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Capitolo 21

Le cose normali non fanno per me.
Probabilmente è perché non sono normale, neanche come strega. Non so dire se sia un bene che ogni anno scolastico ci sia qualcosa con cui io e miei amici dobbiamo combattere, però lo facciamo, lo facciamo insieme. 
Fanny ci ha portati tutti fuori dalla Camera dei Segreti, ora non più colma di segreti in realtà, siamo finiti da papà che è stato riammesso dal consiglio come Preside.
E' saltato fuori che Lucius Malfoy aveva minacciato le famiglie dei consiglieri, anche se non ci sono prove e papà ha deciso di premiarci con un encomio. 
Cose positive? Dobby è stato liberato grazie ad Harry, era l'elfo di Lucius e questo ha dimostrato che quel biondino ha dato il diario a Ginny.
Quest'ultima si è scusata per quello che è successo, non ce l'ho con lei, mi avrà anche colpita ma era sotto trance. Questo non cambia il fatto che non ci stiamo simpatiche, i gemelli Weasley mi sono saltati addosso quando mi hanno vista tornare.
Aver ucciso il Basilisco, secondo mio padre, ha dimostrato che i miei poteri sono più forti di quello che pensassimo e si è detto dispiaciuto per il fatto che abbia dovuto continuare a mentire a Harry, fortunatamente non ha scoperto delle mie abilità. 
Ogni cosa è tornata nella quotidianità in pochi giorni arrivando a giugno, partite di quiddicht, scherzi dei gemelli, Lockhart ha riavuto la sua memoria e mai più ragni in giro per la scuola. In più come regalo del preside tutti gli esami sono stati cancellati. Ammessa al terzo anno.
Ed eccoci qui, Hermione è tornata come tutti e stringerla mi ha fatto commuovere. Mio padre fa il suo discorso di fine anno, parla di sacrifici, di impegno, parla di coraggio e di come sia orgoglioso della sfida che come scuola abbiamo superato.

<<Facciamo un enorme applauso alla professoressa Sprite, a Madame Poppy, loro due con il succo di mandragola hanno curato coloro che erano stati pietrificati.>>dice mio padre e tutta la sala applaude. 

I portoni si aprono e da quelli arriva Hagrid, scagionato dalla prigione giorni fa.

<<Scusate il ritardo ma il gufo che hanno portato i documenti di scarcerazione si è perso per giorni>>commenta Rebeus.Era il gufo di Ron, il guardiacaccia continua a camminare tra di noi fino a fermarsi da me e Harry, lo guardiamo dalle nostre panche ma sorride anche a Herm e Weasley. <<Vorrei solo dirvi che se non fosse stato per voi quattro mi ritorverei ancora a sapete dove. Grazie, ragazzi>>

Tocco il braccio di Harry e mi alzo in piedi, lo guardo con dolcezza<<Oh, Hagrid, Hogwarts non esiste senza di te>>

Mi fiondo ad abbracciarlo e lui mi solleva da terra facendomi ridere, come quando ero piccolina, anche Potter si unisce a quell'abbraccio. E mio padre con zia Minerva sono i primi ad alzarsi per applaudire per essere poi seguiti da tutti. Provo a non piangere, in realtà, mentre ogni alunno si alza per stringergli la mano, lo adorano e ci hanno davvero messo tanto, mi giro verso mio padre che mi fa l'occhiolino.

Potter mette un braccio sulle mie spalle e io appoggio la testa sulle sue per poi sentirlo dire : <<Te l'avevo detto, sarebbe andato tutto bene>>

<<Dovrei crederti più spesso>>gli sorrido<<Finchè saremo insieme andrà davvero tutto bene>>

PRIMO GIORNO D'ESTATE, HOGWARTS

Il castello si è svuotato, i miei amici sono ripartiti e molti professori se ne sono andati anche se rimaniamo comunque noi, le persone con cui sono cresciuta. 
Dormire nella mia camera con Antonio e Fanny mi ha fatto sentire molto meglio, ho così tante idee per l'estate e una parte di me non vede l'ora che finisca per il prossimo anno con i miei migliori amici.
Scendo le scale per finire nell'ufficio di papà, indosso un vestito verde con dei fiori neri e delle ballerine, sono di buon umore. Canticchio la melodia di una mia nuova canzone e vado verso la porta quando sento qualcuno schiarirsi la voce, mi paralizzo, non sono da sola. Mi giro lentamente e seduto alla sua scrivania c'è papà, con zia Minerva, che mi guardano divertiti dalla mia strana spensieratezza.

<<Buongiorno>>dico posando Antonio a terra.

<<Buongiorno, amore>>mi saluta papà.

<<Tutto bene? Sto andando da Hagrid, oggi ho una lezione con Fierobecco, voleremo sul Lago Nero>>

<<Molto audace>>sorride zia Minerva.

<<Ebbene? Non avete risposto al mio tutto bene?>>

<<Ritarderai da Hagrid, l'ho già avvisato>>mormora mio padre alzandosi.

<<Per quale ragione?>>

<<C'è una nuova lezione per te, mia cara>>

<<E non può essere rimandata>>continua lei.

<<Okay>>mi arrendo avvicinandomi<<Mi avete scoperta. Stanotte sono uscita nella Foresta Oscura, ho ricevuto una lettera di Ron e mi ha detto che partirà domani per l'Egitto, non riuscivo a dormire perchè Harry non mi ha ancora risposto. So che hai detto ad Herm e Ron di non scrivergli ma volevo farlo, perchè c'è di più e lui mi manca. Così sono uscita..>>

<<Avery..>>

<<E ho incontrato dei Thestral nella foresta, lo so perchè Hagrid mi ha detto che li può vedere anche lui avendo visto morire suo padre. So che il Ministero le vede come pericolose ma papà, zia,  hanno un'indole docile e tranquilla. Sono cresciuta, non dovete più proibirmi di avvicinarmi ad essi>>

<<Sono d'accordo>>mormora mio padre.<<Da bambina te lo abbiamo proibito perchè avevo paura che capissi la ragione per cui non solo li vedi ma sembrino accorrere sempre da te in grandi gruppi.  Possono essere visti solo da chi ha visto la morte ed era pienamente cosciente.>>

<<Ma io non ho visto nessuno morire, no?>>

<<Non siamo qui per questo>>continua poi, come se non volesse rispondermi<<Sai cos'è la GiraTempo?>>

<<Si, è un congegno capace di viaggiare nel tempo. Sembra una piccola clessidra su una collana d'oro>>

<<Il numero di volte che la manopola viene girata corrisponde al numero di ore che si vuole tornare indietro. È estremamente importante che colei che utilizza la GiraTempo non incontri la versione passata o futura di se stesso, sarebbe un enorme problema>>

<<Perchè ne parliamo?>>domando.

<<Perchè quest'estate non lavorerai solo con Hagrid e con le sue creature ma imparerai l'arte del tempo, imparerai come usarlo e come riuscire a non far sì che nessuno se ne accorga>>

<<E' legale?>>

<<E' importante?>>chiede zia Minerva.

<<Insomma. Se è illegale è più divertente>>dico con un sorriso divertito<<Quando incominciamo?>>

<<Professor Silente!>>

Nella stanza fa irruzione Hagrid, ha il fiatone e ha in mano la Gazzatta del Profeta. Si tiene lo stomaco, spero che non vomiti, perciò fa dei versi prima di mettere sulla scrivania il giornale.

<<Per la barba di Merlino, cos'è accaduto ora?>>sbuffa zia Minerva. 

<<Lui, lui, lui è...lui è fuggito!>>

<<Cosa?!>>esclama papà prendendo la prima pagina.

Tutti e tre fissano una foto, li guardo curiosa, sembrano sconvolti e dubbiosi.<<Non può essere>>

<<Eccome se può essere>>sbuffa lei.<<Una attimo di tregua, no?!>>

<<Che cosa c'è?>>domando.

<<Tesoro mio, penso che sia meglio se domani andiamo a ritirare la GiraTempo, ora devo andare al Ministero>>mormora mio padre.

<<No! Che sta capitando?>>

<<E' scappato, Avery>>continua Hagrid.

<<Chi?>>

<<Sirius Black>>

<<E chi Miseriaccia sarebbe Sirius Black?!>>

<<Non ricordi la famiglia Black?>>si fa avanti McGranitt.

<<Sì, Lupin mi ha parlato di loro quando ero più piccola>>

<<Cosa ti  ha detto?!>>scatta mio padre.

Alzo le spalla appoggiandomi al divano<<Black è il cognome di un'antica famiglia Purosangue, non erano persone buone ma odiavano i babbani. La famiglia ha avuto dei Mangiamorte e un preside di Hogwarts che è stato odiato dai suoi alunni, così so>>

<<Non ti abbiamo mai parlato di Sirius>>

<<Perché no?>>

<<E' un magiamorte, andava a scuola qui e ha fatto cose riprovevoli>>dice Hagrid.

<<Come tutti i mangiamorte>>

<<E' un discorso difficile da affrontare, Avery. Pensavamo fosse un bravo ragazzo, aveva buoni amici e a volte sì, ha sbagliato ma non potevamo sapere cosa sarebbe diventato>>sospira la donna.

<<Devi prometterci una cosa, non parlare mai con Severus di Sirius Black>>mormora papà.

<<Perché?>>

<<Perché erano allo stesso anno ad Hogwarts e talvolta non erano amici, per niente.>>

<<E voglio che mi prometti un'altra cosa>>mi guarda mio padre, i suoi occhi sono seri.<<Non cercarlo mai, mai e poi mai>>

<<Perché dovrei cercare un mangiamorte?>>

<<Non lo so ma se te lo trovassi davanti, non agire, non combatterlo>>

<<Non è da me scappare>>

<<Avery>>ribatte.

<<Va bene, lo farò>>accetto<<Gli starò alla larga, non ci penserò neanche>>

<<Se dovessi scoprire qualcosa, vieni da me. Io non so abbastanza di questa storia, pensavo fosse un buon uomo>>

<<Perché gli date tutta questa importanza?>>

<<Perché vuole uccidere Harry>>

<<Cosa?!>>mi alzo di scatto.

<<E' un mangiamorte, tra i più intimi di Tu Sai Chi>>sospira la donna<<E indovina chi verrà a cercare? Non il suo padrone, la sua vittima>>

<<Harry lo sa?>>

<<Lo saprà al suo ritorno ad Hogwarts, se non verrà preso>>

<<Papà>>abbasso lo sguardo<<Se non lo prendessero, tutti sanno che vuole Harry e ..>>

<<E te>>

<<Me?!>>

<<Voldemort ti ha sempre voluta, sia nella Camera dei Segreti che quando hai affrontato la dura prova della Pietra  Filosofale>>

<<No, non me>>dico fermamente alzando un dito.

<<Perché pensi che Tom abbia rapito te? La tua energia lo avrebbe portato molto più che in vita>>aggiunge zia Minerva.

<<Mi ha rapita, punto. Non potete sempre fare girare tutto intorno a me>>

<<Non abbiamo mai detto così>>

<<Oh ma davvero? Voldemort vuole me, io vedo delle creature precluse a chi ha visto la morte, i dissennatori hanno provato ad uccidermi quando ero piccola, io ho dei poteri, io ho ucciso il basilisco, sono stanca!>> urlo<<Sono davvero stanca! Voglio vivere almeno un estate della mia maledettissima vita senza alcun problema!>>

<<Non siamo noi che te li diamo, Avery>>

<<No, hai ragione. E' per quello che sono, ops, non è così, perché io non so che diavolo sono!>>

<<Sei arrabbiata ora, è comprensibile>>parla mio padre.

<<E' comprensibile?>>ripeto<<Ti prego, non usare questo finto buonismo con me! Tu non sai niente di quello che provo>>

<<Diccelo allora>>si apre la porta dietro di me e la voce di Severus appare limpida<<Parla di quello che provi, per un anno hai mentito sulla profezia e da anni menti sulle tue capacità. Dì cosa provi, perché la mia convinzione è che non puoi controllare i tuoi poteri se non controlli la tua mente>>

<<Non venirmi a fare lezione sui sentimenti, ti ricordo come nascondi i tuoi?>>

<<Io non sono te, Avery. Non rischio di uccidere altri>>

<<La tua lingua tagliente può anche provare a ferirci ma non cambia niente. Tu Sai Chi sa delle tue abilità e ti vuole>>si avvicina zia Minerva.

<<Non m'importa>>

<<Per Dinci, che stai dicendo?!>>esclama Hagrid.

<<Smettila ora! Ti stiamo solo dicendo di rimanere al sicuro e non compiere azioni folli perché credi di agire meglio di noi! Non si tratta più solo di Hogwarts!>>Tuona papà.

<<No, si tratta di me! Giusto?!>>

<<Certo che si tratta di te! Stiamo facendo del nostro meglio per crescerti, Signorina. Se la smettessi di odiare il mondo e provassi a guardare chi ti vuole bene magari smetteresti di compiere gesti sconsiderati!>>

<<Non li farei se non fosse perché lo so!>>

<<Allora parla di quello che provi, di quello che ti tormenta. Inizia con la profezia e finisci con Voldemort!>>

<<E' chiedere troppo avere una vita normale per quanto una strega possa averla?!>>

<<Ma tu non sei una strega normale!>>grida mio padre.

<<E tu non sei veramente mio padre!>>urlo fuori di me con gli occhi pieni di lacrime.

Zia Minerva indietreggia con una mano sul cuore, esattamente come tutti ma lo sguardo di papà... i suoi occhi azzurri non si staccano da me.

<<Avery, sto solo cercando di proteggerti, di farti rimanere in vita>>mormora con calma.

<<Allora smettila e lasciami morire!>> esclamo mettendo le mani tra i capelli.

Esco dalla stanza e scendo con le scale magiche, il mio cuore scoppia e corro via quando torno nel corridoio. Aumento il passo e mi appoggio al balcone, prendo una botta allo stomaco ma rimango aggrappata stringendo gli occhi.
Le lacrime scorrono sul mio viso, esse sono innumerevoli.
Quante cose dovrò perdere e cosa mi aspetta? Perchè sento che non sopravviverò se questo dolore mi attanaglia il cuore, è come soffocare.

<<Avery?>>

La voce di Minerva McGranitt appare dietro di me, cerco aria e cerco qualcosa nei miei occhi che non mi ferisca.
Harry, Harry, Harry.
Qualcosa dentro di me si calma, il mio bracciale, le sue promesse e il modo in cui sbaglia sempre a chi dare la colpa.
Mi rimetto dritta e mi volto piano, il mio aspetto deve mostrare quanto tutto mi faccia male.

<<È questo che senti ogni istante? Tutto questo dolore che nascondi, bambina mia, mi spezza il cuore>>

<<Non sono più una bambina>>

<<Lo sarai sempre per me, sempre. Io ti ho cresciuta>>

Non sopporto che le persone vedano quello che provo realmente, non voglio essere vista come una debole.

<<Non sei mia madre>>

Mi giro, pronta a corre via ancora<<Oh no! Non scapperai di nuovo, Avery Ariana Kendra Silente! Affronti qualsiasi mostro che tu abbia davanti perché ti paragoni a loro, tu credi di essere un mostro ed è chiaro che non temi la morte. Ma scappi prima che qualcuno veda cosa provi davvero, chi sei davvero. Non sei ineluttabile, sei umana e il fatto che tu prova queste emozioni ti portano ad attaccare gli altri. Ma io non sono come tuo padre, eh sì, lui è tuo padre perché lui ti ama, ti protegge. Ti ha tenuto fra le sue braccia, è rimasto la notte sveglio per i tuoi pianti, ti ha cresciuto! Ed io sono tua madre quanto lo è la tua biologica! Forse non ti ho partorito, forse non hai il mio sangue ma che qualcuno mi fulmini, io ti ho nutrito, io ti ho insegnato a camminare,  a leggere, ti ho insegnato dei valori! Non ti permetto di gettare tutto perché non sopporti che le persone ti vedano, io ti vedo chiaramente e so che hai paura>>

<<Io non ho paura!>>

<<Certo che ce l'hai! Non mentire! Sei terrorizzata e non dalla morte ma dal vivere>>

Abbasso lo sguardo, le lacrime sulle guance, il fiato spezzato e il cuore pesante. Dalle ali della Fenice dorata escono tutti quelli che erano nella stanza di prima, stringo la mia collana cercando di calmare i miei singhiozzi.

<<Cara>>sussurra dolcemente Hagrid.

Le gambe mi tremano e quando alzo gli occhi su mio padre mi accorgo che le pupille sono diventate bianche, sento sempre una sensazione pervadermi quando succede. Mi inginocchio a terra, quello che provo è sempre così amplificato ed è così dura fingere di stare bene quando sai esattamente che non è così. Dover essere forti per gli altri, nascondersi dietro dei muri e sapere che qualsiasi cosa farai non la sceglierai davvero, perché il tuo destino è già scritto.

<<Mi dispiace, mi dispiace tanto>>

Mio padre si inginocchia di fianco a me, mi prende fra le braccia e quando chiudo le palpebre la mia sofferenza finisce ancora più in basso, più nascosta.

ANGOLO AUTRICE

Siamo arrivati alla fine della Camera dei Segreti e all'inizio del Prigioniero di Azkaban! Che adoro, infatti ho amato raccontare le vicende di Sirius!
Cosa ne pensate dei sentimenti che Avery prova e di come ha reagito?
Dal prossimo capitolo la nostra piccola CRESCERÀ fisicamente! Lo vedrete dalle GiF che posterò!
Cosa vi aspettate?
IO SONO MOLTO ECCITATA, PERCHÉ DA QUI IL LIBRO PRENDERÀ UNA PIEGA MOLTO DIVERSA E MENO INNOCENTE.
Un bacio!



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