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4. ❲ 𝙾𝙲𝙴𝙰𝙽 𝙱𝙻𝚄𝙴 𝙴𝚈𝙴𝚂 ❳

Ci trovavamo all'evento di Lauren e del suo libro. Essendo un'amante dei libri decisi di iniziare a leggerlo mentre ero lì, dato che mi stavo annoiando.
Nel frattempo Steven reggeva con le mani la torre di babele che stava costruendo Jeremiah; Conrad beveva alcol come se fosse acqua santa ed io... beh io non facevo nulla in effetti se non osservarmi ripetutamente in un piccolo specchio presente in quel posto: ci tenevo ad apparire bella agli occhi di tutti ma in quel momento avevo i capelli in disordine e delle occhiaie scure e giganti, un vero disastro. Per poi non parlare delle migliaia di lentiggini presenti sul mio volto, le detestavo.

Mi accomodai sul divano mettendo le cuffie nelle orecchie e aprii il libro.

Finito il secondo capitolo, stavo iniziando ad appassionarmi e la canzone che era partita si intonava perfettamente col momento della narrazione, però, ovviamente la pace durò poco.

"Se qualcun altro prova ad interrompermi di nuovo mentre ascolto la musica posso assicurarv- che diavolo vuoi?" sbuffai trovandomi davanti Conrad col mio cellulare e le mie cuffie nelle orecchie.
"Oh andiamo mi prendi in giro" mi alzai posando il libro sul divanetto e ripresi ciò che era mio.

"Mi hai staccato un orecchio!" si lamentò poggiando la mano sulla zona dolorante.

"La prossima cosa che ti staccherò sarà la testa se non smetti di infastidirmi, chiaro?" cercai di essere convincete.
La sua risata mi fece capire il contrario.

Stavo per aggiungere altro ma Jeremiah e Steven ci raggiunsero.

"Non so voi ma mi sto annoiando" disse uno dei due. Non capii chi, ero troppo impegnata ad eliminare tutte le schermate del cellulare aperte da Conrad.

"Andiamo al drive-in" propose qualcuno.

"Assolutamente no! Pazzi" intervenni scrutandoli uno ad uno.
In quel posto c'erano Belly e Cam Cameron (soprannome affibbiatogli da Jeremiah la sera prima); non potevo fargli rovinare il primo appuntamento.

"Invece sì. Andiamo al drive-in" mi contraddisse Conrad, lanciando le chiavi della macchina a Steven. Alzai gli occhi al cielo.

"Non lascerò che voi tre scimpanzé roviniate il primo appuntamento di Belly. Andiamo da qualche altra parte..." pensai un posto lontano dalla location amorosa della mia amica
"Direi di tornarcene proprio a casa e di cucinare una bella torta" proposi facendo spallucce.

I tre moschettieri si guardarono e non sembravano convinti della mia proposta ma alla fine stranamente accettarono.

"Però voglio una cherry cola del drive-in. Ci fermeremo prima lì" disse Steven e lo guardai in modo cagnesco.

"Ti prego generalessa" fece il labbruccio.

"Scenderò io dall'auto mentre voi aspetterete a quattrocento ottanta metri di distanza dalla macchina di Cameron. Chiaro?" chiusi gli occhi in due fessure.

"Ai suoi ordini capitano" Jer mi superò scompigliandomi un po' i capelli. A seguirlo poi ci fu Steven e infine Conrad che sbuffava sonoramente.

Entrammo in auto e ci dirigemmo verso la destinazione. Parcheggiarono fortunatamente a dovuta distanza dall'auto del quasi-ragazzo di Belly;
scesi infine dall'autovettura per andare a prendere la bibita richiesta da Steven.
Prelevai il prodotto e pagai.

Mentre percorrevo la strada del ritorno incontrai una persona molto simile alla descrizione di Cam Cameron.

"Sei Cameron?" domandai alla svelta indicandolo.

"Sì?"

"Che ci fai qui? Non dovresti essere in auto a sbaciucchiarti con Belly?" domandai ovvia.

"Ci hanno interrotti" alzò gli occhi al cielo.
Lo sapevo.

Senza neanche salutarlo mi diressi alla sua auto dove trovai la mia amica fuori dal veicolo che imprecava verso i tre stupidi ragazzini nella macchina di fianco alla sua.

"Mi state prendendo in giro?! Non mi fiderò mai più di voi" buttai la bibita nel cestino.

"Hey la mia cherry cola!"

"Zitto Steven" feci gesto con le mani. Passai poi a Belly.
"Ci ho provato a tenerli lontani da qui" mi sorrise sconfitta.

Entrai in auto sbattendo rumorosamente la portiera.

"Parti Steven, coraggio" lo incitai e finalmente mi diede ascolto, lamentandosi della bibita che ormai non c'era più.

"Ci pensavate due volte prima di fare gli stronzi" li rimproverai.

"Sei proprio bellina quando ti arrabbi" Jeremiah dal sedile passeggero si girò verso di me mandandomi un bacino che ricambiai solo dopo avergli sferrato un'occhiata omicida.

"Che schifo" commentò Conrad che si trovava nel posto accanto al mio. Lo guardai cercando di capire quale fosse il suo cavolo di problema nei miei confronti.

Una volta arrivati a casa, diciamo che li perdonai per il loro stupido atteggiamento, e decidemmo di fare un bagno in piscina tutti insieme. Indossammo i costumi e ci fiondammo in acqua.

"Mettiamo un po' di musica?" domandò Jeremiah prima di fare un tuffo.

"Metto io!" uscii in fretta dall'acqua prendendo il mio cellulare e facendo partire a tutto volume Gorgeous di Taylor Swift, iniziando a cantarla a squarciagola.

La piscina diventò una mini discoteca:
Jeremiah mi prese in spalla cominciando a girare su se stesso facendomi perdere il senso dello spazio e del tempo. Concluse la sua esibizione lanciandomi come un sacco di patate, in acqua.

Quando partì il ritornello risalii in superficie e mi trovai davanti Conrad che era immerso a mezzo busto in acqua, poggiato con le braccia sul bordo della vasca. Ci trovammo a guardarci negli occhi e onestamente non sapevo bene come ero finita in quella situazione, il giro del terrore sulle spalle di Jer aveva fatto effetto.
Sapevo solo che in quel momento avevo di fronte colui che mi odiava senza sapere neanche il mio cognome e ciò mi rendeva comunque nervosa; il suo sguardo addosso mi rendeva strana, suscitava in me sensazioni nuove. Negative o positive, non capivo.

Terminò la canzone e il chiasso provocato da Jeremiah e Steven portò all'interruzione del momento, occhi azzurri che guardano altri occhi azzurri, mio e di Conrad.

Sospirai ed uscii dalla piscina avvolgendomi l'asciugamano attorno al corpo.

"Dove vai?" chiese Steven.

"A mangiare qualcosa, ho fame. Voi continuate pure e se volete usate ancora il mio cellulare per ascoltare la musica tanto tra poco tornerò di nuovo" dissi entrando in casa. Avevo voglia di latte e cereali, così preparai l'occorrente e mangiai mentre sfogliavo le pagine di una rivista che si trovava sull'isola della cucina.

Una volta finito, sistemai tutto e andai verso il lavandino per lavare la ciotola e il cucchiaio che avevo utilizzato.

"Ocean blue eyes, looking in mine, i feel like i might sink and drown and die" alle mie spalle qualcuno canticchiò la canzone che stavamo ascoltando precedentemente.
"You're so gorgeous" continuò.

"Tu non sembri tipo da Taylor Swift" commentai mettendo nel lavello la ciotola sporca.

"Sembra un'accurata descrizione di me, non trovi?" ignorò la mia osservazione; non capivo dove volesse andare a parare, cercai comunque di non rispondere alle provocazioni di Conrad e continuai a dargli le spalle lavando le cose di cui avevo usufruito.

"Puoi dirlo che pensi a me mentre la ascolti" mi raggiunse e sussurrò la frase  all'orecchio. Alzai il capo, sorpresa dal gesto e dalla frase in se. Un brivido mi percorse la spina dorsale.

"Magari penso agli ocean blue eyes di tuo fratello, non potrai saperlo" borbottai girandomi e trovandomi ad un palmo dal suo viso.

"Non ci credi nemmeno tu" ghignò sostenendo il mio sguardo.

"Non sei il centro dell'universo, lo sai?" corrucciai le sopracciglia.

"Neanche tu, quindi puoi smetterla di passare ore e ore a guardarti allo specchio quando sei fuori o prima di uscire di casa" disse con una semplicità che faceva raggelare il sangue.

"Mio dio Conrad, cresci, ti prego" risposi con una faccia disgustata. Lo allontanai poggiando le mani sul suo addome per farmi spazio, così da riuscire a passare.

"Aspetta" mi prese per il polso costringendomi a fermarmi.

"Non. toccarmi" chiarii interrompendo quel contatto e allontanandomi il più possibile tornando fuori dagli altri.

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heheh oggi due capitoli
per ringraziarvi delle 1k letture
in quasi due giorni♡︎
vi ringrazio davvero tantissimo!<3