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Il viaggio verso il bosco non si prospetta essere esattamente tranquillo come speravo. Prima Steve, borbottando delle parole sconnesse tra cui riconosco solo "babysitter", รจ passato da casa di Nancy, dove c'era anche Robin. Sono salite in macchina, entrambe armate di torce.
-Se provate ad invitare qualcun altro dovrร sedersi sul tetto della macchina- ci minaccia Steve, facendomi ridacchiare. In effetti la macchina รจ completamente piena. Dustin รจ stato costretto a sedersi sulle gambe di Lucas, che ora รจ premuto contro il finestrino. Tutto sommato sono io quella messa meglio, seduta al posto accanto a quello di Steve.
Quando arriviamo davanti alla casa di Victor Creel, l'aria sembra cambiare all'improvviso. Non sono ancora scesa dalla macchina, eppure inizio a sentire un vento freddo sferzarmi le braccia.
-Ok- dico, voltandomi verso Nancy, Robin, Dustin, Max e Lucas -vi prego, fate attenzione. Dustin ha il walkie talkie, perciรฒ teneteci aggiornati sulle cose piรน importanti. Voi tre- continuo, indicando prima Lucas, poi Dustin e infine Max -state sempre vicini a Nancy e Robin. Non fate cretinate-
-Ai suoi ordini- commenta Dustin, rivolgendomi un saluto militare prima di uscire dalla macchina. Gli altri lo seguono a ruota, avvicinandosi lentamente al portone della casa. Quando mi volto verso Steve, lo trovo con gli occhi fissi in direzione di Nancy.
-Steve?-
-Mh?-
-Steve, stacca un attimo gli occhi da Nance-
A quel punto si rivolge a me, la fronte aggrottata.
-Sai, qualcosa mi dice che quella tua vecchia cotta per lei non se ne sia mai andata veramente-
Steve sembra profondamente offeso, ma lo conosco da cosรฌ tanti anni che ormai ho imparato a capire quando sta fingendo per mascherare la veritร . ร ora sta facendo esattamente questo.
-Io? Ma ti pare! ร solo che...sono molto preoccupato per lei...PER LORO. Per tutti loro-
Continuo a guardarlo di traverso, trattenendomi dal ridere.
-Certo...- mormoro, mentre lui si affretta a rimettere in moto e puntare verso il bosco.
***
-ร quella lรฌ- dico a Steve, puntando la torcia verso una casa sulla riva di Lover's Lake. Ha le finestre completamente sbarrate, solamente una luce aperta sulla porta tradisce la presenza di Eddie. Quando mi avvicino, mi affretto a chiuderla. Se Jason non รจ ancora arrivato, tanto vale non facilitargli il lavoro.
-ร chiusa a chiave- mi comunica Steve, lanciandosi un'altra volta verso la porta. Quest'ultima, perรฒ, non accenna neanche a cedere.
Mi avvicino a una delle finestre, cercando di intravedere qualcosa in una delle fessure. Quando noto un movimento all'interno, sento il cuore iniziare a battere piรน velocemente.
-Eddie รจ lรฌ dentro- dico -dobbiamo andare da lui-
-Beh, sfondare la porta mi sembra un pรฒ impossibile-
-Proviamo semplicemente a bussare- propongo, perchรฉ tutto sommato non mi sembra un'idea stupidissima. Forse รจ troppo semplice, sรฌ, ma bisogna comunque provare. Mi avvicino alla porta e batto col pugno due colpi. I rumori che si sentivano indistintamente all'interno si fermano all'improvviso.
-Eddie, sono io- sussurro, a un soffio dal legno -sono Grace. Insieme a me c'รจ Steve-
Alcuni attimi di silenzio, poi un altro colpo. Come se qualcuno si fosse avvicinato alla porta e ci si fosse appoggiato contro. Sospetto che sia esattamente quello che ha fatto Eddie.
-Come faccio a sapere che siete voi?- risponde la voce di Eddie, cosa che mi fa tirare un sospiro di sollievo.
-Perchรฉ non dovremmo esserlo?-
-Magari Jason vi ha ricattato. Magari vi sta usando per convincermi a farmi uscire allo scoperto-
-Se Jason fosse qui avrebbe giร sparato alla porta- replico, con voce piรน calma possibile. -Eddie, apri. Ti prego-
Un sospiro, il rumore di una chiave, poi la porta si spalanca. E finalmente i miei occhi incontrano quelli di Eddie.
Senza pensarci due volte, mi butto tra le sue braccia e lo stringo a me. Ho temuto cosรฌ tanto per lui che ora che lo vedo davanti a me, di nuovo con me, capisco davvero quanto tutta me stessa volesse rivederlo. Quanto tutta me stessa desiderasse di nuovo la sua presenza.
Lui mi stringe a sua volta, cosรฌ forte che sento i miei piedi sfiorare il terreno. Da quello intuisco che anche io devo averlo fatto stare in pensiero, e anche tanto.
-Ehm, io sono ancora qui- commenta Steve, dando un altro colpo alla porta. Sento la risata di Eddie a un soffio dal mio collo, prima che mi lasci andare.
-Se volevi un abbraccio da me, Harrington, bastava chiedere- risponde Eddie, sorridendo.
Nonostante il sorriso, perรฒ, continua a guardarsi intorno, come se temesse di vedere Jason spuntare all'improvviso. Faccio scivolare la mia mano nella sua, stringendola.
-Andrร tutto bene- gli sussurro vicino all'orecchio, alzandomi leggermente in punta di piedi. Lui sembra rabbrividire, non riesco a capire se per la paura o per il mio gesto.
-Entrate- dice alla fine, senza smettere di tenermi la mano. Lo sguardo di Steve cade esattamente sulle nostre dita unite, e alzando gli occhi al cielo entra per primo nella casa.
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