Capitolo 16
Per il mondo magico Merlino è il mago più potente mai esistito ed ora il mio nome è associato al suo, lui non usava sempre la bacchetta. Si dice che abbia creato la Maledizione Imperius e che sapesse qualsiasi incantesimo, persino che era un abile spadaccino, un guerriero.
Io non sono Merlino, non perché sia una donna o perché il mio aspetto cambia, ma perché lui faceva grandi imprese nel nome di cose onorevoli, ha creato una classe di premi per questo.
Non ricordo l'ultima volta che ho fatto qualcosa che andava oltre il mio desiderio, lui era puro bene, io sono contaminata dal male e non vado premiata per questo. Merlino è un eroe per tutti ma per me, la definizione di eroe era di fatto il nome completo di mio padre. Perché un eroe fa anche sbagli, entra nell'oscurità e ne esce, non per le sue abilità ma per il suo cuore.
Merlino avrà fatto cose incredibili e avrà avuto poteri simili ai miei ma questo non ci mette sullo stesso piano, così come non mette lui sul piano di mio padre. Merlino non era un vero eroe, perché non conosceva l'oscurità che sarebbe nata secoli dopo, lui viveva nella luce, dove tutti vorremmo vivere.
La notte appena passata mi ha fatto capire molte cose, su quante aspettative e quante etichette ci diamo. E' stato naturale fare l'amore con Harry, non lo avevamo programmato ed è stato perfetto, non riuscirei a trovare altre parole.
Me ne sto fuori, tra il fresco dal mattino presto ed osservo la neve attaccata agli alberi. Non mi sento strana come pensavo, mi sento bene, seppur la morte di Bathilda mi abbia fatto capire quanto rancore ho irrisolto, è sempre stato facile per me essere arrabbiata con tutti, con il mondo, con me stessa. Mi stringo nel maglione che ho rubato ad Harry, ho dimenticato di mettere dei pantaloni ma è una sensazione piacevole questo freddo che punge.
<<Ehy, non hai freddo?>>
Mi giro lentamente, la vista incantevole di prima si mischia con la sua presenza. Harry è completamente vestito e tiene fra le dita una tazza di the caldo.<<No, si sta bene>>
Harry viene verso di me e mi avvolge con la coperta che aveva nascosto sul braccio destro, poi allunga la tazza e me la pone, è davvero caldo. Mi piace come si occupi di me. Infine allunga un braccio e lo posa lungo la mia schiena stringendomi un fianco, aderisco al suo corpo come in un abbraccio. Giro un po' il viso e gli do un bacio sulla guancia per il buongiorno, non sono mai stata così con nessuno, neanche con Cedric.
Guardiamo il panorama del fiume che va verso il laghetto<<Ti sei davvero superata questa volta, è bellissimo qui>>
<<L'ho solo immaginato e boom, è comparso. Non ci sono mai stata. Però è magico, potremmo invecchiare qui, viverci per sempre e mandare al diavolo il mondo. Potremmo smettere di lottare, nessuno ci troverebbe mai>>
<<Sarebbe un sogno>>sussurra.<<Come lo è stato stanotte, quando mi sono svegliato e non ti ho visto ho pensato di aver sognato tutto>>
Sorrido involontariamente dopo un sorso<<A me è sembrato piuttosto reale>>
<<Sono stato, insomma, si...sai, bravo? Non ti ho fatto male?>>
Mi guarda negli occhi con le guance arrossate, è davvero imbarazzato e questo mi fa ridere.<<E' stato tutto perfetto, dico davvero. Ogni secondo>>
Allungando il collo gli do un bacio sulle labbra, soffice e corto, sincero.
Poi appoggio la tazza di fianco al braciere che si sta spegnendo, stringendomi nella coperta prendo la foto che avevo lasciato lì e torno al mio posto, nel suo abbraccio. <<Che cos'è?>>
<<Il motivo per cui mi sono alzata. Ho preso delle cose a casa di Bathilda, ho trovato la prima copia del libro di Rita e un messaggio poco carino, in più la foto con la bambina>>ammetto<<Il ragazzo che tiene la bambina, mi sembrava familiare e ho capito dove lo abbiamo già visto. Nella visione di qualche settimana fa, quando è stata rubata una bacchetta, era lui il ladro e Voldemort lo cerca. Credo fosse parente di Bathilda e credo di sapere chi sia, più o meno>>
<<Perché non ne sembri felice?>>
<<Perché è un ricordo che papà mi ha tolto. Ricordi quando al primo anno Hermione ha letto la figurina di mio padre? Quella di Flamel e Grindelwald?>>lui annuisce.<<Non ricordavo Grindelwald perché papà lo aveva rimosso un anno prima, insieme allo specchio e chissà a cos'altro. L'uomo che tiene la bambina, che potevo essere io, è proprio Gellert Grindelwald in persona. Nel libro di Rita ci sono le foto di papà insieme a lui, il primo Mago Oscuro ed erano amici un tempo. >>
<<Perché sei così sicura di non essere tu quella bambina? Insomma, c'è Antonio>>
<<Ci ho riflettuto, i chupacabra possono vivere il triplo di un essere umano. Quindi viveva con mio padre, non è stato messo nella mia cesta come mi aveva detto, o forse è arrivato insieme a me e mi ha tenuta per questo segno, sono le uniche spiegazioni sensati.Mia zia Ariana qui sembra più grande di quando è morta e forse è perché lo sembrava e basta, la bambina non so chi sia. Ma non sono io, sarebbe impossibile>>
<<Okay, la tua tesi ha senso ma non ti vedo convinta>>
<<Non è quello>>alzo le spalle<<E' che papà mi ha fatto vedere poche foto di lui da giovane, per farti capire che la prima foto di lui senza barba bianca l'ho vista quando avevo dodici anni. Avresti dovuto vedermi quel giorno, gli ho detto che era l'uomo più bello che avessi mai visto, il papà più bello del mondo. Era così imbarazzato ma in quella foto aveva almeno quarant'anni, qui ne avrà a malapena venti.>>
<<In effetti era un bell'uomo>>ridacchia.
Lui mi accarezza i capelli, ed io mi decido a dire qualcosa che non avrei mai pensato di ammettere sul serio<<Non so cosa farei per tornare indietro e dirgli che non lo odio, che gli voglio bene. E' l'ultima cosa che gli ho detto>>
<<Avery..>>
Mi stacco da lui, gli do un bacio veloce sulla guancia e riprendo la tazza, quasi scappando da una sua possibile risposta. Nessuno sapeva questo, non volevo che mi guardassero come lo sta facendo lui<<Ti dispiace se torno a dormire e fai tu la guardia, anche se era il mio turno?>>
<<Certo. Tranquilla, amore>>
Sospiro e lo guardo sedersi, così da prendere posizione. Stringe il medaglione e ha la testa china, si sente dispiaciuto per me.
Sto facendo del mio meglio ma non è facile, capisco che il mio comportamento non è normale da comprendere, bisogna vivere delle cose per capirle e non do una colpa a lui, o chiunque altro, per non capire i miei comportamenti.
Non siamo tutti uguali, questo mi piaceva una volta del mondo.
HARRY
A volte vorrei essere più simile ad Avery, forse riuscirei a capirla ed aiutarla di più. Negli ultimi giorni siamo stati così bene insieme, mi sono scordato di tutto ciò che ci siamo fatti a vicenda e stanotte è stata la notte più bella della mia vita. E' stato naturale, spontaneo e inaspettato.
Non avevo mai pensato che potessi sentirmi così vicino a lei ma ora, dopo averla sentita ammettere qualcosa di estremamente doloroso, la sento lontana.
So quanto sia difficile aprirsi per lei, da bambina era anche peggio, i primi anni ad Hogwarts parlava raramente di sé o dei suoi sentimenti. Ho sempre saputo che era più matura di tutti noi, davo per scontato che fosse perché era cresciuta con stimoli diversi dai miei, o perché aveva dei veri e propri poteri ma credo di essermi sbagliato. E' sempre stata più matura perché è più umana, ha vissuto dolori più grandi di me, Hermione, Ron o altri. Io ho perso i miei genitori ma ho sempre saputo che mi amavano, si sono sacrificati ma quelli di Avery hanno scelto di abbandonarla, questo non è amore e il suo rapporto con Silente era morboso. Così morboso da sentirsi soffocare, dopo il quarto anno ha iniziato a perdere tutte le sue certezze ed è cambiata, è diventata molto più malfidente.
Ma come darle torto? E' normale, anch'io sono cambiato ma ho continuato ad avere fede, in lei, in noi, nel bene ma non siamo uguali. Questo è ovvio, dentro di me non c'è quello che è dentro di lei.
Le ore passano svelte qui, il paesaggio è straordinario e si modifica con il passare del tempo. Diventa nuvoloso ma non piove, non nevica, diventa solo tutto un po' più scuro.
E' in quel momento, mentre ho la schiena attaccata ad un albero e tengo la foto trovata tra le dita, che scorgo una luce. Alzo gli occhi e al di fuori della barriera noto una figura, è qualcosa di straordinario. La luce blu ha la forma di un cerbiatto, mi fissa come a spiarmi.
Il mio cuore batte forte, solo un nome appare nella mia mente.<<Mamma?>>
Mi alzo ed ella sembra invitarmi a seguirla, sembra un Patronus. Vorrei gridare ad Avery di seguirmi ma ho il timore che così la luce scapperebbe, non posso permetterlo. Inizia a camminare ed io esco dalla barriera, cammino e la seguo, senza sapere che cosa aspettarmi o da quanto lo sto facendo. Mi porta al laghetto ghiacciato che avevo visto stamattina, la superficie grigia sembra spessa. L'essere diventa una palla blu lucente, mi avvicino ad una grande quercia e scelgo di fare una vera e propria stupidaggine, cammino sul ghiaccio. Hermione mi ucciderebbe per averlo fatto, sento dei rumori ma continuo fino al centro, accendendo Lumus ovviamente. La luce, quasi a prendermi in giro, la vedo scendere delicata e finire su fondo del lago. Mi inginocchio, pulisco la superficie e guardo attraverso.
<<Cristo Santo!>>
La luce blu illumina un pezzo di ferro che riconoscerei ovunque dopo il secondo anno, è la spada dei Grifondoro. Come poteva essere qui? E' impossibile, non ha senso.
Allungo la bacchetta<<Accio Spada>>
Essa non si muove. Tra tutti i posti doveva essere in fondo ad un lago ghiacciato? Non posso tornare indietro e chiedere ad Avery di farlo, la spada si è presentata a me e non vorrei che sparisse.
Nonostante la mia solita sfiga decido di togliermi i vestiti, le scarpe e gli occhiali. Il freddo è pungente, non so come stamani Avy abbia fatto a sopportarlo. Uso la bacchetta per far scogliere e creare un buco, so bene che è una pessima idea e che il freddo potrebbe uccidermi ma farei qualsiasi cosa per fermare Voldemort. L'ultima cosa che tengo è il medaglione.
Poi mi butto, cerco di rimaner concentrato, di trovare un obiettivo, qualcosa che mi faccia sentire meglio e sconnesso dalla temperatura, è come se dei coltelli mi stessero trapassando da una parte all'altra. Mi sto avvicinando, allungo la mano per prenderla quando ad un tratto la catena sembra prendere vita, mi tira all'indietro, come a scappare dalla lama. Cerco di respirare ma non riesco a farlo, mi sembra di annegare. Mi tira più là, lontano dal buco e mi fa attaccare al ghiaccio, picchio le mani sopra, in panico.
Sento dei passi e sopra di me, tra la neve, vedo delle impronte. Qualcuno si butta, non riesco a vederlo ma poi due mani mi prendono, mi tirano verso il buco che ho creato. Vengo trascinato fuori, tutto è opaco e lontano, faccio fatica a capire le cose.
Qualcuno di più minuto mi prende per le spalle e vedo quello di prima buttarsi di nuovo nel lago.
Vengo spinto verso la quercia, non ho mai sentito un freddo simile.
<<Stai bene?!>>
La vista si fa nitida e vedo, uscire dal lago, l'ultima persona che mi aspettavo. Ron tiene la spada, la mette a terra e al mio fianco appare Hermione, sembra spaventata.<<Cosa ti è saltato in mente? Non potevi saltare li dentro da solo!>>
<<Mi avete salvato>>tremo sorpreso, come mi hanno trovato?<<Avete evocato anche la cerva?>>
Ron si asciuga i maglione<<Non sei stato tu a chiamarci?>>
<<No, il mio Patronus è un cervo>>spiego alzandomi, prendo i miei vestiti tremando come non mai.<<Come sapevate che ero in pericolo?>>
<<Storia lunga ma dov'è Avery?!>>si guarda in giro Hermione.
<<E' nella tenda, al sicuro. Aveva bisogno di riposare>>commento indossando le scarpe.
Mi rendo conto che Ron sembra essere tornato quello di qualche mese fa, ma non oso aprire l'argomento. Io l'ho già perdonato, è Avery quella con cui avrà a che fare. E' nei guai e non vorrei essere nei suoi panni<<Hai trovato la spada, questo vuol dire che abbiamo il modo per distruggere gli Horcrux>>
Mi tolgo il medaglione che stava per uccidermi e lo appoggio su un tronco, è ora di farla finita, velocemente. Ron riprende la spada ed io mi metto dall'altra parte<<Ron, tocca a te. Quando lo apro devi colpirlo>>
<<Come lo aprirai?>>
<<Con il serpentese. Io ed Avery siamo stati attaccati ieri da un serpente, altra storia lunga, ho fatto fatica a capirla ma riesco ancora a dire qualcosa>>ammetto.
I due si preparano, come se non se ne fossero mai andati. <<Non lo so, Harry, fa più effetto su di me che su di voi>>
<<Mettiamola così, è il tuo modo per vendicarti.>>
<<Non ci riuscirò..>>
<<Fallo per Avery. Pensa a lei, glielo devi, non credi?>>
Ronald sospira e pare prendere coraggio, mentre Hermione indietreggia in asia. Non so cosa aspettarmi, che cosa uscirà ma so che lo affronteremo insieme, come sempre. C'è un motivo se mi hanno trovato e salvato, anche se non so qual è, non ancora.
Mi piego e sussurro le prime parole che riesco a dire e che ricordo. Improvvisamente esso si spalanca e veniamo lanciati lontani, cerco gli occhiali mentre sento Hermione urlare terrorizzata, quando li prendo mi giro. Persino io rimango paralizzato, vedo Ron scuotere la testa con orrore.
Una nube pesante nera mostra per poco la forma del viso di Voldemort<<Ho visto la vostra paura, il vostro cuore è mio. Ho visto i vostri sogni più nascosti, così nascosti da non conoscerli. Io so che cosa temete!>>
<<Ron, uccidilo!>>urlo.
Lo vedo guardarsi intorno, non trova la spada. Scuoto la testa, è molto peggio del Diario di Tom Riddle, è terrificante. La nuvola, da qualsiasi posizione, mostra qualcosa che non sapevo di temere sul serio.
Avery viene rappresentata con gli occhi bianchi, i capelli anche, nella sua forma da Lightless. Ha le mani sporche di sangue, così come il suo abito bianco, e il viso.<<Lei vi ucciderà tutti, non è una di voi. Lei è il male, è oscura e vi tradirà. Ha ucciso suo padre, tutti quelli che avete amato, perché credete che l'abbiano abbandonata? E' destinata ad essere la vostra fine!>>
Non ho mai visto niente di simile, nessuno di noi riesce a muoversi mentre lei ride, fa paura. Improvvisamente si sente un urlo, scorgo, tra la nebbia una figura.
<<Non ho bisogno che tu mi dica chi sono!>>
Come una luce nell'oscurità vediamo Avery comparire dal nulla, prendere la spada con la sua completa trasformazione. Gli occhi bianchi sono come due fari per tutti noi. La vedo chiaramente correre tirando su l'arma e poi colpire il punto esatto sul tronco, la nube sparisce subito, velocemente, così come una fitta mi tocca la cicatrice.
Nello stesso istante c'è un botto. Avy crolla a terra con un grido.
Mi alzo di scatto, insieme a Ron ed Hermione. Oltrepasso l'albero in panico e mi lancio al suo fianco, i suoi capelli tornano solo per metà bianchi e la spada l' è lontano.
<<Sono qui, stai bene?>>
Lei tossisce tenendosi la mano sul cuore e riapre gli occhi, ora sono umani. L'aiuto a mettersi in seduta fra la neve e le foglie. Ron ed Herm si mettono dall'altra parte, sono preoccupati quanto me.
<<Sei ferita?>>domanda Ron con gli occhi spalancati.
Avery, tenendo un braccio sul mio ginocchio lo guarda. E' come se stentasse a credere a cosa vede, vorrei dirle che sono reali ma non oso aprire bocca. Lei scuote la testa<<Che cos'è successo?>>
<<Ci hai salvati>>le sorride Herm.
<<Questo lo so>>si tiene la testa, non c'è arroganza nel modo in cui lo dice<<Prima che io arrivassi? Ho visto Harry affogare, l'ho sognato>>
<<Ron mi ha salvato, ho trovato la spada grazie ad un Patronus.>>
Il suo sguardo passa per ognuno di noi, poi si sposta da me e si alza senza voler aiuto<<Ti sei buttato in un lago ghiacciato?! Ma che ti dice la testa?! Dovevi venire a chiamarmi!>>
<<E' ciò che ho detto io!>>concorda, guardandomi male, Hermione. Ora ce le ho entrambe contro di me. Sono nei guai.
<<Non credevo che l'Horcrux mi avrebbe attaccato ma non è più un problema, l'abbiamo distrutto e siamo tutti vivi>>indietreggio.
<<Siamo a meno tre, è una cosa positiva>>cerca di sdrammatizzare Weasley prendendo il suo borsone, brutta mossa.
Avery si gira verso di lui in modo minaccioso, potrebbe strangolarlo e avrebbe ragione da una parte. Ora è lui che indietreggia, perché abbiamo così paura di loro due?
Avery va verso di lui e prende le foglie per lanciargliele contro, poi gli prende la borsa e gliela tira contro<<Tu sei un deficiente, Ronald Weasley! Ti fai vivo dopo settimane e dici che c'è un lato positivo! Potrei farti diventare un ratto senza neanche dire una formula magica!>>
<<Puoi farlo davvero?>>
<<No e lascia perdere se posso o non posso!>>
<<Avy, lui mi ha salvato>>mormoro, magari per questo non tenterà di strangolarlo.
Lei mi guarda e poi stringe i pugni<<Okay, non diventerai un ratto ma questo non cambia le cose!>>
<<Nelle ultime settimane abbiamo vagato cercandovi dappertutto, certo che le cose ora cambiano!>>risponde di scatto. Io e Hermione ci scambiamo uno sguardo<<Volevo tornare subito andato via, mi sono sentito diverso ma quando siamo tornati non riuscivamo a trovarvi. >>
<<E' vero, come avete fatto ad arrivare fino a qui?>>domando confuso.
<<Con il regalo di Silente, quello che ha dato a Ron. La mattina di Natale abbiamo sentito una voce. Quella di Avery, ci diceva che dovevamo tornare da lei, l'abbiamo fatto scattare e una luce blu ci è entrata nel petto...>>
<<Ci siamo smaterializzati e siamo arrivati su una collina>>finisce Ron per lei. Il viso di Avery si tradisce, lo ha già perdonato. Sospiro con un sorriso, tutto sta tornando al suo posto.<<Credo che tuo padre avesse sempre saputo che non avresti preso la sua eredità, così ha lasciato noi qualcosa che doveva appartenere a te. Tu sei Lightless, senza luce e lui l'ha creato perché in qualche modo fosse essa a riunirci>>
<<Vi ha portati a me>>sussurra Avery commossa.
ANGOLO AUTRICE.
Eccoci di nuovo tutti insieme, finalmente c'è un Horcrux in meno in giro!
Spero che vi sia piaciuto il modo in cui si sono riuniti e le parole di Avery.
Fatemi sapere nei commenti!
Un bacione, miei maghi e streghe.
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