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1. ❲ BEST SUMMER OF YOUR LIFE ❳

Quella valigia pesava decisamente troppo per i miei gusti.
Il viaggio mi aveva particolarmente stancata e l'uber che mi stava accompagnando dall'aeroporto alla casa che mi avrebbe ospitata per tutta l'estate, era decisamente troppo lento.

"Mi scusi, potrebbe premere di più sull'acceleratore?" mi sporsi in avanti picchiettando il dito sulla spalla dell'uomo alla guida
"Sono in viaggio da troppe ore e non vedo il bagno da probabilmente un giorno intero, spero capisca" continuai. In risposta sbuffò accontentando la mia richiesta.

Sorrisi soddisfatta e tornai a poggiarmi con la schiena sul sedile rimettendo le cuffie nelle orecchie e facendo ripartire la canzone che stavo ascoltando.

Oh, my God, I feel it in the air
Telephone wires above are sizzlin' like a snare
Honey, I'm on fire, I feel it everywhere
Nothin' scares me anymore
(One, two, three, four)

Kiss me hard before you go
Summertime sadness
I just wanted you to know
That baby, you the best

I got that summertime,
summertime sadness
Su-su-summertime, summertime sadness
Got that summertime,
summertime sadness
Oh, oh-oh, oh-oh

I'm feelin' electric tonight
Cruisin' down the coast, goin' about 99
Got my bad baby by my heavenly side
I know if I go, I'll die happy tonight

Oh, my God, I feel it in the air
Telephone wires above are sizzlin' like a snare
Honey, I'm on fire, I feel it everywhere
Nothin' scares me anymore
(One, two, three, four)

Kiss me hard before you go
Summertime sadness
I just wanted you to know
That baby, you the best

I got that summertime, summertime sadness
Su-su-summertime, summertime sadness
Got that summertime, summertime sadness

Oh, oh-oh, oh-oh
Think I'll miss you forever-

Una brusca frenata mi fece cadere la cuffia dall'orecchio destro. Maledissi mentalmente il responsabile e alzai lo sguardo per capire cosa fosse successo.

"Siamo arrivati a destinazione" mi avvisò.

Guardai fuori dal finestrino e mi ritrovai di fronte una casa dalle dimensioni enormi, contornata da verde e intravidi inoltre, una piscina. Finalmente qualcosa di eclatante.

Scesi e presi tutti i bagagli trascinandoli a fatica sull'asfalto. Il cancello era già aperto così non esitai ad entrare: se potevano entrare dei ladri potevo entrare anche io, giusto?

"È arrivata!" udii distrattamente una voce femminile proveniente dall'interno della casa, mentre io ero impegnata a studiare il grande giardino.

La porta bianca in legno si aprì, rivelando una splendida donna dal sorriso radioso e dai corti capelli biondi; alle sue spalle, si intravide una figura più minuta, dai tratti asiatici e dai capelli scuri.

"Eleanore, finalmente! Io sono Susannah. Oh, vieni qui lasciati aiutare..." sì girò ed indicò qualcuno all'interno della casa
"Jer vieni ad aiutare la nostra ospite" disse con tono gentile.

Passò di nuovo l'attenzione su di me e mi sorrise nuovamente. Un sorriso che davvero scaldava il cuore.

"Hey! Io sono Jeremiah, tu devi essere Eleanore, giusto?" la mia attenzione fu catturata dal ragazzo sorridente che camminava verso la mia direzione.

"In carne ed ossa" sorrisi, anche se dentro stavo implodendo sotto il peso di quattro valigie e uno zaino che pareva contenere l'intero inventario di un negozio.

"Ci divertiremo un mondo quest'estate. Sarà la migliore della tua vita, te lo posso assicurare" mi raggiunse, superando le due donne, e mi abbracciò come se mi conoscesse da una vita.
Mi scappò un lamento per il probabile braccio lussato che mi aveva provocato.

"Oh giusto, scusa" ridacchiò. Prese le valigie e mi aiutò a portarle all'interno dell'abitazione.

Mi tolsi gli occhiali da sole mettendoli a mo di ferma capelli per evitare che delle ciocche rossastre mi dessero fastidio, e diedi un'occhiata veloce alla casa, avrei avuto successivamente il tempo per studiarne meglio i dettagli.

"Che te ne pare?" mi domandò Susannah alludendo alla sua umile dimora.

"Non ho parole, è incantevole" commentai sinceramente. Lo stile caratteristico di quella casa mi aveva stregato sin dal primo momento.

"Seguici!" si offrì l'altra donna, e così feci, seguendole verso la cucina.

"Io sono Laurel, e insieme ai miei figli ogni estate, da ormai tutta la vita veniamo qui. Io e questa biondina siamo amiche per la pelle quindi immagino tu capisca" ridacchiò accarezzandole il braccio
"Ci saremo anche noi durante il tuo soggiorno qui, speriamo che non ti dispiaccia" inclinò il capo, osservandomi.

"Assolutamente, sono contenta che ci siano così tante persone che prenderanno parte a questa esperienza" bevvi il bicchiere d'acqua naturale che Susannah mi aveva preparato poco prima.

Jeremiah era sparito in un batter d'occhio con i miei bagagli; poco dopo però fece il suo ingresso insieme ad un altro ragazzo e una ragazza.

"Finalmente un'estate dove non sarò l'unica ragazza, sia lodato il cielo!" gioì la sconosciuta, aveva un viso dai tratti dolci e sembrava davvero molto gentile.

"Sono contenta anche io" sorrisi
"Io sono Eleanore Wyse, dall'Inghilterra" mi presentai a lei, nei documenti della famiglia ospitante che avevo ricevuto non era presente anche un'altra ragazza ma soltanto i due figli di Susanna.

"Io sono Isabel ma puoi chiamarmi Belly, lui è mio fratello Steven" indicò il ragazzo vicino Jeremiah, che mi salutò con un cenno di capo. Ricambiai prontamente
"Credo tu abbia già conosciuto Jeremiah, uno dei padroni di casa insieme a Conrad che però non è in casa in questo momento" parlò a raffica mentre io mi ritrovai ad annuire cercando di acquisire quante più informazioni possibili.

"Uhm, va bene!" faticai a starle dietro
"È un piacere conoscervi comunque" li guardai uno per uno, sorridendo.

"Ci dispiace non essere venuti a prenderti in aeroporto, ma purtroppo abbiamo avuto un imprevisto" si scusò Lauren seguita da Susanna.

"Imprevisto?" inarcai un sopracciglio, sperai in nulla di grave. Appena arrivata e già arrivavano i guai?

"Nulla di cui tu ti debba preoccupare, davvero. Anzi siamo felicissimi che tu sia qui, non vedevamo l'ora!" mi rispose la donna dai capelli dorati.

"Io avrei voluto utilizzare le mie doti da guidatore e venirti a prendere, ma non si fidano di me!" alzò la mano Jeremiah facendo ridere  i presenti.

"Non preoccupatevi, almeno ho fatto un giro di questo posto delizioso" dissi lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Cousin's Beach non era per niente male, in effetti: tutto circondato dalla natura, con un sacco di piste ciclabili, l'oceano e, soprattutto, il tempo sereno. Potevo finalmente stravaccarmi su un lettino e cercare di abbronzare la mia pelle chiara, sperando di non ustionarmi come l'ultima volta.

Dopo qualche chiacchiera, Belly mi accompagnò nella camera che mi avrebbe ospitata durante quel periodo estivo.
Era accanto alla sua: come colori, dominavano i toni del bianco e del grigio chiaro, e non potei fare a meno di adorarla sin da subito.

"Fai come se fossi a casa tua!" mi poggiò la mano sulla spalla con fare gentile.

"Hai un nome davvero bellissimo, comunque"

"Anche il tuo è strepitoso, un sacco fine ed elegante" si complimentò a sua volta
"Adesso ti lascio prendere confidenza con l'ambiente! Ci becchiamo dopo" mi mandò un bacio per poi uscire e lasciarmi da sola.

Mi avvicinai a una delle finestre della stanza e scostai le tende. Da lì si intravedeva l'enorme piscina.

La prima cosa da fare era un bel tuffo a bomba, e no, non dal muro dell'edificio per tuffarmi direttamente in piscina, ma sul materasso, per testarne la comodità e la morbidezza, sia chiaro.

Posizionai sul comodino di fianco al letto il caricatore del cellulare, cuffiette e il libro che stavo leggendo in quel periodo.
Insomma, cose fondamentali per me.

Dopo una pausa bagno e una mezz oretta passata ad avvisare i parenti del mio arrivo e del mio essere sana e salva, passai ad aprire le valigie e cominciai proprio da quella dei costumi.

"Eleanore noi andiamo in spiaggia, probabilmente sarai stanca però ci chiedevamo se ti andasse di venire" Jeremiah era sull' uscio della porta aperta.

"Certo che sì! Metto il costume e arrivo, aspettatemi di sotto" risposi euforica. In risposta ricevetti un sorriso smagliante e la porta che si chiuse.

Scelsi un bikini semplice nero e sopra misi una maglia bianca abbastanza larga che fungeva da vestito. Asciugamano in spalla e scesi di corsa le scale rischiando di cadere e spezzarmi una caviglia rovinandomi l'estate. La fortuna però era dalla mia parte ed evitai catastrofi!

"Eccomi!" annunciai una volta scesa al piano terra, la porta d'ingresso era aperta con vicino ad essa soltanto Belly con indosso un costume intero blu notte e Jeremiah con un pantaloncino celeste.

"Steven ci ha dato buca per stare con la sua ragazza" alzò gli occhi al cielo il ragazzo.

"Abbiamo tutta l'estate per uscire tutti insieme" feci spallucce cercando di non rovinare l'umore generale.

"E a proposito di tutti insieme, ma tuo fratello?" mi rivolsi a ragazzo mentre ci dirigevamo verso la spiaggia.

"Oggi era super iper mega impegnato, stasera a cena lo conoscerai di sicuro" mi rispose scrollando il capo. Annuii mordendomi l'interno della guancia.

Dopo svariato tempo passato a camminare, superammo un cancelletto in legno, e finalmente dopo mesi e mesi, mi trovai faccia a faccia con l' oceano.

"Ho aspettato tutto l'anno per questo" commentò Belly inebriandosi con l'odore di mare. La guardai con fare confuso.

"Siamo arrivati anche noi stamani" rispose togliendosi l'asciugamano dalle spalle.

"Oh quindi primo bagno per entrambe, suppongo" le feci l'occhiolino che ricambiò.

"Facciamo una gara?" propose Jeremiah.

"No, non posso, hai le gambe troppo lunghe!" dissi mentre gettavo l'asciugamano sulla sabbia e mi sfilavo la maglia.

"Non possiamo farlo" continuò Belly. Ci lanciammo uno sguardo di intesa, per poi partire ed iniziare a correre.

"Hey imbroglione!" in lontananza sentimmo Jeremiah mentre io e la ragazza eravamo già in corsa verso l'acqua.

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iniziamo questo nuovo libro conoscendo un po' la protagonista!
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