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Capitolo 15


La pozione Polisucco è complicata, c'è bisogno di tempo e di calcoli giusti. Di sicuro è tra le pozioni migliori che possano aver inventato, me ne sto seduta con Hermione mentre inserisco gli ingredienti corretti.

<<Perciò vuol dire che è già successo?>> chiede Herm.

Davanti a noi, appoggiati al legno dei divisori dei gabinetti ci sono  Harry e Ron, sembrano stanchi per via delle lezioni faticose di oggi. Siamo nel bagno delle femmine ma è sempre tanto vuoto per via dello spirito che ci vive.

<<Certo, Lucius Malfoy avrà aperto la Camera quando studiava qui>>spiega Ronald<<E ora avrà detto a Draco come farlo>>

<<Non so, non sono convinta. Lucius è terribile, lo ammetto e lo detesto ma non è così coraggioso, è sempre stato un codardo>>rispondo, lo so da Piton.

<<Beh, nel caso lo scopriremo dopo la nostra pozione Polisucco>>alza le spalle Granger.

<<Ma perché prepariamo questa pozione alla luce del giorno e nel pieno bagno delle ragazze?>>

<<Non viene mai nessuno qui>>commento.

<<Perché?>> mi domanda Harry.

<<Per Mirtilla Malcontenta>>

<<Chi è Mirtilla Malcontenta?>>scuote la testa il rosso.

<<Io sono Mirtilla Malcontenta!>>esclama il fantasma, ella urla contro Ron e infatti sembra aver preso un infarto. Non è mai molto gentile, zia Minerva la trova fin troppo snervante.

<<Ciao, Milly>>la saluto.

<<Ciao, Averina>>

<<Non mi chiamare così, non sono più piccola>>mi limito a dire per non essere scortese.

<<Scusa. Ma non mi aspetto che il tuo amico mi conosca, chi parla della mediocre malinconica poverina Mirtilla?>> piagnucola tirando un urlo e lanciandosi in un water, faccio un sorriso e guardo Hermione.

<<E' un tantino suscettibile>>dice lei.

<<Dobbiamo andare>>si alza Harry<<C'è la lezione in compresenza>>

<<Piton e Lockhart, sarà strano>>sbuffa Ron sistemandosi la cravatta.

<<Sarà divertente, magari Piton farà volare l'Idiot..Lockhart>>

<<Sappiamo che lo chiami Idiota, Avery>>puntalizza.

<<E' quello che è infondo>>

<<Non hai tutti i torti>>ride Potter aiutandomi ad alzarmi.

<<Dove mettiamo la pozione?>>chiede Hermione, sembra a pensare a cose serie.

<<Milly!>>esclamo.

<<Sono qui>>si alza dalla tubatura il fantasma, con i suoi capelli neri e la divisa di Corvonero. 

<<Tieni al sicuro la pozione, se qualcuno la trova tu chiama uno di noi. Okay?>>

<<Si, Averina>>

<<Mirtilla!>>

<<Scusa>>ride.

<<Andiamo!>>mi tira per il braccio Granger <<O Piton ci metterà in punizione>>

<<Va bene>>.

Tutti e quattro usciamo dal bagno ridendo, non so neanche il perché ma siamo di buon umore. Mi rendo conto di aver dimenticato di dire una cosa!

<<Non prenderò anch'io la pozione>>

<<Cosa? Perché?>>

<<Chi potrei fare? Herm sarà Pensy, voi due Goyle e Tiger>>

<<Blaise?>>

<<Non voglio essere un maschio>>

<<Perché?>>ride Potter.

<<Ha ragione, povera! Potresti usare il mantello di Harry!>>commenta Herm.

<<Preferirei che fossi con noi>>

<<Come volete>>mi arrendo entrando nella Sala Grande.

Sembra essere stata allestita per un combattimento magico, un tavolo è completamente coperto da una tovaglia blu dove ci sono tutte le transizioni della luna. Andiamo intorno al tavolo, Hermione e Ron circondano me ed Harry, non sarà divertente mi sa. Osservo gli alunni del mio stesso anno, sono di tutte le case e mi ricordo di aver assistito a questa lezione una volta, da lontano, ora ricordo! C'era Cedric Diggory ed ero venuta per vedere Fred e George ma non avevano deciso di non far più queste lezioni?

<<Avvicinatevi!>>urla Lockhart, è vestito di lilla con un mantello blu.<<Il Preside Silente mi ha concesso di ricreare il Club dei Duellanti, così che possiate allenarvi in caso aveste bisogno di difendervi>>

<<Dovevano scegliere proprio lui?>> sussurra al mio orecchio Ron, reprimo una risata.

<<Come ho fatto io innumerevoli volte!>>si vanta animatamente.

<<E' un mito>>dice un ragazzo di fianco a noi, ci giriamo e scopro che è un Tassorosso.<<Sono Justin>>

<<Io sono Harr..>>

<<Si, so chi sei. Come so chi è Avery Silente, anche noi figli di babbani conosciamo il vostro nome>>

<<Inquietante>>sussurro ma sorrido.

<<Bene, con noi ci sarà, come sapete, il Signor Piton!>>

Dall'altra parte del tavolo sale gli scalini zio Severus, tiene le braccia incrociate e il suo sguardo è carico di disgusto. Sono sicura che non vorrebbe essere qui, non ha tutti i torti dopotutto, è la stessa cosa che vorrei io.

<<Non vi preoccupate, il vostro insegnante di pozioni lo avrete ancora quando avrò finito con lui>>

<<Non direi lo stesso di lei, Professore Lockhart>>mi scappa da dire ad alta voce, Harry cerca di non ridere accanto a me ed io mi do della scema.

<<Non temere, Signorina Silente, non mi accadrà niente>>mi sorride come se fossi preoccupata, non ha capito niente di quello che ho detto.

<<In realtà intendeva dire che sarò io a sconfiggerla>>capisce le mie parole Piton.

<<Oh, sarà da vedere>>ride nervoso per poi tornare serio, si mette davanti al suo avversario, alzano le bacchette, un inchino e poi si voltano elegantemente. Al quinto passo di distanza si girano rapidamente mettendosi in posizione<<Uno, due, tre...>>

<<Experlliarmus!>>urla Piton e un'onda chiara colpisce il corpo di Lockhart, egli cade con un tonfo all'indietro.

<<Si sarà fatto male?>>mormora Hermione con fare preoccupante.

<<Ma che importa>>ride Ron.

<<Una buona mossa, Professore>>si rialza Lockhart<<Spero che non se la prenda ma era piuttosto ovvio che ci avrebbe provato, se avessi provato io a fermarla sarebbe stato un gioco da ragazzi>>

<<Forse sarebbe prudente insegnare agli alunni come bloccare un incantesimo ostile prima>>aggiunge Piton con tono piatto.

<<Un ottimo suggerimento, professore>>dice poi l'altro.<<Va bene, Potter? Weasley?>>

<<La bacchetta di Weasley è piuttosto malridotta, distrugge ogni cosa e Potter andrebbe in infermeria in un lampo>>Harry annuisce subito, come a dire che non ci terrebbe a farlo.

<<Andrà tutto bene>>susurro e lui mi sorride.

<<Perché non Malfoy?>>parla zio Severus.

Ahia, di certo con questa stupida idea Piton ha perso 5 punti con me. Sono rivali, non ci sarebbe rispetto o buone intenzioni. Herm mi prende sottobraccio corrugando la fronte, preoccupata per quello che sappiamo accadrà.

<<Certo. Malfoy, vieni pure>>concorda l'Idiota.

Dall'altra parte del tavolo sale Draco, sembra stare molto meglio di ieri ed infatti il suo sguardo divertito fa capire che non vede l'ora di agire. Dall'altro canto Harry alza gli occhi al cielo, consapevole che non sarà piacevole, perché non hanno preso chiunque altro? 
I due nemici si guardando con sfida, il biondo abbassa lo sguardo su di me e anche il nero, infatti rimango sorpresa di ciò. Mando giù saliva e vedo Lockhart richiamare la loro attenzione, quando tornano a guardarsi rivedo due visi pieni di odio, ho sempre amato i duelli ma ora non tanto.

<<Bacchette in posizione!>>esclama Lockhart, sembra titubante riguardo la sua scelta.

<<Paura, Potter?>>domanda Draco con un ghigno.

<<Ti piacerebbe>>

Non fanno nessun tipo di inchino, si voltano e fanno esattamente cinque passi con cautela. Dopodiché si girano, alzano le bacchette e un altro braccio per via dell'equilibrio. 

<<Al mio tre, lanciate l'incantesimo per disarmare l'avversario. Solo questo>>riprende parola il professore.<<Uno, due..>>

Draco urla una formula magica, il corpo di Harry vola di circa un metro indietro ed io spalanco gli occhi. I serpeverde ridono ed io metto una mano tra i capelli, Harry si rialza piuttosto furioso, fa dei passi e allunga la bacchetta.

<<Rictusempra!>>

Malfoy non ha il tempo di agire per via del suo stupido ridere, viene colpito e cade di pochi metri più in là sul sedere. Si tiene al pancia e lo sguardo che  Piton gli riserva è severo. Lo prende per le spalle rimettendolo in piedi e lo spinge verso l'avversario, non è molto gentile.

<<Serpensortia!>>si vendica il biondo.

Dalla bacchetta salta fuori un serpente, tutti indietreggiano dal tavolo ma io rimango al mio posto, non perché sia coraggiosa ma perché sto aspettando che Potter faccia qualcosa. Solo che Harry non fa niente, guarda la serpe che si muove e non capisco perché sembri paralizzato, ne è risucchiato.

<<Ci penso io a mandarlo via>>sbuffa zio Severus.

<<No, lo faccio io>>si fa avanti Lockhart puntando la sua bacchetta, quello che fa non è farlo sparire ma farlo saltare in aria.

Harry continua a fissare l'animale, ed io fisso lui. Quest'ultimo socchiude le palpebre e muove lentamente le labbra, il suono che esce non ricorda la sua voce ma un sibilo freddo, viscido, lontano ma profondo, il serpente ne viene catturato. Si guardano, non sembra una cosa buona perché capisco che stanno comunicando, poi però la creatura si volta verso di noi. Non osserva la sottoscritta ma il ragazzo ad un passo dietro di me, Justin. Devo fare qualcosa, anche se non è il mio compito, i serpenti mi innervosiscono.
La testa della serpe si alza, sembra pronto ad attaccare ed Harry continua a parlargli, tutti trattengono il fiato e mi domando se gli stia chiedendo di uccidere il tassorosso.

<<Harry, basta!>>urlo. Sembra non sentirmi, il suo contatto visivo è troppo profondo. Credo che non sappia neanche cosa stia facendo, è come avvolto da un legame invisibile. Salto sul tavolo anch'io e allungo mia bacchetta<<Vipera Ivanesca!>>

Con il mio incantesimo il serpente brucia e scompare come cenere, Potter indietreggia tenendosi la cicatrice ed io mi muovo subito verso di lui. Nessuno in realtà osa fare un movimento, neanche i due professori ma io sono ancora in pensiero per Harry.

Poi Justin alza lo sguardo terrorizzato sul mio amico, che non capisce cosa stia succedendo<<A che gioco stai giocando?>>

<<Professore, posso chiedere il permesso di far tornare Potter in dormitorio?>>chiedo a Piton, con rispetto.

<<Buon idea, signorina Silente>>

Prendo la bacchetta di Harry e la tengo in una mano con la mia, poi metto le dita libere sulla sua schiena pregandolo di muoversi. Ronald e Herm chiedono la stessa cosa a Lockhart che accetta senza esitazione, corriamo fuori dalla Sala e anche una volta arrivati nella Sala Comune rimaniamo tutti in silenzio, quello che è successo è sconvolgente.
Solo quando ci sediamo sui divani mi giro verso Potter e infilo la sua bacchetta nella sua tasca.

<<Sei un rettilofono, perché non ce lo hai detto?>>domanda Ron, un po' infastidito.

<<Un che?>>chiede Harry.

<<Uno che parla con i serpenti>>spiega Hermione.

<<Lo so, una volta ho quasi fatto aggredire mio cugino da un pitone allo zoo. E con questo? Scommetto che un sacco di gente lo sa fare>>

<<No, Harry. Non è un dono comune>>sussurro trattenendo il respiro, come le mie capacità.

<<E' male!>>esclama Granger, ripeto : come le mie capacità.

<<Cosa c'è di male?!>>domanda isterico il ragazzo alzandosi<<Se non avessi detto al serpente di non attaccare Justin lui sarebbe..>>

<<E' questo che gli hai detto?>>chiede Ronald.

<<Eri presente, mi hai sentito>>

<<Harry, noi ti abbiamo sentito parlare in Serpentese. La lingua dei serpenti>>risponde l'altra.

<<Ho parlato una lingua diversa? Non me ne sono reso conto! Come faccio a parlare una lingua che non conosco?>>

<<Non lo so, ma sembrava che tu incitassi il serpente ad attaccare>>scuoto la testa<<C'è un motivo se il simbolo dei Serpeverde è un serpente, non per il cognome di Salazar, ma perché lui era un rettilofono >>

<<Ora tutti penseranno che tu debba essere il suo erede>>continua Ron.

<<Ma non sono io! Non posso essere io!>>

<<E' vissuto migliaia di anni fa, potrebbe>>mormora Hermione, non è molto d'aiuto.

<<Lo scopriremo, Harry.>>cerco di rincuorarlo.

<<Come conoscevi quell'incantesimo, Avery?>> si girano tutti verso di me.

<<Una volta zia è stata aggredita da un serpente nella Foresta, ha fatto quell'incantesimo>>

<<Davvero, senza di te sarebbe davvero stata tragica la cosa>>ride Ron.

<<Lo stava per fare Piton ma l'ho anticipato, tutto qui >>

<<Non ce la faccio più>>sbuffa Harry.

<<Ho un'idea, ragazzi, posso stare sola con lui?>>chiedo.<<Ci vediamo dopo>>

<<Tranquilla>>dicono mentre tiro Potter.

<<Dove andiamo?>>

<<In un posto>>sorrido.

Usciamo insieme dalla Sala Comune, ci mettiamo nell'anticamera e gli faccio un sorriso divertito, lui mi guarda confuso. Allargo le braccia.<<Abbracciami, Potter>>

<<Era questo il posto?>>

<<Non essere stupido, tu abbracciami>>

Annuisce e mi abbraccia, forse più forte di quanto fosse necessario. Appoggio la mia testa alla sua spalla e i miei occhi diventano bianchi, solo che lui non può vederlo, in un attimo ci smaterializziamo in un groviglio.  Quando i nostri corpi toccano di nuovo il pavimento Potter indietreggia con una mano sulla bocca.

<<Non stai vomitando, direi che è un successo. Di solito la gente vomita la prima volta>>

<<Sto bene>>continua per poi guardarsi intorno, si tiene lo stomaco <<Dove siamo?!>>

Davanti a noi c'è l'intera baia dov'è nascosta Hogwarts, se i babbani venissero qui vedrebbero un castello abbandonato e un posto tenebroso. In realtà ora la luce illumina ogni cosa, il Lago Nero fa da riflesso al sole. Siamo in cima ad una grande collina, le bandiere della scuola sventolano piccole per via del vento, è bellissimo.

<<In un posto sicuro, non ti preoccupare. Vengo qui per stare con Hagrid, siamo ancora dentro la barriera magica della scuola>>

<<E' straordinario>>

Muovo la bacchetta per far apparire due cappotti per via dell'aria fredda, ci copriamo e ci sediamo sul masso di roccia dietro di noi. Potter tocca la mia incisione su essa.

<<A.S. Sta per Avery Silente?>>

<<Era per decretare il mio territorio>>ridacchio.

<<Sei venuta qui anche l'altro giorno? Per via di Pensy?>>domanda mettendosi una mano fra i capelli. 

<<No, in realtà mi sono smaterializzata nell'ufficio di mio padre. E' pazzesco ma ogni volta che il mio cuore sembra non reggere la situazione corre da lui senza che io lo voglia>>

<<E' stata cattiva, ma quello che ha detto su di te non è vero>>

<<Oh, Harry. A volte sei così buono, così ingenuo>>

<<O sono buono o sono ingenuo>>

<<No, puoi essere entrambi. Non lo dico in modo brutto, vedi il meglio quando mi guardi?>>

<<Sei la strega più sconvolgente della nostra età>>

<<Non intendo per via degli incantesimi>>

<<Ti vedo chiaramente, sei buona e sei forte.>>

<<Ora sei ingenuo. In ognuno di noi c'è dell'oscurità, tu vedi la luce quando mi guardi ma c'è più oscurità di quanto pensi. Non mi hanno sconvolta le parole di Pensy, non è sicuramente la prima volta che sento dire da qualcuno che non merito mio padre.>>

<<Allora perché sei andata via?>>

<<Perché a volte le persone hanno bisogno di andare via per un po', non è detto che non tornino però>>sussurro<<Siamo venuti per te, Harry.>>

<<Chi sono io?>>dice dopo qualche istante<<Da quando sono ad Hogwarts mi sembra di non sapere niente su di me>>

<<Tu sei Harry James Potter>>

<<Si, questo lo so ma dentro di me..>>

<<Sei Harry James Potter>>ripeto guardandolo negli occhi.<<Ecco chi sei, hai un nome, sai chi sono i tuoi genitori, sai che erano persone stupende perché si sono sacrificate per te. Sì, hai mille domande ma vedi, almeno qualche risposta ce l'hai>>

<<Scusa>>

<<Per cosa?>>

<<Tu non sai niente su di te, non conosci i tuoi genitori e il tuo nome è stato dato da Silente>>

<<Si, è vero. Non ho neanche mezza risposta, ci sono giorni in cui è insopportabile sapere che non avrò mai una certezza sul fatto che mi amassero. Però la maggior parte delle volte non mi interessa saperlo, Albus Silente è mio padre, la persona più importante del mio mondo. Pensy potrà non capirlo, però sono io quella fortunata>>

<<Dicevo sul serio>>

<<Anch'io. Non ho intenzione di rimanere paralizzata ogni volta che qualcosa di brutto accade, voglio essere io la prima ad rialzarsi. A lottare>>cerco di fare la forte ma la verità è che voglio che lui prenda esempio.

<<No, dicevo sul serio sul fatto che sei buona. Forse non riesci a vederlo ma io sì, parlarne ti aiuterebbe>>

<<Parlare non sistema le cose, non le cambia>>

<<Allora perché vuoi che io lo faccia?>>

<<Perché tu puoi ancora essere salvato, puoi sistemare quello che non va.>>

<<Non capisco, Avery. Perché tu no? Quando entri in una stanza tutti si girano>>

<<Per il mio cognome>>

<<No, perché sei incredibile. So che l'anno scorso ne abbiamo passate di cose strane e sicuramente ne accadranno altre ma la verità è che sono pronto ad affrontarle tutte se tu sarai lì con me.>>

<<Harry...>>

<<Dico davvero, pensi di essere sbagliata ma io ti vedo come l'unica cosa giusta e sensata nella mia vita. Fidati, non è poco visto in che mondo sono capitato dall'arrivo della prima lettera. Riesci sempre a insegnarmi, a correggermi e non penso che tu abbia dell'oscurità, perché ho visto come ti precipiti per salvare qualcun altro>>

<<Non importa, come ho già detto : siamo qui per te>>scrollo le spalle guardando l'orizzonte.

<<Pensi che le cose andranno peggio?>>

<<Penso che gli altri hanno ancora tanto da dirti per farti sentire inappropriato, diverso e probabilmente non sarà né la prima né l'ultima volta.>>

<<Non voglio essere l'erede di Salazar>>

<<Non lo sei>>

<<Come fai a saperlo?>>domanda guardandomi.

<<Lo vedo>>ripeto le sue parole, la sua mano prende la mia, osservo le sue dita incrociarsi alle mie.

<<Grazie, Avery>>

<<Cos'ho fatto ora?>>ridacchio.

<<Credi in me, forse più di chiunque altro, più di quanto ci creda io.>>

<<E' quello che fanno gli amici>>mi arrendo.

ANGOLO AUTRICE.

Lockhart è davvero un idiota, l'ho sempre pensato, ahahah.
Cosa pensate dei sentimenti di Harry?
Come andranno le cose?
Penso che Avery sia una grande amica per Harry, forse si sentirà meno male con lei!
Ditemi cosa ne pensate!
COMMENTA!











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