
iii.
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3. ❲ 𝙼𝙸𝚂𝚃𝙴𝚁 𝚂𝙸𝙼𝙿𝙰𝚃𝙸𝙰 ❳
"Susannah comunque vuole fare un ritratto a ciascuno di voi. Non ve ne fa uno da quando eravate piccoli" annunciò Lauren mentre pigiava le dita sui tasti del suo laptop.
Eravamo quasi tutti in cucina per fare colazione.
Ciò provocò non poche lamentele da parte di Steven e Jeremiah.
Li maledissi mentalmente, avevo un mal di testa esagerato e il caos che provocavano di certo non aiutava.
"Ne farò parte anche io?" domandai addentando il pancake gentilmente preparato da Jer.
"Certamente" sorrise la donna.
"Perfetto, ci sto" mi sfregai le mani.
Le lamentele da parte dei due ragazzi non cessarono, a differenza di Conrad che non fiatava ma si trovava stravaccato sul divano con una mano sulla fronte.
"Dovete solo stare seduti, non mi sembra che Conrad si stia lamentando" continuò Lauren.
"Conrad si lamenterà quando tornerà cosciente" rispose Jeremiah portandogli un frullato dal colore verdastro.
"Ele vuoi un po' del mio speciale frullato?"
"No, senza offesa ma sembra un centrifugato di foglie di pino ed erbetta sintetica" rifiutai la sua richiesta. Fece il finto offeso.
"Che fine ha fatto Belly?" chiese Lauren ad un certo punto.
"Non ne ho idea" risposi e nello stesso momento fece il suo ingresso la ragazza che era scomparsa quella mattina.
"Hey dove eri finita? È un livido questo?" sua madre iniziò con l'interrogatorio.
"Niente di grave, sono andata a sbattere" rispose la ragazza mentendo su quanto accaduto alla festa la sera precedente.
Continuarono tutti a chiacchierare, eccetto Conrad che si fingeva morto sul divano, finché poi non arrivò Susanna ad informarci che io e Belly eravamo ufficialmente delle debuttanti.
Trascorremmo infatti svariate ore a fare compere per il ballo,
seduta-shopping tra donne insomma.
Comprammo vestitini semplici e a modo per i vari eventi ed infine provammo anche i vestiti per l'importante serata.
Ci fu anche una breve discussione tra me e Susannah; il movente? Perché voleva pagare anche per me. Non ero d'accordo, i miei genitori mi avevano dato abbastanza soldi per sopravvivere un anno invece che soli tre mesi.
Alla fine decidemmo di fare cinquanta e cinquanta.
L'unica cosa che pagò per intero fu un cappello orrendo viola. Brr i brividi solo al pensiero di indossare quell'affare.
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"Pronta ad entrare?" domandai a Belly che si trovava al mio fianco. Eravamo in piedi all'esterno dell'edificio mastodontico dove si sarebbe tenuto il the delle debuttanti.
"Certo" e iniziammo a dirigerci verso l'interno.
Poi incontrammo Jeremiah in tenuta da bagnino che portava delle asciugamani.
Ah: tenuta da bagnino si intende torso nudo e costume. Non male comunque.
"Guarda chi si vede!" ci salutò entusiasta.
"Dì la verità, ti sembro ridicola?" Belly roteò su se stessa per far vedere il suo abbigliamento.
"Nah... no. Stai bene" borbottò. Spostò poi l'attenzione su di me.
"Anche tu sei perfetta" mi fece l'occhiolino. Mi cadde la mascella per terra per le assurdità che stava dicendo.
"Questa roba indefinita sulla mia testa di sembra perfetta?!" indicai l'osceno cappello viola che si trovava sul mio capo. Purtroppo Susanna aveva insistito esaltando la bellezza di quell'ammasso violaceo di lino e cotone.
"Che ne dite se vi accompagnassi?" propose il ragazzo, dato il vero gentleman quale era. Acconsentimmo e ci avviammo, non prima che però Jer posasse le asciugamani che teneva in braccio a mo di bambino.
Senza intoppi, riuscimmo ad arrivare, nella sala interessata:
pareti, pilastri, tende... tutto bianco. I tavoli rotondi erano contornati da ragazze tutte vestite eleganti e con cappelli, a mio parere, stravaganti.
"Jeremiah"
"Paige" abbassò il capo, stile saluto verso la donna che lo aveva chiamato.
"Dove è la maglietta?"
"È sempre un piacere" le baciò la mano schivando la domanda.
"Queste sono Belly e Eleanore, le giovani donne di cui ti avrà parlato mia madre" continuò presentandoci.
"Sono in ritardo" precisò la donna.
"Oh... ci dispiace" balbettò la mia amica.
"Siete al tavolo due" ci informò.
Ci incamminammo verso il nostro tavolo non prima di aver assistito ad un Jeremiah selvatico che rubava un panino del primo tavolo.
"Oh santo cielo" sussurrò Belly.
"Che succede?" bisbigliai.
"Quella al tavolo è la ragazza che ieri ha baciato Conrad al falò e l'altra quella con cui era Steven" continuammo a sussurrare mentre camminavamo lentamente verso la nostra condanna a morte.
"Odio la mia vita" mi lasciai scappare.
Salutammo le ragazze del nostro tavolo e ci accomodammo. Volarono varie occhiate da parte della ragazza con cui era Conrad la sera prima.
"Onestamente adoro il tuo cappello, è stupendo" la ragazza con cui era Steven, invece, si rivolse a me.
"Stupendamente fuori moda, vorrai dire" ridacchiammo.
Passò del tempo e le ragazze si rivelarono discretamente simpatiche; la mia preferita era decisamente Shayla.
Belly ed io ci presentammo e regalammo qualche informazione sulla nostra vita.
"Dunque, Inghilterra huh?" Nicole portò l'attenzione su di me.
"Eh già..." risposi mordendo un dolcetto.
"I tuoi capelli sono naturali?" domandò una bionda, credo si chiamasse Gigi.
"Esattamente. Mai fatta nemmeno una tinta, tutta madre natura" lisciai con la mano la mia folta chioma pavoneggiandomi ironicamente, provocando una risata generale.
Parlammo poi della cotta che aveva Gigi per Jeremiah e sul fatto che c'era attrazione fra Shayla e Steven.
"Io tifo per voi ragazzi. Aspettate che mi venga in mente un soprannome per la vostra coppia e sarà la fine" avvisai la mora con cappello rosso che in risposta rise imbarazzata
"Già ci sto pensando" misi le mani sulle tempie
"Stayla o magari-"
"Debuttanti?" la donna che prima stava parlando con Jeremiah richiamò la nostra attenzione interrompendo la creazione del nome per la coppia.
"Ci sono un paio di punti che vorrei rivedere con voi, abbiamo alte aspettative per questa stagione.
Questa tradizione è un riconoscimento formale dal passaggio dell'adolescenza all'età adulta: una termina e l'altra inizia. Debuttanti, ad ogni tavolo ci sarà una sorella maggiore che vi guiderà per questa stagione, per favore, presentatevi" dopo questo lungo discorso si congedò.
"Hey sorelline" ci guardò Nicole. Perfetto, la sorellona era lei.
Ci rassicurò assicurandoci puro divertimento per quell'esperienza.
"Non dovete essere nervose anzi-" cercò di finire il suo discorso ma la interruppi vedendo Isabel alzarsi e correre fuori dalla stanza.
"Belly dove vai?!" la richiamai.
"Perché fa così?" domandò una ragazza cui il nome era troppo difficile da ricordare.
"Ah beh, vorrei saperlo" sorseggiai un po' d'acqua poggiandomi col busto allo schienale della sedia.
☾
"Quindi stasera uscirete insieme?" domandai esaltata.
"Hai capito bene" Belly continuava ad applicare del lucida labbra.
"Quindi lui ti piace?" provai ad entrare nei dettagli.
Alla fine scoprii che quando si era improvvisamente alzata ed era corsa fuori dalla sala, era perché aveva visto Cam Cameron.
"Ho sempre avuto una cotta per Conrad, quest'anno però non lo so. Sono confusa... non so se mi piaccia Cam" cavolo che confessione.
"Cotta per Conrad? Quel Conrad Fisher? D'accordo, ammetto il fatto che sia tremendamente affascinante, ma davvero? Conrad?!" ero allibita. Come poteva piacere una persona con quel caratteraccio?
"Fino all'estate scorsa era tutto diverso, lui era diverso. Credo sia tutto dovuto agli ultimi avvenimenti"
Quali avvenimenti?
"Sei bellissima, passerai sicuramente un'incantevole serata" disse Susannah entrando in stanza ed interrompendo il nostro discorso.
"Andiamo semplicemente a vedere un film al drive-in"
"Sei bellissima tesoro" si aggregò anche Lauren, vestita elegante.
"Divertiti stasera" la raccomandò la bionda.
"Non vieni in auto con noi?" chiese confusa sua madre.
"Belly non te lo ha detto?"
"Ha un appuntamento!" conclusi la frase di Susannah applaudendo per la magnifica rima.
"Scusa mamma, si chiama Cam. A sostituirmi stasera ci sarà Eleanore" mi fece l'occhiolino.
"Oh d'accordo, buona serata allora" la madre salutò la figlia, quest'ultima poi uscì dalla stanza per andare alla sua serata romantica.
"Beh andiamo?" domandò Susannah lanciando un mazzo di chiavi a Lauren.
Dovevamo andare alla festa della madre di Belly per festeggiare il suo ultimo libro.
"Prendo cuffie, cellulare e ci sono" corsi fuori dirigendomi verso la mia stanza.
Presi successivamente tutto l'occorrente e uscii verso il corridoio.
"Oh Gesù" si lamentò la persona che avevo scontrato.
Quattro persone in quella casa e chi dovevo scontrare? Ovviamente Conrad mister simpatia Fisher.
"Sempre in mezzo sei" mi lamentai massaggiandomi la fronte.
"Sei tu che esci correndo dalle stanze" mi rimproverò l'uomo di casa.
"E tu perché ti parcheggi fuori la mia stanza? Huh?" inarcai un sopracciglio.
"Mi hanno mandato a chiamarti, siamo tutti pronti. Belly non verrà" mi informò con tono stranamente calmo.
"Già lo so" chiusi la porta alle mie spalle e lo superai scendendo le scale.
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