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2. ❲ YOU'RE REALLY ANNOYING ❳

Una volta tornati a casa, arrivò quasi l'orario di cena. Facemmo così, a turno una doccia e ci cambiammo con dei vestiti asciutti e puliti.

Dopo essermi cambiata e profumata, mi trovavo in camera mia, insieme a Belly, decidemmo di non asciugare i capelli e di lasciarli bagnati.

"Stasera c'è un falò in spiaggia, sai, una specie di festa" iniziò Belly.

"Fico! ci andiamo?" sorrisi inclinando la testa, tamponando con un asciugamano in cotone i capelli ancora umidi.

"In realtà è tradizione che io passi la prima notte d'estate qui in casa a vedere un film con mamma e Susannah" disse mentre si pettinava la chioma scura
"Però sono stanca di essere sempre quella esonerata dalle uscite, quindi anche sotto consiglio della mia migliore amica, Taylor, stasera usciremo" continuò guardandomi con sguardo fiero ed io annuii sorridendo beffardamente.

"Sempre pronta ad uscire abusivamente e commettere pazzie, ricordalo" le puntai il dito.

"Sarai felice di sapere che usciremo letteralmente di nascosto" concluse ed io già ero piena di adrenalina.
Mi erano sempre piaciute quelle avventure adolescenziali, anche in Inghilterra ne combinavo di tutte i colori con i miei amici.

Ad un certo punto, Susannah ci chiamò interrompendo la nostra conversazione per avvisarci del fatto che fosse tutto pronto in tavola.

Scendemmo le scale ridendo; una volta portato lo sguardo alla mia destra vidi la grande tavola stracolma di buon cibo.

Seduti ai loro posti c'erano tutti, incluso seduto a capotavola, il fratello, ancora a me sconosciuto, di Jeremiah.

"Vieni Eleanore, abbiamo aggiunto un posto accanto a Belly e Conrad"

Al sentir nominare il suo nome, il ragazzo alzò il capo posando lo sguardo su di me, squadrandomi lentamente dalla testa ai piedi. Lo osservai anche io mentre andavo a prendere posto; spostai la sedia e mi accomodai sorridendo ai presenti.

"Dato che non ci siamo conosciuti prima, io sono Eleanore, la ragazza dall'Inghilterra" mi presentai al ragazzo dagli occhi celesti.

"Mh fantastico" posò gli occhi su di me per una frazione di secondo per poi continuare a mangiare, ignorandomi.

"Conrad. Le buone maniere" lo richiamò Susanna.

"Certo mamma" si girò verso di me
"Piacere di conoscerti" dichiarò in tono sarcasticamente gentile. Scossi il capo e continuai a mangiare decidendo di ignorarlo.

Tra una chiacchiera e l'altra uscì fuori l'argomento Ballo delle debuttanti, Susannah consegnò a me e Belly un cartoncino bianco, erano gli inviti per partecipare a quest'ultimo. Ero tentata dall'accettare subito, amavo buttarmi a capofitto in situazione nuove; la ragazza accanto a me invece esitò prima di rispondere ma alla fine accettò, anche se un pò titubante.

Passò la cena, io e la mia complice mentimmo spudoratamente alle due donne per evitare di vedere il film in loro compagnia; ci vestimmo, truccammo e uscimmo di soppiatto.

Arrivate a destinazione l'odore di alcol mi travolse, feci una smorfia di disgusto.

"Io mi getto nella mischia, vieni con me?" domandai a Belly, in risposta annuì.

"Che diavolo ci fate qui?" Steven ci venne incontro, e potemmo percepire il fumo che gli fuoriusciva dalle orecchie.

"Steven calmati, ci stiamo solo divertendo" tentò di dire Belly.

"Qui da neanche un giorno e già combini guai" osservò qualcuno alle mie spalle, Conrad.

"Hai qualche problema? Ti disturba così tanto la mia presenza?" incrociai le braccia al petto.

"Decisamente" pronunciò lentamente, continuando a bere la sua birra.

"Dovrai abituarti" dissi con tono di sfida.

"Sempre se non ti rispedisco in Inghilterra prima del tempo" alzò l'angolo destro della bocca per poi andarsene dandomi una spallata che mi fece barcollare all'indietro. Sbuffai; maleducato.

Mi voltai e trovai la mia amica per terra che probabilmente stava per commettere un omicidio contro colui che l'aveva fatta cadere. La aiutai a rimettersi in piedi.

"Non fare il guastafeste Steven, si stanno solo divertendo" si intromise Jeremiah poggiando un braccio sulle mie spalle e l'altro su quelle di Belly. Annuimmo e il fratello della bruna si rassegnò e dopo un'ultima occhiataccia, si allontanò.

"Prego, non ringraziatemi!" ci fece l'occhiolino.

La serata si concluse decisamente in malo modo, la polizia ci aveva beccati, minorenni da soli in auto e Conrad che aveva bevuto.

Al nostro rientro Susannah dormiva già, mentre Laurel ci aveva radunati per farci una bella ramanzina, andando anche a commentare negativamente l'outfit di sua figlia.

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Mi giravo e rigiravo nel letto cercando di prendere sonno, ma mi risultava davvero complicato. Mi venne quindi la malsana idea di scendere e fare un silenzioso bagno notturno in piscina, credendo che stessero tutti dormendo dato l'orario scomodo.

Infilai il costume e presi l'asciugamano dirigendomi verso il piano di sotto; uscii e mi diressi verso la piscina per poi poggiarne il telo sul bordo.
Legai i capelli in una crocchia disordinata e con mio dispiacere entrai in acqua in maniera normale e non come un sacco di patate; i tuffi a bomba potevano aspettare, non potevo rischiare di svegliare tutti.

Mi immersi completamente bagnando anche i capelli, risalii in superfice e feci qualche vasca.
Mi sdraiai nell'acqua, lasciando che quest'ultima mi tenesse sospesa, facendo sì che galleggiassi senza alcuno sforzo.

Ero immersa nel relax totale, almeno fin quando non sentii qualcuno sbuffare. Mi misi dritta e osservai di fronte a me: l'ultima persona al mondo che avrei voluto vedere, era seduto sul mio asciugamano con i piedi nudi a penzoloni nell'acqua.

"Cosa vuoi?" domandai sospirando.

"Sei fastidiosa" portò la sigaretta alla bocca.

"Neanche mi conosci" tornai nella posizione in cui ero prima del suo arrivo e chiusi gli occhi sperando che se ne andasse.

"L'avevo detto a mia madre e a Jeremiah. Non ti volevo qui, ho già troppi problemi e onestamente non me ne serviva un altro" andò dritto al punto espirando il fumo del tabacco.

"Quindi sarei un problema?" domandai retoricamente e alquanto infastidita.

"Esattamente" affermò serio. Mi misi nuovamente dritta, indecisa se andarmene e lasciarlo solo o restare ed infastidirlo: scelsi logicamente la seconda opzione.

Lo osservai, era maledettamente attraente quanto antipatico, scorbutico, maleducato e idiota.

"Fumare ostacola la circolazione del sangue nei vasi sanguigni facendo aumentare il rischio di infarto ed ictus, lo sapevi?" domandai prima di immergermi sott'acqua. Una volta risalita lo sguardo di Conrad era su di me.

"Certo che lo so" fece una smorfia.

"Perchè fumi se sai che nuoce alla salute?" continuai nuotando un pò avanti ed indietro.

"Perchè non ti fai gli affaracci tuoi?" domandò di rimando in tono tutt'altro che gentile.

Alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai alla scaletta per uscire dall'acqua. Quel tipo mi aveva decisamente stancata con quel suo stupido atteggiamento da prepotente.
Andai a passo svelto verso di lui per prendere l'asciugamano.

"Alzati, sei seduto sul mio telo"

"No" spense la sigaretta e si girò verso di me.

"Conrad, ho detto che devi alzarti" mi impuntai mettendo le braccia sui fianchi.

"Ed io ho detto di no, Eleanore" scrollò il capo.

"Giuro che..."

"Che fai? Mi butti in piscina? Non credo tu ci riesca" mi interruppe lanciandomi indirettamente una sfida.

"Evito di toccarti perché poi dovrei disinfettarmi le mani a vita"

Ridacchiò in maniera sarcastica.

"Se ti do questa meravigliosa asciugamano con..." la guardò inclinando il capo
"Dei pappagalli che mangiano del gelato, che mi dai in cambio?" alzò di nuovo lo sguardo su di me.

Certo Conrad, dammi l'asciugamano e me ne tornerò in Inghilterra!

Probabilmente si aspettava una risposta del genere, ma non arrivò, naturalmente.

"Un calcio negli stinchi" risposi con un sorriso smagliante.

"Risposta sbagliata"

"Sai che c'è? Spero ti piacciano i pappagalli colorati. Tienitela. È tutta tua!" annunciai infuriata andandomene sotto il suo sguardo divertito.

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i nostri protagonisti si sono conosciuti,
vanno parecchio
d'accordo vedo HAHAH

come sempre se il capitolo vi è piaciuto
vi invito a lasciare una stella ed un commento❀

vi aspetto al prossimo capitolo<3