๐๐๐ฉ๐ข๐ญ๐จ๐ฅ๐จ ๐๐๐๐๐. ๐๐ ๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐๐ข๐ฅ๐ฒ๐๐ฌ ๐๐๐ข๐ฌ๐๐๐๐ก
Nella silenziosa e vuota sala del trono, come al solito, il freddo era pungente, penetrava sin dentro le ossa e anche se in quegli ultimi giorni il clima era parso inizialmente ingentilirsi, le temperature erano calate subendo un bel tracollo, tanto che la neve aveva ricominciato a palesarsi e a volteggiare nell'aria, sospinta da venti glaciali e impietosi che promettevano di serrare il territorio nella loro tremenda morsa per chissร quanto altro tempo ancora.
A Tristan, tuttavia, non importava di non avere gli abiti sufficientemente pesanti per rimanere in quel posto senza il rischio di prendersi nuovamente una bella febbre. Aveva ancora il collo coperto dai medicamenti che suo fratello, in quei tre lunghi e pesanti giorni, una volta alla mattina e una volta alla sera si era sempre premurato di cambiargli. Diceva che la ferita si stava rimarginando, ma sarebbe comunque rimasto per sempre un segno tangibile dell'incidente verificatosi nella sala di re Henrik.ย
La lacerazione faceva ancora piuttosto male e bruciava ogni volta che Ferdinand la tamponava con il liquido atto a evitare che si infettasse, ma a confronto di ciรฒ che Tristan al momento provava per via di cos'era successo ad Angor, nonchรฉ agli altri, quel dolore sbiadiva e appariva irrilevante come un semplice taglietto sul dito o una sbucciatura al ginocchio.
Da quando Ferdinand aveva permesso al fratello minore di alzarsi dal letto, questi spesso si era recato nella sala del trono per tenere d'occhio la rosa stregata e ogni singola volta che vi aveva posato sopra lo sguardo aveva notato subito l'assenza di un altro petalo o di come l'aspetto generale del fiore continuasse a risultare sempre piรน malandato e rinsecchito.
Quattro petali erano ormai tutto ciรฒ che separava Angor dalla morte, dal compiersi della maledizione di Feodora e il tempo continuava a scorrere inesorabilmente senza che loro riuscissero a far sputare tutta la veritร a Reisbach. L'alba del dodicesimo giorno di dicembre ore prima era sorta e mancavano solo altri diciotto giorni al trenta, ovvero il compleanno di Angor. L'ultimo che egli avrebbe conosciuto, se la maledizione non fosse stata spezzata entro tale termine.
Presto sarebbe stato troppo tardi per salvare Angor, troppo tardi per tutto quanto, e visto che Tristan non era in grado di sostenere un testa a testa con Reisbach senza perdere il controllo, coi nervi a fior di pelle che aveva, toccava a Ferdinand torchiare quell'abominevole individuo. Forse gli dรจi davvero sapevano quando e se aiutare chi si trovava in enorme difficoltร , altrimenti Tristan non avrebbe saputo spiegare in altre maniere il provvidenziale arrivo del fratello maggiore. Gli era grato per essere lรฌ ad aiutarlo, a dargli forza proprio quando sentiva di non averne piรน o quasi.
Distolse gli occhi gonfi di pianto recente dalla rosa imbozzolata nel magico e svolazzante fumo e li posรฒ sul ritratto di Angor, quello che ritraeva Valdemar all'etร di quattordici anni. Iniziava a detestare quella rappresentazione del principe di Krygan in quanto non veritiera, non piรน al passo con l'uomo che poi Angor era diventato.
Quel ragazzino dall'aria altera e indifferente non poteva reggere in alcun modo il confronto con l'uomo malinconico e compassionevole che ne aveva preso il posto.
Eppure quel ritratto era una delle poche cose tangibili che gli rimanessero di Angor, che gli assicurassero che non fosse stato tutto un semplice miraggio.
Pensavo che sarei riuscito ad aiutarti, che avremmo avuto un futuro insieme, che ti avrei salvato dalla fine e ora... ora sei chissร dove, solo e lontano da me, in balia di tuo padre e forse di un fratello che ti ha tradito.
Se solo fosse riuscito a mettere in guardia sul serio Angor da Reisbach, nulla di tutto quel disastro si sarebbe mai verificato. La colpa era la sua. Non aveva offerto argomentazioni abbastanza convincenti, non aveva dato il massimo e quelle erano state le conseguenze.
Non รจ tutto perduto, cercรฒ di ricordare comunque a se stesso. C'era ancora una speranza, doveva esserci per forza.
L'eco di leggeri passi lo fece riscuotere e lo spinse a voltarsi per osservare la minuta figura di Magnus avvicinarsi. Povero piccolo, quelli erano giorni davvero pesanti e difficili per lui. Prima la sparizione di sua madre, poi la morte dello zio e Angor che era stato portato via contro la propria volontร . Angor al quale Magnus era molto affezionato.
Tristan si sentiva in colpa nei riguardi del bambino per non esser stato capace fino ad allora di fare qualcosa di concreto per tener vive le speranze del piccolo Wertrand. Lo stava deludendo e sentiva di non poter farci granchรฉ.
ยซMagnus, che ci fai qui?ยป gli chiese mentre lo raggiungeva. ยซร pericoloso attraversare il ponte lร fuori con la bufera, lo sai.ยป Cercรฒ di non suonare eccessivamente apprensivo, ma per quel poco che ne sapeva ormai non rimaneva piรน nessun altro che potesse prendersi cura del ragazzino e ciรฒ lo faceva sentire responsabile della sua sicurezza.
Magnus si strinse nelle spalle e si strofinรฒ col dorso di una mano il nasino all'insรน. ยซE tu perchรฉ vieni sempre qui?ยป chiese a sua volta.ย
ยซBeh, ecco...ยป
ยซร per quella?ยป domandรฒ ancora Magnus, indicando con l'indice la rosa.ย
Tristan esitรฒ. ยซSรฌ. Vedi, Magnus... quella rosa รจ speciale. Grazie a lei riesco a capire se Angor sta bene.ยป
Un po' perplesso il bambino si accostรฒ al treppiedi convesso sopra il quale la sfera fumosa faceva vorticare i petali della rosa persi dalla corolla di quest'ultima. ยซNon รจ poi cosรฌ bello, per essere un fioreยป decretรฒ inquieto. ยซSe รจ cosรฌ, allora Angor non sta molto bene.ยป Girรฒ attorno al piedistallo incantato senza smettere di fissare la rosa quasi del tutto appassita e poi, con evidente difficoltร e non poca esitazione, tornรฒ a guardare il principe di Alerath. ยซTristan?ยป
Il ragazzo deglutรฌ e incrociรฒ i suoi occhi in apprensiva attesa.
ยซSe il fiore si seccherร e se Angor non dovesse stare piรน bene... poi... lui andrร dove sono andati lo zio, la mamma e gli altri?ยป
Quella domanda fece contorcere lo stomaco a Tristan che si ritrovรฒ preso alla sprovvista da parole cosรฌ dirette, lucide e ben precise di un semplice bambino. ยซM-Magnus, cosa stai dicendo? Di che parli?ยป incalzรฒ, ancora una volta deciso a negare la veritร su Adriana e sรฌ, anche su Angor.
Magnus, tuttavia, non si lasciรฒ incantare. ยซLa mamma รจ morta e non tornerร piรน, vero? E succederร la stessa cosa ad Angor?ยป
Il giovane Pyranel rabbrividรฌ, colpito al cuore dall'innocente, ma esatta, analisi degli eventi da parte del ragazzino. ยซChi te lo ha detto?ยป
ยซNessuno. L'ho... l'ho capito da solo. La mamma non sarebbe mai andata via senza di me.ยป
ยซMagnus...ยป
Il piccolo Wertrand si strinse piano nelle spalle e tirรฒ su piano con il naso. ยซO-Ora, perรฒ, lo zio รจ con lei. Non รจ da sola.ยป
Tristan non ce la fece piรน e si chinรฒ per abbracciarlo, non tollerando piรน di sentire quei discorsi. Era inevitabile che prima o poi Magnus prendesse coscienza della veritร , eppure lo stesso era terribile che un bambino dovesse fare i conti con una cosa come la morte di una persona cara e per giunta senza che nessuno gli avesse detto alcunchรฉ. Lo aveva capito da solo che Adriana non sarebbe mai tornata e probabilmente aver assistito di nascosto alla morte di Achilles e degli altri doveva avergli aperto gli occhi, nonchรฉ procurato un trauma atroce e indelebile.
ยซMi dispiace, Magnusยป mormorรฒ il giovane principe mentre silenziose e calde lacrime gli bagnavano le guance. ยซN-Non ho avuto la forza di dirtelo... perdonami!ยป Lo strinse un po' di piรน non appena capรฌ che stava a sua volta piangendo e rimasero in quel modo per diversi minuti, forse per un'eternitร , finchรฉ Tristan, facendosi forza, si scostรฒ un po' alla volta e guardรฒ in faccia il bambino. Gli asciugรฒ le guance con le nocche di una mano e pose le dita dell'altra su di una sua spalla. ยซAngor starร bene, Magnus. A lui non accadrร nulla di male, te lo giuro sulla mia vita, sulla mia famiglia, su tutto ciรฒ che ho di piรน caro. Lo salverรฒ, fosse l'ultima cosa che faccio, e poi tu e Grim verrete entrambi con noi ad Alerath, rimarrete con me, con Angor e il resto della mia famiglia.ยป
Magnus non aveva nessun altro su cui contare e non poteva esser lasciato a se stesso. Aveva bisogno di crescere in un ambiente sereno, circondato da premure e affetto, lontano dai brutti ricordi e con la promessa di un'esistenza migliore davanti a sรฉ. Era il minimo che lui potesse fare dopo non essersi reso conto in tempo del reale pericolo, anzi della minaccia, di Reisbach e Caliban.ย
Magnus lo guardรฒ come se volesse accertarsi della sua sinceritร . ยซLo prometti?ยป pigolรฒ.ย
ยซSรฌ, Magnus. Croce sul cuore.ยป
E proprio nel cuore Tristan si appuntรฒ di farla pagare cara, molto cara, a re Caliban e al suo tirapiedi. Lo giurรฒ a se stesso e metaforicamente sulla tomba del signor Hume e di Adriana e sui cadaveri degli altri servitori di Palazzo dei Gigli che con l'aiuto di Grim e di Ferdinand aveva inumato il giorno prima.
Era stato terribile scavare una a una le tombe di quei disgraziati e non aveva voluto saperne di lasciare del tutto il compito a suo fratello e a Grim. Aveva scavato a mano, servendosi della vanga del povero Hybert, il domestico che per tanti anni aveva curato con dedizione i giardini e insegnato ad Angor a prendersi cura dei fiori e delle piante. Aveva piantato ancora e ancora la pala nel duro e gelido terreno senza badare a Ferdinand che gli aveva ripetuto di lasciar fare a lui o a Grim perchรฉ lo vedeva troppo stanco e provato. Si era rifiutato di cedere loro quell'onere, conscio che quella fosse una sorta di penitenza per una colpa che stava scontando: la colpa di non aver offerto a Reisbach del vino avvelenato sin da quando gli era stato chiaro che avesse avuto a che fare con la scomparsa di Gideon e Adriana. Avrebbe avuto sulla coscienza la morte di un uomo, ne era consapevole, ma in cambio avrebbe potuto salvare altre vite di persone che avrebbero meritato di andare avanti con l'esistenza piรน di quanto meritasse il mostro che era ancora tenuto prigioniero nella stanza della torre.
Tristan mai aveva desiderato cosรฌ tanto la morte di qualcuno e quel lato di sรฉ un po' lo terrorizzava e faceva restare di stucco, ma il timore del biasimo degli dรจi era nulla in confronto alla soddisfazione viscerale che avrebbe provato nel massacrare a mani nude Gilyas Reisbach. Le azioni di quell'essere gli avevano instillato nella mente, come se non bastasse, un orrido tarlo: se gli dรจi esistevano e se davvero li osservavano e vegliavano su ogni singola vita, allora perchรฉ permettevano a certa gente di macchiarsi di azioni cosรฌ turpi e bestiali? Dov'era la giustizia divina? Dov'era il castigo per i malvagi di cui parlavano molti custodi della fede?
Una piccola parte di Tristan iniziava a dubitare, a porre domande che mai avrebbero ottenuto una risposta e a pensare che in fondo la veritร fosse ben altra, ovvero che fossero completamente da soli e che non vi fosse niente e nessuno a tirare le fila della sorte nรฉ a intessere complessi disegni nell'intricato stendardo dell'esistenza che forse, in fondo, altro non era se non un cumulo di eventi in balia dell'irrazionalitร e del semplice caso.
Oppure c'era dietro a tutto quanto una veritร molto piรน scomoda, triste e amara: gli dรจi esistevano, ma erano indifferenti alla sofferenza dei mortali. Non gli importava nulla di cosa succedeva nel piccolo e caotico universo di creature che ai loro occhi erano pari a insignificanti formiche del tutto sacrificabili. L'essere umano era fragile, debole e indegno della loro attenzione, ecco perchรฉ non intervenivano. Perchรฉ mai avrebbero dovuto disturbarsi fino a tal punto? Magari era addirittura un passatempo squisito osservarli in silenzio mentre si dibattevano e uccidevano a vicenda per futili ragioni, spinti dalla sete di morte e conquista.
Che le cose stessero in un modo o nell'altro, non rimaneva che rimboccarsi le maniche e pensare da soli a proteggersi e a lottare contro le ingiustizie. Ferdinand aveva ragione: doveva imparare a capire sin da subito chi e cosa aveva di fronte e a prendere le distanze quando la ragione gli imponeva di tener alta la guardia.
Doveva essere vigile e attento, doveva osservare e tirare poi le somme. Come in fin dei conti aveva detto Reghnar, ormai era un uomo, non era piรน un ragazzo nรฉ un bambino. La separazione da sua madre e da suo padre, dai suoi fratelli, era stato il suo battesimo del fuoco, un rito d'iniziazione che lo aveva costretto ad abbandonare le vesti di fanciullo e ad affrontare l'etร adulta e, si sapeva, il mondo degli adulti era terribilmente complicato e irto di minacce e chi rimaneva ingenuo prima o poi pagava alto il prezzo della propria stoltezza.
Ora a contare su di lui erano ben tre persone: Angor, Magnus e Grim. Erano la sua famiglia tanto quanto lo erano i suoi genitori e i suoi fratelli e doveva proteggerli. Per farlo, perรฒ, prima aveva l'assoluta necessitร di ritrovare Valdemar e sottrarlo alle grinfie di Caliban per sempre.
Si rimise su e trasferรฌ la mano che era ancora posata sulla spalla di Magnus fra le scapole di quest'ultimo per incoraggiarlo a seguirlo fuori dalla sala del trono. ยซAndiamo via da qui o ti prenderai un malannoยป lo apostrofรฒ con dolcezza. ยซVediamo se Ferdinand รจ riuscito a fare qualche progresso.ยป
Uscirono e percorsero il gelido corridoio nel quale risuonava l'eco del vento che spirava fra i boschi e giungeva alle loro orecchie come l'ululato cavernoso di un lupo in lontananza.
Non fidandosi del ponte di pietra che congiungeva un'ala del palazzo all'altra, non quando la neve cadeva fitta dal cielo e il vento era particolarmente tiranno rendevano il cammino difficoltoso e molto rischioso, Tristan prese in braccio Magnus e proseguรฌ, ignorando le proteste del ragazzino che dichiarava di non aver paura e di aver giร fatto quella strada da solo. ยซLo so, Magnus, ma non si รจ mai troppo prudentiยป disse il principe. ยซE poi non sembravi cosรฌ intrepido quando dovevamo scendere quelle scale buie nei sotterranei.ยป
Il bambino sbuffรฒ sonoramente e non rispose, conscio di non poter negare la veritร nรฉ inventare qualche scusa credibile. Appena furono giunti dall'altro capo del ponte venne adagiato a terra da Tristan. ยซTriss?ยป
ยซCosa?ยป
Magnus esitรฒ. ยซTu invece stai bene, adesso, sรฌ?ยป chiese infine accennando al collo medicato del principe di Alerath, il quale sorrise appena e annuรฌ, scompigliandogli i capelli con affetto. ยซSono ancora un po' stanco e scombussolato, ma sto bene. Non preoccuparti per me.ยปย
Considerando che aveva corso il rischio di diventare un altro dei tanti scheletrici guardiani dell'antro di Henrik, bisognava ammettere che tutto fosse andato liscio come l'olio e che Ferdinand avesse dato prova di enorme bravura nello scongiurare il peggio.
Mentre avanzava mano nella mano con Magnus, Tristan non potรฉ far a meno di ripensare ai tanti momenti trascorsi insieme ad Angor in quei corridoi. Erano ricordi amari e confortanti al tempo stesso, ricordi che sembravano appositamente spronarlo a tenere duro e a non mollare la presa perchรฉ si trattava di una persona a lui cara piรน di qualsiasi altra al mondo, insostituibile e preziosa.
Alla fine giunse insieme al ragazzino nello stesso salotto dove, una sera di non molto tempo addietro, lui aveva detto ad Angor di amarlo, di essere disposto a tutto pur di stare con lui, anche ad andare contro il mondo intero; quella stessa sera aveva donato al principe di Krygan la collana di sua madre, la regina Gatria, per ricordargli che non era piรน da solo, che sarebbe tornato presto dal viaggio per Alerath che mai si era verificato.
Palazzo dei Gigli appariva piรน vuoto e desolato che mai senza coloro che lo avevano reso piรน vivo e accogliente, specie senza la presenza malinconica e poi rassicurante di Angor, della sua voce calda e pacata, delle sue riflessioni meste e profonde sussurrate davanti al bagliore del caminetto in una rigida sera invernale.
Angor gli mancava. Gli mancavano i suoi occhi color zaffiro animati da una luce benigna e mansueta; gli mancava accarezzare i suoi lunghi capelli sottilmente striati di turchese qui e lร e il calore del suo corpo, le sue mani gentili che gli sfioravano il viso; gli mancava ogni singolo frammento di quell'uomo e lo rivoleva con sรฉ. Voleva di nuovo amarlo e tener viva con lui la speranza di un avvenire assieme; voleva udire di nuovo la sua voce professare teneri e accorati sentimenti nei suoi riguardi.
Lo rivoleva lรฌ con lui e non avrebbe accettato altri compromessi diversi da quelli che si era prefissato. Non importava quanto avrebbe dovuto lottare e stringere i denti e non gli importava piรน nemmeno di dover forse farsi strada nel sangue di chicchessia per avere di nuovo al proprio fianco colui che era ormai certo di amare e voler sposare.
Angor non era solo il suo amante, ma era anche suo amico, forse il confidente piรน stretto che avesse mai avuto fino ad allora, l'unico che era stato in grado di capirlo, di capire come si era sentito per diciotto anni della propria vita: chiuso in una gabbia, incapace di vedere il mondo che aveva potuto osservare solo attraverso dei tendaggi.
Eppure, non appena vide Ferdinand seduto su una poltrona con la schiena curva l'aria abbattuta, capรฌ che non era ancora arrivato il momento di sellare un cavallo e correre in aiuto dell'amato.ย
ยซAllora?ยป esordรฌ inquieto Tristan, pur conoscendo giร la risposta.
Ferdinand sollevรฒ il capo e raddrizzรฒ la colonna, trattenendo un lungo sospiro. ยซIn vita mia non ho mai incrociato un individuo cosรฌ caparbioยป disse, chiaramente irritato.ย
Capendo che il fratello non voleva continuare per via della presenza di Magnus, il minore dei Pyranel chiese al ragazzino di uscire insieme a Grim dalla sala e il piccolo, non senza un po' di malanimo, eseguรฌ.ย
Ferdinand, dunque, parlรฒ: ยซSolo oggi l'ho interrogato per cinque ore, Tristan. Togliendo che non ha mai risposto alle mie domande, se non in maniera vaga e senza mai dirmi nulla di davvero concreto o utile, ha dato il peggio di sรฉ quando ha tentato di staccarsi da solo a morsi la linguaยป.
Convinto di aver capito male, Tristan si avvicinรฒ. ยซCome, scusa?ยป
ยซNon farmi ripetere, per piacere. Diamine, stavo per dare di stomaco!ยป si lamentรฒ il maggiore dei fratelli massaggiandosi le tempie e storcendo con disgusto le labbra piene. ยซNon voglio piรน vedere una cosa come quella!ยป
ยซMa come puรฒ aver cercato di strapparsi da solo la lingua? ร fattibile, poi?ยป insistรฉ il minore.ย
ยซTi dico che ci ha provato eccome e se non avessi avuto i riflessi pronti a quest'ora sarebbe diventato muto come una tomba.ยป Ferdinand arricciรฒ il naso e sollevรฒ un braccio. Aveva le maniche della camicia arrotolate e su uno degli avambracci era impressa l'impronta di un'arcata dentale. ยซMi ha morso, il bastardo. Spero solo non abbia qualche malattia addosso come la rabbia o solo gli dรจi sanno cos'altro. Assurdo!ยป
ยซBleahยป fece Tristan d'impulso. ยซConsiderando che si comporta come un cane inferocito, non escluderei affatto la rabbia! ร un vero animale!ยป
ยซNon insultare gli animali, per piacere. Reisbach รจ una carogna e ora siamo al punto di partenza. Non cede, non importa quanto io cerchi di persuaderlo a parlare.ยป
ยซCos'รจ successo dopo che ti ha morso?ยป
ยซIntendi dire dopo che gli ho rifilato un manrovescio per avermi rovinato la pelle del braccio? Grim รจ corso nella stanza e gli ho chiesto di tenerlo fermo mentre andavo a preparare di corsa un intruglio per farlo calmare. Quando ha perso i sensi siamo scesi quaggiรน e questo รจ quanto. E io che fino a poco tempo fa mi lamentavo di avere una vita monotona!ยป Ferdinand roteรฒ gli occhi e sbuffรฒ gonfiando le guance. ยซStiamo solo perdendo tempo, Triss, e se ho ben capito in che situazione si trova Angor... ogni minuto รจ prezioso. Reisbach lo sa, questo, e sta tergiversando appositamente. Quell'uomo รจ malvagio, glielo si legge in faccia, negli occhi.ยป
Solo allora Tristan si accorse che le mani di suo fratello tremavano, anche se in modo a malapena visibile. ยซD-Dimmi che non...ยป
ยซMi stai chiedendo se si sia messo a parlare a vanvera di Edogar e di come lo abbia strapazzato per settimane? Lo ha fatto eccome e non so chi mi abbia dato la forza di non fracassargli il cranio. ร stato zelante in fatto di dettagliยป fece Ferdinand con un tono di voce spiacevolmente monocorde.ย
Tristan sentรฌ il cuore farsi ancora piรน pesante. ยซNon avrei dovuto lasciarti da solo con lui. Non sapendo che forse avrebbe cercato di spezzarti.ยป
ยซFrancamente trovo complicato voler spezzare un ramoscello non piรน integro da sei lunghi anni. Sapevo giร cos'era accaduto a Edogar perchรฉ sei stato tu a dirmelo, perciรฒ... non รจ stato poi cosรฌ logorante. Non come lo sarebbe stato se tu avessi taciuto.ยป
ยซFerdinand...ยป
ยซAscolta, Tristan, non parliamone piรนยป tagliรฒ corto il principe piรน anziano, il tono di voce che rispecchiava alla perfezione il suo stato d'animo. ยซEdogar ormai รจ morto. Non tornerร piรน, non importa quanto io possa piangere o disperarmi. Mi basta solo aver finalmente conosciuto la veritร . Ora so che รจ sempre stato innocente e che ora mi troverei altrove, se solo lui fosse potuto tornare da me come ci eravamo prefissati. Che Reisbach si fregi pure di averlo torturato e ucciso un po' alla volta. ร lui ad avere la coscienza sporca e macchiata di sangue. Sarร lui a dover render conto delle proprie azioni, un giorno. Io so di esser rimasto fedele, nel cuore, a Edogar. So di averlo aspettato ogni singolo giorno per anni e di aver sperato, nel profondo, di poter rivederlo e riabbracciarlo. Ora che so che questo non sarร mai possibile... voglio solo evitare di parlarne oltre. Le parole sono solo parole e ora come ora, per me, sono pugnalate allo stomaco.ยป
ยซMa se non ne parli, se chiudi il dolore in una scatola e lo lasci da una parte, prima o poi ti avvelenerร ยป insistรฉ Tristan. Non credeva che a Ferdinand avrebbe fatto bene rifiutarsi di prestar ascolto, almeno per un attimo, alla sofferenza. Se non le concedeva del tempo per spurgare, un giorno o l'altro sarebbe tornata a far male con maggiore intensitร .
Ferdinand lo squadrรฒ. ยซParlare di cosa, Tristan? Mh? Parlare di come quel pazzo furioso e assassino abbia ordinato ai suoi di prendere Edogar che agonizzava lรฌ a terra e gettarlo in mare quando ancora respirava? Parlare di come l'uomo che amo ora si trovi da qualche parte, in fondo all'oceano, ormai ridotto a uno scheletro che un giorno diverrร polvere? Perchรฉ si tratta di parlare di questo! Va bene? E non mi va di farlo! Non mi va di ricordare a me stesso che non lo rivedrรฒ mai piรน e di averlo odiato ingiustamente! Non voglio pensare a come io sia rimasto a crogiolarmi nella rabbia e nel dolore mentre avrei invece potuto cercarlo e aiutarlo! Lui stava soffrendo e io non ho fatto niente! Niente!ยป
Tristan, addolorato, si limitรฒ a tacere. Forse era davvero meglio non parlare piรน di Edogar. Non se farlo poi riduceva Ferdinand in lacrime, per quanto egli stesse provando a celare il pianto volgendo altrove il viso, lontano dagli occhi del fratello minore.
Non era giusto, perรฒ, che Ferdya si sentisse in colpa per qualcosa che non avrebbe in alcun modo potuto prevedere nรฉ venire a risapere. Era diverso dalla questione di Angor e Reisbach. Nessun avrebbe potuto salvare Edogar, se non i pochi che erano stati al corrente di tutto e non avevano mosso un dito per fermare la barbarie.
Si umettรฒ le labbra e scelse saggiamente di tornare a concentrarsi sul problema principale. Lo fece, soprattutto, per offrire una scappatoia al fratello da altre dolorose rimembranze e dai chiari sensi di colpa che provava. ยซQuindi... che cosa facciamo, adesso? Insomma... รจ chiaro che non ci dirร un bel niente. Era disposto a mozzarsi la lingua pur di non tradire Caliban.ยป
Ferdinand si terse gli zigomi e fece un respiro profondo. ยซNon lo so, ma non ricorreremo allo Specchio di Idlys. Niente magia oscura, Tristan. Ci manca solo quella e poi sรฌ che avremmo di che romperci il capo.ยป
ยซAllora riproviamo a torchiare Reisbach. Non ci sono molte alternative.ยป
ยซRipeto che รจ una perdita di tempo. E se poi ritentasse lo scherzetto di prima? A quel punto avremmo gettato via altri minuti preziosi inutilmente.ยป
ยซVorrร dire che troveremo la maniera di frugare nella sua mente e cavarne fuori tutto quello che sa su Angor, sui piani di Caliban e anche su un'eventuale corruzione di Prospero.ยป
Ferdinand si morse il labbro inferiore con fare incerto e inquieto. Dava tuttavia l'impressione di essersi aspettato di dover affrontare quell'argomento. ยซNon lo so, Tristan. Ciรฒ di cui parli รจ fattibile, questo รจ vero, ma... quasi sempre provoca danni irreversibili, specie su una mente che non ha intenzione di collaborare.ยป
ยซChe vuoi dire?ยป
ยซProva a pensare alla mente di un uomo come a delle mura di cinta che circondano una fortezza. Mura solide e spesse, Tristan. Mura difficili da espugnare...ยป spiegรฒ meglio il principe piรน anziano, accomodandosi meglio sulla poltrona. ยซPensa, ora, a tutte le maniere esistenti per assediare la fortezza. Prima provi a scalare le mura che la proteggono, certo, ma poi ti rendi conto che รจ molto meglio fornirsi di un bell'ariete e buttare giรน le porte per dar modo al tuo esercito di avanzare. Ebbene... questa tecnica รจ esattamente come un ariete, metaforicamente parlando: costringe con la forza la mente di qualcuno ad aprirsi e a rivelare tutto ciรฒ che custodisce, segreti o affari risaputi che siano, ma una volta che quelle porte sono state scardinate non c'รจ modo di riparare al danno. Una volta buttate giรน รจ poi impossibile ricostruirle. Capisci cosa intendo?ยป
Tristan sorrise fra sรฉ con nera ironia. ยซReisbach รจ giร pazzo di suo. Non vedo come una tecnica del genere potrebbe mai peggiorare la sua situazione.ยป
ยซNon รจ affatto pazzo, invece. ร solo ciecamente leale a Caliban, per un motivo o l'altro. Non vede le cose alla stessa maniera in cui le vediamo noi, il che รจ ben diverso. Forzarlo a confessare tutto ciรฒ che sa, perรฒ, lo porterebbe a uno stato assai peggiore della follia e del tutto irreversibile. Si ridurrebbe a un vegetale. ร un mostro, sono d'accordo con te, ma sorti del genere non sono da augurare a nessuno, Tristan, credimi. Papร mi ha sempre ripetuto che se mai fossi andato in guerra e avessi dovuto ricorrere a certe pratiche per far parlare un soldato nemico, non avrei mai dovuto usare quella tecnica magica in particolare proprio perchรฉ crudele e spesso innecessaria. Non so da dove sia spuntata fuori, ma non รจ stata concepita a scopo volutamente bellico. A mio parere รจ un omaggio al sadismo fine a se stesso. Nostro padre mi disse, quando gli chiesi maggiori spiegazioni, che nei secoli passati, specialmente i piรน bui attraversati da Alerath, chi veniva arrestato e imprigionato spesso veniva sottoposto a quella tortura, quando doveva ammettere di aver commesso il crimine di cui era accusato. Solo dopo un bel po' di tempo si giunse alla conclusione che quelle confessioni non fossero da reputare accettabili, visto che erano state estorte e violavano non so neppure quante norme su cui si reggono le fondamenta del nostro popolo.ยป Fece una pausa. ยซCome puoi ben capire... si tratta di una pratica disumana e attualmente illegale, almeno ad Alerath. Solo durante la guerra contro Krygan รจ stato permesso ai soldati che erano capaci di usare la magia di metterla in atto e solo in casi estremamente necessari. Io ho visto cosa causa in una persona, Tristan. L'ho visto coi miei occhi e non รจ un bello spettacolo. Nostra madre voleva che imparassi a farne uso per ogni evenienza e fece portare un soldato di Krygan che era stato fatto prigioniero durante una delle tante battaglie. Era poco piรน che un ragazzino e perse il senno dopo neppure dieci minuti e prima di questo disse cose che in circostanze normali mai avrebbe detto e rivelato. Francamente sono d'accordo con papร : ci sono altri modi per ottenere la veritร ed estorcerla con la violenza e la tortura la danneggia.ยป
Tristan lo squadrรฒ in silenzio e non subito trovรฒ le giuste parole per esprimere ciรฒ che sentiva riguardo all'argomento. Ripensava alle tombe che aveva scavato nella gelida terra di Krygan, al terribile e caotico scenario che lo aveva accolto quando si era recato nella camera da letto di Angor e al mite signor Hume, ad Adriana e alla sua tragica sorte e poi, ancora, alla povera Dorabella, a Edogar.
Cosa c'era di piรน disumano e crudele di tutte quelle ingiuste morti e dell'aver tradito la cieca fiducia di Angor, senza poi aver fino ad allora mostrato il benchรฉ minimo pentimento?
Gli faceva ribollire il sangue avere alla propria portata il braccio destro di Caliban e non poter fargliela pagare perchรฉ Ferdinand sembrava non voler valicare il confine che Reisbach per primo non si era disturbato a calpestare. Se lo meritava, accidenti! Meritava di soffrire e le sue vittime di ottenere finalmente un po' di sana giustizia. Quel mostro invocava, pretendeva una fine indegna e priva di dignitร . Erano le sue azioni a esigere una punizione esemplare.
ยซHai la piรน pallida idea di quante persone abbia ucciso e fatto soffrire? Senza contare quelle di cui non sappiamo nulla, poi. Il signor Hume, Adriana e Dorabella non sono stati i primi a incrociare la sua strada, Ferdinand, di questo ne sono piรน che convinto. Negli occhi di quell'individuo c'รจ qualcosa di orribile, di oscuro!ยป disse alla fine, cercando di tenere a bada l'enfasi riecheggiante di odio e disprezzo nei riguardi del capitano delle guardie di Krygan. ยซReisbach custodisce gelosamente dei segreti e pur di non rivelarli ad anima viva รจ disposto a mozzarsi la lingua da solo. ร ovvio che non abbia solamente paura di tradire Caliban, ma anche di rivelarsi per ciรฒ che รจ realmente! Io voglio inchiodarlo, Ferdinand. Voglio che la sua mente rigurgiti ogni singola perversione, ogni malefatta che contiene. Almeno questo credo sia dovuto a chi ha incrociato la sua strada e non รจ piรน qui per raccontare com'รจ andata a finire.ยป Mentre parlava i suoi occhi violetti non si arrischiavano minimamente ad abbandonare quelli bicolori del fratello maggiore. Voleva fargli capire che non scherzava per niente. ยซAngor si fidava ciecamente di lui e guarda cosa gli รจ accaduto. Ho tentato fino alla fine di avvertirlo, di dirgli che in Reisbach c'era qualcosa che non andava, che non mi tornava. Sentivo che non era sincero, sentivo che sapeva perfettamente cos'era accaduto a Hume e ad Adriana. ร un uomo malvagio, Ferdinand. Non merita che noi ci prendiamo il disturbo di diventare degli assassini per colpa sua, ma direi che si sia guadagnato ampiamente una punizione coi fiocchi. Almeno non potrebbe piรน nuocere ad anima viva e noi avremmo la coscienza pulita sapendo di non averlo ucciso.ยป
Ferdinand si incupรฌ. ยซFare come dici sarebbe ancor peggio che assassinarloยป lo rimbeccรฒ rauco.
ยซInvece no.ยป
ยซSicuro? Ridurre un uomo a un vegetale, a una creatura incapace di parlare, di formulare pensieri complessi e di parlare, forse persino di mangiare, di deglutire, di provvedere a se stesso, ti sembra meno orribile rispetto a pugnalarlo e concedergli una morte rapida? Ti ho appena detto che รจ roba da sadici, Triss! So che lo detesti e non credere che io non lo faccia, sapendo cosa ha fatto, ma sottoporlo a un supplizio del genere ci farebbe scendere al suo livello.ยป
ยซE io ti ho detto che ci sono ragioni valide per ricorrere alla forza, per macchiarci di questa colpa, se proprio vuoi metterla in questi termini. Qualcuno deve impedirgli di continuare a rendere la vita maledetta agli altri.ยป
ยซNon tradirรฒ la promessa che ho fatto a nostro padre. Ti ho detto che ho visto cosa fa il sortilegio alle persone e non ho intenzione di assistere di nuovo a una simile barbarie.ยป
ยซReisbach non parlerร solo perchรฉ glielo chiederemo con garbo! Non abbiamo altra scelta, Ferdinand, e lo sai meglio di me!ยป Tristan ci stava provando a non arrabbiarsi, ma suo fratello dimenticava un piccolo particolare mentre se ne stava lรฌ a fare il moralista di turno: c'era in ballo l'incolumitร di Angor e piรน aspettavano, piรน le probabilitร di non rivedere mai piรน vivo quell'uomo aumentavano e lui non voleva neppure pensarci. Non voleva soffermarsi su quella possibilitร . Era troppo terribile anche solo da immaginare. ยซDeve parlare, Ferdinand, e non voglio piรน sentire scuse nรฉ attendere un giorno in piรน! Lui non merita la gentilezza che gli stiamo riservando, non lo capisci?ยป
ยซNessuno di poi puรฒ stabilire cosa meriti o meno un uomo. Dimmi che รจ colpevole di atti deplorevoli nei riguardi di tante persone e mi ritrovo d'accordo con te, ma non erigerti a giudice supremo, Tristan. Nessuno di noi รจ esente da colpe e abbiamo il diritto di comportarci come lui solo perchรฉ abbiamo fretta. ร qualcosa che tutti e due ci porteremmo dietro per sempre e prima o poi la coscienza torna a farsi sentire!ยป
Il piรน giovane dei due fratelli non trovรฒ nulla da ridire sulle parole del maggiore. Era la veritร , quella, e lui, piรน di chiunque altro, si sentiva estremamente in colpa e responsabile di quanto accaduto ad Angor. Se solo avesse insistito per fargli intendere la veritร ...
Se solo si fosse trovato lรฌ con lui, la notte in cui era stato portato via dagli uomini del re...
Era colpa sua, ma ammetterlo ad alta voce, di fronte a Ferdinand, sarebbe stato troppo doloroso e cocente e, come se non bastasse, continuava ad avere terribili incubi che via via si facevano sempre piรน confusi e incomprensibili.
E se la visione che aveva avuto non molto tempo prima, la notte in cui aveva parlato con gli spettri degli antenati dei Valdemar, altro non fosse stato che un presagio o un avvertimento? E se giร da allora le sue innate capacitร avessero tentato di metterlo in guardia?
Era mai possibile che in realtร quella visione fosse collegata ad Angor e, nel peggiore dei casi, un'avvisaglia di qualcosa di terribile?
Lui si sentiva in colpa, dopotutto, e per quel che poteva saperne re Caliban poteva aver fatto del male ad Angor e quella visione di se stesso imbrattato di sangue da cima a fondo magari era solo lo specchio della responsabilitร che in quel momento avvertiva nei confronti degli eventi recenti. Forse aveva le mani sporche di sangue e quella premonizione invano aveva provato ad avvertirlo, a dirgli di stare in guardia perchรฉ altrimenti sarebbe accaduto il peggio.
O forse sto solo perdendo la testa, pensรฒ stremato, massaggiandosi una tempia. Fra gli incubi e l'angoscia per Angor a malapena riusciva a chiuder occhio e alla fine vagava per i corridoi e si ritrovava sempre a contemplare quella maledetta rosa nella sala del trono, proprio come aveva fatto per ore anche quel giorno. Non sembrava piรน nemmeno una rosa, anzi, ma un gambo anonimo, di un argento spento e quasi ossidato, al quale si tenevano aggrappati tre singoli petali rinsecchiti e fragili. Da qualche parte Angor, mentre loro erano lรฌ a tergiversare, si stava lentamente avvicinando alla fine. Stava male, stava morendo e lui non poteva far niente per aiutarlo, non era lรฌ al suo fianco a dargli forza, a indurlo a resistere.
Da un lato era cosciente che non fosse umanamente etico e giusto voler sรฌ e no torturare un essere umano per carpirgli informazioni ben precise, ma dall'altro era altresรฌ consapevole con non poco rancore che Reisbach, al contrario, non si sarebbe di certo fatto tutti quei problemi a dar fondo alla propria di crudeltร , se solo si fosse trovato al posto suo e di Ferdinand.
Poteva essere biasimato per voler arrivare a tanto? Una persona che gli era estremamente cara si trovava in grave pericolo e il tempo scorreva, inesorabile e tiranno, mentre la salute di Angor andava peggiorando. Lo stato precario e d'abbandono della rosa stregata parlava chiaro: tra non molto sarebbe stato troppo tardi per agire, per evitare che il fato facesse il suo corso, e a quel punto nessuno sforzo sarebbe piรน valso ad alcunchรฉ.
Pur odiandosi nel mettere suo fratello di fronte a una scelta del genere, Tristan parlรฒ e lo fece con chiarezza e con voce pregna di sinceritร , quasi di autentica minaccia: ยซSe non convincerai Reisbach a parlare, anche a costo di arrecargli danni permanenti, allora non avrรฒ altra scelta se non tornare sui miei passi e al piano iniziale: lo specchio di Idlys. Decidi con saggezza, Ferdya, e fallo in fretta. Non abbiamo tempo e questo tuo tergiversare inizia a infastidirmiยป. Si alzรฒ dal divano e incrociรฒ le braccia. ยซQuella bestia ha torturato fino alla morte Edogar, l'uomo che amavi, e ha fatto scempio della nostra gente sul campo di battaglia, durante l'assedio di Vehelar. Quando le porte sono state buttate giรน lui era fra quelli che hanno massacrato donne, anziani e bambini disarmati. Pensi davvero di dovergli cosรฌ tanta clemenza? Papร non verrร mai a saperlo, se tu ed io faremo in modo di non fargliene mai e poi mai parola. Rimarrร fra di noi, porteremo questo segreto nella tomba. Francamente sono pronto a giurare che riuscirei a dormire comunque sonni sereni, pur sapendo di aver fatto una cosa simile a qualcuno che se lo meritava e se l'รจ andata a cercare fino alla fine. La guerra non รจ mai finita, Ferdya, questa รจ la veritร , e ora siamo da soli. Non c'รจ nostra madre a consigliarci e non abbiamo un esercito dietro al quale schermarci. Abbiamo dalla nostra solo l'ingegno e la disperazione, che ti piaccia o meno.ยป
Ferdinand deglutรฌ a vuoto. Non solo per via della reticenza, ma anche perchรฉ intravedeva qualcosa di diverso nello sguardo del fratello minore, qualcosa che mai si era visto prima. I suoi occhi d'ametista ardevano di una sfumatura che avrebbe osato definire sinistra. Quella storia non sarebbe finita neppure se fossero riusciti a salvare Angor Valdemar, se lo sentiva nelle ossa. Odio, ecco cosa vedeva pulsare nell'animo di Tristan. Eccolo lรฌ il risultato delle angherie subite da Alerath per mano di Krygan, la dignitร di un popolo che era stata fino in fondo oltraggiata e mutilata, calpestata da un re con chiare mire espansionistiche ed egemoniche; un re che bramava tutto e che forse non intendeva fermarsi neppure dopo aver sconfitto Alerath.
V'erano altri regni, altri popoli da assoggettare. Popoli pacifici come lo era stato quello di Gatria e Revarn o agguerriti, cosรฌ tanto che forse avrebbero lottato fino alla fine, fino alla cancellazione totale della loro cultura e del loro nome.
Era chiaro che Tristan, malgrado avesse assistito da lontano alla guerra fra Alerath e Krygan, malgrado fosse troppo giovane per aver potuto vedere l'inizio del conflitto, avesse comunque assorbito ciรฒ che gli era accaduto attorno sin dalla nascita, forse ancora prima di essa, quando la regina testardamente aveva scelto di continuare a combattere al fianco dell'esercito malgrado la gravidanza e l'enorme rischio di nuocere al nascituro.
Tristan era nato nel vivo della lotta fra i due regni e forse sin da allora aveva portato dentro di sรฉ frammenti del senso di rivalsa e frustrazione provati dalla madre e dal resto dell'esercito. Forse aveva sempre custodito nelle fibre del proprio essere strascichi del fiero furore di un popolo che aveva provato a resistere finchรฉ aveva potuto farlo, cosรฌ come l'odio che un po' alla volta era fiorito fra Alerath e Krygan.
Era lรฌ, quell'odio. Lรฌ da vedere e da comprendere, forse anche da temere. Tristan era ormai un giovane uomo, in quei mesi era cresciuto parecchio da ogni punto di vista e le sue pulsioni, le sue ambizioni e le sue passioni erano quelle di qualsiasi altro individuo non piรน fanciullo, ma neppure del tutto maturato. Era nel pieno di quella fase che rendeva la gente impulsiva e imprevedibile, bisognosa di passare dalle parole ai fatti senza star troppo a tergiversare.
Non avrebbe accettato un no come risposta e nel caso esso fosse giunto, allora avrebbe davvero scomodato forze primordiali e oscure pur di riavere con sรฉ Angor. Non era solo una questione di amore e di sentimenti, di voler salvare la persona amata. Era una faccenda politica e di prevaricazione, una silenziosa lotta fra lui e Caliban. Angor era un simbolo, non soltanto un principe e un essere umano.
Non posso permettere che faccia uso di quell'arnese infernale, si disse Ferdinand, scosso e angosciato. Gli era stato sufficiente leggere superficialmente i manoscritti che parlavano dello Specchio di Idlys per capire che una volta evocato un Demone dell'Abisso fosse molto difficile, poi, gestire le conseguenze di un'azione cosรฌ scellerata e folle.
Non aveva scelta. Doveva infrangere la promessa che aveva fatto a suo padre e andare contro i propri principi morali. O questo o avrebbero perso tutti quanti Tristan, in un modo o nell'altro. Era ovvio che Angor non fosse l'oggetto di un'infatuazione qualsiasi, ma qualcosa di molto piรน radicato, intenso e irragionevole. Qualcosa che avrebbe distrutto una persona giovane ed emotiva come Tristan se le cose si fossero risolte in tragedia.
Se Ferdinand doveva proprio scegliere fra suo fratello e Reisbach, allora quel figlio di buona donna nella torre poteva pure cominciare a invocare tutti gli dรจi che conosceva, perchรฉ lui avrebbe presto rimestato nella sua mente per capire con esattezza dove fosse stato portato Angor.
ยซVa bene, Tristanยป rispose infine. ยซUserรฒ quella tecnica su Reisbach e avremo ciรฒ che stiamo cercando. Perรฒ... voglio che tu faccia una cosa, in cambio, e ti prego di accettare le mie condizioni. Credo di poter permettermi di imporle, data la situazione.ยป
ยซOvvero?ยป incalzรฒ il ragazzo, guardingo.
ยซDi' a Grim di riportare lo Specchio di Idlys dove si trovava. Non pensarci piรน. ร un oggetto malvagio, Tristan. Non porta che guai, sventura e pazzia a chiunque osi farne uso. Non potrร mai esserti d'aiuto e solo per tentare di evocare il demone che si trova al suo interno dovresti versare il sangue di qualcuno. Non penso tu voglia arrivare ad assassinare una persona, no?ยป
ยซE lasciarlo in mano a Caliban, magari? E se lo trovasse e decidesse di usarlo lui?ยป fece Tristan, del tutto riluttante di fronte a una prospettiva come quella che aveva appena descritto e, anche, a rinunciare in ogni caso a un'arma che era meglio tenere fuori dalla portata di Krygan e colui che regnava su suddetta landa.
No, non era saggio abbandonare lo Specchio di Idlys. Era, anzi, stupido e da ingenui.
ยซCaliban detesta la magia e tutto ciรฒ che la riguarda. Non ne farebbe mai e poi mai usoยป replicรฒ allora Ferdinand, iniziando seriamente a credere che tutta quella faccenda stesse dando alla testa a suo fratello minore. Quelli non erano discorsi razionali, stridevano con l'indole di Tristan e la persona che egli era di solito. Spero solo che non abbia a che fare con il morso che una di quelle creature gli ha inferto, si disse, occhieggiando per una manciata di secondi il collo medicato del ragazzo. Sapeva di averlo curato bene, di aver seguito ogni passaggio con attenzione e meticolositร quasi maniacale pur di salvare suo fratello dall'infezione, ma...
No, ha solo i nervi a pezzi. Ecco qual รจ la veritร . Sono successe troppe cose tutte assieme.
ยซOdierร pure la magia e chi la esercita, ma questo non gli ha impedito di arruolare streghe e maghi mercenari nei suoi ranghi militari pur di buttar giรน le mura di Vehelar e far strage di persone innocenti e disarmateยป insistรฉ Tristan, prendendo a camminare avanti e indietro per la sala mentre tentava di esporre i pro e i tanti contro del non sottrarre a Palazzo dei Gigli quell'autentica arma magica. ยซImmagina, solo per un secondo, cosa potrebbe combinare se venisse a sapere dello Specchio di Idlys! Discende da una stirpe malvagia, Ferdinand! Da persone che spesso hanno agito con crudeltร e in maniera mostruosa pur di ottenere ciรฒ che volevano! Quella follia, quell'oscuritร , fanno parte anche di lui. Non lasciamo incustodito qualcosa che potrebbe usare per distruggere la nostra gente di nuovo e per sempre, Ferdinand! Non facciamo questo errore! Caliban non รจ come suo figlio! ร viscido, calcolatore e spietato! E anche tu sei nel suo mirino, se tua moglie intende davvero diventare la sua nuova compagna e dargli un nuovo discendente da mettere sul trono! E se lei venisse a sapere dello Specchio di Idlys e decidesse di usarlo contro di te? Nulla potrebbe salvarti da un Demone dell'Abisso al servizio di qualcuno che ti vuole morto!ยป
Tristan riusciva a leggere negli occhi del fratello maggiore ciรฒ che quest'ultimo pensava attualmente di lui e del suo recente modo di agire e pensare. Aveva capito che lo riteneva sul punto di perdere ogni contatto con la realtร e la luciditร , ma non era mai stato cosรฌ cosciente di sรฉ e del pericolo in cui si trovavano come lo era in quel preciso istante. Aveva il terrore di cosa avrebbe potuto fare re Caliban se egli avesse deciso di evocare o ordinare tramite terzi l'evocazione di un Demone dell'Abisso; era ovvio, poi, che non appena fossero riusciti a salvare Angor e a portarlo via da Krygan, quel rischio sarebbe divenuto ancor piรน concreto e tangibile, forse una certezza. Quell'uomo non era tipo da darsi per vinto e avrebbe reagito di conseguenza di fronte a uno sgarbo del genere; non andava neppure dimenticato che lui, Tristan, avrebbe presto infranto il patto stipulato con Krygan che prevedeva la sua permanenza lรฌ fino allo scadere dell'anno corrente. In poche parole... c'era la possibilitร che un'altra guerra esplodesse fra i loro popoli e ogni dettaglio poteva fare la differenza.
ยซFerdya... ti prego, ti scongiuro... non rendiamogli piรน facile fare quello che sicuramente farร non appena saremo tornati a casaยป aggiunse, davvero disperato.
Non era impazzito nรฉ provava qualche morboso attaccamento allo specchio. Il suo era solo buonsenso esacerbato dal sapere ormai come ragionava e fin dove era disposto ad arrivare il re di Krygan pur di averla vinta.
Ferdinand, piรน combattuto che mai fra il voler dare il beneficio del dubbio a Tristan o meno, colse con lo sguardo un sospetto e inusuale guizzo argentato nell'aria, proprio oltre le spalle del fratello minore e a qualche metro di distanza. Per nulla impressionato, sbattรฉ le palpebre e poi alzรฒ gli occhi al cielo. ยซTi ho appena colto sul fatto, Reghnar Valdemar. Piantala di nasconderti ed esci fuori. Lo so che stai origliando e che ti sei reso invisibile per farlo. Vengo da una terra dove conosciamo alla perfezione certi trucchetti da quattro soldi degli spettri, perciรฒ non insultare la mia intelligenza e palesati.ยป
L'altro Pyranel lo squadrรฒ con fare ebete e poi si voltรฒ, guardandosi attorno. Proprio allora Reghnar si decise a mostrarsi, materializzandosi dal nulla come fumo del medesimo colore del riverbero lunare. Lo spettro incrociรฒ le braccia, chiaramente infastidito nell'esser stato beccato. ยซSe volete il mio parereยป disse, lasciando da parte inutili giustificazioni, ยซio sto dalla parte del ragazzo. Ha piรน sale in zucca di quanto ne abbia tu, poco ma sicuro.ยป
ยซUhm... grazie, credoยป fede dubbioso Tristan. ยซScusa, ma perchรฉ stavi...ยป
ยซEro stufo di rimanere in compagnia dei miei fratelli e volevo capire cosa avevate deciso di fare con il bellimbusto nella torre.ยป
ยซTeoricamente era una conversazione privataยป lo rimbeccรฒ a tono Ferdinand, scocciato davanti a una simile mancanza di tatto da parte dell'antenato di Angor. La gente di Krygan non conosceva proprio le buone maniere, certe volte. ยซPerchรฉ pensi che Tristan abbia ragione? Giร che sei qui, almeno renditi utile.ยป
ยซPerchรฉ ha inquadrato meglio di te Caliban, scioccoยป replicรฒ diretto Reghnar, veleggiando a mezz'aria fino ai due principi e fermandosi di fronte a loro. ยซSembra che malgrado tu sia venuto a conoscenza della reale sorte del tuo amante di vecchia data ancora non abbia ben compreso con che razza di viscido serpente tu abbia a che fare, il che รจ francamente risibile e inaccettabile.ยป
ยซQuindi hai origliato anche quella conversazione!ยป esclamรฒ Ferdinand, adirato e punto sul vivo. ยซVoi spettri non vi fate mai gli affari vostri? Siete morti, no? Che ve ne importa dei vivi?ยป
ยซLa morte รจ una noia mortale, perdona il poco fantasioso gioco di paroleยป snocciolรฒ gelido Reghnar. ยซSecondo te Caliban non era al corrente di Edogar e della sua relazione con te? Pensi che Reisbach non abbia spremuto come una bacca fino all'ultima goccia il poveretto? Allora credi male. Pensaci, testolina bionda: Edogar era il tuo amante, di uno dei principi di Alerath, e come tale rappresentava anche una preziosa e possibile fonte di informazioni assai succose sul conto della tua famiglia e di eventuali segreti o progetti bellici di tua madre. A giudicare dalla tua faccia, perรฒ, devo supporre che abbiano scelto di strapazzare il poveretto sbagliato. A sentir parlare voi due mi pare di aver compreso che tu non abbia chissร quale ruolo decisivo negli affari di Alerath.ยป Lo spettro, mentre parlava, aveva del tutto ignorato Tristan che gli aveva fatto cenno di non proseguire nรฉ di scendere in dettagli del genere alla presenza di Ferdinand.
Anche se poi il ragazzo aveva capito che a suo fratello non fosse mai realmente importato di diventare re o meno di Alerath, ciรฒ non significava che non gli avesse fatto male esser stato messo da parte dopo la nascita di Petra e che l'argomento non fosse spinoso e offensivo per lui. Non era bello rigirare il dito nella piaga e sottintendere che Ferdinand, per certi versi, come gli altri figli maschi di Gatria e Revarn, fosse sรฌ e no tenuto a non immischiarsi nelle questioni di Stato e a lasciare il meglio alla sorella e alla madre.
Il Pyranel piรน anziano tacque a quelle parole, le labbra che si erano fatte lievemente piรน sottili e i muscoli della mascella di colpo contratti. Era ovvio che quelle parole lo avessero offeso e fatto innervosire. Tristan gli rivolse un'occhiata amareggiata e dispiaciuta.
Reghnar non era stato delicato neanche nel parlare di Edogar e si trattava di una ferita ancora molto fresca, ma era inutile bacchettare lo spettro. Era fatto cosรฌ, per quanto un simile carattere fosse certe volte odioso e fastidioso.
ยซQuindiยป, fece il ragazzo, spezzando il silenzio teso calato nella stanza, ยซsecondo te dovremmo portare via lo specchio?ยป
ยซLa cosa migliore sarebbe distruggerlo, ma ciรฒ รจ impossibile o quasi da fare, quindi... il mio suggerimento รจ di portarlo in un luogo sicuro e lontano dalle grinfie di Caliban, solo per prudenza.ยป Il defunto Valdemar guardรฒ negli occhi Tristan. ยซDetto fra noi, perรฒ, tuo fratello su una cosa ha ragione: far uso dello Specchio di Idlys รจ pericoloso e i suoi servigi non giungono privi di un salato pagamento. Qualunque arte magica abbia a che vedere con il sangue, Tristan Pyranel, finisce per corrompere chi la evoca e ne fa uso, e sai bene cosa fece Idlys per assoggettare quel Demone dell'Abisso e per ottenere i suoi favori. Vuoi davvero seguire le sue orme? Diventare come lui?ยป
ยซCerto che no!ยป esclamรฒ sdegnato Tristan, domandandosi come fosse potuta venire in mente una simile blasfemia allo spettro. ยซร solo che non riusciamo a far parlare Reisbach e il tempo scorre!ยป
ยซNon รจ una buona scusa per cedere al fascino sinistro di forze che mai potresti esser capace di controllare appienoยป sentenziรฒ Reghnar. ยซLo specchio deve sparire dalla circolazione, intesi? E mai utilizzato, neppure se non dovesse rimanerti altra soluzione all'infuori dell'evocare il Demone che vi รจ sigillato dentro.ยป
ยซCristallinoยป disse Ferdinand, scoccando un'occhiata severa e torva al fratello minore. ยซMi occuperรฒ io di nasconderlo, una volta che saremo tornati ad Alerath.ยป Respirรฒ profondamente. ยซVado... vado a fare quattro chiacchiere con Reisbach, allora. Tu resta qui con Reghnar. Dirรฒ a Magnus e Grim che possono tornare qui. Verrรฒ da voi quando avrรฒ finito.ยป
ยซMa...ยป
ยซNon ti permetterรฒ di assistere, Tristan. ร fuori discussione.ยป La voce del principe piรน anziano era dura e inflessibile, tanto da far tornare in mente al minore quell'inflessione ben precisa usata dalla loro madre per riprenderli o far intendere che, semplicemente, una certa cosa era loro preclusa. Di fronte a quel tono perentorio e di autentica proibizione Tristan ammutolรฌ e, per quanto recalcitrante, scelse di fare come gli era stato detto. Se un Pyranel diceva no, allora era no, poco serviva star a discutere. Ferdinand sospirรฒ ancora una volta, uscรฌ dalla sala e non appena ebbe richiamato Grim che vegliava su Magnus mentre questi dava il tormento a una vecchia armatura per passare il tempo, si incamminรฒ alla volta della torre.
Metro dopo metro, scalino dopo scalino, aprรฌ la porta e se la chiuse alle spalle. Vide che Reisbach si era ripreso e dato una calmata e questo, paradossalmente, non lo rassicurava affatto. Avrebbe soltanto reso i suoi intenti ancor piรน difficili da mettere in pratica.
Perdonatemi per ciรฒ che sto per fare, disse, invocando non solo il perdono di suo padre al quale aveva inutilmente promesso di non scendere mai cosรฌ in basso, ma anche quello di Edogar. Edogar che, se solo fosse stato ancora vivo e lรฌ presente, di certo avrebbe stentato a riconoscerlo e a credere di avere di fronte il Ferdinand che aveva tanto amato.
La veritร , perรฒ, era che ormai di quella persona non rimaneva piรน niente. Era morta per sempre insieme alla tenue speranza di rivedere quell'uomo. Giaceva da qualche parte sul fondo dell'oceano, proprio come le spoglie di Edogar.
Lentamente raggiunse Reisbach e mentre si inginocchiava, il principe di Alerath estrasse il pugnale che recava nel fodero appeso al fianco.
L'uomo lo squadrรฒ, beffardo e sprezzante. ยซLe signorine non dovrebbero giocare con i coltelli, non te l'hanno mai detto?ยป
Ferdinand non si lasciรฒ scalfire da quelle parole e senza batter ciglio si procurรฒ un taglio all'indice, quanto bastava a far sรฌ che un po' di sangue fosse a sua disposizione.
ยซDavvero impressionanteยป lo schernรฌ ancora Reisbach. ยซSto tremando, dico sul serio.ยป Si fece indietro, anche se inutilmente visto che era legato a una colonna. ยซChe vuoi fare con quel sangue? Non intendo prendermi qualche stramba malattia di Alerath.ยป
Il primogenito di Gatria restrinse lo sguardo e con l'altra mano gli tappรฒ la bocca. Con il dito ferito, invece, tracciรฒ col sangue sulla sua fronte una forma ben precisa: una specie di losanga che anzichรฉ chiudersi andava comportandosi come una spirale o un labirinto.ย
ยซCredimi, Reisbach, tra non molto prenderti qualche malattia sarร l'ultima delle tue preoccupazioniยป disse gelido il giovane, per poi sussurrare una formula arcana che alle orecchie dell'uomo parve una sorta di minaccia o un ordine. Quella constatazione, tuttavia, fu anche l'ultima che la sua mente ebbe modo di formulare prima che un ronzio si facesse strada in essa; in un primo momento fu appena percepibile, ma poi andรฒ propagandosi come facevano le scosse di un violento terremoto e fu allora, solo allora, che una specie di incendio esplose nella testa di Reisbach, detto Barbablรน. Era un dolore indescrivibile, mai provato prima, lo induceva a urlare, ma aveva ancora la bocca coperta dalla mano di Ferdinand che ora lo teneva fermo e gli impediva di gridare come avrebbe tanto voluto fare.
E mentre la sofferenza aumentava, ancora e ancora, come se sotto la calotta cranica vi ribollisse magma incandescente, il braccio destro di re Caliban venne assaltato da mille e piรน immagini confuse, dal passato e dal presente che ben presto divennero un caotico e assordante turbine di ricordi, di voci e volti.
Ferdinand si costrinse a non interrompere il contatto visivo con gli occhi allucinati e resi quasi folli dal dolore di Reisbach. Lo odiava eccome per aver fatto del male a Edogar, per tutto quanto, ma vedere un essere umano in quelle condizioni era terrificante. Doveva aspettare, perรฒ. Attendere che il sortilegio terminasse di abbattere ogni parete all'interno della mente dell'uomo e inducesse quest'ultimo a rispondere alle domande senza obiettare nรฉ opporsi.
Alla fine Reisbach smise di agitarsi e di avere orribili spasmi e nei suoi occhi qualcosa cambiรฒ un po' alla volta. Fu come vedere due fiammelle spegnersi dentro una lanterna.
Il principe ritrasse pian piano la mano dalla bocca del prigioniero e capรฌ che il momento delle domande fosse giunto. Quell'uomo che fino a poco prima era stato temibile, offensivo e aggressivo, ora era mansueto e recava sul volto un'espressione assente, anzi ebete. Era fatta, ma Ferdinand non andava fiero del proprio operato e fu con voce rauca, che a stento ce la faceva a uscire dalle labbra, che chiese: ยซDov'รจ stato portato Angor?ยป
Reisbach, quantomeno quel poco che di lui rimaneva, ruotรฒ mollemente la testa per guardarlo. ยซFortezza... Galbrรฆthยป farfugliรฒ.
ยซE dove si trova la fortezza di Galbrรฆth? Voglio coordinate piรน preciseยป incalzรฒ Ferdinand.
Reisbach rispose, allora, che il posto in questione era situato a non molta distanza dall'oceano, lรฌ dove non v'erano spiagge, bensรฌ alti, ripidi e imponenti fiordi nel bel mezzo del nulla, in un posto dove nessuno era solito andare a curiosare. Per la precisione, spiegรฒ ancora sir Reisbach, nell'est della stessa regione in cui si trovavano al momento, ovvero quella di Verbrak; laggiรน le foreste e le brughiere cedevano il posto ad altopiani e colline quasi del tutto rocciosi, sferzati da gelidi venti che provenivano dall'oceano e a malapena ricoperti da arbusti, almeno quando le temperature non erano talmente basse che la neve finiva per ricoprire ogni cosa. Ferdinand ragionรฒ in fretta e si rese conto che, facendo due calcoli veloci e approssimativi, la zona in questione distava almeno tre giorni di cammino da lรฌ. Tre lunghi giorni resi forse piรน brevi a cavallo. Erano tanti, considerando la salute in cui si trovava di certo Angor al momento.
Col cuore in gola chiese di nuovo: ยซPerchรฉ lo hai fatto portare lรฌ?ยป
ยซLo ha ordinato suo padreยป fece l'uomo. ยซDa quando il ragazzo ha dimostrato di avere dei poteri... il re non ha fatto che temere che potesse usarli contro di lui per spodestarlo, se fosse sopravvissuto alla maledizione. Diceva che era piรน figlio delle Fate che suo e della moglie, Cordelia. Ricordo che... poco dopo che era nato... il re lo definรฌ apertamente un Mazeibryd.ยป
Ferdinand, il quale aveva sรฌ dimestichezza con la lingua del Sud, ma al tempo stesso non conosceva i termini locali e strettamente legati alla tradizione di Krygan, si accigliรฒ e chiese cosa fosse un Mazeibryd.
ยซFiglio della stregoneriaยป fu la risposta di sir Reisbach. ยซChiamano cosรฌ coloro che nacquero grazie alla magia e non in modo naturale.ยป
Il principe di Alerath, che al contrario di Tristan ovviamente non sapeva nulla della faccenda e subodorรฒ subito che quell'uomo era a conoscenza di molti segreti di re Caliban, chiese che l'argomento venisse approfondito.
Sir Reisbach non subito proseguรฌ. Era come se il sortilegio, a volte, lo inducesse a scavare a forza in qualche stralcio di ritrosia. ยซQuasi venticinque anni fa il re e la regina di Krygan mi ordinarono di scortarli alla corte di Feodora. Avevano paura di incontrarla senza qualcuno che potesse proteggerli. Ero giunto solo qualche anno prima a Rรถdmyssa. Erano cosรฌ disperati da essere disposti ad andare contro i dettami del regno pur di avere un erede. Ero lรฌ quando Feodora, a delle condizioni, accettรฒ di aiutarli.ยป
ยซE cosa fece? Come avvenne tutto ciรฒ?ยป incalzรฒ Ferdinand, avido di saperne ancora di piรน.
ยซNon so cosa disse loro la prima volta che si recarono da lei. Mi venne chiesto di lasciare la sala del trono e cosรฌ feci. La seconda notte ci recammo di nuovo alla corte di Feodora e di nuovo rimasi fuori dalle porte. Tentai di origliare, volevo capire cosa stava succedendo. Sentii la regina delle Fate dire al re e alla regina che quanto le avevano chiesto di fare avrebbe avuto un alto prezzo. Cordelia le disse che era pronta a tutto, che desiderava avere un figlio ad ogni costo. Il re, invece, era incerto. Chiese a Feodora maggiori informazioni, ma lei non gliene diede altre. Cordelia insistรฉ e lui, alla fine, accettรฒ. Le torce nel corridoio, all'improvviso, si spensero e su ogni cosa calarono insolite tenebre. Era tutto strano, qualcosa stava succedendo lร dentro.ยป
Ferdinand sentรฌ il sangue defluire dal viso e il cuore arrestarsi. Aveva capito fin troppo bene, anche se solo in parte, quale sorte fosse toccata in seguito a Cordelia. Era ovvio, d'altronde, anche se non meno spaventoso e crudele: per una vita che veniva creata con l'aiuto della magia, un'altra doveva essere riconsegnata alla natura, diventare di nuovo un tutt'uno con l'antico grembo della Terra.
ยซQuando era ormai l'alba il re e la regina finalmente uscirono dalla sala. Lei era scossa e stanca, molto pallida. Tutti e tre, anzi, erano strani.ยป
ยซE Caliban non ti disse mai cos'era accaduto di preciso?ยป insistรฉ Ferdinand.
Reisbach scosse il capo. ยซNiente. Non volle parlarne neppure con me. Mesi dopo Cordelia diede alla luce un figlio, ma fu un parto difficile e lungo. Ricordo che venni mandato a chiamare dal re e quando stavo per raggiungere gli appartamenti della regina, persino da lรฌ, nel corridoio, potei udire le sue grida di dolore. Entrai, chiesi se ci fossero progressi a una delle levatrici. Lei mi disse che il bambino non nasceva, che c'era tanto sangue e il medico di corte aveva appena detto al re che avrebbero dovuto aprirla per estrarre il feto o sarebbero morti tutti e due. Ero lรฌ, Caliban minacciรฒ il dottore che lo avrebbe fatto giustiziare se non avesse fatto nascere il piccolo e salvato anche sua moglie. Cordelia, perรฒ, scelse di sacrificarsi e non ci fu verso di farle cambiare idea. Aveva capito cosa era sfuggito invece a suo marito, credo: una vita per una vita. Era quello il prezzo. La ferita al grembo le venne ricucita e medicata, ma visse solo per qualche altra ora prima di spirare. Visse abbastanza da dare lei stessa un nome al bambino.ยป
Scosso e amareggiato, il primogenito di Gatria decise di tornare all'argomento precedente: ยซQuale sorte ha in serbo Caliban per suo figlio, per Angor?ยป
ยซQuando ha scoperto che il figlio di Gatria e il principe Angor avevano una relazione รจ andato su tutte le furie e ha deciso che dovevano sparire entrambi. Secondo lui quella era l'ennesima prova che qualcosa non andasse nel ragazzo perchรฉ era nato dalla magia di Feodora, delle Fate che detesta. Ne aveva abbastanza e ha ordinato che il principe di Krygan venisse rinchiuso nella fortezza con la scusa che fosse malato di mente e pericoloso per il prossimo. Ha detto di non volere neppure la sua salma, una volta che fosse morto per via del sortilegio. Ha disposto che i resti del ragazzo venissero bruciati e le ceneri gettate in mare. Non doveva rimanere nulla dell'abominio. Lo ha chiamato cosรฌ.ยป
Ferdinand rabbrividรฌ, inorridito da quanto aveva appena scoperto. Non riusciva a credere alle proprie orecchie. Era peggio di quel che si era aspettato e aveva finalmente capito dov'era stato condotto Angor: in un Asilo o, come altri definivano luoghi del genere, un Sanatorio o una Casa di Cura o, ancora, un Infirmario. In poche parole... posti che si vociferava fossero malfamati e riservati ai rifiuti della societร , a coloro che erano scomodi o ritenuti un peso per il prossimo o, ancora, ritenuti malati di mente. Avrebbe provato dispiacere nei riguardi di re Caliban per quanto accaduto alla defunta regina, se solo egli non fosse stato una canaglia e non avesse dato prova di voler sputare sul sacrificio della moglie. Condannare a morte certa Angor solo per delle stupide leggi, solo per la paura nei riguardi delle Fate, della magia e di una sete di potere inesistente da parte del primogenito, era pura malvagitร , era pazzia. Era come decretare che Cordelia fosse morta per niente e forse, col senno di poi, era stato meglio cosรฌ. Almeno non aveva dovuto assistere a uno strazio lungo dieci anni e a quel triste epilogo, udire il marito definire Angor un abominio. Le origini del poveretto nulla avevano a che fare con le sue capacitร magiche; quelle erano da imputare sicuramente a una ereditร di famiglia da parte dei Valdemar. Quanto rinvenuto nelle viscere di Palazzo dei Gigli lo provava: i Valdemar erano una stirpe di maghi che, per giunta, spesso e volentieri avevano imboccato la via del male e del potere, anzichรฉ della saggezza e benevolenza. Angor, maledizione o no, prima o poi avrebbe comunque potuto palesare il dono della magia e forse Caliban, nel profondo del cuore, temeva quel dono e ne era anche geloso, ossessionato e terrorizzato da esso fino al punto da preferire che uno dei suoi figli morisse, anzichรฉ vivere tormentato dall'ipotesi che il primogenito si rivelasse piรน potente e capace di lui, forse piรน amato e degno di essere ricordato.
Ho la nausea, accidenti.
ยซChe cosa sai del principe Prospero?ยป domandรฒ, sentendo dentro di sรฉ l'odio per Krygan arrivare al culmine. ยซร coinvolto in tutto questo?ยป
ยซIl re non mi ha fatto parola di questo. Non ne so nienteยป rispose in tono monocorde Reisbach. ยซSo solo che Caliban vuole liberarsi anche di lui. Il matrimonio clandestino con la principessa Seraphina lo ha oltraggiato e spinto a voler punire suo figlio in modo esemplare.ยป
A quanto pareva, per il momento il giudizio su Prospero era da sospendere. Forse, pensรฒ Ferdinand, quel ragazzo non c'entrava niente e magari era lui ad aver letto male i segni. Nessuno era infallibile, dopotutto.
ยซCos'hai fatto ad Adriana? E cos'รจ successo a Dorabella?ยป
Fu cosรฌ che scoprรฌ che Adriana aveva visto Reisbach uccidere Hume, spiando dalla serratura della porta; Reisbach se n'era accorto e l'aveva inseguita, l'aveva raggiunta e bloccata; c'era stata una colluttazione, lei aveva cercato di liberarsi e di reagire, ma lui, alla fine, aveva avuto la meglio e le aveva spezzato il collo. Aveva portato infine i corpi nei sotterranei di Palazzo dei Gigli e il resto si sapeva giร : Grim li aveva rinvenuti e aveva dato loro una degna sepoltura.
Dorabella era rimasta vittima di una sorte in parte simile a quella di Adriana e ciรฒ era accaduto sei anni prima: una sera aveva origliato una conversazione fra re Caliban e Reisbach. Il re, quella volta, si era recato a Palazzo dei Gigli, ma non per far visita al figlio, bensรฌ per parlare con il suo fedele cavaliere e braccio destro di una questione, ovvero di Edogar e di come una spia avesse riferito al sovrano di una possibile tresca clandestina fra il nobile e uno dei figli di Gatria e Revarn, ovvero Ferdinand. Caliban aveva ordinato a Reisbach di punire il proprio sottoposto per aver infranto le leggi di Krygan e aver forse cospirato con il nemico; oltre a ciรฒ, gli aveva chiesto di torturarlo per carpirgli eventuali informazioni su Alerath, poco importava quanto Edogar avrebbe dovuto soffrire.
La sfortunata principessa aveva udito tali disposizioni e aveva cercato di rivelare tutto tramite una missiva all'ambasciatore Hume che era andato di recente al fronte per fare da mediatore. Era stato lui, perรฒ, a scortarla a Palazzo dei Gigli e a presentarla ad Angor. Fidandosi dell'uomo, aveva tentato di metterlo al corrente della congiura a danno di un uomo innocente visto che sapeva che Edogar fosse stato in passato un caro amico del principe di Krygan. La lettera, perรฒ, non era mai giunta a destinazione: Reisbach, che controllava in poche parole tutto all'interno del castello, come al solito aveva deciso di leggere la missiva per assicurarsi che Dorabella non avesse scritto qualcosa di compromettente riguardo alla veritร sul figlio di re Caliban che ufficialmente era solo vittima di una grave malattia.
Quando si era reso conto che la missiva in realtร conteneva ben altro, perรฒ, aveva allertato il re e quest'ultimo gli aveva ordinato di provvedere e insabbiare la scomparsa della principessa facendo ricadere la colpa sulla Bestia.ย
Ferdinand si sentรฌ quasi mancare nel realizzare che qualcuno avesse in realtร tentato di aiutare Edogar, di salvarlo, e che ancora una volta Reisbach si fosse messo in mezzo nel peggiore dei modi.
Se solo la lettera non fosse stata intercettata, Edogar sarebbe riuscito a scappare insieme a lui. Invece, a causa di scomode veritร , di fatti atroci che non potevano esser in alcun modo divulgati, due donne innocenti e coraggiose e un uomo con la colpa di aver amato il nemico, anzichรฉ ucciderlo o ingannarlo, erano andati incontro a un infausto destino.
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