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Capitolo 70

È difficile accettare la fine di qualcosa, di un'era, di un ricordo, persino di una vita.
La fine ci insegna che il destino ha una scadenza, nessuna storia può andare avanti se non c'è più nessuno a raccontarla.
La morte non è la miglior definizione di fine, perché è ciò in cui credi che la rende sopportabile, quasi non fosse reale. Ma di fatto non esiste nessun tipo di immortalità, nessun amore dura per sempre, nessun corpo è indomito contro il tempo.
Dopo ogni finale c'è un cambiamento, non si è più gli stessi dopo essere stati testimoni di dolore, rabbia, gioia e passione. Sono cose che restano solo con chi le ha provate e perse; dunque, quando una cosa sta finendo quanto potere abbiamo?
Perché la maggior parte delle conclusioni porta con sé rimpianti e un cuore spazzato, una profonda impotenza.
Parlare di destino è semplice, perché ha una sua autonomia, regge il gioco per chi non vuole agire.
Cosa accadrebbe se un istante prima di ogni fine agissimo? Perché cambiare solo con l'epilogo? Perché aspettare di perdere qualcosa per apprezzarla?
Bisogna essere disposti a lottare, a correre dove nessuno vuole andare, fare ciò che nessuno è pronto a fare. A volte perdere il controllo è la sola strada che si ha per poter prevenire altra sofferenza, non si tratta di fato ma di una scelta.
Io scelgo di cambiare le parole della mia storia, di non arrivare alla fine che altri hanno usato contro di me. Voglio un mondo in cui vivere non è una penitenza, in cui potrò riposare e dove il mio cuore sarà intatto.
Non voglio avere fede nel fato, non più, voglio averne in me stessa.
C'è un solo luogo dove è tutto iniziato e in cui tutto è finito, dove sono diventata ciò che sono e non ero disposta a sacrificarlo. Ma ora lo sono.

Apro gli occhi e ciò che vedo è l'inizio della fine.
Il lungo ponte di Hogwarts si dilunga intero, non ci sono corpi, sangue come ho visto che accadrà. Tra 70 anni Voldemort distruggerà questo luogo e ucciderà un numero spaventoso di persone, proprio qui Harry vincerà su di lui, mentre a me toccherà solo un fottuto serpente.
Ho aspettato l'opportunità di cambiare quel finale di guerra, ora posso farlo. Sarò io a vincere su Voldemort, semplicemente non facendolo mai entrare nelle nostre vite.
Alle mie spalle, nel momento in cui mi volto, vedo l'imponente scuola sotto la luce del tramonto e nel cortile appaiono sempre più maghi devoti a me.
Mio padre e Credence sono ai miei fianchi, l'ultimo sembra stordito.

<<Avery, qual è il piano?>>

<<Mi sembrava chiaro, papà. Raderò al suolo Hogwarts, brucerò le fondamenta e le maledirò così che non si possa far sorgere nulla. Se Hogwarts nel futuro non esisterà allora nessuno ci verrà, e saranno tutti salvi>>spiego.

Credence avanza<<Ti prego, ripensarci. Questa è follia!>>

<<Amore mio, stiamo parlando di un punto fondamentale nella storia del tempo>>

<<Io posso fare qualsiasi cosa>>ribatto ad entrambi<<E la farò>>

Degli stridulii mi fanno voltare verso il cavalcavia, a quanto pare una guerra ci sarà dopotutto, solo in anticipo.

Mio padre camminava in testa con Newt, alle loro spalle ci sono decine e decine di persone, molte delle quali conosco bene come zia Minerva, zio Aberforth, Theseus, Tina, Queenie, persino Jacob. Flamel non è presente, peccato ma al suo posto vedo la Madama Presidente.
Sorrido ampiamente nel vedere il loro nuovo atteggiamento, finalmente l'ipocrisia ha lasciato posto alla loro vera natura. In effetti una guerra del genere andrebbe ricordata, fargli dimenticare come hanno perso sarebbe fin troppo compassionevole.
Sapevo già che sarebbero accorsi a proteggere Hogwarts ed è perfetto, perché è ciò che volevo, che fossero i pesci a venire nella mia rete.
Quando ero piccola tutti avevano paura di chi sarei diventata e di come avrei usato il mio potere, ora lo vedranno. Perché se non posso avere il loro supporto, avrò la loro paura.
Antonio sale sulla mia spalla, ringhiando e la fenice di cenere vola sulle nostre teste.
È esattamente come dovrebbe essere, per una volta due fazioni opposte con giuste intenzioni.
C'è una sola cosa che nessuno di loro rammenta, io ho già lottato qui, so quali punti sfruttare e come agire. So come avere tempo e cosa devo prendere o distruggere.
Non ci sono studenti dentro la scuola, è stata evacuata con l'inizio della giornata, a causa delle elezioni, tutti gli studenti sono altrove.
E so che questo scontro è una mia scelta, io ho portato tutti qui e me ne prendo la responsabilità. Ma preferisco combattere oggi che perdere tutto domani.
Per fermare l'entrata dei Mangiamorte ad Hogwarts creai una potente barriera con una formula molto antica, si diceva che solo i Silente la conoscessero ma io non la conoscevo, era solo apparsa nella mia mente.
Quando sono tutti nella mia trappola posso finalmente iniziare a cambiare il futuro, a modellarlo, ma anche a proteggerlo.
Faccio pochi passi in avanti, nel punto in cui zia Minerva ha attivato il mio medaglione, facendomi approdare nel 1924.
Ogni cosa nella vita mi ha portato dove sono ora, non intendo rifiutare il mio dovere, perché non voglio più essere sola.
Chiudo gli occhi concentrandomi come ho già fatto ma ora non fa male, non come allora. Sento il potere scorrere intorno al mio corpo mentre sollevo le braccia, riesco a percepire la magia dei confini sollevarsi. Più approfondisco il legame e più velocemente definisco i contorni di questa guerra e nessuno di loro può fermarmi.
La barriera si alza sempre di più, non permettendo ad altri di smaterializzarsi dall'esterno ma anche di non poter guardare dentro la cupola. Quando le mie dita sono ormai sulla mia testa essa si chiude totalmente, sigillandoci all'interno.

Apro gli occhi guardando in avanti ed essi si rivelano di un blu elettrico, sto continuando a canalizzare il mio potere. Albus scuote la testa, come una supplica prima che avanzi nel mio abito bianco.

<<È questo che vuoi? Una guerra?! Altro sangue sulle mani?>>

Giungo le mani, non m'interessa la loro resa<<Voglio quello che mi spetta avere. Voglio dare al mondo ciò che merita>>

<<Non lo vedi?>>fa un passo in avanti l'amica di Credence<<Sei tu la più grande minaccia per questo mondo>>

Mio cugino scuote la testa, nel tentativo di non fermarla prima che mi faccia arrabbiare<<Nagini, lei vuole salvarci>>

Improvvisamente sento qualcosa, credo sia sgomento, realizzazione. Provare qualcosa non è una buona cosa ma non posso che assecondarla, il mio sorriso svanisce.
Mi giro lentamente verso la donna asiatica e osservo il suo modo di vestire, è pelle di serpente.
Newt passa il suo sguardo da me a lei, conferma i miei dubbi. Gli avevo raccontato di ella, lo sapeva e non me l'ha mai detto.
Credence mi ha detto che la sua amica di Parigi era maledetta, si trasforma in un serpente e che un giorno lo sarebbe stata per il resto della sua vita.

<<È lei. È sempre stata lei.>>sussurro.

Lei ucciderà zio Severus, lei sarà il peggiore ed ultimo horcrux.
Inclino il viso e dal nulla ella inizia a toccarsi il collo, gemendo per il dolore. Schiocco le dita e la sua figura si tramuta in fumo. La trasporto sino all'entrata, alle mie spalle.

<<No!>>esclama Theseus.

Non voglio lottare in questa guerra, voglio usare i miei auror per farlo e credo che Silente lo sappia. Devo solo tenerlo occupato qui, proprio dove ho sacrificato me stessa, ho detto addio, ho stretto il cadavere di mio padre ma oggi, da qui, cambio il mio finale.
Sono arrivata sino a questo punto, andrò avanti e lo farò iniziando da Nagini.
Lei deve morire.
Mi volto verso ella, che tenta di rialzarsi smarrita e poi torno a guardare mio padre, gli sorrido ed è così che capisce che non c'è altra via. Dovrà combattere.
Le centinaia di persone dietro di me urlano e improvvisamente i due schieramenti iniziano a correre, l'uno contro l'altro, in qualsiasi modo preferiscono.
Rimango ferma, mentre le loro vite mi passano accanto, solo Credence e Gellert restano al mio fianco durante la grande corsa.
Io indietreggio prima che avvenga lo scontro, ma molti volano già dentro il cortile con incantesimi, scope ed altro.

<<Avery, ti supplico! Non lei!>>esclama mio cugino.

Mi avvicino a lui<<Lo dici perché non sai cosa farà. Non sono io la minaccia per il nostro mondo, lo è lei>>

Le urla diventano inumane, ricordandomi ciò che ho visto nella battaglia contro Voldemort. Quando vengo circondata da combattimenti, da macerie, non faccio altro che camminare, nulla mi sfiora, nulla mi ferisce. Non potrebbe mai.
Entro dal portone della mia Hogwarts. Lasciando tutti gli altri indietro, come non avevo mai fatto.
Cammino tra la pareti, i quadri tremano ed urlano al mio passare e quando mi stancano muovo una mano per farli cadere.
Passo davanti alla Sala Grande, qui ho vissuto così tante cose differenti, molte belle ma altre anche terribili, come il funerale per Cedric.
Serro la mascella, ho già distrutto questo posto, allora avevo visto mio padre morire.
Entro in essa, come ho fatto milioni di volte, sento i miei tacchi colpire il marmo, le candele sul soffitto si tramutano in fiamme blu al mio passare. Lei è qui, quel serpente è qui.

<<Nagini? Puoi anche cercare di scappare ma non potrai farlo per sempre>>mormoro avanzando<<Forse ora sei un innocente ma un giorno farai cose orribili, mostrerai la tua vera natura. Mi toglierai chi amo, servirai il mio nemico e alla fine mi occuperò comunque di te. Ti ho già uccisa una volta, perché ritardare l'invetabile?>>

Nessuno si muove ma una voce si alza nella sala, non so con esattezza da dove venga ma so che è lei.<<Forse sarò un mostro, desideri essere lo stesso?>>

<<Non m'importa a dire il vero>>

<<Stai mentendo>>continua, alzo gli occhi al cielo<<Non saresti qui, ad iniziare una guerra. Stai lottando perché c'è qualcosa a cui il tuo cuore è aggrappato, tutto quello che stai facendo è per amore.>>

<<L'amore non salva nessuno, ti rende solo una martire. Io voglio un risarcimento dal destino, ha un debito per quel martirio>>

Sento delle urla, significa che la battaglia è entrata nel palazzo, vorrei tanto unirmi a loro per distruggere qualche posticino, potrei iniziare dalla Torre di Astrologia, dal pontile sul lago o dal labirinto, dalla Camera dei Segreti o perché non dall'ufficio del preside?

<<Il destino non deve nulla a nessuno>>risponde<<Io lo so bene. Tu hai preso le tue decisioni, hai scelto di sacrificarti, di amare. Dov'è finita quella ragazza? Quella che credeva nel mondo, che accettava il proprio dolore e quello degli altri?>>

<<È rimasta sola sotto i detriti di quel dolore e nessuno l'ha salvata>>

Lei continua<<Non sei sola, Avery. Hai scelto di esserlo>>

<<Smettila di richiamare le mie emozioni, non ne ho nemmeno una.>>mi giro intorno, schiocco le dita e il tavolo dei serpeverde prende fuoco ma Nagini non è lì.

<<È ciò che ripeti a te stessa ma non è vero! Il potere che hai assorbito ti ha reso ciò che non sei, hai spento la tua parte migliore, per assecondare ogni tuo terribile impulso>>

<<Oh, come quello di strapparti quella tua lingua biforcuta?>>ridacchio, le fiamme blu si accendono anche se quello dei Corvonero.

<<Non sei tu a parlare, è il potere che è dentro di te!>>

A questo sorrido e chiudo gli occhi, cerco di ascoltare il luogo intorno a me e quando questo accade, quando percepisco la vita intorno a me, lascio che il mio potere si liberi.

<<No. Questa sono io, mi stavo solo trattenendo.>>

Un'onda blu esce dal mio corpo e colpisce ogni parte della stanza, le candele crollano dal soffitto, le vetrate esplodono, il pavimento trema mentre le tavolate vengono sbalzate verso le pareti.
Sento un lamento e quando riapro gli occhi mi volto lentamente, con soddisfazione vedo la donna toccarsi la fronte sanguinante.
Mi guarda con orrore finché il suo sguardo non si trasforma in qualcos'altro, in determinazione.
So cosa vuole fare, desidera trasformarsi ma glielo proibisco, allungo una mano ed ella inizia a diventare paonazza, non respira.

<<No, questa volta non ti ucciderò da serpente. Ti farò morire da umana, direi per pietà>>

Stringo ancora la mia presa, ella sbianca totalmente alla ricerca d'aria. Non sento altro che potere e mi piace. Uccidendola sto salvando zio Severus, Bathilda e molti altri.

<<Avery, ora basta!>>

Questo mi risveglia dal mio anatema, Nagini torna a respirare tossendo e, quando mi volto sulla destra, vedo Credence. Lui avanza pallido e si frappone tra me e il futuro horcrux, inclino il viso osservandolo.

<<Mi stai tradendo, cugino?>>

Scuote il capo<<Evito che tu tradisca te stessa.>>

<<Lei ucciderà dei veri innocenti, ucciderà il mio padrino>>rivelo <<Posso impedirlo>>

<<Allora privala della sua maledizione, rubale la magia!>>

È vero, potrei farlo. Potrei privarla della maledizione ma non risolverebbe con certezza il problema, se la sua condanna si ripresentasse? È nella sua natura essere un serpente e prima o poi farà comunque del male.
Come me.
Devo punirla per ciò che mi ha fatto.

<<Non posso rischiare, non voglio>>

<<Non è questa la ragazza che ho scelto di seguire. Tu lotti per gli altri, non per te stessa!>>urla.

<<E guarda dove mi ha portato>>

Lui alza una mano. <<Tu sei buona e quello che stai facendo ti porterà ad altra solitudine, che non meriti... >>

<<È questo il punto, non sarò piu sola. Il mio potere mi ha dato lucidità, mi ha mostrato che posso riavere tutto quello che ho perso ed ora esiste un solo modo per riuscirci>>

<<Ma se distruggi questa scuola distruggerai la tua opportunità di conoscere chiunque tu abbia amato. Distruggerai ciò che ti rende migliore>>

<<Lo so.>>annuisco.<<Ma non lo ricorderà nessuno, sarà stato solo un brutto terremoto magico>>

<<No...>>

<<Cosa ti aspettavi? Che potessimo essere tutti felici e contenti?! Insieme come una famiglia, dopo aver ricevuto il perdono divino? In ogni caso vi avrei fatto dimenticare cosa sono, a tutti voi.>>ammetto. <<Preferisco vivere in un mondo in cui vivano tutti separati, piuttosto che morti insieme>>

Scuote il capo<<No, dovevamo stare tutti insieme, questo è il mondo che volevamo!>>

<<Spostati, Credence. Ora>>gli ordino.

Nagini si rialza a fatica<<Sapere che chi hai perso è morto in pace, per te, sapere che ti hanno amata tanto, non è abbastanza?>>

<<No>>dico di getto. <<La pace è il mio sogno. Sono morta e non ho visto la pace, solo altro dovere. E sai perché? Perché il mio dovere è realizzare la mia stessa pace. Dunque, no, non sarà abbastanza! Io voglio la mia famiglia! Il mio mondo, la mia di pace in Terra, dove non dovrò più restare a guardare gli altri morire>>

<<Ariana ha sacrificato sé stessa per darti quella pace, ti ha dato l'occasione d'imparare dagli errori del passato, dai crimini e dai segreti dei tuoi padri>>

<<Non osare parlare di mia madre>>mi agito<<Lei è morta per me, per questo, per il nostro sogno. Vuole ciò che io voglio>>

Sento rabbia, il che è strano, è fastidioso.
Ma è vero ciò che ho detto, mia madre mi ha creata per un sogno, quello di un mondo libero e migliore, che avrei guidato ad ogni costo.
Non posso deluderla.
Egli non si smuove, mi guarda in un modo che non aveva mai fatto<<Non permetterò che tu faccia del male a Nagini>>

<<Non soffrirà, sarà come addormentarsi.>>prometto.

Solleva il mento severo<<Ho detto no, Avery>>

Bene, ha fatto la sua scelta e ora tocca a me fare la mia.
Riaccendo le mie pupille blu e i capelli si tingono di bianco.
Affondo il mio legame col mio potere e le mie dita vengono avvolte da un'elettricità azzurra.

<<Se non posso averti al mio fianco, cugino, allora ti avrò in ginocchio>>

Credence chiude gli occhi per il dispiacere ma, appena alzò una mano, li riapre immediatamente. Essi sono neri come la pece e riconosco i segni della sua mutazione in obscurale.
Prima che si trasformi in nube completamente focalizzo la mia magia sulla sua, spingo le mani a destra e questo lo scaraventa sul lato destro della sala sino a buttare giù il muro.
Mi rigiro verso Nagini ma il mio sguardo su di lei resta solo istante prima che qualcosa mi prenda per le gambe, cado a terra con violenza, sbattendo il capo.
La nuvola di Credence inizia a percorrere il mio corpo, mi stringe i polsi con forza e fa male, lo fa davvero.
Stringo i denti finché non mi rendo conto che la donna sta scappando.
Mi dimeno nella barriera nera intorno a me, non vedo nulla ma conosco l'oscurità, posso essere io la luce.
Un'onda di maggior potere esplode dal mio petto e questo mi libera ma colpisce lui, viene spinto nuovamente fuori dalla sala.
Mi rialzò con la magia, fluttuando e una volta in piedi mi pulisco il sangue sulla guancia, mi ha ferita e il taglio si rimargina appena torno a camminare.
Raggiungo a lunghe falcate il foro e da lì si vede tutta la battaglia, il cortile è devastato e così anche gli alloggi, sembrano andare a fuoco da qui.
Vedo Newt che sta lottando contro la mia streghetta francese ma non è solo, sta usando alcune creature che aveva nella valigia.
Tina e Queenie affrontano i miei migliori auror tedeschi e norvegesi, ci sono così tante cose da vedere ma non posso rivolgergli la mia attenzione.
Non m'importa, è semplice.
Aberforth sta affrontando Grindelwald al posto di mio padre, questo mi suggerisce dove si trova Credence.
Eccolo, Silente sta soccorrendo Nagini mentre parla con Credence.

<<Devo farla scappare, la ucciderà!>>riesco a sentire, a dirlo è mio cugino.

<<Perché vuole ucciderla? È importante, dimmelo!>>

Lei barcolla<<Dice che nel futuro ucciderò, come serpente, chi ama.>>

<<Se tu muori cambierà sicuramente la storia>>parla mio padre.

<<Non possiamo uscire dalla barriera!>>

<<No, non potete>> conferma lui, è il primo che si gira.

I tre si voltarono verso di me dopo aver indicato la fessura, sorrido come saluto.
Non posso fuggire dalla mia barriera, quindi dovranno difendersi.
Vengo mirata da alcuni maghi e questo riesce a distrarmi ma non a lungo, dunque mi limito a reagire in massa.
Quando corrono verso di me alzo un pugno e il portico crolla sopra di loro, seppellendoli ma non mi basta.
Nulla è mai abbastanza.
Mi sollevo da terra con la magia sino ad elevarmi al centro della piazza, il mio piano non cambia nonostante Nagini.
Devo distruggere Hogwarts.
Concentro le mani davanti a me, formando un cerchio e tra le dita una sfera di fuoco turchese cresce a dismisura.
Molti maghi alzano le bacchette su di me ma non gli do tempo di attaccare, perché uso il globo per aggredirli.
Ogni sfera è come una bomba, si crea nelle mie mani ed è pronta nel suo intento. Colpisco per primo il ponte, riuscendo a farlo crollare come nella battaglia di Voldemort, poi segue tutto ciò che vedo da questa altezza; punto la lontana torre dei Grifondoro e dei Corvonero, estendendo il danno al terreno dell'intero campus.
Ogni globo colpisce un passo della mia vita, vicino o lontano non è importante, tutto finisce nel fuoco e sono l'unica a poterlo spegnere. Di tutti i punti che danneggio a malapena penso a coloro che ne vengono travolti.
Avevo detto a qualunque costo, no?
Ed io mantengo sempre le mie promesse.
Hogwarts brucerà.
Dal nulla vengo travolta dal potere di Credence, in questo modo non riesco a riprodurre altre esplosioni.
Finisco tra le macerie con ferocia ma la mia magia mi protegge più che può, il mio corpo cerca giustizia per tutta questa violenza.
Davanti a me l'obscuriale torna in forma umana, faccio uno sforzo per guardarlo.

<<Non costringermi a farlo, Avery.>>tossisce, pallido.

Si sta indebolendo?
Mi rialzo a fatica sui miei tacchi, prima bianchi e ora ingrigiti, anche il mio abito è testimone di tale scontro.
Ho dei graffi sulle braccia ma le ferite guariscono da sole.

<<Non volevi che il mondo ci vedesse?>>

<<Ci ho messo molto a comprenderlo ma volevo solo essere amato. E ho avuto te, sei la mia vera e sola famiglia>>mormora<<Ed io rivoglio chi eri>>

È la medesima cosa che Newt ha detto qualche giorno fa e questo non mi fa sentire nulla, perché non m'importa cosa gli altri vogliono.
Sono stanca di essere eclissata, merito di brillare, di vincere per una volta.
È il mio turno di prendere ciò che mi spetta.
Oltre lui vedo Nagini nascosta dietro mio padre, il quale la protegge dai miei sostenitori.
No, non è lei che dovrebbe proteggere, doveva farlo con me!
Ma lui mi ha abbandonata, lo hanno fatto tutti.
Dov'è la loro fedeltà? Il loro amore?
Non c'è nulla, solo il potere.
Grindelwald colpisce Aberforth facendolo volare contro Newt, il quale a quanto pare stava puntando a me. Non è questo il tradimento?
Torno ad osservare Credence e come risposta riattivo le mie pupille.

<<Quello che vuoi non conta. Conta solo cosa desidera il destino ed io sono il destino di questo mondo.>>

Abbasso una mano e apro il palmo, da esso una fiammata blu si espande sino a pervadere il terreno, una lunga scia parte rapida fino a tagliare l'intero cortile, verso la torre.
Credence segue con gli occhi il fuoco sino a quando esso non raggiunge il luogo della più grande perdita.
Lì ho perso mio padre.
Improvvisamente le fondamenta si sciolgono per il bollore e questo fa inclinare la struttura con fragore.
Molti si fermano a guardare, sconvolti dalla conseguenze di tale peso su una piazza che potrebbe cadere come il ponte.
Finalmente la Torre d'Astrologia inizia a scendere quando Credence si solleva prima che io possa accorgermene.
La sua nube nera vola verso la torretta e la sostiene prima che possa definitamente distruggervi.
Lascio la presa sul fuoco, sollevando le dita e uso la mia per pressare l'intera struttura a cadere, cerco di tirarla giù con forza ma questo mi affatica.
Non mi ero mai scontrata con pura oscurità.
Improvvisamente due raggi di magia, colorati di verde e azzurro, si scontrano su esso.
Solo in quel momento vedo a chi appartengono, i miei padri si stanno combattendo di nuovo e Aberforth arriva col suo terzo raggio.
È come se avessi già vissuto tutto questo.
Ariana, mia madre, è morta per questo.
Tre energie così differenti ma forti e concentrate possono avere un solo esito, soprattutto unite alla mia.
È troppo potere.
Lo capisco troppo tardi.

<<No!>>grido.

Avviene un esplosione con una ferocia inaudita, al punto che tutti coloro che gli sono vicini cadono con violenza, persino io.
La torre, che era sollevata, viene destrutturazione in macerie.
C'è solo fumo bianco e troppi scappano dentro la scuola urlando, abbandonando la battaglia.
Annaspo, l'aria è pesante ed è difficile intravedere il risultato dello scoppio, so solo che riattivare il mio puro potere è differente, riuscivo a farlo con facilità perché non sentivo altro ma ora sento qualcosa. Che cos'è?
Sento l'aria, il silenzio assordante e la fatica del rialzarmi, è come essere quasi svegli da un incubo. Quasi.
Barcollo tentando di mettere a fuoco dove sono finché non scorgo un'ombra nera, la riconosco e quella sensazione cambia.
Riesco a concentrare il mio originale potere bianco e questo mi permette di risucchiare la foschia verso le mie mani, quello che resta è un vero scenario devastato.
La nube è sotto le macerie, questo riaccende una flebile fiamma in me, che ho tentato di lottare ed allontanare.
Sollevo l'abito e mi metto a correre, trovando la forza per farlo nel mio cuore.

<<Credence!>>

ANGOLO AUTRICE.

Lo ammetto, ci ho messo un'eternità per postare.
È un terribile momento per me, i problemi hanno bloccato la mia creatività, è stato il peggior blocco dello scrittore di sempre. Ma ci sto uscendo, credo.
Ho deciso, dopo sondaggi e pareri esterni, di divedere questo capitolo.
Originalmente di dieci mila parole, perché? Per troppi motivi, anche solo leggerlo mi sembrava pesante, esagerato e non riuscivo nemmeno io a stargli dietro.
Mi sembrava giusto dividere, far prendere un bel respiro con un colpo di scena. Volevo un capitolo ultimo dove Avery è Darkness e il prossimo dove sarà differente, magari Lightless.
So di aver trascurato Newt ma bisogna ammettere che, dato che è Avery a raccontare l'accaduto, dobbiamo sentire ciò che sente lei. E al momento è apatica, non sente nulla per nessuno, neppure per il nostro magi-zoologo.
Ho tentato comunque di mostrarvi ogni ragione per cui Avy agisce in modo tanto estremo, passa dal volere un'elezione pulita al distruggere la sua casa.
Vedete la disperazione? Vuole persino uccidere Nagini come innocente, cosa che mai avrebbe fatto se fosse sé stessa.
Il dolore ci cambia, il potere ci cambia e lei ha ancora buone intenzioni. Vi prego di capirla.
Questo significa che questo è il penultimo capitolo, l'ultimo il 71 e poi l'epilogo e i ringraziamenti.
Vi prego anche di continuare a seguirmi!
Farò del mio meglio per non deludervi.
Seguitemi anche su YouTube e su Instagram (THE STORIES OF HOPE).
Un bacione, miei streghe e miei maghi.

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