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https://youtu.be/iFnLGhDSJpw

" Anno 2385.
Premessa a cura del dr. Eliphas R. Kramer.
La ricostruzione degli eventi e delle informazioni pervenute fino ad oggi sono state invece analizzate e riordinate cronologicamente dalla prof.ssa Nastya Valdegar, lontana discendente del soggetto preso in esame in questo libro: l'Assassino Blakeson Nikolas Syders.
La signorina Valdegar mi ha gentilmente consentito di accedere alla sua personale e antica raccolta delle memorie vergate dalla mano del suo avo rimaste in possesso della famiglia per quasi due secoli.

Nell'anno millenovecentotrentacinque, epoca lontana e che ben pochi rimembrano, il mondo era popolato da molteplici creature. Alcune di esse erano dotate di capacitร  fuori dal comune e la razza dominante, gli Umani, sin dall'alba dei tempi erano stati soliti guardare gli esseri diversi da loro con sospetto, senza mai fidarsi fino in fondo. Benchรฉ avessero imparato a convivere tutti insieme sotto il medesimo cielo, vi era intolleranza fra le razze e le specie. Tale clima di crescente tensione e reciproca incomprensione, infine, condusse a sanguinosi scontri, guerre su larga scala che interessarono ogni angolo dello sventurato pianeta denominato all'epoca Terra.

Per anni, interi decenni e poi addirittura secoli, i conflitti proseguirono, scanditi solo da brevi e fallaci periodi di tregua o pace fasulla. La Terra cambiava, scelse di dire la propria e lo fece, come al solito, in silenzio, ma in maniera maestosamente terribile. Iniziรฒ a ribellarsi, a rivoltarsi contro i figli che l'avevano sfruttata e usata senza alcun riguardo come teatro per quelle che, agli occhi di un equilibrio antico e selvaggio, erano mere e insensate scaramucce.

Riversรฒ sugli umani e sulle creature contro le quali essi lottavano ogni sorta di cataclisma e disastro finchรฉ non rimasero che pochi superstiti da entrambe le fazioni.

Fu allora che alcuni, fra quei superstiti, decisero di cogliere l'occasione e di innalzarsi sopra tutti gli altri per riconquistare il potere su un mondo ormai distrutto e decaduto. Ciรฒ, come c'era da aspettarsi, diede vita a nuovi scontri, nuove guerre. La Terra aveva cambiato aspetto, la natura ripreso quasi del tutto controllo sui suoi enormi domini, e fu su tale suolo inselvatichito e ostile che si formarono nuovi Stati, nuovi popoli. Fra i piรน potenti che infine fagocitarono quelli indeboliti dai conflitti, dai disastri e dalla malattia, vi era lo Stato Autonomo di Versaria. Malgrado le premesse fossero state fra le migliori, nonostante i suoi piรน illustri rappresentanti si fossero fregiati di lottare per la libertร  e per il benessere comune, di voler unificare fazioni che un tempo erano state nemiche, tutto questo altro non si rivelรฒ che un pretesto per spadroneggiare su molte terre emerse, per sfruttare i piรน deboli. Tornarono la corruzione, il degrado e l'immoralitร , e fu allora, dopo un orribile massacro atto a soffocare una rivolta, che nacque l'Organizzazione. In origine un plotone dell'esercito di Versaria speciale e particolarmente violento e assetato di sangue, i suoi membri vennero poi ingaggiati per dar vita a un'istituzione vera e propria denominata, per l'appunto, Organizzazione. Essa decise di rimpolpare le fila dei suoi soldati forzando i prigionieri di guerra, i semplici tagliagole di strada, gli stregoni reietti e vili mercenari, a prestare servizio in cambio della grazia e della remissione dei loro passati misfatti. In modo che potessero identificarsi sotto un unico nome, vennero ribattezzati Assassini e l'unione di tutti loro, invece, assunse il nome di Confraternita.

Gli Assassini, dopo l'ennesima rivolta, vennero infine incaricati dal re di Versaria di punire in maniera esemplare il popolo per essersi sollevato contro lo Stato. Fu cosรฌ che piรน di centomila uomini armati, spietati e senza alcun riguardo per la vita, come cani feroci furono sguinzagliati e lasciati liberi di far scempio di almeno un quarto dei cittadini della capitale, Versya. Come ennesima punizione, fu ordinato loro di strappare dalle braccia dei genitori o persino dalle culle piรน neonati, bambini e ragazzini che potevano, cosรฌ che a loro volta, un giorno, sarebbero potuti diventare Assassini, per sempre schiavi di Versaria.

Da quel giorno in poi, maledetto dagli uomini e dagli stessi dรจi, la Confraternita crebbe e venne usata in piรน occasioni come asso nella manica nei conflitti che, malgrado tutto, continuarono a scatenarsi fra Versaria e gli Stati che la temevano e volevano a tutti i costi fermare la sua espansione, nonchรฉ dittatura.

Il racconto che segue tale infausta premessa narra la storia di uno di loro, di un Assassino le cui scelte condussero finalmente al cambiamento. Gran parte delle informazioni pervenute fino ai giorni nostri derivano dalle memorie personali di questo Assassino e di coloro che ebbero occasione di lavorare e infine combattere al suo fianco.
Il suo nome, a distanza di centocinquant'anni, รจ ancora ricordato, immortalato per sempre nei resoconti storici, persino in qualche ballata: Blake Syders, il Domatore di Draghi. "

La professoressa Valdegar, una donna di gradevole aspetto che ormai aveva superato la quarantina, storse appena le labbra e distolse gli occhi cerulei dalla pagina ancora stretta nella morsa della macchina da scrivere. Le parole, nere come l'ebano e in contrasto con la carta bianca e ruvida, attendevano l'onesto responso di Nastya, la quale aveva sin da subito chiarito di voler partecipare attivamente e assistere alla stesura del nuovo libro del dottor Kramer, uno studioso che si era appassionato particolarmente agli eventi svoltisi quasi duecento anni addietro proprio lรฌ, nello Stato di Versaria in cui, da tanto tempo, era la democrazia a detenere il potere. Versaria era rinata, aveva migliorato se stessa e il resto del mondo. Vi era libertร  d'espressione e di parola, le percentuali di popolazione acculturata continuavano a crescere anno dopo anno. Un bel posto in cui vivere, sicuramente ben lontano da quello che l'antenato della signorina Valdegar aveva conosciuto.

Nastya si scostรฒ e Kramer, dunque, tolse le dita dalla tastiera e si voltรฒ per guardare la sua collaboratrice. Eliphas era un uomo sulla cinquantina con il viso ornato da spessi occhiali da intellettuale e i capelli castani che da molto ormai avevano quasi del tutto ceduto il passo all'argento che segnava l'arrivo della vecchiaia.
Osservรฒ l'espressione della donna e si rese conto che non era affatto rimasta soddisfatta da quella specie di premessa.
Lei fece un respiro profondo, poi incrociรฒ le braccia. ยซSpero che lei abbia intenzione di cestinare quanto ha scritto fino ad oraยป concluse seria. ยซSe anche i suoi altri libri sono cosรฌ, non riesco a non domandarmi come abbia potuto raggiungere piรน di un discreto successo!ยป

Si avvicinรฒ e prese il foglio al volo. Rilesse parola per parola ad alta voce, infine: ยซSembra... non lo so! Uno di quei prologhi da quattro soldi di libri di fantasia scritti da gente con la stessa inventiva di un sasso! Puรฒ fare di meglio!ยป

Eliphas si morse il labbro inferiore. ยซCredevo sarebbe stato meglio spiegare a grandi linee il contesto storico. Insomma, magari alcuni non conoscono fino in fondo le vicende e hanno bisogno di una spiegazione, prima di passare alla narrazione vera e propria.ยป

ยซMi creda, dottor Kramer: sul mio antenato hanno scritto fin troppo in tutti questi anni! Ne hanno dette di cotte e di crude sul suo conto e il contesto storico รจ stato esaminato sin nei minimi dettagli. Basta aprire un libro di storia per sapere cosa accadde prima di ciรฒ che lei intende narrare. Onestamente pensavo che lei avrebbe fatto qualcosa di diverso.ยป

ยซOvvero?ยป

ยซBeh, tutti conoscono la sua figura dal punto di vista storico e politico. Tutti sanno cosa fece l'Assassino Blakeson Syders! Quasi nessuno, invece, conosce l'uomo dietro le azioni. Nessuno sa che prima di diventare il simbolo della caduta di una dittatura era un Assassino qualsiasi, e neanche cosรฌ bravo, a voler essere sinceri. Cielo, in realtร  era un vero buono a nulla, almeno dal punto di vista dei suoi superiori. Non era tagliato per essere una macchina che uccideva a comando chiunque. Era un Assassino sopra le righe e fuori dal coro e questo lo so perchรฉ ho letto davvero le sue memorie. Le ho lette e rilette per anni, perchรฉ ricordare ogni tanto come eravamo tutti non รจ mai un male nรฉ un errore.ยป Nastya fece un respiro profondo. Sembrava sempre infervorarsi ed emozionarsi quando parlava di quell'argomento. ยซLei ha letto le sue rimembranze con gli occhi di uno studioso e questo non รจ un male, ovviamente, ma... la invito a rileggere una seconda volta e a farlo come un lettore qualsiasi. Si finga un comune spettatore e renda quell'uomo il suo personaggio, il suo eroe che sta per partire per un'avventura che gli cambierร  la vita. Scelga di essere il primo ad aver voluto raccontare parte della vita di quell'Assassino dal suo punto di vista, di narrare dell'uomo e non del soldato.ยป La donna si sedรฉ composta sopra la scrivania, proprio accanto alla macchina da scrivere. ยซOgni volta che sfoglio quelle pagine ormai consunte e ingiallite immagino di essere di fianco a lui, a un uomo che per ovvie ragioni non ho potuto conoscere, se non tramite i suoi scritti personali. Ho conosciuto il suo tormento, ho sofferto con lui quando parlava di eventi orribili che lo avevano segnato per sempre. Lo sa... per quanto sembri assurdo, persino io e tutti i suoi discendenti passati non sappiamo cosa avvenne dopo che affidรฒ le sue memorie ai figli. Circola una specie di leggenda sulla sua improvvisa scomparsa nel nulla: alcuni sostengono che aveva forse capito che era giunta la sua ora e che se ne andรฒ per morire da solo, non volendo che la sua famiglia assistesse. Altri dicono che si uccise e basta e che poi, i suoi cari, per qualche motivo decisero di non render noto il suo suicidio. Sappiamo solo che le pagine che anche lei, Kramer, ha letto, sono tutto ciรฒ che resta di quell'uomo.ยปย 

Aveva finanziato delle ricerche per tentare di scoprire cos'era accaduto veramente al suo antenato, magari finalmente sapere se vi fosse, chissร  dove, un luogo di sepoltura, uno scheletro o simili, resti tangibili di Syders, ma niente. Era come se quell'individuo non fosse mai esistito davvero. Era sparito e basta. Persino i resti del suo fiero compagno di guerra, il drago Yrvan, erano infine stati rinvenuti nel mausoleo sotterraneo in cui erano stati deposti i corpi di tutti coloro che avevano partecipato attivamente al conflitto finale, trionfando e segnando la fine della dittatura di Versaria. Blake, uno dei pochi sopravvissuti, era ovviamente ormai morto da tempo in ogni caso, ma senza lasciare niente di realmente tangibile di sรฉ.

La sua scomparsa era rimasta avvolta nel mistero e forse sarebbe sempre stato cosรฌ.

La professoressa Valdegar sospirรฒ e passรฒ delicatamente le dita sul fascicolo ben sigillato in cui erano raggruppate le memorie dell'Assassino. Sollevรฒ gli occhi. ยซLa prego, dottor Kramer, faccia in modo che il suo libro divenga anche l'epitaffio del mio antenato. Che tutti conoscano l'uomo che era davvero e che ciรฒ, in qualche maniera, possa farlo finalmente riposare in pace, dovunque si trovino le sue spoglie. Io... Io sono sicura che avrebbe voluto questo. A furia di rileggere tutto quanto, ho capito che ogni singola pagina venne vergata con amarezza e nostalgia. Sono le rimembranze di un uomo che ha contribuito al cambiamento, ma che ha visto persone a lui care morire in cambio della libertร . Sopravvisse ai suoi amici, ai suoi compagni. Forse per lui era anche un modo per far sรฌ che continuassero tutti quanti a vivere, almeno nei ricordi.ยป

Magari quegli scritti erano stati il canto del cigno di Blakeson Nikolas Syders, il Domatore di Draghi. Un canto amaro e oscuro, intriso di rievocazioni a volte orribili, altre invece commoventi. L'ultimo canto prima di congedarsi dalla societร  intera e forse dalla vita stessa.

Nastya, personalmente, aveva una sua personale ipotesi: Blake era cresciuto in un mondo diverso e quando tutto era finito, quando il nemico era stato finalmente annientato e i popoli avevano scelto di ricominciare da zero, si era ritrovato parte di una realtร  che non era riuscito piรน a riconoscere, in cui non si era piรน sentito un partecipante, ma solo una mera e pallida comparsa sullo sfondo di Versya che si stava riprendendo e che stava mutando. Si era sentito fuori posto e sommando tutto ciรฒ alla sindrome del sopravvissuto e a un'esistenza che mai sarebbe stata dimenticata, Blake aveva deciso di sparire, proprio come era accaduto al passato.ย 

Aveva forse constatato che il suo compito si era concluso e dunque deciso che era arrivato il momento di farsi da parte per sempre e lasciare il mondo alle generazioni future. Le sue azioni e le sue idee di erano sopravvissute al tempo e il merito di quella societร  rinata e migliorata andava soprattutto a lui che aveva ravvivato la scintilla della rivalsa fino a trasformarla in un rogo. Era lo schiavo che si era ribellato e aveva dichiarato guerra a coloro che erano stati un tempo i suoi padroni e aguzzini. Un eroe popolare temuto dall'aristocrazia dell'epoca e adorato dalle masse piรน povere che ancora si trovavano sotto il giogo oligarchico di Versya.
Magari era stato anche quell'esser passato dall'esser un uomo qualsiasi a un'autentica incarnazione di un ideale e di una strenua lotta ad aver spinto Blake Syders a sparire dalla circolazione, a fargli comprendere che presto o tardi sarebbe rimasto schiacciato dal peso immane dell'aver contribuito a distruggere la ruota che per anni aveva martoriato quelli come lui, gli ultimi che mai avevano avuto una voce per reclamare libertร  e pari diritti. Chiunque si sarebbe sentito in trappola e per tale ragione era molto probabile che avesse scelto di porre fine alla propria esistenza e che i suoi parenti, consci che la gente non avrebbe preso molto bene un simile risvolto d'eventi, avessero deciso di non rendere pubblico l'accaduto per fare in modo che quegli ideali, quella lotta, non venissero dimenticati nรฉ abbandonati. Le idee, d'altronde, erano immortali e sopravvivevano anche a coloro che le avevano formulate e nutrite.

Quel che era invece certo, era che avesse lasciato un enorme vuoto nella vita dei suoi due figli e di coloro che gli erano rimasti vicino fino all'ultimo istante.

Nastya Valdegar aveva accettato la proposta di Kramer di scrivere un libro su Syders per far sรฌ che la famiglia, persino i primi discendenti di Blake, potessero mettersi il cuore in pace e guardare avanti, mettere un punto conclusivo alla questione e lasciar andare per sempre chi da tempo se n'era andato, seppur in maniera ignota e chiacchierata.

Un altro sospiro. Prese in mano i documenti e li tese al dottore. ยซRilegga tutto, Kramer. Rilegga con il cuore e poi scriva di lui cosรฌ com'era. La gente per tanto tempo ha sparato ogni genere di congettura e ora voglio che la veritร , finalmente, venga allo scoperto. Per questa nazione รจ un eroe di guerra, ma per me era un lontano parente che di punto in bianco fece perdere di sรฉ ogni traccia. รˆ il fantasma di famiglia, per cosรฌ dire. Abbia riguardo di questo. Scriva un libro, non un resoconto storico e sterile.ยป

Scivolรฒ giรน dalla scrivania di legno e lanciรฒ un'occhiata alla finestra. Ormai era tarda sera, si era giร  fatto da tempo buio e lei, francamente, desiderava tornare dal fidanzato e da sua figlia.

Strinse una spalla a Eliphas e gli sorrise debolmente. ยซCi risentiamo domani mattina. La lascio in compagnia di quel matto di Syders!ยป

Conosceva ormai abbastanza bene Kramer da sapere che sarebbe rimasto sveglio tutta la notte a rileggere le memorie dell'Assassino. Si augurava solo che avesse colto il messaggio che lei aveva tentato di trasmettergli.

Il dottore annuรฌ appena, la salutรฒ e le augurรฒ di passare bene quel che restava della serata.ย 

Quando fu rimasto da solo nel suo studio che era anche una libreria colma di volumi d'ogni genere e provenienza, deglutรฌ e guardรฒ il fascicolo che stringeva in mano. Lo aprรฌ e lo posรฒ sulla scrivania.ย 

Le pagine erano vecchie, antiche, e antico era il loro odore. Quella tipica essenza di epoche ormai trascorse. Le parole che le memorie custodivano erano state scritte in un alfabeto in disuso da almeno cento anni e arcaico era lo stile del narratore, privo di fronzoli, essenziale e diretto. Da quel che aveva potuto capire, Syders solo da adulto aveva imparato a leggere e a scrivere decentemente. Non aveva avuto la possibilitร  di farlo da ragazzino e quindi non c'era da stupirsi che i suoi scritti non fossero dotati di infiorettature.
A Kramer era occorso piรน tempo del consueto per tradurre e decifrare al meglio la documentazione, specialmente perchรฉ il modo di esprimersi di quell'uomo anche sulla carta era stato reso di meno facile comprensione da termini imbastarditi dalla lingua natia, ovvero quella dell'attuale Stato Indipendente di Alysteria, vero luogo di nascita e provenienza di Syders. Quell'Assassino, come tanti altri suoi compagni, era stato sradicato dal proprio ambiente d'origine e gettato poi nelle fauci di Versaria per esserne reso suo schiavo, quindi non c'era da sorprendersi che avesse finito un po' per mescolare due lingue differenti, creando intercalari assai curiosi, malgrado la generale essenzialitร  delle memorie in questione.

Eliphas respirรฒ profondamente e nella propria testa cercรฒ di visualizzare al meglio l'epoca, poi ancora l'antica Versya, quella precedente al crollo dello Stato e soprattutto della dittatura dei Cancellieri. Ne immaginรฒ la violenza, la crudeltร  e la crescente indigenza. Mentre leggeva gli parve di vedere, proprio davanti a sรฉ, un uomo dal volto impossibile da scorgere e vestito di nero. Se lo figurรฒ aggirarsi per le buie vie della cittร , accompagnato dal silenzio e dal suono dei propri passi, proprio come un fantasma il cui mondo si era sovrapposto a quello attuale.

Non era pervenuta nessuna immagine dell'epoca che avrebbe potuto far luce sul reale aspetto fisico di Syders. Solo un vago accenno delle sue sembianze era stato offerto da uno storico che aveva avuto modo di conoscerlo solo poco tempo prima della scomparsa dell'ex-Assassino. Lo studioso narrava di aver dovuto faticare un po' prima di convincere Blake a parlare con lui e permettergli, dunque, di conoscere fino in fondo l'orrore vissuto da chi era stato schiavo della Scuola degli Assassini di Versya. Lo aveva descritto, nel proprio resoconto, come un uomo alto, dai capelli scuri striati d'argento e gli occhi intrisi di malinconia, spenti e stanchi, di un ceruleo sbiadito. Una persona che non amava parlare con chicchessia e tendeva al mutismo, se non veniva incoraggiata ad aprir bocca. Nient'altro, nulla di realmente specifico.

L'inizio della narrazione dell'Assassino aveva comunque preso in esame eventi svoltisi alcuni anni prima dell'ultima guerra, quando quell'uomo, per sua stessa ammissione, era stato un trentunenne con una vita da schiavo come unica prospettiva per il futuro. Un uomo convinto che sarebbe finito in una fossa comune come il resto dei propri compagni ritenuti ormai troppo deboli, troppo anziani o malati per continuare a esercitare.

Fuori dalla finestra, nel buio pesto della notte, una fitta e gelida pioggia cominciรฒ a riversarsi sulla moderna Versya, ma Kramer non ci badรฒ, rapito dalle memorie di un uomo vissuto quasi duecento anni prima.

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