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Anikej Yur'evič Menšikov-Lebedev

Nome: Anikej Yur'evič.
Anikej è la variante russa del nome italiano Aniceto e deriva dall'antico nome augurale greco Ανίκητος (Aniketos). È  basato sul verbo νικάω (nikao, "vincere"), combinato con un'alfa privativa (anikao), e vuol dire quindi "invitto", "invincibile", "inconquistabile".
Yur'evič è il patronimico usato nell'onomastica russa per riferirsi al padre della persona in questione. In questo caso il padre di Anikej si chiamava Yurij che è quindi diventato Yur'evič. Yurij è un nome di origine slava che corrisponde all'italiano Giorgio che deriva dal nome latino imperiale Georgius, ripreso dal bizantino Georgios e dal greco antico Γεώργιος (Geṓrgios). È composto dai termini γῆ (gê, "terra") e ἔργον (érgon, "lavoro") e vuol dire letteralmente "contadino", "agricoltore", "lavoratore della terra".

Cognome: Menšikov- Lebedev
Il cognome Menšikov appartiene ad un'antica e rispettata casata della nobiltà russa ed è noto per essere appartenuto al primo governatore di San Pietroburgo. È una famiglia nota per essere stata vicina agli Zar russi e Anikej si vanta di avere parenti con onoreovolissimi titoli nobiliari facendo risaltare la sua magnificenza ogni volta che gli viene possibile. Il cognome Menšikov apparteneva al padre mentre alla madre apparteneva quello di Lebedeva. Lebedev è un cognome russo molto comune tanto da comparire nella lista dei cento cognomi più diffusi in Russia.

Età: 24 anni.
Ventiquattro sono gli anni che Anikej mostra di avere, infatti ha l'aspetto di un ragazzino, dimostra molti meno anni di quanti in realtà ne abbia e ciò trae in inganno spesso molte persone. Certo, ad Anikej il fatto di venir considerato più piccolo di quanto in realtà sia dà parecchio fastidio ma riconosce il fatto che se non avesse quell'aspetto non sarebbe così favoloso come è attualmente. In realtà egli non ha circa venti anni ma sui 515, un anno più o un anno meno non gli interessa. Il giorno del suo compleanno, che detesta festeggiare poiché gli fa ricordare il fatto di star invecchiando, è il 20 Settembre.

Nazionalità: Russa.
Originariamente la sua famiglia abitava presso la città di Novosibirsk, città russa situata a sud est di Mosca, in Siberia. Quando, però, la famiglia di Anikej è stata catturata, lui è riuscito a fuggire per miracolo ed è scappato- dopo essersi appropriato dei soldi. Della famiglia non ci sono tracce ma Anikej dubita che siano ancora vivi. Dopo essere scappato si è trasferito, possiamo dire così, in un paesino poco lontano dalla città siberiana Oymyakon in modo da sfuggire a chi lo stesse cercando. In quel paesino vivono 15 persone compreso lui e si trova a circa un'ora a piedi dalla vicina città.

Categoria: Fata.

Specie: Unseliee.

Tipologia: Purosangue.
Anikej è l'ultimo- così gli piace credere- membro di un'antichissima famiglia purosangue di Fate Unseliee. Certo, i caratteri tipici dei purosangue in lui sono più che evidenti data la sua difficoltà ad integrarsi in un gruppo di persone per svariati motivi, che non stiamo ad elencare. Possiamo dire che questa sia stata la causa che lo ha portato ad isolarsi rispetto alla popolazione del paese (15 persone in numero)in cui viveva anche se non era per niente malvisto poiché non aveva rivelato a nessuno la sua identità di Fata Unseliee e le persone non sembravano interessate a conoscere la verità sulla sua misteriosa comparsa.

Carattere: Anikej è un ragazzo dal forte spirito di iniziativa, prende decisioni quando ritiene opportuno farlo e detesta che qualcuno lo freni o gli impedisca di fare ciò che vuole. Questo è sempre sembrato un problema alle persone attorno a lui poiché, data la sua indipendenza e il suo essere individualista, veniva loro difficile collaborare con lui o anche solo stargli accanto. È, quindi, indipendente, lo è sempre stato dato il fatto che per parecchi anni ha vissuto da solo senza la famiglia, lontano da tutte le persone a cui voleva realmente bene. È poco disponibile alla socializzazione poiché che egli non ritiene molte delle persone degne di poter avere un legame di amicizia con lui perciò rivolge loro la parola solo in casi estremamente necessari e anche perchè teme che queste non riescano a concepire il suo essere una fata e lo isolino, cosa che odia. Per questo motivo ha mutato questa paura di non riuscire a socializzare in un comportamento malizioso, dispettoso e perfido in modo da mettere in difficoltà le persone.
Ha un atteggiamento piuttosto tranquillo e calmo, in qualsiasi situazione lo si può notare rilassato anche perchè non è mai stato un tipo molto emotivo. Perché sembra sempre calmo? Semplice, a lui non interessa niente perciò è intoccabile riguardo a qualsiasi cosa. Certo, alla calma si alternano momenti di tensione generata anche per piccoli e insulsi problemi ma che lui ingigantisce apposta per creare scompiglio. A volte, però, questi momenti di caos sono dovuti al suo essere irritabile e isterico ma lui si giustifica sempre dando la colpa al suo essere predisposto a creare confusione. L'atteggiamento che tiene quando è in compagnia di altre persone può variare a seconda della giornata o della situazione seppur egli solitamente tenda a stuzzicare le persone nelle conversazioni e cercare di sedurle, per puro svago e divertimento poiché si reputa un tipo non adatto a relazioni stabili (la sua unica relazione stabile è stata con un muschio siberiano trovato in un praticello ricoperto di neve). Nel suo carattere non può mancare un lato furbo e scaltro, che gli permette di mentire in modo tanto naturale da fare sembrare vere le sue parole. È un ragazzo attento e intelligente che riflette prima di fare qualsiasi cosa, riflessivo quanto serve- cioè quando deve pianificare come prendersi gioco degli umani. Anikej ha gusti sofisticati, apprezza il lusso e ciò che è di migliore qualità. Per questo motivo tende a criticare il più possibile, ricevere un complimento da lui significa essere reputato sofisticato. Definirlo una persona "snob" è niente in confronto a quello che realmente è.

Aspetto fisico: Anikej è un ragazzo di bassa statura, notabile facilmente dell'enorme differenza di altezza tra lui e le altre persone, a malapena supera i 162 cm. Certo, il nostro amatissimo odia che gli si faccia notare la differenza di altezza, è uno dei dettagli su cui è maggiormente irascibile: se si tiene, quindi, alla propria sopravvivenza è consigliato non dargli del "basso". Sorvolando questo argomento, ha un fisico magro e snello, adatto a compiere qualsiasi tipo di movimento data l'inmaturale predisposizione all'agilità. I capelli hanno un taglio particolare: principalmente sono corti ma una sostanziosa ciocca è stata lasciata crescere a lungo, tanto da arrivargli circa a metà della schiena; questa ciocca lunga è legata da un nastrino bianco con un fiocchetto per non far vagare liberi i capelli. I capelli castani scuri, tendenti al corvino, sono lisci naturali ma quasi costantemente scompigliati, come se vivessero di vita propria. Sulla fronte, non troppo alta, ricadono dei ciuffi che, a partire dalla riga laterale a destra, raggiungono persino gli occhi, seppur chiaramente scalati. Ciò che spicca di più all'attenzione sono gli occhi o meglio, il colore rosso rubino degli occhi. Infatti, per natura, le sue iridi hanno un colore rosso porpora intenso e brillante, sempre vivacizzato da una scintilla di vitalità particolarmente evidente. La carnagione è chiara e perfetta, senza alcun'imprecisiome tranne un piccolo neo scuro accanto alle labbra, in basso a sinistra.
La sua forma da estraneo combacia perfettamente con quella da umano tranne per il fatto che, dopo aver assunto la sua reale forma, viene avvolto da una sorta di aura oscura, non visibile ad occhio umano. 


Segni particolari:
Il suo unico e principale segno particolare, se così può essere definito, è il fatto che egli non riesca minimamente a reggere le temperature che superano i 18 gradi centigradi. Avendo vissuto per la maggior parte della sua vita in Siberia le temperature estremamente rigide e fredde non gli causano alcun problema, al contrario di quelle calde che, per lui, sono un nemico giurato.

Poteri: Anikej, oltre ad essere piuttosto abile nelll'utilizzare a suo favore e piacimento i poteri che tutti gli altri membri della sua specie hanno, ha in più una grande abilità, se così vogliamo definirla. Il ragazzo, infatti, ha la capacità di manipolare le emozioni altrui in modo da rendere più semplice il suo ruolo di "istigatore". In poche parole, il suo potere consiste nel riuscire ad alterare gli stati d'animo delle persone che in un momento sono tranquille e calme e un attimo dopo sono nervose e inspiegabilmente irritabili. Ovviamente non può controllare le emozioni di tutte le persone che gli stanno attorno bensì deve scegliere i soggetti da usare come vittime e il numero di questi non può superare il quattro. Ovviamente, però, il suo potere più grande è quello di riuscire a litigare con tutti, letteralmente. Nessuno, neanche i Santi, riesce a resistere alla sua aura e persino i migliori soccombono iniziando a litigare tra loro o con lui.

Fobie:
- Atelofobia.
L'atelofobia è la paura di essere imperfetti e delle imperfezioni, per questo motivo Anikej appare sempre curato in ogni dettaglio e appena nota qualcosa fuori posto o imperfetta ha il naturale impulso di sistemarla, perché ne ha paura.
- Stenofobia.
La stenofobia è la paura degli spazi stretti. Ha sviluppato questa fobia da piccolo, dopo essere rimasto i castrato tra un armadio e il muro per circa quattro ore, il tempo che ci ha impiegato il padre a realizzare della misteriosa scomparsa del figlio che, giocando, era andato dietro all'armadio nella stanza dei genitori e non era più riuscito ad uscire. (Un genio, sì)

Backstory:
Anikej nasce il giorno 20 Settembre del 1335 nella cittadina di Novosibirsk da una nobile famiglia apparentemente normale. La giornata in qui il ragazzo fu messo al mondo era stranamente limpida e serena, i presagi non potevano essere che positivi. Dopo solo due anni dalla nascita del figlio Anikej, la madre Avreliya e il padre Yurij ebbero una seconda figlia, di nome Anastasya. Anche se aveva solamente due anni, il bambino felicissimo di avere una sorellina di cui prendersi cura con affetto e attenzione. Purtroppo, però, quando Anikej aveva appena compiuto tre anni, la bambina, cagionevole di salute fin da subito, morì lasciando solo il bambino che, tristissimo, aveva cercato conforto nella famiglia. La famiglia di Anikej, composta solamente da Fate Unseliee purosangue, si era stranamente integrata con le persone che avevano l'abitazione vicina alla loro: i bambini giocavano assieme nella via davanti alle case, le madri si trovavano il pomeriggio parlare dei figli.. Tutto andava perfettamente. Anikej crebbe, quindi, per gran parte della sua vita nella tranquillità e nel lusso di casa propria, tra le attenzioni della madre e gli insegnamenti del padre. Fin da subito non gli era mancato niente: qualsiasi cosa di cui avesse bisogno l'avrebbe avuta. Incapace di vivere una comune vita come gli umani, il giovane Estraneo vedeva crescere e morire gli umani che incontrava e conosceva. La sua vita con la sua famiglia, che intanto aveva avuto un altro figlio di nome Nikola, era perfetta: il ragazzo aveva sempre frequentato persone di alto rango ed era persino andato a visitare la capitale dell'Impero russo, incontrando, con l'aiuto del cugino Aleksander Danilovich Menšikov, lo zar Pietro il Grande. Per lui è stato un onore conoscere uno dei suoi più grandi idoli e aveva comunicato a ringraziare il cugino Aleksandr per parecchi anni. Anikej si interessò alla politica e, consigliato da un altro cugino, si dedicò alla letteratura e alla filosofia che, però, non riuscì mai a capire a fondo.
Nel 1815 tutto ciò che in quasi cinque secoli aveva creato si distrusse: la Chiesa era venuta a sapere della collocazione di un  gruppo di estranei, rigorsamente Unseliee, nella città di Novosibirsk e, dopo accurate ricerche, avevano scoperto l'identità di questi estranei. Il giorno 25 Dicembre del 1815, come regalo di Natale, arrivano le guardie inviate dalla Chiesa per catturare gli estranei. L'unico a salvarsi è proprio Anikej che era stato avvisato della presenza di strani uomini da un vicino di casa. Il ragazzo non ha, però, avuto tempo di riferire alla sua famiglia il tutto ed è stato l'unico in grado di scappare. Tornato a casa due giorni dopo per recuperare le cose che potevano servirgli si è trasferito nel paesino della Siberia composto da 15 persone in cui andava spesso perché vi si era trasferito un grande amico che lo aveva ospitato in seguito alla sua fuga.

Curiosità:
- È a conoscenza di moltissimi modi di dire e detti.
È tutto merito della madre Avreliya se Anikej è a conoscenza di una grandissima quantità di modi di dire che ella gli ha insegnato con l'aiuto delle sue amiche. Il ragazzo è solito citare i modi di dire della madre.
- È Pansessuale.
Per un uomo del suo tempo essere pansessuale è una vera e propria sfida: nascondere a tutti i suoi interessi romantici e sessuali non è una passeggiata. Eppure Anikej ha avuto circa 500 anni per imparare a nascondere questo suo lato, attualmente mostra semplicemente ciò che agli altri fa comodo vedere. In poche parole si presenta come Eterosessuale al 100% seppure non lo sia. 
- Si rivolge alle fanciulle con il termine "Zarina".
Zarina è il femminile del nome Zar che è il corrispondente russo della parola "Imperatore". Il motivo di tale soprannome usato dal ragazzo nei confronti delle fanciulle è particolarmente semplice: la sua raffinatezza e sofisticatezza lo costringe a rivolgersi a loro in modo molto elegante e per differenziarsi dalla massa usa il termine "Zarina" al posto di Milady.
- Ha vissuto per un po' di tempo in Romania.
Il suo soggiorno in Romania (nell'attuale Romania, non so come si chiamasse nel 1400) risale alla metà del 15esimo secolo. Il motivo per cui ha trascorso quasi 40 anni in quello Stato è sconosciuta a tutti, lui afferma di aver voluto visitare alcuni luoghi dell'Europa tra cui l'attuale Romania.
- Indossa sempre una sciarpa rossa.
Avendo vissuto in un luogo dal clima rigido e freddo, l'abitudine di indossare una sciarpa calda e soffice non gli passerà mai, anche perchè si abbina in modo eccezionale ai suoi vestiti, rigorosamente neri e rossi (non è milanista però).
- Aveva un cagnolino.
Durante i suoi 515 anni di vita è riuscito a convincere il padre a permettergli di tenere un cagnolino trovato per strada. Il cucciolo è stato chiamato Aniy, abbreviazione usata dal piccolo Anikej per chiamare la sorellina Anastasya.

Locazione e descrizione del Mithryl: Il suo Mithryl è un diamante, una pietra preziosa rara ed estremamente costosa, apprezzata da tutti coloro che hanno gusti raffinati e sofisticati. Ciò descrive a pieno il carattere di Anikej che, appunto, è facilmente paragonabile ad un diamante: estremamente prezioso e costoso. Il diamante, dalla forma a goccia, si trova esattamente al centro del petto, accanto al cuore.

Ulteriori punti deboli: 
- La confusione.
Avendo vissuto per gran parte della propria vita in un piccolo paesino disperso nel nulla, una cosa che non riesce a sopportare minimamente è la confusione. Questo è uno dei motivi per cui si avvicina alle città raramente, davvero raramente.
- Le persone che desiderano fare amicizia con lui.
Questo è il comportamento che più lo mette in difficoltà: è abituato alle persone che gli passano accanto senza guardarlo o che non si interessano di lui, per questo motivo coloro che, invece, hanno il desiderio di diventare suoi amici o conoscenti lo mettono alle strette poiché non sa come comportarsi in tali situazioni e finisce per imbarazzarsi e andarsene con il volto nascosto tra le mani mentre si insulta per non aver saputo reagire.

È stato difficile, lo ammetto.
Ora, però, sono fiera di Anikej.
Anikej: Io no. Zitta e torna a lavorare mentre io mi faccio la bella vita.
Madame_Zophie.
Spero vada bene perché se non va bene mi suicido :)
E ora la foto trash di Anikej per farmi scusare per il ritardo :)

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