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Capitolo 46

Cosa definisce una persona dall'essere brava all'essere cattiva? Immagino che tutti i termini che sono dei sinonimi vengano anche visti come speculatori, quasi dicessero qualcosa in più. 
Ma una persona è sempre buona cattiva? Perché se la risposta è no, bisogna basarla su chiunque e allora inizio a chiedermi se abbia senso. Voldemort aveva del buono? E' possibile nascere con una natura maligna? Non ci ho mai creduto, pensavo che un fatto rendesse qualcuno crudele.
Per diventare persone del genere bastano una serie di azioni, le prime sono tante piccole da essere perdonate ma poi quando si esagera come puoi fermarti? Ricordo quando ho fatto tutti quegli incantesimi a Pensy, mi aveva insultata e io mi sono vendicata. 
Tutti hanno detto che avevo fatto bene, nessuno mi ha spiegato che la vendetta è una cosa sbagliata. Ed è andata avanti così negli ultimi anni, quando facevo qualcosa sempre un pizzico più estremo nessuno si è fatto avanti, mi giustificavano, trovavano una scusa e alla fine finivano per amarmi più di prima. Come a dire : "Sto amando una persona spezzata, non posso aspettarmi altro."  
Quando ho ucciso Crouch Jr hanno detto che era il dolore, poi hanno semplicemente spesso di parlarne, Hermione mi ha ritratto come una salvatrice. Quando ho ucciso Minus tutti hanno detto che era a causa della mia Oscurità, tradotto come l'Horcrux in me.
Ogni brutta azione mi ha fatto andare avanti, sono divenuta spavalda, la morte non mi fa paura ma al contrario provo un brivido di piacere quando gli altri ci sono vicini a causa mia.
Ed ora, mentre l'uomo sul divano ha smesso di avere le convulsioni, mi rendo conto che ciò che ho fatto non l'ho fatto come una salvatrice, come la ragazza che amano Harry e Newt. Neanche la mia parte di Voldemort ha che fare con questo, perché essa non esiste più.
Potevo colpirlo, potevo fermare il mago in mille modi ma ho scelto un metodo simile alla tortura. Una cosa che avrebbe fatto Bellatrix.
Questa non è il genere di persona buona a cui aspiravo, che provavo ad essere in quella valigia fino a pochi minuti fa. I tre sono intorno a lui, cercano di capire cos'ha ma io rimango indietro, catatonica e realizzando che cosa ho fatto.
Che cosa mi sta succedendo?
Credevo di essere guarita dal male, in quest'ultimo anno non ho avuto episodi violenti. Abbasso gli occhi sulla mano di Yusuf Kama, ha una profonda cicatrice. Proprio come quella di zio Severus : Un voto infrangibile. 

<<Avery! Avery!>>alza la voce Scamander.

Ritorno alla realtà, sento i rumori e trasalisco. I tre mi fissano confusi, un po' preoccupati. Tina si alza<<Che gli hai fatto, in nome del Congresso degli Stati Uniti?! Devo interrogarlo, sa sicuramente chi è Credence>>

Credence, ricordo i suoi occhi tanto scuri, potevo vederci riflessa la mia vera natura. <<Non sapevo se eravate in pericolo ma ad Hogwarts ho rubato delle cose dalla scorta di Pozioni. Un drago d'acqua..>>

<<Ha un drago d'acqua nell'occhio?!>> esclama impettito Jacob.

Newt mi guarda con una diversa luce, non più pieno d'amore, ma come se sperasse che io stia mentendo. L'ho deluso<<No, certo che no. I draghi dell'acqua rilasciano dei parassiti,  a loro piace nascondersi sotto le palpebre, induce molto dolore, incubi e svenimenti.>>

<<Perché lo hai fatto?>>sussurra il magizoologo prendendo delle pinzette dalla valigia.

Perché volevo che soffrisse, ecco la verità.

<<Non ha ancora le radici dentro di lui, non si è moltiplicato. Si può togliere>>

Scamander annuisce come se non avesse posto una domanda che ho evitato, mi ricorda la mia famiglia, non hanno mai affrontato le mie azioni. Si inginocchia su Kama, Tina tiene la luce della bacchetta alzata e poi l'uomo inizia a sbattere i piedi per il dolore, non che sia sveglio. Jacob viene verso provando a non vomitare, io mi guardo in giro cercando di capire perché papà abbia scelto questo posto. Non è un granché, sembra più la vecchia casa di un'alchimista.
Quando hanno finito Newt si alza con le pinzette che stringono il parassita dalle lunghe braccia, mi ricorda che nel Lago Nero c'è una creatura simile, per modo di dire visto che é una piovra gigante ma è buona, la si può toccare.

<<Bisogna ucciderlo>>sussurra Kama destandosi.

Mi avvicino impetuosamente<<Chi?!>>

Mi fissa come se sapesse esattamente chi sono.. Tina lo scuote<<Signor Kama, ci aiuti a capire!>>

<<No-non fidatevi di- di lei>>geme prima di ricadere sul divano, per la seconda volta senza sensi.

Quando gli altri girano ad osservarmi mi sento persino di troppo, la rabbia e l'angoscia mi pervadono come se stessi bruciando.
Ha detto che non devono fidarsi di me? Come fa a conoscermi se non sono mai stata a Parigi prima degli anni 90? 
Quando Scamander fa un passo verso di me io mi ritrovo a farne due indietro, tutti tacciono come a sapere di aver già detto abbastanza. Non posso stare qui, questa casa mi dà una sensazione di familiarità che mi rattrista. 
Vado verso la valigia, muovo la mano per richiamare a me i miei oggetti. Metto la giacca e la borsa a tracolla. Jacob si fa avanti<<Ehy! Che ti succede?!>>

Senza dare spiegazioni o girarmi corro fuori di casa, mi ritrovo in una stradina, sento delle urla dietro di me ma continuo a camminare svelta. Stringo la mia collana tanto da far diventare le mie nocche bianche, l'aria stamani mi sembra persino gelata.
Il sole è appena sorto e la gente inizia a lavorare.<<Ave..No! Ariana?!>>

Ad urlare è stato ovviamente Newt, molti si voltano ma io continuo a camminare finché non lo sento arrivarmi a presso con la sua valigia rumorosa.<<Lasciami in pace, Newt.>>

<<Dove avresti il desiderio d'insediarti?>>

Ecco, torna a parlare come un uomo della sua epoca ed io, seppur capisco, mi innervosisco. Perché? Semplice, le persone di questo inizio secolo usano ogni parola per uno scopo, conoscono il dizionario meglio di Hermione.

<<Abbiamo perso tempo, bisogna trovare Queenie e sicuramente è andata al Ministero a cercare sua sorella>> 

Mi sta dietro con il mio passo ma so che odia camminare in modo rapido<<Sei forse impazzita? Non puoi andare in nessun Ministero, la tua identità potrebbe essere scoperta>>

<<Non accadrà se trovo prima Queenie, ha bisogno di noi, di me. Lo sento>>replico.

<<Lo comprendo ma non mi sembra che tu sia nelle condizioni di farlo in modo lucido>>

<<Fingerò di non averti sentito, Newt Scamander>>svolto l'angolo, so esattamente dove sono.

Sbuffa<<Sai cosa intendo! E' stato un incidente, volevi solo proteggerci e hai usato quel parassita. Avery, non è colpa tua.>>

Mi fermo all'improvviso, tanto che lui per poco non continua a camminare. Mi osserva accigliato, come se non sapesse esattamente cosa aspettarsi<<Lo é. L'ho fatto apposta, ad Hogwats sapevo cosa cercare e l'ho fatto in modo istintivo, senza neanche pensarci. Volevo che chiunque avesse quel piccolo coso avrebbe sofferto, che si sarebbe pentito di avermi sfidata. Riesci ad immaginare di sentirti così?>>apre la bocca per poi richiuderla a disagio<<Mi sta capitando qualcosa e...>>

<<Non ti sta succedendo niente, stai bene, stiamo bene. >>allunga una mano, mi tocca una spalla per confortami. Il punto è che non ho bisogno di questo, ho bisogno che qualcuno veda le cose in modo imparziale, che sappia che sto per esplodere.<<So che ci sono tante cose a cui pensare, ma sei solo preoccupata e spaventata. Troveremo il modo di sistemare tutto e poi torneremo a casa. Saremo felici come lo eravamo pochi istanti fa!>>

<<Sì ma questa è la realtà, Newt! >>urlo.

La sua mano cade e dal suo sguardo vedo il contrario di ciò che visto prima, la sua felicità è sfumata come tutte le cose belle della mia vita. <<Anche noi siamo reali>>

<<Lo siamo? Non riesci a capire che tutto ciò che mi circonda sono misteri, sono dei morti e delle battaglie che solo io posso combattere? Non posso cambiare questo, non il mio destino. Posso fare la ragazza innamorata di te quanto voglio ma alla fine della giornata sono Avery Silente, la strega maledetta dal suo aspetto. Sono quella che uccide e non  è questo che vuoi, tu non vuoi questa parte di me>>

<<Parli di te come se ci fosse solo del male ma io vedo che c'è tanto buono, non faresti mai del male a chi ami>>aggiunge prontamente. Lo sta dicendo a me o a se stesso?

<<No, hai ragione ma ne farei a chi li tocca. L'ho già fatto e non me ne sono mai pentita, capisci che questo va contro ciò che sei?>>

<<Non dire così. Maledizione, non possiamo solo..non lo so..>>

Guardo la città, odio questo posto ed odio ancora di più dovermi sentire così.<<Hai sentito cos'ha detto? >>

Sospira, mette giù la valigia per poi poggiare delicatamente le mani ai lati del mio viso, si avvicina tanto che le sue ginocchia toccano le mie<<A me non importa cos'ha detto, lui non ti conosce come ti conosco io. Tu sei una persona buona.>>

<<Inizio a non crederci più>>sussurro.

Usa i pollici per accarezzare la mia pelle, appoggia la fronte alla mia<<Ci crederò io per te, d'accordo? Finché saremo insieme non permetterò che tu ti senta così di nuovo>>

<<E se arrivassi ad uccidere di nuovo?>>

<<Ehy, no. Non andare subito alle conclusioni peggiori, non accadrà più. In te non c'è niente di sbagliato, di sinistro. A volte sei un po' impetuosa, teatrale ed estremista ma non sei un mostro, Avery Silente. Sei una testa di mezzo>>risponde lentamente<<Le tre teste di..>>

<<Lo so cosa sono, quella in mezzo è quella visionaria>>aggiungo appoggiando le dita sul suo gilet. Sorride teneramente<<Ascolto sempre tutto ciò dici, se seguirlo o no è un'altra questione>>

<<Lo vedi? Solo tu riesci a capirmi, nessun alto al mondo può farlo. Per questo dobbiamo rimanere uniti, se ti sentirai ancora intrepida tanto da fare qualcosa di cui potresti pentirti pensa a questo>>

<<A questo?>>domanda confusa. Ad un tratto Newt mi bacia, mi sorprende tanto che per poco non cado all'indietro ma le sue mani scivolano sulla mia schiena tenendomi saldamente. Dentro di me tutto si scalda, quasi potesse tornare al suo posto. Si stacca ridacchiando ed io sbatto gli occhi buffamente<<Oh, intendi questo. Penso che me lo ricorderò>>

<<Vuoi un ripasso, sai, nel caso la tua memoria facesse brutti scherzi?>>annuncia con le gote rosse.

Allargo le braccia dietro il suo collo, rido<<Pensavo di doverti pregare, signor Scamander>>Si china per baciarmi ma nel momento in cui sto per chiudere gli occhi sento una sensazione agghiacciante pervadermi, rimango come catatonica. Mi tiro indietro e improvvisamente i miei occhi si accendono come due lampadine, essi diventano bianchi.<<Newt?>>

Apre le palpebre e il suo sorriso svanisce, mi fissa finché la mia sensazione di freddo non mi fa voltare verso destra. In mezzo alla piazza compare dal nulla un enorme velo nero, la magia lo rende visibili solo ai maghi ma la scena è tanto potente quando destabilizzante. La grande coperta copre tutti i palazzi, nel cielo ce ne sono migliaia. Non ho mai visto niente del genere.

<<E' Grindelwald, sta chiamando a raccolta i suoi seguaci>>

Newt alza un bracco quando uno per poco non ci tocca, mi fissa atterrito riprendendo la valigia<<Come fai a saperlo?>>

<<Questa magia, è come se...non lo so, è come se mi chiamasse. E' come se fosse la mia>>

Con la mano libera prende la mia<<Credi di sapere dove sarà?>>

Sto vivendo la mia vita come un fantasma, questo mi fanno pensare questi lenzuoli. Sì, credo di sapere dove potrebbe essere la fonte <<No, è come se solo i seguaci più interessati siano richiamati dai simboli che appaiono.>>

Aspetta, perché gli ho mentito?<<Dobbiamo andare davvero al Ministero adesso, dobbiamo precederlo. Forse non ha ancora Credence>>

<<Perché ora sei d'accordo a cercare Queenie?>>

Mi tira con la mano verso la strada, sembra conoscerla anche lui. Camminiamo insieme<<Non per Queenie, sono certo che la troveremo ma è tardi e so che al Ministero francese c'è uno scrigno segreto. Uno che contiene la verità su Credence>>

Mi lascio tirare da lui, anche se non capisco come faccio a saperlo. Forse mio padre glielo ha detto ma non voglio saperlo, non vorrei arrabbiarmi adesso. Quando una ventina di minuti dopo arriviamo nei pressi Newt si ferma, tira fuori una fiaschetta.

<<Avy, lo scrigno è al terzo piano, nei registri ancestrali. Per prenderlo ci vorrà più che ingegno>>

<<Sei venuto qui illegalmente, vero? Quindi potrebbero esserci dei poster e non per avere un tuo autografo>>

Lui alza le spalle <<Ho dovuto per trovarti. Solo, ti prego, non baciarmi con questo aspetto. Non lo sopporterei>>

La mia risata viene bloccata quando il suo viso cambia, indietreggio attaccandomi al muro. Apro la bocca<<Tuo fratello Theseus, davvero?>>

<<Non dirmi che lo trovi affascinante>>

<<Sarebbe una bugia il contrario>>rispondo per poi scoppiare a ridere per la sua espressione<<Scherzo, nessuno è come te, mio magizoologo>>

Scuote la testa con un sospiro di sollievo, entriamo nell'ascensore e quando le vetrate si aprono vediamo il terribile Ministero della magia. Qui è tutto troppo di vetro, un celeste smorto e con inferiate nere con fantasie floreali. Nessun Ministero è bello come quello britannico.
Quando alziamo lo sguardo vediamo qualcuno di familiare al bancone, Merlino, è più che familiare. Newt mi prende per mano e cammina rapidamente verso un arco<<Non dirmi che quello era proprio tuo fratello!>>

<< Sarebbe una bugia il contrario>> mi copia sarcastico<<Tu per caso puoi smaterializzarti in questo Ministero?>>

<<Solo ad Hogwarts, i Ministeri non me lo permettono>>

Quando si gira per rispondere improvvisamente il suo aspetto cambia<<Ne avevo troppo poca!>>

Mi sembra un po' isterico ma non glielo faccio notare, poi si guarda in giro e seguo il suo sguardo. Avevo ragione, ci sono appesi dei manifesti con il suo viso, è una fortuna che non abbiano una mia foto. <<Se vuoi vedere il lato positivo trovo che tu sia decisamente molto affascinante come ricercato>>

Si rilassa appena ridendo<<Non provocarmi, siamo in un luogo pubblico>>

<<Newt!>>urla una voce maschile.

Lo zoologo mi tira dietro di sé, iniziamo a correre nel cerchio della galleria. So dove stiamo andando ma il fatto di essere inseguiti mi sorprende, l'ultima volta erano i mezzosangue e ora il fratello del mio...non so cosa sia Newt.  

<<Sai, sembra che ti voglia uccidere!>>

<<Lo vuole, frequentemente!>>

Mi tira a sé verso l'entrata di una specie di chiostro chiuso. Passa una signora anziana con un bel po' di valigie, è in quel momento che sento l'urlo di suo fratello maggiore.<<Basta!>>

Avendo la mano occupata e accadendo all'improvviso faccio l'errore di essere istintiva. Mi volto e uso la mano, quindi nessuna bacchetta, per bloccare i pacchi in aria. Potevano colpirci!
Theseus è identico a come era prima Newt e a come lo avevo visto in foto, alto, capelli corti e poco ramati, carnagione chiara e candida e occhi verdi. E' un bell'uomo ma indisponente al momento, dovrebbe essere comprensivo.

<<Theseus, lei è Ariana>>dice goffamente Newt.

<<La tua fidanzata, finalmente>>risponde. Mi giro verso lo zoologo, mi guarda imbarazzato. Gli ha detto così? Quando? <<Temo di non potervi lasciare andare>>

<<Non era così che immaginavo di conoscere tuo fratello, tesoro>>sottolineo. <<Ma io temo di non poterti permettere di fermarci>>

Allunga la mano libera di nuovo e questa volta mi concentro, lo faccio cadere una sedia e lego i suoi polsi all'indietro, è sconcertato ma io  spingo indietro. Newt si gira e allarga la braccia<<Credo sia stato il più bel momento della mia vita!>>

<<Ah si?>>

<<Oh no, il secondo. Il primo è stato quando ti ho incontrata>>

Scuoto la testa ridendo, poi mi tira di nuovo e torniamo a correre ma lontano da suo fratello. I pacchi tornano dall'anziana e finalmente arriviamo nella sezione archivi. Riprendiamo fiato davanti ad un bancone, anche qui c'è una signora avanti con l'età. Terribilmente francese e sbruffona, per niente simpatica. 

<<Buongiorno, chi siete?>>domanda in francese.

Cerco di sorridere<<Salve, sono la signorina Lestrange e lui è il mio fidanzato, Theseus Scamander. Devo vedere il mio archivio>>

Il suo sguardo non mi dà la sensazione di esserci cascata, però annuisce. Superiamo la scrivania, Newt non mi molla la mano ma quando mi volto per guardare la donna vedo un luccichio inquietante in lei. I portoni si aprono, entriamo e poi uso un incantesimo sigillante.

<<Perché l'hai fatto?>>mi domanda.

<<Una sensazione. Siamo più al sicuro, almeno da questo lato. Ci dobbiamo preoccupare dall'altro, non ci sono porte>>

Camminiamo nel buio, finché lui non attiva una pallina brillante, che illumina tutti gli archivi alla ricerca del nostro. E' enorme proprio come me lo ricordavo, mi volto e per un secondo quasi di rimanere delusa dalla vista di Newt. Pensavo ci fosse papà, zio Severus, zia Minerva e Hagrid. Come quando fummo qui ma all'epoca avevo solo dodici anni, avevo appena conosciuto Harry.

<<Stai bene?>>mi chiede un attimo dopo, quando nota che la mia mano è fuggita dalla sua.

<<Certo, sempre.>>

Camminiamo per una ventina di minuti alla ricerca di quel dannato scrigno, finché non sento una mano prendermi il gomito. Mi volto e Newt si avvicina, non sto facendo la difficile ma vorrei solo uscire da questo posto e trovare Credence. Devo trovarlo.

<<Mi hai chiamato tesoro, sì, ecco...prima con mio fratello>>

E' imbarazzato, non mi sembra il momento di fermarci a parlarne ma il suo sguardo è insicuro, come se stesse cercando di fare un castello con le carta ma ce ne fosse una di troppo e non sa come toglierla senza distruggere tutto.<<Ti ha dato fastidio?>>

Maledizione, solo Harry chiamavo amore e lui sorrideva in uno strano modo, quel sorriso che volevo subito baciare. Tesoro è un po' diverso <<No affatto. Ma a te? >>

<<Newt, se devi dirmi qualcosa fallo e basta.>>lo prego cercando di non essere maleducata.

<<Stavo pensando a quello che ha detto mio fratello. All'essere la mia fidanzata, so che è presto ma allo stesso tempo mi pare anche di essere in ritardo. E continuo a pensare a Harry James Potter, hai detto che lui è il tuo futuro, è il tuo fidanzato e un giorno avresti potuto sposarlo. Mi chiedo cosa siamo>>

<<Non so cosa dovremmo essere. So solo che quando sono con te tutto ha un senso, quando ti sto vicina il dolore scompare, così come i dubbi. So cosa provo per te, mi fa paura? Sì e credo di saperlo da mesi ma Harry è il primo amore, lo sarà sempre. Ed io lo amerò incondizionatamente. Solo che io voglio anche te, non posso scegliere ma posso affidarmi a quello che vivo adesso. Tu che cosa vuoi?>>

<<Voglio che tu sia la mia fidanzata>>aggiunge<<Voglio che tu sia mia, so che è da egoisti e ho sempre creduto di essere un tipo umile, niente di speciale per farsi amare davvero. Ma ora è diverso, ora ci sei tu. Tu sei l'unica cosa che desidero, che voglio, che bramo e per cui farei qualsiasi cosa. Anche ciò che va contro quello che ho sempre fatto. Il mio amore per te mi rende fragile quanto forte, pazzo quanto stabile e libero quanto incatenato. Voglio solo che tu sia felice..>>

Mi avvicino prendendogli una mano<<Io sono felice con te, non si tratta di questo. Vorrei che avemmo avuto un altro anno per vivere questo sentimento ma non è così. Dobbiamo salvare Credence, Queenie e fermare il movimento di Grindelwald. Dopo avremmo tutto il tempo>>

<<Dopo?>>incurva le sopracciglia. 

<<Certo>>sorrido dolcemente.

Molla la mia mano per sollevarla sul mio viso, mi accarezza lentamente<<I tuoi occhi sono come quelli di una...di una sal-sala-sal..Ho promesso a Jacob di non dirlo>>

<<Non importa>>mormoro per lui.

I suoi occhi si fanno lucidi<<Sono come il fuoco nell'acqua. E ho visto questo solo nelle Sal-salam...>>

<<Salamandre?>>sorrido.

E mentre la luce diventa più ampia, poiché ha trovato quello che cercava, anch'io l'ho trovato. Metto le braccia dietro i suoi capelli e poi lo bacio, lo bacio nella luce più chiara nel buio di tanti segreti.

ANGOLO AUTRICE

ECCOCI!
Dal prossimo capitolo ci sarà meno posto per il romanticismo, inizierà l'avventura.
Manca pochissimo alla verità su Avery e sono super tesa, spero vi piacerà.
Cosa ne pensate di tutto questo?
Avery crede di avere ancora del male dentro dentro dopo Voldemort, pensate sia così?
Ditemi tutto!
Vi aspetto sulla mia pagina Instagram, THE STORIES OF HOPE.
Vi adoro, streghe e maghi!

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