Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

𝐢𝐱.

-Hai dormito con Eddie Munson?-

-Steve, sto cercando di spiegarvi la sua situazione, che è...-

-E precisamente lui dov'è adesso?-

-Giuro che se non sta zitto lo uccido-

-Grazie Robin, vedo che siamo dalla stessa parte-

-Io ho fatto solo una semplice domanda...-

-Vuoi sapere la verità, Steve? È la seconda volta che dormiamo insieme. La prima sono stata nella sua roulotte, subito dopo l'incontro dell'Hellfire- butto fuori alla fine, facendolo rimanere a bocca aperta -e se era questo che volevi sentirti dire, ora ti prego di farmi finire di parlare-

Ora tutti gli sguardi sono puntati su di me, ma io sono così arrabbiata da non darci neanche un pò di peso.

-Sono quasi del tutto convinta che sia stato qualche essere del Sottosopra ad uccidere Chrissy. Eddie mi ha descritto il suo corpo, come vi ho già detto, e credo sia impossibile anche per un essere umano fare tutto ciò. Ma una cosa io la so- guardo tutti dritto negli occhi, uno ad uno -Eddie è innocente-

-Ma non ne abbiamo le prove- dice Dustin, mettendosi a sedere su una delle sedie del tavolo -io sono dalla tua stessa parte, sia chiaro, ma non credo che Hawkins ci crederebbe molto-

-E l'unico presente in quella roulotte, oltre Chrissy, era Eddie- aggiunge Robin, mettendosi accanto a Dustin -è ovvio che sia lui il primo indagato-

Steve rimane in silenzio, ma prende comunque posto dopo di me. Sembra pensieroso, continua a fissare un punto a caso davanti a lui.

-Ora che sapete tutto questo- riprendo dopo un pò, poggiandomi con i gomiti sul tavolo -dovete tenere assolutamente le bocche chiuse. Nessun altro deve sapere dove...-

Vengo interrotta da una sagoma confusa che si precipita in cucina. Faccio appena in tempo a riconoscere i capelli ricci di Eddie, prima di vedere la sua mano stretta intorno al collo di Steve e l'altra spingere un coltellino contro il suo collo.

-Chi siete voi?- gli chiede Eddie, con voce alterata -Che ci fate qui?-

-Eddie, sono miei amici. Guarda, c'è anche Dustin- dico io, avvicinandomi a lui e prendendogli fermamente il braccio. Lui oppone resistenza, ma io continuo a stringerlo.

-Sono amici, Eddie. Puoi fidarti di loro- continuo, cercando di mantenere calmo il mio tono di voce. Faccio salire lentamente la mia mano al suo polso, circondandolo con le dita e iniziando a fargli abbassare il coltellino. 

-Lo giurate?- dice, rivolto agli altri tre.

-Lo giuro...su mia madre, Eddie- risponde Dustin, mettendosi una mano sul cuore.

-Si, lo giuriamo...- continua Robin.

-Sulla madre di Dustin- conclude Steve, guardando Eddie con occhi terrorizzati.

Il coltellino lascia del tutto la sua gola. Eddie lo chiude facendolo scattare. Prima che possa rimetterlo in tasca, io lo precedo. Gli stringo di nuovo il polso, sfilandoglielo dalle dita.

-Facciamo che questo lo prendo io, ok?- gli dico vicino all'orecchio, mentre gli altri si ricompongono.

-Te lo concedo solo perché sei tu, principessa- mi risponde, anche lui con le labbra a sfiorare il mio orecchio.

Ci sediamo entrambi, beccandoci un'occhiataccia da Steve, che io ignoro palesemente.

-Eddie, questi sono Robin Buckley e Steve Harrington- li presento -Robin, Steve, lui è Eddie Munson-

-Il solo e unico- aggiunge lui, facendo sorridere Dustin.

-Loro due e Dustin sanno della tua situazione. E tutti vorremmo aiutarti, perché ti crediamo innocente-

-Anche se dopo che mi hai quasi tagliato la gola con un coltellino che avevi in tasca avrei qualcosa da ridire- commenta Steve, quasi bofonchiando.

Lo fulmino con lo sguardo, cosa che lo fa rizzare sulla sedia.

-Sto scherzando, Gracie, ovviamente- dice, mettendo le mani avanti.


***


-Ora mi devi proprio spiegare cosa ti è preso- dico a Steve, riuscendo a prenderlo in disparte vicino al bancone della cucina, mentre Robin, Dustin ed Eddie stanno chiacchierando fra di loro.

-Lo sai cosa mi è preso- risponde lui, sedendosi sul bancone, esattamente davanti a me.

-Steve, abbiamo dormito insieme per semplice necessità. Sempre in due letti separati e sempre, molto semplicemente, dormendo- gli spiego, sedendomi accanto a lui.

 -Non so quali pensieri tu ti sia fatto, ma sono solamente delle fantasie dovute alla gelosia-

-Gelosia? Io...io non sono geloso-

Lo guardo con un sopracciglio alzato, al che lui alza gli occhi al cielo.

-Ok, va bene, sono geloso- si arrende alla fine -ma perché, Grace, siamo migliori amici praticamente da tutta la vita. Io so tutto di te e tu sai tutto di me. Non abbiamo mai avuto segreti. E io ho sempre sentito il bisogno di proteggerti, a qualunque costo, da qualunque cosa. Forse perché ti vedo come una sorella minore, o che ne so. Hai sofferto davvero tanto, troppo, e tutto ciò che voglio è che tu sia felice e non soffra più. È per questo che non riesco a tollerare qualunque ragazzo ti stia vicino. Perché anche io sono un ragazzo, e so benissimo quanto possano essere crudeli-

Butta fuori tutto questo in un solo respiro, mentre io lo trattengo fino a quando finisce.

-Steve, ma Eddie non è neanche il mio ragazzo-

-Ma potrebbe diventarlo. E poi potrebbe tradirti, farti stare male o...- si porta una mano alla fronte, frenandosi.

-Ho solamente paura, Gracie. Voglio solo che tu sia felice-

-Anche io lo voglio- rispondo, prendendogli una mano e stringendogliela -e farò di tutto per esserlo-

Steve mi sorride, guardandomi finalmente di nuovo negli occhi. 

-Ti voglio bene, Gracie. Nonostante tu mi abbia quasi ucciso con quell'occhiata,  prima-

-Anche io, Harrington- rispondo, ricambiando il sorriso.

Poi si china verso di me e mi stringe in un abbraccio. Quel gesto mi fa ricordare quanto mi mancasse riceverne uno, cosa che mi porta a stringerlo ancora più forte.

Lascio la presa solo quando sento qualcuno entrare in cucina. I miei occhi incontrano subito quelli di Eddie, che sembra essere abbastanza imbarazzato.

-Scusate, ho...ho interrotto qualcosa?-

-Hai interrotto un mio gesto carino nei confronti di Steve, cosa che effettivamente è molto rara- rispondo, saltando giù dal bancone.

-Spiritosa- borbotta lui, saltando giù dopo di me.

Affianco Eddie e faccio per seguirlo in salone, quando la voce di Steve ci fa voltare di nuovo.

-Cercate di non fare porcherie in quella camera, stanotte. Domani mi servite carichi- dice, dando un colpetto sulla spalla ad Eddie e sparendo oltre la porta.


***


Passiamo il pomeriggio tutti e cinque insieme, prevalentemente organizzandoci su cosa fare l'indomani. Per prima cosa informeremo Nancy, perché chi meglio di lei può trovare delle risposte. L'altra parte del piano, in realtà, si stabilirà direttamente domani. Tutto dipende da cosa Nancy riuscirà a trovare.

Eddie entra nella stanza, facendomi subito alzare lo sguardo. All'ora di cena mia madre è tornata, abbiamo mangiato insieme e io ho portato un piatto anche a Eddie, con la scusa di dover andare in bagno. 

-Sai, quel pollo era davvero buono- mi dice, tenendo la voce bassa per evitare di svegliare mia madre -mio zio non lo ha mai cucinato così bene-

-Sei bravo con le lusinghe-

-Oh, non ti immagini quanto-

Si avvicina con passo felpato alla porta e la chiude a chiave. Poi si siede accanto a me sul letto, molto più vicino di come avesse mai fatto. Cerco di ignorarlo, di guardare altrove, ma è come una calamita. Non riesco ad allontanarmi.

Senza dire niente, avvicina una mano al mio viso. Mi poggia un dito sotto al mento, costringendomi a guardarlo negli occhi. È il mio punto debole, e credo che lui lo abbia capito.

Avvicina sempre di più il suo volto al mio, facendomi trattenere il respiro.

-Hai sentito cosa ha detto Steve- sussurro, a un passo dalle sue labbra -niente porcherie in queste camera, stanotte-

Le nostre labbra sono così vicine che senza neanche guardarle riesco a sentire quelle di Eddie piegarsi in un ghigno.

-Oh, ma non è quello che vorresti. Non è vero, principessa?- 

Mi sento il sangue gelare nelle vene. E vorrei tanto, disperatamente, rispondergli a tono con il triplo della sua sicurezza. Dirgli che si sta sbagliando, allontanarmi. Ma non faccio niente di tutto questo, perché una parte di me, quella minuscola parte di me sempre presente, mi urla di rimanere in silenzio. Perché sa che Eddie non sta mentendo.

Sento la sua mano piantarsi sul cuscino dietro di me, come per non volermi fare allontanare. Ma il suo ghigno perenne mi da la conferma che è sicuro che non mi allontanerei comunque. 

Chiudo gli occhi, non riuscendo a reggere tutto quello che sta succedendo. Le labbra calde di Eddie si posano sul lato della mia bocca, facendomi sussultare. Sento la sua lingua a contatto con la mia pelle, facendola rabbrividire. Poi, in un attimo, ritorna tutto come prima. Potrei credere persino di aver sognato tutto. 

-Eri sporca di olio- mi dice Eddie, con quella voce profonda che gli esce fuori solo in alcuni momenti -proprio qui- si indica sul viso l'angolo della bocca dove aveva poggiato le sue labbra.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro