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𝐢𝐢.

-Certo che non ama passare inosservato- commento, staccando gli occhi da Eddie solamente quando Dustin e Mike iniziano ad incamminarsi verso il tavolo.

-Vedo che hai capito al volo- risponde Dustin, rivolgendomi un grande sorriso.

Lui e Mike si siedono vicini, mentre io prendo posto esattamente davanti a loro. Abbasso lo sguardo sul cibo che la signora Miller ci ha dato, restandone piacevolmente sorpresa. Il novantanove percento delle volte non mangiavo praticamente niente a mensa, perché il cibo sembrava tutto tranne che cibo. E invece oggi i cuochi sembrano essersi impegnati anche troppo. Inizio a mangiare senza alzare gli occhi, neanche quando sento qualcuno avvicinarsi e inizio a sentire i due ragazzi bofonchiare tra loro. Ad un tratto rimangono zitti, quasi qualcuno gli avesse detto di farlo.

-Buongiorno, principessa- dice la stessa voce che avevo sentito parlare con Dustin e Mike, e io ci metto un attimo a capire che quel saluto è rivolto a me. Perciò alzo lo sguardo. Incontro due occhi scuri che poco prima avevo scrutato curiosa, e finalmente riesco ad osservare Eddie da vicino.

Il suo viso pallido è contornato da una corona di capelli lunghi e ricci, dello stesso colore tra il marrone e il nero degli occhi. Un lato delle labbra è sollevato a formare un sorriso, che io ricambio, affrettandomi anche a rispondere al saluto.

-Buongiorno- dico alla fine, mentre Eddie si fa spazio tra Dustin e Mike e prende posto davanti a me. Lo osservo sistemarsi sulla panca, per poi incrociare le mani davanti a lui sul tavolo. Prima non lo avevo notato, ma a quasi ogni dito porta un anello.

-Questi due mi hanno detto che vuoi entrare nel club, non è così?- mi chiede, non staccando mai gli occhi dai miei.

-Indovinato- rispondo -mi hanno anche detto che dovevo parlarne con te. A quanto pare sei tu il capo-

-Modestamente, si- dice lui, spostandosi teatralmente una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Perciò, come capo dell'Hellfire Club, ti comunico che per non c'è assolutamente nessun problema, ma sai...vorrei prima vedere come te la cavi- appoggia i gomiti sul tavolo e si spinge su avvicinandosi a me, quasi sfiorandomi il naso con il suo -non hai problemi, vero?-

-Affatto- rispondo, sforzandomi di sembrare il più rilassata possibile. Mi sforzo soprattutto di ignorare la strana sensazione che mi ha invaso dal momento stesso in cui Eddie si è seduto davanti a me.

-Perfetto!- esclama, rialzandosi e battendo le mani, entusiasta. Lo spostamento d'aria causato dal suo allontanamento mi lascia senza fiato. -Ci vediamo oggi pomeriggio, allora, Dustin e Mike sapranno guidarti nell'aula giusta-

Detto questo scende dalla panca e si volta di spalle. Sembra che se ne stia andando, quando si gira nuovamente verso di me.

-Ma dove ho la testa, non ti ho neanche chiesto come ti chiami. La galanteria è morta...- esclama, e io riesco a percepire la punta di ironia nella sua voce.

-Grace- rispondo, ridendo -mi chiamo Grace-

-Grace- ripete -Grace...- dice ancora, quasi assaporando il mio nome, che sembra quasi diverso detto da lui -ci si vede-

Rimango perfettamente immobile, come se mi fossi appena risvegliata da un lungo sonno. La prima cosa che vedo è la faccia di Dustin che mi sorride, seguita da quella leggermente confusa di Mike.

-E' fantastico, non è vero?- dice Dustin, seguendo Eddie con lo sguardo fin quando non esce dalla mensa.

-Si, sembra un tipo a posto- rispondo, deglutendo rumorosamente.

-Oh, e tu non lo hai ancora visto giocare! O suonare la chitarra! Ricordo male o tu adori la chitarra?-

-No no, ricordi benissimo- dico annuendo, sorridendo nel vedere Dustin così elettrizzato.

-Ascoltavi sempre quella canzone con quell'assolo di chitarra, com'è che si chiamava...-

-"Killer Queen"- gli suggerisco io, mentre lui schiocca le dita.

-Proprio quella. Ci scommetto quello che vuoi che Eddie la sa suonare, ci riesce praticamente con tutte le canzoni. Sono sicuro che andrete molto d'accordo-

Non faccio in tempo a rispondere perché vedo Steve e Nancy precipitarsi al nostro tavolo, quest'ultima con le braccia protese verso di me.

-GRACE!- urla, stringendomi forse troppo forte in un abbraccio -Oh, tesoro, mi sei mancata così tanto...-

-Anche tu mi sei mancata, Nance- le rispondo, permettendole di baciarmi la fronte e sedersi vicino a me.

-Ciao anche a te, Nancy- commenta Mike, facendo scappare un risolino a Steve.

-Non fare il permaloso, Mike, noi ci vediamo ogni giorno. E' questa signorina che non vedo davvero da tanto-

-Scusa, è che...ho avuto da fare a casa. Sai, per mia madre-

-Certo, Grace, lo capisco benissimo- si affretta a dire lei, stringendomi le mani nelle sue -hai fatto la cosa giusta, prendendoti cura di lei. E hai fatto la cosa giusta anche iscrivendoti all'Hellfire Club. Sono sicura che ti divertirai un mondo!-

-Aspetta- la fermo -come fai a saperlo?-

-Oh beh, me lo ha detto Steve. Subito dopo averti proposto l'idea-

-E poi un tipo mi ha lasciato questa maglia dicendomi di darla a te, perciò...- aggiunge Steve, porgendomi una maglia che ha in mano, che prima non avevo notato. La prendo tra le mani e la apro, scoprendola essere uguale a quella di Dustin, Mike e...

-Eddie- dice Steve -si, ha detto di chiamarsi così-

-Oh- dico, mordicchiandomi l'interno guancia -beh, ehm...grazie di avermela data. Mi sono appena ricordata che ho lezione di arte tra...- controllo l'orologio senza controllare realmente l'ora -cinque minuti, perciò...ci vediamo, ragazzi-

Mi incammino velocemente verso l'uscita, lasciando i quattro leggermente smarriti.

-Glielo diciamo dopo che ha lasciato qui lo zaino?- commenta Nancy, appena prima che mi chiuda la porta alle spalle.

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