capitolo quattro
verità

Eve non usciva dalla sua stanza da quasi due giorni, nessuno dei suoi amici aveva provato a contattarla.

Due giorni, erano due giorni che aveva capito che provava dei sentimenti per Max, ma non erano semplici sentimenti, erano sentimenti d'amore.

Per una ragazza.

Erano due giorni che si chiedeva se era sbagliato provare dei sentimenti del genere, come avrebbe reagito il gruppo? Steve? I suoi genitori? Come avrebbe reagito Max?

Era tutto un fottuto casino.

'Forse è solo l'eccitazione di avere un'altra ragazza nel gruppo' pensò.

"Eve è pronto!" Maria Harrington urlò dalla sala da pranzo, Eve si alzò finalmente da quel letto, uscendo dalla camera. Appena seduta a tavola tutti gli occhi erano su di lei.

"Ho qualcosa in faccia?" chiese la ragazza confusa "No, è che sembra che non dormi da giorni" Kevin Harrington rispose.

Beh, ho passato le ultime due notti a farmi domande "Oh, è che ho dovuto fare una ricerca di scienze...sui girini e volevo impegnarmi un sacco" inventò Eve "Se vuoi posso darti una mano" disse Maria "No, è quasi finita, ma grazie" sorrise Eve.

"Ho saputo che Will, ha avuto un'altro attacco, sta bene?" Maria guardò Eve "Si, credo che resterà a casa per un po', l'attacco è durato più degli altri".

"Mamma, posso chiederti una cosa?" la famiglia Harrington aveva finito di pranzare da almeno un'ora e Eve si era data una sistemata. "Dimmi pure tesoro" Maria sorrise "Come posso far pace con un mio amico?" chiese Eve.

"Hai litigato con i tuoi amici?" chiese preoccupata Maria "No! Abbiamo avuto una specie di litigata, ma penso che abbiano ragione loro, cosa posso fare per farmi perdonare?".

"Beh, dovresti scusarti e far capire il tuo punto di vista. Non penso ne faranno un dramma" ripose Maria "Grazie mamma" sorrise Eve.

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La macchina di Billy Hargrove si fermò davanti l'Arcade "Se non esci fra un'ora" "Torno a piedi. Si, si, lo so" Max interruppe Billy con un tono annoiato, mentre usciva dall'auto "Ehi! Stronzetta, cambia atteggiamento!" esclamò Billy.

Max prese il suo skate e chiuse la portiera, appena Billy ripartì Max lo mandò a quel paese ed entrò.

Appena entrata si diresse verso il cabinato di Dig Dug, ma notando il foglio attaccato allo schermo con scritto 'Rotto' è rimasta ferma a fissarlo "Mi dispiace, guerriera della strada" Keith si avvicinò alla rossa mangiando un sacchetto di patatine.

"Che è successo?" chiese Max "Cortocircuito nella scheda madre, una bella rogna. Ma tranquilla, ho un'altra macchina nel retrobottega" rispose Keith.

La porta della stanza riservata ai dipendenti si aprì e Max capì subito di essere stata incastrata, non c'era un Dig Dug di scorta, c'era Eve che giocherellava con una macchina rotta di Asteroid Deluxe.

Eve sorrise imbarazzata mentre Max entrava, aveva una maglietta a righe, una felpa e dei jeans blu e non penteva mancare il suo skate che teneva in mano.

"Mi farai avere l'appuntamento adesso, Harrington?" Keith chiese a Eve, la ragazza aveva stabilito un accordo con lui: se le avesse lasciato parlare con Max in privato, Eve gli avrebbe assicurato un appuntamento con Nancy—cosa che non sarebbe mai successa—.

"Ti ho già detto di si" rispose Eve. "Che cavolo vuol dire, Harrington?" Max si avvicinò arrabbiata a Eve, dopo che Keith chiuse la porta, "Mi dispiace. Mi serviva un posto sicuro" Eve si giustificò.

"Un posto sicuro per cosa? Fare la bavosa?" chiese Max, Eve si concentrò sull'ultima parola che aveva detto 'Mi sono comportata da bavosa?' pensò "No!...Senti, ti dirò la verità su tutto ciò che è successo l'anno scorso. Ma se qualcuno lo scopre, potresti essere arrestata".

"E magari anche uccisa" sospirò Eve "Uccisa?" "Devo saperlo. Tu lo accetti il rischio?" chiese Eve.

"Oh, mio dio! Che cosa stupida!" esclamò Max "Tu lo accetti il rischio?" richiese Eve "Si. Certo, va bene. Lo accetto il rischio" rispose Max sedendosi.

"Sentiamo" disse Max dopo che Eve si sedette davanti a lei "L'anno scorso, Will non si è perso nel bosco...Si è perso...in un altro posto" iniziò Eve mentre Max la guardava confusa.

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"E quella è stata l'ultima volta che le abbiamo viste. Dopo...sono sparite e basta. È incredibile che sia passato tanto, cavolo mi sembra ieri" Eve aveva appena finito di raccontare tutta la storia.

"Si, insomma ci scommetto. Wow" "È folle, lo so" "È folle, ma...Mi è davvero piaciuto" disse Max "Piaciuto?" Eve guardò confusa Max "Si! Beh, insomma, si ha qualche difetto" iniziò Max "Difetto?" "Sembra un po' scopiazzato in alcuni punti, ma".

"Di che cosa stai parlando?" chiese Eve "Avrei voluto fosse solo più originale! Tutto qui" rispose Max "Non mi credi?" chiese Eve "Eve, ma dai, sul serio? Pensavi che potessi abboccare?" scherzò Max "Perché dovrei inventarlo, Max?".

"Non so, per...fare colpo o altro. Oppure sei solo...folle" rispose Max "Ti racconto tutto nei dettagli, cose top secret, metto a rischio la mia vita è tu reagisci in questo modo?!" esclamò Eve alzandosi in piedi "A rischio la tua vita" rise Max.

"Oh, ti fa ridere, perciò?" "Si, insomma...mi fa ridere. È stupido, ma mi fa ridere" disse Max alzandosi e avvicinandosi alla porta "Dove stai andando?" chiese Eve "L'ora delle favole è finita, no?" disse Max prima di uscire.

"Si può sapere che hai? Ti ho dato quello che volevi!" disse Eve seguendo Max "Io volevo far parte del gruppo, non parte di uno scherzo!" "Non è uno scherzo!" specificò Eve "Sei stata brava, okay? Va a dire agli altri che ti ho creduto, così vinci punti esperienza o altro" disse Max andando vero il cabinato di Dig Dug.

"Abbiamo un sacco di regole nel nostro gruppo, ma la più importante è 'Gli amici non mentono' mai e poi mai, per nessuna ragione" Eve fermò Max "Ma davvero? Allora questo come lo spieghi?" disse Max prendendo il foglietto che c'era nella schermata del cabinato e passandolo a Eve.

"Ho dovuto farlo, per proteggerti" si giustificò Eve "Proteggermi da cosa esattamente? Dai malvagi del governo o dei laboratori di Hawkins?" esclamò Max "Abbassa quella voce" "O forse dal Demogorgone venuto fa un'altra dimensione?" "Max, dico sul serio, stai zitta!".

"Oh, no, no! Lo sai che cos'era? Erano Undici e Dodici, le ra-" Max non finì la frase, Eve le aveva tappato la bocca bruscamente "Smettila di parlare. Ci farai uccidere cosi!" Eve era più seria che mai, che Max iniziò a crederle.

"Vuoi capirlo o no?" "Sei seria?" chiese Max dopo aver spostato la mano di Eve dalla sua bocca "Vorrei che non fosse così" rispose Eve "Provalo" "Non posso" "Perciò dovrei soltanto fidarmi?" chiese incredula Max "Si" rispose Eve.

Max ritornò alla realtà dopo aver sentito il rombo della Camaro di suo fratello che echeggiava nel parcheggio, si avviò verso l'uscita per verificare, ed era lui.

"Cacchio, devo andare, ehm..." disse Max e senza pensarci prese per mano Eve, che guardò le loro mani intrecciate "Non seguirmi, okay?" la mano di Eve era calda tra le dita di Max, Eve voleva stare così per sempre, ma non potevano.

Max lasciò andare la mano di Eve e uscì "Ma mi credi almeno?" chiese Eve ma non ricevette risposta.

"Quella è Eve Harrington?" chiese Billy dopo che Max entrò in auto "Si, è...una compagna di classe" ripose Max, Billy guardò Max prima di partire.

Eve uscì dall'Arcade, guardando la macchina andar via, Max si girò per vedere se Eve era uscita e appena la notò si rigirò immediatamente, guardando la sua mano.

𝒂𝒖𝒕𝒉𝒐𝒓𝒔 𝒏𝒐𝒕𝒆...
vi prego eve e max che carine😭🫶🏻🫶🏻 le amo troppo.

questo potrebbe essere il mio capitolo preferito del primo atto🥹.

sto pubblicando questo capitolo mentre il prof di religione sta (cercando) di spiegare.

quest'anno mi voglio candidare come rappresentante di classe, (ovviamente non perché si candida anche crush🤭💪🏻).

vi ricordo che nel mio profilo trovate altre storie, se vi va andate a leggerle🫶🏻.

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ci vediamo al prossimo capitolo<333.