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ʜɪᴅᴅᴇɴ ᴛʀᴜᴛʜ | ᴊᴀʟ ʜᴏʜᴢɪ

Nome: Jal.
Il nome Jal, a quanto pare, ha origini asiatiche ed è un nome maschile di origine indù derivante dall'hindi. Il significato del nome Jal può assumere varie sfumature di significato e quelle che mi sembrano più interessanti sono "errante" e "acqua". Penso che il termine "errante" sia quello più coerente col personaggio, un personaggio che vaga in cerca di un appartenenza, che non si conosce: erra in cerca della sua persona, di risposte sulla sua identità, gli rimangono solo un nome ed un cognome ma nient'altro. Non è mai stato attento all'etimologia dei nomi ma gli è sempre rimasta impressa la voce della madre che gli spiegava, quando era molto piccolo, il significato del suo nome: vagare in cerca della propria identità non è un male, spesso può essere anche un bene.
Jal non sa se la madre e il padre hanno scelto di chiamarlo con tale nome per un motivo, magari aveva qualche parente a cui tenevano, oppure in onore a qualche amico perso.. lui non ne sa nulla.
Gli è capitato, però, di incontrare un altro mirialano- un uomo della sua stessa razza- che portava tale nome e ciò può significare che probabilmente è un nome usato tra la sua gente.

Cognome: Hohzi.
Il cognome Hohzi etimologicamente è inventato. Se lo cercate su Internet non esiste e non ha un significato perciò ora vi spiego un minimo come possa essere inteso in termine di significato concettuale. Il cognome Hohzi, composto dai termini "ho", "h", "zi" .
La H posta al centro della parola in realtà non ha un significato mentre "ho" può essere inteso come il verbo "avere", prima persona singolare del tempo indicativo presente nella lingua italiana. Invece, "zi" è una parola cinese usata come titolo onorifico e significa "visconte" ma inoltre è ampiamente usato nei soprannomi cinesi poiché il significato è anche "bambino".
Mettendo assieme tutti i pezzi il cognome non ha assolutamente un significato di senso compiuto, ma spesso i cognomi non hanno significati di senso compiuto (ora mi spiegate cosa significa Dooku oppure Unduli).
Hohzi era il cognome del padre di Jal e seppur il ragazzo abbia ricordi vaghi e confusi della figura paterna tiene stretto quel poco che gli è rimasto della sua famiglia, anche se ormai viene solo chiamato col titolo da inquisitore (tipo. Terzo Fratello, Ottavo Fratello ecc- sono curiosa di capire quale soprannome avrà il nostro amico Jal).

Età: 29 anni.
Ventinove anni, ventinove lunghissimi anni trascorsi senza mai aver rivisto la sua famiglia, senza mai aver potuto fare quello che un bambino avrebbe fatto.. silenzio, freddo, torture.
Seppur non se li porti male i ventinove anni, sicuramente però per lui sono stati un supplizio, uno strazio e ricorda perfettamente ogni istante trascorso da quando ha capito di non essere più tra le braccia dei genitori al momento in cui ha indossato il casco da inquisitore, un simbolo, se così vogliamo chiamarlo, del completamento del suo addestramento.
Non ricorda il giorno del suo compleanno, non è nemmeno sicuro di averlo mai festeggiato come si deve, prima di venir portato via dai soldati di Snoke.
Sono solita accennare, nel campo dell'età, al fatto che il personaggio dimostri o non dimostri gli anni che porta eppure sono piuttosto certa di non doverlo fare anche perché, come ben sappiamo, gli inquisitori oltre ad avere le tipiche spade che li contraddistinguono indossano- la maggior parte di loro- un casco, come se volessero nascondere la propria identità o rinuniciarci proprio.

Prestavolto: (Ben Barnes)
Jal è un uomo piuttosto alto, per essere un mirialano è sorprendentemente alto e spesso ciò lo mette a disagio anche perché per mantenere un profilo letteralmente "basso", spesso si deve abbassare lui stesso, piegandosi leggermente sulle ginocchia anche perché non viene poi difficile notare nella folla una persona alta, vestita di nero e con un casco in testa. Diciamo che questo suo tratto lo fa piuttosto seccare a volte ma non desidererebbe di essere alto quanto un Ewok o un Jawa.
Tornando alla descrizione di Jal, possiamo dire che la sua altezza si aggira attorno ai 1.85 metri, anche se lui sostiene di essere un po' meno alto, cosa non vera, e il suo peso è di circa 75kg, dopotutto è un tipo che oltre ai muscoli non ha un minimo di grassi.. probabilmente mia nonna lo avrebbe definito come il tipico ragazzo "tutto pelle ed ossa" e lo avrebbe invitato a casa sua a mangiare.
A quanto pare Snoke non ha dei cuochi che cucinano bene, Jal è quel tipo di persona che mangia poco e mangia anche male: come sia riuscito a diventare così alto è un dubbio che mai avrà risposta, povero piccolo Jal.
Egli ha una struttura fisica definibile "nella norma", dopotutto non è così magro quanto sembra e comunque ha davvero più muscoli che grasso, passare anni ad allenarti solo porta i suoi risultati: il fisico è ben allenato, forse è quanto di più sano si possa trovare nel ragazzo- anche perché mentalmente non è messo un granché bene- e lui non se ne dispiace per nulla anzi, è solito continuare ad allenarsi per migliorare e migliorare le sue prestazioni.
Va precisato il fatto che egli abbia la mano sinistra robotica in seguito ad un addestramento finito decisamente male in cui egli è stato costretto ad impugnare la spada con la mano sinistra, cosa che per lui non è naturale essendo destrorso, e vi lascio immaginare cosa sia successo.
La carnagione è di un verde chiaro, non un troppo scuro ma nemmeno troppo chiaro, quasi color pistacchio, ma leggermente più chiaro. La carnagione, però, può essere definita piuttosto pallida: sarà perché non si abbronza mai, sarà perché indossa sempre l'uniforme da inquisitore.. in realtà le motivazioni sono svariate.
Gli occhi, scuri, sono perfettamente intonati col resto del volto, facendo risaltare più i simboli disegnati sulla pelle che altro, esattamente come è giusto che sia. Almeno, un tempo gli occhi erano scuri, ora sono di un colore giallognolo, inquietante, che a volte mette in soggezione: rappresenta la corruzione del Lato Oscuro, quando qualcuno vi cade inesorabilmente e non è più in grado di uscirne, inoltre un motivo del pallore del mirialano è anche la corruzione dovuta al lato oscuro, lo ha incupito e sopratutto privato di quell'aspetto calmo che i mirialani hanno di solito.
Le labbra sono di un verde leggermente più chiaro ma comunque sembrano intonarsi perfettamente col colore della pelle anzi, completano perfettamente il tutto.
Come ogni Mirialano che rispetti le tradizioni, Jal ha dipinti sul volto dei simboli, per rappresentare i successi ottenuti e vittorie. Avrebbe voluto sapere quale fosse il simbolo della sua famiglia in modo da aggiungerlo ma non lo ricordava, non lo sapeva.
I capelli sono corti, hanno sempre lo stesso taglio, come se Jal non volesse lasciarli crescere: hanno un ciuffo bello corposo in centro, tirato all'indietro in modo che venga difficile che si rovini, e ai lati del capo i capelli sono più corti, per far risaltare il ciuffo centrale.
Il colore dei capelli è scuro, nero e sono sempre puliti, lisci e pettinati. Ha una leggera barbetta, comunque tenuta in ordine, anch'essa dal colore scuro.
Possiamo dire che una persona che incontra Jal per strada e che non è a conoscenza del suo essere un inquisitore lo possa ritenere una persona inquietante- per certi versi- e parlare con lui spesso genera disagio, anche perché i due occhi dal colore giallastro sembrano innaturali e mettono in soggezione le persone. Eppure Jal non si trova male nel proprio corpo anzi, a lui va bene così.
Il suo vestiario comprende un solo ed unico colore: il nero. Possiamo dire che sia piuttosto banale ma dopotutto non sarebbe neanche sbagliato, anche perché al lato oscuro spesso si associano colori cupi. La sua divisa da inquisitore consiste principalmente in una tuta dal colore scuro, cupo, composta da materiali elastici che gli permettano di compiere tutti i movimenti, anche i più acrobatici. Ha una cintura che sembra quella che viene usata dagli ufficiali ma ha attaccata ad essa ha vari ganci a cui solitamente attacca le più svariate cose: dalla spada a oggetti, sacchettini.. di tutto.
(La divisa non la riesco a descrivere quindi metterò una bella foto Oh si)

(Per i disegni sul volto e il colore della pelle)

(Per l'armatura)

Carattere: Per certi versi Jal può venir considerato come il tipico inquisitore- per quanto possa esserci di "tipico" in un inquisitore- mentre per altri versi può sembrare il contrario.
Partiamo dal presupposto che ogni inquisitore ha i suoi atteggiamenti, comportamenti, modi di relazionarsi con gli altri e sopratutto diversi legami con la Forza eppure una cosa unisce tutti: l'odio per i Jedi e la fedeltà al lato oscuro e al Primo Ordine e al Leader Supremo Snoke.
Qui si vedono le prime differenze tra Jal e molti altri: lui non prova un così profondo astio per i Jedi, dopotutto non ha mai incontrato propriamente la loro ideologia, ne ha solo sentito parlare e ne ha sentito parlare molto male, per questo motivo non si prende la responsabilità di poter giudicare, esegue solo gli ordini ricevuti da chi si trova con un grado più alto del suo.
Jal si mostra piuttosto indifferente verso i mistici Jedi di cui tutti parlano e che lui deve cacciare e abbattere, non ha un vero e proprio motivo per odiarli, non gli hanno mai recato un danno diretto, per ora.
Si concentra sul rispettare gli ordini e il volere di Snoke, abbattendo tutti gli ostacoli e facendo di tutto per raggiungere il suo obbiettivo, anche a costo di eliminare innocenti che si mettono nella sua strada.
Vi starete chiedendo se Jal prova rimorso i risentimento nell'eliminare chiunque lo intralci? Ovviamente no. Per lui il risentimento e il rimorso non esistono almeno, non esistono più. Ogni azione che compie la fa per un fine superiore, per qualcosa di più grande di lui e la morte di persone spesso innocenti è qualcosa di superabile. "Crudele, sei un mostro!", glielo hanno già detto ma a Jal non fa effetto: lui è stato cresciuto e addestrato per essere un mostro. Lui è un mostro. La scintilla di divertimento mentre abbatte un avversario con la propria spada laser rossa è immancabile: sadismo, crudeltà, violenza.. tutte caratteristiche che gli sono state insegnate a sviluppare, che non erano parti originali del carattere del mirialano.
È una persona che gioisce nel vedere gli altri soffrire, si diverte nel far in modo che le persone possano provare il dolore, la sofferenza, la paura che lui stesso ha provato, tempo prima. Per lui far in modo che la gente capisca cosa significhi essere diventato un inquisitore è importantissimo: devono capire che la sua è una vita di sofferenza e dolore, sempre stata così.
Torture? Uno spettacolo per i suoi occhi.
Possiamo dire che spesso non servano neanche, per essere un inquisitore è una persona estremamente convincente, abile nel parlato quanto nel combattimento.
Certo, a parte i due occhi che incutono impressione solo a guardarli potrebbe sembrare una persona piuttosto normale, che si potrebbe facilmente confondere con le altre- a parte per l'altezza- e che per certi versi ha un atteggiamento calmo e pacato, non sembra una persona avventata, sicuro non sembra un inquisitore anche perché considera il mantenere un profilo basso un modo ingegnoso per racimolare informazioni senza attirare troppa attenzione.
Eppure Jal è una persona cupa, silenziosa, tormentata, dopotutto anni di dolorosi e pesanti addestramenti e torture non sono bei ricordi anzi, sono pensieri che gli fanno venire la pelle d'oca.
In termini di educazione, quella non gli manca, si mostra rispettoso e attento alle culture e alle persone anche perché considera il mostrarsi diverso da quello che è un veloce modo per spingere le persone a credere di aver davanti qualcuno che è affidabile.
Può essere definito un abilissimo bugiardo, falso e mentitore, abile nel manipolare le altre persone in modo da ottenere ciò che voglia (trucchi mentali? Nah, solitamente convince la gente con semplici parole).
Non si espone mai troppo, agisce solo quando è pienamente sicuro di poter portare a casa una vittoria e si infuria quando fallisce- dopotutto per gli inquisitori il fallimento è qualcosa di temuto, no?
È sempre stato un tipo riflessivo, seppur appoggi pienamente il Lato Oscuro è meno passionale e impulsivo rispetto a molti anzi, pianificare prima di agire è un modo per ottenere migliori risultati.
Il povero Jal, anche se cerca di non mostrarlo troppo, è consumato dall'odio, dalla rabbia, sopratutto verso i genitori che lo hanno abbandonato perché sì, se loro si fossero opposti ai soldati di Snoke probabilmente ora starebbe vivendo una vita più o meno in pace e non sarebbe il mostro che è tutt'ora.
Non è facile infastidirlo, la sua natura è quella di una persona calma e Snoke può fargli quello che vuole ma questo tratto del suo carattere rimarrà immutato per sempre.
È abile a nascondere i propri pensieri, le proprie emozioni e i propri sentimenti in modo da evitare che la gente riesca a capire ciò che veramente prova: è un miscuglio di emozioni negative, dolore, rimpianti e desideri che mai si avvereranno.
Non è per nulla empatico, non si interessa minimamente agli altri e pensa solo a sé stesso, dopotutto è così che il lato oscuro funziona: o io o loro, niente di più semplice. Fa sempre in modo che decifrare i suoi pensieri sia difficile, per spingere gli altri a non farlo più che altro, in modo da essere lasciato solo.
Prende le cose, qualsiasi cosa, molto seriamente e quando qualcuno fa qualcosa di azzardato che gli rovina i piani lui si infuria e inizia a pianificare la propria vendetta, in silenzio. Le sue vendette sono pianificate nei minimi dettagli e sono dolorose, non consiglio a nessuno di essere in una situazione simile con lui.
Sostiene di essere profondamente fedele a Snoke e al Lato oscuro, effettivamente esegue gli ordini senza mai dubitare di nulla- anche perché spesso fermarsi a pensare sul "è giusto o no" porta via momenti utili e spinge al fallimento e al tentennamento.
È una persona che combatte a sangue freddo, non sembra essere mai agitato, e sarebbe capace di giustiziare una persona decapitandola senza farsi problemi.
Tende a non avvicinarsi alle persone, a non essere confidente e a non parlare troppo per evitare di affezionarsi e venir deluso, abbandonato o veder tali persone morire.
La sua vita ha contato poche persone di cui si è potuto fidare e per questo è decisamente imbranato e impacciato nel socializzare, si vergogna spesso.
Tornanto alla questione "inquisitori", Jal non può esprimere alcun parere sul suo "lavoro" anche perché elogiarlo sarebbe da malati e disprezzarlo sarebbe da persone che hanno scelto di eleggere di vivere.
Per questo motivo Jal si astiene dal commentare anche se nel suo piccolo è convinto che sicuro non sarebbe stato il lavoro dei suoi sogni anzi, da piccolo voleva diventare un pilota, sulle orme di alcuni grandi piloti come Han Solo, Wedge Antilles, Luke Skywalker stesso. Ovviamente ha dovuto rivisitare il lavoro dei suoi sogni adattandolo alla situazione.

Back-story: Jal nasce su Mirial da una coppia di Mirialani di cui non ricorda neanche il nome. No, se ve lo state chiedendo non ha completamente dimenticato chi fosse prima o chi fossero le persone a lui vicine: è stata una sua scelta eliminare tali ricordi dalla propria mente in modo da non venir tormentato troppo, da non avere eccessivi ripensamenti e provare malinconia.
Era piuttosto piccolo quando i soldati di Snoke lo trovarono- avrà avuto meno di dieci anni- a causa della disattenzione del padre.
Jal era sempre stato un ragazzino sorridente ed amichevole, aveva parecchi amici che vivevano vicino a lui e si divertiva a passare con loro le sue giornate giocando e divertendosi, esattamente come ogni bambino potrebbe fare.
I suoi genitori scoprirono di avere un figlio Sensitivo alla Forza quando, mentre giocava con altri bambini, impedì che uno cadesse dalle scale bloccandolo a mezz'aria. Diciamo che da quel momento i genitori gli spiegarono e rispiegarono di non farlo più, di stare attento e di evitare di attirare l'attenzione.
Non avevano intenzione di mandarlo da Luke Skywalker, il maestro Jedi di cui tutti parlavano: non erano pronti a lasciar andare il loro unico e amato figlio, eppure erano certi che lo avrebbero fatto, per il suo bene. (Soldati di Snoke: Don't think so~)
Così il tempo passò tranquillamente fino a quando non comparvero nella zona in cui vivevano dei soldati, che erano stati inviati lì perché avevano sentito parlare di un bambino sensitivo alla Forza.
I genitori, allora, preoccupati, iniziarono a sorvegliare il figlio ogni istante, temendo che lo scoprissero e gli facessero chissà cosa.
I loro sforzi risultarono vani, perché mentre la madre era al mercato, il padre si stava occupando del figlio e si distrasse un attimo aiutando una signora che era caduta, inciampata, e Jal stava giocando con i suoi amichetti ad una sorta di battaglia di palline (si lanciavano le palline).
Durante questa battaglia una pallina finì nell'occhio di Jal che, per evitare di venir colpito ancora fermò tutte le altre a mezz'aria e poi le lasciò cadere per terra mentre piangeva per il dolore all'occhio.
Quando il padre si rese conto di quello che era successo era ormai decisamente troppo tardi, i soldati erano già lì.
Per il resto ormai sappiamo cosa accadde: Jal non rivide mai più sua madre e suo padre, gli amici e le persone con cui aveva trascorso il tempo su Mirial.
Cosa poi successe al giovane mirialano penso che sia intendibile: torture, allenamenti, odio verso il padre che non ha fatto niente per aiutarlo.. tutto un miscuglio di cose che hanno iniziato a trasformare il ragazzo, a far scomparire quello che un tempo era un allegro bambino. Lui di base non ha nulla contro i Jedi, gli hanno incuccato a forza in testa che fossero il male e lui, dopo un po', ha smesso di fare domande arrendendosi alla situazione.

Punti deboli:
• Far fatica a socializzare.
Passare anni rinchiusi e costretti ad addestrarsi e basta non ha avuto un buon effetto su Jal anzi, ha completamente stroncato la sua capacità di relazionarsi con le persone, rendendogli difficile interagire con lo scopo di fare amicizia.
Forse è questione di diffidenza, una sfiducia ormai presente nel cuore del ragazzo, che vede le persone come gente di cui non fidarsi e che alla prima possibilità ti lascerebbero indietro come se nulla fosse. Probabilmente se si trovasse in una situazione più tranquilla- e non fosse un inquisitore- le persone la prenderebbero sul ridere, sorridendogli e aiutandolo ad interagire ma evidentemente la sua posizione inquieta le persone, spinge gli altri a non provare neanche a socializzare con lui e ciò un po' gli pesa.
• Monofobia.
È un'ossessione per lui, il terrore di rimanere ancora da solo, una solitudine in cui ha vissuto per anni. Ora, Jal fa di tutto, anche inconsciamente, per avere sempre qualcuno intorno- che siano soldati o altri inquisitori a lui non interessa.
È un punto debole, eccome se lo è, perché è una questione molto delicata anche se molti la potrebbero prendere sottogamba.
Non ne ha mai parlato con nessuno, non si può fidare di nessuno fuorché lui stesso, e sta cercando un modo per combatterla trascorrendo molto più tempo con gli altri, anche senza interagire, rimanendo solo in presenza altrui.
• Il lavoro in squadra.
È estremamente contraddittorio con la questione della monofobia ma Jal non riesce ad andare d'accordo con gli altri, ritenendoli spesso poco coerenti con le abilità richieste per alcune missioni e sopratutto troppo confusionari. Preferisce combattere da solo, lavorare da solo- o in compagnia della sua unità droide che considera anche come un modo per combattere la sua fobia della solitudine- per non venir rallentato e tantomeno dover perdere tempo a spiegare agli altri. Certo, se costretto non ha problemi a lavorare in squadra ma rimarrà sempre del parere che lavorare da soli è più funzionale.

Punti forti:
• Agilità.
Come fa una persona alta ad essere agile e veloce? La risposta è nella frase "Io sono tutt'uno con la Forza e la Forza è con me".
(In realtà non c'entra niente ma ok, era solo per fare scena). Tornando seri, egli è in grado di compiere movimenti molto veloci seppur non si direbbe, è in grado di compiere azioni quasi acrobatiche e per di più è molto elastico, cosa che gli permette di essere molto più agile.
• Strategia e tattica.
Le persone che hanno un profondo legame col Lato Oscuro- come Jal- tendono ad essere impulsive e aggressive, a prediligere uno stile di combattimento basato sull'attacco e raramente antepongono la strategia alle azioni. Eppure Jal si concentra molto sul pensare prima di agire, qualcosa che spesso sorprende gli avversari. Usa questa carta in modo molto vincente anche perché le sue strategie sono sempre calcolate nei minimi dettagli e non lascia mai nulla al caso.
• Uso del Lato Oscuro.
Wow, che banalità, eppure eccola qua: Jal è profondamente connesso col lato oscuro della forza e non fa neanche niente per non mostrarlo. Egli sfrutta a pieno le proprie emozioni, seppur non sia il tipo da volerle mostrare, e grazie ad esse riesce ad aumentare le proprie prestazioni, la propria forza.
Certo, bisogna dire che come punto di forza può essere anche pericoloso da usare la finché tutto funziona bene a lui va benissimo sfruttare a pieno il lato oscuro.

Relazioni: Work in Progress.
Appena avrò capito le relazioni le aggiungerò

Spada laser e poteri:
• Spada Laser.
Per tradizione, come ben sappiamo, gli inquisitori sono soliti usufruire di spade laser rosse, con appunto un cristallo fatto "sanguinare", per tingerlo di tale colore. Esattamente come la tradizione vuole, Jal ha una spada- o meglio due- dalla lama rossa.
Che tipo di spada ha, però? È una spada piuttosto semplice, senza troppe rifiniture e decorazioni, funzionale e semplice, un po' come lui. La spada, che si mostra solitamente divisa in due altre spade- uguali per ogni aspetto, sono due copie esatte- è unibile e separabile grazie ad un particolare pezzo- solitamente tenuto attaccato alla spada che impugna con la mano destra- che permette appunto la loro unione.
Jal in combattimento fonde assieme più stili e ciò gli permette di unire e separare le spade più volte come se nulla fosse, anche se è solito iniziare un combattimento con le spade separate.

• Stili di combattimento.
Solo per il fatto che egli sia in grado di combattere con due spade laser contemporaneamente implica che utilizzi come stile di base il decimo stile, il Jar'Kai, che consiste nell'uso di due spade laser nello stesso momento (come Asaij Ventress). Conosce molto bene anche il Soresu, seppur adoperi di più il Djem-so, ritenendo il Soresu troppo incentrato sulla difesa. Il Djem-so combina appunto il Soresu e il Makashi e favorisce l'attacco, con movimenti a serie e con forza, mirati ad abbattere la difesa avversaria anche a costo di abbassare la propria difesa. Come ho appunto citato nei "punti di forza", Jal sfrutta le proprie emozioni per aumentare la propria potenza e ciò implica l'uso di un'altra forma di combattimento, il Juyo.
• Poteri della Forza.
Come ogni utilizzatore della Forza che si possa rispettare, anche Jal è in grado di trarne dei vantaggi, incanalando e sfruttando la forza per poter usare due poteri utili: Freeze e Telecinesi.
Sono parecchio comodi nei combattimenti, anche perché Jal avendo due spade è in grado di lanciarle entrambe e controllare i loro movimenti in modo che poi tornino direttamente nelle sue mani. Spesso utilizza il primo potere, Freeze, quando qualcuno sta scappando o ha intenzione di farlo, con lo scopo di impedirglielo mentre il secondo in realtà è quello che si usa di più.
Non dimentichiamo, però, che come ogni utilizzatore della Forza egli è in grado di fare salti molto più alti del normale, sfruttando la Forza, e correre più velocemente. Questi sono due poteri che tutti indistintamente sanno usare.
Avrebbe inoltre preferito usare i fulmini della Forza rispetto al Freeze ma il fatto di avere una delle due mani meccaniche lo avrebbe costretto a doverli usare con una sola mano e quindi ridurre la potenza.

Curiosità:
• Ha un droide.
Il suo droide è un modello ID10, un droide costruito dall'impero e ormai Jal e il droide, munito di bracci meccanici che producono elettricità e possono fulminare le persone (non uccidendole, mettendole solo KO), segue sempre il padrone in ogni missione, solitamente rimanendo attaccato all'armatura, sulla schiena, ma allontanandosi nei combattimenti. Jal tiene particolarmente a quel droide, lo considera quasi come un amico e lo aiuta a non pensare alla solitudine, anche perché è un droide molto chiacchierone, anche se non sembra.

• Rispetta molto le tradizioni mirialane.
Seppur avvia vissuto poco tra la sua gente, Jal rispetta profondamente le tradizioni del suo popolo e le mette in atto con puntualità e attenzione (i disegni sul volto fanno parte della tradizione).
Ci tiene molto, è forse l'unica cosa che gli è veramente rimasta del suo passato, nulla di più.
• È un discreto pilota.
Non passa il tempo a pilotare caccia ma comunque gli Inquisitori sono soliti muoversi nello spazio usando TIE Interceptor. Certo, non darebbe problemi ad una persona che di lavoro è un pilota ma sa il fatto suo.
• Parla varie lingue.
La lingua che parla meglio è il galactic basic, quella che si parla per comunicare tra i popoli, ma è anche in grado di parlare e capire l'huttese, la lingua dei wookie e il linguaggio dei droidi. Si interessa molto alle lingue e alle culture dei pianeti, si porta sempre con sé una lista di informazioni che corregge e aggiunge di volta in volta, come se volesse tenere in un datapad tutta la sua cultura sui mondi. 

In realtà non sembra ma è stato un parto- anche perché sono a corto di idee e nulla, sad  story.
Non so, ho scritto più di 4280 parole ma continuo a non essere convinta, però non saprei che altro aggiungere o togliere quindi lascio così la scheda e vado a fare il simpatico generale del Primo Ordine (trovare nomi pantorani sarà veramente difficile- brutta storia grr)
Comunque spero che vada bene, che il mio lavoro venga apprezzato anche perché ho la finestra alle spalle (defenestrazione mode: ON) e non ho voglia di correggere o riscrivere.
Con ciò Etty passa e chiude e torna a fare schede e giocare a SWTOR Oh sì. Ve lo consiglio, Star wars the old republic è un gioco bellissimo ed è anche gratis :D

lisa_bianchi
(Taggo anche il tuo altro account) RandomBk

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