Capitolo 72
Draco
Quando ero bambino era facile capire come andava il mondo, mio padre me lo mostrava tutti i giorni.
La mia opinione su di lui è distorta, mi ha insegnato cose di cui non vado fiero ma almeno me le ha insegnate, SanPotter non ha avuto genitori, eppure è amato da tutti. Non so chi sia il fortunato tra i due, con mia madre è diverso, mi fido e so che ho preso il meglio solo da lei ma mio padre mi ha dato solo il peggio.
Non riesco ancora a dirlo ad alta voce ma sono un mangiamorte, un seguace codardo di Tu Sai Chi e sono terrorizzato tutto il tempo, tranne quando sono con Avery.
Non lo so perché quel giorno mi sono avvicinato a lei allo stadio, forse perché in tutti questi anni l'ho ammirata.
Sono stato crudele con i suoi amici ma non intendevo esserlo con lei, è come se riuscisse a vedere le persone per quello che sono. Mi piace chi sono quando sono nella sua stessa stanza.
I regali erano un modo per farmi sentire come se fossimo amici, mia madre li comprava e poi mi immaginavo di vederla aprirli, ha messo quegli orecchini moltissime volte ed io ho sorriso per questo. Non mi aspettavo che decidesse di essere mia amica, era fuori programma e ho sempre paura che i mangiamorte lo scoprano, per cui copro anche il mio marchio. Lo copro come Avery nasconde i suoi capelli, solo per motivi diversi.
Mi sento così arrabbiato con la vita, vorrei fuggire per sempre e non essere trovato da nessuno, arriverei a pensare di preferire essere babbano.
Blaise mi ha detto che Weasley è ricoverato in infermeria dopo un filtro d'amore ma che il professore Lumacorno lo ha quasi ucciso per salvarlo.
Busso all'infermeria e vedo gli insegnanti di spalle, sono sorpreso che siano qui, in realtà c'è più gente di quanta mi aspettassi.
<<Signor. Malfoy, cosa ci fa lei qui?>>A parlare è il professor Piton.
Al primo anno lo ammiravo molto, credevo che tutto fosse migliore di stare a casa, di prendere sberle da mio padre o di sapere che non avrei mai avuto una scelta sul mio futuro, come non ce l'ho adesso.
Ora Piton ha fatto un patto con mia madre, dovrà proteggermi o morirà, divertente, no? Non c'è nessuno a cui importi davvero di me.
Nella stanza tutti si voltano, il professor Lumacorno pare sconvolto come la professoressa McGranitt, quando vedo il Preside mi sento paralizzato, lui è il mio compito o sarò io a morire. Improvvisamente scorgo Avery, è in piedi davanti al letto con indosso un vestito mondano, ancora invernale blu. Al suo fianco appare Harry, le mani nelle tasche e ancora l'espressione di chi sa troppo.
Non sono troppo fiero dell'episodio del treno ma ero arrabbiato, la notizia di che cosa aveva fatto ad Avery era arrivata presto alle orecchie di mio padre e se n'era divertito. Perciò si, SanPotter mi stava spiando ed ero nero dalla rabbia, ho reagito male ma meritava quel calcio sul naso, almeno per quello che le ha fatto.
Lavanda la Pazza fissa Weasley e Granger, intravedo anche Ginny<<Ehm...>>
<<Ieri sera Draco ha visto Ron stare male, è venuto a fargli visita, giusto?>>aggiunge Avery salvandomi, perciò avanzo e vedo Weasley dormire, pare mugolare qualcosa d'insignificante.
<<Certo>>mi metto alla sua sinistra, in disparte.
Il Preside annuisce e torna a guardare SanPotter<<Ottima idea, signor Potter, quella di usare un bezoar. Sarai molto fiero del tuo studente, professor Lumacorno>>
Ecco un'altra cosa che non mi aspettavo, di solito è Avery che salva gli altri. L'insegnante di pozioni tiene in mano una bottiglia e a malapena respira<<Sì, certo, molto fiero>>
Riconosco la bottiglia di vetro, non ci posso credere, non doveva finire a Weasley.
<<Credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che le azioni di Potter sono state eroiche ma la domanda è perché si sono dovute verificare>>commenta la professoressa.
<<Ho una risposta>>ribatte con sarcasmo Avery, pare davvero nervosa ora<<Romilda, quella grandissima figli..>>
<<Avery, con calma.>>la ferma il professore Piton.
<<Con calma?! Ron stava per morire!>>urla indicandolo, tutti rimaniamo in silenzio, i suoi occhi sono lucidi dallo spavento.<<Non ho intenzione di prenderla alla leggera, deve essere punita seriamente!>>
<<Sicuramente le sue azioni verranno punite ma temo che ci sia altro dietro>>le si avvicina suo padre, la guarda con dolcezza, con amore. Mio padre non mi ha mai guardato in questo modo.
No, non deve esserci altro, vi prego.<<Altro, professore?>>chiede SanPotter.
Albus Silente prende la bottiglia <<E' incartata come un regalo, ricordi chi te l'ha data? Ha un odore di ciliegia ma c'è qualcos'altro, temo veleno>>
<<In realtà intendevo darla a mia volta in regalo>>ammette l'uomo, chiudo gli occhi, cazzo.
<<A chi?>>domanda la professoressa.
<<A te, Preside>>
Quando riapro gli occhi vedo Piton guardarmi, sa che è opera mia come la collana e quando mi giro verso Potter vedo che mi sta fissando. Almeno finché Avery non si attacca alla ringhiera del letto tanto da incurvarla. Vederla soffrire mi fa sentire un mostro.
<<Avery...>>la chiama Harry ma poi le si rimette dritta, come se non stesse affatto male, come trova tutta questa forza? Come posso averla anch'io?
<<Professore, come ti è venuta questa idea? Dico, ti sei sentito come se dovessi farlo?>> gli domanda a bassa voce, come se avesse paura della risposta.
<<Certo, io... insomma, non so. >>
Il preside si avvicina ancora e lascia la bottiglia a Piton, la prende per le spalle e l'abbraccia forte, davanti a tutti noi. Mio padre mi ha detto che durante l'estate avevano provato a uccidere Silente con l'anello maledetto di Tu Sai Chi ma non ho mai saputo come, un mangiamorte deve aver incantato Avery ma chi? E come mai allora Silente è vivo?
<<Che cosa vuol dire con esattezza?>>chiede Granger seduta, sembra molto preoccupata.
<<Hanno avvelenato il mio ragazzo per sbaglio?! Ma come si può offrire alcolici a dei minorenni!>> sbotta Lavanda, lo sa che ci sono dei professori?
Avery indietreggia e mi rivolge uno sguardo dispiaciuto, la mia mente non fa che pensare che è tutta colpa mia. Il suo dolore, in questo momento, esiste a causa mia.
<<Per Merlino, non era un alcolico, Lavanda>>ribatte l'altra.
<<Ma si può sapere che cosa ci fai tu qui?!>>
Avery e Hermione fanno la stessa identica faccia, neanche fossero gemelle, la guardano come se fossero scioccate dalla sua stupidità.<<Okay, ora io la faccio diventare un lama o qualcosa di utile, lo giuro!>> ringhia Avy ma è Harry a fermarle la strada.
<<No, anche no, grazie>>le dice.
A quanto pare Granger sa difendersi da sola, balza in piedi furiosa <<Potrei farti la stessa domanda!>>
<<Si da il caso che io sia ...>>
<<Non desiderata almeno se non a 100 metri di distanza>>finisce la frase ancora Avery, a volte sa essere indomabile, è brava a litigare.
<<No, io sono la sua ragazza!>>
<<Ed io la sua...amica>>torna a dire Granger, tutti incliniamo la testa a questo.
Le due rivali rimangono piene di rabbia e neanche i professori hanno intenzione d'intervenire, non penso servirebbe a molto comunque.<<Non farmi ridere, non vi parlate da settimane. Bello che tu voglia fare pace con lui perché ad un tratto è interessante>>
<<E' stato avvelenato, Asina Giuliva. Io l'ho sempre trovato interessante!>>anche se non capisco come.
Ho come un déjà-vu, sposto lo sguardo su Avery per sentire la sua prossima battuta ma non arriva, perché i suoi occhi sono su Ron e quelli di Harry sono su di lei, persino Ginny lo sta guardando. Ecco perché è familiare, perché è come se lo stessi vivendo anch'io.
Io sono stato Ginny per anni, cotto di Avy senza dire niente e poi sono diventato Lavanda, sono entrato nella sua vita diventando egoista, volendola tutta per me e sapevo, lo sapevo che non avevo alcuna chance. Io non sono Potter.
Lavanda sta facendo del male a Weasley ed io lo sto facendo ad Avery, le ho mentito, sono uno dei cattivi e ho fatto del male a delle persone che ama. Quella collana ha fatto male anche a lei e ora il suo migliore amico, per non parlare di suo padre.
Sono tossico e poi non funzionerebbe comunque, l'ho baciata e lei ha detto che non ce la fa, che ha bisogno di tempo, per me questo è un bel gran no.
Se non è pronta per me ora non lo sarà mai.
Weasley inizia a tossire e a dire qualcosa, sono parole incomprensibili per tutti noi.
<<Ron-Ron! Sono qui! Sente la prima presenza!>>esclama Lavanda.
Tutto questo risulta solo molto triste per me, perché so bene come si sta sentendo a sperare in qualcosa con tutto se stesso.
Se potessi cambiare la mia vita lo farei.
<<Hemm..Ehm..Herm...>>mugola ancora<<Hermione>>
Tutti rimaniamo in silenzio, vedo la sofferenza nel viso di Lavanda, indietreggia con gli occhi pieni di lacrime e poi scappa via. Seguendola con lo sguardo incontro il viso di Avery, intenta a guardare Granger sorridere e prendere la mano di Weasley.
Non sembra arrabbiata come prima, neanche triste, solo paralizzata, come se le avessero dato un'accoltellata.
È sbagliato.
La mia presenza qui è sbagliata, il mio rapporto con lei, quello che provo.
Non posso essere migliore perché non lo sono e soprattutto non potrei essere la cosa migliore per lei.
Sono io ad indietreggiare, poso le mani sulla cravatta e senza fermarmi vado verso la porta, immaginando di essere un treno.
Il senso di colpa è sempre di più, sono nel grande corridoio deserto quando sento il mio nome.
<<Draco! Ehy, fermati...Malfoy!>>
Mi fermo sul posto ma non mi giro, rimango dove sono e cerco di convincermi sulla mia scelta. Rovinerò Avery in ogni caso, tanto vale farlo ora.
Mi volto con la mia espressione seria, quella che ho usato tutti questi anni, la mia bella maschera perfetta.
<<Puoi lasciarmi in pace?>>
Lascia cadere le mani sul vestito con le maniche a tre quarti, le sta benissimo, porta i lunghi capelli lisci sulle spalle e ai piedi indossa degli stivaletti primaverili.
I suoi occhi sono insicuri e corruga la fronte confusa, non voglio ferirla ma devo.
<<Che ti prende?>>domanda piano, facendo così un passo in avanti.<<Se è perché ho fatto qualcosa..>>
<<No, non hai fatto niente. Proprio niente>>
Apre la bocca per dire qualcosa, poi la richiude e fa un respiro profondo<<È perché ieri sera me ne sono andata? Ron stava male, sta male...>>
<<Non ho parlato di Weasley>>
Si guarda in giro, come a cercare una risposta, non vuole litigare e sarebbe la prima volta per lei, fa un altro passo<<Allora dimmi che cosa non va>>
<<Lo sai esattamente!>>la guardo negli occhi, a questo contrae la mandibola e prende la sua collana tra le dita.
<<Harry>>mormora<<Ti ho detto che ho bisogno di tempo, non di lui>>
<<Non serve che tu lo dica, neanche Weasley ha detto a Granger la verità e guarda adesso>>avanzo<<Tu non mi hai mai guardato come guardi lui e non accadrà mai>>
Per la prima volta sembra senza parole, si morde un labbro<<Mi dispiace>>
<<Per essere ancora innamorata di lui o perché sai che dico la verità?>>
Stringe gli occhi per poi spalancarli<<Non è vero, non è vero! Io non lo sono più, non dopo quello che ha fatto. Draco, io non ho detto no, ho solo detto..>>
<<Di aspettare>>termino per lei<<Ma sappiamo entrambi che non è ciò che vuoi, perché ciò che vuoi è lui>>
<<Questo lo dici tu!>>esclama<<Non sai che cosa voglio>>
<<No, a quanto pare no.>>sussurro guardando il soffitto amareggiato, resta in silenzio<<Dimmi che cosa siamo, Avery, che cosa siamo?>>
<<Io..>>si ferma e posa una mano tra i capelli<<Non lo so, okay?>>
Mi scappa un ghigno sofferente, è come se mi stessi pugnalando da solo.<<Sono troppo poco per essere Potter e troppo per essere Diggory>>
<<Lascia stare Cedric>>dice subito, i suoi occhi si bagnano e so che ho toccato una ferita ancora aperta.
<<Questo non cambia la verità, Avery>>
<<Stai facendo tutto da solo!>>
<<Si, infatti!>>sbotto<<E in un rapporto ci devono essere due persone, due persone che ci mettono lo stesso impegno! Ed io ci ho messo tutto me stesso per riuscire ad essere quello che tu volevi!>>
<<Cosa volevo?!>>
<<Da dove inizio? Volevi che fossi il tuo successo, giusto? Volevi mostrare che non ero lo stronzo che vedevano i tuoi amici. Volevi sentirti una crocerossina, un'eroina. Volevi fare ingelosire Potter, fare incazzare mio padre, distrarti, non so...ho perso il conto!>>
<<Sei ingiusto! Io non ho mai finto niente>>
<<Se lo avessi fatto almeno ci avresti messo impegno>>ribatto.
<<Ora sei arrabbiato, Draco, non so cosa ti ha fatto andare fuori di testa ma è cosi. Perciò penso sia meglio finirla qui, è stata una nottataccia...>>
<<La penso come te, meglio finirla qui>>
La sua espressione è indecifrabile, rimane immobile a guardarmi come se avesse capito davvero le mie parole <<Cosa? Non intendevo in quel senso>>
<<Non possiamo continuare a frequentarci, Avery, basta>>mando giù la saliva con difficoltà.
<<Ma non ha senso>>allunga una la mano per prendere la mia ma indietreggio, così da evitarla. Rimane dov'è, guardando il mio gesto con orrore e tristezza<<Draco, non è davvero come pensi>>
<<Lo è, non voglio essere un ripiego. Voglio valerne la pena e a quanto pare io non ne valgo per te.>>annuncio.
<<Te l'ho già detto, non è per niente vero>>scuote la testa provata.<<Io ci tengo a te, a noi>>
<<Non abbastanza>>sussurro.<<E va bene cosi>>
<<Non va bene, come potrebbe andare bene?!>>
<<Avery, siamo onesti, anche se ora io ti credessi quanto durerà? Anche se ora fingessi di essere innamorata di me non sarebbe la verità. Noi siamo troppo diversi>>
<<Diversi, lo stai dicendo tu, non io. Non lo siamo così tanto, non sulle cose che contano, entrambi abbiamo dovuto fingere di essere..>>
<<Qualcun altro! Come ora>>replico<<Ci stiamo facendo solo del male, non lo vedi? Non importa quanto vorremmo essere migliori, non lo saremo>>
<<Ma forse insieme..io ci posso provare>>
<<No, Avery. Ti senti? Non dovrebbe esistere un forse, non ci si dovrebbe provare, quando una persona è pronta per te... lo è se ti ama!>>
<<È troppo presto per questo.. >>
<<Non si tratta di fottutissimo tempo, Avery! Non esiste solo il tuo cuore al mondo! Esistono anche gli altri!>>urlo.
Non sembra essere in grado di trovare una scusa e dentro di me so bene che è perché ho ragione, semplicemente non vuole stare con me ma non vuole ammetterlo. So che ha sempre pensato che fossi migliore di come mi mostrassi ma se dovesse fare una scelta non sceglierebbe me.
Invidio in questo il Signore Oscuro, almeno lui non sa amare.
<<Scusa, okay? Io non volevo ferirti>>
<<Hai fatto di più che ferirmi>>cerco di mantenere il controllo<<Maledizione, ti volevo nella mia vita dal primo anno e solo ora ho capito che era tutto nella mia testa>>
<<Tu cosa?>>sussurra<<No, aspetta, non era solo nella tua testa>>
<<Si invece>>abbasso gli occhi<<Perché nella mia testa stavamo insieme, nella mia testa mi amavi ma non è reale ed io non ti costringerei mai ad essere una persona diversa per egoismo, so bene come ci si sente, nonostante io ti a..>>
<<Tu?>>fa un passo avanti, alzo gli occhi suoi suoi.
<<Non fa niente>>mando giù il magone<<Non ne vale la pena, non ne valiamo la pena>>
<<Quindi cosa vuoi fare?>>la sua voce trema<<Finisce così? Vuoi semplicemente tornare a non parlarmi? Ad essere come prima? Vuoi che io dimentichi tutto?>>
<<Credo sia la cosa migliore per entrambi, si, è meglio stare lontani>>
Una lacrima le solca la guancia e non toglie i suoi occhi blu dai miei. È così bella da togliermi il fiato o forse non ho fiato perché il mio cuore si è appena spezzato.
Annuisco e mi volto, pronto ad andare via una volta per tutte.
<<Aspetta!>>così mi fermo senza voltarmi<<Sei tu che stai scappando via, non io, lo stai facendo per te e non perché è la cosa migliore. Ma se ora te ne vai...se ora vai via allora sarà per sempre, niente seconde occasioni, niente scuse, sarà per sempre>>
Guardo il soffitto mordendomi le labbra, perché fa così male?
Mi sta dando un'occasione e potrei benissimo coglierla, perché se fossi egoista allora lo farei ed è proprio questo il punto, sono sempre stato un'egoista, sono sempre stato bravo a scappare come un codardo.
Ma ora non so cosa sto facendo.
Faccio un respiro profondo e torno a camminare, vado verso le scale e svolto all'angolo in una delle rientranze nascoste.
Poso una mano sul cuore e mi nascondo con la schiena attaccata al muro, so bene che ora dovrei andare a controllare l'armadio svanitore per il piano, ma ho bisogno di riprendere fiato.
Alzo gli occhi e vedo una finestra, riesco a vedere il riflesso del corridoio. Avery è ancora lì, una mano sulla collana e una sulla pancia, pare non respirare.
<<Avery, stai bene?>>
È Potter ovviamente, per un istante prendo in considerazione di tornare indietro solo per spaccargli il naso ancora, ma qualcosa me lo impedisce.
Riesco a vedere la figura di SanPotter dietro di lei, poi Avery si gira dando le spalle al riflesso.
<<Ron si è svegliato?>>domanda con tono fermo.
<<Perché stai piangendo?>>chiede invece, lo vedo avvicinarsi a lei <<Che cosa ti ha fatto Malfoy?>>
<<Si può sapere che cosa vuoi da me?!>> sbotta improvvisamente, la sua voce è spezzata, disperata<<Perché non mi lasci andare?!>>
<<Ero solo in pensiero per te...>>
<<Non dovresti!>>tuona colpendolo sul petto, lo fa andare indietro<<Noi non siamo niente! Anzi, no, tu sei la mia maledizione! Dovresti semplicemente stare lontano da me!>>
<<Avery..>>
<<Che cosa, uhm?! Dai, forza! Dimmi che ti sei sbagliato, dimmi che ti sei confuso su cosa provi! Forza, so quella maledetta lettera a memoria! Non ho bisogno che ti preoccupi per me, non ho bisogno che nessuno lo faccia.>>
<<Non lo pensi davvero>>risponde con tono ferito.
<<Sì, invece! Sono stanca, dico davvero, sono stanca di tutto questo. Mi sono congedata dagli auror stamattina, l'ho fatto perché volevo dare più tempo le persone che ho intorno. A Ron, a Herm, a mio padre, a Draco e tu non fai parte di questa lista. Cosi come Draco adesso>>
Non sapevo avesse abbandonato gli auror.
<<Ti ha lasciata?>>
<<A quanto pare non era mai iniziata, avete anche questo in comune>>mormora in tono amaro, riesco a sentirla cercare di non piangere.
<<Anche?>>
<<Siete entrambi bravi a dire addio. Ma questa volta tocca a me, nel caso non mi avessi sentita prima>>vedo Avery avanzate verso di lui, la voce è dura come l'acciaio<<Voglio che tu mi stia lontano, non voglio averti nella mia vita, né ora né mai>>
Detto questo la vedo tornare in infermeria ma Potter rimane lì, tutto solo, come me.
Sto per andarmene quando lo vedo muoversi verso un muro, appoggia le mani sulla parete e abbassa la testa, lo sento rilasciare un singhiozzo.
È in questo momento che capisco la verità, così come me lui è innamorato di Avery.
La ama, eppure l'ha lasciata.
ANGOLO AUTRICE
Spero che il mio video sul triangolo d'amore vi sia piaciuto. Ci sono anche i sottotitoli.
Cosa ne pensate di quello che prova Draco? Ha sbagliato? Ha fatto una cosa buona?
Mancano solo tre capitoli alla fine del primo libro, avete i brividi?
Seguite la pagina Instagram Thestoriesofhope e anche il mio canale YouTube!
Un bacione.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro