Capitolo 12
Erbologia non è mai stata tra le mie materie preferite, l'ho sempre trovata noiosa e troppo dettagliata, pereferisco lo studio sulle creature magiche, pozioni o difesa delle arti oscure.
Di certo quando la professoressa Pomona Sprite ci ha fatto entrare in serra non ero entusiasta.
Indossiamo tutti la divisa, beige, è obbligatoria e in realtà non mi dispiace troppo.
Davanti a noi ci sono moltissimi vasi pieni, riconosco subito la pianta al suo interno ma non amo far sapere di essere avanti, ho visto mille volte questa lezione dalla mia camera, è divertente vedere gli alunni scioccati.
Di fianco a me Harry sembra curioso, ci ha raccontato di Dobby, un elfo domestico e schiavizzato, sicuramente di una famiglia purosangue.
Ci ha spiegato di come gli abbia rubato le lettere, della torta sugli ospiti, degli zii che gli mettono le sbarre alle finestre, praticamente tutto. Quando ha finito mi ha chiesto come fossero andati i miei viaggi ho mentito spudoratamente, è andata benissimo,a quanto pare, ma niente di nuovo, mi sono divertita molto.
<<Buongiorno a tutti! Benvenuti nella serra tre, voi del secondo anno>>sorride la strega, mi sono sempre chiesta come fosse da giovane, è un po' trasandata ma in modo carino<<Oggi pianteremo nuovamente le mandragole. Chi sa dirmi quali sono le proprietà della radice mandragola?>>
Abbasso lo sguardo e i miei occhi scoprono che davanti a me, letteralmente, c'è Draco. Per un istante mi guarda, però vengo distratta dalla mano alzata di Hermione, mi mancava.
<<La mandragola si usa per pietrificare qualcuno al suo stato naturale>>
<<E poi?>>Nessuno parla, sembra che Granger si sia dimenticata di leggere qualcosa, per questo guardo il soffitto, poi Ron, osservo praticamente ogni centimetro della serra per non guardare la professoressa <<Signorina Silente? Lei lo sa, forse?>>
Mi mordo le labbra e mi giro verso Harry, il suo sorriso mi dice che non c'è niente di male nel sapere la risposta<<La radice della mandragola somiglia ad una persona che piange una volta sradicata dalla terra. Il pianto della mandragola adulta è fatale a chiunque lo ascolti, invece quello d'una pianta giovane può mettere una persona fuori combattimento per ore.>>
<<Ottimo, dieci punti a Grifondoro>>Ron mi dà una pacca sulla schiena<<Come ha detto la signorina Silente, il pianto delle mandragole non vi ucciderà, tutti voi infatti avete un paraorecchie come protezione acustica. >>
Ognuno di noi prende le proprie cuffie, in cinque minuti la professoressa ci spiega cosa fare, come prenderci cura di una mandragola ma a quanto pare Neville ha messo male il paraorecchie e perciò è svenuto.
E' divertente, più di quanto pensassi, tiriamo fuori le nostre mandragole e urlano molto, Harry non fa altro che sorridermi, mi dispiace ancora di più mentirgli ma so che ci farò l'abitudine.
A pranzo le cose vanno meglio, mi sento più a mio agio e mangiamo ridendo. Fred mi abbraccia per tutto il tempo dicendomi che gli sono mancata, anche lui mi è mancato. Ron ci mostra la sua bacchetta rotta per via del Platano Picchiatore, fingo di non ridere mentre cerca di attaccarla con lo scotch.
<<Sono nei guai questa volta>>
<<Sei spacciato>>annuisce Potter.
<<Harry!>>lo sgrido<<No, Ron, non sei spacciato. I tuoi si arrabbieranno ma non è la fine del mondo>>
Ad un tratto io e il cercatore riceviamo un vero flash, piuttosto potente, spalanchiamo gli occhi, anche se ci sono abituata.
Un ragazzino del primo anno ha una macchina fotografica magica tra le mani, è biondo e dagli occhi azzurri, sembra dolce<<Ciao, Harry. Ciao, Avery! Anch'io sono un grifondoro. Sono Colin>>
<<Oh, ciao, Colin. Tanto piacere>>commenta freddamente il ragazzo vicino a me.
<<I vostri amici possono scattarci una foto? A noi tre?>>
<<Per Avery è consueta la cosa>>mi prende in giro George.
<<Piantala>>ridacchio.
<<Ron! Sta arrivando il tuo gufo!>>esclama Dean.
Ci giriamo tutti verso il soffitto, il gufo confuso dei Waesley arriva volando e fa un brutto atterraggio nelle patatine, scuoto la testa quando vedo Draco ridere al suo tavolo.
<<E' un pericolo pubblico quell'uccello>>
<<Che cos'é?>>chiede Potter mentre il rosso prende la lettera bordeaux.
<<Una strillettera>>sussurro.
<<Coraggio, Ron, una volta ne ho ignorata una di mia nonna ed è stato orribile>>trama Neville.
<<Forza>>fa un sorriso Hermione a Ronald.
Il ragazzino sembra tremare mentre apre la lettera, credo stia per piangere dalla paura. Appena aperta la voce di Molly, sua madre, si innalza.
<<Ronald Weasley!>>grida, essa diventa una bocca<<Come hai osato rubare la nostra macchina? Sono davvero disgustata! Ora tuo padre, in ufficio, verrà sottoposto ad un inchiesta e sarà tutta colpa tua! Se farai un altro passo falso, noi ti riporteremo subito a casa!>>
<<Ahia>>commenta George.
<<Oh, giusto! Congratulazioni, Ginny, siamo molto fieri del fatto che tu sia diventata una grifondoro!>>continua la voce di Molly, poi si volta verso il figlio e fa una pernacchia.
A proposito, Ginny è la sorella minore dei Weasley, capelli rossi e tutto il resto, è fredda ed educata. Non ho per niente il bellissimo rapporto che ho con tutti i suoi fratelli, più che altro non mi fa impazzire e a quanto so da Percy, la cosa è piuttosto ricambiata.
Non so esattamente perché non le piaccio, ma onestamente ho cose più importantia a cui pensare.
Dimenticavo, la ragazzina ha una cotta eclatante per Harry ma grazie a Dio, la cosa non è tra le cose ricambiate.
<<Cos'è che avevi detto prima, Avy?>>mi domanda Ron.
<<Poteva andare peggio>>alzo le spalle e finalmente Ronald si rilassa ridendo.
Due ore più tardi arriviamo nell'aula di Difese contro le Arti Oscure, da bambina mi nascondevo sempre qui nelle vacanze, mio padre mi aveva raccontato di aver insegnato quella materia negli anni 20'.
Ora invece la classe è piena di ritratti del professore di quest'anno, mi sembra di essere in un museo di Parigi, lasciatemi dire che dopo esserci stata io odio Parigi.
Sono sempre stata molto attratta da questo luogo, non ne so il motivo, forse c'è un energia, qualcosa che non conosco.
Sono seduta accanto ad Hermione, lei mi racconta del suo incontro con Malfoy durante la sua spesa per la scuola, di come sia intervenuto Harry e Ron, sembra arrabbiata nel dirlo ma l'ascolto come fa una buona amica.
Il nuovo professore delle Arti Oscure non è, purtroppo, mio padre ma un'idiota, così lo chiama Piton. Penserete che sia drastico, neanche lo conosco, mi basta guardarlo per riconoscerlo. Si chiama Gilderoy Lockhart, quel genere di mago famoso che racconta le sue avventure in romanzi.
<<Sono dell'ordine di Merlino, terza classe e cinque volte campione come miglior sorriso del settimanale delle streghe>>Mi volto e la mia amica sta praticamente sbavando, mi giro verso Harry spalancando gli occhi e lui ride. Sbuffo, forse troppo rumorosamente, perché Lockhart se ne accorge<<Signorina Silente, quale onore>>
<<Scusi?>>
<<Questa ragazza, alunni miei, ha il record come sorriso più bello, lo sapevate?>>
<<Davvero?>>ride Blaise.
<<Oh certo, sette volte>>
<<Il sorriso non è tutto>>dico, molto a disagio.
<<Giusto, non mi sono liberato dei miei nemici con un sorriso>>ride<<Vedo che avete la serie completa dei miei libri, bene! Oggi volevo iniziare con un piccolo quiz>>
Cerco di rimanere zitta, di non dire quello che penso e fidatevi, non finirei più. Il mio sguardo cade su Draco, lui si guarda in giro con una faccia schifata, esattamente come la mia e quando incontra il mio sguardo sembra ridere.<<Su cosa?>>
<<Per capire se avete letto i miei libri>>
<<Metterà il voto?>>chiede Neville.
<<Non questa volta>>
Severus ha ragione, è un completo idiota e quando vedo il test ne ho la prova, chiede anche quel è il suo colore preferito. Per i trenta minuti seguenti la mia testa gira, gira verso la parte opposta a quella in cui dovrebbe andare, lascio ogni risposta in bianco e guardo la clessidra dirmi quando potrò andarmene da questa stanza.
Ma perché mio padre prende sempre cretini per questa cattedra?
<<Oh, signorina Silente, com'è possibile che non sapessi niente?>>
<<Semplice, non ho letto i suoi libri>>
<<Perché no?>>Perché sono falsi, perché sono da bambini.<<Oh giusto, l'estate! Ho letto sulla Gazzetta dei suoi viaggi, è stata impegnata professionalmente>>
<<Cosa c'è in quella gabbia, Signore?>>mi salva dalla risposta Harry, lo guardo e fa un sorriso.
<<Oh, me ne stavo dimenticando! Il mio compito è armarvi contro le più orribili creature note alla stirpe dei maghi, in quest'aula vi ritroverete ad affrontare le vostre paure più grandi. Sappiate che nulla di male potrà succedere finché ci sarò io>>
L'Idiota, che chiamerò così da ora in avanti, tira via il velo rosso dalla gabbia e dentro ci sono almeno trenta Folletti della Cornovaglia, sono lilla e agitati.
Non ci posso credere, non può fare una cosa del genere, apro la bocca per dirgli di non fare quello che penso ma sorprendentemente apre la struttura di metallo.
Tutte le creaturine volano per tutta la sala, gli alunni corrono via in panico, le cose si mettono male in pochi istanti.
Neville viene sollevato in aria, i quadri e i libri distrutti, alcuni ricevono sberle o calci. La maggior parte scappano dalla porta e l'unica cosa che riesco a fare è avvicinarmi a Harry in tempo per colpire con un libro un folletto.
<<Signorina Silente? La incarico di sistemare la situazione>>mi chiama il professore nascondendosi nel suo ufficio.
<<Non ci credo, è un codardo!>>esclama Ron.
<<Che cosa facciamo?>>mi domanda Hermione.
<<Ora basta!>>urlo in preda alla rabbia, salgo sulla scrivania e prendo la mia bacchetta puntandola sul centro della stanza<<Immobilus!>>
Ogni folletto si ferma in aria, si muovono a rallentatore, direi che fluttuano.
<<Perché sempre a me?>>piagnucola Neville appeso al lampadario.
<<Mi dispiace, amico>>alza le spalle Ron.
Harry ha gli allenamenti con la squadra di Quidditch, gli dico di andare e che me ne occuperò io. Così faccio, per due ore ripesco ogni folletto, do una mano a Paciock e ignoro i quadri, sistemo l'intera stanza e una volta finito corro giù nello studio di Piton. Sono piuttosto arrabbiata, una volta essermi sfogata, raccontandogli ogni singolo dettaglio della lezione, mentre mi guardava con gli occhi sbarrati, mi siedo davanti a lui.
<<E' davvero un'idiota patentato, avevi ragione>>
Ad un tratto zio Severus scoppia a ridere, come se fosse impazzito, ha una risata strana ma contagiosa. E' la seconda volta in tutta la mia vita che lo sento ridere, l'altra è stata quando avevo otto anni e avevo risposto a tono a mio padre.
<<Scusami>>sembra riprendersi, il suo viso ritorna ad avere un espressione seria, priva di emozioni.<<Quello che ha fatto con i folletti sarà riferito a Silente>>
<<E' troppo tardi per mandarlo via?>>
<<Certamente, se si dimettesse magari sì ma lo hai visto? Crede di essere un eroe>>
<<Non prenderla male, zio. Magari l'anno prossimo sarai tu ad avere quella cattedra>>
<<Non saprei>>commenta.
Sentiamo un rumore, mi giro e dalla porta aperta vedo tre ragazzi che conosco bene passare. I due laterali cercano di tenere in piedi il rosso in mezzo, mi alzo in piedi di scatto<<Grazie di avermi ascoltato, ora dovrei andare, prima che qualcuno pensi che tu sia gentile>>
<<Non sia mai. Forza, va>>
Annuisco e corro fuori dalla stanza, percorro il corridoio all'aperto e raggiungo i tre conoscenti. Li supero e poi apro la bocca per dire qualcosa ma Ron sputa una lumaca.<<Che Miseriaccia è successo?!>>
<<Più o meno Malfoy>>spiega Harry<<Lo odio>>
<<So io dove andare, da Hagrid>>spiego, Hermione sembra sconvolta, perciò prendo io Ron sottobraccio mentre lei cammina svelta davanti a noi.<<Hey, Ronald, non dirò mai più che non può andare peggio di così>>
Una volta corsi verso casa di Hagrid Hermione bussa con ardore, il custode appare subito e ci fissa sorpreso. Sono sicura che gli mancassimo tutti e quattro con i nostri problemi.
Ci fa entrare ed io mi siedo di fianco a Waesley con Harry, metto un secchio davanti a lui mentre noto il fatto che è sempre più verde.
<<Dobbiamo aspettare che finisca>>
<<Va bene>>annuisce Potter preoccupato per il suo amico.
<<Meglio fuori che dentro>>
Cerco di bloccare una risata a questa frase e lui lo nota facendomi l'occhiolino, poi mi blocco e mi giro verso Hermione<<Chi ha cercato d'incantare?>>
<<Malfoy, ha chiamato Hermione..esattamente non so cosa significhi>>prende parola di nuovo Harry, Granger sembra triste mentre si gira verso il muro.
<<Mi ha chiamata mezzosangue>>
<<Cosa?!>>esclamo.
<<Oh!>>apre la bocca Hagrid<<No, non l'ha fatto>>
<<Che cos'è un mezzosangue?>>domanda Potter.
<<Vuol dire uno con il sangue sporco!>> scatta Herm, noto che ha gli occhi pieni di lacrime<<E' un insulto spregevole per i figli con genitori babbani, una come me! Non è un termine che si usa tra le gente civile>>
<<La cosa sta così, Harry. Come Malfoy e la sua famiglia, pensano di essere meglio perché la gente li chiama purosangue>>
<<E' orribile>>
<<E' disgustoso>>sputa un'altra lumaca Ron.
<<Ed è anche un sacco di fesserie>>parlo alzandomi dopo aver dato una carezza di conforto sulla schiena del mio amico. Guardo Hermione e la faccio sedere al mio posto, è sul punto di piangere, mi inginocchio davanti a lei<<Sono tutte fandonie e soprattutto non per il sangue, ma perché non saranno mai alla tua altezza, Hermione. Non c'è incantesimo che tu non conosca. Non ci pensare, non ci pensare neanche>>
Lei mi abbraccia, io ricambio e mi volto verso Harry che mi fissa dolcemente, guardo l'orologio sul muro e mi stacco<<Voi due avete una punizione stasera o sbaglio?>>
<<Come fa Ron a farla?>>domanda Herm.
<<Ci pensiamo io e Hagrid. Accompagna Harry dall'Idiot..scusate, intendevo Lockhart>>
<<In cinque minuti starà bene>>sorride Hagrid.
<<Va bene, ci vediamo a cena>>si alza Potter.
I due escono dalla casa e Thor mi si avvicina dopo essere stato nella sua cuccia, faccio un sonoro sbuffo quando Ron ne sputa due in una volta. Lo facciamo alzare per metterlo su un'altra poltrona, mi metto dietro di lui e Hagrid, sapendo cosa sto per fare, cerca di distrarlo.
Chiudo gli occhi, quando li riapro diventano bianchi, le mie mani fanno da contatto con Ron e sussurro il contro incantesimo<<Finite Incantatem>>
Mi stacco immediatamente e fingo di aver coccolato Thor, poi Ronald si alza in piedi con il suo colore originario di pelle<<E' finito, come...>>
<<Te l'avevo detto che in cinque minuti si risolveva tutto>>ridacchia Hagrid.
<<Non tutto>>mi alzo<<Ron, ti conviene correre dalla professoressa McGranitt, io mi devo occupare di una cosa>>
<<Una cosa cosa?>>
<<Inizia con la M e finisce con Alfoy>>rispondo sarcastica.
<<Non fare niente di stupido>>
<<Ha insultato Hermione, gli serve una strizzata>>
<<Non dovrei dirlo ma, devo, fallo!>> esclama Hagrid.
Faccio un sorriso e insieme a Ron torno al castello, corro in camera mia sollevata che mio padre non sia in ufficio, sollevo il materasso e prendo la mia mappa di Malandrini. La uso per un mese io e due mesi i gemelli Weasley, l'abbiamo trovata nell'ufficio di Gazza al loro primo anno. Accarezzo il dorso di Antonio che dorme sulle coperte, di solito la Mappa è mascherata come una vecchia pergamena come adesso. Per rivelare la Mappa bisogna dire: <<Giuro solennemente di non avere buone intenzioni>>
La Mappa mostra tutti i passaggi segreti nella scuola, e se il passaggio è protetto da una parola d'ordine, la Mappa spiega come aprirla, è fantastica.
Guardo la Sala Grande, dove la maggior parte degli alunni stanno, nell'aula delle Arti Oscure si vede Lockhart con Harry, riesco a vedere tutti. Mostra anche dove sono tutte le persone nel castello, pure quelle in forma e invisibili, cerco Malfoy dappertutto e lo vedo finalmente.
Si trova davanti alla Sala Grande, sul portone e sta parlando con quella Pensy. Una serpeverde che non sopporto, è acida e perfida.
<<Fatto e misfatto>> sussurro alla mappa, essa torna una pergamena e la nascondo nuovamente.
Scendo velocemente verso l'ufficio di mio padre, saluto Fanny e corro fuori, fa freddo stasera e infatti mi copro con il mantello maggiormente. Oltrepasso vari corridoi, non ho fretta, so già come fargli imparare la lezione, non è vendetta, sarei più cattiva sennò.
<<Ehy!>>
<<Per la barba di Merlino, Harry!>> esclamo<<Mi hai spaventata!>>
<<Scusami>>ridacchia, i suoi occhi però dicono altro.
<<Tutto bene?>>
<<Ho sentito una voce>>
<<Una voce?>>domando piano, come me.
<<Si, fredda, glaciale, oscura>>
Non esattamente come quella che ho sentito ieri sera, quella era piacevole, familiare e affascinante, due cose completamente diverse.
<<Ecco!>>mi prende per il braccio<<La senti?>>
<<No, Harry, non sento niente>>
<<Parla di sangue, di squartare e uccidere.>>sussurra toccando il muro, ci appoggia l'orecchio.<<Viene da qui>>
Mi attacco anch'io alla parete vecchia ma non sento niente, forse una sensazione di oscuro sì ma non saprei dire cos'altro.
<<Che succede?>>
<<Che ci fate voi qui?>>domando girandomi.
Hermione e Ron, sembrano aver corso e il mio piano per Draco va in fumo.
<<La sentite? Voi la sentite quella voce?>> domanda agitato Harry.
<<Quale voce?>>chiede Herm.
<<Si sta muovendo, andiamo! Credo che ucciderà>>mi tira per mano Potter. Non faccio tempo ad imprecare che inizia a muoversi di fretta, gli altri due ci seguono.
<<Ucciderà?>>balbetta Ron.
Corriamo fino a due corridoi più infondo, in quello al chiuso e dal pavimento bagnato, aspetta, bagnato? Mi guardo in giro e insieme andiamo a destra, ho un brutto presentimento. Ronald tira un urletto, seguo il suo sguardo e vediamo una fila di ragni scappare da una finestra.
<<Strano>>aggiungo.
Avanzo e guardo per terra, c'è un riflesso nell'acqua e sembra esserci una scritta.
<<Cos'è?>>continua Ronald.
<<Oh no>>sussurro alzando lo sguardo sul muro.
La scritta sembra essere fresca<<La Camera dei Segreti è stata aperta, nemici dell'erede temete>>
<<Quello è sangue>>rifletto.
<<Oddio>>dice Harry.
Guardo il punto in cui sta guardando e ciò che vedo mi paralizza, è la Gatta di Gazza. Metto una mano sulle labbra quando inizio a sentire molti passi, due case stanno passando nei corridoi e udisco Ron dire che ci sono i grifondoro e i serpeverde, sussurra anche il nome di Malfoy.
<<Ora tocca a voi, mezzosangue>>dice la voce di Draco.
Mi giro di scatto, tiro fuori la bacchetta e mi faccio avanti, lui spalanca gli occhi spaventato<<Ora tocca a te, Malfoy!>>
<<Avery!>>grida qualcuno.
Non stacco gli occhi da Draco, poi una mano si posa sulla mia spalle e quel contatto che conosco sembra calmarmi, abbasso la bacchetta e mi giro. Mio padre mi guarda, non so dire cosa pensi.
<<Cara, devi pensare a Gazza>>si avvicina la McGranitt.
Annuisco e infatti un secondo più tardi sento la voce di Gazza arrivare, chiede cosa sta succedendo, quando lo vedo capisco che sarà sconvolto. I suoi occhi sembrano uscire dalle orbite, il labbro trema quando incontra la sua amata gatta.
<<Mrs. Purr?>>Harry si sposta e il guardiano capisce qualcosa di sbagliato<<Tu, Potter! Hai ucciso la mia gatta!>>
<<No>>
<<Ti uccido!>>urla come un pazzo prendendo il mio amico per il colletto.
Non rimango a guardare, mi faccio nuovamente avanti e riesco a togliere la mano di Gazza da Harry, mi metto davanti a lui e scuoto la testa<<Non è stato lui>>
<<Togliti! Lo uccido!>>
<<Argus, io..>>inizia a parlare mio padre ma i suoi occhi finalmente leggono la scritta.<<Tutti nei loro dormitori, immediatamente>>
Riesco a scorgere Piton e appare anche Lockhart, sposto Potter dalla visuale di Gazza e gli studenti fanno quello che tutti fanno quando mio padre parla, ubbidiscono.
<<Tutti tranne voi quattro>>
Ovviamente, inizio a pensare che ogni volta che succede qualcosa ci siamo sempre noi, è sfiancante. Mi mordo le labbra.
<<Non è morta, è solo stata pietrificata>>rivelo.
<<E' stato Potter!>>
<<Non è stato lui!>>esclamo.
<<Se mi è concesso, Signore, forse questi ragazzi erano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato>>alza le spalle Severus.
<<Un po' come sempre>>continua McGranitt.
<<Possiamo andare?>>domanda Hermione.
<<Siamo innocenti fino a prova contraria>>ribatto, sono polemica oggi.
<<Avery>>mi chiama mio padre.<<Non voglio che minacci altri, hai capito bene?>>
<<La violenza non serve>>continua Lockhart.
Rifilo il mio peggior sguardo a quest'ultimo e Piton lo nota, infatti fa un ghigno soddisfatto.<<Giusto, l'ignoranza si combatte scappando via, non è così che fa lei?>>
<<Avery, basta così!>>esclama ancora papà.
Mi giro e prendo per il polso Harry, gli altri due mi seguono e ,prima di svoltare l'angolo, continuo<<O forse si combatte ignorando la situazione!>>
ANGOLO AUTRICE.
Ed iniziano le avventure!
Tra molto poco cambierà dal film o dal libro, quindi vi sorprenderò!
Spero che vi piaccia e vi siate rilassati leggendo!
Cosa ne pensate del modo in cui Avery si sta comportando?
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