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Capitolo 18

HARRY

Ho sempre visto qualcosa di molto eroico in Avery, il suo sacrificarsi, la sua forza, il coraggio e l'astuzia. Per me era un'eroina molto prima di sapere delle sue capacità, era la persona più potente che avessi conosciuto già quando avevamo solo undici anni. 
Credo sia per questo che per me, Herm e Ron è sempre stato facile seguirla.
Ma crescendo molte cose ho iniziato a vederle in modo diverso, il suo modo di fare ha iniziato a farmi pensare che non era un sacrificio come lo intendiamo in una poema omerico, insomma, semplicemente non era un atto di altruismo, ma di masochismo. Farsi del male le piaceva, le piace ancora, perché crede di meritarlo o perché in qualche modo si sente confortata perché lo conosce. 
Io sono sempre sfuggito al dolore, per quante persone ho perso, per quante ne siano morte non ho mai mollato la presa, perché glielo dovevo. Perché avevo fede in loro, forse questo mi ha fatto rimanere me stesso mentre tutto mutava. 
Avery non ha fede, anche se dice il contrario, io lo so. Lei non crede nelle persone, non più da quando è morto Cedric, ha continuato ad aiutare gli altri ma non è più stata lo stessa.
Mi ricordo come difendeva a spada tratta Piton, Neville, Sibila parlando di speranza, diceva che dovevamo stare tutti insieme, che sarebbe andato tutto bene ma ora ha scelto di fare qualcosa da sola. So bene che ha ragione, che Bathilda era importante in qualche modo e che sta facendo del suo meglio per non ricadere nelle tentazioni oscure.
Lei sarà sempre la mia eroina, qualsiasi cosa accada, perché si rialza in piedi e non le importa più di essere sola, lei alza il pugno e dice no, combatte fino allo stremo. Credo che neanche Avy sappia perché lo fa, forse è parte di lei ma ora, mentre cammino verso la casa dei Lovegood, mi domando se io in qualche modo abbia mai fatto lo stesso. Da quando ne ho memoria lei c'era tutte le volte che ne avevo bisogno, non mi sono mai sentito solo.
Solo le case dei maghi sono abbandonate alle campagne, senza strade, bisogna passare tra le erbacce. Ci sono strane piante intorno ad essa, c'è un cartello dove c'è scritto di non toccare le prugne dirigibili, amo la magia. Hermione bussa guardandosi in giro, penso che voglia che Avery sia con noi, come la capisco.
Un istante dopo la porta si apre, per metà e il signor Lovegood si mostra. Saranno passate molte settimane ma è cambiato parecchio, sembra sciupato, preoccupato, terrorizzato. 

<<Cosa c'è? Chi siete?>>chiede tirando indietro i lunghi capelli bianchi.

Oltrepasso Ron cercando di sorridere<<Salve, signor Lovegood. Sono Harry Potter, ci siamo conosciuti  alcuni mesi fa al matrimonio a casa Weasley. Possiamo entrare? >>

Il suo sguardo cambia, come se avesse  avuto un lampo di genio. Apre del tutto la porta e ci fa entrare svelto, indossa delle ciabatte bianche, è in pigiama e da quello che noto ama vestirsi di bianco. <<Sedetevi! Sedetevi! Un po' di the?>>

<<Certo, grazie>>gli sorride Ron, non dirà mai no al mangiare.

Ci sediamo in un angolo, è una casa creativa, abbastanza colorata e con una disposizione dei mobili molto curiosa. Cinque minuti dopo arriva con un vassoio, sembra un po' nervoso, non deve ricevere molti ospiti. Ci dà le tazze e quando assaggio il the per poco non lo sputo, quello di Hermione è molto più buono, questo è davvero amaro.

<<Dov'è Luna?>>chiede Hermione.

Il suo sguardo ora si fa triste<<Sarà qui fra poco. E la signorina Lightless? Dal Ministero si dice che viaggiate insieme>>

<<Anche lei sarà qui fra poco. Si sta occupando di una cosa personale>>

Il silenzio è tremendamente imbarazzante, poi lui si volta verso di me<<Signor Potter, che cosa posso fare per lei?>>

<<Si tratta di una cosa che portava al matrimonio, un ciondolo. Un simbolo>>

Lui apre la vestaglia di lana e alza una delle sue collane, eccola, è quella la runa<<Intende questo?>>

<<Quello che ci chiedevamo è : Che cos'è?>>

Inclina la testa, stranito<<Perché siete venuti fino a qui se potevate avere la risposta dalla signorina Lighless?>>

<<Avery? In che senso?>>chiede Ron.

<<Non ho mai conosciuto il Preside Silente davvero, ci siamo incontrati poche volte ma l'ho intervistato tanti anni fa per il Cavillo, il mio giornale. Sapete, la piccola signorina Lightless aveva solo tre anni e non si staccava dal suo papà, era così dolce e gentile. Se ne andava in giro per la stanza, durante l'intervista giocando con un animaletto terrificante. Quando ha visto quella collana mi è saltata addosso, ci credete? Ci ha giocato per ore>>ridacchia amorevolmente. Secondo Hermione il Cavillo, un giornale mensile, è pura spazzatura.

<<Ma signor Lovegood, Avery aveva solo tre anni, come potrebbe ricordare?>>

<<Giusto, giusto. Non ho detto il punto, suo padre, il caro povero Albus Silente conosceva molto bene questo simbolo, aveva studiato i Doni della Morte quando era giovane>>

<<I cosa?>>domandiamo tutti e tre insieme.

Lui sorride<<Sono davvero sbalordito che non sappiate, che Avery non ricordi ciò. Era così ossessionata da quella storia, ricordo che Albus mi raccontò che la faceva addormentare con il suo libro delle fiabe>>

Hermione fa una smorfia e prende dalla sua borsetta il libro che le ha lasciato Silente, apre la prima pagina e la gira verso di lui<<Questo simbolo lo ha fatto Avery? Ne è sicuro?>>

<<Eccome! Ero presente, rubò la mia piuma per appunti e disegno la mia collana. La signorina Lightless è una vera tempesta, non credete?>>

Questo spiega molte cose sul fatto che Avy aveva detto di avere una sensazione familiare<<Quale fiaba è quella che rappresenta questi Doni della Morte?>>

<<Conoscete il racconto dei Tre Fratelli, naturalmente>>

<<Sì>>dicono in coro Herm e Ron.

<<No>>rispondo io, non è sempre facile essere al passo.

Hermione gira il libricino e sfoglia le pagine<<Ce l'ho qui, eccola. La leggo?>>

Il signor Lovegood fa un grande sorriso<<Certo, amo questa storia!>>

E' piuttosto, come dire, lunatico? Granger mi guarda imbarazzata ed inizia<<C'era una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria a calar del sole...>>

<<A mezzanotte. Mamma diceva sempre mezzanotte>>la ferma Ron, cerco di non ridere per come lo fulmina con lo sguardo.<<Ma al calar del sole va bene, meglio in effetti>>

Lovegood si alza e va verso la finestra, intravedo un corvo, Granger sbuffa<<Vuoi leggerla tu?>>

<<No, no, vai avanti>>

<<C'era una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria a calar del sole. Dopo un po' i fratelli giunsero ad un fiume troppo pericoloso d'attraversare, essendo versati nelle arti magiche ai tre fratelli bastò agitare le bacchette per costruire un ponte. Ma prima di oltrepassarlo trovarono a sbarrarli una figura incappucciata. Era la Morte. Si sentiva imbrogliata, perché di solito i viaggiatori annegavano nel fiume, ma essa era astuta. Finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e che meritavano un premio per la loro abilità nel sfuggirle. Il maggiore chiese la bacchetta più potente che potesse mai esistere, così la Morte gliene fece una da un albero di sambuco che stava lì vicino. Il secondo fratello decise di umiliare la Morte ancora di più, e chiese il potere di poter richiamare i propri cari dalla tomba, così la Morte raccolse una pietra dal fiume e gliela offrì. Infine la Morte si rivolse al terzo fratello, un uomo umile, lui chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene da quel posto senza essere seguito dalla Morte e così essa con riluttanza gli consegnò il proprio mantello dell'invisibilità. Il primo fratello raggiunse un vicino villaggio, armato della bacchetta di sambuco, e uccise un mago con cui in passato aveva litigato ; inebriato dal potere che la bacchetta gli aveva dato si vantò della sua invincibilità. Ma quella notte un altro mago rubò la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola, così la Morte chiamò a sé il primo fratello. Il secondo fratello tornò a casa e tirò fuori la pietra, la girò tre volte nella mano, con sua gioia la ragazza che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morte gli apparve. Ma ben presto ella divenne triste e fredda, perché non apparteneva al mondo dei mortali ; reso folle dal suo desiderio egli si tolse la vita per riunirsi a lei e così la Morte si prese il secondo fratello. Riguardo il terzo fratello la Morte lo cercò per molti anni ma non fu mai in grado di trovarlo, solo quando ebbe raggiunto una veneranda età, il fratello più giovane, si tolse il mantello dell'invisibilità e lo donò a suo figlio. Poi salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, congedandosi da questa vita, da pari a pari>>

Il signor Lovegood, guardando fuori, sospira<<Ecco, questi sono i Doni della Morte>>

Non avevo mai sentito questa storia ma da come ne parla il padre di Luna non sembra affatto solo una fiaba<<Mi dispiace, signore, ma ancora non ho capito>>

Lui si volta, viene verso di noi, si piega sul tavolino. Ci avviciniamo mentre borbotta qualcosa d'incomprensibile, prende un carboncino e ci fa posto per guardare quello che intende mostrarci. In mezzo al foglio rovinato fa una linea dritta, orizzontale<<La Bacchetta di Sambuco, la bacchetta più potente mai creata.>>poi fa un cerchio sulla fine<<La Pietra della Resurrezione>>infine disegna un triangolo che contiene le altre figure<<Il Mantello dell'Invisibilità>>

<<Quindi insieme ...>>

<<Costituiscono i Doni della Morte, insieme creano un Padrone della Morte>>

Sospiro<<Quel simbolo era su una tomba a Godric's Hollow, Avery si è sentita male quando l'ha toccato. C'era un nome, Perevell, è una famiglia, giusto?>>

<<Oh certo! Ignotus Perevell e i suoi due fratelli si dice fossero i primi possessori dei doni. Per tanto fonte d'ispirazione della storia.>>

Ron storce la testa, in effetti ho un mantello dell'invisibilità ma so che ne esistono molti<<Signore, si sa per caso chi sia stato l'ultimo possessore?>>

Lui abbassa la testa, guarda ancora fuori dalla finestra<<Vedete, io credo nei Doni da sempre ed è grazie a mio padre. Lui vide qualcosa a Godric's Hallow nella notte del 1900, era solo un bambino, vide qualcuno possederli tutti quanti >>

<<Un vero Padrone della Morte?>>

<<No, signorina Granger. Non li usava per sé ma per creare qualcosa, un'arma. Quando raccontai questo ad Albus disse che non era vero niente, negò l'evidenza della verità, credo avesse paura. Forse tutti dovremmo averne>>

<<Che cosa può fare quell'arma?>>

<<La domanda, signor Potter, è cosa non può fare>>

Si sentono dei rumori, c'è qualcosa di strano e quando Ron va verso la porta improvvisamente il signor Lovegood gli sbarra la strada mettendosi davanti ad essa. Sembra terrorizzato.

<<Che sta succedendo?>>domanda Hermione prendendo le sue cose.

Lui scuote la testa con gli occhi lucidi<<Non potete andare via. Tu, signor Potter, sei la mia unica speranza. Erano arrabbiati per quello che ho pubblicato, capisci? Così l'hanno presa, hanno preso la mia Luna>>la sua voce trema mentre mi si avvicina, allunga una mano e mi solleva i capelli guardando la cicatrice<<Ma in effetti è te che vogliono>>

Gli tolgo la mano, mi sento davvero in colpa per Luna<<Chi l'ha presa?>>

<<Voldemort>>

Dicendo ciò indietreggia di scatto e i rumori diventano forti, inquietanti e provengono dal cielo. Ci sono i mangiamorte. 
Tutti e tre ci buttiamo a terra, colpiscono la casa facendo crollare mobile, è il caos. In questo momento non so se essere felice che Avery non sia qui in pericolo o scontento perché è probabilmente ci salverebbe tutti. Ci trasciniamo, non possiamo smaterializzare finché non ci tocchiamo. Il signor Lovegood, come un folle corre fuori dalla casa e grida di avermi preso.
Con fatica arriviamo vicini, allungo le braccia prima che il tetto crolli, Hermione sceglie il posto in cui finire. Trattengo il fiato quando apro gli occhi, non siamo troppo lontani da dove eravamo stamattina. Ci alziamo.

<<Miseriaccia, quello sporco traditore! Non possiamo fidarci di nessuno!>>

<<Ron, hanno rapito Luna perché mi appoggiava. Era solo disperato>>gli spiego.

<<Ragazzi, non è quello il problema. Avery doveva incontrarci lì tra venti minuti!>> esclama Hermione guardandosi l'orologio al polso.

Mio Dio, me n'ero dimenticato<<Cazzo, come facciamo ad avvisarla?!>>

<<Se arriva e incontra i mangiamorte? Il Deluminatore non funziona all'incontrario?>> commenta Ron alzando le braccia.

<<Dobbiamo andare da lei>>

Herm scuote la testa<<A Godric's Hallow? E' quasi mezzanotte, Harry, non credo sia sicuro, soprattutto se sanno che siamo vicini>>

In effetti è ancora più pericoloso esporsi dopo un avvistamento, non dovevamo dividerci, è stato un errore. Siamo tutti in pericolo ora. C'è un rumore tra gli alberi, i miei pensieri si paralizzano e il cuore inizia a battere svelto.

<<Harry..>>mi chiama Ron.

Mi giro lentamente, insieme ad Hermione e la mia sensazione sembra essere corretta. C'è un uomo davanti a lui e altri dietro, sono Ghermidori e sono quelli che ci hanno quasi beccato un mese fa. 

<<Ne conto tre, chi siete?>>

<<Correte!>>grido prendendo per il polso Herm.

Iniziamo a correre, Ron ci affianca mentre i nemici non si muovono affatto. <<Che state a guardare? Prendeteli!>>

Loro ubbidiscono ma io continuo a correre, non ho la minima idea di dove vogliamo andare ma non possiamo fermarci per pensare ad un posto e smaterializzarci. Dobbiamo solo seminarli. Non sono mai stato un buon corridore ma vado più veloce che posso, ammetto che adesso mi servirebbe la mia ragazza, li avrebbe combattuti e tramortiti. Correre non è la soluzione, anche i colpi che ci lanciano con le loro bacchetta non aiutano.
Improvvisamente Ron tira un grido, lo vedo, più avanti a me, cadere ed essere stretto da una catena. Vado verso di lui quando Hermione si ferma, allunga la bacchetta verso di me e una scossa mi pervade totalmente. Finisco a terra, sento dolore sul mio viso ma non è viscerale, è sopportabile.
Corre da me e mi prende gli occhiali<<Fermi! Vi abbiamo presi!>>

<<Che sta succedendo?>>domanda uno di loro.

Accade anche qualcos'altro oltre il mio cambio di aspetto, tutti ci voltiamo verso la pianura, sotto la foresta. Anche i Ghermitori, che ci accerchiano guardano la casa di Lovegood.
Nel cielo nero accade qualcosa che ho già visto, si apre con una folata di vento, la terra trema, ma più di quanto io abbia mai sentito, si estende a kilometri. Il vento è così freddo, così pesante e gli alberi paiono desiderare cadere, molti vengono scorticati nelle vicinanze della casa. 
Non posso vedere ogni dettaglio ma capisco cosa accade.
Appaiono dei tuoni, sono di un blu elettrico, sembrano pugnali e sembrano colpire proprio la stessa zona. Non si può vedere la casa bene, siamo troppo lontani ma improvvisamente qualcosa si riesce davvero a vedere.

<<Tutti giù!>>grida il loro capo.

<<Harry, che cos'è?!>>

<<Niente di buono>>

Un'onda blu esce dalla struttura o così sembra, ma è visibile ad occhio nudo, dilaga come una goccia che si scontra con una superficie d'acqua. L'onda percorre la valle e quando capisco che sta per arrivare tirò giù Hermione, la copro più che posso ma l'energia riesce a spingerci comunque più in là. Qualcuno lo sento gridare da dove viene spinto.
Alzo lo sguardo e vedo chiaramente la striscia blu oltrepassare gli alberi e continuare. Nessuno fiata e si muove per vari secondi, nessuno ci riesce.
Poi sento un urlo, Hermione viene tirata su di peso e Ron la vede<<Lasciatela!>>

<<Capo, ma cos'era quella luce?>>trema uno di loro, ha gli occhi pieni di trucco nero.

<<Non importa, chiunque ha visto quella cosa. Avviseranno il Ministero>>Anch'io vengo tirato su e il capo mi si avvicina, mi prende per il colletto fissandomi<<Sei un vero mostro, ragazzo. Vediamo perché sei scappato. Come ti chiami?>>

<<Vernon Dursley>>mento, non so perché ho pensato a mio zio.

Poi mi lascia, abbandonandomi ad un altro, seguo lo sguardo verso Herm<<E tu?>>

<<Penelope White, mezzosangue>>

<<Non c'è nessuno Vernon. Il mostro mente>>commenta uno guardando una specie di lista.

<<La vostra lista si sbaglia, ho detto chi sono!>>

Il maledetto torna da me, mi guarda negli occhi e poi mi tocca la fronte, mi solleva i capelli e vede la cicatrice. Quanta sfiga.<<Cambio di piano, questi non li portiamo al Ministero.>>

ANGOLO AUTRICE

Piccolo colpo di scena, vi è piaciuto?
Chissà cosa intendeva il padre di Luna con le sue storie su Avery, lo scopriremo più avanti. E quella luce blu? Chi è stato e cosa accadrà adesso che saranno prigionieri a casa Malfoy?
Spero che vi piacerà ciò che ho preparato! Un bacione!

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