Percabeth
"Su Zoe, vieni da papà!"
Percy allungò le braccia verso la sua bambina, che camminò verso di lui. "Bravissima, Zoe!", la piccola in risposta gli sorrise. "Aww, papà è così tenera! Posso tenerla in braccio?" Percy sbuffò, anche se Zoe aveva solo un anno era molto geloso. "Luke e se poi la fai cadere?", il secondogenito sembrò abbastanza offeso
"Uffa, a Charles la fai sempre tenere!" "Ma questo perché Charles ha quindici anni". Luke si sedette vicino a Percy e cominciò ad accarezzare i capelli della piccola Zoe. "Ma io non sono più un bambino, ho dieci anni sono diventato responsabile!"
"Luke, chi ha rotto il tostapane l'altro giorno?", Percy prese Zoe in braccio e si diresse verso la cucina, in quel momento gli era venuta voglia di biscotti blu. "Veramente lo hai rotto tu, papà" rispose Luke sorridendo. In quel momento nell'appartamento entrarono la moglie di Percy, Annabeth Chase, e suo figlio primogenito Charles.
"Giornata impegnativa a lavoro?", Percy diede un bacio sulla guancia a sua moglie. "Papà, ho potuto parlare con i capi di mamma, cioè sono dei geni!". Charles avrebbe seguito le orme della madre diventando un architetto, per questo Annabeth quando poteva lo portava nel suo studio e lo faceva parlare con i suoi superiori.
Annabeth prese Zoe dalle braccia di Percy, "Avete rotto qualcosa, di nuovo?" chiese scherzosamente. Percy mise su un finto broncio, "Donna di poca fede".
Luke puntò i suoi occhi verdi sulla madre "Mamma, papà non vuole che mi occupi di Zoe!". Ci risiamo, pensò Annabeth. "Percy devi smetterla di essere geloso, quando sarà al liceo o all'università che farai?"
"Userò i miei poteri quanto mi pare e piace e se non basterà chiederò a Leo di costruirmi un bazooka, sai per prevenzione".
Luke e Charles si misero a ridere, sotto lo sguardo allibito di Annabeth e della piccola Zoe. "Bella battuta papà" disse Charles "perché era una battuta, vero?"
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Alle dieci di sera, Annabeth stava lavorando ancora su un progetto che avrebbe dovuto presentare al suo capo il giorno successivo e voleva che fosse perfetto. Poi sentì qualcuno circondarle la vita. Percy.
"Tesoro i ragazzi sono a dormire e stranamente anche Zoe, dai vieni a riposarti". Annabeth sorrise, "Percy comincia ad andare, tra dieci minuti ti raggiungo"
"Non hai detto la stessa cosa mezz'ora fa?"
"Percy lo sai che è un lavoro importante, tra poco arrivo, te lo giuro" Annabeth sentì Percy sbuffare, "Allora rimarrò qui finché non verrai a nanna con me". Tutti dicevano che il difetto fatale di Percy era la lealtà, bhe...secondo Annabeth invece era la testardaggine. "Non devi andare in piscina ad allenare i ragazzi per la gara, domani?" "Sì, è vero, ma voglio anche stare con te, Sapientona", Percy le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Alla fine Annabeth cedette, tanto le mancavano solo pochi dettagli. Avrebbe finito il giorno seguente prima di andare a lavoro.
"Percy, posso dirti una cosa? "Anche due, che cosa c'è?". Da qualche mese, gli incubi (più che altro ricordi spiacevoli) continuavano a riempire la testa di Annabeth durante il sonno. La morte di molti suoi cari amici (Luke, Charles e Zoe non vi ricordano nulla?) , Aracne, il mostruoso 'soggiorno' nel Tartaro con Percy...giusto per citarne alcuni...
Annabeth raccontò i suoi incubi a Percy, che l'ascoltava in silenzio. Quando Annabeth finì, decise di esporre al marito un suo pensiero "forse sono gli dei a mandarmi questi 'sogni', come a dirmi non hai passato ancora niente, il peggio deve arrivare..."
Percy per poco non prese un infarto, "Un'altra profezia?! Un'altra impresa?! Altro sangue dovrà essere versato?!" "Percy! Non urlare, i ragazzi dormono...e comunque non lo so...è solo un mio pensiero, ma nel caso fosse veramente così..." lasciò la frase in sospeso.
L'appartamento rimase per due minuti in un silenzio tombale.
Poi Percy si decise a dire qualcosa...
"Sapientona, io non dimenticherò mai tutto quello che ho passato, che abbiamo passato. Prima con Luke e Crono, poi con Gea e Tartaro...ti ricordi di quando ti avevo raccontato di quella volta che Apollo bussò alla mia porta in vesti mortali? Il mondo stava per crollarmi addosso, ero stufo di essere usato come giocattolo dagli Dei, loro fanno i casini? Loro dovrebbero risolversi con un 'puf', 'abracadabra' o che ne so un 'bididi bodibi bù'!"
"Percy-"
"Annabeth lasciami finire"
(Io: sì Annie per una volta sta facendo un discorso intelligente! Su Persassy continua)
"Se dovessi avere ragione tu, se in futuro dovremo affrontare veramente un'impresa e sconfiggere altri mostri e compagnia bella, io non mi tirerò indietro. E so che nessuno dei Sette lo farà. Combatteremo un'altra volta, anche se questo vorrà dire mettere a rischio la vita dei nostri figli, perché sarà così. E probabilmente morirà qualcuno di molto caro a noi. Insomma, qualunque cosa accada io rimarrò per sempre al tuo fianco, come ho fatto durante le nostre avventure...e spero che anche tu farai lo stesso. Ma pensiamo in modo positivo, forse quei ricordi sono in realtà una previsione del futuro. Tu sogni Aracne? Vorrà dire che troverai un ragno nell'armadio e poi lo ucciderai"
"Testa d'Alghe?"
"Ho detto qualcosa di sbagliato, Sapientona?"
Annabeth baciò Percy, rendendosi conto che non avrebbe mai temuto nulla se fosse rimasto al suo fianco. "No, Percy. Voglio solo ricordarti che ti amo"
Yesssssssssssssssssssssssssssssssssssssss ce l'ho fatta! Ho portato la Percabeth! Nel prossimo capitolo ci sarà la Jasper. Ricordo che quando finirò le ship principali partirò con le richieste :-)
Una domanda...solo a me piacerebbe fare da babysitter ai figli piccoli delle coppie? Shono adorabilosi! (Yeee dopo l'espressione 'dettagli dettagliosi' e 'essere esseroso' ho inventato una nuova parola!)
Zau :D
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