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Capitolo 3

Una cosa che ho sempre pensato è che il tempo va come gli pare, a volte pensi che un minuto duri un'eternità ed altre dura poco, non c'è proporzione.
E' passato oltre un mese dal primo giorno di scuola, le cose stanno andando però nel verso giusto.
Per iniziare non scappo più nelle pause scolastiche, studio nella Sala Comune o comunque con gli altri, la maggior parte delle volte aiuto Harry in disparte, il problema con lui è che alla fine finiamo sempre di parlare di qualcos'altro, finiamo per ridere, mi sento così a mio agio.
Potter ora è il cercatore della squadra di Quiddich, quel giorno zia Minerva l'ha chiamato per dirgli che lo aveva visto e che è talentuoso. Ora è davvero diventato bravo e ovviamente ne hanno parlato tutti per settimane, sono andata a vedere i suoi allenamenti privati ed è stato buffo.
Con lui nella squadra c'è anche Fred e George, sono stati loro a correre a dirmelo quel giorno e insieme siamo andati dal Bambino che è Sopravvissuto, era così contento che ho pensato stesse per piangere quando mi ha abbracciata.
Ancora più emozionante è stato quando Hermione ha scoperto che il padre di Harry, James, era anche lui un cercatore e quindi il talento scorre nelle sue vene.
Mi piace molto come sport il Quidditch ma non ci giocherei mai, non fa per me e soprattutto rischierei di mostrare i miei poteri, devo evitare cose del genere secondo mio padre.

<<Non essere tanto sconvolto, Harry>>commenta Hermione<<Malfoy è un idiota>>

<<Mi ha provocato e basta, lo so>>

Draco gli ha fatto lo sgambetto mentre uscivamo da lezione e se non avessi avuto i riflessi pronti sarebbe caduto, l'ho afferrato e ho fulminato con gli occhi Malfoy mentre ce ne andavamo.
Saliamo le scale e Ron ride pensando a qualcosa che non ho intenzione di chiedere, penso che saremo sempre noi quattro da ora in poi.

<<Ragazzi?>>li chiamo.

Tutti e tre si girano, notano che la nostra scala sta girando e per questo Harry prontamente mi afferra la mano.

<<Ma che succede?!>>esclama Ron.

<<Alle scale piace cambiare>>commentiamo noi ragazze.

Le scale si fermano su un piano diverso dal solito, un piano che riconosco bene. Harry salta giù con me e agli altri due prima che le scale si muovano nuovamente.
Potter apre la porta davanti a lui ed io trattengo il fiato, ci ritroviamo in un corridoio buio, umido, pieno di ragnatele.

<<Dove siamo?>>chiede il rosso.

<<Nel posto sbagliato>>commento<<Mio padre ha proibito l'accesso qui, è il terzo piano>>

<<Miseriaccia>>

Mi volto verso il focolaio spento e muovo la mano libera nel buio, così che gli altri non mi vedano e lo accendo, la fiamma blu si alza e dietro di noi compare Mrs. Purr, la gatta di Gazza.
I suoi occhi rossi puntano su di noi.

<<Gazza è vicino>>sibila Hermione.

<<Scappate!>>esclama Harry.

<<Rimango io qui, voi andate>>mi offro volontaria.

<<Non ci penso neanche, Avery>>commenta stringendomi ancora la mano e tirandomi.

Sbuffo e lo seguo fino alla fine nel corridoio, mentre corriamo ogni focolaio si accende della mia magia. Corriamo verso una porta con il cuore che batte forte e infine prendo la mia bacchetta, essa è chiusa con un incantesimo.

<<Siamo spacciati!>>piagnucola Ron.

<<Aspetta.. Avery!>>mi chiama Hermione e io mi mordo il labbro annuendo.

<<Alohomora!>>punto la mia bacchetta e la serratura si apre.

Harry sorpreso tira la maniglia, tutti e quattro entriamo nella stanza chiudendo il portone appena possiamo. Rimaniamo con i visi attaccati al legno, cerchiamo di ascoltare cosa succede fuori.
Ron mi domanda dove l'ho imparato e Hermione sospira pesantemente, intando abbasso gli occhi sulla mano di Harry, perché me la stringe ancora?

<<Andrà tutto bene>>gli dico e lui annuisce.

<<E' Gazza, lo sento parlare con la sua stupida gatta>>commenta Ronald.

<<Non dare della stupida a Mrs. Purr.>>lo ammonisco e chiede scusa.

<<Se n'è andato>>dice Hermione.

<<E per una buona ragione>>mi tira Harry, seguo il suo guardo e trattengo il respiro, anche gli altri due vedono la stessa cosa.

E' un cane a tre teste, enorme, grigio straordinariamente bello, vi ho già detto che amo gli animali?
Il solo problema è che io non l'ho mai visto, che diavolo ci fa qui?! La creatura inizia a sbadigliare, ad aprire gli occhi gialli e in pochi istanti mette a fuoco le nostre figure, le bocche iniziano a ringhiare e noi a gridare.
Ron è il primo a fuggire, apre la porta e corriamo fuori, poi con la schiena io e Harry cerchiamo di trattenere l'animale dietro il legno. Quando la porta è chiusa finalmente ci calmiamo, il mio cuore batte a mille e inconsapevolmente rido, forse per la situazione e con me si unisce Hermione, i due maschi ci guardano come se fossimo pazze.
Poi torniamo a correre fuori dal terzo piano e dopo qualche minuto superiamo i quadri, che si lamentato del fracasso, ed arriviamo nella sala comune dei Grifondoro.

<<E' stato terrificante>>trema Ron.<<Come potete tenere una cosa simile qui?!>>

<<Non era mai stato lì, ci sono entrata altre volte>>mi difendo.

<<Ma non avete visto su cosa poggiava le zampe?>>domanda Hermione retoricamente.

<<Non gli ho guardato le zampe, ero un tantino occupato a guardare le teste!>>dice il rosso con voce strillante. <<O forse tu ne le hai viste! Erano tre!>>

<<Stava sopra una botola e significa che non era lì per caso>>

<<Fa la guarda a qualcosa>>realizzo.

<<Sì e se non vi dispiace ora io me ne vado a letto! Prima che a uno di voi tre venga un'altra brillante idea per farci uccidere o peggio, espellere>>

<<Quella deve rivedere le sue priorità>>continua Weasley.

Sorrido divertita e Hermione va verso la scala a destra, Ron sembra ancora spaventato perciò Harry gli dice di andare.
Poi si avvicina a me e inaspettatamente mi abbraccia forte, ricambio la stretta e gli accarezzo i capelli istintivamente, poi faccio un passo indietro e sorrido alzando le braccia.

<<Perché lo hai fatto?>>

<<Non lo so, ne avevo bisogno dopo quella creatura>>

Non dico niente ma sa che le parole non servono, ci dividiamo e finalmente me ne vado nel dormitorio femminile.
Mi cambio e prima di addormentarmi sento una mano scorrere sul mio braccio, nel buio riesco a vedere il viso assonnato di Hermione, è tenera così. Mi sposto appena e lei si siede accanto a me.

<<Posso dormire con te?>>mi domanda, penso che il cane a tre teste le dia il tormento.

<<Certo che puoi, Herm>>

Sento che sorride e poi si sdraia completamente sotto le coperte, mette un braccio sulla mia pancia e la testa sulla spalla, i nostri piedi si toccano e il suo respiro torna ad essere regolare sul mio collo, si è addormentata.

UNA SETTIMANA DOPO

Le cose stanno sicuramente migliorando dopo il cane a tre teste, nessuno ha proposto di tornarci o di parlarne in giro, perciò è il nostro segreto.
Ron non adora particolarmente Hermione, forse perché sa sempre tutto e lo dice, io mi limito ad annuire o tenere la bocca chiusa, non mi va di mostrarmi intelligente, voglio essere una strega normale.
Abbiamo appena finito Pozioni e Malfoy non ha fatto altro che spiarmi di nascosto, ho la sensazione che voglia parlarmi ma che sappia che è meglio evitare, soprattutto perché detesta i miei amici e non posso passare su questo.
Stringo i libri sul petto e la mia testa continua a pensare, pensare al futuro, agli sguardi da lontano che papà mi rifila e il fatto di doverlo chiamare Signore o Preside, come se non ci conoscessimo.
Penso al fatto che l'arrivo di Harry ha cambiato qualcosa in me, non so cosa però e non so perché.
Penso al fatto che anche se hanno iniziato a darci dei voti non ho detto a nessuno dei miei punteggi, mio padre li sa ma non voglio vantarmi, non studio neanche chissà quanto per avere il massimo ma quando senti per i corridoi, nelle lezioni private, sempre le stesse cose alla fine le sai a memoria, no?
Sono così immersa nei miei pensieri che non guardo neanche dove sto andando, soprattutto quando penso ai miei poteri e a come il mio umore influisce su essi. Secondo papà non devo preoccuparmi fino a quando non sarò più grande, dove dovrò lottare contro emozioni più forti ma la paura mi sta paralizzando.
I miei libri mi cadono di mano quando mi scontro con qualcuno, mi giro imprecando e vedo un corvonero ridere, lo ha fatto apposta. Mi inginocchio per terra e sistemo in una pigna i libri, un ragazzo si inginocchia davanti a me e prende una mia pergamena.

<<E' nato prepotente e scemo, scusalo>>

Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo castano, pallido, i lineamenti marcati, gli occhi verdi, labbra sottili e sicuramente tra i ragazzi più belli della scuola, deve essere più grande di me.

<<Se intendi quello che mi ha buttato tutto a terra, direi di sì>>

<<Se vuoi lo rincorro per trasformarlo in un criceto>>mi sorride.

Sento delle voci provenire dal mio fianco e intravedo il gruppo dei Grifondoro. A capo c'è Harry e Ron che ridono, stanno parlando con i loro amici di qualcosa.
Mi alzo con tutto in mano e faccio un sorriso di circostanza.

<<Non farlo, la professoressa McGranitt lo scoprirebbe>>sussurro.

<<Varrebbe la pena finire in punizione per questo>>

I miei occhi azzurri incontrano i suoi, le mie gote arrossiscono<<Non hai detto come ti chiami>>

<<Cedric Diggory, ma io so già chi sei>>

<<Sarebbe stato strano l'incontrario>>alzo le spalle divertita.

<<Vuoi venire con me nella Sala Grande per cena?>>dice tutto d'un fiato, è buffo.

Sto per dire di sì, per non offenderlo ma finalmente riesco a captare le parole di Ronald<<Ma l'avete sentita parlare? E' strana! Hermione è insopportabile, per forza che non ha amici>>

Spalanco gli occhi, soprattutto quando vedo la figura di Granger superarlo in lacrime, la poverina ha sentito tutto.
Non ci posso credere.

<<Tutto okay?>>mi chiede Cedric.

<<Mi dai un attimo? Devo fare una cosa>>dico con tono glaciale, dire che sono arrabbiata è dire poco.

<<Sembri furiosa>>

<<Oh, posso fare di peggio>>

Annuisce e prende i miei libri, controllo le mie emozioni, come possono due miei amici parlare male di un'altra nostra amica? In un attimo corro davanti al gruppo diretto in Sala Grande e li fermo, sembrano quasi spaventarsi ed infatti indietreggiano.

<<Ciao, Avery>>mi sorride Harry.

<<Ciao? Mi dite ciao?! Avete detto ciao a Hermione quando è scappata piangendo? Non mi sembra>>

<<Dai, lo sai che è pesante>>sbuffa Ron.

<<No, non lo so. Se ti sembra pesante è perché è più intelligente di te, Ronald. Molto, forse anche troppo e solo per la tua stupida invidia non puoi giudicare neanche Draco>>

<<Che c'entra Malfoy?>>

<<Giudichi lui quando vi prende in giro ma ci metti in attimo a fare lo stesso con Hermione, che non ha fatto altro che aiutarvi.>>

<<Ci dispiace>>capisce Harry.

<<Non abbastanza>>scuoto la testa delusa.

Gli occhi di Potter sembrano feriti, come se non sapesse cosa dire e Ron invece si vergogna profondamente.
Chiudo gli occhi cercando di mandare già la rabbia, cercando di non far esplodere una qualsiasi cosa intorno a me. Torno verso Cedric e lui mi sorride divertito, quasi meravigliato, prendo i miei libri e mi segue a ruota, vorrei correre dalla mia amica ma non ho la minima idea di dove sia.

<<Ricordarmi di non farti mai arrabbiare>>

<<Scusa per la mia scenata, non voglio che succedano queste cose tra i miei amici>>

<<Aveva ragione il Cappello Parlante, sei leale. Una buon grifondoro>>

<<Almeno sappiamo che su una cosa non si sbagliava>>sorrido usando la mia bacchetta per far sparire i miei libri. <<Non ci siamo mai parlati, vero?>>

<<Si, una volta, al mio primo anno qui. Ero uscito dalla classe per andare in bagno e tu stavi cantando nei corridoi da sola>>aggiunge imbarazzato.

<<Non me lo ricordo, scusami>>commento stranita, com'è possibile?

<<Beh, ti ho detto ciao e tu hai solo sorriso. Poi sei andata avanti a cantare, indossavi un vestito azzurro e devo ammettere che sai come si canta>>

<<Wow, tu te lo ricordi sicuramente>>dico sarcastica e lui alza le spalle mentre entriamo nella Sala Grande.<<Dobbiamo dividerci ora, Cedric Diggory. Prometto che non dimenticherò nuovamente che ci siamo incontrati>>

<<Lo spero, per me è stato impossibile dopotutto>>

Il suo sguardo si fa intenso ed io non capisco perché mi senta a mio agio al suo fianco, annuisco e faccio un passo avanti, dobbiamo andare ai tavoli delle nostre casate. Lui ondeggia e poi faccio dei passi in avanti, pronta a sparire da questa situazione strana, come posso essermi dimenticata? Io ricordo sempre tutto.
Vado a sedermi tra Fred e George, voglio stare lontana da Harry e Ronald che si siedono subito dopo di me, guardo il posto vuoto di Hermione e vorrei tanto sapere dove si trova.
Mio padre si siede e allunga il collo per cercarmi tra la folla, i miei occhi sono già su di lui, per me è impossibile non cercarlo sempre, è pazzesco da dire ma è la persona più importante della mia vita, lui è tutto il mio mondo.

<<Ti abbiamo vista con Cedric Diggory>>commenta George quando appare il cibo.

<<Infatti, che voleva il Tasso?>>sbuffa Fred.

<<Non essere geloso>>rido.

<<Non sono geloso>>

<<Lo sei>>sorride Neville.

<<Perchè ti ha parlato?>>chiede Harry fissandomi, è a disagio.

Alzo le spalle<<Un cretino mi è venuto addosso e mi ha aiutata a raccogliere i libri>>

<<È stato Malfoy?>>

<<Draco neanche era nelle vicinanze>>lo giustifico e oltre Potter riesco a vedere il profilo di Malfoy, se ne sta li a fissare il piatto che ha davanti e finge di ridere alla battuta del ragazzo davanti a sé.

<<Allora chi?>>

Sbuffo, sono nervosa<<Che importa?! Cedric mi ha aiutata, è stato cortese, che problema c'è?>>

<<Lo sai che tutte le ragazze delle sua casata hanno una cotta per lui?>>continua Fred.

<<Non mi interessa>>ripeto.

<<Dimmi una cosa, sono più bello io, vero?>> fa un sorriso storto e George scoppia a ridere.

<<Se dici di sì, vuol dire che sono bello anch'io>>

<<Stiamo aspettando>>ridacchia Dean Thomas, è simpatico, ha gli occhi neri e la carnagione scura.

Fred abbassa il viso sul piatto e il mio malumore scompare, poso una mano sul lato del suo viso e lo faccio volare verso di me.<<Oh, Freddy, dovresti saperlo che preferirò sempre te>>

Fa un gran sorrise e mi abbraccia, poi allungo un braccio su George e lo accolgo. Entrambi ridono e io sorrido, hanno fatto molto per me ed io per loro, ci tengo troppo.

<<Se possiamo dirlo, anche tu sei e sarai sempre la più bella>>schiocca un bacio sulla mia guancia Fred.

<<Ci puoi scommettere, la più bella di tutta Hogwarts>>dice l'altro.

<<Di tutto il mondo>>

<<Piantatela voi due!>>esclamo scuotendo la testa.<<Non è vero>>

<<Oh si che è vero>>

<<Io amo Halloween, quanti dolci>>commenta Ron ma io non lo ascolto.

<<A proposito, dov'è Hermione? Si sta perdendo tutto questo>> chiede Percy.

<<Una sua amica ha detto che non è più uscita dal bagno delle ragazze>>ci informa Neville.

<<Impossibile, Avery è qui>>ridacchia George ed io gli do una gomitata.

<<Non sono la sua unica amica>>

<<Lei ci ha detto di sì>>risponde il fratello.

Davvero?<<Beh, Neville, cos'altro sai? Vorrei trovarla>>

<<È stata chiusa nel bagno delle ragazze giù per tutto il tempo a piangere.>>

<<Ma cos'è successo?>>domanda Dean.

<<Due idioti l'hanno presa in giro>>tossisco.

Ad un tratto i portoni si aprono di botto, ci giriamo tutti e il professor Raptor con il suo turbante viola entra correndo nella stanza. Grida come un cavolo di dissennato <<Un Troll! Nei sotterranei!>>

Mi alzo in piedi di scatto e guardo mio padre, quando mi volto di nuovo il professore è svenuto a terra dalla paura.
Tutti gli alunni si mettono a gridare terrorizzati, Ron più di tutti secondo me, e iniziano a correre verso la porta.

<<Silenzio!>>tuona papà e improvvisamente tutti si fermano.

Io realizzo una sola cosa : Hermione è nei sotterranei con un Troll.

ANGOLO AUTRICE.

Eccoci appena entrati nella prima loro avventura, sono arrivati anche nuovi personaggi.
Ho deciso, perché credo lo meritasse, di presentare un po' prima il personaggio di Cedric Diggory.
Cosa ne pensate?
Riuscirà Avery a capire cosa c'è sotto la botola e Hermione come farà ad uscire dai sotterranei?!
Per altre info andate su Instagram!
La page si chiama : thestoriesofhope







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