L'arco finale dell'anime con la storia di Nakao è stata totalmente modificata nella versione animata.

All'inizio della quinta elementare, suo padre viene incarcerato per aver causato un incidente d'auto. Ma la madre gli mentì, dicendogli che era assente perché era stato trasferito altrove per lavoro, ma lui sapeva già la verità. 

Per via della madre troppo severa e protettiva che gli vietava di uscire e giocare troppo, Nakao perse tutti i suoi amici.

In prima media conobbe Eric, per il quale iniziò a nutrire una certa ammirazione. A tal punto da notare tutto ciò che faceva, riempendo il suo diario con tutte le azioni di Eric.

Cominciò addirittura a credere di aver trovato un amico prezioso dopo avergli rivolto la parola una sola volta.

Un giorno, in classe, fu chiesto agli studenti di compilare un sondaggio con una domanda che chiedeva chi fossero i loro buoni amici. Nakao chiese a Eric se erano abbastanza amici da poter scrivere il suo nome in quella categoria. Ma Eric, perplesso, fece notare che non ricordava nemmeno il suo nome e disse che sarebbe stato meglio se avesse scritto i nomi dei suoi veri amici in quella categoria.

Il mondo di Nakao si distrusse quando capì che il ragazzo che ammirava tanto lo considerava come un semplice compagno di scuola del quale non si ricorda neanche il nome.

A tal punto che decise di togliersi la vita in una foresta.

Lasciò una lettera di suicidio, accusando Eric di averlo tradito e di avergli tolto la voglia di vivere.

Gli lasciò nell'armadietto il diario dove scriveva tutto di lui e dove precisò il nome della foresta nella quale si voleva suicidare.

Arrivato sul luogo, Nakao gli annuncia di voler morire insieme a lui. Aggiungendo che potrebbe perdonare il tradimento se Eric accetta di togliersi la vita.

[TRADUZIONE]

— È stato difficile, ma sono finalmente pronto. Moriremo insieme. Perché siamo dei buoni amici e ti perdonerò.

Eric si rifiuta, spiegando che mai e poi mai si toglierebbe la vita dopo che sua madre ha perso la sua per partorirlo. Diede un coltello a Nakao, dicendogli di ucciderlo con le sue mani se desidera realmente che muoia.

— Fallo. Tanto mi odi, vero?

— Sì. Ti odio! Mi hai tradito quando invece pensavo fossimo amici.

— Mi hai mancato. Non sarà di certo così che morirò.

— Colpiscimi qua. Che succede? Mi vuoi morto, vero? Allora fallo!

Come potete immaginare, Nakao perde tutto il suo coraggio e si mette a terra a piangere. Eric gli dice allora che se ne va via se non ha più niente da fare e il ragazzo lo segue.

Una volta arrivato a scuola, Eric viene schiaffeggiato dalla madre di Nakao e il ragazzo sviene qualche istante dopo per colpa di tutto il sangue perso con la pugnalata e finisce in coma.

Durante il coma, incontra sua madre che lo incoraggia a vivere ancora, ricordandogli che gli ha dato la vita per amore.

— Eric, ti ho dato la vita perché ti voglio bene. Quindi fai del tuo meglio per continuare a vivere. Fallo per me.

Alla fine risveglierà grazie alle cure e soprattutto grazie a sua sorella e suo padre che gli hanno donato il sangue.