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Capitolo 44

NEWT

L'amore ci porta a fare gesti folli, ci porta a cambiare la nostra personalità, ciò che definiamo un tratto indelebile del nostro carattere svanisce dinanzi a qualcuno.
L'amore ti dona potere e poi fa tutto il contrario, te ne priva, ti risucchia l'anima e al posto del tuo cuore c'è solo un vuoto, potresti annegarci, potresti rimanerne segnato.
Come può un sentimento avere tanto potere? Certo, ogni sensazione ne ha, la rabbia può farti fare l'impensabile ma io non voglio fare l'impensabile, non voglio cambiare, voglio solo smettere di sentirmi solo, in colpa.
Avery aveva ragione, ogni sillaba di ciò che ha urlato è vero. Nella sua vita ogni persona che ha amato le ha mentito, ognuna ed io volevo essere l'eccezione, volevo essere speciale ma tutto ciò che ho fatto è ferirla.
Mi è stato subito chiaro quanto le mie menzogne non fossero solo piccole bugie ma fossero gigantesche, che mi avrebbero schiacciato ma ho continuato a recitare anche mentre mi innamoravo perdutamente di lei. Ed ora pare troppo tardi.
Le ho rubato del tempo, un anno e tre mesi di vita. Poteva trovare Credence, poteva fermare Grindelwald e tornarsene a casa ma io le ho proibito di fare tutto questo, le ho tolto l'opportunità di scegliere.
E' solo che ho sempre avuto la sensazione che non avrebbe mai scelto me, di stare con me.
Quando Avery è svanita anche la pioggia ha smesso di scendere, penso che a volte non si renda neanche conto di quanto sia potente. Dice che è finita ma no, tra noi non è finita.
Posso sistemare le cose, è questo a cui ho pensato mentre tornavo in casa e scendevo in cantina, sentivo bene Jacob chiamarmi ma devo partire, devo trovarla.

<<Che stai facendo?!>>

Esco dal ripostiglio con la mia valigia e l'osservo<<Mi preparo, deve essere andata a Parigi. Lì c'è Credence e Grindelwald>>

<<E anche Queenie, sua sorella è un auror lì!>>esclama poi.<<Sei un genio, amico.>>

Mi è mancata la sua amicizia, mando una lettera con un gufo ad un'assistente che mi ha aiutato mentre ero a New York, dovrà occuparsi delle mie creature mentre sono via, porterò con me chi ne ha bisogno. Uso la bacchetta per asciugarci e per prendere i cappotti, nella valigia metto anche le cose che Avery ha dimenticato : la sua bacchetta e la cartolina della banca.

<<Sei pronto?>>gli chiedo appoggiando una mano sulla sua spalla.

<<Maledizione, sì. Tutto per le nostre ragazze!>>

Accenno ad un sorriso e mi concentro, ci smaterializziamo esattamente nell'ultimo posto in cui speravo di venire oggi. Molto più lontano scorgiamo una figura maschile mentre lo sfondo è un paesaggio verde, l'aria scura è inebriata del profumo del mare.
Avery mi ha chiesto più volte di viaggiare illegalmente, era convinta che non mi avrebbero dato i permessi e così stato. Ora sono qui, a fare una cosa che mi porterà a Parigi, da lei ma che è anche sbagliata. La smaterializzazione funziona solo se conosci quel posto molto bene e anche se sei potente, le lunghe distanze sono spesso impossibili per i maghi di tutto il mondo. Ma Avery può farlo, lei è diversa.

<<Stai bene, Newt?>>

Mi volto verso Jacob, il quale osserva il paesaggio ancora sorpreso di cosa possa fare la magia. <<Perdonami, sono contento di rivederti ma al momento la mia compagnia è al quanto silenziosa. Non faccio che pensare ad Avy, ai suoi occhi che mi pregavano di dirle che stavo scherzando. Non riesco a togliermela dalla testa>>

Per quanto vorrei fermarli, i miei pensieri, corrono sempre a lei.<<L'amore sa essere una portentosa fregatura, cerchi di fare la cosa giusta ma facendo così ferisci ancora di più la persona che ami tanto>>

<<E' quello che sta accadendo a te?>>gli domando.

<<Amo molto Queenie ma non posso essere tanto egoista, se la sposassi la rinchiuderebbero. Il MACUSA me la porterebbe via >>

Annuisco<<Ma così non la stai già perdendo?>>

Sembra capire ciò che intendo, poi sbuffa e sbatte la mani sulle cosce<<Vedi? E' un guaio! Non ha senso, l'amore non ti dà alcun controllo, alcuna garanzia. Amare qualcuno non comporta mai solo della felicità, la maggior parte delle volte porta molto più dolore, più indecisione e ostacoli>>

Questa conversazione è qualcosa di cui ho bisogno, non ho potuto parlare dei miei sentimenti per un anno intero, ho bisogno di capire ciò che provo.<<Sì, su questo sono d'accordo ma allo stesso tempo per quegli attimi di felicità potrei fare tutto, valgono le pene dell'inferno. Avery è cambiata tanto da quando l'ho conosciuta, non su quello che conta ma sono finito per credere che io le facessi bene. Capisci? Io voglio lei, nessun'altra al mondo ma questo non fa che prosciugarmi, perché per averla dovevo mentirle ed ora sento che anche se sa la verità la tempesta non è ancora giunta per spazzarmi via. Quella di stasera, non è la vera sé, si sta trattenendo>>

<<Mmmh>>mugola pensieroso<<Voglio bene ad Avery ma devo essere sincero, non la temi un poco? Ricordo ciò che ha detto su come si sfoga, su come il dolore le fa fare cose spietate e crudeli>>

Evito il suo sguardo<<Sì, ho paura di lei. Non dei suoi occhi bianchi, non del suo potere o del suo passato, né dei suoi errori. Ho paura del controllo che ha sul mio cuore e quello che fa a sé stessa. Ho paura che starà male, ho paura di cosa sa farmi. Mi terrorizza amarla. Lei è diversa da qualsiasi donna, una qualunque mi avrebbe donato più spensieratezza>>

<<Non pensavo ti importasse, anzi, che ti piacesse proprio per questo.>>mi fa notare.<<Non capisco, perché pensi di essere l'unico a non avere il controllo? Anche lei sarà vulnerabile, non per le tue menzogne, per il vostro amore in crisi>>

Mi rendo conto solo adesso che Jacob non ha la minima idea del fatto che io non mi sono mai dichiarato, non sa che non stiamo insieme.<<Noi non siamo fidanzati, Jacob>>

Se prima era scocciato per la situazione ora sembra persino infuriato, mi guarda come se fossi il suo peggior nemico o il peggior idiota che abbia mai incontrato. L'ultima cosa potrei esserlo visto come ho gestito gli ultimi mesi la mia vita.<<Non ci posso credere!>>

<<Lo so, non ci sono riuscito, va bene? Soffro per una relazione iniziata solo nella mia mente>>

Si fa largo nel prato sospirando<<Newt ma come ti aspetti che sappia che l'ami? Un anno e tre mesi di corteggiamento sono eccessivi! Una persona si innamora e basta, non puoi costringerla con il tempo. Andare piano non ha mai aiutato nessuno, fidati, solo fare in modo naturale. L'amore è una cosa naturale!>>

<<Non sono certo che neanche tu sappia cos'è l'amore, non ti sta andando molto bene>>ribatto un po' offeso.

Lo sguardo che mi rifila non è dei migliori<<Almeno io ci ho provato, sia con la memoria che senza. L'amore è indefinibile, su questo hai ragione ma è perché è troppe cose! L'amore è un continuo tentativo>>

<<Mi respingerebbe>>

<<Non puoi saperlo, anche se il fatto che le hai mentito non ti aiuta.>>ci ripensa.

<<Grazie per avermelo ricordato, Jacob!>> esclamo camminando verso l'uomo distante.

Mi segue a ruota provando a stare al passo<<Scusami, amico ma non comprendo minimamente perché ti è semplice dire a me cosa provi, anzi a tutti tranne che a lei! Diamine, lo vede anche un cieco che nella stessa stanza non fai che seguirla, osservi ogni suo movimento. Da sempre! Fin dall'inizio ho pensato che sareste finiti insieme, lo pensavamo tutti>>

<<Non è così! Lei ama Harry James Potter! Quel ragazzo è il suo migliore amico, è stato prescelto da una profezia, c'è sempre stato nella sua vita ed è morta per lui, più di una volta. Non posso competere con quel tipo di amore>>

Scrolla le spalle contrariato dalla mia risposta ma non mi farà cambiare su questo<<Credo che tu ti stia sbagliando, Newt. Credi che tu sia l'unico facile da leggere e che il tuo sentimento sia visibile perché sei fatto così ma ti sbagli. Non credevo che steste insieme per i tuoi sguardi, anche ma soprattutto dai suoi. Era gelosa quando parlavamo di Tina, ti guardava appena poteva>>

Avery gelosa di Tina? Questo è impossibile, non penso lo fosse neanche con Leta o forse sì, non ne ho idea. Quella ragazza è la complicazione in persona. No, quello che devo fare è avere fede, non è finita. Non può finire il nostra rapporto, anche se non è avanzato come vorrei.
Posso parlarle, posso spiegarle bene ogni dettaglio e provare a farmi perdonare. La conosco, lo farà se capirà che non permetterò a niente di separarci. Ha perdonato anche Harry James Potter, anche se abbiamo fatto errori diversi.

<<Per te cosa dovrei dirle quando la rivedrò?>>domando.

Fissa l'uomo a metri di distanza<<Oh, sono cose che non si pianificano. Te l'ho detto : deve essere tutto naturale, istintivo. E' meglio dire quello che ti viene da dire al momento>>

<<E' giusto avvisarti che dico sempre la cosa sbagliata, balbetto una risposta insignificante non riuscendo a sostenere il suo sguardo>>

<<Certo ma quello è il vecchio Newt, ora sei cambiato! Le hai mentito, sa la verità e questo rende tutto più intimo. Se vuoi averla nella tua vita devi essere più deciso, farle vedere che non ha solo lei il controllo sulla vostra relazione. Non è che se decide una cosa tu devi essere per forza d'accordo, un'altra cosa che l'amore non è...è la troppa accondiscendenza>>

Non ricordavo Jacob tanto saggio ma oggi mi sorprendo con frequenza. Penso ad una frase istintiva, qualcosa che sia anche romantico e che possa farle abbassare la guardia così da lasciarmi spiegare<<I suoi occhi sono come quelli di una salamandra>>

Mette un braccio sul mio gomito<<Newt! No! Questo no>>

<<Perché no? E' vero, ha gli occhi azzurri ma c'è una sorta di oscurità in essi, come se avessero bisogno di accendersi in fiamme>>

<<Senti, amico, dille solo che hai sbagliato, che non volevi ferirla e che ti è mancata moltissimo. Dille che sei venuto a Parigi solo per lei, che affronterete tutto insieme con totale trasparenza. Dille, non so, che hai passato delle notti insonni quando era nella camera di fianco alla tua e non potevi alzarti per sfiorarla, che la sua risata migliora la tua giornata. Vedrai che andrà meglio, dobbiamo solo trovarle.>>arriviamo davanti al mago<<Lui chi è?>>

Nonostante le sue parole mi abbiano colpito cerco di essere lucido.<<E' l'unico modo per lasciare il paese senza documenti>>

L'uomo sembra un marinaio irlandese, ha una barba rossa, carnagione chiara colma di rughe, occhi grigi arrabbiati. Non è educato<<Affrettatevi, si può partire solo ricevuto il compenso>>

Tiro fuori dalla tasca un sacchetto di velluto<<Quanto?>>

<<Cinquanta galeoni, soprattutto perché so chi sei e che lui è un babbano>>

Il prezzo è esorbitante ma subito appare Avery nella mia mente, non posso lasciarla sola.<<Va bene>>

Consegno tutto il contenuto e nello stesso istante il secchio inizia a muoversi, prendo per mano il pasticcere, stringo la mia valigia fino a quando l'uomo non inizia a contare alla rovescia. Al numero uno metto dentro il piede, la sensazione è sempre stravagante, è come diventare un tornado.
Appariamo proprio nel posto giusto, Parigi è splendida. Ci troviamo nella piazza babbana, Jacob prende il secchio e gli dico di seguirmi.
Tutti i maghi sanno come arrivare nelle dimensioni magiche, se è possibile definirle così, ci viene insegnato a scuola. Arrivo verso una statua di una donna con una lunga gonna, con un incantesimo confundus riesco a distrarre un onesto poliziotto, entriamo sotto la veste della statua e improvvisamente tutto cambia.
Jacob pare non capire, sembra di essere nello stesso posto di prima ma non è così. Siamo circondati da maghi, per questo posso fare tutto. Corro nella piazza e inizio a formulare diversi incantesimi per localizzare entrambe le donne, anche Tina.
Faccio uscire lo snaso, uso della polvere magica che cerca delle impronte delle tre ma ciò che capisco è che qui c' è stato un circo clandestino, c'era anche un demone dell'acqua ma soprattutto vedo Tina Goldstein. Ha un diverso taglio di capelli.

<<Oddio, ma è lei?!>>esclama ridendo il pasticcere.

Sorrido<<Ci siamo, vieni!>>

Da come sembra ella sta parlando con un uomo, ma c'è molto altro qui. Siamo nel posto giusto, c'è passato qualcosa di molto potente, cosa non so, forse Avery o Credence o un'altra creatura. L'uomo dalla carnagione scura pare aver perso una piuma del cappello, la raccolgo. Se trovo Tina trovo Queenie e Avery, devono essere andate entrambe da lei, non c'è altra spiegazione.
Uso la piuma per portarmi dal suo proprietario ma non c'è tempo da perdere, chiudo la snaso nella valigia, prendo per il polso il mio amico ed esclamo sonoramente che dobbiamo correre e di lasciare il secchio.
Parigi è davvero diversa da Londra, in effetti Avery odia questa città e non so perché. Corriamo ma non so per quanto, molti ci osservano e poi la piuma si ferma ad un bar.
Jacob è stremato ed io ho bisogno di un secondo, ci sediamo ad un tavolo, la piuma rimane dov'è. Forse l'uomo è qui vicino. I miei occhi cadono su una coppia, lei assomiglia molto ad Avery, no ma che dico? Nessuna assomiglierebbe mai alla mia Avy, lei ha un viso unico. Mi piace che il suo corpo non sia esageratamente asciutto, mi piace che abbia delle curve di cui non è interessata, mi piace da impazzire il suo sorriso, i suoi capelli per metà argentati.
Perché le persone si accontentano di un amore semplice? Perché non è concesso anche a me incontrare qualcuno che abbia intenzione di rimanere e di amarmi? Jacob inizia a parlare di Queenie, mi sento in colpa per non ascoltarlo come ha fatto con me ma quella coppia mi ricorda ciò che non avrò. Merlino, amo una donna che non mi amerà mai come faccio io.
Vorrei essere il suo Harry James Potter, vorrei avere quello che lui ha.
Improvvisamente la piuma nera sfreccia verso un uomo, si attacca al suo cappello ed egli cammina tranquillamente, gli vado incontro fermandolo. Non sono mai stato diretto con qualcuno.

<<Salve, volevamo sapere se si fosse imbattuto in una nostra amica. Ha i capelli scuri, è un auror americano. Tina Goldstein>>

Ci fissa interdetto, il suo aspetto sembra di un uomo un po' facoltoso ma anche inaffidabile. Carnagione scura, capelli corti neri, occhi piccoli, naso dritto e occhiaie per la stanchezza<<Scusi ma la città è grande>>

<<Oh certo, lei poteva essere insieme a due donne o una delle due. Una è bionda, stessa età e l'altra più piccola, capelli castani, occhi azzurri splendidi, con carattere difficile ma bellissima. >>

Jacob mi rifila un'occhiataccia per la mia descrizione, non ho mica mentito, Avery è unica, bisogna dirlo.<<Mi spiace, non ricordo>>

Potrei strozzarlo in questo istante, no, non dovrei pensare certe cose. <<Tina Goldstein è un auror e quando sparisce uno di loro tutti vanno a cercarla, il Ministero ci ha inviati insieme a due donne ma non le troviamo più.>>

Ci fissa spiazzato, ignoro la mia bravura nel mentire<<Quella bellissima, forse lei so dove l'ho vista. Posso mostrarvelo>>

Se Avery fosse qui mi direbbe di non fidarmi ma non posso fare altrimenti, devo trovarla a qualunque costo. E' ancora buio, tra poco non ci sarà nessuno per le strade a cui chiedere.

<<Certo, grazie!>>

Lo seguiamo senza fiatare, Jacob non pare tanto contento. Ma l'idea di rivedere Avery mi emoziona, anche se sono passate poche ore dall'ultima volta. Un secondo senza di lei è un secondo perso, inutile.
Camminiamo parecchio fino ad un vicolo, scendiamo delle scale e ci dice che c'è un club, qualcosa per auror, è strano. Scendiamo ancora, sono come dei tunnel sotto la città, poi arriviamo in un grande spazio chiuso e c'è una figura seduta tra degli scatoloni.

Quando alza lo sguardo mi sento contento quanto estremamente deluso<<Tina?>>

Sobbalza in piedi fissandoci<<Ragazzi, come..>>

Mi giro di scatto verso lo sconosciuto<<Dov'è lei ?! Aveva detto che era qui!>>urlo.

Improvvisamente egli muove la bacchetta togliendomi la mia e chiude la porta, fatta di inferiate come in una cella, provo ad allungarmi per afferrarlo ma non ci riesco. Ci ha ingannato, ha rapito Tina ma non ha mai avuto Avery o Queenie.

<<Le mie scuse, signor Scamander. Immagino stia parlando dell'affascinante signorina Ariana Darkness, so che è legata al giovane Credence e non vorrei farle del male. Vi libererò quando lui sarà morto, oramai è lui o me>>

<<Indovina? Sarai tu>>

Questa voce mi raggiunge all'istante, l'uomo cade a terra gridando, si tiene un occhio e quando sviene appare qualcuno alle sue spalle. Il mio respiro si ferma.
Avery Silente è in piedi, il mento alzato con gli occhi bassi verso il rapitore. E' bellissima, Merlino, quanto mi è mancata! E' vestita come ore fa, si piega per prendere le bacchette e poi usa la sua magia per scardinare la porta di metallo e gettarla via. Lo fa come se fosse semplice.

<<Avery...>>

Ella mi guarda e vedo come trattiene il respiro, mi è sempre piaciuto quando lo fa, mi fa sentire come se ne fossi la causa. Poi però chiude gli occhi, come a dover riprendere il controllo, quando li riapre fa un sorriso.<<Sono arrivata in tempo>>

Tina corre fuori e l'abbraccia, ella rimane meravigliata ma poi ricambia<<Mi mancavano le tue entrate teatrali>>

<<Certo, mi piace farmi notare>>

<<Non lo hai ucciso, vero?>>domanda Jacob inginocchiandosi.

<<No, ma toglierli quello che gli ho dato non sarà bello.>>

Lo giro a pancia in su, cerco di rimanere concentrato e guardo gli occhi dello straniero.<<Tina, ti serve quest'uomo?>>

<<Sì, si chiama Yusuf Kama. E' il modo di trovare Credence>>

Dallo sguardo di Avery capisco che sta davvero facendo di tutto per trattenersi, tutti sapevano di questa scoperta prima di lei e odia non sapere le cose. Improvvisamente si sente un boato, un ruggito.

Nello stesso momento io ed Avy diciamo la stessa cosa<<Zouwu>>

<<Un cosa?!>>domanda Jacob.

Avery muove la mano verso il corpo, lo fa fluttuare<<E' una creatura molto potente cinese, può portarti con un salto alla distanza di mille miglia. E' come un grosso gattino a grandezza di un drago>>

<<Non mi sento affatto rassicurato!>>

<<So dove portare quest'uomo e anche lo Zouwu, andiamo.>>dico. Sto provando ad avere più polso, ad essere più deciso come ha detto Jacob.

Silente non mi contraddice, anzi, è la prima che corre fuori seguita dal corpo. Camminiamo svelti verso i rumori peggiori, non sarà semplice ma devo farlo e poi ora Avery è qui, forse vedermi all'opera la farà riflettere. Ma che sto dicendo?
Ed eccolo, è lo Zouwu più grande che io abbia mai visto. E' femmina, mi gira intorno quando nota che non mi muovo, che non scappo come tutti gli altri. Avery rimane sul ciglio della strada a guardarmi, perché finge di non volermi urlare contro?
Prendo dalla valigia un sonaglio attaccato ad un pastone pieno di piume, lo muovo e la creatura si ferma, proprio come un gatto sente l'esigenza di giocarci. Lo muovo lentamente, cercando di non farle pensare ad altro e poi apro il bagaglio. Spero che faccia come voglio, quando getto il gioco dentro ella salta nella valigia scomparendo, la chiudo immediatamente.
Ha funzionato davvero, mi volto verso Jacob che si tiene il cuore come se stesse per avere un infarto.
Vedendo come Avy rimane seria ricordo improvvisamente che ormai è notte, dobbiamo trovare un posto sicuro e domani mattina cercare Queenie, anche Credence.

Corro verso di loro prendendo la carta che mi ha dato il professor Silente<<Toccatemi, forza>>

L'ultima ad ubbidire è proprio lei, Tina lo nota e mi guarda stranita. Memorizzo l'indirizzo, capendo come funziona la carta e improvvisamente ci smaterializziamo tutti in groviglio di anime. Finiamo proprio dentro ad un abituazione, il legno scricchiola e il corpo del francese è ancora sospeso.
Siamo al sicuro, finalmente. Sono esausto e la preoccupazione è stata fin troppa.

<<Dove siamo?!>>esclama Goldstein.

<<Una casa sicura, credo, almeno per la notte.>>

Avery sistema il signor Kama su una poltrona, sospira ed è a quel punto che Jacob mi dà una gomitata. Mi indica la valigia, devo parlarle ora. Non posso più rimandare come un codardo, ho paura ma non posso peggiorare le cose più di così.

<<Avery, ho bisogno del tuo aiuto con la nostra nuova amica. Ha bisogno di cure e da solo sarebbe complicato>>

Si scambia uno sguardo con Tina, poi fissa la valigia, vorrebbe dire di no ma so che le creature magiche sono molto importanti per lei. Odio questa tensione, il modo in cui cerca di ignorarmi.

<<Certo, per l'esemplare di Zouwu. > > sottolinea aprendo la valigia.

Ella salta giù, sospiro quando Jacob mi prende il polso<<Sii sincero ma niente paragoni strani, va bene?>>

<<Mi sono persa qualcosa?>>chiede Tina.

Metto un piede nella valigia<<Più che qualcosa>>

Scendo piano e trovo la ragazza ad aspettarmi, si toglie il cappotto per mettersi comoda nonostante l'abito. Quando sta per uscire dalla tenda chiudo la valigia, dobbiamo stare soli e devo dire tutto adesso o esploderò.

<<Ho mentito>>Ella si ferma di spalle<<Voglio aiutare questa povera creatura ma non posso aiutare qualcuno se non aiuto prima me stesso. Sono tormentato, incastrato e non ti mentirò mai più>>

<<Non è il momento, dobbiamo affrontare un nemico domani e...>>

<<No, non m'importa di domani. Non posso chiedere scusa per quello che farò ma solo per ciò che ho fatto e mi dispiace. Sono stato un tale sciocco, volevo proteggerti ma non c'è n'è mai stato bisogno. E' solo che ho mentito perché tuo padre lo voleva, all'inizio almeno ma poi ho iniziato a farci il callo>>

<<Queste sarebbero delle scuse?!>>ribatte girandosi, i suoi occhi sono lucidi.<<Non voglio delle scuse, non voglio il tuo aiuto, non voglio niente da te>>

<<Sono venuto a Parigi per te, per questo>>

<<Non ero a Parigi, ero a casa, a Hogwarts>>

Spalanco gli occhi<<Cosa?>>

<<Ero con mio padre. Mi sono trovata lì senza poterlo controllare ma non sono andata via, volevo delle risposte, volevo qualcosa di più che delle scuse e indovina, Newt Scamander, avevi ragione! Sono nata in questa epoca, sono nata nel 1900 e poi sono stata portata nel futuro. Contento?>>

<<Come potrei essere contento della tua sofferenza?>>

Apre le braccia<<Non so neanche cosa ti renda contento a quanto pare, non so nulla di te>>

<<Questo non è affatto vero, ho mentito su come ci siamo conosciuti e su altro ma mai su chi sono quando sto con te. Non ho recitato una parte, è stato reale così come questo dolore>>

Fa una smorfia scuotendo la testa<<Tu stai soffrendo? Tu?! Dimmi, cos'hai perso fino questo momento, eh? >>

<<Te>>commento.

Vedo una luce nei suoi occhi, ma la fa sparire, è brava ad usare la rabbia come difesa ma non userà la sua delusione. Tutto ciò a cui penso è che è straordinariamente bella quando è furibonda, lo è sempre. Silente mi ha fatto mentire per tutto questo tempo e ora le dice tutto come se niente fosse? Che gli prende a quel mago? C'è qualcosa che non mi quadra, che lui nasconde.

<<Tu mi hai mentito!>>urla, poi fa un passo indietro stringendo gli occhi bagnati<<Mi hai guardata negli occhi per più di un anno e mi hai mentito, non pensavo ne fossi capace. Pensavo che tra di noi ci fosse un rapporto speciale, che fossimo amici>>

Il mio cuore scoppia, non posso più stare in silenzio, essere accomodante e rifugiarmi nella sintonia. L'amore non è solo sintonia, questo una volta mi aveva detto ed è vero, l'amore fa andare fuori di testa. Non resterò a guardare la donna che amo mentre si consuma per un altro. Io non posso essere solo una cosa per lei. Amici? No.<<Io non voglio essere affatto tuo amico>>

Apre gli occhi di occhi schiudono le labbra, sembra non respirare ma questa volta non mi piace il modo in cui lo fa. Vedo dal suo sguardo che sembra ferita e non voglio che lo sia, so riconoscere i suoi pianti, piange in diversi modi.

<<Oh..>>

Prendo tutto il mio coraggio come se lo avessi chiuso in una bottiglia, forse sono solo sfinito di nascondermi e getto il vetro a terra aprendo strada al mio cuore.

<<Voglio essere la persona di cui hai bisogno perché scegli che sia così. Voglio essere quella a cui prendi la mano per strada, quella che ti manca appena se ne va. Voglio essere l'uomo che ti guarda cucinare chiedendosi se anche stasera non mangerà perché non sai cucinare e voglio essere quello che ti dice che potrebbe rimanere a digiuno per sempre se vuol dire stare insieme a te. Insieme a te per davvero, in ogni possibile senso. Voglio essere quello che crea un'ora in più al giorno solo per passarla a guardarti, perché mi basta questo per poter vivere in pace. Voglio essere la persona che aspetti a letto, che stringi al posto del cuscino e con cui sogni un futuro, una famiglia, una casa più grande. Voglio essere il tuo mondo, voglio essere l'uomo con cui balli dopo cena, quello che dice a tutti di essere stato scelto dalla donna più incredibile di tutti i tempi. Voglio tutto ciò che è pericoloso avere di te, inclusa la tua gelosia, la tua rabbia, il tuo dolore. Voglio essere la persona che bacia i tuoi sorrisi e le tue lacrime. Quello che ti sfiora per calmarti e allo stesso per farti sentire felice, agitata. Voglio invecchiare con te, voglio che litighiamo, che ridiamo, che siamo tutto ciò che siamo. Io non ti desidero, ti voglio! Tutto ciò che voglio è essere colui che ami, nonostante i ma e i se. Nonostante mi abbiano detto che l'amore è impossibile da spiegare e che può essere migliaia di cose! Questo non è vero, perché per me l'amore sei tu. Ecco cosa voglio essere, non di certo un amico... io ti amo e ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista>>

Avery ha gli occhi pieni di lacrime ed io sono affranto, il mio cuore esplode ma lei non favilla, non scappa, non grida e forse è anche peggio.
Jacob mi aveva detto di non dire tutto questo, di essere conciso, dannazione.
Improvvisamente Avery riprende vita e nonostante le lacrime macchino il suo viso angelico appare qualcosa, quel Tuono a ciel sereno, lei sorride. Non un sorriso qualunque, quello vero e che fa solo quando è sinceramente felice, quando è in pace ed anche impulsiva.
Il tempo non sa decidersi se andare piano o veloce, quello che so è che Avery allunga le mani fino ad arrivare a me.
Le sue labbra incontrano le mie, i miei occhi si chiudono lentamente per la sorpresa, le mie mani trovano il loro posto sulla sua schiena.

La stringo a me assaporando ogni istante, non le immaginavo tanto morbide e le sue dita percorrono i miei lineamenti come se stessero facendo una gara di velocità. Pensavo che sarei stato inesperto, che mi sarei sentito a disagio ma la verità è che è la cosa più naturale del cosmo.
Questo bacio sa di magia, sa di sincerità e cancellano ogni traccia di indecisione, di dubbio, riesco a sentire il suo cuore battere forte. Le sue labbra non parlano ma quello che mi stanno dicendo che è ciò che prova per me è reale, non lo sto sognando. I brividi che mi travolgono sono come onde infinite, non mi sono mai sentito tanto vivo in vita mia.
Rimaniamo senza respiro, ma ormai mi sono abituato visto che ogni volta che la vedo non riesco a respirare. Ci spostiamo di alcuni centimetri, così da guardarci negli occhi e vedo la sua emozione, seppur gli occhi pieni di lacrime vedo che sorride.
Non dice niente, non serve che lo faccia.
È bellissima, più che mai ed io non posso credere che sia mia. La bacio di nuovo e questa volta la tiro su per i fianchi, mi cinge le spalle e la faccio girare.
L'amore, per me, è lei e lei soltanto.

ANGOLO AUTRICE.

Lo so! Vi sento urlare!
Ve lo aspettavate?
Pensate che Avery abbia fatto bene o che abbia tradito Harry?
Sono super entusiasta!
Spero che il video vi sia piaciuto!
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Un bacio, mie Streghe e Maghi.

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