Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 66


Al mondo esistono due tipi di dolore.
Il primo ti scalfisce, ti butta a terra ma è un dolore buono perché ti dà modo di guarire, d'imparare e di scoprire chi sei quando la terra sotto i piedi svanisce. 
Il secondo ti consuma, cancella ciò che ti ha definito, i tuoi progressi, persino il significato di ogni sorriso che tu abbia mai fatto. E' una sofferenza eterna, di solitudine e rabbia, un lutto senza fine perché una parte di te si è spenta per sempre.
Non si sopravvive a questo dolore, ti uccide fino a farti diventare qualcun altro.
Immagino che ad un certo punto, se sei stato all'inferno come me, i due tipi di dolore diventano due stadi, in cui dal primo passi per forza al secondo. 
Mi sono lasciata consumare ma non più dal tormento, dalla disperazione ma dal potere. Ogni cosa va pagata in questa vita, niente è dato per merito o per bontà.
Essere buoni non significa avere una vita buona. Il dolore tenta di sotterrare quella bontà, quella lucidità ma io ora non provo più sofferenza, non c'è lutto, non c'è angoscia.
Non m'importa di essere la buona o la cattiva della storia, come una volta mi ha detto Voldemort, conta solo il potere e come scelgo di usarlo. Aveva ragione.
Riesco a percepire ogni cosa, il passato, il presente e il futuro. Sento l'aria muoversi, non c'è nessun peso sulla mia anima. Mi servirà altro potere puro per riuscire a cambiare il futuro domani, perché so che ci sarà una lotta ma sono pronta. 
E anche mio padre lo sembra, non tanto Queenie.

<<Hai visto Credence?>>le domando.

La bionda sobbalza quando entro nella stanza, è visibilmente sconvolta per qualcosa. La sua carnagione è pallida ed indossa una vestaglia color perla, i capelli si sono schiariti.

<<E' uscito qualche ora fa mentre tu eri nella foresta con  Antonio>>

Antonio è sulla mia spalla, non è un fan di Queenie, in realtà di nessuno in particolare. Annuisco e assottiglio il mio sguardo<<Perché sei infelice?>>

<<Perché tu non lo sei?>>

Avanzo nella stanza sui miei tacchi neri<<Perché dovrei esserlo? Sto per avere tutto quello che ho sempre voluto e anche tu, anche Credence. Non muori dalla voglia che arrivi il tuo turno di essere felice?>>

<<E' solo che continuo a pensare a Tina, a Jacob. Il modo in cui mi hanno guardata, volevo cambiare il mondo ma non quello che provano per me>>rivela<<Quello che facciamo è giusto ma se arrivati alla meta ci accorgemmo di aver perso il motivo per cui abbiamo lottato?>>

Non so come mi sarei sentita giorni fa ma ora le sue parole sono solo parole. Comprendo ciò che dice ma so che non mi riguarda, io non perderò nulla, guadagnerò soltanto.

<<Perdere?>>sussurro alzando una mano<<Lascia che ti mostri tutto ciò che voglio, il motivo per cui ho combattuto così tanto. Tutto quello che ho perso sarà di nuovo mio e nessuno potrà strapparmelo via di nuovo>>

Si creano delle bolle blu nella stanza, il loro riflesso mostra la visione di quello che desidero. E' così semplice, così reale.
Lei si avvicina a quelle immagini ed io sorrido, è bellissimo.
Riesco a mostrarle Harry che ride con la sua famiglia,  Elizabeth e Remus correre dietro a due bambini mentre Sirius ride. In un'altra bolla vediamo zio Severus alla sua cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, zia Minerva che sbuffa vedendo zio Alastor. C'è persino Cedric che gioca a Quidditch mentre suo padre urla il suo nome dagli spalti, vedo i miei padri applaudire per il gioco. Si tengono la mano liberamente, senza nascondersi.
Le passa accanto una bolla con Fred e George nel loro negozio, Ron è la povera vittima del loro scherzo, ci sono anche i genitori di Hermione con lei a ridere.
Ce ne sono altre, come Credence ed io che camminiamo per strada a Londra a ridere, lui ha i capelli corti ed è più grande. Ella si commuove quando vede il suo matrimonio con  Jacob, Tina che ride piangendo dalla gioia. Newt e Theses sono insieme mentre lasciano dei fiori sulla tomba di Leta con Kama.
Le prendo una mano<<Ho fatto una promessa, ho detto per sempre e per sempre sarà.>>

Con delicatezze le bolle scoppiano e scompaiono, i suoi occhi sono bagnati e mi guarda con meno speranza. Mi stringe la mano.

<<E' meraviglioso, lo so ma le persone che amiamo potrebbero non vederla così. Se ci odiassero alla fine perché sanno qual è stato il prezzo per la loro felicità? Come possono accettarlo? Come potranno amarci?>>

<<Ci hanno amato una volta, impareranno a farlo di nuovo>>

Toglie le dita dalle mie e fa un passo indietro, mi guarda confusa <<Avery, che ti sta succedendo? Non capisci quello che voglio dire?>>

<<Oh no, io capisco>>sorrido.

Inclina il viso stanco e i suoi occhi si spalancano<<Non finirà domani, vero? Ci riveleremo ai babbani ma non finirà così, neanche con una guerra. Non sei preoccupata di cosa pensano le persone che ami, perché non penseranno niente, non è vero?>>

<<Merlino, Queenie! Avrei puntato su Credence o mio padre, ma non pensavo ci saresti arrivata tu. Considerami colpita!>> ammetto<<Tesoro, non avrai davvero pensato che io avrei lasciato le cose a metà, vero? Finisco sempre quello che uccido, ops, che inizio>>

<<E' a questo che ti serve tanto potere, non lo hai preso per avere la forza di combattere ma per un incantesimo>>

<<Queenie..>>faccio un passo in avanti, lei uno indietro<<Meno sai e meglio starai, te lo prometto>>

<<Forse sono stanca di vederti sacrificare te stessa, forse voglio la verità>>

<<La verità fa male e io non voglio farti del male>>le dico. Non è una minaccia ma un avviso, ho le idee chiare su ciò che voglio.<<Siamo così vicine alla vita che abbiamo sempre voluto, ancora qualche sacrificio e tutto andrà bene>>

Antonio appare molto vigile e lei lo fissa con preoccupazione ma poi si limita ad annuire, fa un respiro profondo. Si rilassa al punto da dire le parole che una volta Harry mi diceva : <<Sì, hai ragione. Andrà tutto bene>>

<<Be', ora devo proprio cercare Credence>>sorrido.<<Riposa, ti servirà. Ci sarà molto da fare nel nuovo mondo>>

Non risponde, lasciandomi così l'ultima parola. Mi giro sui tacchi neri sino ad oltrepassarla, mi stringo a mio agio nel mio vestito aderente nero, ha le maniche lunghe ma trasparenti.
Ho optato per un trucco semplice ma pur sempre provocante. Esco dalla stanza, tirando indietro i miei capelli mossi.

Passo nei diversi corridoi ed incontro sempre più sostenitori che lavorano per noi, sono così fedeli alla causa da farsi chiamare estremisti. E' una bella sensazione vederli in riga, attenti a guardarti come se fossi la luce di tutto il mondo. Guardo fuori dalla finestra e ne vedo un centinaio nel cortile, Kama cerca di fermarli dall'entrare.
Quando qualcuno di loro solleva lo sguardo ed incontra il mio urla <<Darkness!>>

Sollevo la mano per salutare mentre gridano, il modo in cui mi bramavano mi fa sentire non come una donna ma come una dea. Antonio scende e corre giù, esattamente non so dove va.
Lo spettacolo di Berlino è stato straordinario, mi ha aperto gli occhi alla seconda fase del mio piano per avere un bel "e vissero felice e contenti". Mio padre aveva ragione su di me, sono una Silente. E nella mia famiglia noi facciamo grandi scelte e le facciamo in silenzio.
Non si tratta solo di non fidarsi ma di responsabilità. Ora non sento sofferenza e quindi so che posso fare questo, posso sopportare di essere viva e posso usarlo a mio vantaggio.
Mi affido al mio istinto e scendo verso le segrete del castello, non mi affretto ma so che mio padre mi sta tenendo all'oscuro di qualcosa, cosa piuttosto ironica dato che sto facendo lo stesso. Ma dopotutto sono la figlia dei miei padri.
Ed eccolo lì, Grindelwald se ne sta accovacciato mentre guarda il nostro amato qilin, questa creatura tanto pura ed equilibrata. <<Se aspetti che parli per dirti che sei degno, mi sa che dovrai aspettare in eterno.>>

<<Non dirmi che non mi consideri degno, amore mio. Non saresti gentile>>

Egli si alza, indossa il gilet nocciola sopra una camicia bianca spiegazzata. A quanto pare è qui da molto e la sua espressione, nel momento in cui mi guarda, sembra studiarmi.

<<Mi hai chiesto di essere sincera, non gentile, rammenti? Non sei esattamente un cavaliere dall'armatura d'argento. Non si inchinerà a noi, lo sai>>

<<Per questo non ci sarà alle elezioni, non è attendibile>>alza le spalle.<<A proposito di onestà, come ti senti?>>

<<Pronta.>>mi limito a dire.

Mi invita ad avvicinarsi a lui, non sembra la risposta che voleva ma l'accetta<<Attendo questo momento da prima che tu nascessi ed ora sembra irreale, sembra imperfetto. Fa un po' paura arrivare dove volevi>>

<<Non dovrai avere paura a lungo, padre.>>mi tende una mano e la prendo<<Basta nascondersi, basta rimanere aggrappati al passato>>

Mi tira a sé meravigliandomi, mi abbraccia ma nel farlo non sento preoccupazione o calore<<Avery, sai che voglio che tu sia felice, vero?>>

Tiro indietro il viso<<Oh ma noi saremo felici, siamo al traguardo>>

<<So che hai fatto tutto quello che potevi ma ora sai che tutto il dolore, tutta quella miseria è servita a qualcosa. Non ti ho mai chiesto scusa per le conseguenze delle mie azioni, tu eri il mio sogno e lo sei ancora. Ma quello che ti è capitato ricade su di me>>

<<Io non devo perdonarti, perdona tu te stesso, perché adesso lo capisco. Bisogna proteggere la propria famiglia, a qualsiasi costo. E' tutto chiaro>>

Il modo in cui mi guarda è simile a quello di Queenie, mi accarezza i capelli bianchi<<Non senti niente, vero?>>

<<Sento te>>

Mi bacia adagio le tempie<<Vedrai, amore mio, quando sarà finita potremmo riposare e allora potrai lasciarti andare.>>

Non dico nulla, perché sarebbe una bugia.  E' questo il suo piano, quello di darmi tanto potere da sistemare il mondo e poi vorrebbe che lo perdessi, mi vorrebbe com'ero.
Ma non accadrà, non posso lasciare il potere, non ora che ho sotterrato la mia oscurità.
Lui è il primo Signore Oscuro, è quello che Hermione mi ha detto ma io ho cambiato persino questo.
Gellert Grindelwald non è un uomo cattivo, è solo un sognatore.
Forse non mi fido dei suoi metodi ma so che mi è fedele, so che farebbe qualsiasi cosa per me. E' anche questo il potere.
Sento un'altra presenza a guardarci e quando mi volto vedo, finalmente, Credence.

<<Credence, dov'eri? Mi sei mancato>>dico facendogli l'occhiolino.

E' piuttosto pallido, è sciupato ed è dimagrito parecchio. I capelli neri sono spettinati, persino peggiori di quelli di zio Severus. Non guarda me, guarda mio padre.

<<Dobbiamo parlare>>si limita a dire, a quanto pare neanche lui vuole essere gentile.

Gellert mette una mano sulla mia spalla e si allontana<<Bene. Tesoro, potresti lasciarci soli?>>

Sto per dire un semplice "no" quando il mio altro parente mi precede<<No, Avery resta>>

<<Sì può sapere cosa non va in tutti voi oggi?>>sbuffo alzando gli occhi al cielo.

<<Quello che non va è che tuo padre mi ha mentito>>

Forse dovrei sentirmi curiosa o interessata o tradita ma non è così, tento di non ridere<<Quale dei due?>>

<<Ho incontrato Albus Silente, per ucciderlo>>

Sollevo il mento a questo, qualcosa in me tintinna ma non si muove<<Oh capisco, mi hai mentito, scavalcato e tradita? Una cosa del genere?>>

<<Non solo io, Grindelwald mi ha mandato ad ucciderlo>>

Mi volto verso mio padre, il quale lo fissa senza trasparire nulla. In effetti siamo più simili di quanto pensassi. Il medesimo sposta gli occhi su di me<<Avery...>>

<<Non so se dovrei ridere o sentirmi arrabbiata, in effetti non provo nulla.>>mormoro<<Pensavi davvero che un obscurale potesse battere Albus Silente?>>

<<L'ho fatto per te>>

Annuisco mugolando<<Va bene, ti perdono>>

<<Cosa?>>sussurra il ragazzo, fa un passo in avanti.

<<E perdono anche te>>indico l'uomo dai capelli bianchi.

<<No, io non ti sto chiedendo perdono. Voglio che tu capisca, ci ha manipolati! Mi ha detto di essere il fratello di Albus ma non è così>>

Sospiro, mi sto sforzando di provare qualcosa ma il dolore è sparito<<Come non è così?>>

<<E' il figlio di Aberforth>>rivela alla fine mio padre.

L'unica traccia di emozione che mi viene in mente è la sorpresa, zio Aberforth ha avuto un figlio e non me l'ha mai detto? Perché? Non ha senso, non c'è nessuna traccia di Credence nel futuro, nemmeno nel suo maledetto libro. Eppure guardandolo meglio ha la stessa andatura di mio zio, la stessa risposta pronta, persino la stessa mascella e gli occhi scuri. Lo stesso comportamento da emarginato arrabbiato.

 <<E' mio cugino>>realizzo.<<Perché mentire a riguardo?>>

<<Non volevo recargli dolore, visto che la madre è morta in quel naufragio, cercando di prendere il figlio sbagliato. E perché Aberforth non ha un gran istinto paterno, sarebbe stata una delusione>>

Conosco mio zio, forse non è stato molto affettuoso quando ero piccola ma quando mio padre è morto, quando l'ho incontrato con Harry, Ron e Hermione mi ha dato la carica per lottare. E alla fine, nonostante tutto, è venuto a combattere con me. 
Ma adesso capisco il suo comportamento, vedermi gli ricordava Ariana e forse Credence. Era sprofondato nel lutto, ma posso aggiustare anche questo. Riunire un padre e un figlio.

<<Ti sorprenderesti di quello che può fare zio Aberforth. Ti dimentichi che l'ho conosciuto nel futuro e mi ha salvata. Non è un uomo facile perché non ha avuto una vita facile.>>controbatto, sotto lo sguardo allibito di entrambi<<Credence, questo non cambia nulla>>

<<Ho un padre!>>dice con fatica attaccandosi alla parete, deve essere sfinito per aver perso con mio padre.

Lo fermo, inclinando il viso<<Hai me>>

<<Vuoi andartene, ragazzo? Abbandonarci?>>

Mi avvicino al mio nuovo cugino e intensifico il mio sguardo su di lui quando non trova le parole per rispondere.
Non posso permettermi di avere al fianco una persona con dei dubbi, devono essere fedeli e lucidi.
Non posso fallire, ne dipende il destino del mondo.

<<Dimmi, cugino, cosa cambia?>>

So bene quello che faccio. Ho un piano ma non posso farlo da sola, perché se non ci riveliamo ai babbani non potrò andare alla seconda fase. Senza fuoco non potrò far scatenare la pioggia.
E senza tutto questo allora non avrò scelta, non voglio essere un'estremista, non voglio che vedano che sono un mostro.
Non voglio usare il piano B, anche se è il più efficace.
Sto cercando ancora di fare le cose in modo giusto e questo significa che vincendo perderò comunque qualcosa. 
Il mio primo piano? Quello che Queenie ha compreso? Si chiama Oblivion.
Ho imparato che non sapere qualcosa a volte è una cosa buona, perché ti permette di vivere. Ho cercato la verità per anni e mi ha dato solo tormento, solo morte e non posso farlo di nuovo.
I segreti sono quello che mi rendono una vera Silente e intendo mantenerne uno, il più grande al mondo.
 Le persone dimenticheranno quello che ho fatto, quello che abbiamo compiuto. Babbani e maghi sapranno solo di essere uguali, coinquilini e magari un giorno una famiglia. Questo darà loro un'occasione.
E' stato  Frank a darmi l'idea, il Tuono Alato di Newt.
A New York tutti hanno dimenticato e posso farlo ancora, perché io sono un Tuono Alato e ho gli stessi poteri. Ora, avendo più magia, posso usare una tempesta per far dimenticare e modificare la loro memoria, posso arrivare alla pace nel momento in cui ci sarà la guerra. 
 La risposta a tutto questo è sempre stata dentro di me.
E quelli che amo, compresi i miei padri, ricorderanno solo che lottare è stato giusto, hanno avuto una ricompensa. Saranno felici, perché ignari del prezzo della loro libertà. 
 Non sapranno mai il sacrificio che ho compiuto, il potere che ho preso per cambiare il mondo. Ciò che ho perso sarà solo mio, perché la futura me avrà tutto ciò che ha sempre desiderato: la sua famiglia sarà riunita. 

<<Nulla, non cambia nulla. Il mondo ci vedrà e non potrà più nasconderci>>

ANGOLO AUTRICE

Scusate il piccolo ritardo ma ho avuto qualche impegno che mi ha costretto a ritardare la pubblicazione. 
Non è successo chissà cosa ma abbiamo visto la nuova Avery, ops, Darkness. Sicuramente è il cambiamento più grosso che abbiamo visto in lei.
Ricordate la nostra protagonista quando scopriva di essere stata tradita? Andava fuori di testa, perdeva fiducia ma ora ha affrontato la cosa in un solo istante. Non gli è importato.
Cosa ne pensate del suo vero piano?
Le sue intenzioni sono buone ma questo giustifica il modo in cui le compie? Credete alle sue parole sui segreti? Sul prezzo da pagare?
Ammetto che questo mi affascina molto, è il concetto più antico del mondo "Fare del male per fare del bene". A volte ci credo in queste parole, voi?
Commentate, votate e seguitemi su INSTAGRAM (The stories of hope)
Un bacio, mie streghe e maghi!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro