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❖ 01.

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Oggi era il primo settembre.
Per tutte le altre persone era una normalissima e monotona giornata, ma non per le persone che lavoravano all'interno della villa Jeon.

Oggi era il compleanno del loro ammirato e stimato padrone Jeon Jungkook, l'uomo dai capelli neri pece avrebbe compiuto ventiquattro anni.

Erano le otto del mattino e nella dimora c'era gran fermento per i preparativi della festa che si sarebbe svolta quella sera.
Anna, essendo la maid più grande, aveva preso le redini in mano ed era lei a trovarsi a capo della lunga preparazione per far sì che il compleanno del loro padrone fosse il più memorabile di sempre.

Jungkook non aveva dato alle sue maid molti dettagli su come avrebbe voluto la sua festa di compleanno, aveva semplicemente pronunciato:

"Voglio fare le cose in grande, voglio che sia una festa esagerata. Non badate a spese."

La lista degli invitati era lunghissima, il padrone aveva un sacco di conoscenze anche se Anna aveva spiegato a Y/N che gli amici stretti del padrone erano solamente sei.
Gli altri erano semplici conoscenti o parenti lontani.

Y/N era preoccupata, le persone invitate erano davvero tante e lei e le altre maid avrebbero dovuto faticare tutto il giorno, senza contare la sera stessa del party.
Sarebbero dovute essere impeccabili, non era permesso neanche il più piccolo errore.
La ragazza pensò al fatto positivo, ovvero che Jungkook avrebbe pagato a tutte loro gli straordinari.

Oramai erano passati tre mesi da quando Y/N era stata assunta come maid.
Da quella prima volta dove la fanciulla aveva intrattenuto il suo padrone, erano seguite molte altre volte.
Volte in cui il maschio dai capelli corvini aveva fottuto Y/N in ogni angolo nascosto della sua maestosa villa.
Ma se doveva essere onesta con sé stessa, Y/N non si era mai lamentata... anzi.
Non aveva mai pensato di diventare la schiavetta personale di Jungkook, il giocattolino con cui divertirsi ogni notte.
E non solo di notte, l'uomo anche di giorno non si faceva scrupoli a toccare e riempire di attenzioni la più giovane delle sue maid.

Tutte avevano notato che Jungkook avesse sviluppato una forte preferenza per la nuova arrivata; e Y/N non poteva negare di provare soddisfazione e piacere nel sapere che il loro padrone cercasse sempre e solo lei, e che avesse smesso di considerare le altre dipendenti.

Ma questo non giovava molto alla convivenza tra Y/N e le altre ragazze; l'invidia purtroppo, era una brutta bestia.
Inizialmente la più piccola andava d'accordo con tutte, il gruppo era formato da ben otto maid e Y/N oltre che essere l'ultima arrivata, era anche la più giovane.

Le ragazze erano state molto disponibili e carine con lei, avevano cercato di aiutarla il più possibile quando Y/N ancora non sapeva dove mettere le mani, come comportarsi con il padrone o anche quando semplicemente non aveva ancora memorizzato la posizione di ogni corridoio e stanza presente in casa Jeon.
Ma da quando Jungkook aveva cominciato a chiedere sempre di lei, alcune maid avevano iniziato a manifestare i primi segni di gelosia.

Y/N una sera le aveva sentite parlare; ben nascosta dietro la porta della stanza, era riuscita ad ascoltare la conversazione delle ragazze più grandi.
Non voleva fare la spia ed origliare i discorsi altrui, ma per lei fu impossibile non fermarsi quando sentì una delle più anziane pronunciare il suo nome.

diventata la sua preferita ormai."

"Non è giusto, è appena arrivata!"

"Non possiamo farci mettere i piedi in testa da una ragazzina."

Y/N spalancò gli occhi e appena le sentì parlare d'altro ne approfittò per allontanarsi.
Era dispiaciuta e si sentiva a disagio per la situazione che si era venuta a creare; ma non poteva farci nulla, non poteva rifiutare Jungkook, sinceramente non avrebbe neanche voluto... e di certo non si sarebbe licenziata, aveva bisogno di questo lavoro e in un periodo difficile come quello in cui stavano vivendo, era quasi impossibile trovare mansione da qualche altra parte, soprattutto per una ragazza priva di un titolo di studio o a corto di raccomandazioni come lo era lei.

Le cose peggiorarono quando le altre maid vennero a sapere che Jungkook conosceva il nome di Y/N.
In tutti quegli anni il loro padrone non si era mai messo ad imparare tutti i nomi delle ragazze che lavoravano per lui; molte erano state sotto di lui, a gemere e urlare ma Jungkook non le chiamava mai.
Ma quando faceva sesso con Y/N, gemeva il suo nome come se fosse una volgare poesia pregna di lussuria; e purtroppo una delle maid lo aveva sentito e non aveva perso tempo nel farlo sapere alle altre.

"Forse è brava con la bocca."

"Anch'io lo sono!"

"Per il padrone a quanto pare no se chiede sempre di lei."

Y/N sentì i discorsi stupidi e immaturi che le ragazze facevano alle sue spalle.
La più giovane alzò gli occhi al cielo, incredula che le sue colleghe scendessero così in basso solo per invidia.
L'unica che continuò ad avere un atteggiamento normale nei suoi confronti era Anna; la ragazza dai capelli castani era dolcissima, e si comportava con Y/N come se fosse una sorella maggiore acquisita, cosa che avrebbero dovuto fare anche le altre maid.

Qualche giorno prima Anna svelò a Y/N che da quando ero arrivata alla villa anni fa, tra tutte le maid presenti lei era quella che Jungkook usava meno per soddisfare le sue voglie.
Y/N non comprese il perché dato che Anna era una bellissima donna, ma quando quest'ultima le fece sapere che aveva ben sei anni in più del loro padrone, la più piccola credette che la motivazione dovesse essere questa.
Ma Anna fu svelta a dire che non le dispiaceva non essere presa in considerazione dall'affascinante uomo per cui lavoravano, anzi ne era contenta perché persino lei considerava il padrone un po' piccolo per poter fare certe cose assieme.

Parlando ovviamente solo di età, perché fisicamente Jungkook era ben messo, il doppio di tutte loro.
Le braccia muscolose, delineate da vene ben visibili e decorate dai numerosi tatuaggi che davano al corvino l'immagine classica del cattivo ragazzo, le spalle larghe, la mascella affilata che sembrava scolpita direttamente dagli Dei da tanto che era perfetta.
Il busto si racchiudeva in una vita ben stretta ma poi il tutto si allargava con le sue cosce... così sode e toniche.
Cosce che Y/N aveva avuto l'onore di cavalcare più che volentieri.
Jeon Jungkook sprizzava sensualità da ogni poro, la fanciulla quasi capiva l'invidia che provavano le sue colleghe più grandi, eppure la colpa non era sua se il corvino la preferiva alle altre.

Quella mattina erano tutte indaffarate, fino a quando Anna non lanciò una veloce occhiata all'orologio costoso situato sulla parete della cucina.
Erano le dieci e mezza, orario in cui il loro padrone preferiva destarsi nei giorni festivi.

"Y/N, sono le dieci e mezza!"

Quelle poche parole bastarono per far capire alla giovane maid che si sarebbe dovuta recare nella camera di Jungkook immediatamente, con il vassoio della colazione stretto tra le mani.
Y/N fece dei respiri grossi e profondi mentre si avvicinava alla stanza del suo padrone, consapevole che tra non molto si sarebbe trovata le sue grandi ed esperte mani su tutto il suo corpo.
La fanciulla sentiva già il caldo invadere la zona del basso ventre.
Dopo essersi decisa la ragazza bussò educatamente, e quando sentì la voce roca del corvino ordinarle di farsi avanti, Y/N entrò.

Non appena Y/N fece il suo ingresso chiuse la porta alle sue spalle, e alzò lo sguardo.
Jungkook era comodamente seduto sul bordo del suo letto, indossava una vestaglia di raso bordeaux.
La stessa tonalità che stava prendendo possesso delle guance della più piccola.
Nonostante Y/N lo avesse visto in altre occasioni e vesti, il più delle volte pure privo di quest'ultime, il rossore sulle sue gote si dilagò comunque, come se fosse la prima volta che i suoi occhi si incrociarono con quelli maliziosi e arroganti del maschio.
Jungkook le faceva sempre questo effetto, questo e tanti altri.

"Buongiorno mio padrone, vi auguro un buon compleanno." Y/N mormorò, face un piccolo inchino.

"Grazie." Jungkook sorrise compiaciuto, si alzò dal letto e con passo veloce raggiunse la figura della sua maid preferita.

"La mia piccola Y/N ha preparato una sorpresa per me, nel mio giorno speciale?" Jungkook ammiccò, le sue dita finirono subito sotto l'orlo della gonna della ragazza, che avvampò per quel tocco così deciso e prepotente.

"Ecco... non mangiate prima?" Chiese titubante lei, ma la risatina di Jungkook fu una chiara risposta.

"Certo Y/N, non vedo proprio l'ora di mangiarti." Jungkook provocò, si chinò, la ragazza dovette stare attenta a non far cadere il vassoio colmo di prelibatezze, le labbra di lui sfiorarono l'orecchio di lei.

"Spogliati piccola. Sei una bambina grande, ormai dovresti sapere che cosa fare quando entri qua, senza che io te lo ripeta ogni volta." Il corvino pronunciò con voce liquida di desiderio.

Jungkook inspirò i capelli di Y/N, beandosi della dolce fragranza che emanava il balsamo usato dalla giovane.
Y/N involontariamente sorrise, conscia che il maschio amasse i profumi dei prodotti che era solita utilizzare ogni giorno.
Quel sorriso sparì presto quando la ragazza avvertì la lingua e i denti di Jungkook stuzzicare il lobo carnoso; essa chiuse gli occhi, il piacere piano piano avvolse il suo animo, la stretta sul vassoio divenne sempre più traballante.
Jungkook sorrise, consapevole dell'effetto che le causava ogni volta e col viso si spostò, cominciò a lasciare una lunga fila di baci umidi sulla mascella, dopodiché passò a stuzzicarle il collo.

Y/N trattenne il respiro, le labbra del suo padrone erano sempre così calde e voraci e la fanciulla non vedeva l'ora di sentirle premere contro un'altra parte del suo corpo.
Con una mano Jungkook tirò senza farle troppo male la lunga coda di capelli, spingendo quest'ultima a sollevare il capo per gettarlo all'indietro.
Così facendo, l'uomo aveva il pieno accesso per poter marchiare e segnare quel collo così delizioso e morbido.

Y/N sentì le sue gambe cedere, numerosi brividi percorsero la sua spina dorsale mentre il cuore batteva all'impazzata.
Le braccia, ancora intente a tener sollevato il vassoio, cominciarono a tremare.
E Jungkook se ne accorse.

"Y/N." La ragazza lo guardò con le guance in fiamme.
Sapeva di avere il viso rosso per l'imbarazzo ed era sicura che anche Jungkook lo avesse notato, perché un sorriso divertito svolazzò sulle sue labbra rosee.

"Posa il vassoio sul comò, ci è solo d'intralcio." Egli sussurrò con un tono così erotico che Y/N percepì immediatamente una scossa colpire la sua calda intimità.

La femmina annuì, fece un piccolo inchino e si diresse verso il mobile appena menzionato dal suo padrone, posandoci sopra il vassoio pieno di cibarie.
Poi Y/N si voltò, trovò Jungkook intento a scrutare attentamente la sua figura dalla testa ai piedi.
Il corvino osservò la più bassa con insistenza, le braccia erano incrociate al petto, gli occhi viaggiavano su ogni centimetro del suo corpo, soffermandosi sulle curve sinuose e attraenti.

La lingua fece capolino dalla bocca di Jungkook e leccò con lentezza il labbro inferiore, Y/N sentì mancare l'aria solo per quell'azione apparentemente così piccola ma al contempo così sfacciata e insolente.
E quella piccola azione fece crescere eccitazione nella maid; un desiderio e una voglia di essere presa e dominata da lui aumentò fino a quando Y/N non si sentì costretta a stringere le cosce tra loro, in un vano tentativo di reprimere quel bisogno che si era formato in mezzo alle sue gambe.

"Y/N, cosa ti ho appena detto?" Jungkook pronunciò con tono calmo, la ragazza deglutì.
Rifletté su quel che il suo padrone le aveva chiesto, non ricordando affatto però poiché nella sua mente era presente solo la sensazione bollente delle sue labbra premute sulla sua pelle.

"Io..."

"Sai che io non ti spoglierò, vero?"

Y/N imprecò dentro di sé, si era già dimenticata che il padrone le aveva chiesto di spogliarsi, come aveva fatto a rimuoverlo così facilmente?
Ma Jungkook le mandava in pappa il cervello ogni volta, era stato semplice per la ragazza decocentrarsi.
La giovane non se lo fece ripetere due volte, iniziò a sciogliere con velocità il fiocco dietro di sé per togliere il grembiulino.
Appena lo sfilò la fanciulla passò alle calze, ma la voce autoritaria del suo padrone la bloccò.

"Non così veloce." Disse Jungkook con tono freddo.
Y/N alzò lo sguardo posandolo su di lui, una calza si trovava nel palmo della mano, l'altra ancora avvolta attorno alla sua gamba.

"Fallo lentamente." Jungkook sogghignò compiaciuto e si mosse, ma solamente per andare a sedersi sul letto e godersi così lo spettacolo che la sua piccola maid stava per mettere in atto.

Y/N sentì l'agitazione ma anche la vergogna sovrastare il suo stato d'animo.
Anche se avevano fatto sesso molte volte in quelle ultime settimane, spogliarsi davanti a lui era un pensiero che la metteva in enorme imbarazzo.
Avere gli occhi scuri e famelici di Jungkook puntati su di sé per tutto il tempo faceva mozzare il fiato a Y/N.
Ma come una brava maid, la giovane seguì l'ordine del suo padrone.
Il corvino sorrise soddisfatto quando vide Y/N piegarsi a novanta davanti a lui, solo per poter sfilare la calza restante.
Jungkook dovette ammettere a sé stesso che quello era uno spettacolo assolutamente delizioso.
La mano del maschio finì sulla sua erezione, il palmo si mosse e si toccò di fronte alla sua maid preferita.

"Mh... ma che brava bambina." Jungkook sospirò, gli occhi erano ancor più scuri per tutte le cose cattive che avrebbe voluto farle in quel momento.

Y/N non fiatò ma un impercettibile sorriso si formò sulle sue labbra, contenta che il padrone fosse compiaciuto da quel che stava facendo.
Anche se ormai Jungkook conosceva a memoria il corpo nudo della ragazza, quella era la prima volta che lei faceva uno spogliarello per lui, solitamente lei si privava dei suoi indumenti ma alla svelta.
Doversi spogliare così lentamente metteva Y/N in uno stato d'ansia e nervosismo, ma le parole di Jungkook la spinsero ad andare avanti con più fiducia in sé stessa.

E presa da un improvviso coraggio, Y/N decise di piegarsi di nuovo nella stessa posizione di prima, gli occhi un po' timidi di lei incrociarono quelli affamati di lui.
Un sorrisino sfarfallò sulle labbra della più piccola quando lei tolse le mutandine nel medesimo modo in cui si era tolta la calza pochi secondi fa; la gonna della divisa era corta e non poté nascondere la curva del suo culo nudo.
Jungkook sentì la sua gola farsi sempre più secca e deglutì, voglioso di sculacciare quel sedere tondo e di dissetarsi dell'eccitazione che scintillava tra le gambe della sua ragazza preferita.

Quella dose di coraggio non era finita poiché Y/N lanciò i suoi slip di pizzo bianco sul viso del suo padrone.
L'attimo dopo si rese conto di cos'avesse appena fatto.
La più bassa sgranò gli occhi quando Jungkook afferrò le mutandine al volo e se le portò al viso, annusando con fervore l'odore lasciato dalla sua intimità.
Adesso sì che Y/N provava imbarazzo, vergogna, ansia... tante sensazioni tutte messe insieme.
Un ghigno sornione occupò i lineamenti del maschio, tirò fuori la lingua e leccò il punto in cui pochi secondi prima si trovava la figa stretta della sua maid.

"Cazzo, non mi stancherò mai del tuo sapore piccola." Parlò, gli occhi erano annegati in una lussuria pericolosa.

"Continua dai, sono affamato." Jungkook ordinò, sempre con quel sorrisetto peccaminoso stampato sul viso.

Y/N respirò a fondo prima di sbottonare la camicetta della divisa; tolta anche quella, restava solamente il reggiseno.
Le mani della ragazza andarono dietro la schiena e lo sganciò, il momento dopo il seno fu libero dall'intimo.
Il sorriso di Jungkook si allargò alla vista dei capezzoli già eretti e turgidi; e anche se quella mattina si era svegliato con la voglia di mangiare la figa della sua bambina, il seno tondo e formoso di Y/N gli fece cambiare idea.

Il respiro di Y/N era trattenuto; era completamente nuda di fronte al suo padrone, adesso la ragazza non sapeva cosa fare.
Di solito Jungkook prendeva l'iniziativa e faceva con la maid ogni cosa che era in suo desiderio, e quest'ultima lo accontentava più che volentieri, il corvino ci sapeva fare e in quelle ultime settimane aveva fatto godere Y/N come una matta, facendole raggiungere orgasmi su orgasmi fino a farla svenire dal piacere.

"Nonostante la tua giovane età, sei più formosa rispetto alle altre." Jungkook commentò, mentre fissava ipnotizzato quei seni che aveva leccato, succhiato e marcato più e più volte.

Dopodiché Jungkook si alzò, indicò con un cenno del capo il suo letto.

"Sdraiati." Ordinò, Y/N eseguì subito, sdraiandosi sul letto mentre si copriva il seno con le braccia.

"Ti ho detto forse di coprirti?" Jungkook inclinò la testa di lato, osservandola curioso.

Y/N negò scuotendo la testa e spostò le braccia mettendole lungo i lati del suo corpo, Jungkook sorrise e salì subito a cavalcioni sopra di lei.
La fanciulla sussultò non appena avvertì l'erezione bisognosa del suo padrone premere contro la sua intimità; Jungkook indossava ancora la vestaglia ma Y/N sapeva che sotto non aveva niente, neanche il più sottile strato di tessuto a coprire la sua asta lunga e rigida.

Ma il corvino invece di muovere i fianchi, stuzzicare l'intimità di Y/N come quest'ultima aveva pensato, dedicò la propria attenzione sul suo seno.
Jungkook non ci andò piano; palpò violentemente i seni morbidi della ragazza, rise divertito come se fosse un bambino che stava giocando con il suo giocattolo preferito.
Con le dita torturò i capezzoli gonfi, li strizzò facendo miagolare Y/N dal piacere e si piegò, la lingua lambì i due bottoncini rosei, si appiattì contro di loro, dopodiché leccò con lentezza l'areola.
I gemiti di Y/N echeggiarono per tutta la stanza, strinse ancor più fortemente le cosce, incapace di trattenere la sua eccitazione e conscia che i liquidi dei suoi umori stessero colando giù, fino a raggiungere la fessura del suo sedere.

"Già così bagnata e ancora non ho fatto nulla." Jungkook ridacchiò, smise un attimo di stimolare i capezzoli per toccare le pieghe fradicie di Y/N.

"Pronta ad avvolgere il mio cazzo eh?" Jungkook provocò, il dito stuzzicava l'ingresso di Y/N che annuì energicamente.

"E invece no piccola." Il maschio rise mentre rimosse il dito dalla figa della maid, che si strinse attorno al nulla.
Un sospiro abbandonò la gola di Y/N per quel contatto interrotto di colpo.

"Oggi voglio fottere queste belle tette." Jungkook ringhiò, palpò ancor più duramente il seno gonfio di Y/N che ansimò di nuovo per quel tocco così sfrontato e pesante.

Jungkook si tolse rapidamente la vestaglia, a Y/N quasi caddero gli occhi fuori dalle orbite per il ben di Dio che le si mostrò davanti.
Ogni volta che lo vedeva nudo, per lei era come se fosse la prima; non sarebbe mai riuscita ad abituarsi all'immenso sex appeal del ragazzo che si trovava sopra di lei.

Jungkook con i fianchi si mosse più in su, il cazzo si infilò tra i seni di Y/N.
Lentamente l'uomo si chinò, dentro di sé per un attimo Y/N aveva pensato che la volesse baciare e chiuse gli occhi.
Ma la ragazza si diede velocemente della stupida.
Non sentì le labbra di Jungkook sulle sue, bensì avvertì la viscosità di un liquido caldo e appiccicoso colare sulla superficie del seno.
Y/N riaprì di scatto gli occhi vedendo subito che quel liquido era la saliva di Jungkook.
Il corvino si era chinato e con la bocca aveva formato un lungo rivolo di saliva che scese fino a raggiungere il suo cazzo: aveva intenzione di usarla come lubrificante.

A Y/N quasi venne da ridere per aver pensato ad un bacio.
Lavorava lì da tre mesi, e sapeva che Jungkook non era il tipo che faceva quelle cose, erano rare le volte in cui si mostrava dolce.
Jungkook con la mano diede qualche pompa al suo uccello, facendo così spargere la saliva su tutta la lunghezza.
Y/N osservò meravigliata l'immagine che si stava consumando di fronte ai suoi occhi; non era disgustata o infastidita dalla sua saliva, ormai non la stupivano più tutte le sconcezze a cui la sottoponeva il suo padrone.
Sconcezze che in realtà la facevano eccitare di brutto.

"Perché non continui tu?" Jungkook chiese, lasciò la presa e il suo cazzo eretto si sollevò fino a colpire il suo stomaco.

Y/N avvolse con entrambi le mani il membro pulsante, la punta era rossa, le vene lungo l'asta erano numerose e prominenti.
La ragazza deglutì, aveva l'acquolina in bocca anche se sapeva che non sarebbe finito dentro la sua cavità orale questa volta.
Il palmo chiuso strofinò con movimenti lenti ma decisi il cazzo duro di Jungkook, che nel frattempo stava osservando la sua maid con il fuoco negli occhi.

Ad un certo punto la bloccò.
Y/N lasciò la presa dal membro del suo padrone poiché lui ricominciò a tastare con forza il suo seno morbido e soffice.
I pollici premettero violentemente i capezzoli, i gemiti di Y/N si fecero più acuti.
Jungkook non si fece prendere dalla fretta, torturò ancora quei boccioli duri, li tirò con le dita, li morse, li schiaffeggiò; Y/N guardò il suo padrone con occhi socchiusi, totalmente offuscata dal piacere perverso di quel momento.

Dopodiché, l'uomo posizionò per bene la sua virilità bisognosa al centro dei seni di Y/N che lei intanto li strinse così forte tra le sue mani da fare in modo che il cazzo di Jungkook fosse totalmente risucchiato dai due globi carnosi.

Con un sorriso compiaciuto piegato sulle sue labbra, Jungkook cominciò a spingere; il suo membro entrava ed usciva dall'apertura creata dal seno di Y/N, non esercitando alcuna difficoltà grazie alla lubrificazione della saliva.
Mentre lui spingeva fortemente i suoi fianchi, Y/N continuava ad agitare su e giù i propri seni che strusciavano e si strofinavano lungo tutta l'asta del suo padrone.

Dalla bocca del maggiore iniziarono ad uscire dei versi poco casti, dei grugniti e ansiti e anche se quello che stavano facendo stava dando piacere solo a lui, udire quei gemiti e vedere la sua espressione colma di goduria fece bagnare ancor di più l'intimità di Y/N.
Numerose erano le scosse che colpirono la femminilità della più piccola per quello che lei stava vedendo e serrò le cosce per l'ennesima volta, per cercare di alleviare quel forte senso di eccitazione.

Delle goccioline di sudore si formarono sulla fronte del suo padrone, rendendola imperlata e rendendo lui decisamente più sexy agli occhi della giovane maid.
Ma Y/N era consapevole che Jungkook non dovesse fare molto per risultare sexy, bastava solamente che respirasse per dare mostra della sua sensualità.

"Apri la bocca." Ansimò lui, ma quando vide Y/N storcere il naso, ringhiò.

"Fallo, o ti punisco." Jungkook aggiunse, aveva capito che alla sua piccola maid non le piaceva molto ingoiare il suo carico, anche se lei lo faceva ugualmente perché ci teneva a compiacere il più possibile il suo padrone.

Jungkook la trovava dannatamente carina con quel broncio e quel naso arricciato, ma non glielo avrebbe mai detto, Y/N non doveva sapere l'effetto che lei gli provocava.
La fanciulla aprì la bocca, anche se era un po' curiosa di conoscere le punizioni del suo padrone poiché minacciava sempre di punirla ma alla fine non le faceva mai niente.

Il corvino mollò il seno di Y/N e afferrò il suo cazzo, lo pompò altre due volte prima di venire.
Fili di liquido bianco centrarono la bocca della ragazza, qualche goccia le sporcò il viso e Jungkook trovò ancor più eccitante vedere il volto della sua bambina sporco del suo sperma.

"Mh... brava la mia ragazza." Jungkook mormorò non appena Y/N ingoiò il liquido cremoso.

Con le dita Y/N tolse lo sperma rimasto sul suo viso, senza aspettare che glielo dicesse Jungkook ella leccò quei polpastrelli tinti di bianco.
Il maschio grugnì infervorato, la voglia di fotterla per bene in quel momento lo invase come un fiume in piena.

Ma al contrario, Jungkook si alzò.
Y/N rimase con l'intimità bruciante, il desiderio crescente dentro di lei e la voglia del cazzo del suo padrone dentro le sue pareti strette, ma quel che le disse Jungkook non appena indossò la vestaglia la fece sbuffare.

"Rivestiti e vai ad aiutare le altre con i preparativi della festa."

Y/N aggrottò la fronte ma non poté replicare, era lui quello che dava gli ordini.
Ma come avrebbe fatto a lavorare per il resto della giornata, con la figa che pulsava insoddisfatta dall'orgasmo che le era stato negato?

Y/N in fretta e furia si rivestì sotto gli occhi studiosi e fermi di Jungkook.
Ma prima di raggiungere la porta e uscire da quella stanza che puzzava di sesso e peccato, il suo padrone la fermò, torreggiò su di lei.
Un sorriso malizioso strattonò le sue labbra volgari.

"Non osare andare in bagno a masturbarti, perché lo verrò a sapere." Jungkook sogghignò e si diresse nel suo bagno personale per farsi una doccia, lasciando Y/N ferma di fronte alla porta della sua camera, vogliosa e desiderosa di mandare a fanculo quel ragazzo tanto sexy quanto arrogante.

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Appena Y/N finì di rinfrescarsi il viso, si fermò ad osservare con cura la propria immagine riflessa allo specchio.
Gli occhi erano arrossati così come le gote, il respiro ansante e la pelle lievemente sudata.
Il bruciore che avvolgeva la sua intimità era più doloroso e sofferente che mai.

Y/N arricciò il naso seccata, il padrone era solito soddisfare le sue voglie ma alcune volte si divertiva a lasciarla vuota, insoddisfatta.
Jungkook si divertiva a prendere in giro la sua maid preferita, amava vedere il suo visino imbronciato e le sue espressioni corrucciate.
E sapeva che Y/N non gli avrebbe mai detto nulla, non solo perché lui era il suo capo, ma anche perché aveva imparato a conoscere la più giovane in quei pochi mesi.
Jungkook sapeva bene che Y/N amava ricevere tale trattamento, anche se la fanciulla non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Il calore attraversava ogni centimetro della pelle infuocata di Y/N; essa strinse le cosce, non poteva nasconderlo... era davvero eccitata.

Sentire quei ringhi, quei gemiti dettati dal piacere che aveva provato il suo affascinante padrone, o vedere la sua espressione contorta dalla goduria e dal peccato più lussurioso.
Notare la pelle dell'uomo diventare luccicante per il sudore formatasi a causa dei suoi fianchi, che spingevano con ardore.
Tutti questi fattori non fecero altro che aumentare in Y/N l'eccitazione e il desiderio.

La sua intimità stava bruciando per l'orgasmo non ottenuto, e anche se Jungkook l'aveva minacciata pochi minuti prima, Y/N non poté non prendere in considerazione l'idea di toccarsi, di darsi piacere da sola per reprimere quel fastidioso prurito che permeava in mezzo alle sue gambe.

Si vergognava al pensiero di masturbarsi, non lo aveva mai fatto; ma era certa che non sarebbe mai riuscita a lavorare liberamente quel giorno, con quella voglia che colpiva la sua figa bisognosa.

Sapeva che era un azzardo; si trovava nel bagno proprio vicino alla camera del suo padrone, ma sentiva distintamente l'inconfondibile scroscio dell'acqua che scorreva.
Jungkook si stava facendo una doccia.

Non dovrebbe sentirmi...
Y/N pensò, sfregò ancora le cosce poiché il desiderio di essere riempita cresceva sempre più.

La più bassa doveva essere onesta, non temeva le minacce del suo padrone; l'uomo nel corso delle settimane aveva sempre menzionato le sue famose punizioni, ma Y/N ancora non ne aveva mai vista una e credeva che al corvino piacesse tanto chiacchierare e spaventare, ma alla fine non fare nulla.
Il lato più ribelle di Y/N la spingeva a provare curiosità, a desiderare di ricevere una punizione da parte del suo padrone, solo per vedere che cos'avrebbe combinato Jungkook.

Ma la ragazza si affrettò a scacciare quel pensiero piccante, forse era meglio non sfidare l'uomo.
La figa fradicia di Y/N era percossa da tremori, i succhi colavano giù per le cosce; la maid strinse il labbro tra i denti e con un movimento deciso, avvicinò la mano alla sua parte intima.
Nonostante la curiosità, sperava comunque che Jungkook non la scoprisse, che continuasse a fare la sua doccia senza destare sospetti.

Il pollice premette sul clitoride pulsante e gonfio, l'indice penetrò nelle pieghe umide di Y/N che lo risucchiarono immediatamente.
Il dito scivolò all'interno delle pareti strette di Y/N con estrema facilità, da tanto che era bagnata.
La fanciulla continuò a mordersi con forza il labbro inferiore, non doveva farsi scappare alcun gemito; mosse circolarmente il pollice sulla sua perla rossa mentre decise di inserire un secondo dito nella sua intimità.
Cominciò a darsi piacere, sentiva le sue pareti restringersi attorno alle falangi, quel senso di frustrazione che la stava attanagliando adesso diventava sempre più lieve dato che la sua figa vogliosa era finalmente stata riempita.
Certo, non era stata riempita dal membro duro e grosso del suo padrone, ma si accontentava delle dita. Erano meglio di niente.

Continuando a pompare, il sollievo si contorse sul viso di Y/N che involontariamente schiuse le labbra; un gemito risuonò all'interno del bagno, lei fu svelta a richiudere la bocca, ma il timore che Jungkook l'avesse sentita crebbe a dismisura.

I suoni delle dita che affondavano dentro di sé, e degli umori che schizzavano dappertutto echeggiavano in quel piccolo bagno; Y/N si era accorta che stava facendo un casino enorme, si ordinò mentalmente di sbrigarsi e raggiungere il suo apice alla svelta, così avrebbe ripulito tutto in un batter d'occhio.

Decisa quindi ad aggiungere un terzo dito, convinta che così avrebbe raggiunto il suo orgasmo il prima possibile, si apprestò ad inserirlo quando la porta del bagno si spalancò di colpo.
Le dita si allontanarono immediatamente dalla sua figa, rimasta insoddisfatta per la seconda volta quel giorno; le mani abbassarono all'istante l'orlo della gonna, lei si voltò di scatto con occhi sgranati, l'agitazione e l'ansia le fecero battere il cuore all'impazzata.

Jungkook era appoggiato contro lo stipite della porta.

Se Y/N avesse potuto avrebbe chiuso la porta del bagno a chiave, ma le chiavi di tutte le stanze della villa si trovavano nelle mani del loro padrone.
Le maid non avevano nemmeno il permesso di chiudersi nelle loro camere da letto, il bagno non era neanche preso in considerazione.

Jungkook stava squadrando la figura tremante della maid da cima a fondo, le braccia erano incrociate al petto nudo e un sorriso furbo era piegato sulle sue labbra.
Dai suoi capelli corvini cadevano goccioline che scendevano sulle spalle ancora umide; Jungkook appena uscito dalla doccia aveva sentito quel verso peccaminoso e non si era neanche scomodato ad asciugarsi, si era semplicemente avvolto un asciugamano per coprire la parte bassa del ventre e si era precipitato nel bagno situato vicino alla sua stanza.

Non era rimasto sorpreso dall'immagine che si stava consumando davanti ai suoi occhi.
Anzi, se lo aspettava.

"Sei così prevedibile Y/N." Jungkook sogghignò.

La vergogna pervase la fanciulla che arrossì, abbassò lo sguardo abbattuta per essersi fatta beccare dal suo padrone durante un atto così osceno.
La voce divertita del maschio spezzò quel silenzio così imbarazzante.

"Cosa stavi facendo?" Domandò l'uomo, anche se conosceva già la risposta. Voleva solo prendersi gioco della sua maid preferita.

"Lo sapete benissimo." Y/N mormorò a bassa voce, non riuscì a nascondere il fastidio nel suo tono poiché sapeva che quella domanda le era stata posta solo come presa in giro.

Ma quando vide lo sguardo compiaciuto di Jungkook divenire cupo, la più bassa deglutì nervosamente.

"Padrone." Il corvino pronunciò freddamente, non contento di quella mancanza di rispetto.

"Lo sapete benissimo, mio onorato e amato padrone." Y/N ripeté, correggendosi e sfoderando il suo miglior sorriso, più finto che mai.

Lo sguardo cupo di Jungkook sparì, una scintilla di divertimento illuminava quelle iridi scure e penetranti.
Il più alto fece un passo avanti, chiuse la porta del bagno alle sue spalle.
Non solo, aveva la chiave già pronta nel palmo della sua mano, e bloccò la serratura facendo sobbalzare così il cuore della fanciulla.

"Sei sorda cara?" Jungkook provocò.

Y/N scosse il capo, indietreggiò vedendo il suo padrone avanzare verso di lei ma non poté andare molto lontano, la sua schiena si scontrò quasi subito con il bordo del lavandino.

"Non hai sentito quel che ti ho detto... quanto, dieci minuti fa?" Jungkook la guardava con sguardo predatore, sembrava pronto ad avventarsi su di lei.

"Padrone io-"

"Silenzio."

Il cuore di Y/N sembrava impazzito dalla velocità con cui batteva contro la cassa toracica.
Il respiro era trattenuto, lo sguardo perennemente abbassato; eppure la ragazza non era spaventata dal suo padrone.
Era eccitata.
Quel tono così dominante, quello sguardo così severo, e la prospettiva di ricevere una punizione per aver disobbedito rendeva la figa di Y/N nuovamente pulsante e colma di bisogno.

"Sbaglio, o ti avevo espressamente ordinato di non masturbarti?" Jungkook continuò, consapevole che in realtà la sua piccola maid non vedesse l'ora di essere punita.

"Non approvo queste cose." L'uomo borbottò, vedendo che Y/N evitò di rispondere.

Il viso della giovane era ancora rivolto verso il basso, le cosce tremanti per il desiderio carnale che provava tutto il suo corpo; e Jungkook aveva notato quanto fosse bisognosa in quel momento la sua bambolina favorita.
Ma riflettendo un po' su, il maschio pensò di essere stato un po' troppo buono con lei; avrebbe dovuto rimetterla per bene in riga, Y/N gli doveva obbedire ciecamente.
I piedi di Jungkook si mossero, in un battibaleno Y/N si trovava intrappolata tra il lavandino e le braccia del suo padrone.

"Y/N..." Il corvino sussurrò stranamente con tono caldo, morbido.
Le labbra di lui quasi solleticarono quelle di lei, da tanto che erano vicini.

"Guardami in faccia quando ti parlo." Mormorò con tono deciso.

Y/N dovette per forza eseguire la sua richiesta, sollevò il mento, il naso si scontrò con quello del suo padrone, gli occhi timidi e incerti di lei si incrociarono con quelli prepotenti e sicuri di lui.
E furiosi.
Gli occhi di Jungkook erano visibilmente arrabbiati, questo fece intimorire non poco la ragazza che se avesse potuto, sarebbe sgusciata via dalla sua trappola corporea.

"Io... scusate padrone..."

"Silenzio! Se ti ordino di non fare una cosa, tu devi obbedire. Non puoi fare come cazzo ti pare, ti devo ricordare che qua comando io? Perché forse mi sbaglio, ma sembra che tu te ne sia dimenticata."

"No... io-"

"Che non si ripeta mai più una cosa del genere. Sono stato chiaro?" Jungkook ringhiò, anche se l'immagine di Y/N che si toccava davanti a lui gli punzecchiava piacevolmente il retro dei suoi pensieri.

La maid annuì intimorita ma in realtà era davvero scocciata; era un essere umano e come il suo padrone, anche lei aveva le sue voglie, i suoi desideri da compiacere.
Jungkook non poteva stuzzicarla, renderla fradicia e poi non fare nulla per soddisfarla.

"Se permettete..." Y/N sibilò sentendosi improvvisamente coraggiosa, lo sguardo del corvino anche se sospettoso, si incuriosì.

"Avrei anch'io delle cose da dire, padrone." La ragazza sospirò.

Gli occhi curiosi di Jungkook si allargarono stupiti, ma subito dopo un sorrisetto arrogante si fece spazio sul suo viso. Trovò particolarmente eccitante questo attimo di coraggio da parte della più piccola.

"Sentiamo."

Okay Y/N, puoi farcela.
La fanciulla si diede coraggio, anche se si chiese dove lo avesse trovato, poiché la figura imponente e forte di Jungkook premuta contro il suo corpo era capace di mandare a quel paese ogni briciolo di lucidità riposta in lei.

"Avete pensato solo a voi stesso. Mi avete eccitata e poi non avete fatto più nulla e... e io non potevo continuare a lavorare in quello stato. Dovevo prima... liberarmi." Y/N sussurrò con titubanza.

Non appena finì di parlare Y/N se ne pentì subito.
Era incredula, non pensava che sarebbe mai stata in grado di dire a Jungkook ciò che pensava.
Sapeva che avrebbe potuto farlo arrabbiare, che a breve avrebbe ricevuto una dura punizione, ma tutto questo non la spaventava.
Se possibile, Jeon Jungkook quando si arrabbiava era ancora più sexy di quando restava tranquillo.

La giovane evitò di guardare il suo padrone negli occhi; con le guance in fiamme, puntò il proprio sguardo sul piccolissimo neo che si trovava sotto il labbro inferiore dell'uomo, trovandolo adorabile.
Lo avrebbe voluto leccare, ma era consapevole che non avrebbe mai potuto compiere un'azione del genere.
Il silenzio regnò sovrano per i minuti seguenti, il disagio crebbe per Y/N.
Jungkook invece, era tranquillissimo.
Ad un certo punto il maschio sogghignò, il volto rosso della sua piccola maid lo fece sorridere.
E quel ghigno ben presto si trasformò in un grassa risata, Y/N sgranò gli occhi meravigliata.

La risata di Jungkook riecheggiò all'interno del bagno e Y/N rimase perplessa per quella reazione.
La più bassa però tirò un sospiro di sollievo, pensando che se il suo padrone stesse ridendo, allora non doveva essere troppo arrabbiato con lei. Y/N lo sperava fortemente.

Quella era la prima volta che la maid lo vedeva ridere così di gusto; il suono armonioso della sua risata che avrebbe contagiato chiunque, gli occhi serrati per il divertimento e le graziose grinze che si formarono ai loro angoli, il naso arricciato.

Quanto è bello...
Y/N rifletté, non aveva mai visto un uomo che fosse più bello del suo padrone, Jungkook era assolutamente perfetto.
La fanciulla si domandò se il corvino lo avesse qualche difetto, o se il fatto che nessuno fosse perfetto fosse una cazzata assurda.

"AHAHAHAH oddio... sei uno spasso!" Jungkook rise, si strofinò gli occhi diventati lucidi per le tante risate che si era fatto.

Quell'espressione tanto divertita però scomparve, la serietà prese possesso del suo viso e Y/N sentì il battito cardiaco accelerare per quel repentino cambio d'umore.

"Voltati."

Cosa?
Un po' perplessa Y/N non si oppose, si voltò trovandosi così di fronte allo specchio del bagno, stessa posizione in cui si stava masturbando poco fa.
Le mani erano posate sul bordo del lavandino, deglutì nervosa quando grazie al riflesso del vetro, vide il sorrisino oscuro sul volto di Jungkook alle sue spalle.

La giovane non comprese cos'avesse in mente il suo padrone, fin quando il silenzio non venne spezzato dallo schianto provocato dalla mano di Jungkook sulla sua natica.
Y/N sussultò per il gesto inatteso.
Gesto che Jungkook ripeté ancora, e ancora, e ancora, fin quando il culo tondo della ragazza non divenne rosso e bruciante.
Ma nonostante tutte quelle sculacciate, Y/N era più eccitata di prima.
E questo dettaglio saltò subito all'occhio attento di Jungkook.

"Oh, alla mia bambina piace essere sculacciata mh?"

Y/N sentì la sua intimità pulsare e gocciolare per tutto il desiderio represso che aveva accumulato quel giorno; provò a chiudere le cosce per stringerle tra loro ma Jungkook non glielo permise.
Il maschio fu veloce ad inserire il suo ginocchio tra di esse, facendo restare le gambe spalancate.

"Sembri tanto innocente ma sei la più sporca di tutte, vero piccola?" Jungkook sorrise, sentendo i succhi di Y/N bagnare il suo ginocchio nudo.

Un'altra sculacciata risuonò all'interno del bagno, Y/N gemette per quell'intensa sensazione di dolore misto a piacere.

"Rispondi quando ti faccio una domanda!"

"S-sì!"

"Sì cosa?"

"Mi... mi piace essere sculacciata da voi padrone." Y/N pronunciò imbarazzata, sentiva il fuoco bruciarle il viso.

Jungkook sorrise compiaciuto, abbassò il ginocchio e afferrò i fianchi con una presa decisa.

"Piegati." Il corvino ordinò, e non appena Y/N lo fece lui esercitò la stretta sui suoi fianchi per posizionarla a suo piacimento.

"Allargale queste cazzo di gambe, non ho intenzione di ripeterlo una terza volta." Jungkook grugnì quando vide le cosce tremanti di Y/N provare a richiudersi, ma l'ordine severo del suo padrone spinse la fanciulla a spalancare le sue gambe di nuovo.

"Ancora di più." Il maggiore mormorò con voce roca.

Y/N allargò le gambe ancora un altro po', avvertì subito la gonna della sua divisa sollevarsi ma questa volta Jungkook non colpì il suo sedere; egli afferrò gli stessi slip che poco prima aveva portato al naso per bearsi dell'odore dell'eccitazione della sua maid e li abbassò.
La figa e il culo di Y/N così erano completamente esposti, l'imbarazzo della ragazza aumentò a dismisura.

Y/N trattenne il respiro quando percepì un polpastrello giocare con entrambe le sue fessure; Jungkook la stuzzicò, facendo scorrere il dito dal buco del sedere all'apertura della sua intimità fradicia.
La fanciulla sgranò gli occhi, adesso un po' di timore lo provava perché non lo aveva mai preso da dietro.

"Paura che io fotta questo buchetto stretto così forte da romperlo?" Jungkook sogghignò quando vide il corpo di Y/N tremare sotto il suo tocco languido.

Y/N non ribatté; Jungkook si piegò su di lei, la sua erezione coperta solo dall'asciugamano premeva fortemente contro il sedere ancora bruciante della più bassa.
Le mani dai fianchi si spostarono, afferrarono i seni che Jungkook aveva scopato poco prima e li palpò duramente.

"Fai bene ad averne." Sussurrò lui all'orecchio di lei, Y/N si irrigidì.

Ma pochi secondi dopo, Y/N sentì Jungkook muoversi dietro di lei e vide la sua testa spuntare in mezzo alle sue gambe.
Gli occhi della maid si spalancarono, deglutì sentendo la sua gola seccarsi al pensiero di quel che Jungkook le avrebbe fatto a breve.

"Ora non ho tempo per addestrare il tuo culo." Jungkook ammiccò, fece l'occhiolino alla più piccola e la sua testa scomparve sotto la gonna di Y/N.

Un soffio colpì l'intimità bollente della ragazza che mugolò un piccolo ansito.
Arrivò un secondo soffio, Y/N aveva capito che Jungkook in quel momento la volesse solamente stuzzicare.
Al terzo minuscolo spiraglio d'aria calda, Y/N staccò una delle due mani dal bordo del lavandino per premerla sulla bocca, così da poter impedire che risuonassero altri gemiti.

"Ho forse detto che potevi muoverti?"

Y/N sobbalzò allo schiaffo che ricevette nell'interno coscia.
Si chiese come avesse fatto l'uomo a vederla, la sua testa era interamente nascosta sotto la gonna.
Con movimenti tremanti, Y/N riappoggiò la mano sul bordo, stringendo la presa come se in quel momento le sue dita fossero affondate nei capelli color pece del suo padrone.

Il suo respiro si bloccò quando percepì la lingua esperta di Jungkook sulla sua fessura gocciolante; Y/N tentò di trattenere i gemiti il più possibile ma quando la lingua del maschio rivolse particolare attenzione al clitoride, leccandolo, succhiandolo, e stimolandolo con movimenti circolari e lenti, lì la giovane maid non resistette più.

Y/N iniziò a gemere vergognosamente, desiderava tantissimo affondare le mani nei capelli corvini di Jungkook e tirarli ma sapeva di non poter muovere un singolo muscolo.
Jungkook smise stimolare il clitoride e si dedicò nuovamente alla sua figa bisognosa e cocente.
Le mani di lui erano posizionate sul sedere di lei, lo palpava rudemente mentre con la lingua, penetrò l'intimità pulsante della maid.

Oramai i gemiti e i versi più osceni emessi da Y/N erano diventati testimoni dell'atto proibito e peccaminoso che si stava svolgendo in uno dei tanti bagni di villa Jeon.
Il corpo della ragazza era scosso da brividi e percosse, la pelle sembrava prendere fuoco per la sensazione bollente, le gambe sembrarono sul punto di cedere e perdere l'equilibrio.

Jungkook solo con la sua lingua mandò Y/N in estasi, in delirio totale; il corvino sapeva come muoversi, sapeva come roteare il muscolo caldo, come riempire le pareti strette della ragazza, come raggiungere quel punto spugnoso che faceva urlare la sua maid preferita e le faceva raggiungere il piacere estremo.
E Y/N gemeva per la goduria, si sentiva sporca ma allo stesso tempo si sentiva anche così bene, il piacere la stava attraversando ed era ormai vicinissima a raggiungere quel tanto agognato orgasmo.

Le sensazioni che il suo padrone le faceva provare ogni volta erano indescrivibili; la lasciavano sempre senza respiro, confusa perché non capiva più nulla e con il batticuore senza controllo.
La lingua continuò ad abusare del punto sensibile, le dita tornarono a torturare il clitoride eretto; Y/N miagolò, gemette e ansimò come una dannata. Era vicina, sapeva di esserlo.

Gli occhi di Jungkook si restrinsero diventando due mezze lune; continuava a mangiare quella figa deliziosa, certo che la sua bambina sarebbe arrivata a breve.
L'idea di staccarsi e impedirle di raggiungere l'orgasmo lo sfiorò e se fosse stato un giorno qualsiasi Jungkook lo avrebbe fatto.
Ma quello era un giorno speciale e così decise di non fare il bastardo come suo solito.

Le pareti di Y/N si serrarono attorno alla lingua del suo padrone, l'orgasmo che la investì questa volta fu così forte che se non fosse stato per le mani di Jungkook strette sui suoi fianchi, la fanciulla sarebbe caduta sul pavimento.
Y/N schizzò dappertutto, si vergognò del casino che aveva provocato e Jungkook continuò a mangiarla, a gustare i suoi succhi e a dissetarsi di tutto ciò che la sua maid aveva da offrirgli.

"Che casino che hai fatto piccola..." Jungkook mormorò, si leccò le labbra e si rialzò.
Y/N arrossì quando vide il mento di lui luccicante dei suoi liquidi.

"Visto cosa mi hai fatto fare?" Jungkook sospirò, la giovane stanca e ansimante alzò un sopracciglio confusa, non sapeva a cosa il suo padrone si stesse riferendo.

"Lo hai detto tu stessa no?" Jungkook accostò il suo viso a quello di Y/N, le morse il labbro inferiore senza preavviso e la fanciulla gemette per il dolore.

"Ti devo fottere per far sì che tu lavori come si deve." Jungkook sogghignò.

Non avevo detto proprio così.
Y/N pensò, ricordando dentro di sé cosa avesse detto di preciso a Jungkook.
Un lampo di realizzazione la colpì quando comprese che più o meno il senso era quello, e che il suo padrone aveva rigirato le parole pronunciate da lei stessa come più facevano comodo a lui.

Y/N boccheggiò, avrebbe voluto rispondere ma sarebbe stato inutile, il comando ce lo aveva lui.
Lo aveva sempre avuto lui.
L'uomo si voltò, ma prima di uscire dal bagno lanciò un'ultima occhiata alla più bassa, un ghigno arrogante era stampato sul suo viso ancora umido del nettare della sua maid.

"Quando sei pronta riporta il vassoio indietro, d'altronde... ho già fatto colazione."






TANTI AUGURI A JUNGKOOK!
HAPPY JK DAY!

Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un voto e/o un commento.
A domani con il nuovo cap di Hostage, e vi ricordo che sabato 4 arriverà il secondo cap di MAID 2.

Al prossimo aggiornamento.✨

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