𝐱𝐢.
In un attimo, io ed Eddie ci ritroviamo al piano di sopra. Entriamo nella mia stanza, senza mai smettere di baciarci. Una sua mano lascia la mia schiena per spingere la porta e chiuderla. Poi, non so come, mi ritrovo spinta sul mio letto. Passo le braccia intorno ad Eddie e lo tiro su di me. Le sue mani si infilano alla base dei miei pantaloni, facendomi sussultare ancora una volta per la pressione dei suoi anelli.
Respira piano, seguendo le curve del mio bacino come se lo avesse desiderato per tutta la vita. Il mio cuore inizia a pulsare come un tamburo, rimbombandomi in tutto il corpo.
Sposta lentamente le sue mani sotto la mia maglia. Scivola dalla fine della schiena fino alle scapole, e l'istante dopo sento l'elastico del mio reggiseno allentarsi, liberandomi la schiena. Trattengo il fiato. Prima che riesca a respirare, Eddie infila le mani sotto le coppe e le posa sui miei seni nudi. Li stringe, e io sento il viso andarmi in fiamme.
Con un tuffo al cuore, sento le braccia sollevarsi. La stoffa della maglietta quasi si rompe, quando me la sfila via insieme al reggiseno. L'aria nella stanza mi sferza la pelle, facendomi rendere conto solo in quel momento di quanto sono esposta. D'istinto porto le braccia al petto, cercando di coprirmi. Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, e li trovo già su di me.
Mi sento così improvvisamente fragile che mi ritrovo ad opporre resistenza quando Eddie mi prende i polsi. Li tira via con estrema lentezza, fermandoli ai lati della mia testa. Poi mi guarda. Tutta, dalla testa ai piedi.
-Sei bellissima- dice solamente, sorridendo. Poi si piega su di me e le sue labbra si chiudono di nuovo sulle mie. Continua a tenermi inchiodata al letto, tenendomi immobile sotto al suo controllo. Sta tutto diventando troppo intollerabile, soprattutto la sensazione di calore al basso ventre, eppure tutto ciò che riesco a fare è continuare a stringere disperatamente le cosce intorno alla sua gamba.
-Eddie...ti prego...- ansimo, senza sapere bene per cosa lo stia pregando. In risposta, i suoi denti si stringono attorno alla punta del mio seno, e quella sensazione non fa che intensificarsi. La mia schiena si inarca e la tensione nel mio addome si intensifica così tanto da privarmi del respiro.
A quel punto Eddie si solleva da me e si toglie la maglia, lanciandola chissà dove sul pavimento. E io rimango senza fiato nel vederlo senza per la prima volta.
Lo fisso con le guance roventi e lo sguardo tremante. E lui fissa me un'altra volta, come se non credesse ai suoi occhi. Quando torna a baciarmi, mi sento letteralmente esplodere. Riesco ad aggrapparmi alle sue spalle, sentendo il mio seno nudo contro il suo torace. Decido che devo fare qualcosa, perché altrimenti tutto il gioco sarebbe spettato a lui.
Inizio a tracciargli i contorni delle braccia e le articolazioni delle spalle. Ma l'istante dopo i dorsali della sua schiena si irrigidiscono, e mi rendo conto che quella reazione è dovuta al mio tocco. Con più sicurezza gli percorro il petto, arrivando fino al collo e poi affondando le dita tra i suoi capelli.
La sua bocca abbandona la mia per compiere una scia di baci lungo la mia pelle. Eddie affonda le labbra nella mia pancia, mordendola e accarezzandola con la lingua, per poi continuare. Senza neanche guardare, mi sbottona i pantaloni e con un solo gesto me li sfila via, buttando anche quelli sul pavimento.
Respiro disperatamente, stringendo ancora di più la presa sui suoi capelli. Lui mi bacia l'interno coscia, la parte più sensibile. Poi mi solleva la gamba tremante e continua con quella tortura.
Sta ansimando anche lui sul materasso, in ginocchio, con le labbra turgide e gli occhi splendenti, e quello spettacolo mi toglie il fiato. Le sue mani raggiungono il mio bacino. La realtà inizia a girarmi intorno, facendomi pulsare le tempie, ma nulla è più concreto delle sue dita sull'orlo della mia biancheria. Con il respiro veloce, Eddie si ferma e incontra i miei occhi. E io divento totalmente consapevole di quello che sta per succedere.
Lentamente, aspettando un mio diniego, le dita di Eddie agganciano l'elastico. Poi tirano giù. E io divento ad un tratto estremamente ipersensibile, sentendo ogni centimetro di tessuto che mi scivola sulle gambe per poi svanire. Gli occhi di Eddie scendono su quel punto ora esposto. Cerco di raggomitolarmi su me stessa, per sfuggire alla condanna del suo sguardo. Ma, prima ancora che riuscissi a farlo, le sue dita scivolano lì.
Iniziano a toccarmi dove nessuno mi aveva mai toccata, e il mio mugolio sorpreso lo spinge a sovrastarmi di nuovo. Inizia a stuzzicare e massaggiare, e io da una parte vorrei che la smetta, perché non riesco più a sopportare quel fuoco rovente.
Mi ritrovo ad aggrapparmi a lui, incapace persino di parlare, e un gemito mi si spezza sulle labbra.
-Eddie...-
In risposta a quella supplica, le dita tra le mie cosce iniziano a muoversi più velocemente. Il mio bacino si inarca verso la patta dei suoi pantaloni, e le mie unghie si conficcano nella sua schiena. Poi trovo non so come la forza di scendere fino al suo bacino, trovando il bordo del suo pantalone. Sbottono un solo bottone e tiro giù la zip. Prima che quella tensione possa arrivare al limite, Eddie si toglie i pantaloni e i boxer, entrambi con un solo movimento. Sento indistintamente uno stropiccio di plastica, ma sono così smarrita che non riesco neanche a capire cosa sia.
La sua mano si chiude sul mio bacino, tirandomi verso di lui. Ormai a separarci non c'è più niente.
-Guardami- lo sento sussurrare.
In un secondo i miei occhi raggiungono i suoi. Ed Eddie mi guarda in quel modo tutto suo, un modo che non riuscirò mai a comprendere. Poi si spinge dentro di me. Reprimo a stento un gemito di dolore, mordendomi il labbro inferiore fino a sentirlo sanguinare. Il mio corpo si irrigidisce e cerca contemporaneamente di assecondare i suoi movimenti man mano che si spinge dentro, cercando di non farmi male.
Eddie non distoglie gli occhi dai miei neanche per un'istante. Le sue pupille, nere e dilatate, rimangono fisse su di me, come se stessero cercando di imprimersi dentro ogni attimo di quel momento.
E proprio in quel momento, per la prima volta nella mia vita, ogni parte di me sembra trovare il giusto incastro. Come un pezzo di puzzle che ha finalmente trovato il pezzo che lo completa. Un mosaico perfetto. Senza neanche una crepa.
Eddie appoggia una mano su un mio fianco e l'altra sulla spalliera del letto, reclinando il viso e spingendo la fronte contro la mia. E mentre lo fa vorrei dirgli tutte le cose che non gli ho detto dal giorno in cui ci siamo conosciuti, tutte le cose che mi sono tenuta dentro. Donargli tutto, e fregarmene se per molti è proprio questo l'errore che non si deve fare.
I nostri cuori sembrano battere all'unisono e io, dopo tanti anni, riesco a sentirmi di nuovo felice.
( spazio autrice )
scrivere questo capitolo è stato DIFFICILISSIMO, ma alla fine devo dire che sono abbastanza soddisfatta di cosa ne è uscito fuori.
è la prima volta che mi sono cimentata a scrivere qualcosa del genere, ma diciamo che tutte le fanfiction che ho letto qui su wattpad alla fine hanno aiutato (:
fatemi sapere che ne pensate, all the love <3
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