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Capitolo 11

Non sono mai stata una fan delle camminate, forse perché essere una strega vuol dire avere delle scappatoie, come il teletrasporto volontario.
Camminare mi innervosisce, preferisco correre e immagino che questo dica davvero tanto di me.
Ma non tutto, giusto? Ci sono dei momenti in cui vorrei essere una persona normale, si, una non magica come Sam, lui era vero.
Una persona vera e a volte, guardandomi intorno, credo che la mia vita sia solo una menzogna, qualcosa d'irreale, dove il sogno non fa che trasformarsi in incubo. Probabilmente sembro un'ingrata ma la verità è che ho voluto salire su quella bicicletta perché volevo vedere come sarebbe stata la mia vita senza tutto questo e non sarebbe stata male, però la magia ha un legame indissolubile con me.
I maghi ce l'hanno nel sangue ma è diverso, io riesco a percepirla scorrere tra le mie ossa, è ciò che mi rende viva e forse, alla fine della storia, è l'unica cosa che mi rende davvero speciale.
Abbiamo camminato ore oggi ma lo facciamo da più di un mese e il paesaggio cambia ma il cielo è sempre così pesante, Ron cammina dietro con uno sguardo nervoso e pallido, stringe quel medaglione da cui sto lontana.
Herm e Harry parlano davanti, sembra che siano gli unici qui sulla stessa lunghezza d'onda, fortunati loro, il gruppo si sta sgretolando in questi giorni.
Accarezzo il bracciale, non penso che lo toglierò mai, ho ancora quello di Harry con la scritta "Andrà tutto bene", così come ho quello dei ciondoli, so che c'è ancora la provetta di pozioni di Piton ma non riesco a toglierla, ho un orribile istinto che mi blocca. A parte per gli orecchini di Draco, quelli sono nascosti nella mia stanza ad Hogwarts, non li volevo con me.
So che tra i due è Piton il mostro ma è stato lui a crescermi e credo, Merlino, credevo mi volesse davvero bene, non mi ha mai dimostrato il contrario. Amiamo le persone e quelle ci tradiscono, è così che va il mondo, qualsiasi mondo.
Antonio sbadiglia sulla mia spalla, quando sono irrequieta lo è anche lui, quindi di notte non dorme per farmi da guardia. Inclino la testa e lui fa un movimento simile a quello di un gatto che fa le fusa. Se una creatura letale, che si racconta non sappia amare, mi ama allora qualcosa in me proprio non va, non lo so, mi sento così svuotata e piena d'incertezze. Cerchiamo Horcrux e diamo per scontato che Voldemort non sappia che noi conosciamo il suo segreto, ma non è mai stato stupido, è uno stratega e papà sarebbe riuscito a fare molto più di me, era lui quello che sapeva sempre cosa sarebbe accaduto.
Era come se vivesse con una Giratempo in mano e farei qualsiasi cosa per averne una ora, ma zia Minerva mi ha detto di non sfidare la mano del destino, dice che un giorno capirò cosa dovrò fare del tempo  odio gli indovinelli.
Odio non sapere se il prossimo passo che farò sarà verso il buio o la luce, ma per ora devo fare quello che ho sempre fatto, essere coraggiosa e determinata. Non so perché voglio distruggere Voldemort, forse per vendetta ma è davvero così sbagliato?
Il fine magari questa volta giustifica i mezzi, non m'importa il motivo, so solo che devo farlo e lo farò, chiunque cercherà di mettersi in mezzo ne risentirà. Zio Alastor ha ragione, aveva, alcuni devono fare cose che altri non hanno il fegato di fare, si devono sporcare le mani e Merlino sa quanto le mie lo siano già.
Un'ora fa ci siamo dovuti nascondere sotto un ponte, ormai i mangiamorte viaggiano senza neanche nascondersi, in bella vista nel cielo. Forse la mia me di quest'estate li avrebbe attaccati ma sto cercando di essere accomodante per il gruppo, prima che pensino ancora che io sia una sociopatica omicida. Camminare da settimane e fermarsi solo la notte ho scoperto che non fa per me, odio il campeggio e vedere quanto il mondo magico sta soffrendo fa soffrire molto Hermione, ieri ha pianto quando ha visto delle roulotte vuote, tutti morti o fuggiti.
Ron crede che Harry non sappia cosa stia facendo, la penso anch'io così, andiamo alla ceca ma la verità è che Ronald è ossessionato da quella radio, non fa che ascoltarla, ci sono così tante liste di morti e ne sono esausta.
Il mio rapporto con Harry? Non sono più tagliente con lui, non mi comporto in modo nervoso o cattivo, ma semplicemente con molta meno confidenza.
Hermione sta tagliando i capelli ad Harry, Ron è a letto mentre io sono seduta fuori con Antonio, non è che non voglio stare con loro,  è che in queste ultime settimane non mi sento affatto me stessa.
Forse è perché vogliono sapere dove sono stata quel giorno, forse perché se ne parlassi sarebbe come vivere la perdita di una possibilità. Rigiro fra le mani il mio ciondolo, ancora e ancora, non so cosa mi guida, forse curiosità ma Antonio mi fissa incerto. Riesco a sentire quello che prova, per il nostro legame d'empatia. Che sto facendo? Semplice, provo a far funzionare la mia collana, quando papà è andato via si è acceso di una luce blu, così come i miei occhi. C'è del potere dentro e devo comprenderlo.
Ho provato con molti incantesimi ma non accade un bel niente, è come se fosse protetto da un'antica magia, qualcosa di potente e che lo rende indistruttibile. Come..Oh, Miseriaccia.

<<Cazzo!>>

Sento dei rumori<<Avery?! Che succede?!>>

Harry piomba fuori dalla tenda, all'interno della foresta, e ha il collo sporco di ciocche appena tagliate. E' stato veloce.
Hermione arriva dopo con Ron, ha ancora le forbici in mano, è pericolosa con qualsiasi cosa abbia in mano, persino i libri. Mi guardano straniti.

<<Sei impazzita? Che cosa c'è?>>domanda Ron, si guarda in giro.

Mi alzo in piedi e nasce un sorriso sul mio viso<<Il mio ciondolo, è sempre stato la risposta>>

<<Non riesco a seguirti neanche io>>corruga la fronte Granger.

<<Ricordate quando ci siamo conosciuti e mi avete chiesto di questa collana? Vi ho detto che nessuno mi ha mai detto se era magico, sicuramente ne conteneva un tempo ma quando ho visto papà cadere si è acceso. Ho sentito un potere ineluttabile, vedevo qualcun altro e sono riuscita ad amplificare un emozione, così ho distrutto la Sala Grande>>

<<Ce lo ricordiamo>>mormora Weasley sistemandosi la benda.

<<Be', la luce blu che si è accesa era magia ed è entrata in me. Gli occhi blu?>>loro annuiscono<<Ma cos'è successo quando quella sirena me lo ha rubato?>>

<<Eri debole>>

<<La mia magia è collegata a questo contenitore, per questo motivo se ne faccio uso, e mi viene tolto, perdo il controllo momentaneo. Soprattutto se non me lo sono mai tolto in tutta la mia esistenza. Perdo equlibrio! Per qualche motivo la collana rappresenta la mia scintilla, il motivo per cui sono nata. Ma è indistruttibile, come un Horcrux>>

Harry fa una smorfia <<Ma il tuo ciondolo non ha magia oscura>>

<<Perché è l'esatto contrario! Voldemort ha messo il suo potere dentro un Horcrux, io no, è stato il contrario. Ma sono entrambi sigilli di potere>>

<<Be', non ci aiuta così tanto saperlo>>sbuffa Ronald.

Alzo gli occhi al cielo ed entro nella tenda, mi seguono e mi rendo conto di quanto sono stata stupida. Papà mi aveva già dato la risposta ma non ho voluto affatto capirla<<Sono stata così sciocca, tutte quelle lezioni prese sulle armi, gli studi di oggetti magici con zia Minerva l'anno scorso. Papà mi stava aiutando e lo fa ancora>>sorrido. Prendo dalla piccola borsa il libro sulla storia di Hogwarts, dire che lo so a memoria sarebbe dire poco. Piton me lo aveva fatto studiare<<La Spada di Grifondoro!>>

Hermione mi si avvicina e guarda la pagina che ho indicato<<E' forgiata dai folletti. Lo sporco e la ruggine non hanno effetto sulla lama, assorbe solo quello che la fortifica. Avy, intendi dire...>>

<<Per questo papà ha lasciato la spada ad Harry, sapeva che poteva distruggere un Horcrux perché lo ha già fatto una volta!>>

Potter fa un passo in avanti ma non sembra ancora capire<<Quando sarebbe successo?>>

<<Per Merlino, Harry!>>esclamo alzando gli occhi al cielo<<Devo farti un indovinello? Serpentone ceco, me morente, Fanny, super mia incazzatura?>>

<<Camera dei Segreti>>

<<Avevi anche qualche dubbio?>>lo guarda male Ron.

<<Se mi dite che avete un dente di Basilisco in quella benedetta borsa a perline..>>

<<Harry, ma come hai fatto a diplomarti in questi anni?>>alza le sopracciglia Granger, sono d'accordo con lei in questo momento<<Per questo Silente teneva lontano la spada da Avy, perché può distruggere la sua collana. Doveva usarla lui nella camera ma lo hai fatto tu>>

Annuisco eccitata, tutto sta avendo un senso. Altro che Sherlock Holmes<<Harry, abbiamo già ucciso un Horcrux. Il mio ciondolo mi ha dato l'energia per uccidere il Basilisco, per questo mi sono sentita meglio e quando ho usato la spada il suo potere si è trasmesso in essa. Facendo così le zanne sono diventate potenti, in grado di fermare un Horcrux.>>

Harry spalanca la bocca ridendo e mi guarda quasi stesse per aver un attacco di panico, sorrido perché è felice e quando lo è qualcosa accade dentro di me. Nonostante tutto questo tempo non ho smesso di sentirmi come una stupida quando mi guarda in questo modo, come se fossi la cosa migliore del mondo. <<Avery, tu sei un genio!>>

<<C'è solo un problema! La spada..>>inizia a dire Hermione sorridente.

Le luci scompaiono, vengono tirate via da Ron. Quando le fa tornare la sua espressione pallida è anche peggiore<<E' stata rubata. Si, sono ancora qui>>

Rimango ferma dove sono, le braccia mi cadono sui fianchi e mi sento improvvisamente a disagio, quando siamo arrivati alla spada è stato come rivivere il passato, quando lavoravamo per fermare Peter, la Camera e Raptor. Quando eravamo il quartetto d'oro, ora chi siamo?
La sensazione di essere finalmente utile, di avere una risposta, scompare come sabbia fra le dita. Ed io torno ancora la stessa persona degli ultimi giorni, sola, vuota, senza niente di niente.
Ron è sempre stato bravo a farti sentire uno schifo, come non ricordare il quarto anno? Il suo odio mi ha quasi affogata, perché sapevo che aveva ragione ed ora ne ha ancora, mi ha mentito e ho detto che l'ho perdonato ma lui non riesce a perdonare me. Per quali delle mille cose? Per essermene andata? Per non aver dato spiegazioni? Per averlo quasi ucciso al Ministero?
Harry mi guarda e sospira, il sorriso, che aveva rivolto a me prima, va via come tutte le cose belle ma la sua espressione si trasforma in fastidio quando si volta verso il nostro miglior amico.

<<Si può sapere che cosa ti succede?>>

<<A me? Ora t'importa?>>gli risponde a tono.

Chiudo gli occhi e abbasso il capo stanca, ci risiamo. <<Ragazzi, non iniziamo. Ron, lo so che non sta andando come doveva e che ci siamo arrivati tardi ma adesso sappiamo cosa cercare almeno. Tutto è sotto sopra ma io posso ancora aggiustarlo>>

<<Forse non dovresti, cerchi sempre di migliorare le cose ma non fai che peggiorarle>>

<<Ron!>>esclama inferocito Harry.

<<Cosa? Devo stare zitto perché tu sei il Prescelto e lei, be', cosa sia non si sa>>

Scuote la testa Hermione<<Ma riesci a sentirti?>>

<<No, va bene. Non fare il timido, vuoi dirmi qualcosa? Sputala fuori>>ribatte, contraendo la mandibola, Harry. Riesco a vedere nei suoi occhi la rabbia, l'ultima volta aveva litigato con Draco per me. 

<<Okay, sputo fuori tutto ma non aspettarti la mia gratitudine solo perché adesso c'è qualcosa da trovare!>>urla aprendosi la giacca marrone.

Hermione si siede con atteggiamento sconfitto, non litigherebbe mai con Ron, ne è troppo cotta ma a quanto pare nessuno dei due ha intenzione di dirlo all'altro. Non le chiederei mai di prendere le mie parti con lui, mai. Si tira indietro la coda e lo guarda : <<Pensavo sapessi a cosa andavi incontro>>

<<Si, lo credevo anch'io>>

<<Allora mi dispiace ma proprio non capisco il tuo problema>>scende dalla zona tavolo Harry, è piuttosto agitato e non fa che gesticolare<<Quale parte di questo non è all'altezza delle tue aspettative? Pensavi che saremmo andati ai Caraibi?>>

<<Harry, basta>>lo prega la mia migliore amica alzandosi e seguendolo. Io rimango a capotavola, con Antonio sul tavolo.

Lo sguardo che ha Ronald è di fuoco, per un secondo mi sembra di sentire un déjà-vu, di essere tornate al quarto anno, quando mi ha insultata davanti a tutti. Ma all'epoca Harry non aveva fatto niente, era stato Draco a difendermi.
Pensandoci bene Malfoy mi ha difesa varie volte da Ronald, dovevo capire i suoi segnali ma ancora oggi non capisco se quello che c'era tra di noi, l'anno scorso, fosse reale.
Se mi avesse amata, se avesse tenuto a me come diceva non avrebbe cercato di uccidere papà, non avrebbe fatto entrare i mangiamorte. Sua madre diceva che era solo un ragazzo, e le avevo creduto, con un padre mostruoso ovviamente. Se mi sono domandata che senso aveva odiarlo? Il mio Draco avrebbe fatto una cosa simile solo per paura di Vodemort ma non era mio, nessuno è mai stato mio ed io sono stata di troppe persone.

<<No, sono curioso. Giudica Avery ma alla fine tu che hai fatto di eclatante fino ad adesso? Ti aspettavi di stare in un hotel a cinque stelle, di trovare Horcrux ogni due giorni? Di tornare da mamma per Natale?>> scuote la testa Harry con un ghigno irritante, apre le braccia.

<<Pensavo che tu sapessi che stavamo facendo! Che lei lo sapesse!>>

Perché tutti credono sempre che io abbia tutte le risposte? Non sono un'indovina, per Merlino e mi sono stancata di fingere di esserlo. Durante le lezioni per l'Esercito di Silente era facile, conoscevo gli incantesimi, parlavo di lottare, di sperare ma erano solo parole. Mi ritrovo sempre a terra davanti al nemico, tutte le volte, averlo allontanato momentaneamente non vuol dire aver vinto. Quando mai ho vinto contro Tom Riddle?<<Mi dispiace, Ron ma non è così>>

Lui si gira verso di me, con questa luce vedo quanto sia messo male fisicamente, è davvero cambiato. Non c'è serenità nel suo viso, solo odio<<Ho notato, credevo che volessi delle risposte>>

<<Certo che le voglio>>faccio un passo in avanti ma verso il buio o la luce? Che cos'è il nostro rapporto? Perché ultimamente non mi fa stare bene.

<<Se le volevi potevi accettare l'eredità, poteva essere un'indizio per fermare Tu Sai Chi!>>

Harry alza le mani al cielo, inorridito<<L'eredità di Avy non ti riguarda, è una sua scelta! Ma tu quando senti odore di soldi non fai che correre? Sai quanto sia difficile per lei e tu peggiori la settimana>>

<<Perché qualcosa mi riguarda? Ci riguarda? L'argomento Albus Silente e Lightless non può essere menzionato, capisco che faccia male ma non si può ignorare la situazione. Miseriaccia, stiamo facendo tutti dei sacrifici. Sono passati mesi e nessuno ne parla, ora però si parla della collana! Parliamo del bracciale allora!>>

<<Cristo, ancora? Metti ancora il muso per quello?>>

<<Perché devi costringermi a fare cose che non voglio?>>incrocio le braccia sul petto.

<<Perché tu fai sempre le cose che vuoi, sempre. Ho una lista delle stronzate che hai fatto perché sei una Silente e perché hai delle capacità fuori dal normale. Ma come al solito non ti interessa cosa ti lasci dietro, e a chi frega se devi uccidere o quale casa distruggi per farlo?!>>

<<Stai parlando della Tana?>>gli domanda Hermione, la sua voce sembra dispiaciuta. <<Avery non era neanche li quando sono arrivati i mangiamorte>>

<<Ma lo hanno fatto per attirarla, così scatenavano la sua oscurità>>

<<Tu sei fuori di testa>>serra i denti Harry.

Inclino la testa, ma di che stanno parlando?<<La mia cosa?>>

<<Niente>>

<<Congratulazioni, siete fatti per stare insieme, due bugiardi>>

<<Ron, basta, okay?>>lo prega Herm.

Faccio un passo indietro e li guardo tutti<<Quale altra bugia?>>

<<Non è niente di tanto brutto>>

<<Harry ha rubato un tuo ricordo dal pensatoio di tuo padre, perché era rosso! Abbiamo scoperto che era stato obliviato, avevi avuto un incubo e una brutta crisi emotiva. Silente ha parlato della tua Oscurità e di tua zia>>Dice tutto d'un fiato Ron.

Rimango a bocca aperta, mio padre mi ha obliviata di nuovo? Harry sbotta<<Sei uno stronzo, Ron. Eravamo d'accordo di non parlare mai più di quel ricordo>>

<<Be', ho detto la verità almeno>>

<<Mi dispiace tanto, Avy>>sussurra Hermione, mando giù la saliva e provo con tutta me stessa a ricordare ma nulla. Niente di niente.

<<Per questo uccidi le persone dentro di te, perché hai dell'Oscurità potente>>

<<Ron!>>lo chiama lei.

<<Ma come fai ad essere così egoista?!>> torna ad attaccarlo Harry. Io rimango interdetta. Mio padre credeva che io avessi del puro male dentro di me? Diceva che scegliamo come usare la nostra magia, ma che è neutra. Era una bugia?

<<Egoista? Non sono io ad averle mentito>>

<<Non volevamo dirglielo per suo padre!>> aggiunge, quasi io non fossi neanche qui con loro.

<<Non si tratta di questo! Non volevi che ti odiasse di più di quanto già ti odi. Silente deve aver nascosto qualche indizio!>>

<<Se non te ne sei reso conto nell'ultimo anno lui ha passato più tempo con me che con sua figlia, ed io vi ho detto tutto ciò che sapevo. In più abbiamo già un Horcrux!>> borbotta indicando il medaglione che il rosso ha indosso.

<<Si e siamo vicini a distruggerlo come dal trovare il prossimo o di vedere la prossima scenata teatrale di Avery!>>

Sospiro e scendo gli scalini. Mio padre mi ha mentito, un'altra volta ma questo pensiero si allontana per un secondo ricordando il Ministero<<Ti ho già chiesto scusa per il Ministero, non volevo farti del male>>

<<Si può sapere perché devi torturarla? Sono settimane che non fai altro>>muove una mano verso di me Potter. Non mi piace essere difesa, so farlo da sola ma Harry ha sempre avuto dei privilegi.

<<Perché è colpa sua>>

ANGOLO AUTRICE.

Eccoci in un nuovo litigio, è una brutta litigata ma non è ancora finita. Avery ha scoperto un'altra bugia, per lei è come essere sempre nello stesso circolo vizioso, qualcuno le mente sempre. Ron è sotto il controllo dell'Horcrux ma ciò che dice non è del tutto una menzogna, forse ha avuto il coraggio di dire cose che molti pensano di Avery. Ma questo lo rende giusto?
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