[ 10 - Summer Tides ]
Summer Tides
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Stagione uno, Episodio sei. Parte uno.
Quando si svegliò, quella mattina, nonostante fossero passati già due giorni dall'accaduto con Jeremiah, Penelope aveva ancora un enorme sorriso sul volto. Comunque, una parte di lei era preoccupata. Leggermente. Insomma, non si erano parlati da allora. E contando che lei non aveva smesso di pensare a lui per tutto il tempo, la Laurier non credeva che fosse una buona cosa.
Non riusciva a togliersi il pensiero del loro bacio dalla mente. Sperava con tutto il cuore che il Fisher si sentisse allo stesso modo, ma non poteva esserne certa.
Decise di farsi una doccia, dato che si sentiva sudata e disgustosa, nonostante non fosse solito per lei lavarsi appena sveglia.
Uscendo dal bagno incontrò proprio Jeremiah. Per poco non gli sbattè contro mentre si chiudeva la porta alle spalle, e mormorò una scusa. Lui rise, leggermente imbarazzato. Effettivamente, l'intera situazione tra loro era leggermente imbarazzante. "Giorno!" Penelope si girò sentendolo salutarla.
Fece un sorrisetto. "Ciao."
"Uhm, dormito bene?"
Avrebbe voluto aggiungere 'principessa'.
"Si. Ma quando mi sono svegliata faceva davvero caldo, qualcuno ha alzato il termostato?"
"Non credo." Scosse la testa e lei sospirò, quando Steven gli passò di fianco quasi di corsa con una tazza tra le mani, diretto verso il bagno.
I due ragazzi gli lanciarono una strana occhiata. Lui continuava a ripetere. "Scusatemi, scusatemi, scusatemi."
Poi chiuse la porta e Jeremiah potè girarsi di nuovo verso Penelope. "Hey, uhm, sei emozionata per il torneo di pallavolo di oggi? Ovviamente so che non giocherai, ma viene Lila, quindi..."
Lei sorrise la pensiero dell'amica. "Certo! Sono contenta di vederla, anche se starà solo per un weekend."
Il biondo sorrise a sua volta. "E poi, ecco, non voglio metterti fretta o cose del genere, ma..." Cominciò a giocherellare con le sue dita. "Vorrei parlare di ciò che è successo quella sera?"
Non doveva nemmeno specificare quale fosse. Lo sapevano entrambi. Nessuno dei due aveva mai smesso di pensarci durante quei giorni. Mai.
"Io- uhm, certo, no, nel senso-" Penelope si mise una ciocca dietro l'orecchio. "Presto, tipo dopo che se ne vanno Taylor e Belly? E quando sto indossando qualsiasi cosa che non sia un solo asciugamano?"
Jeremiah rise. "Okay, certo. Sembra un buon piano. Chiariamoci più tardi."
"Si. Suona- suona bene!" Rise assieme a lui. "Okay, ora vado, uhm." Indicò la porta della sua stanza.
"Si, si. Divertiti?"
Penelope gli lanciò una strana occhiata. Sembrava quasi imbarazzato, ma non da lei. Per lei. Continuava a distogliere lo sguardo dal... dall'asciugamano, in realtà. Sembrava volesse vedere di più. E sembrava che detestasse volerlo.
Sorrise leggermente pensando a quanto bene riusciva a capirlo, osservandolo per un solo secondo. "Grazie?" Poi entrò in camera e si richiuse la porta alle spalle, trattenendo un gridolino di gioia per ciò che era appena accaduto.
*
Dato che non avevano trascorso molto tempo assieme quell'estate, Lydia quella mattina decise di portare i suoi due figli a fare colazione con lei. Per quanto potesse amare i Conklin e i Fisher, infatti, a Lydia mancavano i suoi due figli.
Erano andati a un bar locale e Penelope aveva appena ordinato dei waffles.
"Dean, hai iniziato a cercare un college dove studiare?" Chiese la madre.
"No, mamma. Non ho intenzione di andarci, sarebbe stupido."
Lei sospirò. "Puoi almeno darci un'occhiata? Non voglio metterti pressione o simili, ma potresti provare." Dean annuì mentre dava un morso ai suoi pancake.
"Chi è che prenderebbe dei waffles a una tavola calda che fa praticamente solo pancake? Sei un pericolo pubblico." Borbottò poi il ragazzo guardando male la sorella.
Lei sbuffò. "Guarda che sei tu il pericolo pubblico." Ribattè puntandogli la forchetta contro. "I waffle sono la cosa migliore che esista, e odio i pancake. Sono troppo mollicci, e poi i waffles reggono lo sciroppo d'acero molto di più."
"I pancake non fanno affatto schifo!"
"Sì, invece! E inoltre ti si fermano tipo in bocca, o nella gola, o roba del genere."
"Ragazzi, smettetela di litigare per favore." Intervenne Lydia, interrompendoli prima che iniziassero a battibeccare per l'intera serata. "Penelope, parliamo un po' di te."
"Oh dio..." La castana si passò una mano sul viso.
"Chi ti accompagnerà al ballo?"
"Infatti, P, chi?" La prese in giro il fratello.
"Sta zitto Dean!" Penelope sospirò prima di voltarsi verso sua madre. "Non ne sono ancora sicura."
"Devi trovarti qualcuno, P."
"Sì, ne sono consapevole, grazie." Annuì la piccola ruotando gli occhi.
"Se non riuscirai a trovare nessuno, voglio che la porti tu, Dean." Disse Lydia indicandolo, e facendo ridere Penelope. La ragazza, infatti, sapeva quanto suo fratello odiasse l'idea, ed era proprio per questo che lei invece l'adorava.
Dean sbiancò. "Cosa?! Assolutamente no! Non voglio nemmeno entrarci in quella stupida sala da ballo!"
"Non volevo nemmeno io, Dean, quindi fattene una ragione." In fondo era la verità: Penelope aveva deciso di fare la Debuttante solo per rendere felice Susannah, che desiderava questo per lei e Belly praticamente da quando avevano imparato a camminare. Era il loro sogno, anche se era soprattutto suo, della Fisher. Ma dopo tutto quello che era successo, il ballo era il minimo che la Laurier potesse fare.
"Non vuoi farlo?" Chiese Lydia, il sopracciglio sinistro sollevato. "Sembravi così emozionata all'idea."
"Ho accettato solo perchè era il sogno che Susannah aveva per noi da sempre. Cioè, nel senso, credo comunque che sia divertente quindi non mi dispiace farlo in realtà." La castana fece spallucce mentre posava gli occhi sul piatto e ricominciava a mangiare i suoi waffles.
Sua madre le afferrò la mano. "Non devi andarci se non è quello che vuoi."
Penelope fece un timido sorriso. "Lo voglio, non preoccuparti." Lydia sospirò e scosse la testa, prima di riprendere a chiacchierare con i suoi figli di qualsiasi cosa per il resto della colazione.
*
Mentre tornavano a casa passarono a prendere Taylor e Lila alla stazione degli autobus. Una volte raggiunta l'abitazione, Penelope afferrò la mano della sua migliore amica e la trascinò in camera con sè, dandole appena il tempo di salutare gli altri. Chiacchierarono della ragazza per cui la messicana aveva una cotta, che Pen scoprì si chiamasse Amalia, e del bacio che quest'ultima aveva dato a Lila prima della sua partenza.
La Laurier, semidistesa sul letto, non riusciva a smettere di sorridere tanto la felicità dell'amica la contagiava. Lei continuò a parlare per cinque minuti buoni, mettendosi il mascara, e quando terminò si voltò verso Penelope e la squadrò da capo a piedi. "Okay, ora è il tuo turno."
"Per fare?" Chiese la castana, leggermente confusa.
L'amica si sedette sul letto di fianco a lei. "Non fare la finta tonta. Devi aggiornarmi su Jere! Cos'è successo tra voi dopo La Notte? Ne avete parlato?"
Sì, Penelope sapeva che da ora in avanti, qualsiasi cosa fosse successa, qualsiasi ragazzo avesse avuto, avrebbe comunque continuato ad etichettare la sera del primo bacio tra lei e Jeremiah Fisher come "La Notte". Con la maiuscola.
La Laurier fece un sospiro e iniziò ad accarezzare il cane, sdraiato alla sua sinistra. "Nope, abbiamo deciso di parlarne quando se ne andranno tutti, insomma quando ci sarà di nuovo la calma."
Lila sbuffò. "Perchè non parlarne ora?"
"Non lo so." L'altra alzò le spalle.
La mora si alzò dal letto, le afferrò le mani e la tirò su con sè. "Invece lo sai. Non vuoi parlarne perchè hai paura." Disse, con sguardo severo.
"Non ho paura di parlarne, per niente. Anzi, voglio parlarne eccome." Penelope scosse la testa, ritenendola un'assurdità.
"Oh, sei così spaventata!" Rise Lila. "P, lui è dolce, divertente ed incredibilmente bello." Alzò e abbassò le sopracciglia velocemente, il sorriso sempre più grande sul suo volto. "E sta aspettando solo te, una tua decisione insomma. Gli piaci da impazzire, e non hai alcun motivo di essere spaventata."
L'amica sospirò di nuovo mentre qualcuno bussava alla porta. "Avanti!"
Fu Laurel ad aprire, sorridente. "Siete pronte? Porto fuori voi ragazze, se ci siete." Le due annuirono e infilarono rapidamente le scarpe, prima di seguire la donna nella camera di Belly.
L'adulta bussò e aprì la porta proprio sua figlia. "Ragazze, siete pronte? Vi porto a fare un giro."
La Conklin sussultò. "Oh, posso guidare io?"
Laurel fece lo stesso, sarcastica. "No!"
Belly sbuffò mentre le sue amiche scoppiavano a ridere, prima di incamminarsi assieme a lei verso la macchina.
*
Lila e Penelope erano andate a prendersi da bere. "Potrei avere due bottiglie d'acqua, grazie?" Chiese Lila, sorridendo al ragazzo del bancone mentre gli porgeva un paio di banconote da un dollaro. Lui gli porse l'acqua e le due ringraziarono, prima di andarsene.
"Dove possiamo sederci?" Domandò la Laurier quasi a se stessa, guardandosi attorno.
L'amica indicò dov'era seduto Jeremiah. "Andiamo là?"
Penelope annuì, incamminandosi verso l'amico trattino cotta estiva trattino futuro marito trattino amore della sua vita trattino situazione complicata trattino primo bacio in una piscina. "Hey Jere!"
Il biondo si girò verso di loro e sorrise. "Signorine." Inclinò la testa leggermente, facendo una specie d'inchino.
"Esatto, vai così, vola basso stronzetto." Scherzò Lila incrociando le braccia al petto.
Gli altri due scoppiarono a ridere e riportarono la loro attenzione sulla squadra che si stava allenando. Cominciarono ad applaudire non appena la partita iniziò, dimostrandosi i tifosi migliori che Belly e Taylor potessero avere.
*
Dopo aver cambiato compagno perchè Taylor si era "slogata" la caviglia, Conrad e Belly avevano vinto il match. Poi Nicole aveva invitato le due vincitrici, assieme a Penelope e Lila, a uscire con lei per festeggiare.
Per questo le quattro ragazze ora stavano raggiungendo a piedi la barca del padre della riccia. Penelope non riusciva a smettere di pensare al suo biondo, Jeremiah, e a come lui l'avesse stretta a sè non appena la partita era finita, contento per la vittoria. Non riusciva a togliersi dalla testa le loro mani intrecciate ogni volta che la situazione della partita si faceva tesa, e nemmeno la mano del Fisher che era volata sulla sua coscia quando pensava che Lila non li stesse guardando. Penelope non riusciva a non pensare alla sensazione che quel gesto aveva scatenato nel suo stomaco, nella sua testa, nella sua anima e soprattutto nel suo cuore. Si sentiva completamente in subbuglio, ed era arrossita così violentemente da aver fatto arrossire anche il biondo, il suo biondo, che l'aveva guardata con un sorriso sghembo sul viso che le faceva venire ancora più voglia di buttarsi tra le sue braccia.
La Laurier avrebbe potuto continuare a pensare a Jeremiah per ore, peccato solo che la voce di una delle sue migliori amiche l'avesse richiamata all'attenzione.
Era stata Belly, che al contrario continuava a parlare di Conrad. "È quello che ho sempre voluto, da tutta la vita. Che Conrad mi chiedesse di andare con lui da qualche parte, anzi, a- ad un vero e proprio ballo." Sorrise al pensiero, anche se smise un attimo dopo. "E l'ha fatto solo perchè gliel'ha chiesto sua madre?"
"La Bonrad sta subendo qualche colpo." Fece Taylor, alzando le spalle.
Lila si girò verso la Conklin, confusa. "Credevo ci saresti andata con Cam-Cameron?"
La castana sospirò. "Sì, tecnicamente è così. Solo che devo ancora decidere se voglio andarci con lui o no."
Penelope fece un verso di disapprovazione. "Dovresti farlo al più presto. Decidere, intendo. Personalmente, comunque, io sono ancora team Cam. è il migliore tra i ragazzi che abbiamo conosciuto quest'estate."
Belly sospirò di nuovo. "Glielo dirò. Promesso."
L'amica annuì prima che Taylor facesse un urletto. "Guardate!"
"Porca puttana!" Si lasciò sfuggire la Laurier mentre le altre due ragazze si limitavano a spalancare la bocca. Nessuna di loro, e intendo nessuna, si aspettava che la barca potesse essere così grande.
SPAZIO AUTRICE
ciao amori miei, indovinate chi è tornataaa:))
cmq vogliamo fermarci un attimo e parlare dell'ultima puntata di tsitp? no pk io sto ancora sclerando quindi niente PIANGO I MIEI BAMBINIII
JERE E BELLY SI SONO BACIATI VI GIURO SONO STRA FELICE PIANGO URLO GRIDO SALTO
palese durano solo due puntate nella stagione tre prima che si rintrometta conrad, ma shh facciamo finta di nulla e godiamoci il nostro momento jelly:)
detto questo, questo capitolo sono riuscita a farlo entro oggi, ma nn credo che riuscirò a pubblicarne un altro entro mercoledì o venerdì. state tranquilli però che a settembre ricomincio a essere costante e poi mancano pochissimi capitoli quindi entro inizio scuola dovrei aver finito la storia.
ditemi se vi sta piacendo, mi raccomando, e godetevi l'ultima settimana di agosto:)
bacioni, ci si vede<33
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