𝐀𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨
Mi ricordo di quel giorno in cui sono venuto a scuola ad Okinawa per la prima volta in Giappone, il Paese natale di mia madre.
Lì in classe ho "conosciuto" il ragazzo con i capelli color fragola, bendati da una fascia blu, e con la carnagione abbastanza abbronzata.
In quel momento, dato che era il mio nuovo compagna vicino a me nell'ultima fila, l'ho fissato per qualche secondo, poi mi sono messo a farmi i fatti miei, ascoltando il sensei. Non mi interessava così tanto, ad essere sincero.
Poi, mi ricordo quell'istante in cui mi arrivava sul marciapiede uno skateboard, che mi ha impresso.
Nel frattempo, arrivava il ragazzo di quella stessa mattina:
《 Arigatõ, Langa! Mi hai salvato la vita! 》
Io ero un po' stranito, perchè non sapevo come facesse a sapere il mio nome.
Il ragazzo, leggendo nella mia mente, mi ricordava che eravamo nella stessa classe. Ora sì che avevo chiarito il mio dubbio.
Il suo nome è Reki Kyan... si abbina molto a lui.
Dopo, mi sono messo ad ammirare il suo skateboard: era veramente bella, nonostante sul retro ci fossero dei graffi.
Reki, notando il mio sguardo un po' sognante, mi ha chiesto se volevo provare ad andare sulla sua tavola.
Io ho accettato.
Da lì, è cominciato il nostro viaggio senza fine. Un viaggio infinito.
Il mio nuovo amico ha iniziato a insegnarmi, senza stufarsi mai, tutte le mosse che si fanno sullo skate. Mi ha inoltre detto spesso che andarci è divertente... io ci credo.
Però è più divertente farlo con le persone a cui voglio bene.
Proprio come nei momenti in cui facevo snowboard in Canada con mio padre, che ormai è lassù nel cielo. Probabilmente a viaggiare sulle nuvole con la tavola.
I primi allenamenti, mi ricordo, erano un disastro: cadevo, mi usciva talmente tanto sangue che finivo di svenire, cadevo, mi facevo male. Ma non mi arrendevo. Volevo assolutamente imparare e riuscirci.
In più, cercando un lavoro part-time, ne ho trovato uno grazie a Reki. Dovevo lavorare per aiutare mia madre con l'economia.
Il mio amico mi ha raccontato che esiste una gara che è segreta alle persone che non fanno skateboard. Mi ricordo che lì avevo anche gareggiato con un uomo, mettendomi dello scotch sulla tavola che mi ha creato Reki... ridicolo, vero?
Però alla fine avevo vinto per la prima volta una gara di skate.
Poi qualcuno altro di così forte, aveva scommesso a un'altra gara con me, perdendo.
《 Wow! Questo skateboard è davvero incredibile! 》
《 Ma sono stato io a gareggiare. 》
《 Beh, lo hai reso ancora più straordinario! 》
Mi ricordo di quel giorno in cui avevo infranto la promessa, quella di non giocare contro la leggenda della gara.
《 Non scusarti! Mi vuoi dire che hai intenzione di spezzare la nostra promessa, giusto?! 》
Io ero veramente dispiaciuto, ma volevo sconfiggere qualcuno di così straordinario. Sarebbe stato emozionante.
Ma Reki è già andato via. Eravamo sotto le nuvole che ci bagnavano, verso la sera.
Nel giorno, durante la gara speciale contro la leggenda, io ero senza sensi. Avevo gli occhi che significavano poco.
Stavo rallentando la strada, quando improvvisamente qualcuno gridava il mio nome: era lui.
Aveva intenzione di togliermi fuori dal buio nero in cui mi ero infilato.
Per fortuna mi sono ripreso. Però non sapevo che fosse lì, anche se in realtà lo stavo cercando, prima che iniziasse l'incontro.
Grazie a lui, ho vinto.
Dopo la vittoria, però, non riuscivo più a trovare il Reki di sempre che conoscevo.
Ultimamente era giù di morale, mi ignorava, non seguiva più le lezioni con i nostri soliti metodi divertenti e interessanti.
Faceva anche un falso sorriso, troppo sforzato. Lo odiavo, ed ero molto preoccupato. Però secondo me era giusto dargli un po' di tempo da solo, quindi l'ho fatto.
Mi allenavo con lo skateboard per conto mio, intanto.
Naturalmente mi ricordo di quella sera, quando stavo facendo un ollie, ho sentito chiamare il mio nome: era Reki!
Ci siamo incrociati, ci siamo fermati, stavamo per iniziare la conversazione contemporaneamente, ma poi l'ho lasciato parlare prima lui. Ero molto curioso di sapere che cosa voleva dirmi, in realtà.
Mi diceva che non riusciva a trovare delle parole giuste, ci pensava tutto il tempo. Si vedeva che non aveva preparato il discorso.
Allora gli ho proposto di giocare con lo skateboard, assieme a me.
Mi mancava farlo con lui, perchè era molto divertente.
Mentre giravano e facevamo degli ollie, io ho posato la mia mano destra sul mio cuore. Batteva forte. Voleva dire che ero veramente felice.
Ma, ahimè, mentre ero concentrato nei miei pensieri, mi sono scontrato contro Reki.
Ci siamo fatti male, ma mi sono messo a ridere così tanto che non facevo da anni.
Ci siamo detti delle cose che riguardavano noi, ma soprattutto:
《 Voglio andare sullo skate con te molto più spesso! Domani, la settimana prossima, il mese prossimo, e ancora e ancora! 》
《 Anche io! Voglio andare sullo skate con te all'infinito! 》
《 All'infinito? Non pensi sia un po' troppo? Dai, aggiungiamo un'altra mossa. 》
Da lì, abbiamo battuto le mani, dati un pugno e... abbiamo formato due cerchi uniti: viene fuori il segno dell'infinito.
Infinito.
Il nostro simbolo.
Dopo, non mi dimentico del momento in cui ho vinto di nuovo la gara finale contro la leggenda. Appena tracciato il traguardo, ho subito abbracciato Reki, buttandoci per terra.
Grazie a mia madre, ho capito di amarlo.
Il suo viso tondo come un cucciolo, il suo sorriso di sempre, i suoi occhi marroncicci, i suoi capelli rossi come l'amore, la sua passione ineliminabile per lo skateboard...
Insomma, è grazie a lui se ho trovato un hobby che pratico ogni giorno.
È grazie a lui se mi sono fatto degli amici.
È grazie a lui se ho finalmente riacceso le mie emozioni e l'anima.
È grazie a lui se è tornato il vecchio me stesso.
Cavoli, se lo amo!
(SÌ, MA ORA DICHIARATI, PORCA PALMA)
Eccomi qui, seduto sulla scrivania, dove alla mia destra ci sono i libri di matematica, storia e tedesco, e alla mia sinistra c'è la lampada accesa e il mio cellulare.
Gli ho appena scritto se vuole venire al parco tra mezz'ora. Spero che accetti.
Mentre aspetto la sua risposta, mi metto a osservare il cielo dalla finestra della mia camera da letto.
Stra tramontano il sole: è veramente bello.
Din
<[ Certo! Ci vediamo tra poco! ]
Bene, proprio come volevo, secondo il mio piano.
Prendo il mio skateboard e vado sui marciapiedi fino alla destinazione...
Eccolo lì! Ora posso dirgli tutto ciò che provo dentro su di lui. Però prima, come sempre, facciamo le nostre tre mosse con le mani e ci chiediamo come stiamo. Stiamo bene entrambi.
《 Reki. 》
《 Sì, Langa? 》
《 Ne abbiamo fatto di strada da dove siamo partiti, un lungo viaggio. Tutti gli incidenti che abbiamo superato. I bei e brutti momenti che abbiamo dato alla luce insieme, che mi sto ricordando qui con te... Come non parlare della famiglia quando la famiglia è tutto ciò che abbiamo? In tutto quello che ho passato tu eri al mio fianco. 》
Sta sorridendo e sta arrossendo un pochettino... Dovrei continuare?
...continuo.
《 Primo, entrambi andiamo fuori dalla strada e l'atmosfera si sente forte. E tutto ciò che è piccolo si è trasformato in un'amicizia. Poi l'amicizia si è trasformata in un legame. Poi questo legame non si romperà mai... L'amore non potrà mai perdersi. E quando la fratellanza arriva prima, allora non sarà mai superata la linea stabilita da noi, che abbiamo raggiunto. 》
《 Langa... 》
Ok, è il momento.
《 Reki, io ti amo. 》
《 ...Uh? 》
《 Tu sei la persona più fantastica e incredibile che abbia mai conosciuto. Ho sempre desiderato essere come te. È davvero bello avere la tua compagnia. Mi rendi sempre felice... quando uno di noi starà per andare lassù, faremo un'ultima corsa, come ultimo nostro regalo prima di lasciare questo mondo incredibile! Tu sei la mia felicità e io farei di tutto per renderti felice. 》
Sta avendo delle grandi righe rosse quanto i suoi capelli sulle sue guance. Ammetto che è così carino quando fa così.
《 Langa... 》
《 Mh? 》
《 Potresti chiudere gli occhi, per favore? 》
Io obbedisco...
Come sorpresa...
Mi bacia.
Sento le sue labbra carnose sulle mie, e sanno di burro cacao alla ciliegia. Sono così dolci come lui.
Ci godiamo il nostro momento che aspettavamo da tempo, sotto il cielo ormai pieno di stelle che luccicano.
《 Staremo insieme per sempre. 》
《 All'infinito. 》
《 Sì. 》
Intanto alcune stelle formano il simbolo dell'infinito.
Il simbolo del nostro amore.
Angolo scrittrice ameliese
Che cringiata per essere la primissima one shot :')
Spero che vi piaccia, almeno qwq.
Poi non so se avete pianto o riso, lol.
Vabbe, spero di avervi trasmesso qualche emozione :'D
(Spoiler: no)
Ps. Se volete condividerla, spammarla o tradurla in qualche altra lingua, fatela pure!
Con questo, sayonara!
+ 1400 parole
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro