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Capitolo 53

Di che cosa parlerò? Di redenzione.
Ho sempre detestato questa parola, un parolone per il grande concetto del Grande Capo, sì, quello lassù. Se credi in qualcosa, in qualcuno, allora ti domandi se alla fine perdonerà i tuoi errori, i tuoi peccati o se non salverà la tua anima, mandandoti in quel brutto posto di fuoco.
Da bambina ero piuttosto fantasiosa, a catechismo non credevo nella redenzione, sul farsi perdonare, commettere azioni per espiarsi. Perché dovremmo farlo? Perché dovremmo chiedere scusa al Grande Capo e a suo figlio Gesù, il Segretario? Perché se commettiamo una colpa dobbiamo pregare? Non ci ho mai capito molto su questo argomento, per questo non sono mai stata brava a chiedere scusa o il permesso. Ho imparato a caro prezzo che la redenzione riguarda solo se stessi, se vuoi il perdono è perché tu vuoi perdonarti, solo che qualcuno deve dirlo ad alta voce per te.
Se devi espiarti devi guardarti solo allo specchio, quella è una bella punizione, ammettere che tu hai fatto la scelta sbagliata e correggersi facendo la cosa giusta, andando dove si deve andare. Dio non perdona gli errori, nessuno può farlo, è il tuo senso di colpa che ti manderà all'inferno o il modo in cui hai agito. Bucky Barnes era la persona che vedeva la redenzione nel mio modo opposto, lui ricercava in modo ardente e ossessivo la possibilità di essere perdonato. Si odiava terribilmente, tutto il male che aveva causato era esagerato e in questo era proprio come la sua Josephine, fingeva di non poter provare niente ancora ma era difficile ricordare come ci si sente.
Steve, Yelena, Sam e Natasha erano davanti alla culla d'ibernazione, aspettavano che si aprisse svegliando il soldato. Rogers non sapeva come avrebbe fatto a dirgli che erano passati dieci mesi e che ella non era ancora tornata. Ci voleva coraggio, diciamo così.

"Torna da me"

Bucky spalancò gli occhi quando la porta si aprì, prese più aria fredda che poté e giurò di aver sentito la voce di Josie, ed era vero, ma era nella sua testa.
Quando la vista si abituò notò anche che in questa ibernazione non stava congelando, le ossa non gli facevano male, era un miglioramento. Vide quei visi familiari e provò a muovere una gamba, Steve si avvicinò vorticosamente per aiutarlo a stare in piedi. Si trovavano in un capannone casalingo, c'erano per lo più oggetti per la cura del giardino e vecchi scatoloni.

<<Tutto bene, Buck. Siamo noi, sei al sicuro>>

Lo aiutò a sedersi e notò un'altra figura, che non conosceva, accanto alla porta. Era una donna dalla carnagione scura e con i capelli raccolti in delle trecce, sembrava agitata.
Natasha aveva cambiato pettinatura, così egli notò, i capelli erano più lunghi e Yelena li aveva tagliati. Respirò a fondo e guardò gli altri, Sam era rimasto lo stesso ma non il suo miglior amico, aveva i capelli cresciuti e una folta barba.
Per lui si era fatto ibernare solo pochi istanti prima ma molto era cambiato, a parte quello che desiderava cambiare.

<<Come ti senti?>>chiese Natasha<<T'Challa ha detto che ti saresti sentito un po' assonnato e freddo, poche conseguenze>>

<<Buck, dì qualcosa>>

Egli alzò gli occhi ghiaccio, rilasciando un respiro. C'era solo una cosa che voleva sapere<<Dov'è Josephine?>>

Era ovvio che tutti si aspettassero che la nominasse ma non così in fretta, non in quel modo, non con quello sguardo.
Era chiaro, a Steve, che lui non l'avrebbe mai dimenticata.
Natasha guardò le proprie scarpe, solo lui la chiamava con il nome completo e questo le piaceva, perché se lo faceva voleva dire che a Josie andava bene.
Aveva pensato molto a Bucky, non era arrabbiata con lui per aver avuto una relazione con sua sorella quando aveva solo diciassette anni.
Dopotutto Josie non dimostrava la sua età in nessun modo e sapeva quanto Buck fosse una brava persona, ma tormentato come lei. In tutto il mondo probabilmente era lui a capirla di più, se questo la faceva ingelosire? Sì ed era dispiaciuta per Pietro, perché quest'ultimo si stava aggrappando all'impossibile senza vedere come stavano andando davvero le cose.
Fu Sam a prendere coraggio, non provava molta simpatia per Barnes ma non lo odiava neanche<<Non è ancora tornata, sono passati dieci mesi ma non ci sono novità sulla sua posizione>>

<<Dieci cosa?!>>corrugò la fronte, aver dormito così tanto non lo sorprendeva. Aveva fatto sonni più lunghi, certo ma credere che in dieci mesi ella non fosse tornata lo aveva meravigliato, in negativo, ovviamente.<<Cristo>>

<<Mi dispiace averti svegliato prima di averla vista ma non avevamo scelta>>ammise Rogers, si strinse ella sua camicia campagnola.

<<Che sta succedendo esattamente?>>

<<Il mondo è in subbuglio, Bucky. Non potevi stare in Wakanda, c'è una guerra civili lì e Ross sta facendo una caccia alle streghe. Crede che qualcuno ci stia aiutando, molte teste saltano e Fury si è dovuto nascondere. Rhodes e Banner fremano per trovarci, Thor non è ancora tornato e Tony fa del suo meglio ma sta rischiando la sua copertura, ora deve proteggere anche la sua famiglia>>ammise tutto Natasha, ella indossava dei jeans aderenti e un maglione bianco.

Proprio così, Pepper era rimasta incinta e due mesi prima si erano sposati in gran segreto, niente interviste o milioni di invitati, cosa strana da parte di Tony. <<Cos'altro? C'è sempre dell'altro>>

<<Zemo è comparso, ha dei seguaci nel mondo. La sua politica è che i combattenti non sarebbero mai dovuto esistere, dovresti vedere come parla di Josie, la venera come la distruttrice di falsi supereroi. E quel cretino di Ross non facilita le cose, ha detto delle cose allucinanti>>sbuffò contrariata Yelena.

<<Cose?>>si tirò indietro i capelli lunghi.

<<Ha diffuso delle informazioni che sapevamo solo noi, la brutta copia di Hulk deve avergliele dette. Foto di voi due, le avevamo trovate dopo che ci avevi dato i codici per bypassare i file. Ross dice che siete amanti, che lei ha sempre lavorato per l'Hydra e che è un mostro assetato di sangue, che ha ucciso una donna innocente all'aeroporto. >>

Sam girò il telefono<<Il mondo si è diviso tra persone che vogliono uccidervi a vista e chi venera Fiamma, un mese fa tutte le città hanno iniziato a riempirsi di questo simbolo. E' lo stesso che lei disegnava inconsciamente, no?>>

Ed era vero, più Sam girava le immagini sulle varie metropoli del mondo più si vedeva il Cerchio Interrotto, città da New York, Roma, Sydney, Tokyo, Londra a villaggi in Etiopia, in Messico, Alaska. Nessuno sapeva cosa volessero dire ma sapevano che c'entrava Fiamma<<Come fanno i civili a conoscere il simbolo?>>

Nat chiuse gli occhi<<E' questo il punto, Ross non ha diffuso nulla su questo. E' comparso e non c'entra né Stevens né Zemo>>

<<Allora è lei, per forza>>

<<Non ci hai seguiti, amico? E' dispersa con il padre spiritato>>commentò sarcastico Wilson.

<<Sta comunicando con noi? Questo intendi?>>lo ignorò Steve.

James scosse la testa con lo sguardo nel vuoto<<Affatto, è l'Universo stesso che inizia a muoversi. Ricordo che Ivan parlava spesso di una profezia, credevo si riferisse al ruolo di Josephine nell'organizzazione ma ora non so. Come sappiamo ci sono alieni anche qui, sulla terra, loro riportano ciò che si diffonde nella galassia. Dovunque sia Josephine sta facendo rumore, la stanno riconoscendo come Morte di Fuoco.>>

<<Non so se essere felice o no>>borbottò Yelena.

Steve aprì un contenitore e mostrò il braccio nuovo di vibranio, fatto proprio da Shuri, era straordinario ma non era perfetto perché mancava una cosa. Non sorrise, l'osservò in canottiera. Era silenzioso ed esausto<<Il velocista? A che punto è?>>

<<Pietro è sparito per mesi, non abbiamo avuto notizie fino a quando Wanda non ci ha detto che sono a New Orleans, anche Visione è con loro. Stanno cercando di contattare Fury, sono convinti di sapere come trovare Josie>>fece una smorfia Sam<<Quel ragazzo non si arrende, è instancabile>>

<<Che cosa volete che faccia?>>si alzò andando davanti al braccio bionico.

<<Buck, noi non vogliamo farti fare niente. Ma non possiamo trasportare quella culla dappertutto e dobbiamo spostarci in continuazione>>Barnes sospirò e Steve, dopo aver detto questo, si sentì come in un deja-vù.<<Ragazzi, potreste lasciarci soli un attimo?>>

Tutti annuirono, Sam non ne fu felice ma acconsentì, Natasha strinse la mano di Steve per poco, facendo un sorriso amorevole. La guardò uscire e Bucky si voltò <<C'è qualcosa che devi dirmi?>>

<<Tu hai un piano, conosco quello sguardo>>

<<Non parlavo di quello, parlavo di te e Natalia>>alzò un sopracciglio, Rogers finì pr fare una smorfia.

<<Noi, è complicato, okay?>>

<<Amico, la stai corteggiando?>>rise mordendosi le labbra. Conosceva Natalia attraverso i racconti di Josephine o quando le spiava.

Scosse la testa<<Lei non è quel genere di donna, non si fa corteggiare>>

<<Lo so, è una Vedova Nera, ricordi? Ho molta più esperienza di te. Solo, pensavo stesse con quello grande e verde>>

<<Lui l'ha ferita. Nat ci ha provato e lui ha detto no, quando se n'è accorto è stata lei a capire che non era il genere di uomo che voleva, uno che voleva buttare in gatta buia sua sorella e che fugge dalle battaglie. Io so che Bruce è solo spaventato ma, non lo so, a volte ti capita qualcosa e non lo noti. E' stata sotto i miei occhi per tutto il tempo e non l'ho notata>>alzò le spalle.

<<È folle, stai con la sorella della donna che amo. Facciamo tutto insieme, amico>>

<<Già, innamorati di due russe>>ammise.

<<Tecnicamente Josephine non è russa>>lo corresse.

<<Lasciamo stare, sto provando davvero a lasciarmi alle spalle il fatto della sua parentela con Teschio Rosso. Ho avuto gli incubi dopo quello>>ridacchiò.

A questo punto Buck si sentì in dovere di parlare di un'altra cosa<<Lo sai che Natalia non potrà mai darti una famiglia per come la intendevamo una volta?>>

<<Sì, ha provato ad allontanarmi per questo ma abbiamo già una famiglia, gli Avengers e poi sono aperto alle adozioni>>

Entrambi scoppiarono a ridere, era da tempo che non lo facevano così e la verità era che Steve era felice con Nat, conoscevamo la parte peggiore dell'altra e si perdonavano a vicenda. Lui la rendeva migliore ed ella gli faceva provare qualsiasi tipo di emozione.
Era accaduto prima che se ne accorgessero, così come Bucky si era innamorato della sua alunna.

<<Sono felice per voi>>

Dicendo questo entrambi smisero di sorridere, Rogers sapeva che non diceva il vero<<Non davvero, hai un piano, giusto? Per Josie>>

<<La devo trovare, credevo di non avere la forza per sopravvivere a quello che ho fatto, di non potermi fidare della mia mente. Avevo paura che le avrei fatto del male ancora e ancora. E non posso, l'Hydra ha quelle parole e Zemo le conosce ma Josephine è l'unica cosa che riesce ad importare sia a me che al Soldato d'Inverno>>

<<Per questo il bacio a Berlino>>capì<<Il Soldato d'Inverno ha provato ad avvertirla, lei è la tua ancora all'umanità>>

<<Esatto, ci ho messo un po' a capirlo. Portarle sue madre è stato un errore imperdonabile e devo farmi perdonare, devo trovarla>>disse prendendo il braccio, sapeva bene come indossarlo. <<Mentre il velocista, la maga e il robot cercano Fury con la tecnologia, io lo faccio alla vecchia maniera>>

Sospirò<<Hai detto a Pietro che l'avresti lasciata andare, che ti andava bene che lei stesse con lui>>

<<E' ovvio che non mi va bene, cazzo!>> gridò colpendo con il braccio di vibranio il tavolo, esso si ruppe<<Per chi mi hai preso? Dovresti almeno conoscere questa parte di me. Ho detto che ciò che voleva che dicessi per farlo sentire meglio. So fare solo questo, Steve, so solo lottare e l'ultima volta che ho lottato per qualcosa di giusto l'ho persa!>>

<<Io lo capisco ma non hai pensato che magari lei non vuole essere trovata?!>>

<<Non dire puttanate, non è vero!>>urlò come risposta.<<Vuole e ha avuto tempo>>

<<E suo padre?! Io vorrei rivederla ma forse Wanda ha ragione, lui la terrà al sicuro più di quanto abbiamo fatto noi!>>

<<Sa badare a sé stessa, è forte. Non si tratta di questo!>>

<<E di cosa?!>>

<<Voglio il suo perdono e voglio più di qualsiasi altra cosa che perdoni se stessa>>

Entrambi si zittirono, James chiuse gli occhi respirando a fondo. Non voleva reagire in quel modo e non voleva litigare con il suo miglior amico, neanche negli anni 40' litigavano molto.
Questa era una novità ma Steve doveva riconoscere che nessuno dei due era uguale ad una volta.
Bucky odiava quegli sbalzi di umore ma era per questo che capiva meglio di chiunque Josie, perché erano uguali, avevano speso le loro vite a non provare emozioni ed ora si sentivano soffocare da quante fossero.
Si voltò<<Mi dispiace tanto, Stevie>>

Rogers respirò a fondo<<Quando finirà tra di voi, Buck? Voglio bene ad entrambi ma ti stai facendo del male, lei e Pietro...>>

<<Mi ama ancora, ne sono certo e tu lo sai>>disse e a questo Steve non poté che annuire.

<<Lo sappiamo tutti, è innegabile ma questo triangolo finirà per infilzare qualcuno>>

<<Non la costringerò a stare insieme ma se c'è una possibilità di redenzione per entrambi ce la meritiamo, lei se la merita realmente. Io l'ho resa un mostro ai vostri occhi ma non lo è, è ancora la stessa ragazza di cui mi sono innamorato quando non sapevo neanche il significato della parola amore. Se sceglierà il velocista, va bene! Ma dovrà scegliere e non può farlo se siamo lontani. Se vorrà stare con il padre sarò contento per lei, solo Dio sa quanto si merita una famiglia vera>>

<<Stiamo mentendo alla squadra?>>

Sollevò le spalle<<Nah, amico, tu stai mentendo alla tua squadra.>>

Steve ridacchiò a questo<<Se ti aiutassimo? Che ne dici? Natasha e Yelena sono appena uscite da una brutta battaglia, sono state in Russia per un po' dalla loro prima famiglia, così ho capito ma non ne abbiamo parlato a dovere. Siamo uniti ora, Sam è con me e qui è sicuro..>>

Avanzò piano mentre Grant apriva la porta, il paesaggio era rilassante, calmo e familiare. Bucky avrebbe amato vivere in campagna, con una grande casa per una grande famiglia, da giovane era stato il suo desiderio, così come arruolarsi dopo l'attacco a Pearl Harbor. <<Dove siamo davvero?>>

<<E' la casa della sorella di Sam, ci ospita per qualche giorno. Nessuno ci troverà qui, è desolato ma è bello.>>spiegò, Bucky pensò che a Rebecca sarebbe piaciuta, era sua sorella.

Natasha era avvolta in una coperta ed era seduta sugli scalini del portico di casa, essi si avvicinarono ed ella sorrise<<Allora, J, visto che tu hai visto crescere anche me e Yelena dovrò farti una critica costruttiva>>

<<Già, mi dispiace per quello. Ma non potevo mostrarmi e mi dispiace per averti sparato, però non chiamarmi J, non ti è permesso>>

<<Come vuoi. Ma tu mi hai sparato ben due volte>>sottolineò lei, facendo ridere il Capitano<<Addio Bikini per colpa tua>>

<<Concordo con lei>>annuì sereno Grant, si sedette accanto a lei. La donna appoggiò una spalla a quella di Cap.

<<Beh, la critica è che dovresti proprio tagliarti quei capelli, sei troppo inquietante e dobbiamo nasconderci, fare un cambio look>>

<<E tu sei brava in quello>>rispose, Nat rise<<Cambi pettinatura in continuazione, Josephine me lo diceva sempre>>

<<Questo è vero>>apparve sulla porta Yelena, la quale indossava una gonna e un maglioncino grigio, non erano suoi i vestiti, ovviamente.

<<Beh, dico sul serio. Taglia i capelli da pirata, fingi di essere un bravo ragazzo>>

Sam si sporse dalla finestra della cucina, si vedeva la sorella parlare con due bambini molto piccoli, gli stava dando da mangiare<<E non dici niente al tuo uomo? Steve sembra un barbone>>

<<Deve sembrare l'opposto di quello che è, invece di essere curato è più rude ed è comunque sexy>>lo giustifico Natasha. Era bello parlare ancora così, divertirsi.

<<Va bene, avete vinto. Li taglio>>parlò infine Bucky.

Rogers ne fu compiaciuto, sarebbe stato come rivedere il suo vecchio amico<<A proposito di cambiamenti, credo che dovremmo farne uno tutti>>

<<Non sembra divertente>>si appoggiò alla ringhiera Belova.

<<E' ora di fare qualcosa che riguarda gli essere umani. Zemo e gli altri potremmo combatterli dopo, dobbiamo arrivare a Fury>>

<<Pietro ci sta già pensando, ricordi? Noi ci occupiamo della Terra>>disse Wilson.

<<Josie è una nostra responsabilità. Buck sa come rintracciare Fury, niente ricerche internet, solo la pratica come una volta. Lo troviamo e capiamo come trovarla, se dovremmo lo porteremo da Pietro>>

<<E come credi di riuscirci?>>chiese Nat.

James si guardò intorno<<Noi tutti siamo più pratici, no? Niente internet o giochi mentali ed è così anche Fury. Potevo trovare Pierce, posso fare lo stesso>>

<<Tu lavoravi per Pierce, è diverso>>fece notare Sam.<<Quel figlio di puttana di Fury ha finto la sua morte per colpa tua e ci ha fregati tutti>>

<<È una spia, alla vecchia maniera>>annuì Yelena.

<<Cosi come voi due>>mormorò guardando le russe<<La Stanza Rossa vi ha insegnato tecniche che provengono anche dall'Hydra, Josephine ha imparato da me.>>

<<Non ha mai battuto Natalia, però>>aggiunse come frecciatina.

Bucky fece una smorfia per proteggere la sua alunna<<Per due motivi. Primo : Aveva l'ordine di non farlo, non poteva dimostrare di avere capacità extraterrestri del padre e neanche dei poteri. Secondo : non voleva essere la migliore, affatto, voleva farti vincere perché eri la sua eroina>>

Romanoff abbassò il capo, la mancanza della sorella la tormentava ogni notte. Gli incubi erano estremi e Steve lo sapeva, le accarezzò la schiena, sapendo quanto fosse difficile per lei sapere queste cose.
Nella base a Sokovia Josie non aveva perso perché non era la migliore, ma perché dentro di lei c'era un meccanismo involtario.

<<Non hai ancora detto come faremo>> cambiò argomento Wilson.

<<L'Hydra mi ha insegnato a stanare una preda, usando le sue debolezze. Faremo la stessa cosa.>>

<<Ma dai! Quell'uomo non ha alcuna debolezza!>>esclamò Belova.

<<Maria Hill>>parlò sorpreso Steve.

Bucky annuì con un sorrisetto furbo<<Una debolezza non è solo qualcosa di emotivo, può essere anche una cosa abitudinaria. L'agente Hill lavorerà sempre con Fury, trovi lei e trovi lui>>

<<Scacco matto>>

<<Non ancora, i gemelli non capiscono Josephine. Devo riavere quel diario, sono l'unico che può decifrare la fine, se ho ragione è una guida con riferimenti biblici. Ci dirà come sono comparsi i simboli>>

Tutti si guardarono, sapevano esattamente dov'era quel quadernino. Nascosto alla base, nella stanza di Pietro e in bella vista dai restanti Avengers che ci vivevano.

Natasha sbuffò<<Cazzo>>

ANGOLO AUTRICE

Spero che a nessuno abbia dato fastidio la mia metafora religiosa all'inizio del capitolo.
È bello riavere Bucky, finalmente tira fuori le palle, scusate per il francesismo.
Cosa ne pensate di Nat e Steve?
Da ora arriveranno sempre più eroi e finalmente si saprà la verità, manca poco alla vera riunione.
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Vi amo 3000, miei Peperoncini.

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