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010 ci siamo innamorate ad ottobre

capitolo dieci
ci siamo innamorate ad ottobre


Mike e Undici si abbracciarono immediatamente, mentre tutti li guardavano.

"Loro sono..." Max si voltò verso Eve, che annuì.

Dopo aver scoperto che Jim aveva tenuto nascoste Jane e Hope, Mike iniziò ad affrontarlo arrabbiato, così Hopper lo portò via.

Lucas e Dustin abbracciarono Undi e Dodici. "Ci siete mancate" disse Lucas "Anche voi a noi" sorrise Hope "Parlavamo di voi praticamente ogni giorno" disse Dustin.

Undici toccò la bocca di Dustin, che si spostò. "Denti" disse Undi "Che?" chiese Dustin confuso "Hai i denti" rispose Hope "Oh, vi piacciono queste perle?" chiese per poi fare il suo solito verso.

"Lasciatelo perdere, fa così da giorni" disse Eve avvicinandosi mentre le due sorridevano "Eve!" la abbracciarono.

"Mi siete mancate un sacco!" Eve sciolse l'abbraccio guardandole "Nuovo look? Undi, Dodici siete fighissime" rise.

"Hope, ora mi chiamo Hope" affermò Dodici "Hope, carino" sorrise Eve guardando la sua amica.

"Undici? Hope?" le due alzarono lo sguardo vedendo Max.

"Ciao. Ehm...Io sono Max. Non si parla che di voi" si presentò Max e tese la mano.

Undici la sorpassò, facendo si che le loro spalle si sbattessero, ignorandola mentre la rossa abbassava lo sguardò.

"Piacere di conoscerti Max" Hope strinse la mano alla rossa facendola sorridere.

"Quindi loro sono le famosissime Undici e Dodici?" chiese Steve avvicinandosi a Eve "Si" annuì Eve "Pensavo fossero più spaventose" alzò le spalle Steve "Lo sono, se vogliono" sorrise Eve.

Eve notò Max dirigersi in cucina con lo sguardo abbastanza triste.

"Vai" Steve fece un cenno con la testa di seguirla "Cosa?" chiese confusa Eve "Vai da Max" specificò il moro.

"Vai o ti ci porto a calci in culo. Non sto scherzando" minacciò Steve "Stai prendendo troppo seriamente questa cosa di Cupido".

"Già..." sospirò Steve guardando Nancy.

Eve si avviò in cucina, Max era davanti alla finestra.

"Ehi, tutto okay?" chiese Eve, Max si voltò

"È per Undi? Non ti devi preoccupare, per lei potrebbe essere strano trovare un'altra ragazza nel gruppo dopo che se n'è andata. Potreste essere grandi amiche" disse Eve cercando di cambiar l'umore della rossa.

"Non è per questo..." "Sei sicura?".

"No...è anche per un'altra cosa" disse Max "Ne vuoi parlare?" chiese Eve.

"In California avevo un migliore amico, si chiama Nate Walker. Eravamo migliori amici da quando avevamo sei anni, il primo giorno di prima elementare, ho visto alcuni bambini che lo stavano inseguendo con un verme morto su un bastone fino a quando non ha iniziato a piangere e poi è scappato per nascondersi. Ho pensato che sembrasse una cosa piuttosto inutile per cui piangere, ma mi piaceva la sua camicia, quindi mi sono avvicinata e mi sono seduta con lui. Da lì siamo diventati migliori amici. Lui e suo fratello mi hanno introdotto al mondo dello skate" disse Max con un sorriso in faccia.

"Ti manca tanto?" chiese Eve "Molto, ma non credo di mancargli molto. Eravamo migliori amici finché Billy non gli ha spezzato il braccio" rispose Max. "Oh..." mormorò Eve.

"Fa sempre così, rovina sempre tutto! Ha rovinato la mia amicizia con Nate, ha rovinato il mio skate e ha rovinato la mia vita" sbottò Max con le lacrime agli occhi.

"Mi dispiace tanto Max" Eve si avvicinò.

"E non voglio che rovini quello che provo per te. E non è in campo d'amicizia" confessò Max.

Eve non poté credere a quello che aveva sentito, dentro di se era come se mille fuochi d'artificio fossero esplosi, era il momento che aspettava da tempo.

"Max...i-io..." la Harrington iniziò a balbettare imbarazzata, sapeva esattamente cosa dire ma sembrava che c'era qualcosa che la bloccava.

Intanto nella testa della rossa stavano arrivando molti dubbi. Così fece quello che era abituata a fare.

Andare.

"Uhm, lascia stare" disse.

Eve la guardò andare via "Sono una vera idiota" sussurrò

•••

"Non è com'era prima, è cresciuto, tanto. E pensando di poter entrare là, quel posto è pieno di quei cani" disse Hopper.

Undici e Hope avevano letto il messaggio di Will e sapevano esattamente cosa fare, a parte il fatto che il laboratorio era pieni di piccoli Demogorgoni.

"Democani" lo corresse Dustin "Scusami, che?" sbuffò Hopper voltando lo sguardo verso Dustin "Ho detto Democani. Tipo Demogorgone più cani. Come se...li mettesse insieme, suona più tremendo" spiegò Dustin.

"Che importanza ha ora?" chiese retorico lo sceriffo "Non lo so, mi scusi" si girò Dustin guardando a terra.

"Possiamo farlo" Hope prese parola mentre tutti si girarono a guardare lei e Undi.

"Non state a sentirmi" scosse la testa Hopper "No, ti abbiamo sentito. Possiamo farlo" ribatté Hope.

"Anche se posso farlo, c'è sempre un altro problema. Se il cervello muore, il corpo muore" disse Mike "È quello il punto, no?" chiese Max.

"Infatti, ma...se davvero abbiamo ragione...insomma, se Hope e Undi chiudono la porta e uccidono l'armata del Mind Flayer..." "Will fa parte dell'armata" Eve finì la frase per Mike.

"Chiudere la porta lo ucciderebbe" concluse Mike.

Tutti si incamminarono verso la camera di Will, dove lui era addormentato sul letto.

"Gli piace il freddo" disse Joyce guardando la finestra aperta "Cosa?" chiese Hopper "Era quello che lui mi ripeteva. Gli piace il freddo" rispose la signora Byers prima di chiudere la finestra "Continuiamo a dargli ciò che vuole".

"Se...è un virus e Will è l'ospite, allora..." "Dobbiamo rendere l'ospite inabitabile" dissero Nancy e Jonathan.

"Se gli piace il freddo..." "Lo dobbiamo far uscire bruciandolo!" esclamò Joyce.

"In un posto che non conosce stavolta" disse Mike "Si, in un posto lontano" aggiunse Dustin.

Hope alzò immediatamente lo sguardo su Hopper, lo sceriffo la notò e come se si leggessero la mente, sapevano dove portarlo.

•••

Joyce, Jonathan e Nancy stavano portando Will alla capanna di Hopper, Undici, Hope e Hooper sarebbero andati al laboratorio per chiudere la porta e Steve restava a casa Byers con il gruppo dei più piccoli.

"Allora, che si fa? Non ne parliamo, eh?" chiese Hopper mentre guidava "Parliamo di cosa?" domandò Undici confusa "Ah, non so, sono solo curioso, sai, perché all'improvviso somigliate a due punk di MTV" rispose Hopper.

"Non sono arrabbiato. Vorrei solo sapere dove siete state. Tutto qui" "Dalle mamme" rispose Hope.

"Okay...e come ci siete andate?" "Con un camion e un autobus" rispose Undi "Un camion? Un autobus?" chiese Jim "Un camion e un autobus grande" rispose Undici "Un camion grande? E di chi era il camion? E per il biglietto dell'autobus?" chiese preoccupato.

"Di un uomo" rispose Undici alla prima domanda "Di un uomo?" "Un uomo buono".

"Abbiamo rubato dei soldi, per il biglietto" disse Hope "Oh mio dio! Avete rubato?" esclamò Hopper.

"Okay. Fatemi capire bene, allora. Un uomo buono con un camion grande vi ha portato dalle vostre madri. Tua zia Becky vi ha dato quei vestiti e il trucco?" "Con il camion grande da sua mamma, con l'autobus dalla mia" spiegò Hope.

"Noi...non dovevamo andar via" disse Undici con le lacrime agli occhi "No" si schiarì la gola Hopper "Non è colpa vostra. Dovevo starvi vicino. Non dovevo mentirvi sulle vostre madri o su quando lasciarvi andare. Ho sbagliato tante cose, a volte mi sento...mi sento come se fossi un buco nero".

"Buco nero?" chiese confusa Hope non sapendo cosa fosse "Si, è...sapete, una cosa nello spazio che risucchia tutto dentro di sé e lo distrugge. Sarah aveva un libro illustrato sullo spazio. Lo adorava" spiegò Hopper con tono triste.

"Chi è Sarah?" domandò Undi "Sarah?...È la mia bambina. La mia piccolina" Jim rispose.

"È ora dov'è?" Hope chiese "Beh, è questo il fatto. È che lei...lei ci ha lasciati" rispose Hopper guardando la strada.

"Andata" "Si. Il buco nero se l'è presa. E in un certo senso...avevo solo paura, sapete? Temevo che si prendesse anche voi. E forse è per questo che mi sono...arrabbiato" quelle parole fecero bagnare gli occhi di Hope.

Papa non era affatto come lui, Jim Hopper era una padre per lei, un padre che lei e Undici non hanno mai avuto.

"Mi dispiace, di tutto. A volte sono così...così..." "Stupido?" disse Undici finendo la frase "Si, stupido. Davvero stupido" rise Jim facendo ridere le due prima di prendergli la mano e stringergliela.

"Siamo stupide anche noi" disse Hope "Abbiamo infranto la nostra regola. E non mi dispiace, comunque, il vostro...look. È forte sapete?" sorrise guardando le due sorelle.

"È fico" dissero insieme Hope e Jane "Okay, certo. È fico" rise Hopper.

•••

Intanto a casa Byers, Steve e Dustin stavano svuotando il frigo per metterci dentro il corpo del Democane.

"Ecco. Adesso dovrebbe entrarci" disse Dustin dopo aver fatto spazio. "È proprio necessario?" sbuffò Steve, a cui non piaceva l'idea, con in braccio il corpo del Democane ricoperto da una coperta.

"Si, certo, okay? È una scoperta scientifica rivoluzionaria. Non lo possiamo seppellire come un mammifero qualsiasi. Non è un cane!" disse Dustin "Certo, certo, certo. Ma lo spieghi tu alla signora Byers, okay?" inspirò Steve mentre metteva il corpo dentro il frigo con un po' di difficoltà.

"Cavolo. Aiutami!" ordinò a Dustin "Che devo fare?" chiese il ragazzino "Chiudi lo sportello" "Lo sportello, certo certo, lo chiudo" disse avvicinandosi.

"Oh, Gesù. Chiudi lo sportello" Steve riuscì a far sì che il mostro entrò nel frigo "Dio mio!" esclamò Dustin mente lui e Steve chiudevano lo sportello.

Eve e Max stavano pulendo il pavimento coperto dal vetro spaccato della finestra, nessuna delle due aveva ancora parlato di quello che era successo in cucina.

E Mike continuava a fare avanti e indietro per la stanza.

"Mike, la vuoi smettere o no?" chiese Lucas alzando la voce "Tu non c'eri, okay, Lucas? Nel laboratorio ci sono centinaia di quei cani" disse stressato Mike.

"Democani!" urlò Dustin dall'altra stanza ricevendo un'occhiataccia.

"Dustin, te lo dico da migliore amica e molto sinceramente, hai rotto il cazzo" Eve si girò verso il suo amico che la guardò male.

"Il capo le proteggerà" gli ricordò Lucas "Le servono protezioni?" chiese ironica Max.

"Sentite, se il coach chiama uno schema in partita, si esegue, d'accordo?" Steve raggiunse i ragazzini "Quando mai hai dato retta ai tuoi professori?" chiese Eve guardando il fratello.

"Okay, primo: questa non è una stupida partita. E, secondo: noi neanche giochiamo, stiamo in panchina" mise in chiaro Mike.

"Certo. Il punto è..." Steve aprì bocca ma non sapeva cosa dire, così i ragazzi lo guardarono confusi.

"Certo, si, in panchina. Perciò non possiamo fare niente" disse finalmente. "Non è del tutto vero. I Democani hanno una mente a sciame. Si sono allontanati dal pullman perché richiamati" spiegò Dustin.

"Attiriamo la loro attenzione..." iniziò Eve "Li allontaniamo dal laboratorio" proseguì Max "E arriviamo alla porta" concluse Mike.

"Si, e poi moriamo tutti!" esclamò Steve "Beh, è un punto di vista" disse Dustin.

"No, non è un punto di vista, è un fatto" Steve si voltò verso Dustin.

"Ho capito!" esordì Mike correre i verso il corridoio vicino la cucina "Qui il capo ha scavato la buca. Questa è la strada per i tunnel" disse indicando i disegni di Will.

"E poi questo è un punto centrale. Tutti i tunnel arrivano qui" corse verso il salotto dove molti disegni si raggruppavano in un punto. "Magari se diamo fuoco a questo...".

"Ah, si? Per me è no" disse Steve alzando la voce.

"Il Mind Flayer richiama la sua armata" "Cercherebbero tutti di fermarci" "E noi usciamo" dissero Dustin, Lucas e Eve.

"Ehi" richiamò Steve venendo ignorato

"Quando si accorgeranno che siamo andati—" "Undi e Hope saranno alla porta" finì Max la frase per Mike.

"Ehi! Ehi! Ehi! Ehi! Non se ne parla" batté le mani Steve alzando la voce, facendo girare i ragazzi verso di lui.

"Ma—" "No, no, no. Niente 'ma'. Ho promesso di proteggervi stronzetti, ed è quello che farò. Noi restiamo qui, in panchina, e aspettiamo che la squadra dei titolari faccia il suo lavoro, avete capito tutti?" chiarì Steve.

"Questa non è una stupidata partita" ribatté Mike "Ho detto, 'avete capito tutti'? Voglio un si" Steve disse con voce seria.

I ragazzi non risposero, si limitarono ad alzare gli occhi al cielo.

Ma il rombo di un motore attirò la loro attenzione.

Max conosceva quel suono, lo conosceva molto bene.

Corse verso la finestra. La Camaro di Billy stava arrivando sfrecciando tra gli alberi.

"È mio fratello. Se sa che sono qui, mi ammazza. Ci ammazza" disse Max guardando Eve che l'aveva raggiunta.




















𝒂𝒖𝒕𝒉𝒐𝒓𝒔 𝒏𝒐𝒕𝒆...
ascoltando girl in red adesso e eve e max sono letteralmente "we fell in love in october" e ho deciso così di nominare il capitolo.

max che rivela i suoi sentimenti a eve, che risponde balbettando. max:

nel prossimo capitolo (ovviamente) ci sarà billy quindi preparatevi.

vi ricordo che nel mio profilo trovate altre storie, se vi va andate a leggerle❤️.

vi lascio i miei social dove pubblico edit e per tenervi aggiornati per gli aggiornamenti delle mie ff
tiktok e pinterest: argenttwp
instagram: argentt.wp

ci vediamo al prossimo capitolo🫶🏻.

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