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5. ❲ 𝙱𝚁𝙸𝚅𝙸𝙳𝙾 ❳
"Terra chiama Eleanore" sussurrò la prima voce durante la mia fase del dormiveglia.
"Perché non si sveglia?" domandò una seconda.
"È morta?" chiese l'ultimo idiota.
"No Conrad, per tua sfortuna sono ancora viva" dissi ancora con gli occhi chiusi.
"Mh peccato" rispose per poi ricevere un cuscino addosso, da parte mia.
"Sono le sei del mattino, mi spiegate cosa cavolo volete?" mi misi a sedere e mi stropicciai gli occhi cercando di recuperare la vista.
"Innanzi tutto abbassa la voce, Belly dorme e non deve svegliarsi" mi informò Steven facendo segno con la mano che se nel caso la sorella si fosse svegliata mi avrebbe sgozzato.
"Beata lei che può dormire" sbadigliai.
"Insomma, vuoi aiutarci a preparare la fatidica colazione per il compleanno di Belly?" mi propose Jeremiah.
"Cosa?! È oggi il suo compleanno? Perché non ne sapevo niente e lo sto scoprendo solo adesso che è la fottuta mattina del suo fottuto compleanno?" balzai in piedi guardandoli uno ad uno con occhi sbarrati.
"Sempre così poco femminile al mattino?" ridacchio Conrad ricevendo un'occhiataccia da parte mia.
"Uscite da qui, mi preparo e vi raggiungo" letteralmente li cacciai dalla mia stanza.
"Non metterci troppo" Jer prima di uscire mi diede un bacio sulla fronte.
Era passato un bel po' di tempo dal mio arrivo a Cousins Beach.
Avevo imparato a conoscere tutti, o meglio quasi; ad ogni modo mi sentivo bene, a casa, avevamo stretto tutti un'amicizia speciale, soprattutto con Belly e con Jer che mi trattava come se fossi sua sorella minore.
Il mio rapporto con Conrad invece era statico, non prevedeva margine di miglioramento, semmai andava a peggiorare. Si alternavano volte in cui potevamo parlare civilmente alle altre in cui era meglio tenerci in stanze diverse.
D'altro canto, quest'esperienza mi stava davvero piacendo un mondo, non capivo perché non ci avessi pensato prima.
L'unica cosa negativa è che non avevo tempo di chiamare casa, con tutte le cose che avevamo da fare durante la giornata.
Tipo il giorno del compleanno di Belly, mi ritrovavo senza regalo e senza nulla.
Finito di preparami scesi al piano di sotto cercando di fare il meno rumore possibile.
In cucina erano tutti all'opera, chi gonfiava i palloncini, chi preparava i pancakes e così via. Anche Susannah e Lauren erano presenti.
"Buondì" salutai
"Secondo voi se uscissi adesso farei in tempo a comprare un regalo alla bella addormentata al piano di sopra?"
"Non credo. Tranquilla puoi andare dopo e darglielo stasera alla cena" mi consigliò Lauren.
"Esatto, credo tu non conosca ancora bene le strade quindi può accompagnarti Conrad" aggiunse Susannah. Certamente, non vedevo l'ora.
"Non può farlo qualcun altro?"
"Jeremiah deve andare con Belly alla fermata del bus perché oggi arriverà Taylor e Steven ha un impegno con Shayla"
"Dai non fare tante storie, ti accompagno io" intervenne Conrad. Sbuffai e tornai a gonfiare palloncini.
Dopo qualche minuto ad aspettare fece il suo ingesso in cucina la protagonista di quella giornata.
"Ecco la festeggiata che compare come una visione vestita di fiori! Buon compleanno" la abbracciò Susannah.
"Auguri per i tuoi sedici anni" seguì Jeremiah stringendola a se.
"La piccola Belly si sta facendo vecchia, buon compleanno" dal lato opposto della cucina Steven fece i suoi auguri alla sorella mangiucchiando una striscia di bacon.
"Buon compleanno tesoro" la madre la abbracciò.
"Tantissimi auguri fiorellino del mio cuore" mi avvicinai a lei a braccia aperte, ci stringemmo e mi ringraziò.
"Auguri Belly" Conrad le scompigliò i capelli. L'apice del contatto con le persone che poteva raggiungere era quello di toccare i capelli.
"I tuoi pancake sono pronti" Lauren richiamò l'attenzione della festeggiata. Quei pancake a forma di topolino erano davvero graziosi.
"In realtà non ho molta fame..." borbottò Belly.
"Beh allora apriamo i regali?" chiese Susannah e tutti acconsentimmo.
Ci spostammo nella zona salotto e ci accomodammo tutti di fronte alla ragazza.
Iniziò aprendo il regalo della madre, poi quello di Susannah e successivamente prima quello di Jeremiah, Steven e infine Conrad.
"Il mio regalo dato che è troppo favoloso lo riceverai stasera alla cena" la avvisai per poi lanciarmi su di lei che mi prese al volo.
"Tranquilla non importa se mi rompi un osso il giorno del mio sedicesimo compleanno" rise abbracciandomi. Ricambiai la stretta.
"Belly facciamo una lezione di guida prima di andare a prendere Taylor?" domandò Jeremiah.
"Certo" rispose la ragazza.
Mi alzai facendo si che potesse alzarsi anche lei ed uscire con Jer.
"Andiamo?" mi chiese Conrad una volta finito di riordinare.
"Arrivo, aspettami in macchina" lo avvertii dato che avevo dimenticato il cellulare e portafoglio al piano di sopra.
"Non farmi attendere che ti lascio a piedi" gridò mentre io mi precipitavo verso le scale.
"Non sarebbe male!" urlai in risposta dal piano di sopra.
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"Quindi verrà anche Nicole?" cercai di fare conversazione.
"Sì, stiamo andando a prenderla a casa sua adesso" rispose Conrad tenendo gli occhi sulla strada e le mani sul volante.
"D'accordo, è simpatica" continuai.
"Mh" annuì.
"Anche molto carina"
"Puoi smetterla di parlare? Ho mal di testa e mi dai fastidio" mi interruppe. Sbuffai e girai la testa guardando fuori dal finestrino.
Arrivammo a casa di Nicole, la quale era già fuori dall'abitazione ad aspettarci.
"Buongiorno" ci salutò sorridente.
"Hey dove vai aspetta" slacciai la cintura sotto lo sguardo curioso di Conrad, scesi dall'auto e feci entrare Nicole al mio posto. Io presi posto nei sedili posteriori.
"Sapete, non vorrei essere d'intralcio alla coppia" feci l'occhiolino alla ragazza, essendo a conoscenza del suo interesse verso il nostro autista di quel giorno.
Arrivammo, parcheggiammo e iniziò la ricerca per il regalo di Belly.
"Questo?" chiese Nicole mostrandomi un braccialetto in argento.
Ci trovavamo in una gioielleria; era già il quarto negozio. Sperai con tutto il mio cuore di trovare qualcosa di carino.
"Orrendo con quella sottospecie di ciondolo ad orso" risposi storcendo il naso.
"Ma è un alpaca!" mi corresse la bruna.
"Quel che è" scossi il capo osservando gli altri gioielli. Sentii Conrad ridere
"Mio Dio allora riesce a non essere arrabbiato ogni tanto" bisbigliai con fare sconvolto.
"Sono pieno di sorprese, hai visto?" disse con tono di voce basso, passandomi accanto e raggiungendo Nicole.
Ed eccolo di nuovo, il brivido che percepivo ogni volta che si avvicinava più del normale. Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il respiro.
Quando ci riuscii tornai alla ricerca.
Osservai il reparto dei gioielli con cristalli e trovai una coppia di orecchini a cerchio con dei pendenti in quarzo rosa.
"Ho trovato il regalo perfetto" avvisai i due ragazzi che vennero subito nella mia direzione. Nicole disse che erano davvero strepitosi e non potei che assecondarla.
Pagai facendo impacchettare la coppia di orecchini; quando uscimmo mi incantai guardando nella vetrina un ciondolo che prima non avevo notato: era rigorosamente in argento con un punto luce verde, supposi fosse smeraldo, a forma di mezza luna. La mia teoria venne confermata quando lèssi il cartellino con le proprietà del cristallo.
"Ti sbrighi?" mi richiamò Conrad. Mi girai verso di lui e lo guardai in malo modo; lo superai e raggiunsi Nicole che era entrata in un negozio di abbigliamento.
"Questo ti starebbe divinamente! Non trovi Conrad?" mi mostrò un tubino azzurro mono spalla, abbastanza corto. Il ragazzo non rispose alla domanda ma si limitò a girarsi nella posizione opposta.
"Non è il mio genere. Credo invece starebbe bene a te, perché non lo provi?" la incitai a provare l'abito e così fece andando verso il camerino.
Restammo io e il ragazzo ad aspettare.
"Conrad" lo chiamai restando con lo sguardo verso il camerino.
"Che c'è"
"Lei ti piace?" domandai inclinando il capo.
"Cosa?" con la coda dell'occhio notai che si girò nella mia direzione.
"Hai sentito bene. Lei è interessata, ma tu?"
"Perché ti importa?"
"Quando imparerai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda il mondo sarà un posto migliore" sospirai.
"Non lo so" disse dopo un minuto di silenzio. Corrucciai la fronte
"Non so se mi piaccia o meno. Credo sia più un no che un sì, onestamente. Non voglio assolutamente che si illuda"
"Stai scherzando spero" mi girai ed incontrai il suo sguardo
"Non vuoi illuderla ed è esattamente ciò che stai facendo" parlai e lui schiuse le labbra rosee per dire qualcosa.
"No ragazzi, era osceno e mi stava da schifo, andiamo via" ci interruppe bruscamente Nicole, posò il vestito ed uscì fuori dal negozio, con noi che la seguimmo a ruota.
Tornammo alla macchina e accompagnammo la ragazza a casa sua.
"Stasera vi aspetto alla festa, d'accordo? Ci conto! E portate anche gli altri" disse una volta arrivati fuori la sua abitazione. Scese dall'auto e si incamminò verso l'ingresso.
Io restai nei sedili posteriori, non volevo tornare di fianco al ragazzo.
Raggiungemmo casa di Conrad in poco tempo, corsi subito al piano di sopra nascondendo il regalo per evitare che Belly lo scoprisse prima del tempo.
Dopo un po' qualcuno bussò alla porta.
"Entra pure chiunque tu sia"
"Sono tutti giù in piscina. Io adesso scendo, vuoi unirti a noi?" mi domandò Conrad. Restai sorpresa per il modo gentile che aveva usato.
"Certo, arrivo" sorrisi. Lui accennò un sorriso e uscì chiudendo la porta.
Mi spogliai ed indossai il bikini, scesi poi giù e subito mi tuffai in piscina.
Strinsi amicizia con Taylor velocemente, sembrava una tipa apposto.
Decidemmo di fare la lotta in acqua:
eravamo in sei, tre ragazze e tre ragazzi;
Taylor salì sulle spalle di Steven, Belly su quelle di Jeremiah e io dovetti salire su quelle di Conrad. La solita fortuna.
"Prova a farmi perdere e giuro che ti ammazzo" lo minacciai prima di salire in posizione. Lui ridacchiò ed io non potei che sorridere.
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🌙
beh cosa ne pensate di questo capitolo?
perché Conrad si comporta
così secondo voi?
nel caso il capitolo vi sia piaciuto, come sempre, vi invito a lasciare una stellinaシ
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