Poteva essere una giornata normale per Jules: mattinata in studio, pranzo d'asporto e pomeriggio a registrare qualcosa di nuovo. Invece si ritrovò in un camerino con tre ragazze diverse a farle capelli e parrucco così da essere perfetta per l'intervista in programma.
La sua manager Kathy sul divanetto affianco a lei con il telefonino in mano impegnata a scrivere gli appuntamenti sull'agenda.
Con l'avvento del nuovo album musicale, Jules era super impegnata con interviste, organizzazione di un tour imminente, allenamento vocale e feste ovunque. O cantava, o parlava e quando poteva esserci un momento di respiro, beveva. Non riusciva a svuotare la mente in quel periodo. Eppure sotto quella stanchezza era felice che il nuovo album stesse andando così bene.
"Cinque minuti e iniziamo" Un ragazzo con un auricolare sbucò dalla porta avvisando dell'inizio delle riprese. Non aspettò neanche la risposta di Jules che uscì subito dalla stanza.
Kathy si alzò alle parole del ragazzo e fece segno con le mani alle make-up artist e parrucchiere di uscire come se fossero delle mosche. Poi si girò verso Jules per incoraggiarla.
"Ce la farai! So che le interviste non ti piacciono tanto ma queste saranno esclusivamente sull'album quindi non andranno oltre la tua privacy. Hai letto la scaletta vero?" Jules annuisce. Era grata di avere una manager così comprensiva, responsabile e con uno spirito da madre. Ad ogni problema, Kathy correva da Jules senza pensarci due volte disposta a prendersi cura di lei.
Dopo qualche minuto da sola nel camerino per rileggere le presunte domande dell'intervista, Joules si diresse verso il set. Sentiva già il regista urlare dall'altra parte: "Tutti pronti! Ognuno al proprio posto!"
Finché non ci fu un silenzio quasi assordante. Sembravano tutti morti. L'unico che parlava ancora era il regista dando il via alle riprese e da lì il trambusto ricominciò.
Fortunatamente le domande erano semplici e riguardavano per lo più l'album. Esattamente come Kathy aveva previsto.
Dopo la mattinata a registrare il programma che sarebbe poi stato trasmesso la sera stessa, Joules e Kathy decisero di fermarsi per strada a pranzo.
Era un piccolo locale ben ordinato. Kathy ordinò un insalata greca e Joules un Hamburger con patatine.
"Non dovresti mangiare così tanto" Avvisò Kathy ricevendo un alzata di spalle da Joules. La manager rise un poco cosciente che il tipo di dieta della cantante non sarebbe mai cambiata.
"Finiamo di mangiare e poi si torna in studio" Joules annuì di nuovo mettendo in bocca una patatina. Si guardò attorno curiosa delle persone sedute agli altri tavoli finché i suoi occhi non si fermarono sulla tv. La voce di Kathy era ormai diventato un rumore di sottofondo, e lei se ne accorse.
"Cosa stai guardando?" Joules non rispose e Kathy si girò per vedere cosa stesse incuriosendo così tanto la ragazza.
La tv stava trasmettendo un'intervista della band Tokio Hotel.
"Ti piacciono?" Chiese Kathy. Joules si concentrò sulla domanda e l'imbarazzo prese il sopravvento.
"N-No! Insomma, sono bravi. Ero solo curiosa. Niente di che..." Una risatina uscì dalle sue labbra sperando di sdrammatizzare la situazione. Sperava che l'argomento non venisse più preso in considerazione. Ma si sbagliava.
"Posso farteli conoscere" Kathy alzò le sopracciglia un paio di volte per far intendere che poteva succedere qualcosa di straordinario. Joules invece voleva il contrario.
"No, grazie. Non disturbarti"
Continuarono a mangiare e Joules non distoglieva lo sguardo dalla tv. Kathy provava a farla distrarre ma la ragazza pareva in trans.

Sembrava che vedere quei quattro ragazzi in tv avesse cancellato totalmente l'umore di Joules.
Tutto il viaggio di ritorno verso lo studio lo passarono in silenzio: Kathy provava a parlare e dire qualche battuta per farla ridere ma nessuna reazione usciva da Joules. Era così cotta di loro? Sapeva che stava mentendo al locale ma non credeva che potesse rovinarle la giornata così in fretta. Kathy sperava di poter risolvere la cosa.
La manager spense la macchina appena arrivarono a destinazione.
Joules ancora ammutolita entrò nel palazzo altissimo in cui era situato lo studio di registrazione. Kathy la seguì finché il telefono non squillò. La manager fece segno alla ragazza di andare avanti senza di lei e che sarebbe arrivata in un attimo.
"Sono Kathy Holmes, chi parla?"
La voce metallica dall'altra parte della linea era sconosciuta ma molto professionale. Quindi si sentiva sicura di mandare avanti la conversazione.
"Si terrà una festa questa sera da Vince e ci chiedevamo se Joules fosse disponibile"
"Si! Assolutamente! Vorrei solo chiederle una cosa..."