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Capitolo 27

Ho sempre saputo che la vita ha una fine, mio padre non mi ha mai mentito su questo e ho sempre avuto il brutto vizio di pensare a come sarebbe stata la mia di fine.
Mi immaginavo molte morti ma ho sempre pensato che la miglior morte sia quella in cui ti sacrifichi per chi ami, cosa c'è di meglio? 
Quando ho aperto gli occhi mi sono resa conto di una cosa, sono viva e se lo sono c'è  un motivo. Non che io sappia qual è ma devo vivere per scoprirlo.

<<Avery, Avery!>>mi chiama Hermione.

Metto a fuoco la stanza e vedo chiaramente lei, mi sorride e mi fa sedere, indosso ancora le stesse cose sporche della notte scorsa e sul letto di fianco al mio c'è Harry che fissa il pavimento. Ron mi fa un cenno, è sdraiato con la gamba ingessata.

<<Che cos'è successo?>>chiedo.

<<Ho visto mio padre>>annuncia Harry.<<Ha mandato via i dissennatori>>

<<Ascoltate, ragazzi, hanno catturato Sirius>>

<<Cosa?!>>mi alzo in piedi, la testa mi gira appena.

<<Useranno il bacio, è molto peggio della morte.>>mormora Herm.

<<Gli succhieranno via l'anima>>sussurro.

Harry si alza e ci guarda scioccato, è l'ultima persona della sua famiglia che gli rimane, so cosa prova, se perdessi mio padre io morirei. 

<<Avery!>>

Guardo oltre Hermione e vedo mio padre aprire le porte dell'infermeria, quando mi vede le chiude e con due falcate mi stringe fra le braccia. Chiudo gli occhi, stare con lui mi fa sentire come se la mia vita avesse ancora un senso.

<<Papà!>>

<<Oh, amore, amore mio. Non c'è niente per cui disperare adesso>>

<<Si, invece. Hanno preso l'uomo sbagliato>>mi stacco e Harry si avvicina a noi.

<<E' vero, Signore. E' stato Crosta>>commenta Ron.

<<Crosta?>>domanda papà confuso.

<<Il mio topo, era di Percy e poi..>>

<<Il punto è che noi sappiamo la verità>>lo interrompe Hermione.<<Ci deve credere!>>

<<Vi credo, ma temo che le vostre parole convinceranno ben pochi>>

<<Io so che posso fare qualcosa, papà. Ti prego, abbiamo perso Minus ma Sirius ha delle risposte che ci servono. Lui è buono, lo sapevi anche tu. E' una brava persona, non si merita un dolore simile>>dico e forse parlo anche di me<<Sai che non sono impotente, dimmi solo cosa e lo farò>>

Lui mi sorride<<Il tempo, il tempo è una cosa davvero misteriosa. E' potente e a volte se ci si intromette è una cosa pericolosa>

<<Cosa?>>sussurra Herm.

Mio padre va verso la porta, dandoci le spalle<<Sirius Black è in cima alla torre oscura. Conosci la legge, amore mio, non dovete essere visti. E fareste meglio a tornare prima dell'ultimo rintocco, altrimenti le conseguenze saranno troppo devastanti per parlarne.  Se stanotte avrete successo più di una vita innocente verrà risparmiata. Tre giri dovrebbero bastare>>
Sorrido, papà si gira per un istante e lo sguardo che mi rifila mi prega di essere attenta. Esce dalla stanza e sta per chiude le porte quando si sporge<<Dimenticavo! Quando si è in dubbio, credo che tornare su i propri passi sia un modo saggio per cominciare. Buona fortuna>>

<<Grazie>>annuisco.

Chiude le porte e se ne va, mi giro verso i miei amici e faccio un respiro profondo.

<<Che miseraccia vuol dire?>>domanda Ron.

<<Esattamente di cosa parlava tuo padre?>> chiede Hermione.

<<Ragazzi, vi voglio bene, davvero. Ma Ronald, non puoi camminare e  Herm, devi rimanere per vedere se arriva qualcuno.>>alzo le spalle tirando fuori dalla mia felpa le mie due collane, quella che appartiene alla mia famiglia e la GiraTempo.

<<No! Quella è...>>continua Granger.

<<Una GiraTempo>>annuisco.

Allargo la collana e mi avvicino al corpo di Harry che mi fissa sorpreso, faccio passare la catena intorno al collo di entrambi e poi sollevo le mani per toccare la clessidra. Quando Potter prova a sfiorarla gli dò una sberla sulla mano, si lamenta ma lo ignoro con un sorriso divertito.

Dopo i tre giri fisso il ciondolo iniziare a girare, le persone si muovono intorno a noi per svariati secondi e poi si ferma in tempo. Tolgo la catena dal suo collo e la metto sotto la mia maglia, la campana fuori suona che mancano pochi istanti al tramonto.

<<Che cos'è successo? Dov'è Ron?! E Hermione?>>

<<Sono le sette e mezza, dov'eravamo noi alle sette e mezza?>>gli chiedo.

<<Non lo so, andavamo da Hagrid>>

<<Certo!>>esclamo prendendogli la mano e trascinandolo con me fuori dall'infermeria<<Non dobbiamo farci vedere>>

Corriamo velocemente giù dalle scale della torre, usciamo nelle piazza vedendo nuovamente l'esecutore materiale. Harry avrà ripetuto il mio nome durante il tragitto almeno trenta volte, passiamo sopra il ponte di legno e sbuchiamo nella piazzettina d'erba circondata da pietre. Ci sistemiamo sul bordo della galleria e guardiamo la scena dove io colpisco Malfoy in faccia.

<<Siamo noi>>sussurra Potter.<<Questo non è normale>>

Mi giro e spingo Harry contro il muro di pietra, mi metto davanti a lui e tiro fuori la GiraTempo<<Ascoltami attentamente, okay? Non lo ripeterò un' altra volta. Questo è una GiraTempo, mio padre e la professoressa McGranitt me l'hanno dato all'inizio dell'estate per potermi esercitare. E' così che ho frequentato le lezioni tutto l'anno>>

<<Siamo tornati indietro nel tempo>>capisce.

<<Esatto. Mio padre vuole che torniamo in questo momento, è successo qualcosa che vuole che cambiamo>>dico.

<<Gran colpo quello>>mormora osseravando la scena.

<<Grazie>>sorrido<<Stanno arrivando!>>

Saltiamo da una finestra della galleria e ci appoggiamo al muro esterno, quando li sentiamo andare via sbuchiamo fuori e ci mettiamo dentro il cerchio. Guardiamo i nostri noi del passato correre verso la casa di Hagrid e Harry allunga la mano indicandomi il campo.

<<Fierobecco è ancora vivo>>sussurra.

<<Ma certo! Mio padre ha detto che più di una vita sarà risparmiata, dobbiamo salvarlo>>sorrido<<Andiamo>>

Scendiamo giù per la collina quando essa è vuota, passiamo di fianco al raggruppamento di zucche e ci nascondiamo dietro esse. Dalla posizione in cui siamo vediamo chiaramente l'interno della casa di Hagrid, ci siamo noi che parliamo e mi vedo bere il the mentre prego il mezzogigante di non cacciarmi via, mi accorgo di un particolare, Harry, quello del passato mi fissa. I corvi sopra le nostre testa iniziano a gracchiare, ci voltiamo verso est e riconosco tre figure, Cornelius, papà e l'incappucciato. 

<<Dobbiamo farli entrare in casa, se Caramell vedrà Fierobecco prima di entrare non penserà che sia stato Hagrid>>gli dico.<<Aspettiamo>>

<<Ma Minus è lì dentro, ha ucciso i miei genitori come lo ha fatto Voldemort!>>

<<Lo so ma non puoi fare niente, in questo momento tu sei in quella casa e se irromperai dentro ti crederai impazzito. Cose terribili accadono ai maghi che si intromettono nel tempo, non possiamo essere visti>>

<<Va bene, hai ragione ma perché non ce ne siamo andati via?>>

Guardo dentro la casa di nuovo e mi rendo conto che ha ragione, abbasso lo sguardo e vedo un sasso, siamo stati noi a colpirci. Perciò lo prendo e lo tiro dentro la finestra, colpisco me stessa e Harry mi copre per evitare che ci vedano, prendo un altro sasso e lo tiro ancora ma colpendo la testa di Potter.

<<Ahia, fa male.>>sussurra.

<<Non esagerare>>alzo le spalle.

Il cercatore dentro la capanna si gira e vede i tre arrivare, è così che dice gli altri che devono andarsene. Vediamo i nostri noi uscire dalla casa, Harry mi prende per mano e mi tira dietro gli alberi, ci nascondiamo dietro a due cortecce robuste, posto un ramo e mi guardo.

<<Ma da dietro sembro davvero così pazza? I miei capelli sono terribili>>

Mi volto indietro quando Hermione si gira per guardare, poi loro se ne vanno correndo dalla parte opposta, non aspetto oltre e vado verso Fierobecco. Indico gli animali morti appesi, lui annuisce e si gira, mi inginocchio verso la catena e schiocco le dita prima che il mio amico se ne accorga, è così che le catene spariscono.

<<Forza,  Beccuccio, andiamo>>

Harry arriva con i furetti stecchiti, in un attimo la creatura si alza in piedi e ci segue ma mio padre appare con gli altri tre.
In quel momento capisco una cosa, papà sa esattamente che siamo qui e li sta distraendo, faccio cenno a Potter di continuare e corriamo dentro la Foresta Oscura. 
Diamo un altro furetto a Fierobecco e ascoltiamo da dietro gli alberi la loro conversazione, pensano che sia impossibile che si sia liberato da solo ma non sanno come trovarlo. Il boia se ne va e colpisce una zucca, quando ho pianto in realtà ho visto l'esecutore colpire una zucca e non la testa dell'ippogriffo.

Corriamo dentro la foresta, dobbiamo allontanarci ora che fa sempre più buio, lasciamo Fierobecco in un punto deserto.
Egli tira verso la parte superiore della foresta, così da sbucare dove c'è il Platano Picchiatore, riusciamo ad arrivare tra due querce e guardiamo il cielo diventare sempre più buio, dentro l'albero entra Lupin e poi vediamo arrivare Piton.

<<Ora aspettiamo>>mi lascia andare Harry.

Non aggiungo altro e mi siedo esattamente al suo fianco, mi mordo le labbra come ogni volta e mi domando se le cose cambieranno o no.  Mi volto e vedo Fierobecco divertirsi a divorare dei pipistrelli, sorrido, è vivo e questa è già un' immensa vittoria.

<<Ti devo dire una cosa>>sussurra.

<<Lo sai che puoi dirmi tutto>>

<<Lo so che hai visto anche tu una creatura, non so cosa fosse ma ho sentito qualcosa al lago.>>

<<Era un Tuono Alato>>dico.<<Una creatura ormai sempre più rara, vivono nel Nord America e sono una specie protetta. Hanno il potere di cambiare il meteo>>

<<Be', allora quel Tuono Alato era un Patronus?>>chiede ed io annuisco<<So chi era, era mio padre>>

<<Ma è morto>>

<<Lo so!>>esclama infastidito, per poi calmarsi<<Ma ho sentito, mentre dormivi, dire da Piton che solo un mago potentissimo avrebbe potuto farlo e mio padre lo era.>>

<<Non so, ma salviamo Sirius, è il tuo padrino>>

<<Avery, tu hai un padrino?>>chiede curioso.

<<Si, è Piton>>lui spalanca la bocca<<e come madrina..>>

<<Professoressa McGranitt?>>

<<Si, non essere tanto scioccato. Non c'era molta scelta>>

Ci alziamo da terra e guardiamo la scena, Harry guarda la mia me e poi si volta a osservarmi, non so se abbia capito che piangevo prima che Remus mi abbracciasse. Però, ancora una volta, evita di parlarne e mi racconta velocemente quello che Sirius gli ha detto, di come lo ha invitato a vivere insieme, dal modo in cui sorride sento che non m'importa di essere felice, voglio solo che lo sia lui.
Poi però incombe la scena in cui Lupin si trasforma, c'è una lotta con Black e da qui iniziamo a correre verso l'interno della foresta, ci avviciniamo sempre di più al lago.
Scendiamo per guardare meglio, da qui vediamo noi due correre dietro i due animali, Lupin sta per attaccarci.
Senza pensarci metto le mani intorno alla bocca e ululo, il licantropo si gira verso di noi e Harry prova a tapparmi la bocca, lo scanso e ripeto il gesto. C'è solo una cosa di cui mi sono ricordata, ci sta venendo addosso! Corriamo indietro, non so esattamente dove stiamo andando, però cerchiamo di nasconderci dietro un enorme albero.
Di nuovo, inaspettatamente, come oggi sta succedendo troppe volte, la mano di Harry prende la mia e la stringe. Tratteniamo il respiro mentre sentiamo i lamenti del lupo mannaro, giriamo intorno alla pianta dando le spalle a quello che c'è dietro e me ne rendo conto solo troppo tardi.
Un ringhio ci fa girare di scatto, davanti a noi Lupin ci guarda, Harry mi mette dietro di se per fare da protezione ma lo supero di scatto. Le sue mani si posano sui miei fianchi ma essendo dietro di me non vede i miei occhi, li rendo bianchi. 

Il licantropo si paralizza e so cosa dire <<So che fa male, so che vorresti scappare per non tornare mai più. So che senti che non sopravvivrai, che diventerai tutto quello che temi, tutto quello che odi. So esattamente che continui a pensare agli altri ma tu sei migliore di loro. Hai capito? Tu sei più forte, sei indelebile e anche se da fuori sembri perfetto, non lo sei, sei umano e hai un gran cuore, così grande che fai di tutto per gli altri ma nessuno fa mai niente per te. Non ti dirò che smetterai di soffrire per quello che sei, sarebbe incoerente dato quello che sono io, ma dicevi sul serio quella volta. Amati, perché tutto quello che vedi in te come un errore, io lo vedo come la cosa più giusta che c'è>>

Per un istante penso che abbia funzionato, poi i miei occhi tornano normali e lui scuote il muso, le sue pupille si dilatano nuovamente. Harry mi tira indietro abbracciandomi, dà le spalle a Lupin ma qualcosa, qualcuno colpisce Lunastorta. Ci voltiamo sorpresi e vediamo Fierobecco aprire le ali e ruggire, il nostro professore scappa via spaventato.

<<E' tutto okay>>mi accarezza la schiena Harry.

<<Tu stai bene?>>gli chiedo alzando il viso.

<<Si se tu stai bene>>mi sorride.

<<Quello che sta male è Lupin, che nottataccia>>ridacchio spostandomi, Fierobecco mi fa un inchino<<Oh, Beccuccio della mamma, sei stato proprio bravo.>>

<<Io non ho fatto niente, eh>>sbuffa Harry ed io rido, guardandolo.

<<Non tocca a te proteggermi, Harry>>

<<E chi ci pensa sennò?>>sorride<<A proposito, ha quasi funzionato il dire quelle parole a Lupin>>

Alzo le spalle salutando Fierobecco per pochi attimi e indicando il lago<<Sono le parole che mi ha detto prima di trasformarsi>>

Mi guarda e ancora una volta è pronto a dire quello che pensa ma un freddo gelido ci pervade totalmente, alziamo lo sguardo al cielo nero e oltre le stelle vediamo lo stesso esercito di Dissennatori volare, stanno andando al lago. Senza pensare, entrambi corriamo nella loro stessa direzione, riusciamo ad arrivare alla parte opposta del lago.
Vado in avanti e vedo chiaramente i dissennatori iniziare a colpirci, sento freddo nel rivederlo.

<<Ora arriva mio padre>>dice Harry e lo guardo, lo guardo con tristezza riconoscendo che si sbaglia.

<<Harry, stiamo morendo>>

<<Cosa? No!>>

<<La luce che esce dalla bocca di Sirius è la sua anima>>

Mi guarda e vedo finalmente nei suoi occhi che sa esattamente che si sbaglia, sa che non verrà nessuno a salvarci. Cerco di non piangere, essi sono lucidi e per un istante capisco che va bene morire per salvare qualcun'altro ma non posso morire lasciando che anche Harry muoia. 
Mi faccio in avanti prendendogli la bacchetta, ogni mago ha la propria ma questa volta devo fingere di poterla usare.
La mia l'ho stupidamente abbandonata.
Mi insegue fino a quando non arrivo sul bordo dell'acqua ghiacciata. 

Mi si para davanti<<Che stai facendo?!>>

<<Harry>>sussurro indietreggiando, cambio prima che se ne accorga la bacchetta nella mano sinistra e una lacrima mi solca la pelle bollente<<Ti fidi di me?>>

<<Sempre>>annuisce.

Per sprigionare il mio incantesimo non mi serve pronunciarlo, non se ho un ricordo così intenso e forte. Metto la mano impegnata dietro il suo collo e lui rimane immobile, allungo l'altra tendendo il braccio e allargo le dita, rivolte verso i dissennatori.
In un istante, i suoi occhi blu si chiudono e le mie labbra sfiorano le sue, è sorpreso ma dopo si abbandona a stringermi la schiena. Le mie pupille seppur coperte, si attivano e quando il bacio si approfondisce faccio scattare il potere.
Dalla mia mano un bagliore argentato esplode e anche se non posso vederlo, lascio che vada libero oltre di noi.  L'unica cosa di cui mi importa è Harry, la sua bocca sulla mia, la mia testa si riempe di immagine colorate, noi che ridiamo, che affrontiamo le nostre sfide e quando il bacio finisce entrambi non abbiamo fiato.
La sua fronte si appoggia alla mia e le mie mani tornano a sfiorarlo, sorride e poi è come se ci fossimo risvegliati da un sogno. Si sposta da me per guardare indietro e vede la mia bacchetta nella mia mano, noi al di là del lago ancora vivi.
Mi tengo il petto, mi manca l'energia per tutto in realtà, dietro di noi Fierobecco si alza sulle zampe. Non è ancora finita, perciò corro velocemente verso di lui, con un salto riesco a saltargli in groppa ed ignoro l'imbarazzo di Harry quando sale dietro di me, appoggia le mani nuovamente sul mio corpo e accarezzo le piume della creatura.

<<Da Sirius>>dico.

In meno di pochi secondi il corpo dell'Ippogriffo si alza da terra, le sue ali si distendono nell'aria fresca della notte e in almeno dieci minuti riusciamo a trovare la giusta rotta.

<<Avevi ragione, Avery. Non era mio padre che avevo visto, eri tu. Sei sempre stata tu!>> urla al vento.

E' ovvio che non abbia capito come ho agito e non ho intenzione di dirglielo, se sapesse che l'ho baciato perché provo qualcosa che neanche comprendo, e che so che crescerà, scapperebbe via. Se sapesse che baciarlo era l'unico modo per incatenare la mia mente a qualcosa d' intenso, un ricordo come il mio primo bacio con il mio miglior amico, e scatenare il mio potere, lui mi guarderebbe con orrore.
Merlino, è stato il mio primo bacio.

<<Non devi dirlo a nessuno>>

<<Cosa?! Perché?! Sei stata grandiosa, ci hai salvato la vita! Sei una strega potentissima, ora capisco perché Voldemort ti vuole!>>

<<Nei maghi un potere nelle mani di una ragazza della nostra età spaventa la gente, non devi dire a nessuno del mio Patronus, della creatura>>

<<Te lo prometto>>dice ed io annuisco<<Quel bacio era per il ricordo?>>

Non so cosa rispondere, voglio bene ad Harry e non so dire cosa sia quello che c'è tra di noi, è troppo presto, anche se nel mondo dei maghi l'amore non ha età. I genitori di Harry lo hanno avuto all'età di vent'anni, perciò so che non devo sentirmi stupida per una cotta ma è molto di più quello che non deve sapere.
Non posso metterlo in pericolo, se gli dicessi quello che sento lui inizierebbe a diventare ancora più importante di quello che è già, e non posso legarmi a una persona così tanto, non se gli mento.

<<Sei il mio miglior amico, ho pensato a tutti i ricordi degli ultimi anni e ho capito che dovevo averti più vicino che potevo. Mi è venuto in mente solo quel modo per il contatto>>mento.

<<Si, è stata un ottima idea, Avery>>afferma a disagio.

Chiudo gli occhi e affondo le dita nelle piume di Fierobecco, scendiamo giù in picchiata sulle torri di Hogwarts e arriviamo con un tonfo sulla torre oscura. Harry scende prima di me e andiamo verso la cella. 
Punto la bacchetta di Potter sulla serratura e la faccio esplodere fin troppo, la porta si scardina e  Sirius corre fuori abbracciando il suo figlioccio. Salgo di fretta su  Beccuccio e gli dico di muoverci, possiamo nasconderci in un posto sicuro fino all'alba.
Una volta saliti sfrecciamo via, il castello dorme ma i due dietro di me continuano a urlare dalla gioia. Dopo cinque minuti atterriamo nella piazzetta davanti a un entrata di Hogwarts e anche di un ponte di legno, scendiamo dal dorso di Fierobecco, li lascio soli quando si allontanano di pochi passi.
So che vogliono parlare, dopo dodici anni è anche giusto. Perciò abbraccio l'ippogriffo, il becco si appoggia alla mia spalla ed io per l'ennesima volta ho il magone. È come se continuassi a dire addio e come sapete, odio quando le persone se ne vanno, le odio.

<<Ehy>>dico guardando Fierobecco, fa dei lamenti, quelli che per gli animali è piangere<<Va tutto bene, sai sempre dove trovarmi. Ti prometto che starai bene, che la vita sarà luminosa e che ci rivedremo, se non in questa vita in un' altra. Sarò sempre con te, voleremo ancora insieme e riderò quando punzecchierai Hagrid. Ma devi promettermi che sarai un bravo ippogriffo, pulisciti le piume, non mangiare quello che non ti è permesso e sii gentile con Sirius, è un brav'uomo, so che lo amerai, perché ami me. Come fai a volermi bene? Sono tutto quello che una creatura piena di onore dovrebbe disprezzare, invece tu scegli me. Mi sa che qualcosa non va in te, amico.>>punta le zampe<<Scusa, hai ragione, sei stupendo. Sei davvero il mio cucciolo, sarai sempre il mio Beccuccio>>

<<Ti vede come la sua mamma>>mormora dietro di me Sirius, mi giro a guardarli, mi hanno ascoltata per tutto il tempo e la cosa mi imbarazza non poco<<E' straordinario>>

<<E' lui ad esserlo>>sospiro.

<<Posso parlarti un attimo? Io e Harry abbiamo conversato amabilmente ma tocca a noi, Avery>>

<<Perché?>>

<<Non tendi a fidarti delle persone, hai il terrore di affezionarti>>

Come lo sa?

<<Non studiarmi, non mi piace>>dico ma lui ride, mi fa un cenno verso una finestra ed io annuisco, Harry mi fa un sorriso incoraggiante e va da Fierobecco.<<Di cosa mi devi parlare?>>

<<E' grazie a te se il mio amato figlioccio sa  tutto. Hai colpito una persona che ami per la verità, non che io capisca come fai con Piton>>

<<Non lo conosci, nessuno lo conosce. E' una brava persona, solo che ha dei demoni, come tutti>>lo difendo.

<<Non sono mai stato molto buono con lui, non lo sopportavo>>

<<Sei venuto a parlarmi di Severus?>> chiedo.

<<Sei stata tu a salvarci>>

<<Non so di cosa parli>>

<<Oh, Piccola Guerriera, non dirmi che il Tuono Alato non eri tu. Harry non ha detto niente ma è pessimo con le bugie, come suo padre. Sembri così calma, Silente ha davvero tirato su una ragazza forte>>

Mi fermo, dove l'ho già sentito?<<Piccola Guerriera?>>

<<Già>>

<<Non mi conosci, non voglio sembrarti scontrosa ma sono stanca e vorrei andare>>

<<Dei tuoi poteri?>>sussurra.

Mi paralizzo<<Come lo sai?>>

<<Sono uno dei pochi che quella sera era presente, quella in cui Voldemort è stato quasi sconfitto>>

<<Cosa c'entra con me?>>

<<Tuo padre ti ha cancellato la memoria?>>

<<Un' altra cosa che sai, ma non riguarda Voldemort. Riguarda uno specchio>>

<<No, non è vero. Non fu Harry a disperdere i poteri del Signore Oscuro, sei stata tu>>dice<<Tuo padre te lo dirà, lui venne da te la stessa notte in cui uccise i miei amici. Sapevo che avrebbe tentato di uccidere Silente, solo che non era così, voleva te ed ero devastato, distrutto e così sono corso qui, ad Hogwarts. Non so cosa avvenne ma ti vidi, ero sconvolto, Tom Riddle aveva provato a rapirti ma lo avevi fermato>>

<<Lo sa Lupin?>>trattengo le lacrime.

<<No, non ho avuto il tempo di dirglielo>>alza le spalle<<Non farlo, non permettere a quel mostro di ferirti. Tu sei così forte, così bellissima, così meravigliosa. Non devi mai, dico mai, smettere di credere nella speranza>>

<<Ma sono sola, sola nella mia testa>>

Lui sorride, i denti non più bianchi, mette le mani sporche e tatuate sul mio viso e mi obbliga a guardarlo negli occhi. Mi domando come fosse da giovane ma penso fosse molto bello.

<<Cerchi di allontanare le persone quando si avvicinano a capirti o quando sai che potrebbero farlo con uno sguardo, ecco perché sei scontrosa nei miei confronti>>ed io trattengo un sorriso, mi ha beccata<<Oh, Piccola Guerriera, non sei sola. Forse si, forse combattere contro se stessi è la battaglia più ardua ma è quella che ti insegna chi sei, è un agonia, lo so, vivere per sempre con te stessa. Ti senti in prigione con i tuoi segreti ma vedi, io ti guardo e non importa cosa tu sappia fare con i tuoi occhi. Non importa se la tua anima è antica, se la forza è implacabile.>>

<<E cosa importa?>>chiedo, so bene che Harry ci sta guardando. È come se leggesse la mia mente.

<<Le persone che ami, quelle che tanto odi perché se ne vanno, resteranno sempre con te>>

Come conosce queste cose?<<Ma io non le vedo, non le sento>>

<<Non mi hai sentito per tutto questo tempo, non è così? Quella notte ad Howarts e ti ho preso dalle braccia, ho capito, ho capito che ti avrei protetta. >>

<<Eri tu, quella voce, nella mia testa l'anno scorso. Vero?! Mi hai chiamata Piccola Gusrriera!>>

<<Ho usato ogni mio grammo di magia per avere quel contatto>>sorride.

<<Come sapevi che avevo bisogno di te?>> una lacrima mi solca la pelle.

<<Abbiamo avuto quello che si chiama un Imprinting>>

Faccio una smorfia, è pazzo.<<Non avviene solo tra gli animali?>>

<<No, Avery.>>sorride, lui mi abbraccia inaspettatamente. Mi abbraccia forte, il suo odore non è tra i migliori ma non m'importa, perché per un attimo penso di avere finalmente una persona con cui non devo fingere di essere forte.

<<E' ora di andare!>>esclama Harry quando vede delle luci accedersi.

Ci stacchiamo e ci guardiamo per un istante, poi andiamo verso Fierobecco, Sirius riabbraccia Potter pregandolo di scrivergli e poi sale sulla schiena dell'ippogriffo.
Ci guarda con fierezza, so che dovrò parlare con mio padre ma ora devo pensare ad altro. In un istante parte e se ne va, vola via da noi e la luna gli fa da sfondo. Poi il campanile suona, ci guardiamo e riconosciamo che dobbiamo correre da Ron, così che tutto torni al suo posto. Ci mettiamo a correre svelti, superiamo la piazza e dopo una decina di minuti arriviamo nella torre dell'infermeria deserta.
Aspettiamo qualche minuto per assicurarci che quando entreremo i nostri noi siano già spariti e quando ne siamo certi corriamo alle porte, le spalanchiamo e di noi non c'è traccia. Solo Ron e i suoi occhi sono spalancati, Hermione alza le mani in aria ridendo.

<<Missione compiuta>>sorride Harry.

LA MATTINA DOPO

La prima cosa che ho fatto appena andata via dall'infermeria  è stato nascondermi nella Torre di Astronomia per tutta la notte, a pensare a quello che era successo.
Appena l'oraroo giusto me lo ha permesso ho usato i poteri per mettere la mia divisa di Grifondoro e sono filata nell'ufficio di Lupin, sapevo che era tornato, ne ero certa.
Perciò, quando ho bussato alla porta con la mano fasciata, l'ho visto subito, neanche in tempo a varcare la soglia che il professore mormora il mio nome giustificandosi con il fatto di averlo visto nella mappa. Guardo l'ufficio, sembra sistemare le sue cose, le valigie si stanno riempiendo da sole e capisco esattamente che sta partendo.

<<Licenziato?>>

<<No, me ne sto andando>>

<< Perché?!>>mi faccio avanti.

<<Qualcuno ha spifferato la natura della mia condizione, i genitori tra poche ore lo sapranno e non vorranno che i figli abbiano uno come, come me ad insegnare ai loro figli>>

<<Ma mio padre...>>

<<Tuo padre ha rischiato parecchio, fin da quando avevo undici anni, per me>>mormora ed io rimango in silenzio, è come se non riuscissi a parlare<<Perché quell'aria afflitta?>>

<<Ho fallito! Minus è scappato come un codardo e Sirius vivrà da ricercato>>

<<Di che stai parlando, Avery?!>> esclama mettendo le mani sulla scrivania<<Hai fatto moltissimo. Hai aiutato a svelare la verità!>>

<<Ma a cosa è servito?>>

<<Sirius vivrà anche da ricercato ma vivrà!>> spiega<<Hai scatenato finalmente il tuo Patronus dopo non aver trovato per un anni un vero ricordo intenso>>

<<Ho baciato Harry>>rivelo quasi vomitassi la verità<<Ho usato quello>>

<<Direi che era anche ora!>>ride, lo guardo sollevata.

<<Non vuoi che nomini Elizabeth, vero?>> lo sfido divertita.

<<Merlino, no>>

Guardo la finestra<<Gli ho mentito, non gli ho detto quello che provo ma solo che mi serviva qualcosa per il ricordo>>

<<Mi sono reso conto di una cosa, per te mentire è diventata un abitudine. E' come se rischiassi di vederla come la verità>>

<<Mentire è facile, dire la verità è difficile. Se la dicessi li ferirei o complicherei le cose, non voglio che cambino>>

Inclina il viso<<Perché non mi guardi negli occhi, Avery?>>

<<Perché Sirius se n'è andato, perché tu ora te ne andrai.>>mormoro<<Non importa quanto io nasconda quello che sono, non importa quanto combatta o quanto faccia, alla fine ve ne andate tutti>>

<<No, non ci pensare neanche lontanamente>>si avvicina e mi prende per le spalle<<Io non me ne sto andando via per te, non perché mi vergogno di quello che sono ma perché sono abbastanza vecchio per sapere quando è ora di andare via dopo aver dato tutto. E ho dato tutto>>

<<No, non è vero. Puoi dare tanto a Hogwarts, non ci lasciare>>

<<Oh, VistaBianca, con "ci" intendi "mi". Non vuoi che ti lasci>>capisce, il suo volto si addolcisce e le sue cicatrici si impallidiscono, in un attimo mi abbraccia, esattamente come ha fatto Sirius stanotte<<Non ti lascerò mai, mai e poi mai. Mi hai sentito? Io sarò con te anche quando non vorrai che ci sia, anche quando non mi sopporterai>>

<<Non penso possa accadere>>ridacchio.

<<Il punto, Signorina, è che io non ti sto abbandonando. Non me ne vado per sempre, solo da Hogwarts e non per colpa tua>>dice staccandosi.

Annuisco e sorrido, poi prende la mappa consegnandola nelle mie mani. Usciamo dal suo ufficio,  posa un bacio casto sulla mia fronte e mi lascia lì, sulla soglia dell'aula di Difesa contro le Arti Oscure. 

Come sono andate le cose poi fino all'ultimo giorno di scuola? Lupin mi ha mandato un gufo con una lettera a settimana, per farmi sentire che è rimasto con me. Sirius quando riesce si fa sentire, manda degli uccelli tropicali, sempre due lettere, una per me e una per Harry, quest'ultimo ha ricevuto una scopa, la più veloce e costosa sul mercato.
Crede sia stato Black, in un messaggio l'ho pregato di fingere che fosse così, ma in realtà l'ho comprata io con l'aiuto di zia Minerva. Volevo solo vederlo stare meglio, si è sentito giù di morale per via del padrino e con questo è tornato ad essere la persona che conosco.
Vi chiederete cosa sia successo riguardo il bacio, la risposta è : assolutamente niente. Non ne abbiamo più parlato, Herm e Ron non sanno niente ed è meglio così, non voglio che ci sia imbarazzo e infatti è come se non fosse mai accaduto. 
Gli esami sono andati esattamente come speravo, e Hagrid ci ha ringraziato con le lacrime per aver salvato Fierobecco. Non è finita qui, anche se Hogwarts è vuota per l'inizio delle vacanze estive Piton è venuto a chiamarmi, per portarmi da mio padre.
Entro nella stanza e papà mi sorride dolcemente, mi fa sedere davanti alla scrivania e zia Minerva posa una mano sulle mie spalle.
Ed eccoci qui, mi raccontano tutto di quella notte. Mi raccontano di come Harry abbia fatto rimbalzare il maleficio su Voldemort, su come moribondo si sia apparso nell'ufficio senza aver paura di essere visto.
Del fatto che non si capisca come facesse a sapere della mia presenza.
Di come mio padre sia corso in tempo e di come abbia visto il Signore Oscuro toccarmi, al primo contatto ho stretto il dito di Colui che non deve essere Nominato e l'ho quasi ucciso.
Sono stata io a finirlo, ma nessuno deve saperlo perché si chiederebbero come e i miei poteri sono la risposta. Mi raccontano di come Sirius sia arrivato, Voldemort era scomparso in una nube e mio padre era sconvolto, perciò Black è corso a prendermi in braccio ed è stato lì che è accaduto l'Imprinting.
Finalmente so perché Voldemort mi odia, io l'ho finito e quindi dovrò farlo ancora una volta.

ANGOLO AUTRICE.

Lo so! Che capitolo lungo!
Sono successe 3000 cose!
Cosa pensate dell'Imprinting?
E del bacio di Avery con Harry?
NON SO COME DIRVELO!
DAL PROSSIMO CAPITOLO TUTTO CAMBIERÀ!
OGNI SINGOLA COSA CAMBIERÀ!
SPERO CHE VI PIACCIA COSA HO SCELTO, ANCHE PERCHE IL QUARTO FILM È IL MIO PREFERITO.
Ma sopratutto perché accadrà una cosa ad Avery.
Un bacione.

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