khalid in un combattimento ravvicinato, basta anche soltanto un combattimento con una spada, รจ estremamente abile, dopotutto sono piรน di vent'anni che combatte e si allena, รจ stato persino una guardia reale. รˆ preciso, letale, tende a non fare movimenti extra e inutili, e riesce a ragionare molto rapidamente nel combattimento, avendo anche ottimi riflessi. Probabilmente non รจ la persona piรน esperta in un combattimento senza armi, ma se la caverebbe discretamente.

" โŒ— Forza fisica

Una delle sue principali doti รจ la forza fisica: ha una grande massa muscolare e dopo anni e anni di addestramenti e allenamenti sarebbe imbarazzante da parte sua non essere forte, considerato che la sua seconda arma prediletta รจ uno spadone, che sicuro non รจ leggero come una piuma. Gli รจ capitato di dover affidarsi alla propria forza e fino ad ora non ha mai riscontrato problemi anzi, per quanto ne sa รจ ancora perfettamente nel pieno delle sue forze, certo, non potrebbe fare il body builder perรฒ comunque ha la sua discreta forza.

" โŒ— Educazione e conoscenza

Khalid รจ un uomo estremamente colto, magari si pensa di poterlo aggirare facilmente andando a far pressione su argomenti che magari i cavalieri non hanno mai nemmeno sentito nominare, ma Khalid ha trascorso molte ore del suo tempo ad informarsi su tradizioni, usi e curiositร  su Minos e i suoi abitanti, apprendendo lingue, costumi, comportamenti ecc. Inoltre ha ricevuto un'educazione rigida ed esigente: non รจ un incompetente, tantomeno un idiota. Si puรฒ dire che abbia un grande bagaglio culturale, che cerca sempre di ampliare non appena ne ha tempo.

" โŒ— Abilitร  a cavallo

Di suo non รจ un chissร  quale cavaliere, tende a preferire combattere a piedi se puรฒ, ma da quando possiede Altair come proprio compagno ha iniziando a fare piรน uso le sue conoscenze di equitazione. Si deve dire che il forte e profondo legame che Khalid ha con il proprio cavallo gli permette di fare certi stunt non da poco, sapendo che puรฒ sempre contare sul proprio fidato destriero.

" โŒ— Grande esperienza

Nei suoi trentasei anni di vita ha assistito ad un grandissimo numero di avvenimenti, violenze, decisioni e ha conosciuto numerose persone dalle piรน disparate idee e che hanno avuto il garbo di condividere con lui sagge opinioni o consigli, che gli hanno permesso di sopravvivere fino ad ora e persino di dispensare consigli come se niente fosse. Ha visto con i propri occhi la caduta di una nazione, ha assistito a massacri, ha dovuto sopravvivere con soltanto le proprie forze e ha fatto tesoro di tutte queste esperienze, per quanto possano essere tragiche, e ha deciso che non dimenticherร  niente di quello che ha visto, per evitare che si ripetano le stesse cose.

" โŒ— Mente tattica

Khalid ha una mentalitร  pragmatica, che si basa molto sul ragionamento sopratutto se supportato da prove concrete da poter utilizzare per formulare le proprie decisioni. Khalid preferisce ragionare piuttosto che lanciarsi a capofitto contro un nemico: prima di estrarre la propria spada pensa sempre ad osservare il proprio avversario, cercando punti deboli nella guardia o nel comportamento. Il corpo, secondo la sua esperienza, tende a tradire la mente molto piรน di quanto si voglia ammettere.

๊—ƒ Punti deboli:

" โŒ— Diffidenza

Khalid non si fida della gente, anche di coloro che gli sono maggiormente vicini: non parla con nessuno dei propri problemi, non quanto gli altri vorrebbero, e non si lascia sfuggire informazioni su di sรจ o sul proprio passato, limitando qualsiasi rivelazione allo stretto necessario. Molte cose non le direbbe nemmeno sotto tortura, perciรฒ รจ normale che si rifiuti di parlarne, sia perchรฉ non vuole mettere a rischio altri con un fardello suo, sia perchรฉ non puรฒ mai sapere cosa potrebbero pensare gli altri, se lo tradirebbero o meno. Ha vissuto abbastanza a lungo per dire che anche i piรน vicini amici possono pugnalarti alle spalle e che meno sono le persone di cui ti fidi e meno finirai deluso. Persino i membri della sua "famiglia" alla compagnia sanno davvero poco, quasi niente, e lui dimostra di essere comunque abbastanza distaccato, schivo.

" โŒ— Precisione

Per sua sfortuna, Khalid รจ negato con le armi da distanza come archi e balestre. L'unica cosa che riesca a lanciare รจ un libro dietro a chi lo va a disturbare mentre รจ di cattivo umore. Ha provato ad allenarsi con l'arco, ma dopo aver rischiato di uccidere sei persone in dieci minuti ha compreso che lรฌ si fermassero le sue abilitร . Inoltre non ha una grande precisione di lancio, non sa se รจ perchรฉ non ci veda bene di suo o perchรฉ faccia davvero schifo. Non avremo mai una risposta a questa domanda.

" โŒ— Sensi di colpa

Lo tormentano ogni giorno, gli sussurrano nelle orecchie di come abbia tradito il ricordo della propria famiglia, i loro spiriti e le loro volontร  decidendo di non colpire a morte il re Osman mentre ne aveva l'occasione. Khalid, perรฒ, cerca di convincersi di aver fatto la scelta giusta, dopotutto รจ comprensibile preferire vivere con la propria moglie e il proprio figlio piuttosto che condannarsi a morte o suicidarsi per non venir arrestato. Eppure sente sempre le voci di suo padre, di sua madre, di suo zio e dei propri cugini che gli ricordano chi รจ davvero, lo perseguitano, lo spingono a cercare vendetta e a non abbassare mai la sua spada. Loro vogliono il sangue, vogliono il sangue della famiglia di Osman e non smetteranno fino a quando Khalid non li avrร  visti tutti morti. Ormai, l'uomo ha deciso di provare a coinvivere con i sussurri nella sua testa, ma a volte diventano troppo forti persino per lui.

Inoltre egli prova un grandissimo senso di colpa nei confronti del proprio popolo: molti dei suoi coincittadini sono schiavi, lavorano come animali e vengono anche trattati come tali, mentre lui รจ stato trovato e aiutato da una famiglia amorevole, mentre lui ora vive la sua vita in libertร - per quanto si possa definire libero avendo in testa tutte quelle voci che spesso litigano tra loro, complottano contro la famiglia reale. Khalid cerca sempre di aiutare gli schiavi, soprattutto da quando ha abbandonato la guardia reale, prova a liberarne il piรน possibile o comunque a portare loro il suo aiuto, eliminando coloro che abusano della propria posizione o degli stessi schiavi, facendo lui giustizia per chi non ha diritti. Per lui sono suoi coincittadini, per lui hanno diritti e meritano di vederli rispettati. Il problema, perรฒ, รจ che valuta la loro vita davvero molto, spesso piรน di quella di altre persone del regno di Minos, per questo se dovesse scegliere se salvare un uomo di Minos o uno schiavo, probabilmente sceglierebbe il secondo senza particolare esitazione.

" โŒ— Disturbo da Stress Post Traumatico

Ai tempi in cui Khalid รจ vissuto di certo non esisteva il concetto di diagnosi di problemi psicologici causati dallo stress, tantomeno si diagnosticavano e si veniva ritenuti solamente dei pazzi. Siamo fortunati che il nostro cavaliere non sia un tipo da mostrare in pubblico i propri disagi, preferendo soffocare nel silenzio della notte i propri problemi, convincendosi che "tutto passerร " e che la sua vitร  potrร  essere davvero normale, quando non รจ questo il metodo di risolvere i problemi. Tra i sintomi che si possono ricollegare al PTSD, nonchรฉ lo "stress post traumatico", c'รจ sicuramente la presenza di ricorrenti incubi e ricordi, vividi e realistici, che regolarmente annebbiano ogni cosa abbia in mente, imponendosi con brutalitร  su qualsiasi altro pensiero, fino a spingerlo al proprio limite. Inutile dire che dorma poco, l'insonnia รจ forse ciรฒ che lo sta distruggendo di piรน dal punto di vista psico-fisico e anche se si mostra sempre energico e in forze non puรฒ nascondere all'infinito la propria stanchezza e il bisogno di riposare. Rabbia improvvisa e irritabilitร  sono altri due sintomi che si ritrovano nel suo comportamento, anche se da questo punto di vista risulta piรน moderato, tanto che quando si rende conto di essere sul punto di dar di matto si morte la lingua e si allontana dicendo di aver bisogno di un momento per riflettere, ma puรฒ capitare che dia di matto per sciocchezze e in questi casi si scusa immediatamente o dopo poco, non appena ha ripreso un momento consapevolezza di sรจ. Prima di concludere va citato il senso di colpa, logorante e travolgente che ogni giorno fa dubitare Khalid di meritarsi di essere lรฌ: perchรฉ lui รจ ancora vivo? Perchรฉ lui ha avuto la fortuna di essere libero e di vivere come meglio preferisce mentre la gente del suo popolo รจ ridotta in schiavitรน? Non lo sa, se lo chiede ed รจ struggente non ricevere risposta, รจ doloroso sapere la sua gente lo crede morto, lo piange ancora, mentre lui รจ lรฌ, che ha persino vissuto al palazzo reale, ha sposato una dama di corte della regina... Completiamo la diagnosi medica di Khalid col tipo di sintomi, classificati in tre categorie; il cavaliere soffre maggiormente di "episodi di intrusione" che consistono in improvvisi ricordi che si presentano in modo vivido e talmente convincente da far rivivere l'avvenimento traumatico. Fisicamente non ha particolari sintomi, ad eccezione dell'emicrania, di cui non ha mai parlato con nessuno: fitte di moderata intensitร , ultimamente aggravata dalla stanchezza e dallo stress, che si ripresenta periodicamente, di solito poco dopo aver avuto uno dei flashback, ma deve essere particolarmente intenso.

" โŒ— Attaccamento

Sono poche le persone di cui Khalid si fida totalmente, in tutto a camminare sulla terra sono quattro: sua madre adottiva Sibiha, suo figlio Haytham, il suo vecchio collega alla guardia reale e intestatario delle sue lettere Abu Hassan e Inaam, una donna di Janna che lo ha aiutato quando era piccolo e che anni dopo ha salvato dalla schiavitรน qualche anno addietro e che ha portato con sรจ alla compagnia, dopo che ella aveva deciso di fermarsi ad aiutarlo, soprattutto dopo aver saputo chi fosse, dato che lui glielo aveva confidato dopo la morte del figlio di lei, come per darle conforto.

Queste quattro persone conoscono il suo segreto e hanno giurato sul loro sangue di non rivelare a nessuno quanto Khalid ha detto loro, ma ci sono altri che sono parte della sua "famiglia" per cui sacrificherebbe tutto e tutti: basti pensare a suo padre adottivo Durayd, alle due bestie di satana che ha adottato (aka gli arcieri della compagnia, i suoi figlioli adottivi). Il suo attaccamento per queste poche ma buone persone รจ ciรฒ che lo preoccupa di piรน: sa di non voler perdere nessun altro, di non voler vedere altri suoi cari morire e che sarebbe disposto a piegare per una volta i suoi limiti morali pur di saperli tutti al sicuro.

" โŒ— Schiavitรน

Brutti ricordi, dolorosi e pieni di tristezza e rammarico: il periodo subito seguente alla distruzione della sua casa e all'uccisione della sua famiglia non รจ stato piacevole. Viaggiare da solo per chissร  dove sarebbe stato un problema, lo sapeva: un bambino di dieci anni sarebbe facile preda per predoni o chiunque volesse approfittarne. Decise di mischiarsi tra i prigionieri di guerra, nascondendosi tra gli altri bambini e aspettare di essere arrivato abbastanza lontano per scappare e sparire. Il periodo che trascorse tra i prigionieri di guerra, possiamo dire, che gli lasciรฒ parecchi segni, la maggior parte dei quali furono psicologici: Khalid ha paura, lo ammette senza problemi, di potersi ritrovare a vivere quell'esperienza ancora una volta, รจ da qui che nasce il suo profondo desiderio di vedere libero il suo popolo. Egli prova estremo disgusto nelle catene, o nel vedere la gente in catene, probabilmente se dovesse venir incatenato darebbe di matto, oltre che andrebbe in panico.

๊—ƒ Conoscenze:

WORK IN PROGRESS, QUANDO SARANNO FINITE TUTTE LE AGGIUNGERร’

๊—ƒ Opinioni:

A sto punto abbiamo giร  compreso chiaramente le opinioni di Khalid, o almeno credo, fattostร  che ora che siamo alla fine mi sembra giusto fare un mega riassuntone su ciรฒ che l'uomo pensa a riguardo della situazione politica attuale. Probabilmente non esprimerebbe le proprie idee con le testuali parole che userรฒ, in fin dei conti conosce il peso che delle semplici parole possano avere e seppur si diverta molto a scherzare sul finire al rogo probabilmente non ha alcuna intenzione di farlo.

โœฆ Cosa ne pensa del conflitto?

Le sue opinioni a riguardo sono chiare: un grande spreco di tempo, soldi e vite umane. Sarร  che quando era piccolo non ha mai vissuto in una famiglia in cui per salire al trono si facessero vere e proprie guerre, come massimo si litigava in presenza del proprio padre, prima che questo morisse, tanto sarebbe stato lui a decidere chi avrebbe fatto salire al trono dopo di lui e tale decisione era legge, chi avrebbe contestato sarebbe stato arrestato e condannato. Quindi per lui tutta questa ridicola situazione di guerra รจ qualcosa di talmente tanto extra che non riesce a fare altro che sospirare sconsolato davanti all'immaturitร  dei membri della corte. Sprecare risorse e vite per decidere chi sarebbe salito un trono macchiato di sangue di innocenti onestamente non lo entusiamerร  nemmeno, ma dopotutto lui รจ cresciuto senza la prospettiva di diventare un re, al contrario di quei diversamente simpatici membri della famiglia di Osman.

Khalid รจ della semplice opinione che i Leoni d'Argento avrebbero dovuto ignorare la richiesta della regina, dato che se per loro era davvero cosรฌ importante recuperare il precedente capo avrebbero potuto tranquillamente organizzare una missione super stealth di salvataggio, al posto di condannarsi a morte nel caso di "vittoria" del figlio primogenito o di essersi comunque scavati la fossa nel tentare di difendere il figlio secondogenito.

Khalid sarebbe dell'opinione che imitare la Svizzera nella sua neutralitร  sarebbe stata la mossa vincente.

โœฆ Chi secondo lui ha ragione?

Per lui nessuna delle due fazioni ha ragione: รจ una lotta autodistruttiva che dividerร  il regno in due, facendo prendere posizione ai nobili o a chiunque abbia un minimo di potere per decidere da sรจ e nel caso il tutto potrebbe sfociare in una vera guerra civile. Khalid prenderebbe a ceffoni entrambi i figli di Osman, dopo aver preso a ceffoni il cadavere di loro padre, perchรฉ non รจ possibile iniziare un conflitto di tale portata per una scemata: se le leggi prevedono una cosa, le leggi si rispettano.

Poi non รจ che gli interessi troppo chi salirร  al potere: rimane lo stesso la stirpe di Osman, e anche se le colpe del padre non dovrebbero ricadere sui figli non รจ che incominciando un conflitto del genere dimostrino di essere tanto meglio.

โœฆ Cosa ne pensa della famiglia reale?

Anche qua Khalid ha espresso piรน e piรน volte i suoi pensieri a riguardo: non รจ che li detesti, di piรน.

Senza conoscere la sua storia forse si potrebbe anche osare contestare la sua inimicizia nei confronti della corona di Minos, ma una volta venuto a sapere cosa si cela dietro il volto di Khalid non si ha piรน scuse: lui tra tutti ha il piรน grande diritto di odiare quella famiglia, quello che rappresenta e qualsiasi cosa abbia fatto. Di persรฉ non รจ che disprezzi ogni membro, dal piรน giovane e innocente al piรน grande e colpevole, ma nessuno tra le mura del palazzo reale ha preso provvedimenti dopo la distruzione di Janna, dopo il massacro della famiglia reale e la resa in schiavitรน del suo popolo. No, sono rimasti nel lusso di casa loro a gioire della loro ricchezza, del lusso sfrenato e di una vita agiata e senza pensieri. Ora che sono in guerra tra loro per il potere, Khalid non vorrrebbe altro che si ammazzassero tra loro, dato che anni fa rinunciรฒ alla possibilitร  di versare il sangue di Osman con le sue stesse mani, preferendo ignorare il giuriamento di vendetta che Nusayr aveva fatto col suo stesso sangue. Non ha mai smesso di pensarci, tutt'ora รจ tormentato dalla sua decisione di lasciar perdere la propria vendetta e sta rimugianando sulla possibilitร  di vendicarsi in nome della sua famiglia o lasciar perdere, badando alla famiglia che si รจ costruito da solo, dal nulla.ย 

.
.
.
.
.

โ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌโ–ฌ

ยซ ๐Œ๐€๐‘๐ˆ๐๐„๐…๐Ž๐‘๐ƒยป
๐จ๐œ'๐ฌ ๐›๐จ๐จ๐ค...
... ๐„๐ญ๐ญ๐ฒ'๐ฌ ๐ฌ๐ฉ๐š๐œ๐ž:

๐–ฆน Eccoci arrivati alla conclusione di questa scheda che รจ stata piรน un parto che altro.
๐–ฆน L'oc presentato in questa scheda รจ stato creato per la storia ad oc "The kingslayer" di Corvy_Ilcorvetto.
๐–ฆน Spero vada bene, dimmi pure se ci sono cose da correggere o da precisare meglio, dopotutto ho tempo per sistemare.

๐–ฆน รˆ stato un trauma scrivere sto OC (Law non uccidermi, รจ venuta fuori una scheda davvero tipodivina commedia ops)ops)

tag: -lycxris; TAMVMO; s-salem ; Ely_Feline_Nerd; Green_wood04 ecc.

๐–ฆน total words: 17.752

Bแบกn ฤ‘ang ฤ‘แปc truyแป‡n trรชn: Truyen247.Pro