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Capitolo 24

Con la storia di Sirius Black nella scuola mio padre ha fatto dormire tutti nella Sala Grande, eravamo un po' stretti e Ron mi ha dato un calcio. Fred e George hanno fatto qualche scherzo ed Harry non ha dormito molto.
Abbiamo sentito, noi due, le parole di papà con zio Severus, Black non può essere ad Hogwarts perchè nessuno l'ha trovato. Parlavano di Lupin, fuori dal castello per la luna piena, Piton pensava c'entrasse con il mangiamorte.
Ma non lo farebbe mai, a parer mio.
A proposito di Lupin, dopo la trasformazione si è dato malato e zio Severus è stato così contento da prendere la sua cattedra come supplente. Indovinate cosa ci ha fatto studiare? I lupi mannari, per questo gli ho mandato uno sguardo infastidito, Hermione ha avuto da ridire e Ron ha continauto con il fatto che  io appaio all'improvviso. È fissato!
Le cose, come pensavo, sono andate ovviamente peggio. La partita di  Quidditch sarebbe dovuta essere annullata per via del tempo, piove anche troppo per essere novembre ma non hanno voluto farlo.

<<Pensi che Harry riuscirà a prendere il boccino?>>mi domanda Hermione.

<<Certo che ce la farà>>

<<Cedric ti sta fissando>>commenta Ron dietro di me.

<<Cosa?>>

Sposto lo sguardo e vedo Diggoy completamente fradicio, mi sposto dall'ombrello sopra la mia testa e noto che è fermo sulla sua scopa ed è girato verso di me. Ha gli occhiali per riusciure a vedermi, quando si accorge che ricambio lo sguardo piomba dietro a Harry, altri giocatori perdono il controllo cadendo a causa dei tuoni. 

<<Ma vi siete parlati di nuovo?>>mi chiede il rosso sotto il suo impermeabile.

<<No, al massimo saluti>>ammetto.<<Dove sono andati?>>

<<Sono saliti sopra le nuvole!>>urla Hagrid.

Mi tolgo dall'ombrello, l'acqua mi investe bagnandomi totalmente e cerco di guardare tra le nuvole ma non vedo nessuno. Mi manca il respiro perchè ho una brutta sensazione, allungo la mani mettendole sulla ringhiera di legno.
Ad un tratto due corpi arrivano ad una velocità inaudita, Diggory e Harry sono svenuti. Il mio cuore scalpita per la paura.
Tiro fuori la bacchetta ricordandomi di non usare i miei poteri e urlo più forte che posso.

<<Aresto Momentum!>>

Serve a ridurre o annulla del tutto il movimento di un corpo, i due rallentano e si posano a terra con delicatezza. La partita viene subito, in ritardo ormai, annullata.
Avrei dovuto lasciare fare a mio padre, lo so ma è stato istintivo.
Appena Harry insieme a tutti gli altri vengono portati in infermeria decido di andarci anch'io, quando Poppy me lo permette, corro al letto di Harry. Sta dormendo ma ha qualche taglio sul viso, lo guardo arrabbiata, c'entrano i dissennatori, deve imparare a combatterli.

<<Avery?>>

Una voce mi risveglia dalla mia preoccupazione, mi volto e Cedric, ancora con il suo fascino, mi sorride debolemente. 

<<Cedric, ciao>>gli sorrido timidamente.

Mi fa segno di sedermi di fianco a lui e accetto visto che Harry non so quando si sveglierà. Mi appoggio al materasso e metto le mani tra i capelli bagnati.

<<Hai freddo?>>mi chiede.

<<Davvero?>>rido<<Sei caduto da 30 metri e mi chiedi se ho freddo? Dovrei domandarti io se stai bene>>

<<Sto benissimo, Avery. Grazie a te>>

<<A me?>>

<<Ho sentito l'infermiera prima, tu hai fermato la nostra caduta>>

<<Era solo un incantesimo>>alzo le spalle.

<<Un incantesimo che mi ha salvato la vita>>

<<Non essermi così grato, lo avrebbero fatto tutti>>

<<Eppure lo hai fatto solo tu>>sorride.

<<Non essere neanche così sorpreso, si sa che sono la più veloce come tempo d'azione>>rido.

<<Così ho visto negli ultimi anni>>

<<Non ci siamo parlati molto>>rifletto poi, l'ho sempre evitato nonostante i regali e la gentilezza.

<<Sei sempre stata così impegnata a salvare la scuola di nascosto>>aggiunge arrossendo<<Cosa che ho ammirato>>

<<Non c'è niente d'ammirare, davvero. Penso di essere stata molto più fortunata di quanto la gente creda e non ero sola, non lo sono mai stata>>

<<Non penso sia fortuna>>sussurra.

<<Come sta Harry?!>>urla una voce, mi giro e il portone dell'infermeria si spalanca. E' Hermione, a volte penso sia leggermente isterica.

<<Che ci fai li?>>chiede Ron correndo insieme a tutti gli altri. Vedo i gemelli Weasley, Neville, Baston, Seamus, Dean e Ginny.

<<Parlavo>>mi alzo in piedi<<Riposa, Cedric. Hai preso una bella botta>>

<<Certo, grazie ancora>>mormora dolcemente. 

Ronald mi fa una smorfia intastidita, non gli piace ultimamente Diggory, perchè crede che si vanti. Vado vicino agli altri e mi siedo sul materasso, faccio un respiro profondo mentre tutti si avvicinano a Potter, quest'ultimo si muove e finalmente apre gli occhi blu. Prende gli occhiali rotondi e quando mette a fuoco la stanza mi guarda, mi sorride e non riesco a non ricambiare. La prima cosa che vede sono io.

<<Come ti senti?>>domando.

<<Benissimo>>commenta ironico.

<<Ci hai fatto venire un colpo>>ride Fred<<Grazie alla nostra Avery ovviamente che ti ha salvato le chiappe famose>>

<<Piantatela, era solo un incantesimo>>

<<Di nuovo a salvarmi?>>alza un sopracciglio.

<<Sei la principessa, Potter!>>scoppia a ridere George.<<E Avery il principe>>

<<Harry>>dice imbarazzata e dispiaciuta Herm.<<Nessuno incolpa te, davvero, della partita persa.  I dissennatori non dovrebbero entrare qui, Silente era furioso. Li ha cacciati via subito>>

<<Una cosa più importante : La tua scopa è caduta sul Platano Picchiatore, mi dispiace, è distrutta>>risponde Ron strizzando gli occhi.

Harry sembra ferito da ciò, la sua prima scopa e ricordare che glielo ho regalata io mi fa un attimo sorridere ma ricordo cos'è accaduto e mi sento dispiaciuta anch'io.

<<Vedrai, ne troveremo un' altra>>mi mordo il labbro.

<<Non ti azzardare a regalarmela>>

<<Va bene, Potter, come vuoi>>rido.

DICEMBRE INOLTRATO

Nell'ultimo mese ho cercato di fare del mio meglio riguardo Harry, lo vedo distante e preoccupato. Cedric mi saluta nei corridoi ed io sorrido sempre per educazione, cosa che Potter commenta come strana ma Hermione è di un altro parere.
Oggi avrei voluto rimanere a Hogwarts con il cercatore ma dovevo andare al villagio per fare delle compere di Natale. Però dopo cinque minuti a Mieliandia ho inziato a lamentarmi, non riuscivo a stare lì e Dio, vorrei tanto essere un amica normale e non pensare ad Harry da solo.
Perciò ho incaricato Fred e George di correre a cercarlo e di dargli la mappa del Malandrino, ovviamente spiegandogli tutto e includendo il fatto di fargli mettere il mantello dell'invisibilità. Dopotutto a loro non serve molto, sono al quinto anno e conoscono bene il castello, così con mia enorme fortuna ce l'hanno fatta.

<<Tutta sola, Silente?>>

Mi giro e Draco sorride, oggi nevica ancora di più e infatti ad ogni passo che fa pensa di affondare. Indosso il mio cappotto beige, una gonna nera, calze e un meglione senape.

<<Che vuoi, Malfoy?>>

<<Parlare?>>

<<Direi che non c'è nulla per cui parlare>>

<<Mi dispiace per mio padre, so che sta cercando di andare in vicende legali contro il pollo>>

<<Pollo? Davvero, Malfoy? Si chiama Fierobecco ed è un ippogriffo!>>

<<Quello che è>>alza le spalle<<Ho detto a mio padre di non fare niente ma non ha voluto darmi ascolto>>

<<Non mi interessa>>

<<Perché sei scontrosa?>>

<<Perché non te ne vai? Ho sentito quello che hai detto in giro su Harry, non c'è altro che voglia sentire uscire dalla tua bocca>>

<<Stavo scherzando e poi che ti importa se..>>

<<Perché è il mio migliore amico, cretino!>> esclamo<<Non è piacevole, sai?>>

<<A me lui non piace, perciò non chiederò scusa>>

<<Allora perchè non te ne vai?!>>sbotto.

<<Oh, scusami, stavi aspettando Diggory?>>

<<Wow, pensi sempre di sapere tutto, no?>> mi faccio avanti<<Deve essere dura sapere di non essere all'altezza di uno come Cedric>>

<<Mi odi, non è così?>>

<<Non sei così importante per me per farmi perdere tempo ad odiarti>>rispondo<<Non come fai tu, ti annoi sempre, per questo odi le persone migliori di te>>

<<Parli della tua amica mezz..?>>

<<Non osare, Malfoy>>lo fermo.

Ad un tratto Draco cade a terra, viene trascinato dai piedi e poi spinto nelle neve, quest'ultimo urla spaventato ed io scoppio a ridere. Il biondo scappa via correndo, come pensavo. Poi due mani mi prendono da dietro abbracciandomi, sorrido riconoscendo quel tocco, lo riconoscerei dappertutto.

<<Harry!>>

<<Mi hai scoperto subito, eh?>>ride. Si scopre ed io scuoto la testa<<Ti ho salvata io questa volta?>>

<<Potevo stenderlo ma era troppo divertente litigarci>>

<<Beh, lo rifarei, di nuovo, di nuovo..>>

<<Ho capito, mio eroe>>sorrido.

Sospira<<Perchè parlava di Diggory?>>

<<E da quando tu origli di nascosto?>>mi sposto, il mio sorriso muore.

<<Non hai risposto alla domanda>>

Vado verso la collina e lui mi corre dietro, senza togliermi lo sguardo di dosso. Mi chiedo se sia curioso o se sia geloso<<Lo conosco, abbiamo parlato un paio di volte>>

<<Me lo ricordo>>puntualizza<<Primo anno, Hermione è scappata a piangere e tu stavi parlando con Diggory che ti ha aiutato a prendere i libri a terra. Poi ti ha accompagnato alla Sala Grande>>

<<Ricordi anche bene>>commento sarcastica.<<Quindi? Abbiamo parlato anche quando ti sei fatto male, ho fatto quell'incantesimo dopo che eri svenuto per colpa dei dissennatori. Anche lui stava cadendo dal cielo>>

<<Hai salvato anche lui>>

Torniamo nel villaggio, il mio buon umore si è volatilizzato<<E con questo?>>

<<Ero solo curioso, non capisco che cosa tu ci veda in lui>>

<<Non posso fare amicizia con altri che non siano Grifondoro?>>

<<Per me vuole qualcos'altro oltre la tua amicizia>>

<<Non è vero e poi non devo chiederti il permesso>>

<<Si-si! E' ovvio>>si giustifica mentre passiamo davanti a Mielandia<<A parte con Malfoy, evitalo, ti prego>>

<<Infatti non siamo amici, stai tranquillo>>

<<Guarda chi c'è!>>esclama Ron venendoci incontro con Hermione.

Harry racconta tutto ai due, ovviamente ho detto a  Fred e George di non dirgli che è stata una mia idea e che la mappa mi appartiene da anni. Perciò pensa sia un loro regalo, ridono e camminare di fianco a loro mi fa sentire meglio, almeno finchè non vedo Cornelius Caramell.
Il Ministro della Magia non dovrebbe essere qui, Hagrid appare e ride di fianco al cavallo nero alato invisibile, il mago entra nel Tre Manici di Scopa, un locale.
Copro Harry con mantello quando vedo zia Minerva, stanno parlando di Sirius Black. Urlano il nome di Potter e quando mi volto vedo i passi del mio amico impiantarsi nella neve coperto dal mantello, poi entra nel posto dietro gli adulti. Io, Hermione e Ron sbuffiamo, i minorrenni non possono entrare lì.
Impreco e insieme ci sediamo fuori dal locale, mi chiedono di Draco e della lite ma fingo che non sia stato niente. Vedo una testa bionda più in là, seduta a leggere c'è una mia amica corvonero, Luna Lovegood, vorrei salutarla ma è troppo presa da quello che sta facendo.
Dopo almeno dieci minuti a pensare che la situazione sia peggiore di quello che credevamo mi metto a stringere la mia collana e nascondo la GiraTempo sotto il maglione.
Improvvisamente vedo dei folletti, intenti a cantare delle canzoni di Natale, cadere a terra. Mi alzo di scatto e inizio a correre, Harry lo sta facendo. Hermione urla il mio nome ma io sono più veloce e seguo le orme, arrivo nel punto in cui ero prima con Malfoy e le impronte si fermano su una roccia. Mi avvicino piano, trattengo il respiro e sento dei singhiozzi.
Mi inginocchio e allungo la mano, sento il tessuto del mantello e quando lo tiro Harry riappare ma la mia espressione cambia. Sta piangendo, non l'ho mai visto così disperato, mi guarda con le lacrime che gli solcano le guance.

<<Harry, cos'è successo?>>sussurro.

<<Era loro amico e gli ha traditi! Era loro amico!>>urla<<Spero che mi trovi, perché quando lo farà io sarò pronto. Quando lo farà io ucciderò Black!>>

<<Ehy, non dire così>>metto una mano sulla sua guancia.<<Ti prego>>

Potter singhiozza ed io mi alzo, le sue braccia mi cingono la vita mentre piange, gli accarezzo i capelli e cerco di pensare alle sue parole. Perché mio padre non mi ha detto di cosa realmente è colpevole Sirius Black? Se non fosse così? Papà una cosa del genere me l'avrebbe detta.. o forse non è sicuro?
Mi giro verso Hermione che sembra sconvolta, anche Ron ha una smorfia triste sul volto.

<<Insegnami>>balbetta tra le lacrime Harry, alza lo sguardo verso di me e io tocco il suo viso, è così fragile.

<<Non posso farlo io, Lupin è quello bravo>>

<<Allora portami da lui, aiutalo ad insegnarmi.>>

<<Harry..>>

<<Resta con me>>ribatte.

Potter si alza, si asciuga le lacrime velocemente e io rinuncio all'idea di fare i miei regali. Li ordinerò, perciò lo guardo coprirsi con il mantello e dirmi che ci vedremo davanti all'ufficio di Lupin.
Hermione mi stringe la mano, le dico che non si deve preoccupare, veglierò su di lui e Ron annuisce dandoci appuntamento verso sera. 
Dieci minuti dopo, stretta nel mio cappotto, arrivo davanti all'ufficio di R.J e vedo che la porta è socchiusa, dentro c'è già Harry con il professore. Sto per bussare quando sento il mio nome, riconosco in un istante che stanno parlando di me.

<<Le devo tanto>>mormora Potter con voce ancora spezzata.

<<E' un ottima amica, lo so bene. Una delle cose speciali di Avery è che quando ti ama, quando ti vuole bene, non smette più di farlo. Se è tua amica, per davvero, lo sarà per sempre, in ogni momento buio>>

<<Ci sto provando anch'io, professore. Solo che lei non fa entrare gli altri nella sua testa, nei suoi sentimenti, nei suoi segreti>>

<<Questo è perché è forte. Quella ragazza sa tenere testa a chiunque>>ride Lupin<<è così che nasconde quello che davvero prova>>

<<E' la mia migliore amica>>ammette il ragazzo.<<Mi conosce così bene e io ho sempre bisogno di lei>>

<<Sento un ma in arrivo, Harry>>

<<Ma lei non ha bisogno di nessuno, mi fa impazzire a volte, vorrei che avesse bisogno di parlare o di raccontare cosa non le va giù ma si blocca>>

<<Vedi, quando una persona rimane chiusa in se stessa per così tanto tempo, non è facile trovare la giusta chiave. La serratura è arrugginita, o forse non lo è, forse stai sbagliando chiave>>

<<Non voglio perderla>>

<<Oh, non sai quanto lei non ti voglia perdere>>

Busso prima di dover sentire altro, i due si alzano di scatto quando entro nella stanza, fingo di avere il fiatone e mi tolgo la giacca piena di neve. Mi fissano come per chiedermi se li ho sentiti, ma io li guardo confusa, sembrano cascarci.

<<Sei arrivata!>>sorride Lupin.

<<Mi ha fermata... Cedric!>> mento.

<<Di nuovo lui?>>chiede Potter con una smorfia.

<<Voleva solo chiedermi come stessi , poi sono corsa qui>>invento.

<<Molto gentile, il signor Diggory>>mi fa l'occhiolino Lupin ed io sorrido alzando gli occhi al cielo<<Rifarò la stessa domanda, sei sicuro Harry di voler imparare?>>

Egli mi guarda e fa un sorrido diverso, non più nervoso ma convinto, sembra stare meglio rispetto a quando piangeva<<Sicurissimo>>

<<Bene, è tutto pronto>>

Entriamo sotto il piano sollevato di due gradini, è rotondo e a destra c'è un enorme scrigno, esso trema, è dove c'è il Molliccio. Tiro su le maniche e prendo la bacchetta, stessa cosa fa Harry. 

<<Come ti abbiamo detto il dissennatore può essere mandato via con l'Incanto Patronus, è incantesimo che fa da scherno al mago, perciò la creatura si nutre di luce e questo spinge a scappare. Non è per niente semplice, soprattutto alla tua età..>>spiega Lupin.

<<Ma Avery l'ha imparato a sei anni>>

<<Lei è una strega fuori dal comune>>tossisce, vorrei che avesse trovato un'altra scusa. <<Per usare l'incantesimo devi usare un tuo ricordo, non uno qualsiasi ma uno intenso, uno felice. Riesci a farlo?>>

<<Credo di sì>>

<<Chiudi gli occhi>>gli dice ed egli ubbidisce.<<Concentrati, esplora il tuo passato. Hai fissato un ricordo ora, tienilo fisso in te e poi recita la formula di Expecto Patronum>>

<<Ce l'ho>>

Sorrido appoggiandomi alla colonna di marmo e osservo il modo in cui Lupin guarda Harry, riconosce suo padre, deve essere dura per lui. Dopodiché John annuisce e si sposta dal baule nero, si mette dietro di esso e invita me a farlo così da non confondere il Molliccio, visto l'ultima volta. 
Il cercatore alza la bacchetta e quando il Molliccio esce dalla scatola è un Dissennatore, Potter prova a dire la sua formula magica ma anche se corretta non c'è nessun bagliore, nessun effetto, le candele si spengono e improvvisamente Harry sviene a terra.
Rebus alza la bacchetta verso il dissennatore e recita le giuste parole, la luce bianca lo manda all'interno dello scrigno e poi mi butto per terra.

<<Harry!>>esclamo.<<Forza, sono qui>>

Un attimo dopo gli occhi azzurri che conosco a memoria si spalancano, si tiene la testa ed lo aiuto ad alzarsi da terra. Lupin gli dà un pezzo di cioccolato e lui sbuffa deluso dalla sua prova.

<<Per curiosità, a cosa stavi pensando per il ricordo?>>domanda John.

<<La mia prima volta sulla scopa>>Lupin mi guarda ed io rido, entrambi lo facciamo.<<Perché ridete?>>

<<Quando feci anch'io il primo tentativo immaginai mio padre, un ricordo dove io e lui ridevamo per via di Hagrid. Non ha funzionato, esattamente per lo stesso motivo. Non è intenso abbastanza, neanche lontanamente.>>spiego.

<<Ora lo sapresti fare?>>

<<Vedi, Avery ha avuto un problema enorme quando le insegnavo l'incantesimo. Non trovavamo un ricordo, era come se potesse usare il bagliore per finire il dissennatore ma non era mai abbastanza potente per respingerne più di uno>>

<<Tu sei fortunato, Harry>>alzo lo sguardo su di lui.

<<Perché non riesci a trovare il momento giusto?>>

<<Perché non lo so cosa mi rende felice>>

La mia risposta lo sorprende ma io scrollo le spalle, ho speso molte ore con gli occhi pieni di lacrime mentre Lupin cercava un ricordo nella mia testa. Solo che è tutto così bianco o nero, è così impenetrabile e niente sembra essere abbastanza potente. Mi manca sempre qualcosa che non ho mai avuto.

<<Forse ho qualcosa>>ammette Harry<<Non è felice per l'esattezza, ma lo è. Mai sentito così felice... E' complicato>>

<<Allora proviamoci>>sorride il professore.

Harry annuisce e io mi sposto, apriamo il baule quando capiamo che il mago è pronto. Ho dei brividi sulla schiena, sono preoccupata probabilmente.

Il dissennatore si muove subito per colpirlo ma Potter urla<<Expectro Patronum!>>

La luce bianca che esce dalla bacchetta crea una barriera che riesce a respingere la creatura, essa viene mandata di nuovo nella scatola ed io, insieme a Lupin, tiriamo un urlo dalla felicità.
Potter si sposta contro la colonna, sembra non riuscire a stare in piedi ed io mi avvicino<<Harry, stai bene?>>

<<Mai stato meglio>>ride e anch'io sorrido.

John gli dà del cioccolato e tutti e tre ci sediamo sui gradini, ne prendo un pezzo anch'io. Contenta che la lezione sia andata esattamente come speravo.

<<A cosa pensavi questa volta?>>domanda l'adulto.

<<A papà e a mamma>>rivela<<Vedevo le loro facce, mi stavano parlando. Solo parlando, questo è il ricordo che ho scelto.  Non so nemmeno se è vero ma è il più bello che ho>>

<<Sono tanto fiera di te, Harry>>gli sorrido e in un attimo la sua testa nera si appoggia alla mia spalla, Lupin mi guarda divertito ma a me basta averlo aiutato.

ANGOLO AUTRICE.

Eccoci! Cosa ne pensate? Niente di sorprendente dopotutto ma siamo già a un buon punto della storia, manca poco alle parti più eccitanti ma per questo dovreste aspettare settimana prossima!
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Un bacione!!




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