Se avete seguito i miei scritti fin qui, in particolare se avete notato l'orario di pubblicazione o dei messaggi inviati, dei commenti che lascio sparsi in questo universo di parole, avrete capito perchè ho scelto questo nickname.

Nocturnia.

Appena approdata su Wattpad, a essere onesta, volevo rifarmi a Skyrim, videogioco che adoro, e optare per Nocturnal, una dei Daedra (sorta di divinità) ivi presenti, successivamente, però, mi è sovvenuto il ricordo di quel bellissimo film con Jake Gyllenhaal, "Animali Notturni", ed ecco il risultato. Sono diventata ciò che avete trovato.

Perchè io lo sono, un animale notturno.
Lo sono diventata negli anni, non esattamente per mia scelta -ma questa è un'altra storia, tremendamente lunga - e nonostante debba smetterla con determinate, brutte, obiettivamente insalubri consuetudini, come il prendere sonno solamente dopo le 5 del mattino, qui lo ammetto e qui lo nego: è decisamente difficile scrollarsi di dosso certe abitudini.

Vi chiedete il motivo? Perchè il ritmo circadiano cambia, subentra una complessità da parte dell'organismo nel riconoscere la giusta e regolare alternanza sonno-veglia, con risultati disastrosi, conseguenze sullo stress e sull'umore in generale. Questa è la risposta razionale e scientifica, quella che vi darà qualunque medico, di famiglia, di base, psicoterapeuta o psichiatra che sia. 

Ma se chiedete a me il perchè... io penso sinceramente ci sia altro. Perciò vi racconterei qualcosa di diverso, prendendomi il tempo e la premura di avvisare riguardo il dedalo intricato di emozioni di cui questo qualcosa è intriso fin nelle ossa. In cui è immerso da capo a piedi, insomma.
Non sono una persona da spiegazioni facili, sorrynotsorry.
Che io ricordi, è davvero, davvero raro che io affronti alcunché facilmente, almeno se consideriamo il punto di vista psicologico. Ma bando alle ciance, lungi da me annoiarvi.

La Notte è diventata parte di me, mi si è insinuata quatta quatta sotto la pelle per poi entrare con prepotenza nelle viscere, iniziando a coccolarmi, un po' stronza e un po' mamma, tentatrice e salvatrice insieme.
Sono diventata uno spettro delle tenebre, una creatura che dei vampiri ha solo i canini leggermente aguzzi e l'udito particolarmente fino, ma che non si troverebbe male a languire pigramente in una camera lussuosa dallo stile vittoriano dispersa da qualche parte imprecisata nella lontana, selvaggia Valacchia.

Mi godo la Notte e la Notte si gode me, insomma. Facciamo l'amore a metà tra il cosciente e l'inconsapevole, ci rifugiamo disperate nelle braccia l'una dell'altra, consumiamo una passione ardente e al tempo stesso stranamente evanescente. A volte osservo tante stelle, la Luna è piena e mi sento da Dio. Per citare Michael Douglas in Basic Instinct - "come dopo la scopata migliore del secolo."
E vorrei così tanto uscirmene sul balcone a fumarmi una sigaretta in barba a tutto e a tutti. In barba al fottuto giorno che verrà, con la sua dannata luce che evidenzia meglio ogni problema. Restando in tema, la mia anima si sdoppia, mi ritrovo a vivere un po' come il detective Nick Curran e un po' come la conturbante Catherine Tramell, lancio il sasso, ritiro la mano, scrivo di un omicidio e lo compio, investigo per amor di giustizia e faccio sesso con l'assassino. O forse non si tratta del killer, é innocente come afferma di essere. Sono dipendente dalla nicotina ma ne odio l'odore, nascondo un punteruolo per ghiaccio sotto il letto. Oppure no, il punteruolo non esiste e me lo immagino soltanto.

Altre volte, invece, mi seduce e mi abbandona, lasciandomi un vuoto nel cuore così grande che mi resta soltanto una gran voglia di piangere. E urlare. E picchiare i pugni contro il muro, fregandomene del sangue fresco che bagna le nocche. Perchè sì, mi tradisce, spezza i miei sogni di sonnambula tranquillità, serenità e sicurezza, mentre le mie certezze si infrangono contro gli scogli di una mente eccessivamente lucida. Così la notte diventa il giorno. Nessuna differenza, nessun dettaglio difforme, fatta eccezione per il silenzio troppo pesante da sopportare.
Mi fa pensare. Mi permette di riflettere. Mi toglie da sotto il naso l'ispirazione che poco prima avevo avvertito pulsare nelle vene. E, cazzo, quanto è importante per me quell'ispirazione. Perchè se non faccio nulla mi sembra di aver sprecato tempo. Di aver sprecato me. Di essermi buttata via un'altra volta, inseguendo paturnie irrazionali eppure così vivide da far male. Nitide come le pennellate di un dipinto appena terminato.

Vernice fresca. Colori intensi. Mente accesa ma sintonizzata sul segnale radio sbagliato, quello dei camionisti volgari, delle sirene della polizia o dell'ambulanza. Nessun elegante Danubio Blu a farmi sognare, nemmeno un efficiente Smooth Criminal a tirarmi su il morale, il fatto è che la Notte, quando fa così, mi stupra l'anima.

Incosciente, ingenua, infernale Notte, mi sei compagna e amante, lo sai.
E nemica mortale.