𝒮erial 𝒦iller
" baby I'm a sociopath
sweet serial killer
on the warpath
' cause I love you just a
little too much "
𝐈𝐍𝐅𝐎𝐒 & 𝐓𝐖
✯ sherlock holmes x william james moriarty
✯ menzioni di morte
✯ spoilers !! dopo il volume 14 del manga / fine anime
" you can see me drinking
cherry cola sweet
serial killer
i left a love note "
Il sole caldo delle cinque del pomeriggio era luminoso e filtrava dalle finestre del loro appartamento di Brooklyn, facendo risplendere le tazzine da tè appoggiate sul tavolo.
La figura longilinea di William James Moriarty si muoveva lavorando esperta sui fornelli, intenta a preparare il tè.
I capelli biondi leggermente più lunghi del solito – un giorno o l'altro li dovrò tagliare, diceva spesso – risplendevano come di riflesso al sole.
I suoi, che erano sempre stati lunghi, erano raccolti in una coda. Si aggiustò i polsini della camicia, battendo leggermente il piede per terra ritmicamente.
Fu proprio mentre osservava la figura del suo amante, che Sherlock pose la domanda che lo tormentava da un po'.
« Liam, secondo te cosa spinge un'uomo ad uccidere? »
Aveva pensato per molto tempo a come porre la domanda, cercando di non riportare alla luce ferite ed errori passati, ma, purtroppo, per espiare un crimine commesso, bisogna analizzarne le motivazioni per pentirsene ed era quello che lui e Liam dovevano fare.
Udita la domanda la William si fermò, lasciando la teiera con l'acqua bollente sul piano della cucina, mentre si girava lentamente verso il suo compagno.
« In che senso? »
Sherlock sospirò. Sapeva che affrontare un discorso del genere sarebbe stato doloroso e il dolore era una cosa che voleva risparmiare a Liam – letteralmente avrebbe eliminato ogni qualsiasi cosa di quel mondo che lo avrebbe potuto ferire – ma quello era un tarlo che aveva nella testa da un po' ed analizzarlo ed arrivare alla sua conclusione con Liam era la soluzione più ovvia e giusta.
« Nell'unico senso che esiste, Liam »
William riprese la teiera e la mise in infusione.
« Mi stai chiedendo perché ho ucciso delle persone, Sherly? »
Sul volto di Sherlock comparse un cipiglio, facendogli aggrottare le sopracciglia nella solita espressione che assumeva quando qualcuno non lo capiva.
« No, non esattamente. Cioè, cosa spinge un uomo normale, ad uccidere? Non può essere solo per un deficit di empatia, né un passato traumatico o uno scopo. O meglio, può esserlo, certo, ma cosa spinge un uomo normale, con una vita normale a scegliere uno sconosciuto per strada e ammazzarlo? »
William dopo aver versato il tè nella sua tazzina e in quella di Sherlock, si sedette al tavolo, esattamente di fronte a lui, una gamba accavallata sull'altra e una mano sotto il mento, come a reggerlo, mentre rifletteva, l'altra intrecciata con quella di Sherlock.
« Hai ancora le mani fredde» , notò Sherlock
« Tu invece ce le hai sempre calde invece », ribatté e un sorriso leggero comparve sul volto del giovane Moriarty, seguito da un'espressione pensierosa.
Passarono alcuni secondo così, le mani intrecciate e l'aroma del tè in mezzo a loro.
« Non credo di avere una risposta per questo, Sherly. O almeno non al momento. », disse infine William.
Sherlock guardò la sua tazza di tè, mentre ragionava ad alta voce.
« Cioè, se mossi da un'ipotetica malattia mentale più o meno grave non è qualcosa di raro, maperché un uomo uccide un suo simile? Perché uccide? Cosa scatta nella sua mente? Quale pulsione s'impadronisce di lui, ossessionandolo, fino al punto di spingerlo a sopprimere un altro essere umano, un'essere della sua stessa specie? »
L'unico occhio di William James Moriarty lo fissava incuriosito, poi gli angoli della sua bocca si alzarono in un sorriso leggero, quasi divertito.
« Come mai questi pensieri? »
Sherlock sorrise di rimando. Amava vedere Liam sorridere così tanto che ormai sorrideva automaticamente anche lui a quella vista.
« Oggi con Billy abbiamo risolto un caso di omicidio, dove l'assassino era un uomo normale, d'età media con moglie e due figli, e che apparentemente non aveva motivi per uccidere. Alla fine si è suicidato. »
Un'ombra attraversò gli occhi di Liam, che abbassò lo sguardo sul tavolo.
Sherlock gli strinse di più la mano.
« Stai pensando a Hope? »
Spostò velocemente lo sguardo su di lui, colto il flagrante. Un'espressione triste si dipinse sul suo viso
« Il caso di Hope è ben diverso, Sherly. Lui non aveva nulla da perdere e sarebbe morto comunque. Voleva dare alla sua vita uno scopo finale prima della sua dipartita. »
Una pausa, un sorso di tè mandato giù.
« Era una brava persona. »
« L'unica volta che l'ho visto, stava cercando di incastrarmi in un caso di omicidio secondo le tue direttive. Ma sono contento che l'abbia fatto, sai? Sono convinto che se non ti avessi notato sul Noahtic non saremmo qui ora. E nonostante tutto, sono felice di esserci »
Una lacrima scese lungo la guancia di William
« Anche io sono felice di essere qui, Sherlock. »
★
Quando ripresero l'argomento, erano passati un paio di giorni, Sherlock era appena tornato da una missione con Billy ed era andato a farsi un bagno, mentre Liam lo aspettava sul divano con un libro in mano.
« Dopo questo bagno mi sento rinato, ci voleva proprio! » disse Sherlock uscendo dal bagno vestito, con i capelli lunghi bagnati e un asciugamano nella mano. Raggiunse William sul divano, sedendosi di fianco a lui.
Mentre si frizionava i capelli, Liam parlò.
« Stavo pensando alla domanda che mi hai fatto qualche giorno fa, quella sul bisogno di un uomo di ucciderne un altro »
Sherlock lo guardò sorpreso
« Davvero? »
Liam annuì.
« Pensavo che potesse essere una specie di istinto », disse fissando Sherlock negli occhi.
« Un istinto? »
« So che sembra strano, all'inizio lo era anche per me, ma andando avanti nel mio ragionamento ha iniziato ad avere senso. »
« Ti ascolto »
« Noi viviamo in una società dove l'uomo deve stare in certi standard, e questo provoca pressione, no? »
« Non posso confermare perché non ho mai cercato di stare in questi standard, ma Mycroft faceva di tutto per farsi accettare dalla nobiltà inglese. Quindi credo di si. »
« Tu sei un caso a parte, Sherly. », William sorrise.
« Può darsi » Sherlock sorrise di rimando.
« Comunque, rientrare in questi standard provoca pressione, molta pressione. E se da questa pressione scaturisse in un istinto omicida? »
Sherlock lo guardò stupito.
« Pensi che sia per questo? »
« È una mia ipotesi. Può anche essere sbagliata. »
Sherlock gli prese la mano, avvicinandosi di più a William, facendo unire le loro spalle.
« È un'ipotesi valida »
Liam sorrise
« Pensavo anche ad un altro motivo: se l'uomo in questione fosse curioso? »
Sherlock lo guardò confuso.
« Curioso? »
Liam annuì.
« Si, curioso di come si uccide, della sensazione che si prova quando si fa, di come la vita scivola via da un altro essere. Infondo la curiosità è umana. Credo che però questo converga nelle malattie mentali. »
Sherlock chiuse gli occhi, appoggiando la testa contro quella di Liam.
« Sei stanco? »
« Molto »
« Allora andiamo a letto, ti va? »
Sherlock mugugnò d'assenso.
« Allora andiamo »
Liam sorrise, aiutandolo ad alzarsi dal divano ed incamminarsi verso la loro stanza da letto.
Sdraiati sul letto, sotto le coperte e con i corpi vicini, Sherlock sussurrò all'orecchio dell'amante.
« Ti amo Liam. »
« Anche io, Sherly. »
heyoo!! indovinate chi si è svegliata una mattina con crisi esistenziali e ha fatto risolvere i suoi dubbi alle menti più geniali mai esistite ?? io !!
no a parte gli scherzi uhg questo manga / anime è troppo poco conoscouto e la sherliam troppo underrated quindi eccomi qua con una raccolta di one shots sulla sherliam!!! ( se non avete visto / letto moriarty the patriot CORRETE A FARLO anche perché merita un sacco </3 )
tanti bacini e cuoricini a -D33R- che mi ha revisionato la ff e mi hanno fatto da beta reader mwah ily
spero vi sia piaciuta e niente basta sparisco nel mio angoletto baci baci bbys<33
- kelly
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