Capitolo 5
So poco del brivido che si prova quando si gioca a Quidditch, forse perché mi piace come sport e lo guardo ma non ho mai avuto intenzione di partecipare.
La scopa non mi fa impazzire come mezzo e in più non posso giocarci per via dei poteri, quindi ho deciso che non potevo essere egoista.
Ho comprato una scopa a Harry e non ho firmato il biglietto, sapevo che voleva una Nimbus 2000, la migliore sul mercato quest'anno e fidatevi se vi dico che mi è costata un occhio della testa, però sono la figlia di Albus Silente.
Ho evitato, forse troppo, Potter ma è perché ho intenzione di riempirmi d'impegni così da non cadere di nuovo nei guai. O magari per altri motivi a cui non riesco a pensare.
Perciò, dopo una settimana, finalmente ho potuto vedere Harry sulla sua nuova scopa nella partita tra Grifondoro e Serpeverde. Per la prima volta in vita mia non sono seduta accanto a mio padre, tra i posti degli adulti, sono con tutti gli alunni e posso sentirmi quasi parte di qualcosa.
Qualcosa di bello.
Hermione alza la bandierina e Ron alla mia destra urla qualcosa, sembrano pazzi ma io mi ci vedo bene in questa pazzia.
Se sono preoccupata per Harry? Certo, è uno sport violento e negli ultimi due anni vedere Fred e George essere sbalzati da quella scopa non è stato piacevole.
Il sole è alto, le urla anche e nella torre accanto alla nostra vedo Malfoy gridare il nome della sua casata, a volte mi domando perché debba essere tanto odioso con i miei amici.
I giocatori entrano in campo, Hagrid mi stringe la spalla per l'entusiasmo ed io sorrido orgogliosa. Indossiamo tutti abiti mondani ma anche i mantelli per il fresco, sono troppo agitata per avere freddo ed infatti porto una maglia azzurra, dei jeans e un cardigan bianco. Però, visto che Ron mi ha obbligata, mi sono messa la sciarpa della nostra casata.
La professoressa di volo si mette in mezzo al campo e ordina un gioco pulito, peccato che i Serpeverde non siano fan delle regole, perciò riesco a vedere delle risate da parte loro. Urlo il nome di Fred e George, riescono a vedermi e mi mandano un bacio, sono così fiera di quei due.
Quando il gioco inizia spero che vada tutto bene, il boccino da 150 punti sfreccia davanti a Harry e Oliver Baston, prefetto e capo della squadra, cerca di gridargli di seguirlo. I Grifondoro raggiungono 20 punti per due canestri, sono davvero bravi, talvolta mi rendo conto che gli avversari si stanno arrabbiando ed infatti iniziano a giocare sporco. Mi volto verso mio padre ma lui neanche mi guarda, osserva Harry, come pensavo.
<<Oliver!>>grido.
Infatti Baston è stato colpito dal caposquadra dei Serpeverde e si trova a terra, lo conosco bene ed è del quinto anno, mi ha aiutata spesso a non finire nei guai quando ero più piccola.
Fred riesce a schivare un colpo e i verdi fanno canestro, da quello che posso vedere da qui Harry sembra davvero nervoso, quasi furioso. Colpiscono un'altra ragazza, non ho mai visto una partita tanto pericolosa, neanche ai Mondiali di Quidditch.
Finalmente Potter riesce a vedere il boccino e si fionda per prenderlo, solo che qualcosa non va, la scopa inizia a muoversi come degli spasmi, ha perso il controllo.
<<Cosa sta succedendo ad Harry?>>chiede Hagrid.
<<E' Piton!>>esclama Hermione a me e Ron.
<<Di che stai parlando?>>chiedo mentre mi porge il binocolo, guardo bene e trovo davvero Severus ad usare una forma magica mentre guarda Harry, non può essere.
<<Getta del Malocchio sulla scopa>>
<<Che cosa facciamo?>>chiede Ron.
<<Ci penso io, voi fingete di divertirvi. Devo provare a contattare mio padre>>dico.
<<Ma morirà nel frattempo!>>
<<Vi ho detto di guardare Harry! Non guardate me, non devo attirare altra attenzione!>>esclamo seria e finalmente obbediscono.
Indietreggio finendo a toccare con le spalle la pancia di Hagrid, lui sa del mio segreto e quindi posa le mani sulla mie spalle, pronto a coprirmi. Abbasso le dita e inizio a fissare la tribuna di papà, sotto di lui c'è Piton.
Mi concentro, so bene che se si distrae riuscirò a far andare avanti il cercatore. Guardo i capelli neri con delusione, non si è mai comportato così e mi dispiace tanto se davvero voglia sabotare Harry, non glielo permetterò.
<<Lacarnum Inflamari>>sussurro e la mia mano si muove piano.
Nella stessa tribuna il fuoco si alza, purtroppo blu, è ovvio che sia la mia firma ma non importa, dirò che è stato un incidente. Finalmente Potter riprende il controllo della scopa e io torno di fianco ai miei amici, ridono sorpresi e guardo per un istante mio padre, non ricambio il suo sguardo. Harry si mette sopra la scopa con i piedi, mantiene l'equilibrio cercando di prendere quello che è suo ma inciampa e cade a terra, quando si rialza si tiene lo stomaco e ha la bocca gonfia.
<<Oh non ci credo>>commenta Ronald<<Sta per vomitare>>
<<No>>dico<<Credo che abbia in bocca il boccino>>
Harry finalmente sputa il boccino sulle sue mani e la voce al megafono decreta la vittoria, abbiamo vinto! Sorrido soddisfatta e mi fiondo giù dalle scale, sapevo che ce l'avrebbe fatta.
Sono felice, ho molte domande per quanto riguarda Piton ma almeno ho salvato la situazione, ho fatto la cosa giusta.
IL GIORNO DOPO
Per i Grifondoro aver vinto questa partita è significato una serata di festa interminabile, è stato davvero divertente e nuovo per me. Stamattina a colazione i serpeverde erano ancora furiosi e ci sono state delle liti ma è risaputo che le due case si odino. Draco è stato silenzioso quando Fred e George hanno fatto la loro stupida battuta, non so perché io sia sempre così curiosa di capirlo, non è affare mio.
Ora stiamo uscendo dal castello, io, Ron, Herm e Harry con la nostra divisa, Hagrid continua a borbottare qualcosa mentre andiamo a casa sua.
<<Non può essere. Perché Piton avrebbe fatto il malocchio alla scopa?>>
<<E' quello che dico io>>sbuffo.
<<Va bene e allora perché era ferito? Stava cercando di superare il cane a tre teste ad Halloween>>domanda Harry.
<<Chi vi ha parlato di Fuffy?>>
<<Quel coso ha un nome?!>>esclama Hermione scioccata.
<<Ehy!E' un nome perfetto!>>rido e Hagrid mi sorride entusiasta.<<E' tuo?>>
<<Certo>>
<<Non me lo hai mai fatto vedere! Egoista che non sei altro!>>
<<L'ho comprato in un Pub l'anno scorso, da un tizio irlandese. L'ho prestato a tuo padre così sorvegliava..>>
<<Si?>>continua Potter.
<<Non importa! Niente più domande>>
<<Ma Hagrid! Quello che il tuo cane sta sorvegliando Piton lo vuole rubare!>>
<<Non ne siamo certi>>sospiro.
<<Puoi anche conoscerlo ma io conosco un incantesimo, è stato lui, Avery!>>cantilena Hermione.
<<<Non per forza, Harry è salvo, perciò magari stava cercando di aiutarlo>>
<<E' stato tuo padre a salvare Harry, con il fuoco>>aggiunge Ron.
<<Azzurro>>ridacchia Hagrid sapendo la verità<<Adoro quando diventa azzurro>>
<<Hagrid!>>esclamo e lui diventa rosso.
<<Scusate, intendo dire che vi state immischiando in cose che non sono affari vostri! E' pericoloso! Quello che il cane sorveglia è un segreto tra Silente e Nicholas Flamel>>
<<Chi è Nicholas Flamel?>>domanda Potter.
<<Non dovevo dirlo>>
<<No, infatti>>sussurro e i due maschi ridacchiano.
<<Devo andare. Piccola Silente, stasera vieni per andare al Lago?>>
<<Certo, porto il costume, lo dirò alla zia>>
<<Ricordati di non chiamarla così o ci ucciderà>>
<<Chi è tua zia?>>chiede Ronald.
<<Volevo dire la professoressa McGrannitt>>mi mordo un labbro.
<<La chiami così?>>
<<Quando siamo sole o quando mi scappa e prima che diventassi una studentessa.>>
<<Perché non chiami Hagrid zio?>>sorride Herm.
<<Perché mi fa sentire vecchio>>ridacchia il mezzogigante per poi girarsi<<Devo andare davvero, ciao!>>
Guardiamo Hagrid camminare in lunghe falcate, le spalle rigide, però a sentirsi osservata sono io. Mi volto verso i miei tre compagni e loro fanno una smorfia, faccio un sorriso divertito e alzo le spalle.
<<Che c'è?>>
<<Capiamo che tu voglia bene a Piton..>>
<<No, io non lo capisco>>dice Ron fermando Hermione.
<<Stavo dicendo, solo che a volte non conosciamo davvero chi abbiamo vicino. Forse non è chi dice di essere, dovremmo indagare e magari scopriremo che ci sbagliamo>>
Li capisco più di quanto pensano, io non sto dicendo chi sono.
<<Tu sai chi è questo Flamel?>>chiede Harry.
<<E' solo un collega di pa. . .del preside Silente. Non so, insomma, a volte viene a Natale, mi fa sempre dei gran regali ma non so esattamente cos'abbia fatto>>commento.<<Più che altro regali costosi di alchimia>>
<<E' vecchio?>>
<<Vecchissimo, più di Silente e ha una sfera che prevede il futuro!>>
<<Dobbiamo fare delle ricerche su di lui>>aggiunge Hermione.
<<Non occorre, davvero>>
<<Perché no? Non capisco perché tu non ne vuoi sapere niente>>sbuffa Ron.
<<Posso parlare con Avery da solo?>>chiede Harry e gli altri due annuiscono dicendo che devono andare a pranzo.
Mi siedo per terra, sulla collina verde e Potter mi copia lentamente. Rimaniamo in silenzio, forse perché sono a disagio, forse perché sono troppo incasinata per immergermi in altri guai e mio padre deve stare tranquillo, almeno è quello che mi ha detto qualche giorno fa zia Minerva.
<<Stai bene?>>mi chiede.
<<Perché ti interessa?>>
<<Siamo amici, no?>>
Abbasso lo sguardo sulle mie ballerine nere, faccio un respiro lungo<<Che cosa vuoi dirmi esattamente?>>
<<Non vuoi metterti nei pasticci>>risponde, non sentivo dire qualcuno "Pasticci" da moltissimo tempo<<E' ragionevole ma il Cappello..>>
<<Il Cappello Parlante può anche sbagliarsi o fare scena, ecco perché ci ha messo tanto per mettermi con voi, voleva fare una scenata epica. Non sono tutto quello che lui dice, sono impulsiva forse ma non posso accusare una persona a cui tengo per qualche sospetto>>
<<Allora perché mi hai salvato?>>
<<Non ti ho salvato>>
<<Si, alla partita. Anche se stavo cercando di non morire, cercavo anche di chiamare tuo padre. Stavo praticamente urlando al Preside Silente di aiutarmi ma non ha fatto altro che dire alla professoressa McGranitt di fare qualcosa. Non ha agitato la bacchetta, perciò tu hai detto a Hermione che dovevano girarsi.>>
<<Non hai prove>>
<<Non mi serve averle, non è certo un tribunale. Mi hai salvato la vita, anche se non so come>>
<<Ho fatto un incantesimo. Con la mia bacchetta>>puntualizzo, mento<<Ma non dirlo a nessuno, non sono un'eroina, ero solo preoccupata>>
<<Non avresti dovuto farlo, perché sarebbe imbrogliare nel gioco ma lo hai fatto. Perciò ha ragione il Cappello, tu non rispetti le regole perché non ci credi e non credi che sia normale quello che sta succedendo>>
<<Cosa vuoi che faccia?>>
<<Che tu sia te stessa, se non vuoi aiutarci, lo capiremo perché siamo amici ma se vuoi farlo, perché realmente sei così, ne sarei felice>>
<<Non capisci, tu sei Harry Potter e io sono Avery Silente. Siamo sotto i riflettori ma in modi diversi>>
<<Di che parli?>>
<<Tu sei solo responsabile di te stesso, quando la gente parla di te ci sei solo tu. Se io commetto uno sbaglio il mondo lo sa per via dei giornali, ma la colpa ricade su mio padre.>>
<<E quindi fai quello che crede lui giusto frenando te stessa?>>
<<Harry, so che tu hai perso i tuoi genitori ma vedi, i miei hanno perso me. Mi hanno lasciata, mi hanno abbandonata, non ho una foto di loro che ballano come te. Non conosco i loro volti, la loro voci, i loro amici, i loro nomi, dove sono nata io? Quando sono nata? Non ho risposte su niente, è come se non fossero mai esistiti ed io con loro. Ma mio padre, il grande Albus Silente, il mentore amato da tutti, l'uomo potente, per me è solo il mio amato papà, il mio eroe, la mia vita. Lui conta più di qualsiasi cosa, più di un'amicizia, più di un amore, più della mia felicità. Non sarei viva se non fosse per lui e allo stesso tempo io non potrei vivere in un mondo in cui non esiste>>
<<E' bellissimo il modo in cui gli vuoi bene, Avery. Ma ogni tanto bisogna pensare a se stessi>>si alza in piedi pulendosi il mantello.
<<Harry?>>
<<Si?>>
<<Perché credi che io possa esservi utile? E' perché conosco il castello?>>
<<No, è perché sei tu.>>sorride.
Si volta pronto ad andarsene ed io lo guardo, come fa a dire sempre la cosa giusta?<<Potter!>>
<<Si?>>corre in avanti, sembra un'idiota ma la sua espressione è dolce, indimenticabile.
<<Va bene, vengo>>
Fa un enorme sorriso, forse il più grande che qualcuno mi abbia mai fatto. Mi alzo da sola e mi avvicino, mi offre il braccio facendomi ridere e lo prendo.
Rientriamo nel castello e in un angolo insieme a Blaise Zabini vedo Draco, i suoi occhi ghiaccio sono su di me e non so cosa dire riguardo a quello che sembrano volermi dire. Ma non m'importa.
ANGOLO AUTRICE.
Non è successo un granché, a parte l'attacco a Harry sulla scopa e la scoperta di Nicholas Flamel, e che cosa vorrà dire Avery quando intende che non vuole mettersi nei guai?
Che cosa ne pensate del rapporto di Avery con il padre? SCRIVETELO NEI COMMENTI!
Un bacione!
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