Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 71

Fingere sicuramente mi è sempre stato semplice, ma ora, sono persino indecisa tra le varie versioni di me che devo interpretare.
Credevo di sapere che c'era qualcosa di sbagliato in me ma estraneo alla vera persona che sono, come un parassita, adesso non penso che non sia qualcosa che posso semplicemente togliere.
Non si tratta dei miei genitori, di strani geni.
Penso che si tratti di me, non del mio potere sconosciuto, penso che mi piaccia uccidere le persone, ferirle, torturarle.
Mi piace perdere il controllo per averlo su altri.
È questo che intendeva Voldemort al cimitero con il fatto che è inevitabile che io sia un mostro?
È ciò che sono diventata o lo sono sempre stata? Sono diventata come lui o lo ero già?
Dopo essermi smaterializzata in casa di mio zio, fratello di papà, non ho pianto, né urlato come probabilmente avrei dovuto fare.
Mi sono alzata da terra, ho guardato il ritratto di Ariana e sono andata nella mia stanza, quella che una volta apparteneva a lei.
Mio padre non ha mai amato particolarmente portarmi qui, era come se ci fosse qualcosa che lo tormentava e io ci venivo solo per il quadro o per scappare da Hogwarts usando il passaggio segreto.
Ma ho sempre sentito una strana affinità con questo posto.
Mi sono distesa e ho provato a dormire ma ogni volta che chiudevo gli occhi rivedevo le fiamme bruciare la carne di Peter.
Mio padre è venuto a controllarmi ogni ora, ho finto di dormire, non volevo parlare.
Non so come Voldemort ci sia riuscito ma loro erano lì, improvvisamente Sirius, Cedric, James e Lily erano lì. 
Dicevano che erano morti per colpa di Minus, non volevano vendetta ma proteggere gli altri da lui.
Erano così reali, ero certa fossero davvero lì, ora so che non vorrebbero mai una cosa così. Dovevo farlo e n'ero così convinta, sentivo che dovevo proteggere il mondo da Peter Minus, perché credo di fare la cosa giusta quando sicuramente farò quella sbagliata?
Ma non erano reali, perché continuo a vedere i genitori di Harry? Forse perché onestamente se dovessi immaginare dei genitori biologici vorrei loro, si amavano e credevano in qualcosa. Per non parlare che almeno avrebbero una scusa per avermi abbandonata.
Miseriaccia, che sto dicendo?
Per le feste ho chiesto a mio padre di aiutare i Weasley e ci ha pensato lui a ricostruirgli la casa, ha insabbiato tutto con il Ministero ed io sono rimasta chiusa in casa senza sentire davvero il Natale. Amavo così tanto quel giorno ma ormai non ha significato, niente più lo ha.
Papà ha fatto di tutto per dirmi che non è colpa mia, perché ci tiene tanto alla mia anima? E' in frantumi, andrò all'inferno, però lui vuole ancora salvarmi come se me lo meritassi.
Sono andata per cimiteri, ho passato i primi dell'anno così, eppure non mi sono mai permessa di piangere, a cosa servirebbe? 
Per quanto orribile la mia azione non credo di aver totalmente sbagliato, era peggio di Crouch Jr, perché era un codardo, aveva venduto i suoi amici. L'ho preso ma non avrei dovuto ucciderlo.

Ora sono tornata ad Hogwarts, la mia casa, questo posto sarà sempre la mia casa. Cammino tra i corridoi affollati con la mascella contratta, la mia divisa è ben stirata e cerco di concentrarmi su questo, ma vedo fuoco ovunque.
Uccidere Jr era stata la disperazione del momento, con le sirene era stato per proteggermi, ma questa volta avevo abbassato la guardia e ora so che non potrò mai più farlo. Odio essere manipolata.

<<Ti ho scambiata per un fantasma, sai?>>

Mi volto di scatto e al mio fianco compare Draco, tiene dei libri in mano e ha i capelli platino ben tirati indietro. Credevo che dopo quel bacio non sarebbe tornato a parlarmi o peggio, sarebbe tornato il bullo patetico e stronzo, invece sembra lo stesso ragazzo che solo io conosco.

<<Sono così pallida?>>

Sento la sua risata<<Non c'entra niente la tua pelle, Silente. Sembri...>>

<<Usa le tue parole con furbizia, ti prego, Malfoy>>

Fa una smorfia dopo aver salutato qualcuno, come alla ricerca della parola giusta<<Assente? Si, direi che è il termine giusto. Sei come in un altro mondo, non uno di cioccorane, più qualcosa che a che fare con il Tranello del Diavolo>>

Inizio a credere io di essere il Diavolo, dopotutto nel Medioevo mi avrebbero bruciata al rogo.<<Queste vacanze mi hanno più stressato di quanto dovrebbero fare  e non ho fatto nessun compito assegnato>>

<<Sei la figlia del preside, ti perdoneranno>>

<<Questa non è una scusa!>>esclamo seria, chiudo gli occhi e mi fermo sul posto<<Scusa, non ce l'ho con te>>

Draco alza le spalle per niente offeso, i suoi occhi mi studiano con cura<<Lo so, non è facile>>

<<Tuo padre te lo ha detto>>capisco.

Mi prende per il gomito avvicinandomi ad un arco, così che la conversazione non sia in mezzo ad altri. <<Non me lo ha detto, ho letto una lettera. Mi dispiace, Avery>>

<<Perché? Perché sono caduta nella sua trappola?>>

Mi siedo sconfortata, è come se non notassi neanche gli altri. Si mette al fianco, appoggia i libri a terra e i gomiti sulle ginocchia magre.<<Ci cadiamo tutti prima o poi>>

Dal suo tono per un'istante credo ci sia sotto qualcosa, quasi davvero capisca cosa vuol dire essere sotto l'influenza di Vodemort ma poi scaccio questo pensiero. Draco non lavorerebbe mai per Vodemort, sua madre non lo metterebbe in pericolo e il Signor Oscuro neanche si fida dei Malfoy. <<Sei molto confortante, credevo volessi farmi sentire meglio, pensare ad altro>>

<<Posso provarci>>ridacchia<<Mi dispiace per averti baciata. Cioè, non mi dispiace ma so che non era ciò che volevi>>

<<Al momento non so che cosa voglio, solo ciò che desiderano gli altri. Draco, non c'è stato niente di male in quel bacio, non è per questo che poi ho detto no. Anzi, mi è piaciuto davvero molto>>

L'espressione sul suo viso cambia, per questo distolgo lo sguardo sulla neve ancora presente, seppur poca. Non voglio dargli speranze false, soprattutto dopo la Tana, dopo ciò che ha detto Harry.
Non so ancora come interpretare tutta quella notte folle, figuriamoci ciò che ha fatto Potter. Rammento bene la sua mano nella mia, il suo abbraccio, le sue parole su come non mi lascerà mai andare, ma soprattutto ciò che ha detto sul fatto che ha bisogno di me nella sua vita. Non riesco a non travasare ogni cosa, ha bisogno di me per cosa? Non faccio che distruggere le vite di tutti coloro che conosce.

<<Credi che con il tempo lo capirai?>>

<<Il tempo non guarisce niente, ci fa solo abituare ai nostri dolori. Me lo ha detto mio zio a Natale e credo abbia ragione>>fisso il pavimento, ci sono meno studenti ora. Tutti corrono per tornare ai loro alloggi dopo cena e apprezzo che a Malfoy non importi di andare a studiare<<E' tutto sbagliato, sta andando tutto male>>

Si avvicina a me quando nota che la mia voce è spezzata, la sua gamba tocca la mia, mi sento così sola in questo momento. Sola dentro di me, la persona che odio. Cedric ora mi direbbe di distrarmi, Sirius di permettermi di piangere, però non sono qui per darmi consigli, resto io.

<<Non tutti nascono per essere felici, Avery, per quanto ci si possa mettere d'impegno non puoi inventare di stare bene, non puoi costringerti a dimenticare sempre. Ci si può provare ma dubito che ciò che hai fatto lo dimenticherai e non è questo che conta. Ora sembrerò dannatamente saggio..>>

<<O dannatamente stupido>>aggiungo, nasce un mezzo sorriso sulle sue labbra carnose, labbra che ho sfiorato.

<<Sì, può essere. Ma credo che ciò che conti non è di fatto andare avanti senza rimorsi, ce li abbiamo tutti, o avendo cancellato il proprio dolore.  Ma riconoscere che ciò che siamo non sempre è parallelo alle scelte che compiamo, quello che hai fatto di cattivo non ti rende una brutta persona. Esponiamo i fatti, ti va, Silente?>>

<<Draco, non ho più tante scuse>>

<<Non chiamarle scuse ma ragioni, non devi mai chiedere perdono per ciò che è fuori dal tuo controllo. Vediamo, il Ministero tre anni fa! Se Caramell non ti avesse obbligata a rivelarti con il siero ora nessuno di noi saprebbe la verità, questa cosa non ti si è rivoltata contro del tutto. Le persone in tutto il mondo non ti conoscono per le gesta di tuo padre ma per le tue, cantano canzoni su di te, c'è chi ti vede come unica speranza contro Tu Sai Chi. Al Torneo? Seppur ti sia messa nei casini apposta, sei riuscita a combattere un drago e quelle sirene, si...erano delle vere figlie di Tu Sai Chi>>ridacchiamo<<E hai dovuto ucciderle ma loro puntavano a fare del male a innocenti, a rapirti, hanno preso una cosa che era tua. Non hai sbagliato, hai dovuto difenderti. E Diggory..>>

<<No, ti prego. Non metterlo in mezzo>>

<<Ma lui è proprio lì, Silente. E' in mezzo>>alza le spalle<<Ti ha amata, va bene? E' stata una sua scelta quella di partecipare al Torneo, non tua e la sua morte non c'entra con te>>

<<Voleva che vincessi io>>ammetto, non credo di averlo detto mai a nessuno<<Prima di arrivare al cimitero eravamo davanti alla Coppa, voleva che la prendessi io, voleva che vincessi. Era ossessionato con i progetti futuri, voleva troppo da me e questo mi piaceva, perché era bello pensare che sarebbe stato possibile ma era comunque troppo. Ho detto no, Draco, gli ho detto che avremmo vinto insieme. Capisci? Se avessi solo pensato a vincere ora sarebbe vivo ma no, ho dovuto ucciderlo>>

<<Non è vero, vedi...quando un ragazzo si innamora la prima volta non ama sbandierarlo ai quattro venti. Ma fa dei gesti, anche piccoli, per lui probabilmente era la stessa cosa. Tu non lo hai obbligato né a toccare la Coppa né ad amarti, è stato naturale come respirare. Ha accettato di farlo e la colpa della sua morte è solo di Tu Sai Chi e di Minus. Non tua>>una lacrima scappa dal mio controllo, siamo soli<<E Jr? Quel bastardo ha ingannato tutti, ha ucciso suo padre, ha torturato gente per anni, voleva uccidere persino SanPotter! Voleva uccidere te.>>

<<E quindi è okay se l'ho ucciso? Pensi questo?>>

<<Penso che eri appena morta, penso che tu abbia visto il ragazzo che amavi morire e che quando tu lo abbia realizzato ti sia odiata per essere sopravvissuta. Penso che quando Jr ti ha minacciata fossi distrutta, fossi ferita e che avessi il cuore spezzato. Non sei un'assassina spietata, non controllavi il tuo potere e a volte il dolore ci porta a fare cose che non pensavamo avremmo mai fatto. Così come per Black, lui sapeva che stavi male e c'è stato, ha preso la sua scelta quando ha iniziato a lottare contro il Signor Oscuro>>si tocca il braccio con fare amareggiato<<Ancor prima che tu o suo nipote nasceste. Mio padre mi ha detto che Sirius ti ha salvata, ne valeva la pena per lui>>

<<Ma non per me>>

Credo che abbia notato i miei occhi pieni di lacrime. Ad un tratto allarga un braccio e lo mette dietro di me, allunga le gambe ed io mi rilasso. Appoggio a testa sulla sua spalla e lui la sua sui miei capelli<<Non sei tu a stabilirlo. Per Melino, Avery, hai fatto rivelare Tu Sai Chi e ci hai lottato ancora una volta! Hai fatto una rivoluzione ad Hogwarts. Sei coraggiosa e neanche uccidere Minus ti rende crudele, non se sei stata imbrogliata>>

<<L'ho bruciato vivo, Draco.>>mi volto, fa un espressione che non mostra pena ma come se non avesse intenzione di giudicarmi in alcun modo<<Ho lasciato un corpo carbonizzato e la parte peggiore, quella che odio é che...>>

<<Avery? Quella è nostra Averuccia!>>

Mi sposto di scatto e vedo nel corridoio deserto due persone, a parlare è stato Ron mentre Harry ha il viso contratto in una smorfia amara. Ronald non sembra in sé, mi alzo in piedi e guardo attentamente il rosso. <<Ma che gli hai fatto?!>>

<<Non sono stato io!>>esclama contrariato, tiene in mano un biglietto rosa. Ronald si stacca da lui per gettarsi sopra di me.

<<Non ci scommetterei>>sbuffa infastidito Malfoy.

<<Ron, guardarmi>>gli prendo il viso in una morsa, è molto buffo<<Cosa succede?>>

<<Io la amo>>mormora dolcemente, ha le pupille dilatate e sembra delirante.

<<Stai scherzando? Pensavo te ne fossi stufato>>

<<Oh no, è la stessa cosa che gli ho detto io>>gli scappa un sorriso ad Harry<<Chiedigli di chi sta parlando>>

<<Guarda che vi sento! Romilda, io la amo, pensate che sappia che esisto?>>

<<Romilda, non Lavanda?>>guardo Potter, scuote la testa<<Herm neanche?>>

<<Questa non me l'aspettavo>>annuncia Malfoy.

Ron mi abbraccia anche troppo forte mugolando "Ti amo"<<Harry, mi dai il biglietto?>>

Annuisce consegnandomelo<<Insieme c'era una scatola di cioccolatini, l'ha vista e ovviamente si è...>>

<<Si è mangiato tutto>>finisco la frase per lui ed entrambi ridiamo, tanto che Draco non fa una piega. <<Penso di aver capito di cosa si tratta, è quel maledetto...>>

<<Filtro d'amore>>Ridiamo ancora ma non il biondo<<Mi dispiace, Draco, devo aiutare Ron, possiamo parlare un'altra volta se vuoi>>

Sembra che la cosa non gli piaccia ma  è davvero la persona che mi ha dimostrato di essere perché annuisce<<Tranquilla, è giusto>>

Fa un sorriso gentile e poi chiedo a Ron di lasciarmi andare, il biondo si allunga davanti a Potter e piazza un bacio sulla mia guancia, mi viene da ridere a sapere che è solo per marcare il territorio.
I maschi non li capirò mai.
Poi si volta e non mi giro a guardarlo andare via, guardo solo la foto di quella scoppiata di Romilda.

<<Lo stavo portando da Lumacorno, lui ha esperienza con queste cose...>>

<<Si, hai ragione.>>

<<Ma avevi detto che mi avresti portato dal mio unico vero amore!>>

<<I carboidrati?>>gli dico, ma ricevo una brutta occhiata da Ronald<<Scherzavo, da Romilda, l'amore della tua vita>>

<<Proprio così! Scriverai una canzone per lei da parte mia?>>

<<Guarda, neanche sotto tortura>>commento, Harry scoppia a ridere.

Per cinque minuti buoni Ron non fa che parlare del suo amore platonico, cerco di stare al gioco come Harry, in realtà una parte di me è felice che quella ragazza lo abbia incantato, mi ricorda i vecchi tempi. Quando Ronald vomitava lumache o Harry veniva inseguito da un bolide, i bei vecchi tempi. Nessuno dei due sembra a disagio, posso capire Weasey ma neanche Potter sembra pensare alla Tana. Harry bussa alla porta di Lumacorno e quando si apre il grande occhiello vediamo l'uomo, fa una smorfia strana alla vista del ragazzo dai capelli neri. Che cosa mi sono persa?

<<Che succede?>> 

<<Professore, non saremmo qui se non fosse una questione urgente>>dice.

L'insegnante in vestaglia ci fa entrare, il rosso vaga nell'appartamento come se avesse una visione mistica, ma la mia attenzione rimane sugli altri due.<<Pensavo che sareste stati voi a preparare il rimedio, siete i miei alunni migliori>>

<<Abbiamo pensato che ci fosse bisogno di una mano esperta>>commenta subito.

Ron corre da me e mette le braccia intorno al mio corpo, mi stringe da un lato e piega le ginocchia, guardandomi così dal basso.<<Ciao, tesoro. Beviamo qualcosa? Credo che sia sempre stata tu, io ti..>>

<<Si, è un potente filtro>>annuncia Lumacorno.<<Come ne siete entrati in possesso?>>

Gli mostro il biglietto e lui ridacchia, Potter posa una mano tra i capelli<<Era sul mio letto, quindi dovevo mangiare io i cioccolatini>>

Ron si alza verso il mio viso ma ciò che ho sentito mi fa scattare<<Erano per te?!>>

<<Si, Herm mi ha detto che Romilda ha una cotta per me>>

<<Quella grandissima..>>Improvvisamente il rosso prende il mio viso tra le mie mani<<Ronald!>>

Dopo aver gridato gli do un calcio negli stinchi e lo tengo per un braccio facendogli rotare il busto<<Dammi un bacio, Avy!>>

<<Ron!>>lo fulmina Harry. Arriva verso di me e lo mollo, tant'è che lo spinge sul divano. 

<<La signorina Romilda ha sbagliato molte dosi, in questo modo il signor Weasley non è affascinato solo da lei ma da ciò che ammira di più con il tempo>>

<<Professore, ci saranno conseguenze?>> chiedo.

<<Non dovrebbero, il ragazzo starà bene>>

<<Non per Ron, per quella vipera!>>

<<Non ci pensare, Avery cara, è tutta acqua passata!>>aggiunge prendendo delle spezie.

<<Anche con me per oggi, signore?>> domanda Harry serio, che cosa è successo fra di loro? L'uomo gli sorride d'accordo, finalmente dà il bicchiere a Ron<<Sarà stufo dopo tutte le domande che le faranno su Voldemort>>

<<Non dire quel nome!>>

Ronald torna in sè e mi guarda sconvolto, mi domanda che cos'è successo ed è Harry a rispondergli, ma i miei occhi rimangono sul professore. Ignorando i due ragazzi al mio fianco faccio un passo in avanti<<Perché?>>

<<Cosa?>>mi domanda con fare accigliato.

<<Perché non dovremmo chiamarlo Voldemort? È il suo nuovo nome. Tom Riddle non era di suo piacimento>>

<<Non giocare con il fuoco, Avery>>mi guarda negli occhi.

Qualcosa dentro di me si accende, sono stanca di sentirmi sottovalutata<<Sono io il fuoco, professore. Voldemort non ha mai paura, io l'ho combattuto più volte di quante lei possa immaginare. >>

<<Questo lo so invece, ma...>>

<<Ma cosa? Ha ucciso i genitori di Harry, potrebbe averlo fatto con i miei, ha ucciso davanti a me Cedric Diggory, il mio ragazzo e una dei suoi ha ucciso Sirius Black, il mio imprinting e il padrino di Harry. Voldemort mi ha uccisa!>>

<<Mi dispiace per ciò che ha fatto>>

<<Non abbastanza>>termina Potter.

Ad un tratto sentiamo qualcosa, ci voltiamo e Ronald crolla sul pavimento, corro da lui. Ha delle convulsioni, tiro un urlo fermandogli la testa. L'uomo rimane immobile dov'è e Harry corre a guardare nelle scorte degli ingredienti.
I miei occhi involontariamente si riempiono di lacrime, gli esce della schiuma bianca dalle labbra. 

<<Harry, ti prego! Ron, sono qui, sono qui e non ti lascio>>singhiozzo.

Finalmente Potter arriva, si inginocchia di fianco a me e mette in bocca all'amico qualcosa di verde, finalmente smette di avere degli spasmi e rimane immobile.
È come paralizzato, spalanco gli occhi e poso una mano sulla sua canotta rossa. Harry mi prende per la vita e cado sul suo fianco, nascondo il viso nel suo collo fino a quando non sentiamo un forte respiro.
Ronald torna a respirare ed io mi stacco di botto da Potter, aiutando il rosso a sedersi, le lacrime scendono veloci. <<Queste ragazze mi uccideranno>>

Senza pensare do un pugno sul braccio a Ron, mi guarda sconvolto<<La prossima volta ad ucciderti sarò io, idiota!>>

Prendo un cuscino dal divano, Harry ridacchia mentre Wealsey sorride<<Stavi piangendo per me?>>

<<Eccome se stava piangendo per te>>ripete prendendomi in giro Potter.

Prima tiro il cuscino in faccia a Harry e poi a Ronald, con quest'ultimo esagero tanto da farlo cadere mentre ride<<Non devi mangiare le cose che trovi in giro!>>

<<Chiedo venia, mamma Avy>>sussurra stanco.

Butto il cuscino ignorando la presenza dell'insegnante, Ronald si tira  su debolmente e mi si avvicina. Appoggia la testa sulle mie ginocchia, socchiude gli occhi ma continua a guardarmi <<Abbiamo avuto paura per te, anche Harry>>

<<E' vero, soprattutto quando hai provato a baciarla>>entrambi ridono piano. Io rimango lì, a terra, lascio cadere la toga e abbasso il viso<<Avy, stavo scherzando>>

<<Non è per quello>>ammetto<<Mi sono solo spaventata, per la prima volta dopo tanto tempo>>

ANGOLO AUTRICE

Nuovo capitolo, spero via sia piaciuto.
Temo che sarà l'ultima volta che vedrete Avery in questo atteggiamento divertito, le cose andranno davvero peggio.
Mancano quattro capitoli alla fine del primo libro.
Commentate e votate!
Seguite la pagina Instagram THESTORIESOFHOPE.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro