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Capitolo 18

Sono passate due settimane da quando abbiamo trovato quel maledettissimo, stupidissimo, diario vuoto. Non esiste incantesimo abbastanza forte da poter rivelare le sue parole, inizio a pensare che sia davvero inutile.
Hermione sta bene, è tornata in sé dopo qualche giorno, esattamente come sono tornati tutti gli studenti.
Fred e George mi hanno chiesto dei galeoni per fare uno scherzo a Lockhart, ho dato il doppio di quanto hanno chiesto, ho avuto una sola rischiesta, fare uno scherzo memorabile.
E come al solito non mi hanno delusa, hanno messo delle cicce scoppiettanti sulla sua sedia. È saltato in aria correndo come un codardo verso la porta, appena l'ha aperta un secchio di una pozione andata a male si è riversata su di lui, l'effetto è stato che la sua pelle è diventata totalmente blu. Sicuramente potevano fare di meglio ma credo che provassero pena.

<<Avery!>>

<<Per tutte le sirene! Harry, mi hai spaventata!>>urlo guardandolo, sembra sudato e sconvolto<<Okay, cos'è successo?>>

<<Sono entrato>>

<<Entrato dove?>>domanda Ron scendendo dalle scale.

<<Nel diario>>

<<Sono apparse parole?!>>sorrido.

<<Non proprio, cioè, no, sono entrato. Come in un ricordo!>> mi spiega.<<L'ho proprio vissuto>>

<<Deve essere stato terrificante>>

<<Anche peggio>>

<<Oh avanti, voglio sapere tutto>>mi siedo meglio sul divano, finalmente una svolta! 

Harry si siede prendendo un bel respiro e mi racconta di aver scritto per rabbia sulle pagine, appena ha scrito "Ciao" le parole sono sparite ed è comparsa una risposta. Esattamente di Riddle e si è davvero presentato, non credo che abbia fatto una buona scelta fidandosi ma dice che gli ha mostrato quello che sapeva riguardo la Camera dei Segreti. E' finito in un ricordo di Tom, esattamente di cinquant'anni prima, quest'ultimo guardava un corpo scendere dalla scala principale, una vittima mezzosangue e c'era anche mio padre che gli chiedeva se dovesse dirgli qualcosa, esattamente come aveva fatto con Harry. Ahimè la risposta fu negativa e papà confidò al ragazzo che non si sapeva se avessero chiuso la scuola, bisognava trovare il colpevole. 
Potter ci racconta di come abbia seguito Riddle verso i sotterranei, lo ha portato dritto dall'ultima persona che si poteva pensare. Hagrid era lì, più giovane e ancora ossessionato dalle creature magiche, parlavano di un suo animale che poteva aver ucciso la povera ragazza e da un forziere è fuggito un enorme ragno di nome Aragon. E' che per questo è stato espluso Hagrid, mi ero sempre chiesta come.

<<E' stato lui>>

<<No, Hagrid non è un Serpeverde>>sbuffo uscendo dalla Sala Comune, abbiamo bisogno di andare all'aperto.

<<E' per forza lui>>

<< Ma siamo onesti, la maggior parte delle volte che incolpi qualcuno sbagli>>ridacchio.

<<Oh ma dai, quand'è successo?>>

<<Piton? Draco? Ed ora Hagrid>>

<<Va bene, mi sono sbagliato due volte ma non vuol dire che ce ne sarà una terza>>alza le spalle.

<<Scommettiamo?>>

<<Avery!>>

<<Ha ragione Avery! Neanche lo conosciamo questo Riddle, a me sembra un stupido sporco spione>>commenta Ronald scendendo le scale,  non ha tutti i torti.

<<Noi che avremmo fatto se fossimo stati lui?>>

<<Non avrei fatto la spia, avrei studiato meglio la cosa come stiamo facendo ora?>> dico con tono sarcastico.<<Mi sembra strano, è troppo perfetto e poi conosciamo Hagrid, io lo conosco da sempre! È buono come il pane!>>

<<Magari l'ha fatto inconsapevolmente>>

<<Certo, ha aperto una porta senza saperlo. Ti prego, è impossibile. Se avessi detto Piton sarebbe stato più plausibile ma Hagrid, non fa del male neanche alle mosche!>>

<<Ha ragione, se Riddle si fosse sbagliato?>> chiede il rosso.

<<Non mi sembrava che fosse contrariato Hagrid, nascondeva qualcosa, l'ho visto!>>

<<Neanche lo conosci>>sbuffo<<Perchè non andiamo da Hagrid?>>

<<Sai che visita piacevole! Hei, Hagrid, per caso hai fatto scappare qualcosa di mostruoso, carnivoro, potente e grottesco nel palazzo, ma solo di recente?>>

<<Grottesco? State parlando di me?>> commenta una voce dietro di noi, ci giriamo piano e scopriamo che è esattamente la persona di cui stavamo parlando.

<<No!>>rispondiamo di getto, tutti insieme ma Hagrid sembra capire che è una bugia.

<<Che ci fai qui? Non dovresti essere nella Foresta Proibita? Così mi hai detto ieri>>cambio argomento.

<<Propellente per lumache carnivore. E' per le mandragole, secondo la professoressa Sprite devono crescere ancora un po' per far tornare i nostri amici>>Mormora<<Però voi tre e Hermione dovete tenere gli occhi aperti, intesi?>>

<<Anche tu stai attento, okay?>>

<<Non ti preoccupare, piccola mia>>mi fa l'occhiolina e ci supera<<Io ho gli occhi anche dietro la testa!>>

<<Harry! Harry!>>

Qualcun altro ci salta alle spalle con la sua voce, sembra che ultimamente le persone sbuchino dapertutto. Alzo lo sguardo e vediamo scendere dalla scale Neville, ha il fiatone e ci fissa sconvolto.

<<Per Godric! Neville, che c'è?>>impreco.

<<Venite, non so chi sia stato! Venite!>>

Corriamo su per le scale velocemente, quasi da farci venire un infarto e Neville non ci vuole far sapere cos'è realmente accaduto. Torniamo nella nostra casa ma Paciock continua a salire fino ad arrivare al dormitorio maschile, nella stanza dove sta Harry e solo quando apre la porta capisco perchè agitato.
La stanza è intatta ma ogni cosa di Potter è come esplosa, i suoi oggetti sono rotti, il letto anche, ci sono piume dappertutto. I libri sparsi, legno e vetri per terra, è un vero e proprio disastro. 

<<Ma come può essere successo?>>domanda Ron.

<<Cercavano qualcosa>>rifletto.

<<E l'hanno trovato>>risponde Potter inginocchiandosi tra i libri<<E' sparito il diario di Tom>>

<<Cosa facciamo senza quello? Cosi Tom non ci dirà niente>>

<<Chi altro poteva saperlo? Del diario intendo. Non l'abbiamo detto a nessuno>>sussurra Ron.

<<Ragazzi!>>esclama Fred correndo nella stanza, mi fa un sorriso dolce e poi si concentra sulla stanza, mi scappa da ridere<<Miseriacca, Harry, non ti facevo così disordinato>>

<<Non sono stato io>>

<<Allora avrai tempo per sistemare, hanno annullato la partita contro i Tassorosso che avevamo tra due ore>>

<<Perchè?>>

<<Non lo sappiamo. Baston è furioso>>ridacchia.

<<Ha ragione>>sussurro.

<<La professoressa McGranitt mi ha ordinato di dirvi di andare in infermeria da lei, tu, Ron e Avery>>

<<Perché?>>inclina la testa Harry.

<<Non lo so>>

<<Ma non si può mai stare tranquilli?>>si lamenta Ronald<<Andiamo>>

Do un bacio alla guancia di Fred e seguo fuori gli altri due, Ron ha ragione: di sicuro non possiamo stare tranquilli neanche un istante. Allargo la sciarpa e torniamo fuori dalla nostra casa, ormai andare in infermeria vuol dire che qualcuno si è fatto male. Ron continua a dire che ci incastreranno anche questa volta, il mio pensiero va al fatto che la situazione ci sta scappando di mano.

<<Hai sentito la voce ultimamente?>>chiede Ron.

<<No, si è spenta da quando abbiamo preso il diario. È strano, sembra che siano collegati>>

<<Non possiamo dirlo a nessuno, solo a Herm>>

<<Dobbiamo trovare anche un posto, magari qualcuno ci ha sentiti>>

<<Ho qualche idea>>annuisco.

Saliamo su per le scale della torre dell'infermeria e davanti alle porte chiuse c'è zia Minerva, ella cammina avanti e indietro in modo nervoso, un po' come fa papà. Quando ci vede fa una delle sue smorfie dispiaciute, apre la porte e ci conduce dentro il posto, è cambiato da quando sono stata qui per Potter. Hanno creato dei posti riservati con delle tende azzurre per le vittime.

<<Vi avverto che potreste essere scioccati>>

<<Cosa può essere di peggio di... Oh Hermione!>>esclamo.

Corro davanti al letto dove riconosco la mia amica, è stata pietrificata, con in mano uno specchio. Mi mordo le labbra e mi siedo accanto a lei, è così fredda.

<<L'hanno trovata di fianco alla biblioteca>>

<<Cosa succederà adesso?>>domanda Harry posando una mano sulle gamba dell'amica.

<<Non lo so, Signor Potter.>>

<<In pieno giorno, professoressa. Non è normale>>commenta triste Ron.

<<Infatti, Signor Weasley>>

<<Zia..>>alzo gli occhi pieni di lacrime, vedere la mia migliore amica così mi ferisce soltando<<Non ci manderanno via, vero? Questa è casa nostra>>

<<Il Ministero non può fare qualcosa?>> chiede Ron.

<<Abbiamo un mostro nella scuola, non sanno dove si nasconde. Temo di no>>

<<Ma se ci mandano via la danno vinta al nemico>>

<<Farò di tutto per tenerti al sicuro>>mi sorride leggermente.<<Sono state stilate nuove regole. Il rientro alle 18 di tutte le sere, tutti gli studendi saranno accompagnati alle lezioni. Non si potrà più lasciare la torre>>

<<Come in quarantena>>sospira Ron.

<<Ma dovete farlo, per la sicurezza di tutti.>>

Annuisco ricacciando le lacrime, mi fido dei loro metodi ma sopratutto mi fido del fatto che credono che io non abbia una pista. Non starà nel mio letto ad aspettare che qualcuno muoia, zia Minerva si sposta e si gira verso di noi.

<<Vi conviene rincasare>>

<<Un minuto soltanto, per Hermione>>la prego e lei accetta dolcemente spostandosi<<Povera>>

<<Dite che ha fatto male?>>domanda Ronald.

<<Probabilmente no, è stato veloce. Manca troppo alla mandragola, come facciamo a trovare il colpevole prima di allora?>>

<<Hagrid saprà come fermarlo>>

<<Harry, non può essere stato lui!>>

<<Non lo sappiamo, dobbiamo seguire la pista e questa porta a Hagrid.>>

<<Anche se fosse sono passati 50 anni! Come fa a ricordarsi certe cose!>>sbuffa Ron

Mi ritrovo ad guardare Harry, lui sospira pesantemente<<Dobbiamo parlare con Hagrid>>

<<Come facciamo?>>chiede Ron.

<<Il mantello di Harry>>rifletto.<<Dopo cena andiamo da Hagrid>>

<<Perfetto>>fa un respiro l'altro.

Usciamo dall'infermeria, ho la testa da tutt'altra parte e dopo una decina di minuti mi fermo, mi guardano confusi.

<<Cosa c'è?>>mi chiede Ron.

<<Devo fare una cosa importante, lo avevo promesso a mio padre>>mento<<Andate avanti, vi raggiungo>>

<<Sicura?>>si fa avanti Harry.

<<Certo>>dico.

Corro dalla loro parte opposta, li vedo andarsene e poi torno dentro l'infermeria. Percorro la stanza di fretta, felice che non ci sia Poppy. Mi siedo sul letto di Herm e la guardo, è così diversa, così immobile.

<<So che non mi puoi sentire ma io ho bisogno di te. Ho sempre voluto dirti delle cose, cose che riguardano me ma non potevo parlarne, non che io possa farlo ora. Però mi sono chiesta come l'avresti presa, cosa  avresti pensato. Devo essere onesta con te, a volte avrei bisogno di qualcuno che mi abbracciasse forte e che mi lasciasse piangere fino all’ultima lacrima senza chiedermi il perché. Perché non potrei dirlo, non potrei dire cosa nascondo, cosa ho dovuto imparare a non mostrare. Mi fa arrabbiare sai? Non è giusto, non posso essere normale? Ti è mai capitato di sentire solo di avere bisogno di qualcuno
che ti accetti per come sei e che non ti chieda di cambiare in niente perché vai benissimo così? Io ogni giorno. Andrei bene a te se sapessi? Ron? Harry lo accetterebbe? No, vero? Non lo fareste perché neanche io l'ho mai accettato, sono pazza. Tutti vogliono distinguersi, essere diversi, io vorrei essere normale. Voldemort, l'anno scorso, ha detto di avere delle risposte, di sapere chi sono i miei genitori, mi domando ancora se fosse una bugia o se dicesse il vero. Non mi pento di essere ribellata, però da una parte mi chiedo come sarebbe la mia vita se avessi avuto dei genitori, se sapessi almeno i loro nomi.>>

<<Avery..>>

Mi volto di scatto, dietro di me appare Cedric, sembra imbarazzato e le guance sono più rosse.
Mi alzo di scatto, ha i capelli scompigliati e il mantello stropicciato, zia Minerva non approverebbe.

<<Che ci fai qui?>>

<<Ti ho vista correre, così ho pensato che stessi male>>

<<No, sto bene. Hermione, lei...>>

<<Mi dispiace tanto, vedrai che tornerà come prima>>

<<Cosa ne pensi del mostro?>>domando curiosa.

<<Onestamente? Penso che Lockhart potrebbe fare qualche sforzo per la questione. Anche se penso che i suoi libri siano un po' particolari>>

<<Sei molto gentile, non userei quel termine per definirli>>sorrido.

<<Vedrai, riusciranno a prenderlo. Tuo padre è il mago più grande al mondo, non accadrà nulla di male a te>>

<<Non ho paura per me, Cedric>>

<<Lo immaginavo, sei altruista.>>commenta<<Non accadrà niente al tuoi amici>>

Per un attimo mi sento come se avesse ragione, come se mi facesse sentire meglio<<Grazie, di esserti preoccupato>>

<<Quando vuoi>>ride girandosi, lo guardò mentre si avvicina alla porta ma si volta improvvisamente<<Comunque, ehm, se hai bisogno di qualcosa, non so, tipo della scuola. Oppure no! Tipo, cose personali, insomma, se hai bisogno di parlare io ci sono. Anche se ti annoi>>

Faccio un sorriso<<Grazie>>

ANGOLO AUTRICE.

Ebbene, quanta sfiga!
Che cosa ne pensate di Herm?
Quando avete letto o visto il film la prima volta, cosa ne pensavate di Tom Riddle?
A me non dispiaceva troppo onestamente.
DITEMI TUTTO!

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