Capitolo 57
La Gazzetta della Profeta parla di Albus Silente, il fuggitivo e nemico del Ministero ma nessuno accenno a sua figli, la risposta è che Caramell non vuole che la gente sappia che ero scomparsa, si sarebbe creato il caos se la loro Lightless non ci fosse stata più.
Perciò il fenomeno da baraccone, cosa che credo di essere per loro, ha ideato un piano. Sono stanca di rimanere ferma, di pensare di aver dato tutto ma di non aver reagito prima che le cose andassero male.
Non l'ho fatto, non ho fatto abbastanza. Non ho potuto salvare Cedric, salverò Hogwarts.
Ho deciso che non mi sarei arresa questa volta, mio padre non è qui e non m'importa più di deluderlo, se lui non protegge la nostra casa, allora lo farò io.
Non resterò a guardare, perché se lo facessi perderei molto di più che la mia solita ribellione, perderei me stessa.
Lotterò, farò cadere le sue regole, la piegherò, non rimarrò in silenzio e non mi farà del male più di quanto me ne faccia già io.
Le punizioni erano dolorose, quasi quanto la maledizione della tortura, ma non sono rimasta a terra davanti a Voldemort, non lo farò neanche adesso.
Se dovrò fare saltare questo posto, lo farò con lei dentro.
Fred e George devono partire con le loro scope dalla torre più alta, abbiamo preso tutte le munizioni, non ci sarà parte del castello imbrattata dal colore bianco.
I fuochi d'artificio esploderanno in mille colori, nessuno si dimeticherà di questo.
Ho parlato con ogni quadro, con ogni fantasma, con ogni creatura di Hogwarts e sono pronti ad unirsi alla mia... come potrei chiamarla? Rivoluzione?
Indosso un abito bianco, non da sposa, da conquistatrice. Lega i seni con delicatezza e scende in una gonna comoda e con due spacchi per le gambe, così che possa fare qualunque cosa.
Le spalle sono nude ma circondate per poi formare un triangolo sopra i seni, da quella linea scendono due lunghi strascichi, paiono delle ali visto che nascondono le braccia. Indosso i miei bracciali, la mia collana, i capelli sono mossi dietro e solo il rossetto rosso richiama il mio cognome.
Poso le mani sulla pancia e guardo i sandali argentati, voglio essere appariscente e farle capire chi comanda.
Mi piace essere teatrale, lo ammetto.
L'ultima volta che ho messo un abito così bello ero con Cedric, credo che lui sia orgoglioso di sapere che non mi sto arrendendo ma devo lasciarlo andare, devo permettere a me stessa di farlo andare in pace.
Lo sto facendo anche per lui, per tutto questo tempo mi sono aggrappata a qualcosa che non esisteva più, non posso più permettere a me stessa di fingere.
<<Ced, se mi stai ascoltando... Puoi andare ora, non devi più tornare da me>>sussurro guardando il soffitto.<<So che sarai sempre al mio fianco, non mi pento di nessun momento tra di noi. Io non ti dimenticherò mai>>
Baciare Harry, ieri sera, mi ha fatto capire che ho amato Ced ma in un modo completamente diverso dal mio migliore amico. Harry sarà sempre qualcosa che non potrò spiegare, sceglierò sempre lui, anche quando non vorrò ammetterlo e non so dire cosa siamo ora.
Ma non importa, non si tratta di sentimento ma di cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Sollevo gli occhi sulle regole appese su queste mura, non voglio piangere perché mio padre se n'è andato, né perché mi manca chi ero, la vita che avevo.
Alcune cose non possono tornare, è un dato di fatto e va bene così.
Voglio essere coraggiosa, voglio fidarmi di me stessa e voglio fare ciò che è giusto, non per essere la migliore ma essere migliore.
Per la prima volta, dalla morte di Cedric, lascio che il potere inondi le mie vene ma non parlo di potere oscuro, parlo di magia pura.
I miei occhi si accendono come due lune e i miei capelli si tingono del loro colore, la mia natura si mostra e non ho paura, non più.
Perché avere paura non ha mai fatto parte delle mie azioni.
Quando sento le serrature delle porte principali aprirsi capisco che è il segnale. Faccio esplodere le cariche di vernice per richiamare l'esca.
Inizio a sentire i passi della donna in rosa, quando ne ho contati abbastanza capisco che è il momento.
Uso i miei poteri per spalancare i portoni di botto, tutti si alzano dai loro banchi tirando un urlo riconoscendomi. Eccola lì, Dolores Umbridge mi squadra sconvolta, mi scappa un sorriso divertito.
<<Tu...>>
<<Ebbene, Dolores Umbridge, la sto per avvisare che Hogwarts tornerà ad essere quella di prima>>Alzo il mento elegantemente, come mio padre mi ha insegnato.
<<Cosa?!>>
<<Le volevo solo dire che sto per iniziare una specie di rivoluzione, Hogwarts tornerà ad essere quello che è.>>così come me<<Lei sa infondo di meritarselo, no?>>
Mi guarda scuotendo la testa ed io chiudo gli occhi, alzo una mano in cielo e la sento iniziare a gridare qualcosa, ma è troppo tardi.
Concentrandomi riesco a sentire l'aria che si muove, le due scope che sfrecciano nei corridoi e un secondo dopo li riapro, la mano di Fred mi prende tirandomi su, mi aggancio alla scopa sino a sedermici.
George si lancia dentro la Sala Grande un incantesimo di luce per il soffitto, muovo la mano sorvolando i banchi e un vento porta via tutte le verifiche. Gli altri gridano e mi lascio andare una volta arrivata davanti il trono di mio padre, faccio una capriola a terra e mi rialzo facendo un inchino.
Da bambina volevo sedermi sempre lì, pensavo sarei diventa preside da grande ma ora non ricordo più il perché.
I due gemelli al mio cenno fanno esplodere i fuochi d'artificio brillanti, hanno creato stanotte nuovi colori e nuovi metodi magici. Diventeranno ricchi quando apriranno il loro negozio, lancio dalla mano il mio Patronus, pensando a Sirius.
Lui sarebbe fiero di me?
Lei grida vedendolo volare mentre la oltrepassa, sta andando a dare il segnale ai fantasmi.
<<Tu non puoi farlo!>>urla ad un tratto.
<<Scommettiamo?>>sorrido<<Voleva sapere chi era il capo dell'Esercito? Non è mai stato mio padre, sono sempre stata io. Questo è il mio esercito>>>allargo le braccia.
<<No!>>
<<Questa è la nostra casa! Questa è il posto a cui apparteniamo!>>
<<Siamo pronti quando lo sei tu!>> esclama Fred.
Chiudo gli occhi, sento una sorta di pace adesso, annuisco.
Gli umani tendono a volere sempre quello che non possono avere, ma avere fede non è un errore.
E' come se i miei poteri mi stessero facendo scoprire cose nuove, sento ogni cosa, il rumore dell'aria, del Lago Nero, il fruscio degli alberi, le finestre che traballano e poi l'ossigeno che viene risucchiato dal miglior fuoco d'artificio Weasley, eccolo.
Apro gli occhi di scatto, la donna mi guarda atterrita ed io sorrido. Alzo lo sguardo e con solo esso riesco a farlo esplodere, poi allungo una mano per farlo diventare quello che desidero. L'enorme fenice si innalza sotto le urla sorprese delle persone, posso far fare al fuoco d'artificio ciò che desidero.
<<Le conviene correre, Inquisitrice>>
<<Preside!>>mi corregge.
<<Non credo proprio>>
Il suo sguardo capisce subito che non ha tempo, muovo le dita ed ella inizia a correre sui suoi tacchi rosa, la mia fenice apre il becco e con la sua enorme statura la segue fino alla fine della Sala Grande.
Alzo il viso verso George che si ferma sopra di me, faccio un salto prendendo il legno da dietro e lui sfreccia sopra i nostri compagni, vedo Ronald urlare contento.
Quando la fenice prende l'Inquisitrice chiude il becco, ella grida terrorizzata mentre gli altri alunni corrono dietro di noi. Supero la donna e atterro in grande stile, lei mi guarda furiosa con i capelli sporchi di cenere, tutti i miei amici le sono dietro e tra di loro vedo Harry.
<<Io, ti, odio!>>grida Dolores saltando su se stessa, è isterica.
<<La cosa è ricambiata>>
<<Tu non puoi fare questo!>>
<<Abbiamo preso il castello>>appare Ser Nicholas mentre il mio Tuono Alato corre verso di me, entra nel mio corpo scomparendo e rilasciando una luca blu nei miei occhi, ora mi sento completa.<<La natura è nostra, hanno preso gli auror>>
<<Questo non è possibile!>>
<<Questo è il mio esercito, questa è la mia famiglia, te lo ripeto : questa è la nostra casa. Tu non puoi portarcela via, quindi forza, prova a lottare contro di me, sono pronta a tutto>>
<<Sei forte solo se hai i tuoi amici, da sola non sei niente!>>
Forse è vero, ma non conta, non sono gli altri a definirmi, almeno non oggi.
<<Ti insegno io una cosa, Dolores. Sì, nella storia un solo mago può fare la differenza ma sono stati i suoi compagni a renderlo forte, persino i suoi nemici. Ma non conta quanti seguaci hai, neanche la causa che segui, né il potere. La cosa importante è che tu abbia fede, speranza, in te stesso, in ciò che scegli di credere. E tu, il Ministero, scegliete di non credere ed è molto peggio di essere un seguace di Voldemort>>
<<Lui non è tornato!>>sbraita, intravedo Draco sorridermi fiero, non sembra lui per un solo secondo.
<<Lo è ed è peggio essere indifferenti, girarsi a non guardare, scappare. Ma questa volta non accadrà>>avanzo<<Lei ci ha fatto studiare la teoria, le leggende e in quelle storie ogni protagonista combatteva per la libertà, e avrebbero voluto tornare indietro ma non lo hanno fatto. Loro hanno lottato, perché avevano qualcosa per cui farlo e ne è valsa pena. È questo quello che sono, sono una di loro, una che non rimane in ginocchio.>>
<<Caramell saprà>>
<<Io sono Avery Silente, io sono la leggenda che vive nella sua leggenda, il mondo mi ama o mi teme. Tu mi hai obbligata a rivelarmi, ricordi?>>le do del tu, perché non merita il mio rispetto<< E indovina cosa vuol dire? Che a causa tua nessuno si metterà contro di me>>
<<Credi di essere Dio?>>
<<No, sono più il Diavolo. Perché io sono caduta>>ammetto.<<E che cosa ha fatto Lucifero? Ha creato il suo regno invece di sottostare ad altri, lo governa e ha fatto le sue regole per punire il male>>
Assottiglia gli occhi ed io alzo le braccia, la donna tira un urlo mentre il muro della porta della Sala Grande trema, ogni quadretto di legno con i decreti al loro interno scoppiano e infine cadono a cascata. Ogni fantasma corre dal corridoio verso di noi, è davvero una rivoluzione, alzo le spalle e tiro su il vestito, Fred scende e mi fa sedere dietro di lui, lego le braccia sul suo petto mentre le gambe le poggio solo da una parte.
Prima che possa dire qualcos'altro ci innalziamo in volo, muovo le mani tenendomi per rompere le finestre e aprire i portoni, giù riesco anche a vedere zia Minerva dire a Seamus come far cadere un lampadario, non me lo aspettavo.
Una volta arrivati al portone, mi giro e vedo la mandria di alunni e creature correrci dietro, mi concentro ancora di più, uso la forza del pensiero per spalancare le serrature. Fred inizia a dirmi che devo muovermi se non voglio che ci schiantiamo, lo ignoro e una a una le apro.
Non sarà questo a fermarmi, non sarà un ostacolo.
Il Ministero è diventata una ruota, tutti ubbidiscono per paura, negano ciò che non possono controllare, questo vuol dire che se non posso fermarla la distruggerò. Troverò il modo di dimostrare che Voldemort è tornato e che sono pronta a combattere contro di lui.
Lily e James hanno dato la loro vita, Cedric e tutti gli altri, chi sono io per non farlo?
Sono stanca del fatto che tutti mi sottovalutano, non ho intenzione di sbriciolarmi o di rimanere in silenzio. Possono tagliarmi la lingua ma urlerò ancora, strangolarmi ma respirerò, strapparmi il cuore ma esso batterà ancora, farò di tutto fino a quando potrò.
Muovo una mano in avanti, sopra la sua spalla e un' energia bianca esce come un esplosione spalancando i portoni con furia, essi sbattono contro le mura al loro fianco e le nostre scope sfrecciano nel cielo.
Ululiamo di gioia, Sirius riderebbe e Remus anche.
<<Li tiriamo tutti?>>grida George guardandomi.
<<Facciamo i botti, ragazzi, lanciate prima la W doppia. Facciamogli vedere chi siete!>>
<<E dopo la S?>>chiede Fred con un sorriso.
<<Con la fenice>>sorrido.
Mi stringo al rosso e li guardo lanciare prima due fuochi d'artificio e poi la W doppia, essa è enorme e nel cortile la gente rimane sconvolta dalla bellezza del rosso. Poi Fred ride e lancia la mia S, Silente, mentre l'altro la fenice.
Quando esplodono mi sento quasi commossa, sfrecciamo in mezzo ai colori come se fossimo rinati e la fenice sta esattamente dietro la mia iniziale.
Ho vinto, abbiamo vinto.
Questo giorno non verrà dimenticato ad Hogwarts, verrà scritto nel libro della scuola e si dirà di come gli studenti hanno scelto di ribellarsi.
<<Lasciami giù!>>
Egli annuisce e scende in picchiata, l'aria ci investe e finalmente arriviamo verso terra, sterza ed io salto prima che lui torni in aria con il gemello.
Atterro divertita, Hermione viene verso di me e dietro di lei vedo Harry, è così bello quando ride, si ferma in mezzo alla gente e punta gli occhi sui miei.
I nostri sguardi si fanno intensi ma ad un tratto i sorrisi muoiono, qualcosa dentro di me mi blocca.
I miei occhi si spengono, il potere che esercitavo su di me svanisce, i capelli tornano normali e il mio abito scompare lasciando posto alla mia solita divisa, perdo equilibrio quando la mia vista si fa ovattata.
Cado a terra, Hermione lancia un urlo inginocchiandosi al mio fianco e vedo Harry crollare come me, Ron cerca di prenderlo per le spalle e lo scuote.
Tutto accade in un secondo, vedo delle immagini. Vedo Sirius, sta parlando con qualcuno ma non sento alcuna voce, vedo la stanza delle profezie del Ministero, esattamente dove è stato aggredito Arthur. Vedo Black aprire la bocca per urlare e Voldemort stare dietro di lui con una bacchetta in mano, lo sta torturando. Poi tutto diventa nero e quando sbatto gli occhi torno ad essere lì, nel cortile, nella realtà.
<<Avy, che succede?>>mi sussurra Hermione.
<<Ho visto Sirius>>
Prima che mi aiuti ad alzarmi lo faccio da sola, non posso perderlo, devo correre da lui e devo salvarlo. Harry si alza come me ma grazie a Ron, mi guarda sconvolto.
<<Lo hai sentito?>>mi chiede.<<Voldemort ha detto..>>
<<Io non gli ho sentiti parlare, Harry, li ho visti soltanto>>realizzo.
<<No, stavano parlando, lo stava torturando affinché prendesse una sfera>>
<<E' strano>>sussurra Ron.
Perché io non li ho sentiti e perché anche questa volta li ho visti? Forse per Sirius, forse per il nostro Imprinting ma allora perché ho visto Arthur? Se Sirius stesse male lo sentirei davvero, no? Qualcosa in me non va dalla notte del cimitero.
<<Dobbiamo andare>>commenta Harry prendendomi per mano e tirandomi verso l'entrata<<Almeno finché qui nessuno può accorgersene>>
<<Non possiamo smaterializzarci, il Ministero non lo permette più>>commenta Hermione.
<<Non c'è tempo, non possiamo lasciare Sirius, non posso perdere anche lui>>
ANGOLO AUTRICE
Eccoci in un nuovo capitolo ricco di azione.
Spero che le parole di Avery vi siano piaciute , ora stiamo arrivando alla parte meno divertente ma sicuramente molto intensa. Spero vi piacerà ciò che ho preparato per tutti voi!
Come sapete produco dei video sulle mie storie e non, mi piacerebbe se ne andaste a guardare qualcuno. Mi chiamo FangirlTV, ho inserito i video su Youtube anche sopra i capitoli! Seguitemi e accendete le notifiche! Sono aperta anche alle richieste ovviamente.
Un bacione!
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