Capitolo 7
Fai quello che puoi, ti poni dei limiti e quando ti si presenta una strada la prendi senza chiederti se ce ne sia un'altra.
Non conosci altro modo di agire e neanche lo cerchi, ti basta avere quello che hai e provare quello che senti, a volte è questo a consumarti, pensare che il destino è il tuo capo, la tua droga, il tuo aguzzino.
Tutti e tre cercano di sottometterti.
Era così che Pietro Maximoff viveva, aveva scelto di non impegnarsi per cambiare il fato ma di lasciare che gli eventi accadessero, tutto era sempre troppo lento ma era anche un vantaggio, perché vedeva le cose prima che gli altri le notassero.
Seguire Ultron non era sicuramente una scelta che condivideva con la gemella, ma era una strada sicura per la vendetta che gli spettava. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per non sentirsi più sottomesso dal suo passato e da quello che Stark aveva fatto.
Incominciava a capire perché a Josie piaceva tanto essere in missione, essere i cattivi è rilassante, perché sai che sei tu la minaccia.
Il piano era semplice, conciso e il vibranio li chiamava.
Per prima cosa Ultron spense tutte le luci e i server della centrale, così da evitare che chiamassero aiuto e la seconda era portare se stesso e Wanda da Ulisses.
Pietro, per dargli prova della sua potenza, ci giocò, quando egli sparò usò la sua velocità per posare ogni proiettile sul tavolo, in perfetto ordine, oserei dire.
<<Già, i potenziati>>li salutò il ladro, aveva un brutto aspetto, rude e una voce fastidiosa. <<I secondi pupilli quasi eccezionali di Strucker>>
<<Secondi? Non credo proprio>>commentò Wanda.
<<Tu hai fatto il culo agli Avengers a Sokovia? Non mi sembra che tu abbia gli occhi indemoniati, tu non sei lei>>
<<Come conosci l'agente Molov?>>domandò ad un tratto Pietro, dimenticandosi della missione.
<<È questo il suo nome? Avevo sempre pensato che non gliene avessero mai dato uno. L'Hydra si è fatto scappare solo Fire Death, è così che la chiamiamo. Non lo sapevate?>>
<<Cosa?>>
<<Che lei è la prescelta, so poco di Fire Death, sono anni che sto dietro a quella vedova stronza. Se la trovo me la mangio, dopo l'ultima ustione mi ha fatto incazzare. Ha ucciso i miei uomini in una manciata di secondi e rideva, lei rideva come il Diavolo>>
Il ragazzo non seppe cosa dire, ma ci crebbe.
<<Vedova?>>domandò Wanda<<Lei è una Vedova Nera? Non ne esiste solo una?>>
<<È la prima volta che fate un interrogatorio? Che paura. Temo di non aver paura>>
<<Tutti hanno paura di qualcosa>>
<<Conoscete le seppie?>>i gemelli inclinarono la testa, ma con chi avevano a che fare? Un bambinone?<<Pesci dell'abisso, emettono luci per ipnotizzare la preda e poi..ruff! Se la divorano dopo averli attratti, gli piace giocare. Ho visto un documentario, terrificante>>
Pietro usò la sua velocità per prendere una caramella, poi con calma l'aprì e se la mangiò, buttando a terra la carta e incrociando sul petto i muscoli scolpiti.<<Dicevi?>>
<<Se farete qualche giochetto con il mio cervello e mi farete vedere una seppia, io lo saprò. Saprò che non siete qui per negoziare, che siete solo dei sottoposti. Chiamate Fire Death, io tratto solo con persone di potere>>
Improvvisamente, fuori dall'ufficio di vetro apparve Ultron volare, distrusse la vetrata e allungò un braccio. Ulisses urlò terrorizzato e venne portato giù, spinto per terra e solo pochi secondi dopo arrivarono i gemelli.
<<Non ci sono umani al potere e non c'è sicuramente Josephine Molov qui. Parliamo d'affari>>
Una trentina di minuti dopo il trafficante mostrò il suo vibranio rubato, i gemelli non ne capivano molto sulla sua importanza ma il loro capo ne era affascinato, estasiato.
<<Sai, l'ho avuto ad un prezzo salatissimo>>mentì mostrando i denti argentati.<<Vale miliardi>>
Ultron entrò nella rete, rubò dei soldi da chissà dove e li depositò sul conto dell'uomo, un attimo dopo dal suo telefono arrivò una notifica di pagamento. Ridacchiò, niente lo rendeva felice come i soldi, come biasimarlo visto la sua vita.
<<Fatto, direi che siamo d'accordo, Hobbit con il taglio di capelli di un orso>>
<<Cosa?>>si girò egli, i gemelli notarono la sua faccia<<Hobbit, fu Fire Death a chiamarmi così e il taglio di capelli...fu Stark a giudicarlo. Eravamo soli. Sei uno di loro?>>
<<Affatto!>>si arrabbiò improvvisamente Ultron, lo prese nuovamente per la gola<<Come fai a pensare che io sia uno di loro? Un burattino nelle mani di miliardario e di una mezzosangue! Non osare paragonarmi a uno di quei due abomini!>>
Lanciò l'uomo piuttosto lontano e fu Pietro a notare che qualcosa non andava nella versione di Ultron, aveva parlato bene di Josie con loro e ora l'aveva chiamata abominio e mezzosangue.
<<Abbiamo il vibranio, andiamo>>aggiunse Wanda seria.
<<Lo odio! Stark è una malattia!>>
<<Oh, figliolo>>disse una voce alle loro spalle.<<Vuoi rompere il nostro legame?>>
Quando si voltarono trovarono Tony Stark nella sua armatura, alla sue destra Thor e alla sua sinistra Captain America. Romanoff e Barton erano nascosti, indovinate dov'era Josie? Ad imprecare sulla navicella mentre Bruce ascoltava la conversazione nella struttura.
<<Se proprio devo>>
<<Nessuno romperà niente>>parlò in tono duro Thor, in tutt'altro modo aveva parlato a Molov.
<<Ma non c'è frittata se non rompi le uova>>
<<Mi ha tolto le parole di bocca!>> ridacchiò Stark, con un atteggiamento poco maturo.
Pietro avanzò, percorrendo la strada che vedeva<<Ah, molto divertente, Signor Stark. Si sente a casa qui?>>
Iron man si guardò in giro, era pieno di armi e odiò la sua presenza in quel luogo.
Josie, sentendo e notando Pietro si morse un labbro. Si alzò in piedi con una voglia matta di parlargli, di fargli capire che stava lavorando con un impostore, poi si fermò, ma che gli stava succedendo?
Alzò gli occhi al cielo, sotto lo sguardo di Banner.
<<Non ero un trafficante>>
<<Non siete obbligati a farlo>>parlò Steve, era stata Josie a chiedergli di evitare di farli combattere.
<<Oh, lo sappiamo>>rispose Wanda sarcastica.
<<So che avete sofferto>>
Josie imprecò sul serio e all' auricolare tutti la sentirono, Romanoff rise.
Perché imprecò? Era l'esatto contrario di quello che doveva dire Rogers, non poteva essere compassionevole.
<<L'uomo giusto del Signore>>rise Ultron.
<<Basta, io arrivo!>>annunciò Josie.
<<No!>>sussurrò Romanoff.
<<Cazzo sì>>
<<L'uomo che finge di poter vivere senza guerra>>continuò Ultron, non potendo sentire quello che la russa aveva detto<<Fisicamente non posso vomitare ma..>>
<<Vuoi la pace, allora manteniamola>> disse Thor, in tono solenne.
<<Credo che tu stia confondendo la pace con calma>>
<<Ah-ah>>sbuffò Stark<<A che serve il vibranio?>>
<<Ho una domanda migliore>>avanzò Pietro.
<<Che vuoi fare?>>gli chiese la sorella.
<<Che cosa ne avete fatto di Josie?>>
<<Josie, sì>>ripeté Steve, ormai sentiva il suo nome dappertutto e vedendo il modo in cui il ragazzo si comportava capì che gli importava della sua salvaguardia.
<<Dov'è lei?!>>urlò Maximoff non avendo risposta.
Improvvisamente qualcuno sbucò dal soffitto, atterrando con eleganza e gli occhi fiammeggianti, la sua bellezza era inesauribile.
Essendo atterrata di fianco a Stark fu Steve ad avanzare, così da stare vicini prima che l'attaccassero. Voleva proteggerla, anche se la conosceva poco.
<<Sono qui>>disse magnetica.
<<Josie?>>dissero in coro i gemelli.
Lei sorrise, non un ghigno crudele ma un sorriso che poteva avere mille spiegazioni.
Poi posò il suo sguardo su Ultron, lo guardò con disprezzo e con un pizzico di sarcasmo.
Non si può dire che ella non sapeva fare entrate di scena, era molto teatrale.
<<Tu!>>urlò qualcuno saltando sul ponte.
Josie alzò gli occhi al cielo sbuffando per la seconda volta, Ulisses la guardava con odio puro.
Era ponto ad ucciderla ma lei si comportava come se lui non fosse assolutamente niente. Meno di niente, un inetto.
<<Ciao, Hobbit>>
<<Da quanto tempo, Seppia>>Wanda fece una smorfia, capendo cosa che non aveva capito prima<<Posso ucciderti dopo? Ho da fare>>
<<No!>>ringhiò correndo da lei.
Josie avanzò appena e lo fermò sul posto con i suoi poteri, fece un sorriso inclinando la testa<<Hai già perso una volta, ci tieni tanto a farlo una seconda?>>
<<Io ti ammazzo!>>
Steve la richiamò ma lei lo ignorò<<Sai che cosa fanno in Wakanda ai Ladri come te? Gli tagliano una mano>>
Prima che gli altri se ne accorsero lei tirò fuori un coltello dalla tuta e tagliò l'avambraccio del trafficante di netto, egli urlò terrorizzato per il dolore.
Gli schizzi di sangue colpirono la sua faccia ma sembrò non importarle.
Natasha vide, vide qualcosa che non aveva anni prima, l'espressione sul viso di Josie.
Le piaceva fare del male, l'attraeva.
<<Cristo, che schifo>>rise Ultron.
Josie diede un calcio sul petto dell'uomo e quello cadde giù dal ponte gridando, quando abbassò gli occhi prese il braccio sporco di sangue e lo lanciò. <<Magari te lo riattaccano!>>
<<Josie, basta!>>la richiamo Romanoff all'auricolare.
<<Bene, ora>>sorrise tornando la suo posto e guardando Ultron. Si pulì il viso con le dita<<Prima cosa, se pensi che ci voglia una trentina di robot per uccidermi, ti sbagli di grosso, ci vuole molto di più. Secondo, nessuno si prende gioco del Capitano o di qualcuno di loro a parte me. E terzo, dammi lo scettro o do fuoco al tuo culo di metallo che io, la tua mammina, ti ho fatto, ingrato figlio bastardo>>
Pietro capì che quella ragazza era molto diversa da quella che non dava confidenza a nessuno e la spiegazione era che non era una prigioniera degli Avengers ma una loro alleata. Ma perché fidarsi di coloro che aveva cercato di uccidere?
Ultron rise, il suo piano era sempre stato ucciderla.
<<Nah, che divertimento ci sarebbe?>>
L'azione iniziò nello stesso momento.
Ultron colpì per prima lei ma Steve la coprì con il suo scudo, perciò attaccò Tony. I due combatterono volando per la struttura, i robot arrivarono un istante dopo mentre Josie tornava a guardare i gemelli.
Wanda le lanciò contro, inaspettatamente, una scarica di energia che la fece volare contro Thor, egli la prese.
Pietro scappò, per lottare senza essere visto mentre Steve cercò di aggredire la sua gemella, con scarsi risultati.
<<C'è un problema>>commentò Clint <<Gli uomini di Ulisses sparano anche a noi!>>
Quando Josie si girò vide Steve essere colpito sul viso da un pugno che neanche si era visto, ella usò il fuoco per fermare qualche armatura ma cercò di individuare Pietro.
Senti un tonfo e guardando giù lo vide, egli aveva il martello a pochi metri da lei, aveva cercato di prenderlo.
<<Steve, dammi una spinta!>>
<<Tu e tua sorella siete più simili di quanto immagini>>rise strappando la testa ad un robot.
<<Non essere sentimentale, su!>>
Ella prese la rincorsa, salì sullo scudo e si lanciò in avanti verso il fondo, cadde giù e fece una capriola per alzarsi. Pietro la fissava sconcertato, quando provò ad alzarsi lei usò i poteri per spingerlo giù nuovamente, non fu piacevole.
<<Resta giù>>
Lui la guardò deluso <<È così, dunque? Stai con loro?>>
<<Non é come pensi, Pietro. Ultron ha cercato di uccidermi e loro hanno più risposte su di me di quante ne abbia io>> tentò di fargli capire.
<<Non ti puoi fidare di loro>>
<<E di te potrei?!>>esclamò arrabbiata.
<<Certo!>>
<<Come?! Ti sei fidato di Ultron, che vuole ancora uccidermi>>
<<Non è così! Solo perché stai con i Vendicatori!>>
<<No!>>urlò <<Non hai il diritto di giudicare l'unica scelta che mi è stata permessa avere davvero! Non ho mai detto di fidarmi di loro ma non mi sembra che tu abbia evitato che mi rapissero!>>
<<Mi dispiace per quello>>
<<No, Pietro>>indietreggiò<<A te importa solo di tre cose: di tua sorella, di te stesso e della tua vendetta>>
Ella si alzò in aria e Pietro si accasciò da solo ignorando che intorno a lui c'era una battaglia. Le parole della ragazza lo avevano colpito in pieno, più di quanto un proiettile avrebbe potuto fare.
Poi pensò a Wanda, lei era diversa, le piaceva Josie per la sua forza ma ora la vedeva come una traditrice, avrebbe cercato di aggredirla con i giochi mentali.
E chi conosceva più la gemella di lui?
Wanda aveva iniziato con il piano, per prima cosa era entrata nella testa di Thor, costringendolo ad una visione.
<<Biondino, tutto operativo? Qui i mercenari se la sono presa con me e il Capitano>>disse lei toccando l'oggetto nell'orecchio.
<<La ragazza ha provato ad entrare nella mia mente, dubito che un umano possa sfuggirle, ma per fortuna io sono potente>>
Detto questo però la sua voce gli morì in gola, non si trovava più nello stesso posto.
Era a casa, ad Asgard.
C'era un festeggiamento, tutti danzavano, ridevano e bevevano.
<<Eccolo! Il primo figlio di Odino!>>
Thor si voltò di scatto, confuso, c'era Heimdall che rideva entusiasta e lo prese per le spalle, sembrava così reale. In quel momento se ne accorse.
<<Heimdall, i tuoi occhi!>>
<<Oh, loro vedono tutto>>rise, essi erano totalmente bianchi, non vi era più una pupilla arancio <<Vedo che ci conduci da Hela>>
<<Hela?>>
Improvvisamente l'amico provò a strangolarlo<<Svegliati>>
<<Posso ancora salvarti!>>gridò.
<<Siamo tutti morti! Non lo vedi?>>
<<Non vedo niente!>>
<<Lei ci ucciderà tutti!>>
Hela? Si domandò. Sapeva poco della dea della morte, Odino non amava parlarne ma sapeva che era sua sorella ed era imprigionata <<Ti sbagli! Io posso proteggervi! Non sono un distruttore!>>
<<Guarda dove conduce il potere, porta alla morte! Lei sarà la nostra fine, la nostra dipartita!>>
<<No!>>
Nello stesso momento Steve, per evitare che un mercenario sparasse alla ragazza saltò e parò il colpo ma finendo al piano di sotto, cadendo sbuffò per come era atterrato di schiena e improvvisamente quando aprì gli occhi vide una materia rossa, lo scenario cambiò.
C'erano risate, risate allegre e sopra una musica Jazz. La stanza era accogliente, calza e ricca di gente intenda a ballare, a saltare lo stile degli anni 40'.
Steve indossava la sua divisa ed era bellissimo, ma tutto era chiassoso e disordinato, familiare.
<<Pronto per il nostro ballo?>>
Rogers si voltò e la vide, Peggy era lì. Molto bella, divertita e con indosso un abito blu, ma non era la donna di cui una volta si era innamorato.
<<Peg>>
<<La guerra è finita, Steve! Immaginalo! >>
<<Non posso>>
<<Perché lei è così essenziale? Pensaci, ti porterà alla morte>>
<<Lei? Di chi parli?>>
<<Della guerra>>commentò dopo un attimo, come se fosse indecisa <<Sarà la guerra, non lo capisci? >>
<<Non ho ancora finito di combattere, loro non hanno finito>>
<<Perché non puoi abbassare lo scudo? Bucky lo ha fatto, perché tu no?>>
<<Ci sono persone che hanno bisogno di me e che stanno lottando nel mondo. Come potrei stare fermo? >>
<<Morirai per questo, Steve. Lei vi ucciderà tutti>>
ANGOLO AUTRICE.
Ebbene eccoci nel pieno del film e dell'azione, ovviamente nei prossimi capitoli si parlerà ancora di questi sogni(che ho modificato perché alla fine del libro serviranno).
Perciò ricordateli bene!
Cosa ne pensate dei gemelli?
Anche il personaggio del Ladro tornerà, così come il Barone Strucker( che nel film era morto).
Cosa vedete in Josie di diverso? La strada per lei è ancora kilometrica, i suoi miglioramenti arriveranno ma poi anche la versione peggiore di sé.
Non vedo l'ora di finire Age of Ultron così vedrete quello che ho ideato nel pieno della mia fantasia!
Ricordatevi di seguire la pagina wattpad su instagram THESTORIESOFHOPE per aggiornamenti.
Ogni mercoledì ci vediamo con due capitoli!
Vi amo 3000.
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