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Capitolo 45

In vita mia ho sempre pensato di essere l'unica a non aver tradito qualcuno, tutti lo hanno fatto per nascondermi qualcosa o portarmela via e questo mi faceva sentire anche orgogliosa. Almeno una buona qualità che trovavo ma ora, ora non ho neanche più quella e la cosa che odio di più è che in realtà sono felice. Sono felice per averlo fatto.
Sono contenta per aver baciato Newt Scamander e sono felice di ciò che ha detto, l'ho negato per così tanto tempo che ora non mi sembra reale. Credo di sapere da un pezzo di essermene innamorata, è per questo che non mi sono arrabbiata quando ho scoperto che mi ha mentito, ero solo triste e delusa. 
Non sono certa di sapere cosa sta succedendo, so che amo Harry e sarà sempre così ma credo di amare anche Newt. Amare due persone contemporaneamente mi sembrava una stronzata sino ad adesso, ora so cosa si prova ad essere tanto confusi da non capire quale sia la felicità più duratura. So che Newt mi rende migliore ma anche che Harry mi ama per quello che sono, mostro compreso. 
Newt ovviamente non è Cedric, io non ero coinvolta nella nostra relazione, non era lui che desideravo davvero. Mi piaceva come fingessi di essere una strega qualunque con lui, ma il mio zoologo non vede una parte di me, non prova a cambiarmi, solo a farmi tornare com'ero una volta, prima di Voldemort.
Li amo, li amo entrambi e so che è un gioco pericoloso, che qualcuno si farà del male e che alla fine soffrirò comunque. Ma quando Newt sorride mi dimentico di come mi manchi Harry, Hogwarts, la mia vita. 
Io sono nata qui, in questa epoca, tutte queste mode mi piacciono perché mi appartengono, tutto mi appartiene di questo tempo. Mi terrorizza, perché una parte di me sarebbe eternamente felice di rimanere qui, nel 1926, insieme a lui. Ma non posso, ci sono delle persone che mi aspettano, o no? 
Sono seduta sull'erba mentre Newt fa di tutto per stare dietro alla nostra nuova amica magica, è buffo guardarlo mentre si finge morto, pare così felice, ha un sorriso da idiota dolcissimo. E sapere che ne sono la causa mi rende orgogliosa, potrei vantarmi di lui per ore. Finalmente riesce a liberarla dalle sue terribili catene, mentre cascano sul terreno mi paiono quasi familiari, come se fossero le stesse che mi limitano, che mi costringono ad essere cauta. Se non fossi questa persona? Se Grindelwald avesse avuto ragione un anno fa? Se fossi anch'io una bugiarda con una maschera talmente ben attaccata da ingannare persino me stessa? 
Lei lo lascia andare, il suo muso è più sereno, torna a giocare con la bacchetta mentre lui ridacchia sistemandosi le bretelle. Mi guarda nonostante combatta il ciuffo che gli ricade sugli occhi verdi.

<<Penso di aver trovato un bel nome per la nostra zouwu. Che ne dici di Zoe?>>chiedo abbassando le ginocchia nude sul prato. 

Fa un mezzo sorriso, di quelli in cui solleva un solo angolo delle labbra<<Non è un po' scontato visto la razza?>>

Si siede di fianco a me, più vicino di quanto avrebbe fatto prima. Guardo la creatura<<Diana>>

<<Diana? Perché?>>

Sorrido<<Zia Minerva mi ha fatto studiare i babbani quando avevo sette anni ma ancora di più i miti magici visti dagli occhi degli umani. La mitologia greca e romana. Adoravo Diana, dea romana e protettrice delle selve, degli animali, delle donne e dei torrenti. Cioè la versione di Artemide>>

<<Mi piace, sarà la nostra Diana>>

Hagrid riderebbe, lui adorava il modo in cui scelgo i nomi, ho scelto quello di Thor dopotutto. Mi manca la sua risata, la sua barba, il suo profumo di castagne in autunno. Harry adorava andare da lui per bere la cioccolata, ci andavamo solo noi due, Hermione e Ron bevevano il the credendo che non ci fosse altro. 

<<Stai pensando a Harry James Potter?>>

Mi giro di scatto verso di lui, sembra così insicuro ma non direi infastidito. Forse lo nasconde bene, non ne sono certa visto quante volte mi ha mentito e non me ne sono resa conto.

 <<Perché lo chiami con il suo nome intero? Non l'ho mai capito.>>inclino la testa.

<<Temo che sia perché lui non piace, cioè, so che è un bravo ragazzo, un eroe ma il fatto che sia migliore di me su ogni fronte mi fa impazzire.>>

Scatena la mia risata, tanto che mi fissa allibito.

<<Scusa, è solo che dal tuo tono sembravi tu quello innamorato di lui.>>dal suo sguardo capisco he non avrei dovuto dire quel termine<<Harry non è perfetto, non è sempre stato un bravo ragazzo e non l'ho mai visto come un eroe. È un sopravvissuto, proprio come me. La sua gentilezza, la sua fiducia mi ha dato potere quando ero piccola, senza di lui non avrei saputo che ci fosse della luce in me. Ma l'ho persa insieme a tutti quelli che amavo, insieme a mio padre, anche quando non avevo niente avevo Harry. Ed è per questo che ero tanto arrabbiata quando sono arrivata qui, perché ero sola, per la prima volta ne ero certa e non sapevo se sarebbe andato tutto bene>>

<<Ma è andato tutto bene, no?>>

<<A parte alcune rivelazioni direi di sì. >> Sdrammatizzo. <<Il giorno in cui ti ho incontrato ho provato ogni sensazione esistente al mondo, mi sono sentita viva come non facevo da tempo>>

Anche lui sorride, mi guarda e lo fa in modo intenso, tanto da non farmi respirare.
Poi fa qualcosa che in un certo prevedevo ma che mi sorprende, rapidamente mi prende il viso fra le mani e fa combaciare le nostra labbra di nuovo.
Sembrano essere fatte con lo stesso stampo, tanto sono congruenti.
Questo bacio potrebbe darmi fuoco quanto potrebbe farmi annegare, è come una droga che non ricordavo.
Non bacio qualcuno da un anno, dopo Harry.
Si stacca da me di pochi centimetri, mi sfiora i capelli e le ciocche ribelli che mi corniciano il viso. Mi guarda come si guarda un'opera d'arte, tanto da farmi credere di essere bella nel mio modo di essere incasinata.<<Questo cambia tutto?>>

<<Cambia ciò che conta>>mormora speranzoso.

<<E quanto manca a quando dovremmo tornare in superficie? A Grindelwald, alla profezia e a Credence? Per quanto tempo posso rimanere con te?>>domando seria, la mia voce per poco non mi tradisce per l'emozione.

<<Fino all'alba. Dimmi che ti basta>>

<<Non mi basterà mai>>sussurro prima di baciarlo.

Ne è sicuramente meravigliato ma, solo per questa volta, ho il controllo.
Lo spingo indietro sentendo la sua risata, lui cade sull'erba sotto la quercia e con le mani mi tira a sé. Allunga il collo solo per baciarmi, finisco per tenere le dita ai lati delle sue spalle, mi stringe sopra di sé come se fossi leggera, è un abbraccio che sa di felicità tanto attesa.

<<Ti ho baciata con gli occhi mille volte>>geme riprendendo fiato. 

Lo guardo negli occhi, il mio cuore batte forte, potrebbe scapparmi.
Lo tiro su con me, sono seduta a cavalcioni e non c'è nessun tipo di imbarazzo che ci sarebbe stato fino a ieri, come quando eravamo nella vasca. Mi stringe per la vita con le braccia ed io gioco con i suoi capelli, mi piacciono quando sono tirati più indietro e sono scompigliati.
Mi sembra di essere l'unica al mondo a poterlo vedere così.

<<Allora, ti prego, non smettere>>

Non voglio che lo faccia, non voglio pensare, non voglio sentirmi in colpa.
Voglio solo che continui a sfiorarmi, che mi faccia sentire come se tutto questo avesse un senso, come se ogni cosa sotto il mio tocco potrebbe, per una volta, non venire distrutto. 
Torna a baciarmi, stringo gli occhi, potrei davvero farlo fino all'alba.
Per un secondo mi irrigidisco al pensiero di poter fare l'amore con lui, sarebbe la seconda dopo Harry, e il fatto che la cosa non mi dispiacerebbe farla mi fa venire le vertigini. L'aria sa di Newt, le mie labbra, ogni cosa finisce per sapere di lui. Amare qualcuno come lo sto facendo io fa paura, mi sto perdendo in lui.
Sposta le labbra solo per accarezzarmi con la bocca il collo, finisco per sorridere<<Grazie di essere stato in quella banca ad aspettarmi.>>

<<Grazie a te per non aver tardato, non sapevo proprio che mi avresti cambiato la vita. Tu mi venire una gran voglia di vivere, signorina Darkness>>

Metto le dita tra i suoi capelli <<Bene, perché da adesso è vietato morire per te.>>

<<Scusa, prima potevo morire tranquillamente?>>spalanca gli occhi.

Rido<<Mi sono spiegata male, solo che ora vuol dire che qualsiasi cosa accada non ci devono essere più bugie, niente mezze verità, siamo noi due contro il mondo. Quindi, quando vorrai fare il principe azzurro, sappi che io non te lo farò fare e non perché sono una femminista, niente addii, okay?>>

<<Te l'ho prometto, niente addii. Non ti lascerò mai, Avery Silente>>sospira.<<Persino gli angeli sapranno che niente può dividerci>>

Amo come dice frasi d'effetto senza accorgersene, crede di dire sempre la cosa sbagliata ma non è così. Scendo dalle sue gambe prima che possa ripensarci, lui mi guarda sbuffando dolcemente, gli porgo una mano.<<Sai, qualcuno mi ha talmente fatta arrabbiare che non ho più mangiato. Ho una fame che potrei divorare Jacob intero>>

Si rialza grazie al mio aiuto<<Dovremmo rimediare, immagino. Tu cambiati pure, metti qualcosa di comodo, le tue cose sono nella stanza. Io improvviso>>

Annuisco, lo guardo sorridere ancora cercando di andare verso le scale, faccio un respiro profondo e vado per la mia strada. Stringo la mia collana fino alla piccola cabina, ricordo quando un anno fa ho mangiato degli ottimi pancake qui ed ora le cose sono così diverse. Devo fermare Grindelwald ma se questo mi portasse a perdere Newt? Se riuscissi ad avere l'opportunità di tornare a casa? Dai miei amici? Da Harry? Non so proprio come andrà a finire.
Non riesco a guardarmi allo specchio, maledizione! La mia testa gira, tutte queste emozioni represse mi stanno torturando, mi dico che sto facendo la cosa giusta e un secondo dopo il contrario. Voglio solo smettere di pensare, ora vorrei che mio padre fosse qui.
Vorrei disperatamente avere una certezza ma non so più nulla, chi sono, cosa sono, che cosa desidero, chi devo fermare o se se lo merita. Grindelwald non è Voldemort, è inutile che io finga il contrario, Queenie non è Herm, Jacob non è Ron e Newt non è affatto Harry. Ma questa persona sono ancora io? Perché non ricordo più i principi che ho sempre seguito. 
Apro i cassettoni e prendo una gonna lunga a quadri neri, bianca e i marroni, insieme un dolcevita nero aderente. Insieme delle scarpe terribilmente attuali nere, metto nella borsa di camoscio ciò che avevo scordato a Londra : la mia bacchetta, la fotografia della banca. Le porto sempre con me perché le vorrei riportare nel futuro, sempre che io ci riesca.

Sospiro, so che dovrei riposare ma proprio non posso.
Se chiudessi gli occhi ho paura di ciò che vedrei, sogno spesso la mia famiglia, zio Severus per primo e mi chiede di non arrendermi.
Ma se amare Newt volesse dire farlo? Se amandolo dovessi perdere tutto il resto?
Restare o lottare per andarsene.
Metto le mani sulla fronte ed improvvisamente le vetrate esplodono, rimango paralizzata.
Non è buon segno perdere il controllo, non lo è mai stato e forse è a causa di come io stia ostacolando le mie emozioni, non solo per Newt ma per tutto.
La notizia di mio padre avrebbe dovuto scuotermi, sapere che è stato un bugiardo per tutta la mia vita ma non è accaduto.
L'ho perdonato subito, così come Scamander, non riesco a capire come io faccia.
È come se ci fosse un muro intorno a me e mi proibisse di cedere, ricordo bene come Hermione mi rimproverasse per le mie crisi, ora dovrebbe essere fiera di me.

<<Stai bene?!>>

Mi volto e intravedo Newt salire le scale a chiocciola, appare interamente e mi guarda accigliato, come se si aspettasse di vedermi con qualcuno.
Nota le finestre a mosaico rotte e poi guarda me, stringo il bracciale che mi ha dato Sam ma non mi fa sentire nulla. 
Lo zoologo tiene in mano un cestino di vimini, mi fissa preoccupato<<Certo, sono stata sbadata. È stato un incidente>>

<<Oh, certo. Fingerò di crederci finché non vorrai parlarne>>mormora<< Abbiamo poco prima dell'alba, mangiamo?>>

<<Solo se prometti che lì dentro c'è del gelato>>metto la mia borsa a tracolla.

Il gelato è un'abitudine che mi scalda, per quanto non abbia senso, ricordo le notti in bianco a mangiarlo con Antonio.
Quel piccoletto mi manca.
Fa finalmente un sorriso rilassato<<Dovrai scoprirlo, signorina Darkness>>

<<Hai catturato la mia attenzione, signor Scamander>>

Mi porge una mano ed io la prendo seguendolo giù per la scala, lo seguo nei vari habitat.
Non ricordo di averlo mai visto così felice, è come se ora fosse diverso, è sempre timido ma non più con me.
Non ascolto ciò che dice, mi limito a guardarlo nella sua bellezza semplice quanto spiazzante. Io non lo merito. 
Non smette di tenermi le dita, si gira verso di me e mi aiuta a scendere dai gradini come se ne avessi bisogno, so che è una scusa solo per toccarmi di più. Lo faceva anche Cedric ma non sentivo niente, ed ora i brividi mi deridono. 
Arriviamo nel campo verde più grande, in effetti è il mio preferito.
Le creature che ci vivevano erano piuttosto grandi ma qualche mese fa Newt li ha liberati perché guariti, non sa ancora farci in questo spazio ma direi che possiamo iniziare con una specie di appuntamento.
Ci sediamo sulle radici di una pianta alta e robusta di cui non conosco il nome, faccio pena di erbologia. Apre il cestino, per poco non urlo vedendo del gelato in vetro, lo hanno inventato proprio in questa epoca dopotutto. C'è del pane, marmellate, un bel po' di biscotti, succo di zucca e qualche dolciume che si trova sul treno di Hogwarts.

<<È tutto ciò che ho trovato>>

Annuisco<<È perfetto, Newt>>

Ho una strana sensazione, quasi stessimo vivendo tutto questo perché ne abbiamo bisogno, quasi avesse una fine e fosse una specie di addio.
Penso che anche lui lo creda, solo che non osiamo parlarne per rovinare tutto. Prendo un po' di gelato<<Allora, che succede ora? Nella nostra epoca cosa accade dopo che due persone si sono baciate e hanno capito che insieme sono migliori?>>

<<A quel punto, dopo che lui l'ha corteggiata credo che tocchi a lei domandarsi cosa provi. Ecco, sì, io ti ho detto che ti amo, Avery>>arrossisce<<Ma tu? Tu mi ami?>>

Miseriaccia, Ron mi torna in mente ed è quello che avrebbe detto se fosse qui!
Vorrei che fosse semplice ma non lo é, Harry mi chiama a sé<<Mi dispiace, non è qualcosa che sono pronta a dire. È troppo presto, capisci?>>

Abbassa lo sguardo, so che questo lo ferisce ma è troppo buono per dirmelo e mi fa sentire un'approfittatrice.<<Certo, hai ragione, scusami>>

Rimaniamo in silenzio per un po', io gioco con la gonna fino a rendermi conto che mi sento in un déjà-vu<<C'è una cosa che non ho mai detto a nessuno, che nessuno ha mai saputo. Neanche Sirius l'ha mai letto dalla mia mente, riguarda Cedric. Me ne sono sempre molto vergognata e credevo se non lo avessi detto allora non sarebbe stato vero, ma lo era, lo è.>>mormoro piano, mi guarda senza alcun tipo di giudizio.

<<Sai che puoi dirmi tutto>>

<<Ced è stato il mio primo fidanzato ma non era con lui che volevo stare, volevo Harry ed è sempre stato così ma sapevo che non sarebbe mai successo. All'epoca ero tormentata dalle mie bugie, avevo mentito ai miei amici e al mondo perché mio padre voleva proteggermi dai giudizi altrui. Non voleva che fossi un mostri ai loro sguardi e per un po' lo fui. Quando Cedric mi confessò di amarmi, con un discorso piuttosto commuovente, mi sentì davvero male per lui. Tenevo alla nostra amicizia,  c'era stato per me mentre tutti fuggivano vedendo il mio potere. Quando io non dissi niente scappò via, non mi parlò per un po' ed io mi sentivo di nuovo sola, pensavo di averlo perso e questo mi spezzava il cuore. Mi ha sempre amata e credevo di dovergli qualcosa, di doverlo fare felice a tutti i costi. Non ero innamorata di lui, lo amavo ma non come avrebbe voluto. Dissi che eravamo fatti per stare insieme, sapevo che non era vero ma aveva bisogno di sentirlo.  Non gli ho mai detto le parole " ti amo", ogni volta sfuggivo o trovavo una scusa, non volevo mentirgli di più. Ero convinta che con il tempo forse, conoscendolo meglio, anch'io ne sarei stata innamorata. E tutti non facevano che spingermi da lui, dicevano che mi rendeva una persona diversa, meno me. Ed era questo il punto, mi piaceva chi ero con lui perché non ero io, perché non mi sentivo come se dovessi affrontare i miei demoni. Quando è morto mi sono sentita in colpa per mille cose, per non averlo salvato mentre si sacrificava per me ma soprattutto per non essermene innamorata.>>la mia voce trema.

Allunga una mano verso la mia<<Avy, non è affatto colpa tua. Non si può scegliere chi amare come se fosse un numero da cercare sulle pagine gialle. Amiamo qualcuno in diversi modi e con diverse misure. Tu tenevi a lui, ma hai rinunciato alla tua felicità per la sua.>>

Cerco di mandare via le lacrime<<Se non l'avessi fatto sarebbe vivo>>

<<Cosa? No, non possiamo saperlo. Ha preso la sua decisione, lui ti amava molto prima che tu provassi a fare lo stesso. Sarebbe accaduto comunque perché ti amava, si sarebbe sacrificato in altri modi o forse sarebbe stato una persona completamente diversa>>

Sospiro stanca<<Non è giusto, di tutti quelli che se ne sono andati e che potevo salvare, lui è quello che ho deluso di più. Quando sono morta mi ha detto che capiva le mie scelte, che non era arrabbiato e la verità è che non volevo il suo perdono, la sua compassione, volevo che...>>

<<Ti odiasse>>finisce la frase. Annuisco<<Non penso che ne sarebbe mai stato capace. Fidati, io lo so meglio di chiunque altro, sono il presidente del club "Innamorati perdutamente di Avery Silente">>

Scoppio a ridere<<Smettila!>>

Si avvicina maggiormente, smettendo di essere sarcastico. Mi tira indietro i capelli dolcemente, con più confidenza di quanta ne abbia mai avuta. È così diverso dal solito, la sua audacia è ciò che ho aspettato per tutto l'anno. <<Scusa, quello che intendo dire a mio modo è che non è colpa tua, non voglio che credi di dover amare qualcuno perché hai un conto in sospeso. Certo io non ti amo per le ragioni giuste, so quanti rischi ci siano e questo mi ha terrorizzato tanto da lasciare che ti mentissi su ciò che conta in questa guerra. E' solo che non voglio schierarmi, vorrei nascondermi del mondo accanto a te, in un posto tutto nostro dove niente ci raggiungerebbe. Però so che non è possibile, la realtà e il dovere sono inevitabili, soprattutto per te. Cedric Diggory ti amava e anche tu lo amavi, solo non nel modo in cui avresti voluto tu, questo non significa che lo hai ingannato. Siete stati felici per un po', era reale! Ma non devi mai mettere gli altri davanti a te, nessuno farà lo stesso a questo mondo per te>>

<<Pensavo che tra i due fossi tu quello ottimista>>

<<A volte posso essere anche logico, realista.>>Mi sfiora il mento<<So che non hai bisogno che qualcuno ti protegga ma se hai bisogno di sfuggire dal dolore, dai ricordi, dai dubbi, sai che puoi sempre stringermi ed io farò del mio meglio, lo sai, vero? >>

Le parole dette in un sussurro, pelle contro pelle sono le migliori, questo so. Annuisco avvicinandomi ancora di più<<E tu sai che te l'ho detto proprio perché è diverso quello che c'è tra di noi da quello che avevo con Cedric? Non c'è paragone con quello che sento per te>>

Si rilassa a questo e poi finalmente mi bacia, ammetto che credo che tutta questa sua delicatezza quanta voglia di baciarmi sia dovuta ad un anno di desiderio che non ha potuto soddisfare. Vuole colmare il tempo perso ed io voglio solo che non finisca mai.
Cado all'indietro, sull'erba e le radici, lui è di lato sopra di me, sdraiato sul mio fianco, mi accarezza le pelle con gentilezza, quasi volesse mapparla. Non riesco a pensare a niente che a lui, alzo una coscia ma ricordo che è un gentiluomo, non mi toccherebbe mai troppo ed Harry non si era fatto problemi, sapeva tutto ciò che sapevo io.
Era stato perfetto.
Capovolgo la situazione, forse perché in ogni ambito della mia vita voglio il controllo.
Lui cade tra i fili lucenti verdi ed io mi piego su di lui tanto da sentire le sue mani cingermi la vita. Gli accarezzo con un dito il collo, tracciando un percorso fino ai suoi capelli ramati, mi osserva come se avesse paura che chiudendo gli occhi io non ci fossi più.
Ma io ci sarò, glielo dico in uno sguardo sincero.

<<Hai mai baciato una ragazza in questo modo?>>domando curiosa.

Fa un mezzo sorriso nervoso<<No, talvolta non ho mai neanche amato qualcuna in questo modo>>

Tiro un sospiro di sollievo, cosa che vedo che nota visto la sua risata dolce, sono contenta che mi ami molto più di quanto abbia amato Leta Lestrange.
Non sono sicura di sopportare quella donna visto il suo modo di comportarsi, lasciando stare la sua futura parente.

<<Smettila di prendermi in giro, signor Scamander>>gli do un debole pugno sulla spalla.

<<Chiedo venia, signorina Darkness>>

Mi tiro su con le ginocchia, mi guarda contrariato quando mi alzo in piedi<<Sarai perdonato solo se danzerai con me>>

<<Sono davvero un pessimo ballerino!>> aggiunge alzandosi sui gomiti, la sua camicia è stropicciata e la preferisco così.<<Lo sai>>

<<Solo con il charleston, voglio ballare qualcosa di diverso. Durante il mio quarto anno ho insegnato ad un'intera classe come ballare al Ballo del Ceppo>>

Ridacchia sollevandosi da terra<<Non stento a crederci>>

Tocca a me offrirgli una mano, lui mi guarda dubbioso sulla mia idea<<Ho bisogno di sentirti vicino, di respirare>>

La sua espressione muta ed è quella che più mi piace, prende le mie dita ma sorprendentemente mi tira verso di sé, scoppio a ridere finendo sul suo petto. Lui tira indietro la testa, è bellissimo. Poi abbassa il viso e tutto scompare, il divertimento, l'ansia, tutto diviene pace. Alzo le mani lentamente dal suo petto, tanto da vedere che non respira per questo, ci guardiamo negli occhi finché non sento la sua presa stringermi. 
Non serve nessun bacio, non si tratta di questo, si tratta di realizzare quello che siamo diventati l'uno per l'altro e dove ci porterà. Ondeggiamo in un lento romantico, non perfetto a me va benissimo così, come dovrebbe essere.
Balliamo senza musica, soli e in questo anno difficile mi sembra il primo momento in cui non vorrei davvero tornare nel futuro.
Mi bacia la fronte leggermente, io abbasso il capo sotto il suo mento, chiudo gli occhi inebriandomi nel suo profumo buono.

<<Ragazzi! Non è che vi siete già ammazzati, vero?! Il tizio che ha tentato di rapirci ha delle convu...>>questa voce ci interrompe rompendo tutta la magia.

Alzo lo sguardo e vedo sulla destra Jacob con la bocca spalancata, ci fissa con il suo gilet grigio. Ci fermiamo tanto che lo vediamo scoppiare a ridere, sembra davvero felice nel suo modo buffo.

<<Pasticcere, calmati>>dico, spostandomi appena da Scamander.

<<Voi due avete fatto pace, no?! Dobbiamo festeggiare, altro che quell'idiota con la piuma! Odio i capelli con le piume!>>

<<Abbiamo fatto più che pace>>risponde d'istinto Newt.

Li guardo entrambi, brillano come due ragazzine che si devono dire gli ultimi gossip, proprio come una volta facevamo io ed Hermione. Il pasticcere ci fissa, spalanca nuovamente le labbra e inizia ad indicarci con il suo pollicione, non è che sta per avere un infarto? 

<<No! Voi due siete, oddio, no! Voi... volete farmi piangere?! Sapete da quanto tempo aspetto questo momento?!>>Urla a squarciagola.

Mi avvicino per dirgli di abbassare la voce, non vorrei che spaventasse le altre creature. Ma è Newt ad arrivare per primo, mi manda uno sguardo del tipo "Come lo spegniamo? C'è un incantesimo come per la luce?" 

<<Okay, Jacob. Respira, potrebbe essere successo qualcosa tra me e Newt. Tipo che abbiamo parlato dei nostri sentimenti e poi, che ne so, tipo che gli ormoni hanno preso il sopravvento! >> esclamo, Scamander scuote la testa<<No, mi è uscita male. Sarò onesta con te, ci siamo baciati e abbiamo intenzione di farlo ancora in futuro, quindi questo ci rende molto più che amici o coinquilini. Hai metabolizzato la cosa?>>

<<Non penso mi riprenderò mai dalla cosa, Queenie inizierà ad organizzare anche il vostro di matrimonio!>>

Oddio no! Sto per dirlo quando mi accordo di come Newt rida<<Jacob, come mai sei sceso? Hai detto che qualcuno sta male?>>

<<Oh diamine! Sì, il tipo che ci ha rapiti ha dei problemi all'occhio, ha delle convulsioni, fa impressione!>>commenta cercando di sembrare serio, ma fallisce.

Lo zoologo mi guarda<<Esattamente che cosa gli hai dato per farlo svenire, Avy?>>

Mi mordo il labbro cercando di fare un sorriso di scuse, imbarazzato e un po' cattivello<<Non saresti tanto felice di saperlo>>

ANGOLO AUTRICE.

Vi chiederete perché io abbia parlato solo della nostra nuova coppia, semplice, perché stanno per arrivare dei tempi agrodolci.
Succederanno tante cose che cercheranno di ostacolare il loro amore ma sopratutto delle domande di Avery, non solo sul suo passato ma sul suo futuro.
Si sente una traditrice nei confronti di Harry, anche se dopo un anno e tre mesi è comprensibile. Secondo me, ovviamente.
Commentate, voglio sapere cosa ne pensare a proposito di loro tre, di Cedric e su cosa avreste fatto!
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Al prossimo capitolo, mie streghe e miei maghi!

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