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ᴡᴀʀ ᴏғ ᴛʜᴇ ʜɪᴅᴅᴇɴ | ᴇᴅɢᴀʀᴅ ʜɪʟᴅᴇʙᴇʀᴛ ᴠᴏɴ ᴅᴇʀ ɢʀöʙᴇɴ

Nome: Edgard Hildebert.
Deriva dalla lingua anglosassone ed è composto da ead ("ricco", "benedetto" o "prosperità", "ricchezza") e gar o gart ("lancia", presente anche). Potrebbe quindi avere il significato di "lancia della prosperità" o "lancia del patrimonio" o, più in senso lato, "colui che difende il patrimonio", "difensore del patrimonio" o "custode del patrimonio".
Hildebert, nome germanico, significa "battaglia brillante" e deriva dagli elementi germanici Hild (battaglia) e beraht (brillante). Edgard preferisce farsi chiamare semplicemente col primo nome ed evitare il secondo che, seppur gli piaccia, non vuole sfoggiare.

Cognome: von der Gröben.
Il cognome "von der Gröben" è do origine prussiana, appartenente ad una nobile famiglia. Come per il nome Edgard tende ad eliminare durante le presentazioni il "von der" lasciando semplicemente "Gröben" anche per non rivelare agli altri il suo essere di famiglia nobile e prussiana.

Età: 29 anni.
Edgard ha ventinove anni, si direbbe? Non ne ho idea ma la sua età non mente. Inoltre il giorno del suo compleanno è il 26 Ottobre. Le persone nate il 26 Ottobre, come Edgard, sono sotto il segno dello Scorpione.
Un nato sotto questo segno è sempre al centro dell'attenzione, con un fascino che attira le persone. Riesce con arguzia e intelligenza a mantenere vivo l'interesse nei suoi confronti, anche se ogni tanto sa ferire con la sua lingua tagliente. Molto possessivo e poco altruista, lo Scorpione non da consigli se non sono espressamente richiesti. Grazie alla sua memoria riesce sempre a perseguire i suoi scopi, ma purtroppo, a volte, non riesce a dimenticare i torti e il rancore lo può portare ad azioni poco corrette. Inoltre, questo suo rimuginare lo può trascinare in problemi di natura psicosomatica. Non si può mettere uno Scorpione nell'angolo, lui deve essere il protagonista.

Nazionalità: Tedesca.
Se volessimo essere sinceri dovremmo dire "Prussiana" poiché è nato e cresciuto per gran parte della sua vita nei territori Prussiani in Europa.
Le sue origini legate all'aristocrazia sono spesso evidenti dal comportamento e dal modo di parlare estremamente educato e colto.

Aspetto fisico: (Vinzenz Kiefer)
Edgard è un uomo alto, non supera il metro e settantacinque centimetri se non con gli stivali con la suola leggermente rialzata ma a lui non fa differenza, l'altezza non è ciò a cui più tiene. Ha un fisico abbastanza robusto e atletico, tenuto con cura ma non con eccessiva attenzione, almeno non più. Le spalle dritte conferiscono al suo aspetto più robustezza che certamente non guasta nella sua immagine. Le braccia, prima di subire gli esperimenti scientifici da parte dei governo, si mostravano sotto la divisa abbastanza muscolose. Le mani, dalle lunghe dita, sono sempre ricoperte da quanti scuri prima per nascondere le cicatrici di guerra e dopo per evitare che le altre persone vedano il suo vero essere.
Ha un viso liscio e piuttosto ovale, dai lineamenti netti ma non eccessivamente pronunciati, gli zigomi sono evidenti ma delicati, non contrastano con l'armoniosità del viso. Il suo volto, seppur appartenga ad una persona alquanto tormentata ed infelice, non manca mai di estremizzare quel fievole divertimento che si nasconde in Edgard. Esprime serietà ma allo stesso tempo sarebbe far comprendere a chiunque quanto egli sappia essere una persona allegra e sorridente, seppur lentamente questo suo aspetto dei carattere sembra svanire. Edgard ha i capelli corti e lisci, di un colore che è un misto tra il castano e il biondo scuro. Sono abbastanza crespi al tocco anche se Edgard detesta quando la gente gli mette le mani nei capelli- questo è riferito più alla madre che alle altre persone. Ha degli occhi dai colori intensi e lucenti: l'azzurro, più verso il grigio che il blu dei cielo, lasciano intravedere lo spirito dell'uomo, mostrando una tranquillità glaciale e spesso una gratitudine incompresa.
Le orecchie sono allungate e leggermente a sventola. Le labbra sono allungate e non sono né troppo sottili né carnose, sono spesso piegate in un leggero sorrisetto divertito. La carnagione è chiara, evidentemente non è il tipo di persona che si siederebbe ad abbronzarsi in estate.
Ha un abbigliamento sempre formale e perfettamente coerente con il suo ruolo: la divisa, parte immancabile del suo modo di vestire, non lascia scoperto niente se non il volto.
La descrizione appena scritta quasi minimamente ai variamenti nel suo aspetto in seguito all'incidente che avrebbe cambiato totalmente la sua vita trasformando se stesso in quello che fino a quel momento aveva guardo con occhio sospetto e diffidente.
Il suo volto, fino a quel giorno perfetto, ha la guancia destra segnata da cicatrici alquanto evidenti e che probabilmente non spariranno mai. Il suo braccio sinistro na segni di bruciature ed ustioni, come il suo fianco dopotutto.






Carattere: Edgard è una persona seria per la maggior parte del tempo: uno sguardo tranquillo e pacato lo contraddistingue in qualsisi situazione, anche nelle più complesse e pericolose. La sua innaturale serietà è dovuta al fatto di essere una persona responsabile e con un grande senso del dovere, fin da piccolo è stato cresciuto con forti e rigidi valori, valori legati all'onore e al dovere, piuttosto scontato considerando che egli non è altro che il figlio primogenito di una famiglia dell'aristocrazia prussiana.
Egli, infatti, non tende a non anteporre il piacere al dovere, anche se a volte gli capita di lasciarsi prendere troppo la mano, e si occupa prima di ciò che è più importante per gli altri piuttosto che per sé, desideroso e volenteroso di mostrarsi disponibile e gentile nei confronti altrui. Questo tratto caratteriale lo ha ereditato dalla madre e dalla nonna, riscontrabile come tratto predominante nel carattere della sorella Mildred. Edgard, infatti, ha sempre come obbiettivo principale quello di far in modo che le persone che si trovano accanto a lui non si facciano male o non si mettano in situazione da cui non possono uscirne fuori indenni. Da qui sarebbe scorretto non accennare al suo innaturale sprito di cameratismo, spesso grande problema per lui, che lo spinge a pensare in modo troppo protettivo nei confronti dei propri soldati, considerandoli quasi come fratelli. Come è già successo, infatti, si butterebbe addosso a qualcuno esposto ad una granata solo per farlo arrivare vivo a fine giornata, anche a costo della propria vita. Uno spirito suicida, come lo definiscono molti. Prendendolo in giro lo hanno sempre definito una sorta di "kamikaze ambulante, non si sà quando si lancerà sul nemico pur di non far colpire il ragazzo accanto a sé".
Ha un forte spirito romantico, preso dalla madre e dal nonno, come dice sua nonna Erika. È una persona estremamente amabile, parole di alcune sue conoscenti: lusinga spesso le fanciulle in modo appropriato, senza oltrepassare mai il limite e finire nell'indecoroso anche perché la sua dama, come la chiama sua madre, Marianne ha sempre visto tali commenti come qualcosa di inopportuno data la loro situazione.
È immancabile, però, il pizzico di orgoglio e compiacimento, innaturali e insensati direbbe una persona che non è a conoscenza della sua identità di nobile. Seppur siano nascosti con cura da Edgard tornano a galla come se fossero dei galleggianti in mezzo al mare, costretti ad andare sott'acqua da una forza esterna. È una persona estremamente modesta, accetta con umiltà i complimenti e non si vanta mai davanti agli altri, ritenendo ciò sconveniente. Non si imbarazza facilmente, nemmeno in pubblico, ma quando lo si mette al centro dell'attenzione si sente un po' a disagio considerando l'attenzione qualcosa di secondario rispetto al suo fine: tenere alto l'onore della sua famiglia.
Edgard si nasconde dietro ad una maschera di serietà e silenzio, calma e tranquillità. Questa maschera si è creata da sola in seguito all'operazione che lo ha trasformato in una mezza macchina e, disprezzando sia sé stesso che ha permesso ciò che quelli che hanno ascoltato i suoi genitori, si è chiuso in sé stesso mostrandosi il perfetto soldato che tutti vorrebbero vedere ma continuando a mantenere il suo spirito abnegante nascosto con fare quasi ossessivo. Le persone che gli sono stati accanto o che hanno combattuto con lui vedendolo così probabilmente si stupirebbero ammettendo che quello che si trova davanti a loro non è più Edgard Gröben, come era noto tra i soldati, senza ciò che lo distingueva come nobile, ma qualcuno di più cupo.
Edgard è un tipo critico, attento ad ogni minimo particolare, non vuole mai lasciarsi sfuggire niente per paura che anche un dettaglio possa fare la differenza, sopratutto nel ruolo di eccellente stratega che si ritrova a dover ricoprire. È estremamente ordinato, qualsiasi suo avere è sempre tenuto connestrema attenzione e non si trova mai fuori luogo sia per non dimenticarsi dove si trovi che per estetica. Si mostra come un tipo forte, che non si abbatte e che è sempre pronto a mettersi in gioco per la patria e l'onore della sua famiglia e suo considerandoli fondamentali.
Seppur sembri una persona dal carattere forte spesso dubita di sé stesso domandandosi se non avesse solo fatto decisioni sbagliate fino a quel momento, non era una persona dubbiosa di natura ma si è ritrovato a fare tali considerazioni dopo l'intervento. Non è una persona vendicativa o aggressiva, se deve combattere lo fa ma non con l'aggravante della vendetta o del desiderio di combattere seppur onorare la caduta di qualcuno a lui caro gli sembra spesso opportuno. Non è il cosiddetto "nazista", che esegue sempre e solo gli ordini seppur siano atroci: lui riflette e fa ciò che è giusto fare mettendo in dubbio, quando pensa sia giusto, l'ordine del superiore. Certo, gli è capitato che i superiori non approvassero ma alla fine è quasi sempre riuscito ad evitare che i suoi uomini si portassero le mani di sangue.
È inoltre estremamente educato e rispettoso verso chiunque, mai si lascia scappare esclamazioni poco consone o insulti verso gli altri dovuto alla ferrea educazione ricevuta.

Arma: Contrariamente a quanto avrebbe voluto Edgard si ritrova con l'occhio destro meccanico, robotico e per nulla naturale seppur il colore sia pressoché identico a quello naturale e dell'altro occhio. Anche il suo braccio destro è meccanico, ricoperto da una vernice che lo renda verosimile e più naturale di quanto non sia realmente.
Di robotico ovviamente ha anche entrambe le gambe, cosa che detesta profondamente: è sostenuto dalla forza meccanica e non sua e ciò lo secca alquanto. Nasconde il più possibile i suoi arti meccanici tanto da togliersi i guanti e la divisa solo quando è sicuro di essere da solo e senza nessun altro essere vivente nel raggio di parecchi metri.
Edgard non si fida della tecnologia che gli hanno impiantato contro la sua volontà e perciò porta sempre con sé una Walther ppk e un EMP (Erma Machinenpistole), due armi standard dell'esercito tedesco poiché preferisce i buon vecchi proiettili a quello che è diventato ora.
Certo, attualmente è molto più veloce e forte ma non utilizzerà a pieno quanto è a sua disposizione se non in caso di stretta necessità.

Abilità:
Edgard spicca nel dirigere con strategia le azioni militari, è sempre stato un ottimo leader, carismatico e sempre pronto ad incitare le persone accanto a lui con un sorriso perfido e un modo di fare divertito e malizioso. È sempre stato in prima linea, sempre accanto ai suoi uomini e sempre pronto a morire al posto loro pur di salvare la vita a ragazzi più giovani e che avrebbero un futuro felice davanti al termine della guerra.
Edgard spicca quindi sia nel comando, grazie al suo essere carismatico al punto giusto e un ottimo oratore, che nella strategia. All'accademia per ufficiali, infatti, era sempre stato il primo del suo corso grazie alla sua bravura nel calcolare le probabilità, ad inventare strategie e ad improvvisare per sconvolgere le sorti delle simulazioni.
La sua strategia comprende anche il modo di trovare i fuggitivi, coloro che si nascondono. Ha imparato a pensare come loro, a pensare come i piccoli topolini che si nascondono dai soldati.
Non è male nel combattimento ma da quando la sua vita è stata stravolta da quell'incidente ha smesso di allenarsi come un tempo guardando il proprio corpo e se stesso come un fallimento e qualcosa di irreale e disumano.

Debolezze:
- Le sue parti robotiche.
Non è una debolezza fisica bensì psicologica: egli fa fatica ad accettarsi per quello che è tutt'ora, non riesce proprio. Durante una conversazione, fare leva si quello che gli è stato fatto è il miglior modo per far sì che Edgard mostri la sua natura umana, sconvolta e sprezzante verso il governo.
- Il forte spirito di cameratismo.
Può non sembrare un vero e proprio problema anzi, nel periodo in cui Edgard viveva il cameratismo non era visto se non come un bene. Eppure è il forte legame con i compagni, con i camerati, che lo ha sempre messo in pericolo, che lo ha portato ad essere quello che ora è. È stato proprio cercando di salvare un amico, un sottoposto e camerata che il suo piccolo mondo è stato sconvolto.

Piace:
- Fumare.
È un modo per rilassarsi, per prendere una pausa da tutto il mondo che lo circonda. Edgard considera le sigarette un effettivo modo per trascorrere il tempo e non cedere allo stress. Ha sempre in tasca una scatolina metallica con dentro dieci sigarette tedesche e un accendino con sopra incisa con eleganza la croce Tedesca.
- Le simulazioni di guerra.
Le simulazioni di guerra sono ciò che più diverte Edgard: tentare di prevedere ogni mossa dell'avversario avendo davanti un tavolo con la mappa, le pedine e tutto il resto. Spesso tende a giocare da solo, a pianificare e a distruggersi i piani da solo ma anche in compagnia di altre persone si diverte. È solito parlare ad alta voce mentre riflette sui piani da attuare.
- La sincerità.
È raro trovare persone sincere in un mondo così crudele e ingiusto, persone che anche sapendo a cosa vanno in contro non hanno paura di dire la verità e non cedere alla tentazione delle menzogne. Edgard prova ad essere sempre sincero, a dire meno bugie possibili. Basa un rapporto di amicizia e fiducia sulla sincerità, i segreti non fanno proprio per lui.
- La cinematografia.
Edgard ha sempre seguito con attenzione le uscite dei film tedeschi, si è sempre interessato sugli attori e sulle attrici. Edgard non ha una visione limitata come altri, lui apprezza i film americani come quelli italiani come quelli tedeschi, La Nazione che li ha prodotti non fa differenza sopratutto se il film è un capolavoro.

Non piace:
- Il troppo sole.
Edgard è un tipo difficilmente soddisfabile, sopratutto perché l'estate è il periodo che più detesta a causa del forte sole. Indossa sempre il cappello, un berretto o qualsiasi cosa che possa deviare i raggi del sole dai suoi occhi.
- Il modo violento e aggressivo con cui vengono trattati alcuni popoli.
Edgard sarà un ariano, un tedesco, un ufficiale o cosa vogliamo ma un minimo di umanità ce l'ha anche lui. Ha sempre guardato con sguardo sprezzante chiunque avesse osato insultare le persone per non essere ariane. Ciò che trova insensato è anche il modo in cui l'esercito tratta gli slavi, è noto che venissero perseguitati anche loro.
- Le persone prive di ideologia e che seguono la massa.
Edgard ha sempre avuto un'ideologia, ha sempre creduto in qualcosa e sicuramente inizialmente il partito nazionalsocialista aveva rappresentato alcune delle cose che sperava che si realizzassero. Col tempo ha compreso di aver sbagliato a supportarlo, ormai troppo tardi però. Edgard considera degli inetti coloro che non hanno la capacità di pensare con la propria testa.
- La musica di Wagner.
Edgard apprezza qualsiasi altro compositore europeo e non, a lui generalmente la musica piace tanto da saper suonare su pianoforte vari brani. Eppure per quanto egli provi a non mostrare il suo disprezzo per la musica di Wagner non ce la fa, non riesce finendo per alzarsi e allontanarsi ogni volta che la sente.

Cosa pensa:
- della situazione:
Della situazione del mondo? Della guerra? Edgard è convinto che è naturale che gli uomini incomincino guerre ed è altrettanto convinto che uno scontro fosse inevitabile, la tensione in Europa non se ne era mai andata, neppure dopo la Grande Guerra. Possiamo dire che, essendosi arruolato spontaneamente, non disprezzi del tutto questa situazione ma la veda come un modo per dimostrare lealtà e fedeltà alla propria patria.
- di ciò che gli ha fatto il governo:
Su questo non ci sono dubbi: odia quanto gli ha fatto il governo, disprezza le parti meccaniche dei suo corpo con tutto sé stesso. Edgard non lo nasconde neanche troppo, in presenza di superiori non accennerebbe mai al suo odio verso quello che è diventato ma in presenza di pari-grado o sottoposti il ribrezzo è evidente. Un po' attribuisce la colpa a sé stesso e un po' al governo sfruttatore e sempre pronto a cogliere la situazione migliore per agire.
- dei mutanti:
In realtà a lui non danno neanche fastidio, come non disprezza gli slavi seppur non ariani. A lui la questione della "razza pura" non è mai andata a genio, aveva la sensazione che qualcosa sarebbe finito male. I mutanti, in realtà, li vede come delle povere persone prese di mira per la loro diversità, persone incapaci di reagire e di mostrare al mondo la loro innocenza di fronte alle accuse dei governo. Per questo motivo Edgard non è così propenso a dar loro la caccia, preferirebbe occuparsi di portare la Germania alla vittoria che cercare ragazzi che si nascondono come topi nelle fogne.
- degli altri soldati:
Molti li vede come dei fanatici, persone contro cui non andare e sopratutto da non criticare un alcuna maniera poiché probabilmente suscettibili. Li considera come delle pedine al totale controllo del governo, ammette di esserlo anche lui ma almeno sa di essere cosciente di essere in una situazione per nulla positiva. Alcuni li guarda con dispiacere per aver rinunciato volontariamente al loro essere persone in carne ed ossa al cento percento e non mezze macchine. Non andebbe ad insultarli ma non li loderebbe neanche.

Conosce qualcuno tra i mutanti a cui non vuole far del male?:
No.
Edgard non ha mai avuto tempo per socializzare con le persone che non erano nell'esercito, che non erano suoi camerati o colleghi. Edgard ha sempre vissuto tra la sua abitazione nella Prussia occidentale e la caserma, poi il fronte.
Fortunatamente, direbbe, non conosce nessuno di quei poveretti che vengono perseguitati dalle truppe.

Potrebbe tradire il proprio gruppo?:
Sì, per una buona causa.
Edgard non è un traditore, fino a qualche tempo prima sarebbe morto letteralmente per la Germania ma da quando è diventato in parte robotico ha capito quanto il governo si fosse spinto oltre, quanto poco mancasse alla follia pura dei propri leader. Non tradirebbe perché gli va di farlo, lo farebbe solo se si trovasse davanti alla scelta di poter fare del bene piuttosto che continuare ad uccidere innocenti. Questo non vuol dire che appena vede un civile venir fucilato decida di aiutarlo: la situazione deve essere particolare, deve essere coinvolto qualcuno a cui tiene veramente. In poche parole lascerebbe prevalere la parte umana a quella meccanica.

Crede che il governo si manterrà in vita per sempre?:
Purtroppo ha la sensazione che il governo si sia spinto troppo oltre, che una situazione simile non possa reggere ancora a lungo. Edgard spera con tutto sé stesso che ciò non accada o tutto ciò per cui ha lottato andrebbe in frantumi come un piatto di ceramica che cade per terra. Edgard ha la forte sensazione che prima o poi tutto cederà e la grande Germania non sarà capace di reggere il colpo e finirà per collassare. Seppur sembri che tutto fili abbastanza liscio non è escludibile che una forte battuta d'arresto possa essere fatale per il precario equilibrio formatosi in Europa e nel mondo.

Storia: Edgard nasce il 26 Ottobre da Roxana Haas ed Heinrich von der Gröben, una coppia ritenuta graziosa agli occhi di molti amici di famiglia e conoscenti. Roxana ed Heinrich si conobbero per la prima volta ad una cena di gala a cui lei era stata invitata dal suo fidanzato, un certo Friedrich von Kalden. Durante un ballo, scambiandosi tra le coppie finì a danzare in compagnia del giovane Heinrich von der Gröben, in quel momento occupato in una particolare relazione con una donna, una relazione con soli benefici per le rispettive famiglie poiché i due coinvolti non provavano niente l'un l'altro. Quella sera l'attenzione di Heinrich, però, fu catturata dalla giovane Roxana che, un mese dopo lasciò il fidanzato per Heinrich che fece lo stesso per lei. Si sposarono qualche anno dopo, lei aveva solo vent'anni. Nove mesi dopo nacque il figlio Edgard, il primogenito della famiglia. Due anni dopo, infatti, sarebbe nata Mildred, la sorella minore di Edgard. Il bambino crebbe in un ambiente sfarzoso, lussuoso e decisamente privilegiato rispetto a molti suoi coetanei. Ebbe la possibilità di studiare fin da piccolo nelle migliori scuole disponibili, lui ovviamente si impegnò sempre per non deludere i genitori e avere un'occasione in più per vedere la madre sorridere, adorava passare il tempo con lei. Fin da piccolo si mostrò un bambino generoso e gentile, giocava sempre con gli altri bambini e lasciava che fossero loro a decidere a cosa giocare, a lui andava sempre bene qualsiasi cosa a patto che essi si divertissero. Si mostrò fin da subito una persona umile di cuore, non mostrava mai il suo essere un nobile e non voleva che gli altri lo guardassero come una persona diversa. Possiamo dire che Edgard aveva tanti amici e tutti questi lo vedevano come una persona fantastica. Le mamme dei suoi amici andavano da Roxana e elogiavano suo figlio, commentavano e lo guardavano con occhi adoranti. Edgard ebbe sempre un ottimo rapporto con la sorella con la quale giocava spesso e aiutava con qualsiasi cosa. Erano due bambini adorabili, si abbracciavano spesso e si tenevano le mani con fare sorridente quando andavano al parco con la madre.
Entrò nella Hitlerjugend con fierezza anche se lentamente iniziava a guardare con diffidenza il regime, aveva la sensazione che qualcosa non andasse e poiché era un ragazzo intelligente non sembrò mai farlo notare seppur i suoi pensieri iniziassero ad aumentare trovando basi solide. Le sue giornate erano sempre occupate: scuola e allenamento di scherma, adorava la scherma, prima e in seguito incominciò a trascorrere il tempo allenandosi per diventare più forte fisicamente, questo quando entrò nella scuola per ufficiali. Tutto filava pressoché liscio, la sua vita continuava ad andare avanti con calma e tranquillità. Ricevette varie lettere in cui gli proponevano di partecipare ad un progetto particolare, decisamente sospettoso e poco affidabile, aveva pensato. Con il suggerimento di alcuni amici rifiutò preferendo stare tra loro che andarsene non si sà dove mettendo la sua vita e la sua umanità in mano a persone che sembravano non averla. Tutto sembrava perfetto fino a quando, durante uno scontro contro persone armate e che non sembravano approvare le imprese dei governi, si rese conto che una granata stava per cadere vicino ad un suo ufficiale sottoposto, nonché al suo migliore amico, Klaus Hahn, un giovane tenente con cui aveva fatto amicizia tempo prima alla scuola per ufficiali e che considerava uno dei suoi più grandi amici. Senza pensarci due volte decise di salvarlo, senza considerare il fatto che probabilmente sarebbe morto. Riuscì a buttarsi sopra al tenente allontanandolo così dall'esplosione rimettendoci il braccio destro, l'occhio destro e parte dei volto ed entrambe le gambe, senza considerare le innumerevoli bruciature sul corpo e cicatrici dovute alle schegge. Sopravvisse, per miracolo sì, ma con la condizione di perdere la vista da un occhio e gli arti del corpo tranne il braccio sinistro che era stato coperto dal proprio corpo durante l'esplosione. I genitori, che avevano parlato qualche giorno prima con una persona che aveva a che fare con quel progetto riguardante i soldati in parte macchine, disperati, accettarono al posto del figlio tale proposta costringendolo a subire qualcosa che avrebbe rifiutato preferendo la morte. Evidentemente l'amore dei genitori per il figlio non comprendeva la possibilità di perderlo. Per qualche grazia divina lui sopravvisse a lungo per poter venir sottoposto a tale esperimento.

Famiglia:
- nome: Roxana
cognome: Haas
età: 49 anni, è ancora viva ed è nata il 2 Agosto.
nazionalità: Tedesca.
Aspetto: Roxana è una donna affascinate seppur i suoi quarantanove anni: ha un fisico formoso ed equilibrato, ben valorizzato dagli splendidi abiti che indossa e dall'attenta accuratezza con cui tiene il suo corpo. Ha degli affascinanti occhi azzurri e grigi e dei capelli biondi lunghi e lisci, legati con cura in uno chignon.
carattere: Roxana è una donna gentile e premurosa, attenta a qualsiasi cosa abbia a che fare con i figli e con il marito. È una donna dall'indole curiosa, è sempre a conoscenza di qualcosa in più di quello che ci si aspetta, sempre interessata alle faccende altrui. Ha un modo di comportarsi educato ed elegante, adatto al contesto in cui abita, dopotutto è sposata con un nobile prussiano e vive in mezzo all'aristocrazia. È alquanto intelligente ma ciò che viene ricordato di più dai figli è l'amore nei loro confronti, in qualsiasi occasione. È stato l'amore della madre che ha tenuto in vita Edgard pur andando contro i suoi stessi principi. Roxana ha un tratto di estremo romanticismo, il modo in cui ha conquistato il padre di Edgard durante una cena di gala in onore di qualche aristocratico. È una donna che, seppur sappia mettersi in secondo piano, è piuttosto forte caratterialmente eppure lei ripete in continuazione che qualcosa che non riuscirebbe a sopportare sarebbe la morte dei figli.

- nome: Heinrich Wilhlem
cognome: von der Gröben
età: 54 anni, è ancora vivo e compie gli anni il 9 Ottobre.
nazionalità: Prussiana, tedesca.
aspetto: Henirch è un uomo dal fisico robusto e possente, è piuttosto alto e dal portamento elegante, forse con un po' troppa superbia. Ha dei corti capelli castani, con la riga laterale, lisci e pettinati con attenzione. Gli occhi, verdi, risaltano alquanto sul volto dai lineamenti rigidi e marcati, dagli zigomi che potrebbero tagliare un diamante.
carattere: Heinrich è una persona rigida e severa, dal comportamento impeccabile e rispettabile. Ha la fama per essere un uomo che si mostra indifferente in qualsiasi situazione, alquando distaccato e serio. Ha il tipico modo di fare di un nobile, raffinato ed elegante. È interessato principalmente all'onore della famiglia, sempre attento che i figli non facciano qualcosa di sconveniente. Non è un tipo affettuoso, tanto che non è stato mai troppo vicino ai figli se non quanto bastasse per tenerli d'occhio.

- nome: Mildred Walfriede
cognome: von der Gröben
età: 27 anni, è ancora viva e il suo compleanno è il 18 Febbraio.
aspetto: Mildred è una donna alquanto simile alla madre, evidentemente entrambi i figli hanno preso più da lei che dal padre: ha un fisico snello ma equilibrato, abbastanza formoso e delicato. Ha i capelli biondi scuri con sfumature dorate qua e là, come la madre i capelli sono raccolti e tenuti con attenzione e cura. Ha gli occhi di un colore misto tra l'azzurro e il verde, con sfumature affascinanti ed ammalianti. Indossa sempre abiti raffinati ma non eccessivamente eleganti, un cappello in testa e rossetto sulle labbra.
carattere: Mildred, nonché la sorella di Edgard, è una donna allegra e disponibile verso chiunque, gentile ed educata. Mildred ha un carattere abnegante, sempre rivolta alle altre persone in modo da aiutare chi ne ha bisogno. È una ragazza pressoché simpatica, chiunque accanto a lei la descrive come la persona più graziosa e gentile che si possa incontrare. È sempre stata, però, una donna forte tanto da avere avuto sempre la meglio sul fratello durante le discussioni sia perché prevaleva con decisione sia perché Edgard non aveva mai avuto intenzione di litigare con lei. Ha un cuore d'oro, un sorriso splendente e uno sguardo ammaliante.

-nome: Eugen Hildebert
cognome: von der Gröben
età: 33 anni, l'età in cui è morto, compieva gli anni il 30 Settembre. È morto durante la Grande Guerra, nel 1915.
aspetto: Le fotografie del nonno di Edgard rappresentano un affascinante giovane dallo sguardo intenso e dalla postura elegante e fiera. La madre di Heinrich, nonché la nonna di Edgard, descrive suo marito come un uomo dal fisico non troppo robusto ma fisicamente forte, dei capelli biondi lucenti pettinati e tirati all'indietro e degli splendidi occhi azzurri e grigi.
carattere: Eugen è sempre stato descritto come la persona più affettuosa e gentile che Erika, la nonna dei fratelli von der Gröben, avesse mai conosciuto. Il padre Heinirch, per quanto poco fosse stato con il padre, dice di averlo sempre visto come una figura eroica, come il suo idolo. Questo è quello che Edgard sa di Eugen, del suo nonno, e a lui basta e avanza pensare al parente come un'eroe e una persona adorabile e amabile.

- nome: Erika
cognome: Fuchs
età: 70 anni, è viva e vegeta e compie gli anni il 5 Dicembre.
aspetto: Erika in gioventù era una graziosa ragazza di campagna, sicuramente non la tipica nobile che ci si aspetterebbe ma è proprio questo che ha catturato l'attenzione di Eugen, suo marito. Seppur i suoi genitori premessero per fargli sposare un'altra nobildonna lui preferì seguire il proprio cuore. Edgard vede la nonna come una donna paffutella, dallo sguardo amorevole. È piuttosto bassa, un fisico magro e che porta i segni degli anni e del tempo. In gioventù si descriveva parlando di lunghi capelli castani e vivaci occhi scuri mentre ora sono visibili dei curati capelli grigi e degli arzilli occhi verdi e castani.
carattere: Erika è una donna arzilla seppur abbia settant'anni, è sempre in movimento e presente ai raduni di famiglia. Ha un forte legame con tutti i membri della famiglia e sopratutto con il figlio Heinrich che ha cresciuto lei da sola.
Ogni tanto si vede nei suoi occhi un sguardo malinconico, desideroso di poter riabbracciare il defunto marito. Ha sempre voluto bene ai nipoti, trascorrendo con loro tempo e insegnando loro quanto sapesse.

Orientamento sessuale e romantico: Eteroflessibile Demiromantico.
Egli si è sempre dichiarato un educato e gentile apprezzatore del genere femminile, sempre pronto a fare commenti delicati e piacevoli, dosati in modo da non sembrare scortese o troppo interessato. Non ha mai escluso che il suo spirito di cameratismo lo portasse troppo oltre, oltre al limite, come spesso accade. Oltre a ciò Edgard è una persona che prova attaccamento solo dopo aver conosciuto a fondo una persona, averci parlato a lungo, aver condiviso segreti e informazioni con quella.

Disponibile a relazioni:
Sì.
Edgard, in realtà, sarebbe coinvolto in una relazione particolare con una certa Marianne Huber, una graziosa donna, davvero gentile e simpatica, direbbe lui, con cui ha trascorso gran parte della sua vita. Ella, infatti, è figlia di alcuni amici di famiglia e i genitori sarebbero ben contenti se lui decidesse a chiederle la mano una volta per tutte senza smettere di posticipare tirando fuori qualsiasi scusa esistente. Va avanti così da davvero troppo tempo ma a lei non sembra interessare più di tanto. Edgard, a parte questo apparente interesse verso Marianne, che in realtà non è altro che un forte legame d'amicizia, è disponibile a relazioni sentimentali. Edgard non è per nulla il tipo da una cosiddetta "una notte e via", crede fortemente nell'amore come descritto all'epoca del romanticismo: un amore passionale, un amore corrisposto. Per questo motivo Edgard preferirebbe una relazione basata sull'interesse romantico piuttosto che fisico, considerando il secondo tipo di relazione instabile. Edgard ha un forte spirito romantico, sarebbe in grado di scrivere poesie per la persona da lui amata come regalare delle rose, seppur in guerra la seconda opzione sia più complicata da attuare. Il nostro soldato ha un cuore veramente grande, un sorriso dolce e una grande attenzione per la persona amata. Sarebbe protettivo, quanto basta per prendersi una pallottola al posto dell'amata/o o persino morire per quella persona.

Altro:
- È spaventato a morte dalle altezze.
Non c'è altro da dire se non che sicuramente l'aeronautica non fa per lui. Preferisce avere i piedi per terra e andare in montagna per lui significa rischiare di avere crisi per l'altezza.
- Il suo grado nello Heer è quello di Hauptmann.
L'Hauptmann è il grado nell'esercito tedesco equivalente al nostro Capitano. È diventato capitano grazie alle imprese di guerra, perché è sempre stato visto dai suoi camerati e sottoposti come una sorta di eroe e leader anche perché ha sempre messo come prima cosa la salute dei suoi soldati piuttosto che l'obbiettivo riuscendo sempre a compiere quanto prefissato senza troppe perdite. Facendo la scuola per ufficiali si è avvantaggiato rendendo possibile il divenire Hauptmann in modo molto rapido. Ovviamente è capitano nella Wehrmacht, nello Heer.
- Pratica lo sport della scherma.
Nel tempo libero ha sempre sviluppato la sua abilità nello sport della scherma, elegante e raffinato a suo parere. Ha tentato di insegnare alla sorella le raffinate regole di tale disciplina ma lei preferiva prendere una spada e menarlo con un sorriso divertito sul volto senza badare alle regole.

Giuro, io ci ho provato a fare qualcosa di decoroso e sensato e non uno stereotipo :D
Perciò ora te lo tieni e apprezzi i miei giorni di lavoro (mi è pure venuto un crampo al pollice mentre scrivevo la storia rido).
zvcharic
Ora vado a fare altri oc e a morire
Bye bye :D

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