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Capitolo 60

Per tutta la vita ho sofferto per il semplice fatto che guardandomi allo specchio vedevo un mostro.
Ho pregato Dio di cambiarmi, di farmi essere normale ma lui che cosa ha fatto per me?
Quale Dio mi farebbe questo? Quale Dio crea una persona come me?
Ho accettato per poco tempo, per due giorni, la mia natura pensando che avrei potuto fare del bene, come riprendere Hogwarts. Ma non è così.
Non sono una brava persona, se lo fossi Dio non mi farebbe questo.
Volevo combattere fino alla fine, ora non voglio più vincere, non voglio più giocare a questo gioco malato.
Più hai cose a cui tenere e più hai da perdere, è questo il mio destino?
Perdere tutto quello che amo?
Perché, Dio, mi condanni a morire ogni giorno?
Posso sopportare di essere umiliata, torturata ma non questo.
Non di nuovo.
Uccidimi davvero, portami via e conducimi all'inferno, so quanto il paradiso non mi sia concesso, ma portami via da qui e da questo dolore.
Il dolore è così forte, il dolore è così persistente e non riesco a sfuggirgli.
La mia vista si appanna e il mio cuore esplode.
Non lascio cadere nessuna lacrima ma questo fa si che tutto diventi opaco, lontano. Non posso più vivere così, non posso.


Rimango davanti all'arco fissando il lenzuolo bianco, come se mi aspettassi che Sirius lo varcasse da un momento all'altro, ma non accade niente.
Niente che io possa sopportare.
La morte però mi chiama.
Mi giro verso Harry, Lupin lo tiene più stretto che può e nei suoi occhi vedo delle lacrime.
Lo stringe così forte ed io faccio un passo indietro, poso le mani sul mio petto, mi fanno male i polmoni, non riesco a respirare.
Sono stata così ingenua, ho pensato di poter avere tutto.
Poso una mano sul mio ciondolo, chiudo gli occhi, mi sento come se mi avessero appena colpito al cuore.
È come se qualcosa in me fosse appena scomparso, il petto mi si muove velocemente cercando aria, sto per avere un attacco di panico?
Mi muovo avanti ed indietro scuotendo la testa, fa tutto così male.
Poi tutta l'aria della stanza torna da me e io apro gli occhi bianchi.
La prima cosa che vedo è Bellatrix Lestrange; la sua espressione triste dura solo un istante prima che diventi una risata. È stata lei, è stata lei a farmi questo.

<<No! Avery!>>urla Lupin.

È troppo tardi, ella inizia a correre fuori e le mie gambe si muovono prima che io riesca a ragionare.
La inseguo come un cacciatore con la sua preda.
Corro piena di rabbia, di vendetta.
Percorro il corridoio senza riuscire a pensare, ho il fiatone e tutto il corpo mi duole ma l'adrenalina mi guida.
Finalmente la vedo correre verso i camini spenti.
Questo posto è deserto.

<<Io ho ucciso Sirius Black!>> canta isterica<<Sirius Black!>>

Allungo la mano con le guance coperte di lacrime<<Crucio!>>

Bellatrix tira un urlo e cade a terra per la sofferenza.
La raggiungo mentre si gira, sta mugolando, cercando di fingere di non sentire male.
Mi osserva del tutto, sino alle mie spalle.

<<Lo faccio io>>dice una voce dietro di me.

Non mi serve girarmi per sapere di chi si tratta.
La voce di Harry trema terribilmente.
Viene alla mia destra e punta la bacchetta sulla donna, lo guardo mentre l'odio che prova lo consuma, poi però cambia espressione, sembra infastidito.
Sento freddo alle tempie e da come Potter muove la testa capisco, esattamente come al secondo anno quando sentiva il Basilisco, che sta ascoltando qualcuno.
Scommetterei me stessa che si tratta di Voldemort.
I brividi iniziano a pervadermi e solo quando capisco il perché mi giro.
Voldemort è davanti a me e, prima che io agisca, usa la sua bacchetta per sbattermi contro un camino.
Cado a terra con un tonfo, mi fanno male le costole. Harry urla il mio nome ma perde la sua arma a causa del Signore Oscuro.

<<Così debole>>sibila guardandomi.

Sento una rumore alla mie spalle e quando mi giro vedo una sagoma uscire dalla fiamma verde.
Mio padre cammina con la sua tunica blu e mi guarda per un solo istante prima di fissare Voldemort negli occhi.
È qui, mi dico, papà è tornato.

<<Sciocco da parte tua venire qui stanotte, Tom>>parla come se fossero vecchi conoscenti<<Gli auror stanno per arrivare>>

<<Per allora me ne sarò già andato e tu sarai morto>>

<<No>>sussurro.

<<Tranquilla, cara Avery, tu sopravvivrai ma non loro due>>

Mio padre muove la bacchetta e anche Voldemort, si scontrano con il loro potere e il preside fa rotolare Harry verso di me. Potter striscia sotto la luce e mi tira per un braccio, finiamo sulla parete del camino, il vento si alza nel corridoio.

<<Stai perdendo sangue>>sussurra spalancando gli occhi.

Abbasso lo sguardo sulla camicia e vedo del sangue, la sposto sulla zona del petto e guardando la pelle.
Cadendo contro il camino devo essermi tagliata col ferro sporgente.
Mi tolgo il cardigan già strappato e lo poso sopra, è un miracolo che non mi abbia uccisa.

<<Non è niente>>sussurro guardando lo scontro. Mio padre lotta con l'altro, sono forti e allo stesso tempo vedo Bellatrix scomparire in una fiammata.<<Se n'é andata!>>

Il muro dietro di noi viene colpito e Harry si stringe a me<<Sta cercando di colpirci!>>

<<Sta usando la magia nera>>

<<Lo sta annegando con l'acqua, che cosa possiamo fare?>>commenta, sapendo che non posso girarmi.

<<Devi correre al camino dietro di noi e pensare al Quartier Generale>>

<<Io non scappo, non ti lascio qui!>>

Quelle parole, le ultime che ho detto a Sirius. Faccio un respiro e mi pulisco il sangue dalla bocca.

<<Devo ucciderlo>>

<<Io rimango qui!>>urla.

Vedo mio padre creare uno scudo dietro di noi, Voldemort sta per usare la sua magia più nera e tocca a me.
Non posso rimanere a guardare, non ancora, ho promesso che lo avrei ucciso e lo farò a qualunque costo.
Mi ha tolto Sirius, mi ha tolto Cedric.

<<Harry, mi dispiace tanto>>

<<Avy...>>

<<È morto per me>>sussurro con gli occhi pieni di lacrime, la voce incrinata.<<Stanno morendo tutti per me>>

<<Che cosa stai dicendo?>>

<<M dispiace>>dico buttando a terra il cardigan e appoggiando la fronte alla sua<<Andrà tutto bene>>

Poi mi stacco ed egli rimane fermo senza dire niente.
È in quel momento che mi alzo e riaccendo le pupille.
I miei capelli cambiano totalmente e il dolore al taglio profondo scompare, creo una palla di luce e la lancio contro mio padre.
Papà, lo stesso che mi ha lasciata sola, cade all'indietro ed io alzo le mani quando Voldemort usa un altro incantesimo. L'energia che rilascia è nera e grida nel frattempo, tutti i vetri presenti nella struttura si rompono ed io modello una barriera blu per fermarlo.
Ogni foto di Caramell scompare e il pavimento si inonda d'acqua.
Riddle ride vedendomi lottare, fa alzare tutti i pezzi di vetro e li lancia contro la mia copertura.
Essi passano ma diventando polvere brillante, la sua espressione cambia, si fa delusa ed arrabbiata.
Faccio scomparire la protezione e lo guardo cercando di stare dritta.
Mi sta togliendo tutto.

<<Ho saputo che dici in giro che mi ucciderai, giovane Avery!>>

Annuisco<<Ti chiedi anche il perché?>>

<<Giusto. Perché non ti unisci a me? Ti renderò forte, farò scomparire tutto il dolore e non dovrai mai più soffrire. Ti riempirò di potere e ti svuoterò dell'umanità>>

È una proposta molto interessante e vorrei  smettere di soffrire ma non in questo modo, non con lui.
Se abbandonassi la mia luce distruggerei tutto il mondo, lo farei bruciare.

<<Non riusciresti a farlo, nessuno può>>

<<Ora non hai niente che ti lega a loro. Il tuo legame di Imprinting è spezzato. Tuo padre ti ha lasciata e il tuo debole Harry non riesce a proteggerti. Non hai niente>>

<<Ho quello che basta per ucciderti, Riddle>>

Ride malvagio<<Vedremo>>

Voldemort scompare nel nulla, Potter e mio padre mi si avvicinano camminando, mi guardo intorno, sento che è ancora qui, lo percepisco.
Non so come ma sento la sua presenza, sento il suo respiro, la sua energia, il buio.
Harry ad un tratto fa uno strano rumore, mi giro verso di lui e lo vedo cadere a terra con un tonfo.
Inizia ad gemere dal dolore, il suo viso cambia, sembra glaciale. Si muove quasi fosse un serpente.

<<Harry!>>

Mi butto in ginocchio al suo fianco e quando egli alza lo sguardo noto una cosa che mi fa rabbrividire: gli occhi azzurri di Harry sono scomparsi, facendone apparire due gialli. Voldemort è dentro di lui.

<<Tu hai perso, vecchio mio>>parla con mio padre, la sua voce è quella di Tom.

Improvvisamente Harry tira un urlo ed io cado all'indietro, il freddo mi paralizza.
Mio padre si inginocchia tra di noi e prova a scuotermi ma il dolore inizia ad entrare nella mia testa, come in quella del mio migliore amico.
Che miseriaccia mi succede?
Vedo qualcosa, sono visioni?
Vedo Lily Evans stringere suo figlio mentre grida terrorizzata, James è a terra.
Vedo Sirius morire, Cedric, i dissennatori, mio padre abbracciarmi mentre piango, Harry che grida sul mio corpo.
Barty Crouch Jr senza cuore.
Inizio a muovermi come se avessi delle convulsioni e mi tiro a pancia in giù.
Resistere fa troppo male, sono così stanca.

<<Avery! Harry!>>ci chiama papà.

Tiro un pugno sul marmo quando le immagini mi assalgono ancora : Arthur Weasley è a terra, Voldemort mi attacca, io che grido nel Quartier Generale.
Vedo Harry che dorme nella sua stanza mentre tiene una mia foto in mano, io che chiedo di morire.
Cedric mi bacia e Potter ci guarda da lontano.
Papà che mi abbraccia mentre urlo.
Lo specchio delle brame, io ed Harry da bambini, ma davanti a noi appare sempre lui nel riflesso, Voldemort.

<<Non conta quanto siete simili, ma quanto non lo siete>>mormora ancora mio padre.

Le immagini sono opache, le vedo poco ma so che ci sono.
Mi trascino verso Harry, a mezzo metro da me, che non sopporta il dolore, allungo una mano verso la sua.

<<Ragazzi!>>urlano delle voci.

Riconosco Lupin ed Hermione urlare, non m'importa che siano qui, so che ci sono tutti. Mi stringo al fianco di Harry e trattengo il dolore che ho alla testa.
Non ho mai sentito nulla di simile.

<<Harry?>>mi lascio andate sul marmo, mi guarda come riesce, gemendo.

<<Avery?>>cerca di dire prendendomi le dita.

Non posso uscire da questa sofferenza ma so che lui può riuscirci, conosco il controllo della mente.
O meglio, ho una scelta.
Me o lui.
Deve buttare fuori dalla sua testa Voldemort, perché egli sa di esserci dentro ma non sa di me, ora pensa solo di farlo volontariamente.

<<Ti..Harry, io->>fa male parlare, respirare<<Harry, ti amo>>

Chiudo gli occhi lasciandomi andare alle lacrime e faccio l'ultimo sforzo, appoggio la mia fronte alla sua, mi bacia prima che lo faccia io.
Le labbra di Harry sanno di sangue, sanno di ricordi spezzati.
Lui è il bene, senza quel bene non sono altro che cenere.
Mi concentro e ora sono io ad entrare nella sua mente, come ci ha insegnato zio Severus.
Mostro ad Harry quello che so, quello che rivedo quando ho bisogno di stare bene.
Gli faccio vedere perché lo amo, perché l'ho sempre amato.
Nelle nostre menti appare il ricordo di quando ci siamo conosciuti, la sua mano sulla mia e la sua voce, eravamo così piccoli, non eravamo pronti a tutto quello che sarebbe accaduto dopo.

<<Andrà tutto bene>>

Secondo anno, Harry che mi scuote mentre sono priva di sensi per via di Tom, mentre mi urla di tornare da lui.
Poi siamo sdraiati nel letto dell'infermeria insieme a mangiare dolciumi mentre parliamo di cosa sia l'amore, per come papà c'è l'ha spiegato.
Perché l'amore per me porta il suo nome. Dopodiché gli mostro quando lo guardavo accorgendomi che ero cotta di lui.
Ora siamo isieme su Fierobecco mentre voliamo, gli mostro il nostro primo bacio, i nostri abbracci.
Vede me che piango dopo che Potter se n'è andato dicendomi che non voleva parlarmi, la Torre e la mia confessione, poi la sua.
La prima volta che abbiamo ballato insieme, il Ballo del Ceppo, io che corro verso di lui trovando la forza al cimitero.
Le sue urla sul mio cadavere, le sue braccia strette su di me .
Continuo con quello che ci è capitato quest'anno, le sue parole, il suo tocco, le mie lacrime, i suoi sorrisi, il nostro bacio, i suoi sguardi sotto i fuochi d'artificio.
E gli faccio vedere noi ora, io che gli dico semplicemente che lo amo.
Mi stacco guardandolo negli occhi, lui li riapre, sono ancora i suoi, blu e bellissimi. Una fitta di dolore ci prende entrambi, ci giriamo a pancia in su e poi essa svanisce.
Tutto svanisce.

<<Tu sei il debole>>sussurra Harry parlando con Voldemort<<Non conoscerai mai l'amore o l'amicizia. E mi dispiace per te>>

Improvvisamente qualcosa cambia, mio padre cade indietro e una barriera si forma a cerchio intorno ai nostri corpi.
Nelle nostre menti vediamo tutto quello di prima, ma si muove velocemente.
Il dolore inizia ad andarsene, ci sentiamo totalmente risucchiati.
Mi giro verso Harry, il vento si alza pesantemente nella stanza e un enorme scia nera esce dal corpo di Potter.
La vedo chiaramente, quest'ultimo inarca la schiena urlando e l'enorme nube si alza sopra di noi.

<<Sei uno sciocco, Harry Potter>>sibila.

<<Lascialo stare>>gemo non riuscendomi a muovere, guardo la sagoma di Voldemort camminare fra di noi.

<<Perderai tutto quello che ami, Avery Silente, finché non sarai mia>>

<<Io non sarò mai tua>>ringhio.<<Lotterò sempre>>

Ad un tratto sentiamo dei rumori.
Continuo a guardare la nube sopra di noi, sembra quasi che nessuno riesca a vederla tranne me.
Mi giro verso destra, vedendo i camini accesi, da quelli iniziano ad uscire degli auror ma non solo, Caramell è qui col suo sguardo terrorizzato.
Voldemort ci guarda un' ultima volta e poi scompare, è in quel momento che torno a guardare la scia nera.
È ancora lì, Harry è semicosciente e quando sbatto gli occhi vedo l'ombra riempirsi di elettricità.

<<No!>>urlo.

Prima che io possa anche solo pensare di scappare essa cade giù ma non mi colpisce, mi trapassa, l'oscurità che mi pervade è così potente.
Nella mia mente sento freddo, sento i brividi, le immagini tornano possenti ma non vedo quello che esso si aspetta che io veda.
Qualcosa di storto entra dentro di me, la ferita sopra il cuore fa male, è come se quel taglio fosse stata la porta della scia.
Poi tutto finisce.
Mio padre si avvicina a me e mi solleva la testa<<Amore, amore mio.>>

Non sento niente che mi sia di conforto, solo la rabbia, solo la tristezza, solo il dolore. Vedo i miei amici inginocchiarsi intorno a noi e i fotografi iniziare a scattare foto mentre Harry si stringe a me, mi chiama per nome.
Non mi sono mai sentita così, alla fine però tutto diventa terribilmente buio ed io svengo stringendomi ancora a mio padre.

ANGOLO AUTRICE

Sconvolgente è dire poco, no? Cosa ne pensate?
Commentate in tanti, anche per quanto riguarda il libro e spiegatemi bene cosa provate!
È successo davvero troppo.
I prossimi due capitoli concluderanno l'Ordine della Fenice, preparatevi, saranno belli quanto allucinanti!
Non ci sarà pace per i due innamorati.
Un bacio!

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