Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

❥36.

WORD COUNT: 5.703

Date un'occhiata all'angolo autrice in fondo per favore, è parecchio importante.

======== • ✠ • ========

Quando Yoongi andò ad aprire la porta quella mattina, non immaginava che dietro di essa, tra tutte le persone che conosceva avrebbe trovato proprio lei.

Il ragazzo guardò con sdegno Iseul, la quale si trovava di fronte a lui tremante per il freddo, dato che l'inverno ormai si faceva sentire sempre di più.

"Cerchi Tae? O Jimin? O l'ennesimo disperato?"

"Non fai ridere." La bionda sibilò stizzita.

"Invece in giro dicono che sono molto simpatico."

"Chi lo dice deve avere problemi mentali molto grossi."

"Detto da te che non hai neanche un cervello, è quasi comico."

"Min, se hai smesso di offendermi puoi farmi entrare? Sto gelando." Iseul sospirò con tono stanco, aveva scambiato solo due battute con il ragazzo più grande e si sentiva già esausta.

"Perché dovrei farti entrare in casa mia?" Yoongi domandò, lanciandole un'occhiata guardinga.

"Questa non è solo casa tua."

"Vuoi che ti faccia entrare ma non hai neanche ancora risposto alla mia domanda."

"Quale domanda?" La più bassa chiese confusa.

"Per quale dei due disperati sei qui?"

"Davvero parli così dei tuoi amici, Yoongi?"

"A volte dico anche di peggio." Yoongi ribatté facendo spallucce.

Iseul emise un altro grosso sospiro, era visibilmente nervosa e continuava a tremare, nonostante fossero le undici del mattino faceva molto freddo.

"Devo parlare con Taehyung."

"È ancora a letto."

"Digli che lo aspetto."

"Fuori dalla porta spero."

"Yoongi... ho capito che mi odi, ma davvero mi lascerai marcire qua fuori al freddo?" Iseul ringhiò arrabbiata.

La bionda divenne furiosa quando vide che Yoongi non negò.
Gli occhi del maschio scorsero ripetutamente la sua figura da capo a piedi.

"Sì."

E quell'espressione divenne maggiormente furiosa non appena Yoongi chiuse la porta con un colpo, lasciando così la sorella maggiore di uno dei suoi migliori amici fuori casa.

"Non lo hai fatto davvero..." Hoseok borbottò mezzo assonnato ma anche un po' divertito per ciò che aveva appena visto.

"L'ho fatto davvero invece... vai a chiamare Tae."

* * *

"Ne sei proprio sicura?" Taehyung domandò a bassa voce.

Hana cercò di non prestare attenzione al tono suadente e caldo del più alto, quel timbro così accogliente e profondo capace di procurare brividi a chiunque.

"Sì." La mora rispose con affanno, le mancava l'aria e la causa era proprio la stretta vicinanza tra lei e il pericoloso ragazzo.

Taehyung fece una smorfia ma non disse altro; molto silenziosamente andò a prendere il suo giubbotto e la chiave della macchina.
Non appena si allontanò Hana cercò di regolare il suo respiro, emise dei lunghi sospiri ordinandosi mentalmente di calmarsi, di non essere così agitata.
Ma la presenza di Taehyung riusciva sempre a turbarla parecchio, e ad Hana risultava sempre più difficile rimanere indifferente di fronte a lui.

Quando Taehyung tornò indietro, i due uscirono dall'abitazione e raggiunsero l'auto di lui, immersi nel completo silenzio.
Hana pensò che forse il più alto si fosse messo il cuore in pace e avrebbe smesso di cercare di approcciarsi a lei in quel modo insistente.
Alla mora non sarebbero bastati due gesti dolci per farle dimenticare ciò che l'ex aveva combinato.

Durante il viaggio in macchina non volò una mosca; la più piccola si strinse nel suo cappotto, tremava visibilmente poiché l'aria era gelida quella notte.
Taehyung con la coda dell'occhio lo notò, e senza fare battute stupide o altro accese immediatamente l'aria calda.
Hana apprezzò particolarmente il gesto, avrebbe voluto ringraziarlo ma evitò, continuando a mantenere il silenzio.

La fanciulla deglutì, leggermente ansiosa. Spostò lo sguardo fuori dal finestrino, solo i lampioni illuminavano lievemente l'area circostante.
Il buio dava al paesaggio un'aria tetra e oscura, in giro non c'era anima viva; troppo tardi e troppo freddo per poter vedere qualcuno passeggiare in quel momento.

"Dietro c'è una coperta. Puoi usarla, se vuoi."

Il cuore di Hana perse un battito.
Ella si girò lentamente, il volto di Taehyung era ancora puntato sulla strada, l'attenzione completamente rivolta sulla guida.
La mora lo osservò un po' più a lungo, cercando di non farsi vedere; maledì quel profilo così bello da poter fare concorrenza ai migliori modelli.
Kim Taehyung non aveva neanche un difetto, la sua bellezza era così disarmante che sembrava essere stato scolpito direttamente dagli Dei.

"Grazie, sto bene così." Hana rispose, voleva avere a che fare con lui il meno possibile ma di certo non avrebbe scordato le buone maniere.

"Stai tremando. Non stai bene così."

"Tra poco saremo al dormitorio, posso sopportare. Non credo che una coperta abbia il potere di scaldarmi subito." Hana borbottò, tentò di non far caso a come il cuore le battesse forte nel petto.

"È una coperta molto calda e pesante. Dovresti provare, prima di giudicare." Taehyung sorrise, ma il volto rimase fermo, così come il suo sguardo, ancora puntato sulla strada.

Questa volta Hana non rispose.
Anche lei come Taehyung guardò avanti, e anche se il più grande aveva acceso l'aria calda, lei stava ancora tremando per il freddo.
Ci metteva sempre un po' a scaldarsi, ma dentro di sé non voleva cedere e afferrare quella coperta.
Per lei sarebbe stato come darla vinta al suo ex.
Nemmeno un minuto dopo, Hana si girò e sveltamente afferrò quella calda coperta termica.

Taehyung si dovette trattenere dal ridacchiare mentre la ragazza si rintanava proprio sotto quella coperta che lui stesso le aveva indicato.

"Meglio?"

Hana assottigliò gli occhi, fortemente infastidita.
Perché quella coperta la stava già scaldando, e oh se le pesava dar ragione a Kim Taehyung.

"No. Ho ancora freddo." La ragazza mentì, fregandosene se in quel momento stava dando mostra del suo lato infantile.

"Conosco altri metodi per scaldarsi, ma so già che tu li bocceresti tutti."

Hana involontariamente sorrise, e quando se ne accorse fece sparire subito quel sorriso, piegando le sue labbra in due linee rette.
Avrebbe voluto commentare ma così avrebbe dato un continuo a quella conversazione, e invece era meglio finirla lì.
Era meglio restare il più distaccata possibile da lui.
Ma Taehyung ovviamente, non glielo avrebbe permesso.

"Sei proprio una bambina." Il maschio ridacchiò.

"Scusami?" Hana inarcò un sopracciglio, sospettosa riguardo le parole dell'ex fidanzato.

"Hai detto di avere ancora freddo, eppure da quando ti sei messa quella coperta addosso hai smesso di tremare."

Hana si pungolò la guancia con la lingua, seccata perché il ragazzo aveva ragione.
Studiò rapidamente una risposta che avrebbe dovuto aiutarla a mantenere il proprio orgoglio.

"Dovresti pensare di più a guardare la strada, invece che me." La più bassa mormorò, quasi si congratulò con sé stessa per aver replicato in quel modo.

"Sono capace di fare entrambe le cose mia cara."

"Ammetti solo che non riesci a staccare gli occhi da me." Hana ribatté, di nuovo l'ombra di un sorriso fece capolino sulle sue soffici labbra.

"Parli tu, che non hai fatto altro che fissare il mio profilo da quando siamo partiti?"

"Sei davvero egocentrico."

"Ho solo detto la verità."

"Non ti stavo fissando. Per tutto il tempo ho guardato fuori dal finestrino... sai, non ho gli occhi anche sulla nuca."

"Okay..." Taehyung disse solo per accontentare la ragazza, e con una manovra parcheggiò l'auto.

Hana fu svelta a togliersi la coperta di dosso per scendere dal veicolo ma si bloccò quando vide Taehyung fare la medesima cosa.

"Non devi accompagnarmi."

"Oh lo so, oggi hai dimostrato di avere delle mani belle forti e pesanti." Taehyung ironizzò, ricordando il ceffone che Hana non solo aveva tirato a lui, ma anche ad Iseul e alla ragazzina che aveva insultato Mei alla festa.

"Allora puoi tornare a casa."

"Che male c'è se voglio accompagnarti? È tardi, è buio e io non voglio lasciarti sola."

"Non c'è bisogno di-"

"Hana. Lo so. Ma ti accompagnerò comunque, che tu lo voglia o no."

Hana si ammutolì.
Non voleva perdere tempo a discutere con lui, faceva freddo e se avesse continuato a rispondergli non avrebbero finito più.
Quindi la mora cominciò a camminare a passo affrettato, Taehyung la seguì al suo fianco.

"Sai cosa mi ricorda questo momento?" Taehyung sussurrò, un sorriso quasi malinconico prese vita sulla sua bocca.

"Cosa?"

"Quando ti accompagnai la sera dopo quella festa... quando avevi accettato di fingere di stare con me."

"Sembra essere passata una vita da allora."

"E ricordo benissimo cosa ti dissi, prima di darti la buonanotte." Taehyung ragionò ad alta voce, i suoi occhi ammirarono la notte stellata.

Non notò l'occhiata consapevole che gli mandò Hana.
Consapevole poiché la mora sapeva benissimo di cosa stesse parlando; non avrebbe mai dimenticato quelle parole, l'unica regola che Taehyung aveva messo per la loro falsa relazione.
Regola che la stessa Hana aveva inavvertitamente violato.

"Non so di cosa tu stia parlando." Hana mentì ancora.

Taehyung sapeva però che la ragazza stesse mentendo.
Aveva imparato a conoscerla, e gli bastava vederla per capire quando era sincera o meno.
Arrivarono in poco tempo davanti alla porta della camera dove Hana alloggiava assieme a Mei; la più bassa stava per inserire la chiave ma il braccio di Taehyung le bloccò il passaggio proprio sulla soglia.

"Io invece penso che tu lo sappia." Il ragazzo disse con tono serio.

"Sai... alcune azioni e parole a volte possono cambiare i sentimenti che prova una persona." Hana replicò, questa volta guardando il ragazzo dritto negli occhi.

La ragazza stava nuovamente alludendo al bacio che c'era stato tra Taehyung e Iseul, e questa volta era davvero curiosa di vedere come lui avrebbe risposto.

"Non pensi che se determinate azioni ti spingono a provare comunque dei sentimenti, delle emozioni, significa che quella persona in qualche modo è importante per te? Che quella persona ti fa sentire qualcosa, magari qualcosa di forte... e tu non puoi fare niente per fermarlo."

Il respiro di Hana si fermò.
La mora guardò con freddezza ma anche dolore Taehyung.
Aggrottò le sopracciglia, quel discorso se possibile aumentò ancor di più il rancore che covava nei suoi confronti.

"Spostati Taehyung." La giovane ringhiò.

Taehyung sorrise ma accontentò Hana e si spostò leggermente di lato, il giusto per darle modo di aprire la porta.

"Buonanotte amo-"

Lo schianto della porta divise la parola a metà.
Rabbia.
Un sentimento profondo, intenso, viscerale quasi quanto l'amore.
E Taehyung pensò che Hana fosse davvero brava a sostituire quel che provava con tutta quell'ira che si scatenava ogni volta che lei doveva avere a che fare con lui.

* * *

Un sorrisino riaffiorò sulle labbra del ragazzo, quando quella mattina ripensò ai momenti vissuti con Hana poche ore prima.
Quel sorriso però svanì quando Hoseok fece irruzione in camera sua.

"Hyung... e se fossi stato nudo?" Taehyung rimproverò con la voce ancora un po' impastata per il sonno.

"Non sarebbe la prima volta, giri sempre per casa nudo!" Hoseok ridacchiò divertito, ma subito dopo quell'espressione divenne seria.

"Jeon Iseul... vuole parlare con te."

Non appena udì quel nome e cognome Taehyung serrò la mascella, diede l'impressione di essere parecchio infastidito.
Non voleva parlare con lei.
Da quando si erano baciati, il ragazzo l'aveva evitata in tutti i modi.

Dopo aver rimuginato a fondo su quel che era successo, dopo averci pensato più lucidamente Taehyung aveva capito che non era Iseul la persona che voleva nella sua vita.
Voleva tanto bene alla bionda, e inconsciamente aveva scambiato quell'affetto con un sentimento molto più grande e forte, ma dopo averla baciata e dopo aver rotto con Hana per questo, Taehyung aveva compreso di non essere mai stato innamorato di Iseul.

No, perché da quando aveva parlato con Hana, in quelle ultime ore non aveva fatto altro che pensare a lei.
Al suo viso freddo, ai suoi occhi spenti non appena ebbe saputo del bacio che c'era stato con Iseul... Taehyung si era chiesto se una volta tornata in camera, la mora si fosse messa a piangere e purtroppo pensava di conoscere già la risposta.
E si odiava, odiava aver rovinato tutto per quell'errore e aver fatto soffrire quella fanciulla che, anche se per poco tempo, aveva saputo renderlo davvero felice.

Discutevano spesso, andavano più in disaccordo che altro, ma era pazzo di Hana.
Lo aveva capito, forse un po' troppo tardi.
Ma non si sarebbe arreso, da una parte comprendeva le ragioni di Hana, lui l'aveva fatta soffrire e lei aveva messo su uno scudo, un muro per non dare più al maggiore la possibilità di farla stare così male.

Taehyung lo capiva, ma non avrebbe mollato.
E per dimostrare ad Hana che si fosse veramente deciso, avrebbe dovuto darci un taglio con Iseul.
Non poteva funzionare tra loro, lui desiderava la giovane dai capelli color pece, non lei.
La sorella di Jungkook era comunque una presenza importante per lui, avrebbe continuato a volerle bene ma in quel momento era davvero arrabbiato con lei.
Se Iseul fosse stata realmente sua amica non si sarebbe dovuta mettere in mezzo, non avrebbe dovuto confonderlo; l'errore lo aveva comunque fatto lui, ma si chiese perché la bionda avesse smesso di considerarlo un fratello e lo avesse cominciato a vederlo come un qualcosa in più solo dopo che lui e Hana avevano reso seria la loro relazione.

"Non la voglio vedere." Taehyung asserì seccamente e si rigirò nel letto, dando così la schiena ad Hoseok che rimase fermo, sulla soglia della porta.

"Sicuro? Cioè non che mi dispiaccia eh, non mi è mai stata tanto simpatica, ma è venuta fin qui e... sta aspettando fuori al freddo. Sì, Yoongi non l'ha fatta entra-"

"Yoongi ha fatto bene a non farla entrare."

"Okay, ma Tae... non odiarmi per quello che sto per dirti. Dovresti parlare con lei. Non per fare contenta lei, ma perché penso che possa servire a te, per capire cosa-"

"Hyung, so già cosa voglio. E ho detto che non voglio vederla." Taehyung ripeté un po' scocciato.

Hoseok annuì, anche se l'amico non lo poté vedere poiché si era rintanato sotto le coperte e si voltò, chiudendosi la porta alle sue spalle.
Nell'esatto momento in cui chiuse la porta, si aprì quella della camera di Jimin.

"È tutto a posto?" Jimin domandò, pensieroso nel vedere Hoseok di fronte alla porta della stanza di Taehyung.

Hoseok sorrise al più piccolo, rispondendo che fosse tutto a posto ma spiegandogli anche che la sorella maggiore di Jungkook fosse là fuori ad aspettare di parlare con Taehyung, cosa che non sarebbe mai accaduta dato che il diretto interessato non aveva la benché minima intenzione di vederla.
Jimin si morse il lato della guancia, lanciò una rapida occhiata alla porta della stanza del coetaneo e sveltamente camminò verso l'ingresso.

"Ci parlo io con lei." Jimin fece sapere ad Hoseok che non seppe come reagire, sperò solo che questa volta Jimin ci andasse piano con le parole.
L'ultima volta che aveva parlato con la bionda l'aveva volutamente distrutta.

Jimin fu veloce ad indossare il cappotto e ad uscire, trovando la figura tremante e infreddolita di Iseul sul pianerottolo.
Non appena sentì il portone aprirsi la ragazza si girò subito di scatto, speranzosa di poter parlare con Taehyung ma il suo entusiamo scemò all'istante quando i suoi occhi si incrociarono con quelli del suo ex.

"Jimin."

"Non ti vuole vedere." Jimin mormorò, un sorriso arrogante si insinuò sulle sue labbra piene e la bionda alzò un sopracciglio, infastidita da come il maschio sembrasse felice della decisione di Taehyung.

"Sai cosa penso?"

"Sentiamo." Jimin si appoggiò contro lo stipite della porta, incrociò le braccia al petto.

"Se Tae sapesse davvero che sono qua fuori a congelare al freddo, mi farebbe entrare subito. Quindi so benissimo che tu e Yoongi non gli avete detto che sono qui, e fammi dire che siete davvero meschini."

"Penso che tu sopravvaluti troppo Tae. Lui sa benissimo che sei qui, glielo ha detto Hoseok."

"E pensi che io sia così stupida da crederti?"

"Non me ne frega un cavolo se vuoi credermi o meno, tra i due sarai tu quella che si prenderà un malanno." Jimin disse prima di voltarle le spalle e rientrare in casa, facendo la stessa cosa che fece Yoongi, ovvero lasciarla là fuori.

"Perché c'è tutto questo movimento?" Il maknae domandò mezzo assonnato, aveva sentito vari rumori di passi e chiacchiericcio in sottofondo e pensò che fosse strano dato che quella mattina le lezioni non c'erano e tutti avrebbero potuto dormire fino a tardi.

Jimin, Hoseok e Yoongi si guardarono.
Il più grande non fiatò, continuò a bersi il suo caffè, il rosso invece abbassò lo sguardo evitando appositamente quello di Jungkook.
Ma il corvino stava guardando direttamente negli occhi Jimin, che indossava ancora il suo cappotto.
Dopo un pesante sospiro, Jimin indicò la porta.

"Tua sorella vuole parlare con Tae, ma lui non la vuole nemmeno vedere."

Gli occhi di Jungkook si spalancarono.
Si girò e vide Yoongi e Hoseok guardare da un'altra parte, dopodiché si voltò nuovamente verso Jimin, lui si stava togliendo il cappotto.
Il corvino mugugnò innervosito e si diresse verso la porta in fretta e furia.

"Kook-"

"Jimin, è mia sorella." Jungkook parlò furente ma si pietrificò quando vide che dietro la porta, non c'era nessuno.
Iseul era già andata via.

|
|

"Allora... tu e Jin avete parlato ieri notte?"

Mei era rientrata da poco e Hana non perse tempo nell'interrogarla, curiosa di sapere come fossero andate le cose tra l'amica e il suo fidanzato.

"Hana..."

"Oh, sei arrossita!" La mora indicò la più bassa che si coprì il viso imbarazzata.

"Guarda che abbiamo davvero solo parlato!" Mei sbuffò, ma il suo viso era rosso come un peperone.

"Davvero non ti vuoi confidare con la tua migliore amica? Sono offesa."

"Hana... io e Jin abbiamo parlato di quel che è successo alla festa. Okay? Non abbiamo fatto quello che pensi tu." Mei spiegò, la voce era un po' tremante nel ricordare come fosse scoppiata a piangere davanti al ragazzo, e come lui poi l'avesse confortata e tranquillizzata.

Hana tornò seria in meno di un secondo.
Adesso che erano solo loro due, con una mente più sobria e senza altre persone intorno, la più alta volle parlare con Mei.

"Non devi tenerti tutto dentro, sai?" Hana disse con tono morbido.

"Lo so, ma-"

"Mei... ho capito che non vuoi far preoccupare Jin. Ho capito che eviti di dirgli certe cose perché hai paura di quello che lui possa pensare... ma non devi. E comunque, io ci sono. Puoi nascondere quello che senti al tuo ragazzo, ma non puoi fare questa cosa anche con me. No, non te lo permetto."

"Come non voglio che Jin si preoccupi per me, la stessa cosa vale per te. Non voglio farti preoccupare Hana, posso sopportare." Mei disse con un filo di voce ma appena udì l'ultima parola gli occhi di Hana si ingrandirono.

"Sopportare? No! Tu non devi sopportare niente e nessuno, perché quelle stronze la devono smettere di insultarti e di parlare male di te solo perché tu stai con il ragazzo dei loro sogni. Tu non devi subire tutto questo Mei, anzi! Dovresti vantarti di avere un ragazzo eccezionale come Jin, dovresti vantarti del fatto che tra tutte le ragazze che esistono al mondo, Jin abbia scelto di stare proprio con te!"

"Come posso vantarmi se pure io mi chiedo perché Jin abbia scelto di stare con me?"

Le parole di Mei fecero ammutolire Hana in un attimo.
Lo sguardo della mora si addolcì, la sua migliore amica le faceva tanta tenerezza ma odiava quando non riusciva a vedere tutte le parti belle di sé.
La castana si sminuiva in continuazione, non riconosceva le proprie doti, non riusciva a vedere quanto fosse bella e preziosa. Quanto fosse pura.

Hana allungò le mani e afferrò quelle di Mei, i pollici della più alta sfregarono dolcemente dei cerchi sopra i dorsi delle mani della castana.

"Dobbiamo lavorare un po' di più su queste tue insicurezze, Mei."

"Buona fortuna allora." Mei mormorò quasi rassegnata.

"Io e Jin ti aiuteremo. Non sei sola, non lo sarai mai... e se qualche ragazzina dovesse venire a romperti le scatole..."

"Hana..."

"Mei sono seria. Non vuoi far preoccupare Jin? Bene, ci sono io."

"Come ho già detto ieri sera, tu hai i tuoi problemi, quindi-"

"Oh andiamo! Kim Taehyung non è un problema! Lo era... prima. Adesso no, ho già risolto con lui." Hana asserì con tono certo.

"Hai risolto? Davvero?" Mei domandò, fissò l'amica con un sopracciglio alzato.

Voleva credere ad Hana, lei era la prima persona che avrebbe voluto vedere la più grande veramente felice, e non doveva avere per forza un ragazzo al suo fianco per esserlo.
Ma Mei conosceva bene la ragazza dai capelli color pece, sapeva che era molto attratta da Taehyung, sapeva cosa provava per lui ed era sicura che il sentimento non se ne fosse mai andato.
D'altronde non era passato molto tempo da quando i due avevano rotto, e da quel che aveva visto alla festa sembrava che Taehyung volesse riprovarci con lei.

"Certo!"

"Ti ha riportata lui qua stanotte? Com'è andata?" Mei chiese con occhi curiosi, il viso di Hana però si accigliò nel ricordare un dettaglio non poco importante.

"A proposito... il tuo ragazzo aiuta il nemico." Hana borbottò scontenta, ricordando di come Jin avesse insistito per farla entrare dentro casa loro con la scusa di farle assaggiare la sua cioccolata calda.

Mei sorrise un po' nervosa, conscia pure lei che Jin avesse aiutato Taehyung. Il maggiore lo aveva tranquillamente ammesso.

"Taehyung è diventato il nemico?" Mei sorrise divertita, cercò di non commentare le azioni del fidanzato.

"Ovvio... comunque alla fine è andata bene, non l'ho preso a pugni durante il tragitto."

"Anche perché avreste avuto un incidente."

"Non l'ho preso a pugni neanche quando siamo scesi dalla sua auto." Hana ridacchiò e la sua risata contagiò anche Mei.

"Sbaglio o... sembra che stia provando a riavvicinarsi a te?"

"Sembra."

"Tu che ne pensi?"

Lo sguardo di Hana si indurì.

"Sinceramente non so nemmeno io cosa pensare..."

Hana si zittì appena sentì qualcuno bussare alla loro porta.
Gli occhi grandi a cerbiatto della mora guardarono immobili quelli di Mei, nascosti dietro i suoi occhiali dalla montatura nera.

"Che ore sono?"

"Non so... ma è tardi!"

"Sono già in pigiama, vai ad aprire tu."

"Hana sono in pigiama pure io."

La persona dietro la porta bussò ancora, Hana scattò in piedi.
La mora chiese chi fosse ma non arrivò risposta; con molta titubanza aprì la porta e ciò che vide dietro di essa fece saltare un battito al suo cuore.

"Esci con me." Taehyung porse una rosa rossa alla mora che nel suo pigiama viola, rimase pietrificata di fronte al ragazzo dai riccioli neri.

Parli del diavolo...
Mei pensò, chiedendosi poi se il maschio avesse sentito qualcosa della conversazione tra lei e la sua amica. Le pareti del dormitorio purtroppo non erano così tanto spesse.

"Ho un dejavù." Hana borbottò con le braccia conserte, gli occhi erano fermi sul fiore rosso scuro.

"L'altra volta erano peonie."

"Sì, e ricordo anche che avevi scelto quei fiori perché il profumo è insopportabile... come me. Giusto?"

Mei tentò di non ridere non appena sentì la storia delle peonie, Hana gliel'aveva accennata ma ogni volta la trovava sempre più divertente.

"Veramente avevo detto che l'odore delle peonie è pesante."

"E ti sembra un complimento questo?"

"Ragazze perché siete in pigiama? Sono solo le diciannove!" Taehyung evitò di rispondere all'ultima domanda di Hana ma aveva notato l'abbigliamento della ragazza e di Mei, anche se quest'ultima stava cercando di nascondersi nell'angolino della stanza.

"Abbiamo già cenato e poi è buio, non andiamo da nessuna parte. Quindi ci siamo già messe comode."

Taehyung inarcò un sopracciglio, pensò che nemmeno sua nonna arrivasse a certi livelli ma preferì tenere quel pensiero per sé.
Mosse il braccio, avvicinando ancor di più la rosa ad Hana che però continuò a guardarla con sospetto.

"Dai... esci con me."

Gli occhi di Hana fissarono forse un po' troppo a lungo il volto del più alto.
Taehyung ce la stava mettendo tutta; adottò uno sguardo dolce e morbido, nessun'occhiata arrogante o sorriso strafottente, solo lui, quei riccioli neri e sbarazzini, il suo accattivante giubbotto di pelle, e quella bellissima rosa rossa.

"No."

Con tutte le forze che aveva in corpo, Hana trovò il coraggio di chiudere la porta lasciando Taehyung sbigottito.
Ma anche Mei spalancò gli occhi stupita per la decisione della mora, sapeva che non l'avrebbe data vinta a Taehyung tanto facilmente, ma pensava che gli avrebbe detto qualcosa invece di sbattergli direttamente la porta in faccia.

"Ha-Hana..."

"Che c'è?" Hana domandò con tono gelido, Mei scosse la testa.

"Niente ma... fa molto freddo la sera, e tu-"

"Spero che si sia coperto per bene allora." La più alta borbottò con nonchalance, poi realizzò cos'avesse appena detto.

"Voglio dire... non me ne frega nulla se indossa indumenti pesanti o no, per me può anche ammalarsi, non mi interessa!" Hana gonfiò le guance leggermente imbarazzata.

Mei la guardò conscia che la mora avesse detto esattamente il contrario trenta secondi prima.

"Ehi! Guarda che ti sento!" La voce di Taehyung si fece udire chiaramente, segno che il ragazzo non si fosse ancora spostato di mezzo millimetro.

"Non lo sopportavo prima quando stavamo insieme, pensa ora." Hana mormorò seccata, Mei non riuscì a non sorridere.

"Quando avevo la faccia in mezzo alle tue gambe però mi sopportavi, eh?"

Hana sgranò gli occhi, il suo volto divenne rosso come un pomodoro.
Si alzò dal letto e in fretta e furia si diresse verso la porta; Mei nel frattempo sperò di aver capito male, ma sapeva invece di aver sentito distintamente ciò che il maggiore aveva appena detto.

"Tu! Come puoi dire delle cose così indecenti ad alta voce!" Hana ringhiò non appena aprì la porta, i suoi occhi incontrarono quelli furbi di Taehyung.

"Sai cosa pensavo? Avevamo provato a parlare di più e scopare di meno ma evidentemente non ha funzionato, quindi..."

A Taehyung bastò solo uno sguardo per far capire ad Hana cosa intendesse con quelle parole.
La mora lo fissò accigliata.

"Io non sono come te, non cerco solo il sesso in una relazione. Sai, a me piace anche parlare con il partner... se vuoi scopare e basta, vattene da Iseul."

Hana tentò di richiudere la porta ma questa volta Taehyung fu più veloce.
Con il piede e il braccio riuscì a non far serrare la porta, il suo sguardo divenne più duro e la più bassa lo notò.

"Ti ripeto ciò che ho detto ieri... se volevo stare con Iseul, andavo da lei! Pensi che io mi diverta a venire da te che non fai altro che urlarmi contro?"

"Pensi che io sia così superficiale da perdonarti subito nonostante tu mi abbia tradita con quella?"

"Non ho mai detto che sei superficiale!"

"Non lo hai mai detto ma se ti comporti così è come se lo intendessi!"

"Hana... forse dovresti farlo entrare e parlarne dentro..." Mei mormorò a bassa voce, non voleva che la coppia desse spettacolo nel bel mezzo del corridoio.
Ma i due non sentirono minimamente le parole della castana, troppo coinvolti l'uno dall'altra.

"Ti sto dicendo che io voglio te!" Taehyung urlò con rabbia.

Hana cercò di non far caso a quanto il suo cuore pompasse in quel momento, a quanto fossero importanti le parole che il ragazzo le aveva appena rivolto. Allo spessore di tale rivelazione.

"Questa l'ho già sentita." La mora sibilò a denti stretti, l'espressione rabbiosa sul viso di Taehyung sparì in un attimo.

"Hana..."

"Me lo avevi già detto Taehyung. Me lo avevi già detto e guarda com'è andata a finire!"

"Ascolta..." Il più alto cominciò a dire con tono un po' più pacato.
"Da quando ci siamo lasciati-"

"Da quando io ti ho lasciato." Hana lo corresse immediatamente.

"Okay. Da quando tu mi hai lasciato, non ho fatto altro che pensare a te. Non a Iseul... a te. E questo secondo te cosa vuol dire?"

Hana non poté far finta di nulla.
Nonostante l'odio e il rancore che provava nei suoi confronti, l'amore era ancora più forte e certe rivelazioni avevano un grandissimo impatto su di lei.
Ma a parte l'amore, anche la testardaggine che risiedeva dentro di sé era parecchio forte.

"Che devi fare pace con il cervello." Hana cercò di chiudere di nuovo la porta ma ancora, Taehyung la bloccò.

"Eppure sono stato sincero con te Hana! Non vuoi neanche tenere conto di questo?"

"Sincero? Ho visto quanto tu sia stato sincero, prima mi dici che sono l'unica con cui vuoi stare e poi ti baci con-"

"Non è di questo che sto parlando! Ho sbagliato e appena ho potuto te ne ho parlato subito, Jimin invece-"

La voce di Taehyung si bloccò immediatamente.
Il cuore sobbalzò di colpo, il maschio si morse la lingua per essersi spinto un po' troppo oltre, ma in quel momento era terribilmente nervoso e lui stesso non era riuscito a controllare la propria voce.
Hana spalancò gli occhi, abbastanza confusa del perché Taehyung, proprio in quell'istante avesse messo in mezzo Jimin.

"Jimin? Che cavolo c'entra adesso lui?" Hana domandò con un filo di voce, avvertì un brutto presentimento. Molto brutto.

Taehyung si morse nervosamente l'interno della guancia, guardò Mei e ricevette dalla castana lo stesso sguardo confuso che stava ricevendo da Hana.
E lì il ragazzo capì che anche Mei fosse all'oscuro di tutto, Jin non le aveva detto nulla.

"Niente..." Taehyung stava per indietreggiare ma questa volta Hana fece l'esatto contrario di ciò che aveva fatto prima, lo afferrò per il braccio per non farlo scappare.

"Oh, ora che me ne sto per andare vuoi che resti qui con te?" Taehyung ammiccò, ma sapeva bene di averla fatta grossa.
Non avrebbe dovuto nominare Jimin.

"Mi chiedo perché tu te ne voglia andare proprio ora." Hana sorrise, ma Taehyung poteva vedere benissimo quanto fosse falso quel sorriso.

"Hana..."

"Perché hai nominato Jimin? Cos'ha fatto?"

Taehyung sospirò, si maledì per essersi cacciato in quel grosso guaio.

"Non sta a me dirtelo." Il più alto rispose gelidamente.

"Tae... se ci tieni davvero a me, allora parla." Hana strinse con più forza il braccio di Taehyung, lui avvertì la presa farsi più decisa.
Chinò lo sguardo sulla mano della fanciulla chiusa attorno al suo avambraccio, un altro pesante sospiro abbandonò la sua gola.

"Non posso." Il più alto mormorò, egli sollevò il capo e Hana poté vedere per la prima volta sul viso di Taehyung uno sguardo titubante, insicuro.

"Vuoi riconquistare la mia fiducia? Il mio perdono? Bene... puoi cominciare ora Tae." Hana insistette, aumentò la morsa sul braccio di Taehyung, quest'ultimo sorrise ma era visibilmente a disagio.

"Tu non mi perdonerai così facilmente... d'altronde lo hai detto pure ieri sera, che non è così facile ricevere il tuo perdono."

Hana chinò la testa, i suoi occhi puntarono sul braccio di Taehyung che ancora stringeva fortemente nel palmo della mano.
Rifletté sulle parole che il ragazzo le aveva urlato poco prima, durante la loro ennesima discussione.
Alla mora si formò un groppo alla gola quando ricordò che Taehyung avesse menzionato Jimin sul discorso della sincerità.
Taehyung le aveva detto di averle parlato subito, e Hana non poté non dare ragione al ragazzo; avrebbe potuto provare a nasconderle il bacio avvenuto con Iseul, eppure l'aveva presa da parte e le aveva rivelato tutto.

Hana piano piano sollevò il capo, i suoi occhi lucidi si incrociarono con quelli scuri e seri di Taehyung.

"Che cosa non vuoi dirmi Tae? Cosa mi stai nascondendo?" La più bassa sussurrò tremante, Taehyung si affrettò a negare col capo.

"Hana... non ti sto nascondendo nulla. Ripeto, non posso dirti nulla perché io non c'entro nie-"

"Non puoi fare così. Lanciare il sasso e nascondere la mano. No Taehyung, non ci si comporta così." Hana parlò rassegnata, sciolse la presa allontanandosi di poco dalla figura del ragazzo.

La mora stava per chiudere nuovamente la porta, ma rimase ferma; fissò con uno sguardo indecifrabile il più grande, che anche lui come lei, rimase immobile.
Mei continuò ad osservare la scena nel completo silenzio, si sentiva di troppo e per un attimo aveva pensato di rifugiarsi in bagno per poter dare ai due la privacy di cui avevano bisogno.
Ma Taehyung stava ancora fuori dalla loro stanza e Mei ormai pensò che Hana a breve lo avrebbe mandato via.

Hana aspettò che Taehyung si decidesse a parlare, ma vedendolo fare scena muta, la fanciulla si innervosì.

"Sei proprio come Jimin... un codardo." Hana scelse appositamente quelle parole, sapeva che esse avrebbero innescato una reazione in Taehyung.

E infatti, nell'esatto momento in cui la ragazza stava per chiudere per l'ennesima volta la porta, di nuovo questa venne bloccata da Taehyung.

"Non mi paragonare a Jimin! Non sono come lui!" Il maschio ringhiò con tono offeso.

Hana non ribatté; si era stancata, Taehyung era tanto bravo a parlare ma alla fine non diceva un bel nulla, e lei si era stufata di stare dietro al ragazzo.
Lanciò all'ex un'occhiataccia e lo intimò di allontanarsi, così lei avrebbe potuto chiudere quella dannata porta una volta per tutte.
Ma ciò che disse Taehyung subito dopo, raggelò il corpo di Hana.

"Perché tu e Jimin vi siete lasciati?"

La mora aggrottò la fronte, stava per dare la solita risposta di sempre, con tanto di rimprovero perché lei e Taehyung ne avevano già parlato tempo fa ma quest'ultimo non le diede modo di replicare.

"No... non ti ha lasciata perché eri una fidanzata troppo gelosa." Taehyung asserì freddamente, Hana aprì bocca ma il maschio continuò.

"Ecco la differenza Hana. Sai benissimo perché io e te abbiamo rotto. Ma dopo mesi ancora non sai perché Jimin ti abbia lasciata con una patetica scusa del cazzo."

"Tae-"

"Ah, e io te stavamo insieme da... quanto? Cinque minuti? Tu e Jimin stavate insieme da un anno e mezzo... perdonami, ma trovo questo molto più grave."

"Taehyung-"

"Non ci hai pensato? Non hai pensato al reale motivo per cui lui ti ha lasciata? Davvero hai creduto alla cazzata che ti ha rifilato? Lo sai anche tu stessa che non eri una fidanzata gelosa Hana... anzi, eri fin troppo perfetta per uno come lui."

Troppo perfetta per chiunque...
Taehyung rifletté, conscio che nemmeno lui si meritasse di stare con una ragazza del genere.
Considerava Hana troppo pure per sé.

Hana non fiatò.
Le parole di Taehyung si ripeterono come un disco rotto nella sua testa, sapeva anche lei di non essere mai stata gelosa di Jimin, quando stava assieme a lui.
Anzi la mora ricordava di come lasciasse all'ex le sue libertà, di come non gli stesse addosso proprio perché non voleva essere considerata un peso.

"Forse gli avevi concesso troppe libertà." Taehyung sussurrò, dando il colpo di grazia ai pensieri della fanciulla.

E non appena il ragazzo vide Hana sgranare gli occhi per la realizzazione, Taehyung capì che oramai, il danno era stato fatto.

.
.
.
.
.
.

~ Angolo Autrice ~

Non prendetemi per pazza ma adoro quando Hana e Tae litigano.🙈

Allora allora... ieri su instagram avevo annunciato che oggi vi avrei comunicato una cosa.
Diciamo che è importante, spero che tutt* (ovviamente non sarà così) leggiate questo angolo.

Ci sto pensando già da un po', devo dire che questo capitolo di FB mi ha praticamente spinta verso questa decisione.
Decisione che mi ha fatto tentennare fino all'ultimo minuto, soprattutto dopo alcuni tell che ho ricevuto ieri, dove alcun* di voi mi avete fatto sapere quanto le mie storie, i miei aggiornamenti nonostante siano lenti, vi tengano compagnia, o riescano ad aiutarvi nei momenti dove più avete bisogno.

Lo so. So che ci sono tantissime persone affezionate alle mie storie; no, non me ne sto vantando o altro, anzi in realtà sarebbe peggio se facessi finta di non sapere il seguito che hanno le mie storie.😅
Hanno tanto seguito è vero, e questo mi rende sempre felicissima e grata a tutt* voi.
Anzi non saprò mai come ringraziarvi per gli enormi traguardi che le mie storie hanno raggiunto grazie a voi.

Inutile girarci intorno... scrivo dal 2017 e non mi sono mai fermata.
Invece penso che adesso, sia arrivato il momento di farlo.

Niente panico, non è un addio.
Ieri su Tellonym qualcuno mi ha chiesto i buoni propositi del 2022, e io come prima cosa ho risposto che avrei voluto terminare tutte le storie in corso.

Quindi NON sto assolutamente lasciando wattpad!
Ma ho davvero bisogno di una pausa.

Sono arrivata ad un punto in cui per me, scrivere è diventato un obbligo.
Una cosa da fare per forza, e quando ho realizzato mentre scrivevo questo capitolo, che non avevo voglia, che lo stavo facendo contro la mia volontà, ho capito che non potevo andare avanti così.
È bruttissimo perché io amo scrivere, ho sempre amato la scrittura... è una passione che tuttora mi fa andare avanti, mi fa sognare, emozionare, mi sostiene anche nei momenti più tristi.
E quando mi sono resa conto che non stavo scrivendo volentieri questo capitolo, ho capito che c'era qualcosa che non andava.

Mi era già successo con Hostage nel 2018, ma in quel caso non mi sono fermata, mi sono dedicata ad altro e Smile ha preso vita.
Quindi quella volta non era un problema mio, era un problema della storia.

Questa volta invece è proprio un problema mio.
Probabilmente sarà lo stress che ho accumulato in questi giorni, probabilmente saranno i problemi che ho avuto con le persone per cui lavoro, probabilmente sono i problemi salutari di mio padre, che mi obbligano a guidare in un'altra città per fargli fare determinate visite mediche.
Ovviamente, sarà di certo anche per il poco tempo libero.

È tutto un insieme di cose che mi rendono nervosa e stanca.
E lo dico col cuore in mano perché non mi è mai successo da quando ho cominciato a scrivere, ma mi manca proprio la voglia.
Non mi mancano le idee, non ho il blocco dello scrittore: mi manca proprio quell'entusiasmo che mi fa dire: "Ora ho un paio d'ore libere, mi metto a scrivere qualcosa."

E vi dirò, questo capitolo non mi convince granché, proprio perché l'ho scritto controvoglia.
Perché l'ho scritto senza entusiasmo... ma l'ho pubblicato lo stesso, ci tenevo a farlo il giorno di Natale e invece non era pronto proprio perché per me, completarlo è stata una gran fatica.
Ma ci tenevo ad averlo pronto almeno per il compleanno di Tae.

So anche che è una mossa davvero bastarda prendersi una pausa ora, a questo punto della storia.
Mi spiace davvero tanto, ma sono sicura che una volta tornata attiva su wattpad, gli aggiornamenti saranno più veloci di come lo sono stati ultimamente.

Ovviamente nessuno è obbligato ad aspettarmi.
Chi non vuole aspettare perché preferirebbe avere aggiornamenti veloci può benissimo andare oltre, togliere le mie storie dalla biblioteca e leggersi altro.
Così come io non sono obbligata ad aggiornare sempre, voi non siete obbligat* ad aspettarmi.

Poco tempo fa, proprio in un cap di FB, lessi un commento che mi fece pensare.
Quest* ragazz* scrisse che sperava che io aggiornassi Fake boyfriend alla svelta, perché altrimenti l*i avrebbe perso l'entusiasmo iniziale se l'attesa per i nuovi capitoli fosse stata troppo lunga.

Mi spiace se la mia pausa farà fare dietrofront a tante persone, so per certo che chi ci tiene davvero l* ritroverò anche dopo questa pausa, che comunque non sarà lunghissima eh.
Non voglio dare un tempo ma non starete mesi e mesi senza di me.
Non vi libererete facilmente di me.🥰

E personalmente? A me se una storia piace tanto sono disposta ad aspettare persino un anno... succede solo a me?🤷🏻‍♀️

Spero che tutt* possiate comprendere la mia decisione, tornerò ad aggiornare tutte le storie che ho in corso sul profilo, non resteranno interrotte, lo prometto.💜

Pubblicherò questo stesso avviso anche nel cap di BFL che pubblicherò domani (se riesco in tempo, altrimenti lo pubblicherò il 1 gennaio) e poi anche sulla bacheca del mio profilo.

Sto ancora valutando se disattivare anche il mio profilo instagram, sinceramente una pausa mi farebbe bene pure da quel social e SOPRATTUTTO da Tellonym.
Ammetto che molti tell mi hanno messo ansia.
Per instagram ci penserò... come ho appena scritto, siccome è da tanto che non aggiorno Best friend in love sarà quella l'ultima storia che aggiornerò prima di questa pausa.

Spero di non avervi rattristat* troppo per questa decisione, sono sicura che troverete altre belle storie da leggere qui su wattpad!
Se volete potete dare un'occhiata agli elenchi di lettura che ho sul mio profilo, sono tutte storie che ho letto in passato e che ho trovato alcune molto carine, ma altre davvero bellissime.
Magari potete trovare qualche storia che non conoscete.♥️

Faccio ancora tanti, tantissimi auguroni di buon compleanno al nostro amatissimo protagonista maschile, Kim Taehyung!

Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e cosa potrebbe accadere nel prossimo.

Ricordatevi, non è un addio! È un arrivederci.

Quindi... al prossimo aggiornamento.💜
Vi voglio bene.✨

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro