T/N po.v

Aprii lentamente gli occhi
Sentivo le palpebre pesanti
Una stanchezza mai provata
Mi guardai attorno
Davanti a me un paesaggio sfocato
Poi Nuovamente buoio...

Passò sicuramente molto tempo
O almeno cosí credo
Aprii gli occhi una seconda volta
Mettendo tutto a fuoco
Notai una stanza nera
Sentivo un forte caldo
Ero stesa su un'asse d'alluminio
Le braccia erano come inesistenti
Le gambe non si facevano sentire
Su i quattro arti solo freddo
Poi un leggero cigolio
Una porta
dal rumore doveva essere vecchia
Poi un uomo con un cappello
Vestito in nero
Sguardo assassino nascosto dall'ombra
Si sentiva solo il suo respiro affannato
Le mani sulla mia pelle
Lentamente mi toccavano da cima a fondo
Poi bruciore
Una gelida lama perforava la mia pelle
Una filastrocca cantata dal uomo
Accompagnava il dolore
Quelle ferite incise nella mia pelle
"Striscia e brucia
Striscia e fa male
Ma tu non ti devi preoccupare
Tanto tutto passerà
Se il male ti ucciderà"
Ripeteva costantemente quelle parole
Taglio dopo taglio
Ferita dopo ferita
Il sangue bagnava il mio corpo
Come la pioggia bagna in una giornata
Invernale
Una forte fitta
Inutile dimenarsi
Poi un peso sulle mie gambe
Ritornai a sentire la loro presenza
Nel momento sbagliato
Non vedevo nulla
Da quando misi a fuoco la stanza
In pochi secondi nei miei occhi solo nero
Sentivo ma non vedevo
Ero impotente
E poi nuovamente i miei occhi si chiusero...